2018 NUOVE CATEGORIE
La giornata europea del vicinato 2024

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La Giornata Europea del Vicinato (European neighbors’ day) celebra ogni anno le comunità e i vicinati, i rapporti e le relazioni, la partecipazione attiva alla vita civile, i valori di solidarietà e vicinanza.
Quest'anno la giornata ricorre venerdì 31 maggio e abbiamo lanciato un bando per promuovere il protagonismo dei cittadini, la partecipazione democratica e la cittadinanza culturale, da sempre al centro della sua mission, attraverso azioni di animazione culturale dal basso.
Gli eventi sono stati ideati e organizzati da 20 associazioni culturali e si svolgono in contemporanea in diversi quartieri delle città di Matera e di Potenza. Le iniziative sono promosse con il patrocinio del Comune di Matera, del Comune di Potenza e di Potenza Città Italiana dei Giovani 2024 e con la partecipazione dell'Associazione Volontari Open Culture 2019.
Il video racconto
Il programma della città di Matera
Gli appuntamenti del programma, se non diversamente indicato, sono rivolti a tutt*. Se trovate questa icona l’evento è particolarmente adatto alle famiglie con bambin*.
Borgo La Martella
Il vicinato visto dal Borgo Gli eventi si svolgeranno in Piazza Montegrappa
a cura dell’Associazione Amici del Borgo
ORE 9.30
Colazione in Piazza
ORE 10.00
Laboratorio musicale con materiale riciclato
Laboratorio artistico - creativo per ragazzi diversamente abili
ORE 11.00
Giochi tradizionali
ORE 12.00
Laboratori culinari
ORE 13.15
Pranzo del vicinato
ORE 17.30
Storia del vicinato, testimonianze e aneddoti
ORE 19.00
Il nuovo vicinato: accoglienza delle nuove famiglie
ORE 20.30
Monologo "Il VIcinato" a cura dell'attrice materana Lia Trevisani ORE 21.00
Momento conviviale
Borgo Picciano A
Unione e condivisione attraverso la cultura e la tradizione
a cura del Circolo S.Benedetto F. Tamburrino
DALLE ORE 10.30 ALLE ORE 12.30
Inaugurazione del giardino
DALLE ORE 17.30 ALLE ORE 22.00
giochi in piazza/ laboratorio di "cupa cupa "/ processione culinaria accompagnata da street band / incontro con gli abitanti del Borgo per la festa di comunità
Centro storico e rioni Sassi
ORE 9.00 (riservato alle scuole), ORE 15.00, ORE 17.00
I segreti del pane di Matera
Laboratori teatralizzati sulla preparazione del pane Museo del pane, Via San Francesco da Paola Vecchio - Sasso Caveoso
a cura dell’Associazione Giallo Sassi
ORE 15.00
L’APPELLO
Laboratorio artistico pedagogico e safari urbano per ragazzi dai 15 ai 25 anni Recinto ospedale Vecchio, 8 - Sasso Caveoso
a cura dell’Associazione Osmosis
ORE 18.30
I segreti del pane di Matera
Spettacolo itinerante partenza da Piazzetta Pascoli
a cura dell’Associazione Giallo Sassi
In caso di maltempo: lo spettacolo si svolgerà all'interno dei locali del museo del pane.
Quartiere Lanera
ORE 10.00 (riservato alle scuole)
Prove di prossimità
Presentazione della terza edizione del progetto “Fare scuola nel quartiere” Giardino Semeria, Piazza Padre Giovanni Semeria
a cura dell’Associazione Quartiere Lanera
In caso di maltempo: le attività si svolgeranno presso la Scuola Media “N. Festa”
ORE 12.00
I vicini son tornati?
Inaugurazione installazione/mostra Unibas, via Lanera - aula C003
a cura del Dipartimento delle culture europee e del mediterraneo
ORE 12.30
I vicini son tornati?
Attraversamento condiviso sensoriale e visita mostra Unibas, via Lanera - spazio espositivo B004
a cura del Dipartimento delle culture europee e del mediterraneo
ORE 16.00
Laboratori delle meraviglie: la comunità sostenibile dei bambini
Laboratori sulla sostenibilità per bambini 3-7 anni Giardino Semeria, Piazza Padre Giovanni Semeria
a cura dell’Associazione Rebelterra
Prenotazione tramite messaggio whatsapp al numero 3716221094
In caso di maltempo: l'evento sarà un Laboratorio di Artigianato Solidale presso il Villaggio del Fanciullo di Matera.
ORE 17.00
Prove di prossimità
Torneo di Bocce
Laboratorio di letture per bambini Parco Lanera, Viale della Quercia
a cura dell’Associazione Quartiere Lanera
In caso di maltempo: le attività si svolgeranno all’interno dei locali della Parrocchia Sant’Antonio da Padova.
ORE 17.00
Prove di prossimità
Trekking urbano alla scoperta del quartiere Lanera Unibas, Via Lanera
a cura dell’Associazione Quartiere Lanera
ORE 18.00
Prove di prossimità
Giochi di strada Parco Lanera, Viale della Quercia
a cura dell’Associazione Quartiere Lanera
In caso di maltempo: le attività si svolgeranno all’interno dei locali della Parrocchia Sant’Antonio da Padova.
ORE 18.00
I vicini son tornati?
Attraversamento condiviso sensoriale e visita mostra Unibas, via Lanera - spazio espositivo B004
a cura del Dipartimento delle culture europee e del mediterraneo
ORE 21.00
Prove di prossimità
Festa di comunità Piazza Padre Giovanni Semeria
a cura dell’Associazione Quartiere Lanera
Piazza degli Olmi
ORE 16.30
L’agorà dei popoli: inclusione e integrazione attraverso lo sport
Giochi sportivi
a cura di UISP Matera
In caso di maltempo: le attività si svolgeranno presso l'aula magna dell'I.C. Bramante - Plesso Piazza degli Olmi, rimodulando le attività sportive e di gioco (ping pong, scacchi). Inoltre, alcune attività si potranno svolgere negli spazi della piazza coperti (galleria sotto la scuola di Piazza degli Olmi).
ORE 20.00
La piazza dei popoli
Cena sociale
a cura della Cooperativa Filef Basilicata
Quartiere Serra Venerdì
ORE 17.00
La Stramparata di quartiere
Laboratorio di assemblaggio di maschere e parata per il rione di Serra Venerdì Via Gioberti, 19
a cura dell’Associazione Noi Ortadini
In caso di maltempo: l'evento principale verrà spostato presso la sede dell'Associazione "Il Beccogiallo ODV", situata dietro la Scuola Minozzi.
Il programma della città di Potenza
Gli appuntamenti del programma, se non diversamente indicato, sono rivolti a tutt*. Se trovate questa icona l’evento è particolarmente adatto alle famiglie con bambin*.
Rione Risorgimento
Potenza Urban Art Gli eventi si svolgeranno nel Parco Baden Powell
a cura di Cooperativa Sociale Venere
In caso di maltempo: gli eventi si sposteranno nella Sede operativa della Cooperativa Venere.
ORE 17.00
Laboratori di Arte Urbana e Break Dance per bambini e ragazzi dai 6 ai 25 anni
Prenotazione tramite messaggio whatsapp al numero 3926761942
ORE 17.00
Realizzazione di un'opera collettiva, aperta ad artisti e cittadini
ORE 19.00
Talk e Dibattito sul nuovo regolamento della street art di Potenza e della Consulta dell’Arte Urbana
ORE 21.30
Mostra delle opere dei partecipanti e musica live
Come Api nell’alveare Gli eventi si svolgeranno nel Parco Baden Powell
a cura di ASP Imago
In caso di maltempo: gli eventi si utilizzeranno gli spazi interni dell’IC Domenico Savio.
ORE 10.00
Accoglienza dei partecipanti e percorsi sensoriali in natura
ORE 11.00
Yoga integrale
ORE 12.00
Bagno sonoro
ORE 12.30
Aperitivo sano, buono e integrale
Un pomeriggio al campetto Gli eventi si svolgeranno nell’impianto sportivo e nel giardino di Via Salerno
a cura de Il Pezzettino
In caso di maltempo: le attività si sposteranno negli spazi al chiuso dell'impianto / nei locali delle attività circostanti.
ORE 15.30
Torneo di Pickleball (dai 12 anni)
Prenotazione al numero 3760364177
ORE 17.30
Torneo di Volley Tennis (dai 12 anni)
Prenotazione al numero 3760364177
ORE 18.00
Leggendo con Minnie (dai 3 ai 10 anni)
Prenotazione al numero 3760364177
DALLE ORE 15.30 ALLE ORE 21.30
TORNEO DEI CONDOMINI: giochi di strada a squadre
MERENDA POPOLARE
SENTI 'STO FATTO: racconti a cura dei cittadini
CITT' CITT' INDA LA CHIAZZA: narrazioni itineranti in dialetto potentino
LA TELA DI PENELOPE: dimostrazioni di crochet, lavori all'uncinetto e ai ferri
GIOCHI DA TAVOLO: postazioni di giochi in scatola
BOOKCROSSING postazione fissa di scambio di libri
LA CASSETTA DELLA POSTA postazione fissa per lasciare pensieri, suggerimenti e proposte.
Ponte Attrezzato
Swap Party
a cura di Verdi Orizzonti
ORE 10.00
Mercato del baratto con musica dal vivo
ORE 12.00
Pranzo A km 0
ORE 16.30
Spettacolo di magia per bambini
Rione Cocuzzo
AnimiAMo Cocuzzo
a cura di ADA Potenza
ORE 10.00
Laboratorio creativo con elementi naturali e oggetti di riciclo Sede ADA Potenza, Via Tirreno, 16
Prenotazione al numero 3889558982 (Rosa)
ORE 15.30
Conosciamo il rione: narrazione storica e camminata adattata attraverso via Tirreno e i suoi porticati. Nave di via Tirreno
ORE 16.00
Camminata adattata attraverso via Tirreno e i suoi porticati
Prenotazione al numero 3208781599 (Annamaria)
ORE 18.00
Calcio camminato intergenerazionale campetto di via Tirreno
ORE 19.15
Giochi di una volta per bambini 4 /10 anni Sede ADA Potenza, Via Tirreno, 16
ORE 20.00
Esperienze a confronto e cena di comunità Sede ADA Potenza, Via Tirreno, 16
Prenotazione al numero 3208781599 (Annamaria)
In caso di maltempo: alcuni eventi si terranno sotto i porticati
Rione Bucaletto
avVICINIamoci
a cura dI Agesci Potenza 2
ORE 15.30
Odori e dintorni: laboratorio di erbe aromatiche rivolto a grandi e piccoli Piazzale S.Maria della Speranza
Fino a raggiungimento capienza massima
ORE 15.30
Laboratorio di tovagliato eco friendly e addobbi con materiale riciclato Piazzale S.Maria della Speranza
ORE 17.00
Giochi senza frontiere diffusi nel quartiere Piazzale S.Maria della Speranza
ORE 19.00
Viaggio tra i sapori: cena di comunità Piazzale S.Maria della Speranza
Prenotazione tramite messaggio whatsapp ai numeri 3286245926 oppure 3406521725
ORE 21.00
Proiezione del film “Aquile randagie” Sala parrocchiale
Fino a raggiungimento capienza massima
ORE 23.00
La luna viaggia senza passaporto: racconto delle costellazioni e realizzazione di un manifesto delle storie e racconti Piazzale S.Maria della Speranza
In caso di maltempo: gli eventi si terranno nella Sala parrocchiale della Chiesa S.Maria della Speranza
Ri-mani Gli eventi si svolgeranno presso la Cooperativa la Mimosa - Contrada Bucaletto snc
a cura de La luna al guinzaglio
In caso di maltempo: gli eventi si terranno negli Spazi al chiuso della Coop. La Mimosa
ORE 8.30
Presentazione del progetto e, a seguire, passeggiata nel quartiere di Bucaletto con i bambini della scuola dell’infanzia
Prenotazione al numero 3203531978
ORE 10.30
Costruzione di libri con gli adulti del quartiere
Prenotazione al numero 3203531978
ORE 11.00
Passeggiata nel quartiere di Bucaletto con gli alunni della Scuola Primaria
Prenotazione al numero 3203531978
ORE 12.30
Catalogazione e applicazione sui libri delle tracce raccolte dai bambini, insieme ai genitori
Prenotazione al numero 3203531978
Rione Quartiere Santa Maria
Spazi invasi Gli eventi si svolgeranno nel Giardino della Stazione di Potenza Superiore
a cura di Paesaggi Meridiani
In caso di maltempo: gli eventi si terranno negli spazi del Deposito Bagagli Vintage Travelling Bar
ORE 16.30
Accoglienza e presentazione del progetto
ORE 17.00
“Fiori nel bagaglio” Allestimento e cura del giardino, merenda biologica per bambini 5/10
Prenotazione tramite messaggio whatsapp ai numeri 3203673848 (Renata ) oppure 3289613241 (Giovanna)
ORE 19.00
Narrazioni urbane: storie e personaggi mai raccontati
ORE 20.30
video arte e musica elettronica
Rione Parco Aurora
Avanzi Popolo
a cura di Sotto il Castello APS
ORE 19.00
Cena di comunità e letture ad alta voce Piazza dei Comuni Lucani
In caso di maltempo: contattare gli organizzatori al numero 393474447607
Rione Poggio Tre Galli
La Potenza dell’Arte di Strada Gli eventi si svolgeranno in Piazza Don Pinuccio Lattuchella snc
a cura di Appstart
ORE 17.00
Laboratori di Arti Circensi
Evento su prenotazione
Prenotazione al numero 3926761942 oppure 3459235051
ORE 19.30
Spettacoli di Artisti di Strada
ORE 21.30
Convivialità e ringraziamenti
Jazz for democracy. Parole e musica per 'fare' società

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In occasione della Festa dell’Europa del 9 maggio va in scena, con il supporto dell’Onyx Jazz Club di Matera e la partecipazione dell’Associazione Volontari Open Culture 2019, la performance "Jazz for democracy. Parole e musica per 'fare' società", performance di e con il sociologo Stefano Allievi e il duo Spiritus Spiritus (Francesco D'Auria e Tino Tracanna) e Michel Godard (special guest), in programma a Matera alle 19:30 a Palazzo Bernardini.
La performance intende raccontare il rapporto tra jazz e democrazia facendo interagire parole e musica e rappresenta l’esito di un progetto più ampio di residenza artistica che vede protagonista, dal 7 al 9 maggio a Matera, una strana e anomala compagine: un sociologo che ama il jazz senza saperlo praticare (o praticandone i principi senza suonarlo) e tre musicisti che suonano strumenti in una formazione inusuale. Dopo essersi conosciuti, ascoltati e scambiati testi e musica, insieme proveranno a raccontare come il jazz sia una metafora perfetta per spiegare la democrazia.
Il video racconto
Info evento
9 maggio 2024 ore 19:30
Palazzo Bernardini, Arco del Sedile, 9 Matera
ingresso gratuito fino ad esaurimento posti
La performance integrale
Nelle tre giornate di residenza, sempre a Palazzo Bernardini, sono previsti dei momenti di "prove aperte" in cui si potrà assistere alla creazione della performance (8 maggio, dalle 11:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 18:00, 9 maggio, dalle 11:00 alle 12:00).
Bio di Stefano Allievi
E’ professore ordinario di Sociologia all’Università di Padova. È nato a Milano, dove si è diplomato all’Istituto per la Formazione al Giornalismo (IFG) e laureato in Scienze politiche; ha poi conseguito a Trento il dottorato in Sociologia e ricerca sociale.È specializzato nello studio dei fenomeni migratori, in sociologia delle religioni (con particolare attenzione alla presenza dell’islam in Europa), e in studi sul mutamento culturale e politico: temi su cui ha condotto ricerche a livello nazionale e internazionale, pubblicate in varie lingue europee, in arabo e in turco. Svolge anche un’intensa attività di divulgazione, come conferenziere, editorialista, autore e performer. Nel 2022 ha scritto e presentato la conferenza spettacolo Jazz Society. La società plurale spiegata con il jazz, con i musicisti Sergio Marchesini e Franco Nesti, tradotta e presentata anche in francese nel 2023.
Spiritus Spiritus duo, Francesco D’Auria e Tino Tracanna
Special guest Michel Godard
Il Progetto parte dall’idea di raccontare la musica che si ama condividere e di imbastire una ragnatela su cui inserire temi e improvvisazioni coerenti alle rispettive sensibilità. Il bisogno di raccontarsi attraverso una musica che non può essere etichettata in schemi predefiniti aiuta a percepire il linguaggio musicale come il veicolo di comunicazione più consono. E’ un progetto il cui ambito musicale si muove nel grande alveo del jazz e dell'arte dell'improvvisazione, ma è complice delle grandi culture del mondo, con un occhio al futuro e alla ricerca di un'identità creativa fresca e vivace.
Rizomatica. Rassegna delle arti e dell'ambiente

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- Immagine 1:
Prosegue la nostra attività sul tema della relazione arte/ambiente, avviata nel 2023 con l'inaugurazione dell’opera di Tomás Saraceno “Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories”, perchè attraverso la cultura e le sue molteplici forme di espressione si può far parlare tra loro mondi diversi.
Per declinare il tema dell’ambiente e del cambiamento climatico con le sue urgenze, attraverso differenti linguaggi come arte, cinema, musica, filosofia, teatro, nasce quindi “Rizomatica. Nuove forme di coesistenza” la rassegna delle arti e dell'ambiente curata da Imma Tralli e Roberto Pontecorvo di Marea Art Project, con il patrocinio dei Comuni di Matera, Moliterno e Pisticci e la partecipazione dell'Associazione Volontari Open Culture 2019, in programma fra aprile e giugno a Matera, Moliterno (PZ) e Pisticci (MT).
In che modo le persone, attraverso la cultura, possono modificare comportamenti ed abitudini che abbiano un impatto virtuoso su natura e ambiente?
Da questa riflessione si sviluppa il programma di residenze artistiche, spettacoli, proiezioni e incontri che intendono raggiungere un pubblico ampio, con particolare attenzione ai giovani, utilizzando spazi non convenzionali della città di Matera per arrivare fino alle aree interne della regione Basilicata, con l'invito a sperimentare il “potere sovversivo della catastrofe permanente”, per ripensare insieme nuove forme di riconnessione e coesistenza tra individui e natura.
Inauguriamo la rassegna simbolicamente il 22 aprile, Giornata mondiale della Terra, al Cineteatro Pino di Moliterno con un appuntamento dedicato agli studenti dell’Istituto superiore “F. Petruccelli - G. Parisi”, la proiezione del film “Futura” (2021) di Pietro Marcello, Francesco Munzi, Alice Rohrwacher, un’inchiesta collettiva che ha lo scopo di esplorare l’idea di futuro di ragazze e ragazzi tra i 15 e i 20 anni incontrati dai registi nel corso di un lungo viaggio attraverso l’Italia.
Il video racconto
PROGRAMMA PUBBLICO Rizomatica. Nuove forme di coesistenza
Rassegna delle arti e dell'ambiente
4 maggio ore 20:00, Matera
Piazza Cesare Firrao nuova location: Cinema Il Piccolo, Via XX Settembre 14
Donne di Terra (2021), di Elisa Flaminia Inno
Proiezione e talk con la regista Elisa Flaminia Inno
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
7-26 maggio, Moliterno (PZ) - Val d’Agri
Residenza artistica di Post Disaster
Citri. Estratto da Val d’Agri
Workshop presso la Biblioteca Comunale Giacomo Racioppi, Piazza Vittorio Veneto
17 maggio ore 20:30, Matera
Ex Convento di SS Lucia e Agata alla Civita, Via Madonna delle Virtù
Eurybia - Francesca Heart Live
Performance live
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
18 maggio ore 20:00, Moliterno (PZ)
Cine Teatro Pino, Piazza A. de Biase n. 3
L’Avamposto (2023), di Edoardo Morabito
Proiezione e talk con il regista Edoardo Morabito
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
25 maggio ore 19:00, Matera
Casa Cava, Via S. Pietro Barisano n. 7
La natura, prossima ed estranea. Lezioni di democrazia
Lectio magistralis di Piergiorgio Donatelli
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
1-15 giugno, Matera
Residenza artistica di Studio Andreco
Oasi. Un’Aula Verde a Matera
Workshop presso il Laboratorio Urban Center (LUC), Via Francesco Petrarca
5 giugno ore 20:00, Matera
Piazza Cesare Firrao
Il buco (2021), di Michelangelo Frammartino
Proiezione
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
9 giugno ore 21:00, Pisticci (MT)
Teatro dei Calanchi
Spira. Daniela Pes Live
Concerto
Prenotazione disponibile su Eventbrite
18 giugno 20:30, Matera
Piazza San Giovanni
Botanica - Deproducers
Spettacolo
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Concept curatoriale di Imma Tralli e Roberto Pontecorvo
“Catastrofi ambientali, ecologiche, crisi politiche, sociali, economiche o migratorie sono diventate la lente con la quale leggiamo la contemporaneità, rendendo nebulosa ogni possibilità di futuro. Ma la crisi non è solo l’acme della malattia del mondo; è la forza trasformatrice che induce a prendere posizione dinanzi alla complessità del presente.
Movimenti ambientalisti, teorie filosofiche e pratiche di collettivi e artisti, ma anche la spinta propulsiva di gruppi informali di giovani individui, hanno intrapreso un percorso di comune presa di coscienza che vede nella rete, nella circolarità delle idee e delle azioni, l’unica strategia per mettere in pratica un altro modo di vedere, vivere, respirare insieme.
Studi scientifici hanno dimostrato che le uniche possibilità di sopravvivenza in ambienti estremi caratterizzati da scarsità di risorse risiedono nella piena e incondizionata collaborazione e nel mutuo appoggio tra individui della propria specie e con quelli di specie diverse (Fitopolis. La città vivente, Mancuso S., 2023).
Rizomatica è l’invito a sperimentare il potere sovversivo della catastrofe capovolgendo l’attuale stato di emergenza permanente per ripensare insieme nuove forme di riconnessione e coesistenza tra individui e natura.
Snodandosi attraverso una rete vivente capace di favorire il molteplice, la relazione e il decentramento e di resistere anche in condizioni ambientali avverse, il pensiero rizomatico invita a reimmaginare il presente ampliando la trama di relazioni ecosistemiche, celebrando attraverso l’arte e la cultura scenari inediti capaci di ispirare le scelte che l'umanità si troverà a fare nel prossimo futuro”.
La prima Podcast Academy del Sud Italia con Chora Media

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--- Aggiornamento del 20 maggio 2024 ---
Abbiamo selezionato i 40 partecipanti alla prima edizione della Podcast Academy South Edition.
Qui i nomi della classe 2024.
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Come si struttura una serie podcast? Come si scrive per l’audio? Come si sceglie il suono ideale?
Per rispondere a queste domande e perchè da sempre, già dal percorso complesso di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, diamo grande attenzione al tema della formazione per il potenziamento costante delle competenze destinato agli operatori culturali del territorio, finanziamo e organizziamo la prima Podcast Academy per il Sud Italia con il supporto di Chora Media e in collaborazione con Fondazione Banco di Napoli e Fondazione Carical.
Il percorso formativo della prima Podcast Academy South edition si snoda dallo sviluppo di un’idea originale di podcast fino alla strategia di promozione e monetizzazione e sarà guidato dai professionisti di Chora Media, i talenti della più importante podcast company italiana, ed è strutturato in due appuntamenti in presenza a Matera (7-8 giugno e 6-7 settembre 2024), 10 lezioni on demand, 3 incontri online e tutoraggio continuo.
Il programma di formazione è gratuito e riservato a 40 partecipanti.
CHI PUÒ PARTECIPARE
L’Academy si rivolge a tutti coloro che desiderano esplorare ed esprimere il proprio talento nel mondo del podcasting, o perfezionare le proprie conoscenze in materia.
Tra i profili più ricercati dall’Academy ci sono autori, giornalisti, creator, narratori, sound designer e producer.
Possono partecipare alla selezione tutti i cittadini e le cittadine maggiorenni residenti o domiciliati nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Molise, Abruzzo, Sicilia e Sardegna.
I 40 posti disponibili saranno ripartiti secondo un criterio territoriale, ovvero 15 riservati ai partecipanti provenienti dalla regione Basilicata, 5 ai partecipanti provenienti dalla regione Campania, 5 ai partecipanti provenienti dalla regione Calabria e i restanti 15 ai partecipanti dal resto delle regioni.
COME PARTECIPARE
Puoi partecipare in forma individuale o in rappresentanza di un’organizzazione o di una istituzione culturale (associazioni, musei, fondazioni, imprese culturali e creative).
Scarica e leggi il bando, con tutte le informazioni relative alle modalità di partecipazione e alla procedura di selezione, e compila e invia il form di candidatura.
Avviso pubblico per la partecipazione alla "Podcast Academy South Edition"
Application Form
FINO A QUANDO È POSSIBILE PARTECIPARE
Puoi presentare la tua candidatura compilando e inviando il form entro le ore 23:59 di giovedì 9 maggio 2024.
I risultati della selezione saranno pubblicati a partire dal 20 maggio 2024.
PER INFORMAZIONI
Per ulteriori informazioni o richieste di chiarimento puoi scrivere, fino alle ore 18:00 di mercoledì 8 maggio, a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. inserendo nell'oggetto della e-mail: Podcast Academy.
Candida il tuo progetto di comunità per la Giornata europea del Vicinato 2024

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--- Aggiornamento del 29 aprile 2024 ---
La Commissione di valutazione per la Manifestazione d’interesse per la proposta di progetti di comunità per la Giornata Europea del Vicinato ha valutato le 37 candidature che sono pervenute nel rispetto dei tempi e dei criteri enunciati nel bando e ha selezionato 10 progetti da realizzare nella città di Matera e 10 progetti nella città di Potenza.
Di seguito l’elenco delle Associazioni e dei progetti ammessi e finanziati:
Per la città di MATERA
Rebelterra APS / Laboratori delle Meraviglie: La Comunità Sostenibile dei Bambini
Noi Ortadini APS / Stramparata di quartiere
Società Cooperativa Sociale FILEF Basilicata / Piazza dei Popoli
A.P.S.- ETS CIRCOLO S. BENEDETTO F. TAMBURRINO / Celebrazione della Giornata Europea del Vicinato a Borgo Picciano A: Unione e Condivisione attraverso la cultura e la Tradizione
UISP MATERA APS / L'AGORA' DEI POPOLI: Celebrando l'Inclusione e l'Integrazione attraverso lo Sport
Associazione Quartiere Lanera / Lanera, prove di prossimità
Giallo Sassi / I segreti del pane di Matera
DICEM Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo / I vicini sono tornati?
Associazione Osmosis Ente del Terzo Settore / L'appello
APS - ETS AMICI DEL BORGO / Il vicinato visto dal Borgo
Per la città di POTENZA
Agesci Potenza 2 / avVICINIamoci
APS La luna al guinzaglio / Ri-mani
Sotto il Castello APS / Avanzi Popolo
Associazione Il Pezzettino asd aps / UN POMERIGGIO AL CAMPETTO
AdA di Potenza odv (Associazione per i diritti degli Anziani) / AnimiAmo Cocuzzo
Verdi Orizzonti / LOCAL SWAP PARTY
APS IMAGO / COME API NELL' ALVEARE
Cooperativa Sociale Venere / Potenza Urban Art
Aps Paesaggi Meridiani ETS / Spazi Invasi
Cooperativa Sociale Appstart / La Potenza dell'Arte di Strada
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Abbiamo pubblicato, con il patrocinio del Comune di Matera, del Comune di Potenza e di Potenza Città Italiana dei Giovani 2024, la Manifestazione d’interesse per la proposta di progetti di comunità da realizzare nella Giornata europea del vicinato (European neighbors’ day) che quest’anno cade venerdì 31 maggio 2024.
COS'È LA GIORNATA EUROPEA DEL VICINATO
La festa è nata in Francia, a Parigi, nel 1999, con l'obiettivo di rafforzare i legami di quartiere, sviluppare un senso di appartenenza e contrastare l'isolamento e l'esclusione.
Dal 2003, la festa è diventata una ricorrenza europea che coinvolge circa 35 paesi, inclusa l’Italia, celebrando le comunità e i vicinati, i rapporti e le relazioni, i valori di solidarietà e vicinanza.
PERCHÈ PARTECIPARE
Per la Giornata Europea del Vicinato 2024, intendiamo promuovere il protagonismo dei cittadini, la partecipazione democratica e la cittadinanza culturale, da sempre al centro della nostra mission, attraverso azioni di animazione culturale dal basso. Mediante l’Avviso pubblico, saranno supportati progetti di comunità da realizzare nelle città di Matera e Potenza per dare vita a una festa diffusa nelle due città, dove le comunità saranno invitate ad animare i quartieri, nell’intera giornata del 31 maggio.
Nello specifico, l’Avviso prevede l'assegnazione di un contributo a progetti di interesse collettivo e altre attività utili a favorire il senso di appartenenza alla comunità di quartiere, dal contenuto aggregativo, culturale, sociale, sportivo ed educativo. Si intende inoltre valorizzare il contributo dei giovani nei processi virtuosi di cittadinanza attiva, sostenendo iniziative presentate da associazioni giovanili o che prevedano il contributo dei giovani nell’ideazione e nella realizzazione delle progettualità.
Alle proposte ritenute idonee, fino ad un massimo di 10 per la città di Matera e 10 per la città di Potenza, sarà riconosciuto un contributo massimo pari ad Euro 1.500 lordi omnicomprensivi per la copertura delle spese relative alla realizzazione del progetto nell’arco temporale della sua organizzazione e produzione.
COME PARTECIPARE
Le informazioni sui requisiti di partecipazione, i valori che i progetti devono rappresentare, le modalità di invio delle candidature, la procedura di selezione e concessione del contributo sono contenute nell’Avviso scaricabile qui di seguito:
Manifestazione di interesse per la proposta di progetti di comunità
FINO A QUANDO È POSSIBILE PARTECIPARE
Puoi presentare il tuo progetto di comunità compilando la domanda di partecipazione al link riportato all’interno dell’Avviso entro le ore 23:59 del 18 aprile 2024.
La lista dei progetti ammessi verrà pubblicata nella sezione Avvisi Pubblici dell'Amministrazione trasparente del nostro sito a partire dal 29 aprile 2024.
PER INFORMAZIONI
Per ulteriori informazioni invia una e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Al via il progetto AIRFARE della rete BAD (Basilicata Digital Academy)

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Si chiama AIRFARE, acronimo di “mediA dIgital libRary oF lucAnian cultuRE” (catalogo digitale della cultura lucana), il progetto vincitore dell’Avviso pubblico TOCC (Transizione digitale organismi culturali e creativi) azione A1 della Direzione generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura finanziato dall'Unione europea - NextGenerationEU e vinto dalla rete BAD (Basilicata Digital Academy) che abbiamo costituito insieme al Comune di Matera, Confapi Matera, CNA Matera e la Fondazione ITS Academy di Basilicata.
AIRFARE mira a produrre innovazione a partire da un concetto dinamico di “patrimonio culturale”, inteso come strumento partecipativo e generativo di nuovi prodotti culturali attraverso l’uso del digitale.
AIRFARE si rivolge all’intera filiera delle industrie culturali e creative (ICC), al fine di creare un hub univoco della produzione culturale del territorio e, attraverso processi di design thinking e co-design, rafforzare le competenze degli operatori, incoraggiare la cooperazione e lo scambio di esperienze, facilitare l’aggiornamento professionale e la riqualificazione, migliorando l’intero eco-sistema. I soggetti proponenti rappresentano i vari ambiti delle ICC - produttori culturali e artisti (Fondazione Matera Basilicata 2019), piccole e medie imprese (Confapi), artigiani (CNA) - e offrono strumenti e laboratori all’avanguardia per lo sviluppo di soluzioni digitali come la Casa tecnologie emergenti (Comune di Matera), Open Design School (Fondazione Matera Basilicata 2019) e Fondazione ITS.
Il progetto AIRFARE si svolgerà in un arco temporale di 24 mesi, beneficiando di un finanziamento di 288.000,00 €, a cui si aggiunge la quota di cofinanziamento di 72.000,00 €, per un valore totale di 360.000,00 €.
Il progetto è suddiviso in sei azioni: sviluppo di una piattaforma integrata di accesso alle risorse culturali digitali (Media digital library) che consenta la navigazione nell'enorme contesto informativo del patrimonio culturale, costantemente arricchito dalle attività di digitalizzazione; laboratori di produzione culturale digitale, finalizzati alla realizzazione di produzioni multimediali in grado di integrare tecniche di espressione digitale; atelier tematici, focus group e laboratori sulla curatela artistica digitale, per offrire competenze di base finalizzate alla formazione di una nuova figura professionale, il curatore digitale, che possa confrontarsi con l’arte digitale, con le opere generate tramite l’intelligenza artificiale e con il patrimonio culturale, materiale e immateriale, digitalizzato e manipolato da artisti e creativi; seminari divulgativi sulla fabbricazione artigianale (Fablab); programmi di residenza multidisciplinari per l’introduzione, nelle botteghe artigiane, degli strumenti di fabbricazione digitale, per favorire l’innovazione dei processi di produzione e lo sviluppo di nuovi prodotti; hackathon per utilizzare gli strumenti digitali per l’ideazione di prodotti personalizzati e rispondenti ai fabbisogni del consumatore/fruitore, lavorando sulle diverse abilità, in ottica di inclusione sociale e sostegno alla silver economy.
AIRFARE è in linea con una altro progetto a cui stiamo lavorando: “Archivio Digitale della Memoria Lucana”, un archivio aperto, partecipato, in continua evoluzione, che vuole testimoniare la storia di un territorio complesso e affascinante, anche attraverso i documenti e i racconti della comunità lucana.
Il nostro 2023

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Ci prepariamo al nuovo anno facendo tesoro dell’esperienza del 2023 e delle preziose collaborazioni che ci hanno permesso di produrre cultura in Basilicata.
Grazie all’Associazione Maria SS. della Bruna abbiamo arricchito il programma della Festa della Bruna 2023 con il progetto dei Tableaux Vivants che ha portato in scena i quadri di Caravaggio con la partecipazione, come protagonisti dello spettacolo, dei nostri cittadini.
Grazie alla nota sensibilità di Franco Arminio e la professionalità di Chora Media abbiamo prodotto il podcast “Un filo d'erba” dedicato a Rocco Scotellaro, nell’anno che celebra il centenario della sua nascita.
Grazie alla collaborazione con il Polo Bibliotecario di Potenza, Lo Stato dei Luoghi e il Patto per la Lettura del Lagonegrese abbiamo portato nei Comuni lucani di Balvano, Filiano, Latronico e Miglionico la seconda edizione del progetto Creative Communities, il programma di residenze di co-creazione in memoria di David SassoliDavid Sassoli.
Frutto di una importante eredità del 2019 e con la collaborazione del Museo nazionale di Matera, l’artista Tomás Saraceno ha inaugurato la sua opera permanente Life(s) of WebsLife(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other storiesarachnophobias, arachnophilias, and other stories introducendoci all’importante tema del cambiamento climatico e del necessario e doveroso equilibrio tra uomo e natura che approfondiremo anche nei prossimi mesi.
Grazie all’Associazione Volontari Open Culture 2019, nata dall’esperienza di Matera Capitale europea della Cultura, continuiamo a portare il sorriso e l’impegno nelle città italiane ed europee e nei loro principali festival della cultura!
Questi alcuni dei principali progetti del nostro 2023, accompagnati da tanto lavoro progettuale, amministrativo e di rendicontazione per permettere alle imprese e associazioni culturali lucane di produrre cultura nella nostra Basilicata!
Buon futuro, buon 2024!
Creative Communities 2023

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Sono disponibili gli esiti delle sei settimane di residenza di co-creazione svolta in Basilicata nell’ambito della seconda edizione del progetto “Creative communities” in memoria di David Sassoli promosso in collaborazione con il Polo Bibliotecario di Potenza, con il supporto de Lo Stato dei Luoghi e il Patto per la Lettura del Lagonegrese e con il patrocinio dei Comuni Balvano, Filiano, Latronico, Miglionico.
Nell’anno da Capitale Europea della Cultura, infatti, Matera è stata un esempio di come città medio-piccole, collocate in aree marginali, possano promuovere e dar luogo a nuovi modelli di cultura fortemente partecipata, dimostrando come molto spesso i vincoli sono un’occasione per ripensare e riprogettare i modi di produrre e abitare la cultura.
Durante la residenza, il team di lavoro selezionato con bando pubblico, composto da cinque professionisti e due imprese culturali lucane, ha quindi vissuto tra le comunità di Balvano, Filiano, Latronico e Miglionico per individuare bisogni e raccogliere proposte in termini di infrastrutture culturali, ovvero co-progettare un modello di presidio culturale che includa anche la biblioteca ma offra un ampio ventaglio di servizi.
Per fare questo, è stata condotta un'indagine attraverso incontri con scuole, amministrazioni, gruppi di cittadini, interrogandosi sui bisogni e i servizi che ci si aspetta di trovare in una biblioteca, con la volontà di disegnare un modello per la creazione di presidi culturali territoriali, che possano svolgere un duplice ruolo di spazio educativo e di aggregazione insieme all’erogazione di servizi di base, con l’obiettivo di favorire, nei contesti maggiormente caratterizzati da povertà economica e relazionale, l’accesso alla cultura, alla socialità e all’educazione, creando occasioni di partecipazione e cambiamento sociale ed offrendo servizi di welfare di prossimità e servizi per i visitatori.
Il documento prodotto come esito della residenza rappresenta un toolkit, una sorta di “cassetta degli attrezzi” da poter mettere a disposizione dei policy maker regionali e delle singole comunità locali per definire policies locali stabili e replicabili.
Toolkit - Metrica dei presidi culturali e delle biblioteche - creative communities 2023
Il video racconto
Life(s) of Webs. Arachnophobias, arachnophilias, and other stories

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Tomás Saraceno, Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories. Courtesy the artist. Photography by Studio Tomás Saraceno.
Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories è un’installazione permanente di Tomás Saraceno che, a partire dal 25 novembre 2023 e grazie alla collaborazione con il Museo nazionale di Matera, è visibile presso la Chiesa della Madonna del Carmine a Palazzo Lanfranchi.
L’opera di Tomás Saraceno è un confessionale, nel quale al posto del sacerdote compaiono ragnatele, con l’intento di condividere la loro saggezza ancestrale. È un appello all’umanità, da cogliere nell’intimità individuale: “Viviamo sulla Terra da più di 380 milioni di anni, mentre la maggior parte di voi umani, solo da 200 mila anni... Noi invertebrati rappresentiamo il 95% di tutti gli animali del pianeta Terra, ma siamo minacciati dall’estinzione, ciò rappresenterebbe un pericolo per qualsiasi forma di vita sulla Terra. Vi chiediamo di proteggere i diritti delle nostre reti della vita. Possiamo unire le forze e tessere insieme modi di vivere, con stili di vita che non pregiudichino il clima, per società più giuste, eco-sociali, inter-intra-specie per tutti?”.
È attraverso un nuovo insieme sincretico di miti, credenze, liturgie, cerimonie, storie di divinazione, rituali, pratiche alimentari, canti e danze, che Life(s) of Webs, risponde a questo appello. “Vi invitiamo a unirvi a noi in questo movimento per nuovi futuri collettivi multispecie. Avvicinatevi, percepite con saggezza, sentite le vibrazioni. Ogni contributo è importante. È il momento di agire e di far parte di qualcosa di più grande, e nel contempo di infinitamente più piccolo di voi stessi”.
Con l’opera dell’artista Tomás Saraceno completiamo il percorso di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 e apriamo un focus, attraverso l’arte contemporanea, su uno dei temi al centro della nuova programmazione, quello dell’ambiente. La preziosa collaborazione con il Museo nazionale di Matera ha consentito di accogliere un’opera site specific che rimane alla città in maniera permanente, così da poter sviluppare intorno ad essa una programmazione di lunga durata, legata alle principali emergenze della contemporaneità.
In occasione dell'inaugurazione dell’opera, infatti, abbiamo organizzato un programma pubblico alla presenza dell’artista che comincia nelle giornate del 24 e 25 novembre a Matera per proseguire fino alla primavera del 2024.
Il 24 novembre alle ore 18:00 a Casa Cava è in programma un incontro pubblico incentrato sulla relazione tra l’opera e le sfide legate alla salvaguardia dell’ambiente e al rapporto tra l’uomo e le altre specie viventi. Tomás Saraceno, in questa occasione, dialoga con il filologo, traduttore e drammaturgo Gianni Garrera, la sociosemiologa e curatrice Claudia Attimonelli e l’antropologo e ricercatore Salvatore Bevilacqua. L’accesso è libero fino ad esaurimento posti.
Nella mattinata del 25 novembre al Cine-teatro “G. Guerrieri”, gli studenti degli Istituti superiori di Matera, con i quali è stato avviato un percorso di approfondimento sul pensiero e l’opera di Saraceno, partecipano alla proiezione del suo film Fly with Pacha, into the Aerocene e al talk con l’artista.
L'opera permanente e le iniziative di queste due giornate segnano l’avvio di una ricerca collaborativa all’interno del progetto di Saraceno sull’Arachnophilia che culminerà nella presentazione di un libro d’artista nella primavera del 2024. Il volume raccoglierà una rete eterogenea di materiali di filosofi, artisti, scrittori e aracnologi.
--- APPROFONDIMENTI ---
Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories
Museo nazionale di Matera - Palazzo Lanfranchi, Chiesa della Madonna del Carmine
Piazzetta Pascoli 1, Matera
Orari di apertura: 9.00 - 20.00 – ultimo ingresso ore 19:00
Chiusura: Martedì 09:00 – 14:00
Life(s) of webs
arachnophobias, arachnophilias, and other stories
Tra i popoli Maya, la ragnatela rappresenta la placenta di Ix Chel, la dea Maya del parto e patrona delle tessitrici, per la quale il ragno crea il filo della vita da se stesso. Per l’antica civiltà dei Nazca, il ragno era rappresentato nei loro geoglifi incisi direttamente sul terreno del deserto di Nazca nel Sud del Perù, - come figure geometriche schematiche che si estendono per una lunghezza di quasi 50 metri. In Perù, una classe speciale di indovini Chavín pre-Inca (noti come pacchacatici) un tempo consultava il ragno come divinità e oracolo, predicendo il futuro basandosi sui suoi movimenti di caduta. Nel tardo periodo preispanico, e ancora oggi nelle regioni dell’odierno altopiano del Perù, i ragni vengono osservati per prevedere le precipitazioni e altri eventi climatici.
Durante le origini della festa di Qixi in Cina, una celebrazione derivata dal mito della dea Zhinü che tesseva le nuvole, era consuetudine, nella “settima notte”, che le giovani donne che praticavano il cucito osservassero i ragni del cortile di casa (xizi), conservandoli fino all’alba nella speranza di rivelare la loro fortuna. Se il ragno tesseva una tela fitta, era un presagio positivo, letto come un riflesso delle capacità della giovane donna. Se la tela era rada o non costruita, era vero il contrario.
Nel Cristianesimo, incontriamo la storia di San Felice di Nola che, perseguitato a causa della sua predicazione, si infilò in una stretta fessura di una vicina casa in rovina per nascondersi. Una volta dentro, per ordine di Dio, i ragni realizzarono una tela protettiva che nascose l'apertura, ingannando i persecutori del santo. Il ragno-ingannatore appare in una miriade di casi: in Nord America per i popoli Cheyenne come Veeho, per i Lakota come Iktómi; in Africa Occidentale come Kwaku Anansi, un eroe popolare aracnide e furbo, la cui figura imprevedibile e liminale agisce da mediatore tra gli dei del cielo e gli umani legati alla terra.
Il Tarantismo, fenomeno originariamente ritenuto causato dal morso della tarantola Lycosa o Latrodectus tredecimguttatus, è una forma di comportamento “isterico” - accompagnata dalla smania di ballare - originaria dell’Italia meridionale. La tarantella, una serie di danze popolari con radici in Calabria (Sonu a ballu), Campania (tammurriata) e Puglia (pizzica), si è evoluta come una metodologia terapeutica speculativa - una sorta di esorcismo musicale - per le “vittime” di tali morsi di ragno: si dice che tali ritmi convulsivi, eseguiti pubblicamente, spesso per giorni e giorni, fossero usati per rianimare e guarire le vittime del veleno del ragno.
In Nord America, i popoli Hopi e Navajo contano sulla loro Mujer Araña come spirito potente e alleato, la cui magica opera sulla Terra avrebbe insegnato loro a tessere; per altre tribù californiane, è uno spirito vendicatore che punisce il male. Nella mitologia greca, la figura di Aracne è coinvolta in una “rete di resistenza” con la dea Atena, rivelando un’altra storia di mediazione: quella di due donne che usano il ricamo come testualità performativa, affrontando e difendendo l’ordine sociale.
La mediazione attraverso le linee di specie e di linguaggio continua ancora oggi: la storica divinazione del ragno ŋgam dù, praticata dal popolo Mambila nelle terre di confine del Camerun e della Nigeria, porta i suoi indovini e coloro che li consultano in una vivida relazione di consapevolezza e sensibilità rispetto alle capacità oracolari del ragno. Durante il consulto, una serie di domande binarie viene presentata a un ragno che vive al suolo. Le carte poste all’ingresso della sua tana, fatte di foglie rigide e caratterizzate da forme segmentate (ŋgèe) con specifici significati simbolici, vengono riordinate dal ragno, la cui risposta viene poi interpretata dal rabdomante.
Nel 2023, nella Chiesa Madonna del Carmine di Matera a Palazzo Lanfranchi - Museo Nazionale di Matera, viene ritrovata l'opera di Saraceno, un confessionale, nel quale al posto del sacerdote compaiono ragnatele, con l’intento di condividere la loro saggezza ancestrale. È un appello all’umanità, da cogliere nell’intimità individuale: “Viviamo sulla Terra da più di 380 milioni di anni, mentre la maggior parte di voi umani, solo da 200 mila anni... Noi invertebrati rappresentiamo il 95% di tutti gli animali del pianeta Terra, ma siamo minacciati dall’estinzione, ciò rappresenterebbe un pericolo per qualsiasi forma di vita sulla Terra. Vi chiediamo di proteggere i diritti delle nostre reti della vita. Possiamo unire le forze e tessere insieme modi di vivere, con stili di vita che non pregiudichino il clima, per società più giuste, eco-sociali, inter-intra-specie per tutti?”.
È attraverso un nuovo insieme sincretico di miti, credenze, liturgie, cerimonie, storie di divinazione, rituali, pratiche alimentari, canti e danze, che Life(s) of Webs, risponde a questo appello. “Vi invitiamo a unirvi a noi in questo movimento per nuovi futuri collettivi multispecie. Avvicinatevi, percepite con saggezza, sentite le vibrazioni. Ogni contributo è importante. È il momento di agire e di far parte di qualcosa di più grande, e nel contempo di infinitamente più piccolo di voi stessi”.
Miti per una credenza sincretica
Partendo da un oggetto come il confessionale e da una natura come quella del ragno/ragnatela, l’idea di Tomás Saraceno è quella di concepire e ideare una nuova liturgia e impostare un rituale per un giorno di festa, come se per il pubblico non si trattasse solo di visitare una mostra, ma di santificare (o rendere significativo, importante, profondo) un giorno attraverso la partecipazione a un rito.
La liturgia è una scienza e un’arte, fatta di oggetti, gesti, segni, parole, perché è un’azione concreta e estetica che - attraverso il contatto con elementi sensibili e posture - fa conoscere una realtà più grande (una verità): non ci sono gesti spontanei in essa. Il progetto di aracnofilia che Saraceno concepirà, comprende letture (preghiere, lezioni, musica di varie tradizioni conformi a varie liturgie finalizzate all'attenzione e alla riverenza per la Natura), oggetti (il confessionale), misteri (il ragno/le ragnatele) e gesti o atteggiamenti rituali (saluti, abluzioni, ecc.) in modo che il pubblico non sia più padrone assoluto e spontaneo dei propri movimenti (a causa della cancellazione del sé e dell'anonimato che derivano dalla liturgia). Anche il catalogo che ne risulta sarà come un piccolo breviario o lezionario contenente le letture, le storie di questa cerimonia e le sue corrispondenze cosmologiche.
Non si tratta di simulare una liturgia, ma di metterla in atto: il cammino e la riflessione fino al confessionale, l’inginocchiarsi, la partecipazione al mistero in esso contenuto. Per Saraceno, il confessionale ricapitola tutti i segreti della tradizione: è anche una cappella, come quelle che si incontrano agli angoli delle strade, uno scrigno di tesori. All’interno c'è, come scriveva Nietzsche, un Dio-ragno che tesse, così come una tessitura è ogni cerimonia. Lo scopo di Saraceno è anche quello di restituire alle persone una sensibilità liturgica (ripetizione solenne di un gesto, cerimonie cicliche e letture fisse).
Logicamente, tutto l’armamentario che verrà utilizzato e tutti i gesti e le operazioni che verranno compiuti - come è tipico di una liturgia - rimandano a un significato: la liturgia non è una coreografia, ma ogni posizione rimanda a tale significato. Se, ad esempio, si concepisce il rapporto dell'uomo con la Natura ancora come diseguale, per trasmettere il mistero dell’uguaglianza tra uomini e animali, alcuni gesti dovranno far comprendere ritualmente il significato nascosto a cui ci si riferisce - e come già scritto: ci confessiamo alla Natura, confessiamo la nostra colpa ecologica nei confronti della Natura: l'uomo - attraverso il confessionale - chiede perdono al Cosmo, quindi il rito di Saraceno è innanzitutto un rito non sacrificale… e la sua funzione profonda è proprio quella di revocare tutti i riti sacrificali del passato per una nuova modalità di riconciliazione attraverso la liturgia dell’arte. - Gianni Garrera
Tomás Saraceno
Tomás Saraceno (nato nel 1973) è un artista argentino con base a Berlino i cui progetti dialogano con le forme di vita e di formazione della vita, ripensando i fili dominanti della conoscenza e riconoscendo come diversi modi di essere impegnino una molteplicità di vibrazioni nella Rete della Vita. Per oltre due decenni, Saraceno ha lavorato con comunità locali, ricercatori scientifici e istituzioni in tutto il mondo e ha attivato progetti collettivi interdisciplinari e open-source, tra cui il Museo Aero Solar (2007-), la Fondazione Aerocene (2015-) e Arachnophilia, verso una società libera dalle emissioni di carbonio, per una giustizia climatica intra e inter-specie.
Saraceno è stato protagonista di mostre personali e installazioni permanenti in musei e istituzioni internazionali, tra cui The Serpentine Gallery, Londra (2023), The Shed, New York (2022), Palais de Tokyo, Parigi (2018); Museo de Arte Moderno, Buenos Aires (2017); K21 Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, Ständehaus, Dusseldorf (2013); Metropolitan Museum of Art, New York (2012); Hamburger Bahnhof - Museum für Gegenwart, Berlino (2011). Saraceno ha partecipato a numerosi festival e biennali, tra cui la 17ª Biennale di Architettura di Venezia (2020) e la 53ª e 58ª Biennale di Venezia (2009, 2019).
Tomás Saraceno e la città di Matera
La città di Matera, con la sua peculiare ontologia urbana, è per Saraceno un territorio d’elezione, già per l'origine, seppur ipotetica, del nome della città, che rimanda al greco Meteoron, cielo stellato, poiché la città vista dopo il tramonto dal lato della Murgia rende Matera paragonabile al cielo notturno punteggiato di stelle. Matera è una sorta di rete scavata nella roccia tufacea, che si ha l'impressione possa collegare il mondo intero. Un mondo sotterraneo, abitato e vivo, le cui anime erano un tempo registrate dalle lucine poste agli ingressi di un mondo consustanziale e vicino, ma diverso: una sorta di altra dimensione.
Le ripetute visite di Saraceno a Matera, iniziate nove anni fa e culminate nel luglio 2022 con la visita al Museo nazionale di Matera e alla Chiesa della Madonna del Carmine - situata all’interno del museo di Palazzo Lanfranchi - hanno favorito l'ispirazione che ha portato alla creazione di Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories . Saraceno ha colto l’intrinseco valore spirituale della città dei Sassi, che ben si presta ad accogliere la natura olistica e universale delle sue vetrine con le ragnatele ibride al loro interno, create attraverso la collaborazione sequenziale di ragni di specie diverse: solitari, semi-sociali e sociali. Le ragnatele sono intese anche come specchio sublunare per la loro somiglianza con la materia oscura, la rete cosmica che sostiene galassie e mondi, visibile solo attraverso la lente gravitazionale, che vibra nel tempo astrale, generando la musica del mondo di cui ci parlavano già i Pitagorici e che oggi chiamiamo rumore cosmico di fondo.
Il suono dei mondi vibra con vibrazioni simili a quelle della ragnatela che i ragni suonano, si potrebbe azzardare, come se fosse un'arpa, restituendo a chi può e sa ascoltare i suoni dell'amore, della caccia, della paura così come il cosmo restituisce negli accordi della materia oscura il vorticoso cinguettio alla perfezione del silenzio di una coppia di buchi neri che si fondono in uno, avvenuto milioni di anni luce fa. Per noi che abbiamo concretamente solo la categoria del tempo lineare, attraverso l'opera di Saraceno ci sembra di avere una maggiore affinità con l'idea che i nostri occhi percepiscano il luccichio di stelle che hanno smesso di brillare in un tempo lontano che non possiamo nemmeno immaginare.
Arachnophilia
Saraceno è il fondatore di Arachnophilia, una comunità interdisciplinare orientata alla ricerca, incentrata sulla straordinaria architettura delle ragnatele e sui loro comportamenti, che ci incastrano in varie percezioni culturali, miti e relazioni. Attraverso l'espansione delle sue reti artistiche, la comunità Arachnophilia cerca di inventare piattaforme innovative, giocose e coinvolgenti per portare il discorso della ricerca nella sfera pubblica. Presso lo Studio Tomás Saraceno, ciò consiste nella ricerca e nella prassi nei campi della biomateriomica, della bioacustica, dell'etologia e delle scienze cognitive, tra gli altri, come modo per impegnarsi in modo speculativo, ma anche sensibile, con le forme di vita che esistono intorno a noi.
Insieme alla comunità dell’Arahcnophilia, l'amore di Saraceno per i ragni e le loro ragnatele ha portato a innumerevoli collaborazioni con loro. In particolare, ha inventato lo Spider/Web Scan, una tecnica tomografica innovativa supportata dal laser che ha permesso di realizzare per la prima volta modelli tridimensionali precisi di ragni/ragnatele complesse; questa invenzione ha fatto sì che gruppi di ricerca di primo piano in tutto il mondo, dal MIT al Max Planck Institute, abbiano imparato da questa collaborazione.
Un altro degli sviluppi di Arachnophilia è quello dei microfoni ipersensibili che percepiscono le vibrazioni dei ragni attraverso le loro ragnatele. Questi metodi e tecnologie, oltre a diventare opere d'arte in sé, sono stati documentati e ampiamente trattati in pubblicazioni d'arte anche da riviste scientifiche e tecnologiche di fama internazionale, come Nature, PNAS, MIT e altre. Ulteriori aree di ricerca includono un archivio di vibrazioni di ragni/ragnatele registrate su diversi tipi di ragnatele, sulla base delle innovazioni biotremologiche nei dispositivi di registrazione e sonificazione di ragni/ragnatele sviluppati dallo Studio Tomás Saraceno; un archivio di mappe di ecologie di ragni/ragnatele, che rendono visibili i modi in cui gli habitat dei ragni e dell'uomo sono intrecciati, in siti di tutto il mondo. Condividendo il contenuto di questi archivi e gli strumenti con cui costruirli e arricchirli in modo collaborativo, la comunità di Arachnophilia spera di mettere in grado un pubblico più ampio di contribuire alla comprensione delle nostre relazioni con i nostri parenti aracnidi, e quindi di coltivare una prospettiva rinnovata sulle nostre responsabilità nei confronti delle creature non umane con cui condividiamo i nostri ambienti.
Un filo d'erba. Il podcast

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Nell'ambito delle celebrazioni per i cento anni dalla nascita di Scotellaro, presentiamo insieme a Chora Media il podcast Un filo d’erba, una profonda esplorazione della vita e delle opere del poeta lucano, scritta e raccontata da Franco Arminio.
Nel corso di due episodi di circa 30 minuti, il podcast guida l’ascoltatore attraverso le molteplici vite di Scotellaro: dagli umili inizi agli studi nelle città del nord Italia così differenti dalla sua terra natale; dall'attività letteraria all’amicizia con intellettuali illustri come Carlo Levi; dall’elezione a sindaco di Tricarico all’ingiusta esperienza carceraria, fino alla morte, arrivata improvvisamente a soli trent’anni.
Franco Arminio, poeta, paesologo e autore di numerosi libri acclamati dalla critica, porta la sua esperienza e la profonda comprensione del territorio italiano in questo podcast. Arminio offre così, con il suo stile coinvolgente e appassionato, una prospettiva unica sulla vita di Scotellaro, cercando di illuminarne anche gli aspetti meno conosciuti.
Buon ascolto!
Episodio 1 - Poeta di lotta
L’impegno politico di Scotellaro è stato il filo rosso della sua vita: le idee condivise con i grandi intellettuali dell’epoca, l’impegno per la comunità contadina, l’incarico a sindaco di Tricarico, fino all’arresto perché la sua denuncia sociale risultava scomoda. Raccontare la sua storia oggi significa tramandare la sua straordinaria passione civile alle nuove generazioni.
Episodio 2 - Poeta d’amore
Nelle opere di Rocco Scotellaro emergono vividi i volti delle persone attorno a lui. E il suo legame con i compaesani, con la madre e la poetessa Amelia Rosselli è forte quanto quello con la sua terra e le sue radici. Raccontiamo la sua vita personale e le passioni che hanno infiammato la sua breve esistenza.
Credits
Un filo d'erba è un podcast di Fondazione Matera Basilicata 2019 prodotto da Chora Media.
Scritto e narrato da Franco Arminio.
Cura editoriale: Marco Villa.
Redazione e editing: Francesca Abruzzese.
Executive producer: Ilaria Celeghin.
Supervisione suono e musiche: Luca Micheli.
Post-produzione e montaggio: Guido Bertolotti, Cosma Castellucci, Mattia Liciotti.
Fonico di presa diretta: Livio Arminio.
Post Producer: Matteo Scelsa.
Si ringraziano per Fondazione Matera Basilicata 2019: Giovanni Padula, Rita Orlando, Rosa Carbone, Rita Scalcione.
Cantiere Scotellaro. Incontro con Franco Arminio e Mario Calabresi

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Il rilancio dell'interesse verso la ricerca intellettuale e politica di Rocco Scotellaro, per proiettarla nel dibattito attuale sullo sviluppo del Mezzogiorno, è al centro dell’incontro “Un filo d’erba. Cantiere Scotellaro” con il poeta, scrittore e paesologo Franco Arminio e il giornalista Mario Calabresi, promosso in collaborazione con Chora Media, in programma giovedì 9 novembre alle 18:00 a Matera nella sala conferenze di Basilicata Open Space, in piazza Vittorio Veneto.
In occasione dei cento anni dalla nascita e i settant’anni dalla morte del giovane poeta, intellettuale e politico di Tricarico, abbiamo scelto di raccontarne l’eredità e attualità, utilizzando uno dei linguaggi più diffusi di oggi, quello del podcast. Nasce così “Un filo d’erba”, podcast sulla vita e le opere di Rocco Scotellaro, prodotto da Chora Media, scritto e narrato da Franco Arminio.
L’iniziativa non intende avere un carattere meramente celebrativo, ma punta a dare un contributo alle riflessioni sulle questioni legate alla crescita del Sud Italia, dallo spopolamento all’esodo dei giovani, ripartendo proprio dal pensiero e l’azione di Scotellaro. Il suo impegno è rimasto a un bivio perché interrotto bruscamente dalla sua prematura scomparsa: Rocco Scotellaro diventa oggi un cantiere all’interno del quale lavorare per costruire il futuro di questi territori.
Avviso pubblico per l’erogazione di contributi per attività ed eventi culturali

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--- Aggiornamento del 9 dicembre 2023 ---
È disponibile la graduatoria definitiva delle proposte progettuali relative all’Avviso Pubblico per l’erogazione di contributi finalizzati alla realizzazione di attività ed eventi culturali per l’anno 2023. D.D. n.67 del 09.12.2023 Approvazione graduatoria definitiva delle proposte progettuali relative all’Avviso Pubblico per l’erogazione di contributi finalizzati alla realizzazione di attività ed eventi culturali per l’anno 2023
All.1 alla D.D. n.67 del 09.12.2023 Graduatoria definitiva suddivisa per macroaree
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Nell'ambito dell’Accordo stipulato con la Regione Basilicata per la cooperazione sullo sviluppo dell’offerta culturale e creativa in Basilicata, abbiamo pubblicato l' Avviso pubblico per l’erogazione di contributi finalizzati alla realizzazione di attività ed eventi culturali.
L’Avviso intende sostenere l’attività degli organismi che operano nell’ambito storico-culturale, musicale, cinematografico e delle arti creative, nonché di carattere interdisciplinare, attraverso l’assegnazione di contributi per la realizzazione di progetti culturali in Basilicata in grado di potenziare la produzione e coordinare le opportunità di fruizione culturale nella Regione, come fattori di crescita e di coesione sociale.
Possono essere presentati e finanziati a valere sull’Avviso, i progetti rientranti in una delle tipologie denominate macroaree: Azione A Macroarea Grandi produzioni musicali (nuove produzioni discografiche che diffondano la cultura musicale lucana; circuitazione delle produzioni discografiche e musicali ovvero diffusione a livello regionale e nazionale); Azione B Macroarea Residenze artistiche ; Azione C Macroarea Festival e rassegne cinematografiche (festival cinematografici, rassegne cinematografiche); Azione D Macroarea Festival, rassegne culturali e iniziative convegnistiche di grande interesse (festival, rassegne, convegni di grande interesse).
COME PARTECIPARE
I requisiti dei soggetti che potranno partecipare, le tipologie dei progetti ammissibili, i criteri di valutazione dei progetti e di quantificazione dei contributi, le modalità e le condizioni di erogazione, le modalità e i termini della rendicontazione nonché i casi di riduzione o revoca dei contributi stessi sono indicati nell’Avviso. Avviso pubblico per l’erogazione di contributi finalizzati alla realizzazione di attività ed eventi culturali
All.1 - azione A - Macroarea Grandi produzioni musicali
All.2 - azione B - Macroarea Residenze artistiche
All.3 - azione C - Macroarea Festival e rassegne cinematografiche
All.4 - azione D - Macroarea Festival, rassegne culturali e iniziative convegnistiche di grande interesse
All.5 - Domanda di ammissione al contributo
All.6 - Form progetto
All.7 - Form Piano economico-finanziario
All.8 - Form Cronoprogramma
FAQ
FINO A QUANDO È POSSIBILE PARTECIPARE
L’invio della Proposta progettuale, corredata di tutta la documentazione prevista dall’Avviso, dovrà avvenire esclusivamente mediante Posta Elettronica Certificata (PEC) del soggetto richiedente all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro le ore 23:59 del 26 ottobre 2023.
PER INFORMAZIONI
Sarà possibile inviare eventuali richieste di chiarimento, scrivendo all’indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il ruolo delle biblioteche nell’infrastruttura sociale. Due incontri con Antonella Agnoli.

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Insieme al Polo Bibliotecario di Potenza e l’Istituto comprensivo di Bella e in collaborazione con AIB - Associazione Italiana Biblioteche Sezione Basilicata, organizziamo il 25 e 26 settembre un doppio appuntamento a Potenza e Matera dedicato al ruolo delle biblioteche nell’infrastruttura sociale, attraverso l’incontro con Antonella Agnoli, autrice del volume “La casa di tutti. Città e biblioteche” (Editori Laterza, 2023).
Grazie alla presenza di Antonella Agnoli, profonda conoscitrice dei luoghi della conoscenza condivisa e acuta interprete delle dinamiche che legano le biblioteche e le città, i due incontri sono l’occasione per confrontarsi con amministratori, bibliotecari, lettori, animatori culturali e sociali e cittadini sul futuro dei nostri centri, che passa anche da una rinnovata visione dei presidi bibliotecari in essi presenti.
Il 25 settembre alle ore 16:00, nella sede del Polo Bibliotecario di Potenza (Via don Minozzi), l’autrice dialoga con Luigi Catalani, il direttore del Polo, Mario Priore, docente dell’Istituto comprensivo di Bella, Fedele Congedo, progettista di processi partecipativi, Giovanni Padula, Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019. Porgono i saluti Dina Sileo, Presidente della quarta commissione del Consiglio regionale della Basilicata con delega alla Cultura, e Alessandra Sagarese, assessore alla pubblica istruzione del Comune di Potenza.
Il 26 settembre l’appuntamento si sposta a Matera, nello spazio di Ecoverticale alle 18:30 (via d’Addozio, 141), dove in dialogo con Antonella Agnoli c'è Rita Orlando, project manager della Fondazione Matera Basilicata 2019, Emmanuele Curti, Lo Stato dei Luoghi, il direttore Luigi Catalani. Porta i saluti l’Assessore alla cultura del Comune di Matera, Tiziana D’Oppido.
Sia a Potenza che a Matera l'ingresso è libero.
Call pubblica: programma di residenze di co-creazione

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--- Aggiornamento del 6 ottobre 2023 ---
La fase di selezione della call publica per la seconda edizione del progetto “Comunità Creative. Programma di residenze di co-creazione” è terminata!
Per il profilo giovani professionisti under 40, esperti in progettazione culturale, community management, experience design, progettazione partecipativa, design thinking per la cultura, social design, social innovation, sono stati selezionati:
MARICA GIRARDI
La sua ricerca e pratica lavorativa si basa su tre assi: spazi pubblici, processi partecipati e arti performative. Settori che sovrappone e intreccia costantemente per permettere ai Cittadini/e e alle Amministrazioni Locali di creare un confronto verbale costante nonchè di usare il corpo come elemento politico e proattivo nella vita delle comunità e dei luoghi.
LIVIANO MARIELLA
Architetto di formazione, ricercatore indipendente, progettista culturale e designer civico. Si occupo di ricerca e sviluppo di progetti culturali, accompagnando enti pubblici e organizzazioni in pratiche di innovazione e animazione sociale, capacity building e management di processi complessi e multi-stakeholder, principalmente nelle aree interne e in territori rurali.
KEDY CLAUDIA CELLAMARE
Progettista al servizio di realtà artistiche e culturali, disegna e gestisce processi partecipativi. Si occupa di animazione territoriale con l'obiettivo di stimolare cittadini, cittadine ed enti gestori,imprese sociali nella creazione di nuovi spazi per l'erogazione di servizi di welfare, per promuovere la creazione di reti e per raccogliere e sviluppare idee utili ai territori.
BARBARA VECCHIONE
Architetta di professione, Il suo lavoro più recente si concentra sulla creazione di strategie di engagement innovative per coinvolgere i cittadini nei processi decisionali che incidono sulla loro quotidianità. Collabora sia in contesti urbani che rurali con amministrazioni pubbliche, stakeholder e comunità per promuovere la partecipazione e il dialogo nei progetti di design.
Per il profilo industrie culturali e creative lucane, la selezione è stata superata da due realtà attive sul territorio:
TORRETTA SRL, Matera (MT)
Società con sede a Matera che lavora nel campo della produzione e progettazione di contenuti culturali, nella gestione e progettazione di spazi di comunità e nell’animazione territoriale a base culturale. L’impresa culturale è composta da progettisti culturali, esperti di comunicazione digitale, educatori museali ed esperti di architettura, design di interni e paesaggio. Lavora, prevalentemente, sul territorio lucano con la specifica intenzione di cercare nuovi metodi gestionali e di produzione dei contenuti culturali, declinati su un territorio che sta subendo un costante decremento di popolazione e che ha bisogno di trovare nuove dinamiche di racconto.
ARTEPOLLINO, Latronico (PZ)
L’associazione opera nel Parco Nazionale del Pollino, e non solo, proponendo iniziative volte a coinvolgere le comunità, le scuole, i turisti, e a sensibilizzare all’arte e ai linguaggi del contemporaneo. Progetta, realizza e gestisce attività culturali con partner italiani e stranieri. Coinvolge artisti, organizza workshop, eventi dedicati alla cultura e all’arte.
A partire dal 22 ottobre 2023, i selezionati svolgeranno una residenza creativa di sei settimane in Basilicata durante la quale lavoreranno insieme per la creazione di un modello di biblioteca/presidio culturale, inteso come spazio ibrido, spostandosi a rotazione in uno dei quattro comuni lucani scelti per lo studio pilota del progetto sulla base delle loro diverse caratteristiche: Balvano (PZ), Filiano (PZ), Latronico (PZ), Miglionico (MT). Al progetto prenderanno parte anche le comunità ospitanti, ovvero le associazioni dei comuni coinvolti nella residenza.
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Dopo il successo dello scorso anno, lanciamo due nuovi bandi per la seconda edizione del progetto “Creative communities. Programma di residenze di co-creazione” in memoria di David Sassoli.
Il progetto, realizzato per questa edizione in collaborazione con il Polo Bibliotecario di Potenza, con il supporto de Lo Stato dei Luoghi e il Patto per la Lettura del Lagonegrese e con il patrocinio dei Comuni Balvano, Filiano, Latronico, Miglionico, intende promuovere un programma di residenze creative nelle aree interne della Basilicata, finalizzato ad ideare un nuovo modello di presidio culturale, a scala regionale, con al centro una biblioteca.
Durante l’anno da Capitale Europea della Cultura, Matera è stata un esempio di come città medio-piccole, collocate in aree marginali, possano promuovere e dar luogo a nuovi modelli di cultura fortemente partecipata, dimostrando come molto spesso i vincoli sono un’occasione per ripensare e riprogettare i modi di produrre e abitare la cultura.
Da qui la volontà di disegnare un modello per la creazione di presidi culturali territoriali, che possano svolgere un duplice ruolo di spazio educativo e di aggregazione insieme all’erogazione di servizi di base, con l’obiettivo di favorire, nei contesti maggiormente caratterizzati da povertà economica e relazionale, l’accesso alla cultura, alla socialità e all’educazione, creando occasioni di partecipazione e cambiamento sociale ed offrendo servizi di welfare di prossimità e servizi per i visitatori.
Le biblioteche hanno la caratteristica di essere distribuite capillarmente sul territorio, sono presidi di democrazia e di parità tra i cittadini e promuovono la coesione sociale e il benessere delle comunità locali attraverso la cultura. La sfida del nostro tempo è quella di sostenere l'attività e la centralità delle biblioteche rendendole luoghi sempre più sostenibili, attrattivi, accessibili, inclusivi e in grado di rispondere ai bisogni delle persone nei diversi territori di riferimento.
CHI PUÒ PARTECIPARE
I due avvisi pubblici sono destinati a individuare rispettivamente quattro giovani professioniste/i, esperte/i in progettazione culturale, community management, experience design, progettazione partecipativa, design thinking per la cultura, social design, social innovation, e quattro imprese culturali e creative operanti in Basilicata, chiamati a realizzare una residenza creativa della durata complessiva di sei settimane tra ottobre e dicembre 2023.
I soggetti selezionati lavoreranno insieme per la creazione di un modello di biblioteca/presidio culturale, inteso come spazio ibrido, spostandosi a rotazione in uno dei quattro comuni lucani scelti per lo studio pilota del progetto, sulla base delle loro diverse caratteristiche: Balvano (PZ), Filiano (PZ), Latronico (PZ), Miglionico (MT).
Il team di lavoro sarà affiancato anche dai rappresentanti di quattro associazioni locali dei comuni coinvolti nella residenza e da un coordinatore, individuati dalla Fondazione.
FINO A QUANDO È POSSIBILE PARTECIPARE
Scadenza: ore 23.59 del 21 settembre 2023 (la precedente scadenza al 17 settembre 2023 è stata prorogata)
COME PARTECIPARE
SEI UNA/UN PROFESSIONISTA?
Scarica e leggi la call pubblica, scarica l’application form, compilato e invialo, insieme agli altri documenti richiesti dal bando, via mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro le ore 23.59 del 21 settembre 2023 (la precedente scadenza al 17 settembre 2023 è stata prorogata). Oggetto: Creative Communities - cat. esperti
Call pubblica: "Creative Communities 2023. Programma di residenze di co-creazione"- cat.esperti (ITA)
Application form - cat.esperti (ITA)
SEI UN'IMPRESA CULTURALE E CREATIVA LUCANA?
Scarica e leggi la call pubblica, scarica l’application form, compilato e invialo, insieme agli altri documenti richiesti dal bando, via mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro le ore 23.59 del 21 settembre 2023 (la precedente scadenza al 17 settembre 2023 è stata prorogata). Oggetto: Creative Communities - cat. ICC
Call pubblica: "Creative Communities 2023. Programma di residenze di co-creazione"- cat. ICC (ITA)
Application form - cat. ICC (ITA)
PER INFORMAZIONI
Se hai bisogno di chiarimenti o informazioni scrivi a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro e non oltre il 14 settembre 2023.
Tableaux Vivants da Caravaggio

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photo credits M. Rodriguez
Comporre e scomporre un’opera d’arte frutto del lavoro corale e appassionato di un gruppo di persone è l’elemento che accomuna la tecnica settecentesca dei Tableaux Vivants e la lunga tradizione del carro trionfale della Madonna della Bruna. Nell’ambito delle celebrazioni della 634° edizione della Festa della Bruna, insieme all’Associazione Maria SS della Bruna e in collaborazione con il Museo nazionale di Matera, presentiamo lo spettacolo Tableaux Vivants da Caravaggio in scena sabato 8 luglio alle 21:00 nel cortile dell’Ex Ospedale di San Rocco, per la regia di Dora De Maio in collaborazione con Mauro Milanese.
Lo spettacolo rappresenta l’esito del laboratorio teatrale “L’ombra e la grazia. Ricreare quadri per abitare corpi” realizzato nel mese di giugno dalla Compagnia Ludovica Rambelli, cui hanno preso parte 14 cittadini che hanno risposto alla nostra chiamata pubblica. Un gruppo eterogeneo, composto da giovani e meno giovani fra lavoratori, studenti, pensionati, provenienti da Matera e della provincia di Bari, alcuni già protagonisti, altri alla prima esperienza nelle progettualità di partecipazione attiva durante Matera Capitale europea della cultura 2019, si è messo in gioco a livello fisico e mentale, per entrare in relazione profonda con l’altro e lavorare insieme alla ricostruzione umana delle tele del Caravaggio.
Lo spettacolo prevede la composizione dal vivo di 26 fra i più celebri quadri dell’artista, fra cui la Deposizione, la Morte della Vergine, la Madonna dei Pellegrini, il martirio di Santa Lucia, realizzati sia dai cittadini coinvolti nel laboratorio, sia dagli attori professionisti della Compagnia Ludovica Rambelli, famosa per la tecnica dei Tableaux Vivants. Sulle note dei più celebri compositori di musica classica come Mozart e Bach, arte pittorica e arte teatrale si sovrappongono gradatamente fino a coincidere in maniera perfetta.
L’ingresso allo spettacolo Tableaux Vivants da Caravaggio è gratuito e libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Tableaux vivants per la Festa della Bruna 2023 / Il video racconto
Chiamata pubblica per i cittadini. Tableaux vivants per la Festa della Bruna 2023

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Partecipazione dei cittadini e valorizzazione della tradizione attraverso le arti e la sperimentazione sono gli elementi caratterizzanti il nostro nuovo progetto con l’associazione Maria SS della Bruna, con cui anche quest’anno rinnoviamo la lunga collaborazione per la festa della Madonna della Bruna.
Cittadini permanenti e temporanei sono chiamati a prendere parte, nel mese di giugno, al laboratorio teatrale intensivo “L’ombra e la grazia. Ricreare quadri per abitare corpi” guidati dalla Compagnia Ludovica Rambelli Teatro per la realizzazione dello spettacolo Tableaux Vivants da Caravaggio che andrà in scena l’8 luglio nell'ex ospedale di San Rocco alle ore 21:00 per la regia di Dora De Maio.
Lo spettacolo dei tableaux vivants raccoglie al suo interno sia la componente artistica sia quella religiosa: nei quadri plastici si fondono infatti pittura, fotografia, teatro, musica e linguaggio del corpo, restituendo nelle immagini rappresentante sul palco le scene ispirate al Vangelo e alla Bibbia. Obiettivo condiviso con l’Associazione è infatti la valorizzazione della Festa della Bruna con l’allargamento del programma culturale ad essa connesso, facendo emergere la dimensione comunitaria, religiosa e artistica, partecipata e inclusiva, creando al contempo un’offerta turistico-culturale.
CHI PUÒ PARTECIPARE
Al laboratorio potranno prendere parte 15 cittadini fra i 16 e i 65 anni. Non è richiesto nessun tipo di esperienza precedente, né di danza né di teatro, ma solo un ottimo stato di salute fisica e un’attitudine al lavoro corporeo.
Il laboratorio è strutturato in due fasi: la prima prevede un training fisico utile a sviluppare il ritmo, la gestualità, l’uso degli equilibri, la relazione con lo spazio, l'autocontrollo e la relazione armonica all’interno del gruppo di lavoro. Nella seconda sono previste elaborazioni di partiture di improvvisazioni, e la costruzione di tableaux vivants su Caravaggio.
L’impegno richiesto è di 6 ore al giorno nel fine settimana, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 17:00, secondo il seguente calendario: venerdì 2 e sabato 3 giugno, venerdì 9 e sabato 10 giugno, sabato 17 e domenica 18 giugno, sabato 24 e domenica 25 giugno.
COME PARTECIPARE
Il laboratorio si svolgerà a Matera nell’auditorium della parrocchia di Cristo Re (Via Antonio Gramsci, 11).
Per partecipare è necessario inviare una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro lunedì 29 maggio ore 12:00, specificando nome, cognome, data di nascita e contatto telefonico (per i minori dovrà provvedere il genitore). Le adesioni saranno accolte in ordine di arrivo.
PERCHÈ PARTECIPARE
Concept artistico / Laboratorio "L’ombra e la grazia. Ricreare quadri per abitare corpi".
A cura di Ludovica Rambelli Teatro – Les Tableaux
“Vedere con gli occhi del corpo”, mi piace iniziare con questa immagine di San Francesco d’Assisi, quando nel 1223 diede vita al primo tableau vivant (quello della Natività), per comunicare il nucleo centrale del lavoro proposto. Esplorare la geografia del corpo, rispetto allo spazio scenico, al corpo dell’altro e in relazione alla musica è il punto di partenza di questo laboratorio. Attraverso un riscaldamento molto minuzioso che parte dalla punta dell’alluce e arriva al cuoio capelluto, si cercherà di dare una consapevolezza profonda di quell’ involucro meraviglioso in cui abitiamo. Siamo sempre più abituati a vedere in nostro corpo allo specchio, a ridurre tutto a immagine vuota in cui non ci riconosciamo, perché non siamo abbastanza qualcosa, e siamo spesso in conflitto con tutti questi pezzi di carne, ossa e muscoli con cui facciamo i conti da sempre che non sempre riusciamo a gestire. Azzerare il giudizio, sospendere il pensiero, ascoltare il respiro, in uno spazio neutro in cui tutti siamo sullo stesso livello, fili di perle di una sola collana, che si chiude in un cerchio perfetto. Ciò che vogliamo ritrovare è un corpo vivo, un corpo ritmico, capace di farsi strumento, attraverso lo svuotamento dell’io, e fare spazio all’opera d’arte, al pittorico che è insito nella natura di ognuno di noi. Il quadro diventa vivo: imparare a riprodurre un personaggio senza interpretarlo, senza re-citarlo, ma facendosi attraversare da esso nell’hic et nunc, è l’obiettivo finale. La forza di questo lavoro è data dal fatto che è al contempo lavoro su se stessi e lavoro corale: imparare una nuova forma di relazione, in cui l’altro viene prima di me e in cui non posso fare senza di lui è viceversa; saper camminare insieme, seguendo lo stesso ritmo, la stessa direzione ed essere capaci per un instante di fermare il tempo e restituire agli occhi dello spettatore la meraviglia, un breve stato di grazia in cui il quadro si manifesta, ma non per mia volontà, solo grazie all’incontro di corpi, che senza darsi alcun segnale, decidono di fermarsi, passando dall’ombra alla luce, rinunciano insieme alla propria individualità e danno vita a Madonne, Santi e poveri Cristi. Proprio seguendo le orme di Caravaggio, diventiamo modelli da dipingere, dopo aver preso il divertimento di creare un costume con pochi drappi e una scena con semplici oggetti. La nostra ricerca non mira a una bellezza estetizzante e vuota, bensì a una bellezza sublime, data dall’unicità di ogni essere umano.
La rete di Artlab 2023

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ArtLab. Territori, Cultura, Innovazione è l’appuntamento indipendente italiano dedicato all’innovazione delle politiche, dei programmi e delle pratiche culturali, promosso, a partire dal 2006, da Fondazione Fitzcarraldo che coinvolge reti europee, agenzie e istituti culturali di diversi Paesi, amministrazioni pubbliche, agenzie territoriali, fondazioni, imprese, istituzioni, università, organizzazioni professionali. Siamo parte della rete e partecipiamo anche all’edizione di Bari / Matera, dal 19 a 21 aprile 2023.
I temi in discussione, individuati insieme alla rete dei partner, sono: il ruolo delle imprese culturali e creative nel PNRR e nelle politiche di coesione, il welfare culturale, le forme di collaborazione e i partenariati pubblico-privati, le condizioni abilitanti per la transizione digitale e le nuove competenze richieste dalle trasformazioni del settore.
In particolare, coerenti ai nostri obiettivi di legacy, i percorsi delle Capitali Europee e Italiane della Cultura sono al centro di due momenti di riflessione sulla valutazione degli impatti, competenze trasversali ed eredità delle esperienze: Capitale Italiana della Cultura. Dal 2015 al 2022: dati, esperienze, cambiamenti, a cura di Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali e, a Matera, ECoC - European Capital of Culture come palestra di competenze complesse per gli attori territoriali, a nostra cura.
Scopri qui il programma completo.
Con la cultura si viaggia

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Le sinergie tra Matera e le aree interne della Basilicata sono lo strumento fondamentale per far arrivare il turista culturale dalla Capitale europea della Cultura al resto della regione. È stato questo il focus al centro dell’incontro promosso insieme alla Regione Basilicata e al Comune di Matera alla Bit di Milano all’interno dello spazio espositivo di Apt Basilicata.
In occasione dell'incontro abbiamo presentato i temi e le progettualità su cui intendiamo lavorare in questo nostro nuovo corso, creando connessioni fra Matera e il resto della regione: il cambiamento climatico e la sostenibilità ambientale, anche in relazione alla fragilità dei nostri territori; l’innovazione e la digitalizzazione, attraverso la creazione di un grande archivio di memorie di quanti sono andati via dalla Basilicata; le residenze artistiche come attivatori di processi di co-creazione nelle aree interne e al contempo come strumento di ingaggio del visitatore.
Ripartendo dall’eredità di Capitale Europea della Cultura 2019 ci proponiamo di estendere una proposta culturale multiforme e contemporanea non solo agli abitanti ma anche ai visitatori della regione. Intendiamo ingaggiare il turista proponendo un’accoglienza ispirata dalla creatività. Insieme ad APT Basilicata proveremo a spingere quindi il loro percorso di visita fino alle aree interne ricche di iniziative artistiche orientate a chi vuol viaggiare insieme alla cultura.
Un programma animato dalle arti performative farà conoscere ai turisti un grande poeta lucano come Rocco Scotellaro, nel centenario della sua nascita, provando a scoprire insieme a chi viaggia gli altri scrittori italiani con un legame profondo con le città e il territorio in cui hanno profuso il loro impegno civico e artistico. La diaspora dei lucani del mondo alimenta oggi il turismo delle radici in Basilicata e apriremo un canale rivolto a chi mantiene un legame profondo con la nostra regione, una specie di grande archivio digitale della diaspora.
Sul binomio arte e aree interne, due delle realtà virtuose attive in Basilicata presentate alla Bit sono state l’associazione Artepollino, che lavora nel Parco nazionale del Pollino, e il festival di arte pubblica AppARTEngo a Stigliano (MT).
In particolare, il presidente di Artepollino Gaetano Lofrano, ha spiegato come l'inserimento di opere d’arte all’interno di un’area protetta quale quella del Parco ha consentito di attrarre un nuovo pubblico, dando la possibilità agli artisti coinvolti di andare alla scoperta del territorio e reinterpretarlo con uno sguardo differente. Pietro Micucci, ideatore di AppARTEngo, ha invece raccontato il festival come un manifesto del senso di appartenenza, capace di mostrare la Basilicata più accogliente e creativa. Attraverso lo sguardo di artisti nazionali e internazionali, si è puntato a ricostruire un’identità locale che si era ormai smarrita, riuscendo a reinterpretare le proprie radici.
Insieme è la parola chiave!
2023, let's go!

Grazie alla rinnovata fiducia siamo pronti a rilanciare le azioni della Fondazione a Matera, in Basilicata, in Italia e in Europa!
Una nuova mission che punta a consolidare il nostro territorio come luogo di produzione culturale, ad ampliare la rete di relazioni con il resto dell’Europa e del Mediterraneo e a sostenere i progetti e la creatività locale.
2023, let’s go!
Creative Communities 2022

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Dopo tre settimane di lavoro degli artisti nelle comunità di Forenza, Rionero in Vulture, Stigliano e Tursi, si avvia a conclusione il programma euro-mediterraneo di residenza di co-creazione in memoria di David Sassoli “Creative Communities”.
Dal 25 al 27 novembre 2022, si tengono infatti gli esiti finali dei percorsi sviluppati con le comunità dai quattro artisti selezionati in collaborazione con le associazioni dei quattro comuni e le realtà della scena creativa lucana coinvolte nel progetto.
25 novembre ore 18:00 / Tursi (MT)
Via Pietro Giannone, San Filippo / Palazzo Monumentale fratelli Bruno (ex Municipio)
Basilicata calling
People of Tursi
Mostra finale del progetto Basilicata Calling - Un legame personale con l’Italia rurale: tre settimane di residenza creativa e tre videochiamate per mettere in contatto la comunità di Tursi con tre nomadi digitali di Berlino, attraverso un processo creativo di condivisione del patrimonio materiale ed immateriale.
L'area espositiva ospiterà il racconto foto-documentario del viaggio compiuto da Happy Place durante il periodo di residenza temporanea: fotografie e testi mostreranno il legame personale con la comunità ospitante e le persone incontrate durante il viaggio.
In altre tre sale saranno proiettate le registrazioni delle videochiamate.
La mostra prevede anche una sezione di ritratti, con l'obiettivo di celebrare la comunità locale, e un'installazione digitale chiamata #PeopleOfTursi, un'opera d'arte basata su immagini della comunità di Tursi condivise su Instagram.
26 novembre ore 10:30 / Stigliano (MT)
Via principe di Napoli, 65 / Hotel Mariano
We are Here
Celebrazione delle ricette e della vita della comunità locale attraverso installazioni d'arte pubblica
Una passeggiata partecipativa e radioguidata per le vie del paese alla scoperta delle installazioni artistiche del progetto "We Are Here", realizzate nel corso della residenza artistica del progetto Creative Communities, e delle opere d’arte urbana realizzate da artisti internazionali nell’ambito del festival AppARTengo.
La passeggiata esplorativa si arricchirà dei racconti soggettivi ed emotivi da parte della comunità locale che ne fruisce quotidianamente o con la quale gli artisti si sono relazionati durante le residenze.
L’evento si svolgerà all’aperto con sistemi radio: è necessaria la registrazione in loco presso il luogo di partenza. Si consiglia di munirsi di auricolari con jack (no bluetooth), di abbigliamento comodo ed ombrelli (in caso di pioggia debole).
Durata: 2 ore circa
In caso di maltempo (pioggia forte) l’evento si terrà presso lo spazio “Residenza d’artista” sito in via Roma a Stigliano dove verranno presentati i risultati del progetto.
We Are Here è un progetto del duo artistico Anne Fehres e Luke Conroy che celebra la comunità e il patrimonio culturale attraverso il cibo, la condivisione e l'arte. Ciascuna delle opere installate è celebrativa e porta la ricetta e il suo creatore dallo spazio privato della casa a quello pubblico della strada. Attraverso questa presentazione, la comunità locale e un pubblico più ampio sono incoraggiati a riflettere sulle ricette che hanno un importante valore culturale in questo luogo, a trovare l'orgoglio nel patrimonio locale e a connettersi gli uni con gli altri in modi nuovi.
Per tre settimane gli artisti hanno vissuto e lavorato a Stigliano, nella provincia di Matera, invitando la comunità locale a condividere le ricette personali e le storie ad esse associate, creando delle installazioni artistiche in spazio pubblico.
Ogni opera nasce da un processo documentale in cui la comunità locale ha condiviso le proprie ricette familiari: gli artisti hanno catturato immagini del processo di preparazione, degli ingredienti e degli oggetti personali che sono state poi combinate digitalmente in un'unica composizione di fotomontaggio, riunendo i diversi elementi in modo surreale e giocoso. Ogni composizione è stata trasformata in stampa digitale e posta in spazio pubblico in scala "larger-than-life"
27 novembre ore 11:00 / Forenza (PZ)
Piazza Regina Margherita
Nud
Dai luoghi comuni ai luoghi di comunità, attraverso un racconto diffuso per il paese
I luoghi comuni sono tali perché, come gli stereotipi o i pregiudizi, sono fondati su una conoscenza sommaria e spesso distante dalla realtà dei fatti. Per smontarli bisogna, perciò, conoscere meglio e approfondire ciò di cui si parla e in un certo senso colmare quella distanza conoscitiva, osservando tutto più da vicino. Così, forse, potremmo cambiare idea su luoghi, persone e idee. Vi invitiamo, perciò, ad un percorso tra i vicoli di Forenza: attraverso la raccolta di fotografie e testimonianze di un paese che ha avuto il coraggio di raccontarsi, si potranno conoscere spazi dimenticati, ascoltare storie di chi resiste e scoprire come dei luoghi comuni possano trasformarsi in luoghi di comunità.
In caso di maltempo l'evento si terrà presso il "Circolo ricreativo" sito in Via Roma 33 a Forenza dove verranno presentati i risultati del progetto di residenza.
Nud --- Aggiornamento del 01 dicembre 2022 --
L'appuntamento per il percorso tra i vicoli di Forenza, causa maltempo del giorno 27 novembre, è stato spostato a Domenica 04 dicembre 2022 alle ore11:00. Il luogo di ritrovo è Piazza Regina Margherita, Forenza (PZ).
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27 novembre ore 12:00-15:00-16:00 ore 17:00 (*) / Rionero in Vulture (PZ)
Stazione ferroviaria di Rionero - Atella - Ripacandida Centro Comunale Anziani via Fiera c/o centro sociale P. Sacco (*)
(*) Causa maltempo l'evento si terrà presso il Centro Comunale Anziani via Fiera c/o centro sociale P. Sacco alle ore 17:00 per la presentazione pubblica del processo di co-creazione del progetto "Le ultime cose / The Last Things".
Presentazione della mappa che raccoglie un controcanto polifonico della città, un percorso virtuale e fisico composto dai suoni, le voci, i racconti costruiti insieme alla cittadinanza di Rionero durante la residenza.
L'evento sarà preceduto alle ore 15:00 dalla diretta radiofonica con i protagonisti del processo di co-creazione coordinata e trasmessa da Radio Vulture.
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Le ultime cose (The last things)
Polifonia per Rionero
Le ultime cose è un progetto di ricerca sulla memoria storica del paese. Le ultime cose non vuole però essere solo una celebrazione della memoria storica, quanto la possibilità di tramandarla. Attraverso la creazione di una rete, il progetto ha messo in relazione un anziano over 80 di Rionero ad un giovane del Mali di 20 anni, che hanno raccontato storie e condiviso fotografie, creando un primo archivio collettivo che connette la Storia con le storie e gli spazi urbani della città, una cartografia delle memorie che si connette allo storytelling e lavoro visuale.
Interviste audio hanno accompagnato la scrittura di una fiaba, disegni su foto storiche della città, al fine di costruire dispositivi di trasmissione differenti.
Una passeggiata performativa in cuffia per le strade di Rionero sarà la restituzione rituale di questa ricerca intorno alla sua Storia e alle sue trasformazioni, che resterà impressa su una mappa che, attraverso disegni dei bambini delle scuole elementare e QRCodes rintraccerà il percorso, restando come nuova narrazione polifonica del paese.
Un percorso che sarà trasmesso in live streaming anche dalla radio locale, Radio Vulture, e che verrà poi raccontato nella voce dei suoi protagonisti, attraverso una passeggiata urbana in cuffia e infine attraverso una presentazione pubblica alle 17.30 presso il Centro Anziani Via Fiera C/O Centro sociale “P.Sacco”, Rionero in Vulture.
progetti selezionati / Euro-Mediterranean co-creation residency programme

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La commissione di valutazione delle oltre 70 candidature inviate per rispondere al bando "Euro-Mediterranean co-creation residency programme ( In memory of David Sassoli)" ha selezionato i seguenti quattro giovani creativi (individuale o collettivo) che parteciperanno con il progetto presentato alle residenze in Basilicata a partire dal prossimo mese di novembre:
Artista: Anne Fehres & Luke Conroy (collettivo)
Comune: Stigliano (MT)
Comunità ospitante: appARTEngo
Impresa culturale lucana: Artepollino
Sinossi di progetto:
"We Are Here" - Durante la residenza inviteremo la comunità lucana a celebrare il proprio patrimonio culturale attraverso il cibo, la condivisione e l'arte. Il risultato finale di questa celebrazione sarà la presentazione di varie opere d'arte di fotomontaggio su larga scala installate nello spazio pubblico della comunità. Ciascuno di questi lavori di fotomontaggio conterrà le immagini di un particolare individuo/famiglia della comunità e una ricetta che hanno creato. Attraverso la presentazione nello spazio pubblico, la comunità e il pubblico più ampio saranno incoraggiati a riflettere sulle ricette che hanno un significativo valore culturale individuale/locale, portandole fuori casa e nello spazio pubblico per essere onorate.
Il risultato visivo specifico consisterà in una serie di 5 opere d'arte di grandi dimensioni (circa 3x3 metri). Queste opere d'arte saranno temporaneamente installate nello spazio pubblico della specifica comunità lucana, su uno o più muri precedentemente vuoti. Ogni opera d'arte sarà un fotomontaggio surreale che combina le immagini della comunità locale e le loro ricette. Tutte le immagini che entrano nell'opera d'arte finale verranno catturate dagli artisti durante il periodo di residenza.
La composizione finale di questi vari livelli fotografici sarà completata digitalmente su Photoshop. Le composizioni del fotomontaggio saranno una serie di opere celebrative, che giocano con la scala e la forma per presentare la ricetta e il creatore della ricetta uno accanto all'altro in modo surreale e giocoso. Le composizioni finali saranno stampate su carta e incollate a una parete nello spazio pubblico, con l'aiuto della comunità locale. Accanto a ciascuna di queste opere ci sarà un piccolo testo che dettaglia la ricetta e le persone raffigurate nell'opera.
Attraverso questo lavoro, la comunità locale sarà invitata a riflettere su se stessa e sul patrimonio culturale contenuto nel cibo. Si incoraggerà anche la condivisione di storie ed esperienze multisensoriali, tra gli artisti e la comunità. Attraverso la presentazione pubblica di questo lavoro, la comunità locale sarà incoraggiata a trovare orgoglio nel proprio patrimonio e a connettersi in modi nuovi. Attraverso la presentazione del progetto nel manuale/dossier e la presenza online dell'artista, questa celebrazione del patrimonio culturale nelle comunità rurali sarà portata a un vasto pubblico esterno internazionale.
Artista: Happy Place (collettivo)
Comune: Tursi (MT)
Comunità ospitante: Tursi Digital Nomads
Impresa culturale lucana: Casa Netural
Sinossi di progetto:
“Basilicata Calling” – Un legame personale con l'Italia rurale. Il nome “Basilicata Calling” ha due significati: letteralmente, vedere una chiamata in arrivo, che ricorda come le generazioni più anziane stessero aspettando che rimanessimo in contatto dopo che ci siamo trasferiti; e in senso figurato, sperimentare un forte impulso a un particolare stile di vita – come una “vocazione” – che riflette il desiderio di connettersi con il valore del nostro patrimonio culturale materiale e immateriale. A novembre vogliamo portare il patrimonio culturale della Basilicata all'estero con una serie di videochiamate. Il nostro progetto apre un percorso digitale per i telelavoratori europei e gli expat italiani per confrontarsi con il patrimonio culturale dell'Italia rurale incontrando e interagendo direttamente con i suoi cittadini. All'interno della comunità locale, innesca un processo creativo e partecipativo di narrazione e condivisione della conoscenza, in cui i giovani presentatori o "abilitatori" utilizzano la tecnologia per interagire con esperti e aiutare a trasmettere le loro conoscenze a un pubblico internazionale.
Artista: Serlenga Anna (individuale)
Comune: Rionero in Vulture (PZ)
Comunità ospitante: Associazione culturale Vulcanica
Impresa culturale lucana: Allelammie
Sinossi di progetto:
The Last Things è un progetto di ricerca sulla memoria storica della città. Si tratta di un'indagine che parte dalla raccolta delle memorie di alcuni cittadini, protagonisti delle micro storie che hanno segnato l'evoluzione e i radicali cambiamenti che ha attraversato la città. The Last Things, però, non vuole essere solo una celebrazione della memoria storica quanto la possibilità di tramandarla. Un passaggio di testimone necessario, quando la generazione che ha attraversato le grandi guerre, il fascismo e il nazismo stanno venendo a mancare, soprattutto durante e dopo la pandemia globale che colpisce proprio la generazione degli anziani, ultimi testimoni dei passaggi della grande storia del 20° secolo. Il progetto ha come centro la trasmissione della testimonianza e la sua rielaborazione: per questo si propone di attivare uno scambio relazionale che coinvolga due generazioni molto lontane proponendo alcune coppie di persone con cui entrare in relazione. Attraverso la creazione di una rete, il progetto metterà in connessione un anziano over 70 insieme a un giovane di 12-14 anni, che si scambieranno storie, disegni, fotografie, lettere, mappe, creando un primo archivio collettivo che collega la Storia con le storie e spazi urbani della città, una cartografia di ricordi che si collega allo storytelling e al lavoro visivo. Ci interessa, infatti, non solo la raccolta della memoria, ma anche le sue possibili rivisitazioni, che ne consentono l'attualizzazione e ne trasmettono l'azione nel presente e nel futuro. Le interviste audio accompagneranno scritti, disegni, ricami per costruire diversi dispositivi di trasmissione. Libri per bambini, percorsi performativi, piattaforme visive sono alcune delle possibili forme di questa ricerca intorno alla Storia e alle trasformazioni della città.
Artista: Piscopo Marco (individuale)
Comune: Forenza (PZ)
Comunità ospitante: Pro Loco
Impresa culturale lucana: compagnia teatrale Gommalacca
Sinossi di progetto:
[R]existenzminimum Resistere allo spopolamento, decolonizzare gli immaginari e reclamare una narrazione.
È un progetto di auto-narrazione di comunità, attraverso la tematica dell’esistenza di determinati paesi e della resistenza di chi li abita. La possibilità di raccontarsi è vista come una reale opportunità di emancipazione da narrazioni stereotipate, insieme alla co-progettazione tramite l’inclusione attiva di soggetti marginalizzati e il coinvolgimento della comunità per la realizzazione di un’opera corale e relazionale.
Partendo dall’idea che un paese voglia conoscersi – e per farlo deve essere in grado di potersi raccontare liberamente, limitando interventi esterni che ne alterino la visione o mostrino solo alcuni aspetti, spesso i più conosciuti – si lavorerà attraverso laboratori e attività di gruppo (esplorazioni territoriali, reportage fotografici, raccolta di storie, creazione di un atlante di paese) per arrivare a costituire con modalità collaborative un archivio fotografico, testuale e sonoro che restituisca un primo racconto della comunità e che possa essere facilmente condiviso e sviluppato in futuro.
Si procederà così alla definizione di un evento finale, di promozione del racconto corale, sovvertendo gli archetipi di una campagna di sponsorizzazione turistica, attraverso la rielaborazione del concetto di cartoline e manifesti pubblicitari, spesso strumenti di un racconto stereotipato (per il punto di vista che esprimono – ovvero quello dei non-abitanti; per i luoghi ripresi – idealizzati, nella loro perfezione e bellezza; per i termini utilizzati – parole di tendenza, svuotate di significato).
Si lavorerà perciò da un lato su pratiche di co-progettazione attiva (assemblee, laboratori e passeggiate) e dall’altro su output materiali (archivio, atlante, racconto, cartoline e manifesti) che diventino dispositivi abilitanti: strumenti in grado di sviluppare caratteristiche come uno sguardo critico e capacità di narrazione, che non si esauriscano con la fine del percorso progettuale, ma siano quei mille piccoli potenziamenti attraverso cui può avvenire un reale cambiamento.
Progetto artistico di storytelling digitale: “TAM – Tower Art Museum” - “Volevo solo aprire un museo”
La commissione ha inoltre menzionato i seguenti quattro giovani creativi per progetti meritevoli che, nel caso di rinuncia da parte di quelli selezionati, verranno contattati per partecipare alle residenze:
Zegna Annalisa (individuale)
Miraglia Maria Luisa (individuale)
Hypen Duo (collettivo)
Plam Creative Studio (collettivo)
I progetti creativi e i giovani artisti selezionati, sono stati presentati sabato 08 ottobre 2022 alle ore 10:30 presso il Museo Ridola di Matera durante un incontro pubblico al quale hanno partecipato anche le professioniste della commissione di valutazione.
La commissione di valutazione è composta da Francesca Bertoglio, project manager di Bergamo-Brescia 2023, Capitale italiana della cultura; Alessandra Vittorini, Direttrice della Fondazione Scuola dei Beni e delle Attività Culturali; Irena Topalli, Manager Relazioni internazionali di Tirana 2022, Capitale Europea dei giovani (TEYC 2022); Sendi Mango, co-founder di BridA art collective, partner di Nova Gorica-Gorizia, Capitale europea della cultura (Go!2025); Vania Cauzillo, regista, co-founder Compagnia Teatrale L'Albero, Vicepresidente RESEO.
Matera cielo stellato 2022

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Dopo l’edizione molto partecipata dello scorso anno, torna a Matera il 10 agosto, nella notte di San Lorenzo dedicata all’osservazione degli astri, “Matera Cielo Stellato. A riveder le stelle”, evento diffuso organizzato con il patrocinio del Comune di Matera. Con questa iniziativa miriamo a sensibilizzare sui temi dell’inquinamento luminoso, del risparmio energetico, della protezione e valorizzazione del cielo notturno anche con proposte di ecoturismo, come l’astroturismo.
A trasformarsi in un cielo capovolto, grazie a centinaia di lumi a led a basso impatto ambientale, sono ancora una volta l’area della Murgia materana visibile dai diversi affacci del Sasso Caveoso. All’imbrunire viene spenta la pubblica illuminazione in una parte di questa area, per poter godere al meglio lo spettacolo della Murgia e della volta celeste punteggiate di tanti piccoli bagliori.
Anche quest’anno la Chiesa di Santa Maria de Idris è il palcoscenico dell’evento dalle ore 21:30 alle ore 22:15.
Special guest della serata Malika Ayane, una cantautrice dalla grande classe ed eleganza che, con la sua voce dal timbro caratteristico e raffinato, si esibisce nel cuore di Matera omaggiando la città con una performance inedita in una location del tutto suggestiva, rendendo l'atmosfera della notte di San Lorenzo ancora più magica.
Tutto il resto è un'esperienza da vivere.
L’invito a cittadini permanenti e temporanei è dunque ad alzare lo sguardo, oggi sempre troppo distratto, e riappropriarsi del contatto con la magia del cielo notturno, sullo sfondo di una città capace di trasformarsi, oggi come un tempo, in un vero e proprio cielo stellato.
L'evento vede quest'anno la collaborazione con la community IgersItalia e la presenza delle community regionali del Sud Italia (Igers Puglia, Igers Campania, Igers Calabria, oltre che Igers Basilicata) che ne promuoveranno e valorizzeranno il fascino su Instagram.
All’Associazione Volontari Open Culture 2019 è affidata invece l’azione di sensibilizzazione degli abitanti e dei commercianti del Sasso Caveoso sullo spegnimento delle luci di abitazioni ed esercizi commerciali.
Matera Cielo Stellato®️ è un marchio registrato di F. Foschino, S. Tarasco e V. Cappuccio.
Il videoracconto di Matera Cielo stellato 2022
Open Sound Matera Session

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La centrale Piazza Vittorio Veneto di Matera, ancora tutta illuminata per i festeggiamenti della Madonna della Bruna del 2 luglio, ha risuonato dei ritmi della tradizione lucana, araba e del sound della musica elettronica, intrecciati nella performance Open Sound Matera Session, frutto della nostra collaborazione con l’Associazione Maria SS della Bruna.
Un progetto sperimentale, prodotto dall’associazione culturale Multietnica, che ha messo insieme gli strumenti della tradizione lucana come la zampogna, la lira, il cucù, la cupa cupa, suonati dai musicisti Alberico Larato e Rino Locantore, la voce della cantante di origini algerine Badrya Razem, e i campionamenti del producer della scena musicale elettronica italiana go-Dratta (Gaetano Dragotta). Un’occasione per rileggere la tradizione in chiave contemporanea, anche nella scelta del palco su cui gli artisti si sono esibiti, la cassa armonica delle bande, elemento simbolo delle feste patronali. Accanto all’architettura in legno, un maxi schermo ha proiettato le immagini di alcuni dei riti più suggestivi della Basilicata, fra cui proprio la Festa della Bruna, riuscendo ad attirare un pubblico di ogni età, grazie alla contaminazione fra linguaggi differenti.
Ad aprire la performance è stato lo spoken dj set "Road to OSA" di Alioscia Bisceglia, nella doppia veste di dj selecter e Ambassador del progetto, nato per Matera Capitale Europea della Cultura 2019 grazie all’associazione Multietnica con l’obiettivo di creare un ponte tra la produzione musicale elettronica contemporanea e le pratiche sonore legate ai rituali più rappresentativi della tradizione lucana, raccolte e campionate in un repertorio open source, la Open Sound Library. Un viaggio sonoro che è proseguito fra il 2020 e il 2021 e che è arrivato anche all’Expo 2020 Dubai dove, in occasione della Giornata delle Capitali Europee della Cultura, ha incontrato i suoni della tradizione araba, grazie alla collaborazione con il musicista Imad Kawala.
Questo incontro fra culture è stato nuovamente al centro della performance ideata per la Festa della Bruna, dedicata nell’edizione numero 633 proprio al tema dell’accoglienza.
Call pubblica: Euro-Mediterranean co-creation residency programme

--- Aggiornamento del 03 ottobre 2022 ---
Qui i progetti selezionati.
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--- Aggiornamento del 06 settembre 2022 ---
La call è chiusa. Abbiamo ricevuto più di 70 candidature. L’età media dei giovani artisti è di 30 anni e arrivano da Italia, Giordania, Marocco, Algeria, Tunisia, Ucraina, Polonia, Olanda, Repubblica Ceca, Irlanda, Croazia, Grecia, Albania, Germania, Serbia, Spagna, Slovenia, Francia, Ungheria, Cipro.
Da oggi la commissione è al lavoro per selezionare i progetti che a novembre 2022 saranno in residenza in Basilicata.
La commissione è composta da:
Francesca Bertoglio, project manager di Bergamo-Brescia 2023, Capitale italiana della cultura;
Alessandra Vittorini-Sassoli, Direttrice della Fondazione Scuola dei Beni e delle Attività Culturali;
Irena Topalli, Manager Relazioni internazionali di Tirana 2022, Capitale Europea dei giovani (TEYC 2022);
Sendi Mango, co-founder di BridA art collective, partner di Nova Gorica-Gorizia, Capitale europea della cultura (Go!2025);
Vania Cauzillo, regista, co-founder Compagnia Teatrale L'Albero, Vicepresidente RESEO.
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“L`Europa è i suoi cittadini, sono gli europei, il pensiero filosofico, le arti, la vivacità letteraria, le scoperte scientifiche, la poesia, la musica, il diritto”
Il 20 dicembre 2019, in occasione della nostra Cerimonia di Chiusura a Matera, David Sassoli, il compianto Presidente del Parlamento Europeo, ha invitato l'Europa a diventare un presidio crescente di pace, libertà e democrazia facendo leva sulla partecipazione culturale.
Su questa base e nell'Anno Europeo dei Giovani, insieme a Open Design School, in collaborazione con la Capitale Europea della cultura GO!2025 (Nova Gorica-Gorizia) la Capitale Euorpea dei Giovani Tirana EYC 2022 e con il patrocinio delle Capitali Europee della cultura Esch 2022, Kaunas 2022 e Novi Sad 2022, invitiamo i creativi europei e mediterranei a progettare e produrre quattro residenze in Basilicata, incentrate su questi principi, attraverso un processo di co-creazione con le comunità locali.
PERCHÈ QUESTA CALL
Facendo leva sulla creatività e la co-creazione, vogliamo continuare a inviare messaggi all'Europa dalle aree remote del Sud, promuovendo valori universali e creando ponti.
#together e #openfuture sono state le parole chiave della nostra visione e del nostro ambizioso percorso.
Il 2022 è l'Anno europeo della gioventù: l'Europa invita i giovani a diventare cittadini attivi e attori di un cambiamento positivo. L'Europa ha bisogno della visione, dell'impegno e della partecipazione di tutti i giovani per costruire un futuro migliore basato sull'uguaglianza, l'inclusione e la sostenibilità, facendo leva sulla partecipazione delle comunità locali, in particolare di quelle con minori opportunità, provenienti da contesti svantaggiati, dalle aree rurali o remote.
Vogliamo invitare i giovani creativi, dall'Europa e dall'area mediterranea, a lavorare con le comunità locali della Basilicata, indagando una nuova idea di Europa modellata attorno a questi principi e che abbraccia l'area mediterranea come un luogo chiave per plasmare il suo futuro.
CHI PUÒ PARTECIPARE
Selezioneremo quattro giovani creativi europei e mediterranei (individui singoli e collettivi, di età inferiore ai 40 anni) per una residenza di tre settimane in un piccolo paese della Basilicata nel mese di novembre 2022.
I creativi invitati svilupperanno e consegneranno la loro proposta attraverso un processo di co-creazione con la comunità locale e un'impresa creativa o culturale locale che identificheremo sulla base delle proposte selezionate e che parteciperà al suo sviluppo.
FINO A QUANDO È POSSIBILE PARTECIPARE
Scadenza: 2 settembre 2022
COSA TROVERETE NEL TESTO DELLA CALL
Concept, Ispirazioni, Parole chiave e Valori, Discipline/Forme artistiche incluse, Scadenza, Durata, Fee, Informazioni e requisiti per partecipare, Procedura di selezione, Contatti
COME PARTECIPARE
Scaricate e leggete la call pubblica, scaricate l’application form, compilatelo e inviatelo via mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il 2 settembre 2022. Oggetto: Creative Communities.
Call pubblica “Euro-Mediterranean co-creation residency programme (in memory of David Sassoli)” (EN)
Application form (EN)
Omaggio a David Sassoli

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“Solo la libertà genera bellezza e non è un caso che la magia dell’artista, del poeta non sopporti limitazioni. E a Matera, quest’anno si è vissuta una straordinaria aria di libertà che ci fa credere che le tante difficoltà del nostro Mezzogiorno le possiamo affrontare e prendere di petto” David Sassoli
Il 20 dicembre 2019, in una Cava del Sole gremita di cittadini che sventolavano le bandiere dell’Europa, il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, prematuramente scomparso l’11 gennaio scorso, pronunciò per la cerimonia di chiusura di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 un discorso intenso e fortemente applaudito sul valore della cultura per la costruzione dell’Europa.
Intendiamo raccogliere questa importante eredità da lui lasciata, organizzando l'iniziativa in programma domenica 26 giugno alle ore 20:00 proprio nella Cava del Sole, luogo simbolico che il Comune di Matera ha recentemente voluto intitolare a Sassoli per questo suo profondo legame con la città.
La serata, cui prendono parte la moglie di Sassoli, Alessandra Vittorini, e i loro figli, viene aperta dalle testimonianze di rappresentanti di istituzioni e personalità locali, nazionali ed europee che lo hanno conosciuto e stimato, per riflettere e confrontarsi sui valori europei di cui il presidente Sassoli è stato portavoce.
A seguire presentiamo un bando destinato a giovani creativi europei e dell'area del Mediterraneo. Nell'Anno europeo dedicato ai giovani (European Year of Youth 2022), li invitiamo a sviluppare, attraverso una residenza in Basilicata, un percorso di co-creazione con le comunità e i creativi lucani, una nuova idea di Europa, modellata intorno ai principi e ai valori cari a Sassoli, e che abbracci l'area mediterranea come luogo chiave per plasmare il suo futuro. Facendo leva sulla creatività e sulla co-creazione, vogliamo continuare ad inviare messaggi all'Europa dalle aree remote del Sud, promuovendo valori universali e creando ponti.
Chiude la serata il concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, diretta dal maestro John Axelrod, che dopo la tappa nel programma di Matera 2019 ha scelto di tornare nella città dei Sassi nell’ambito della Tournée Sud Italia 2022 promossa con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo. Il concerto viene trasmesso in diretta su Rai Radio 3 e sul circuito EBU (European Broadcasting Union).
L'ingresso all'evento è gratuito su prenotazione // PRENOTA IL TUO POSTO //
VIDEO SALUTO DEL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO ROBERTA METSOLA
GALLERY FOTOGRAFICA
Insieme per portare Matera in Europa

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Il tema dell’eredità delle Capitali Europee della Cultura è al centro della nuova puntata di Radio DeuS, la piattaforma di radio streaming sviluppata nell’ambito del progetto Erasmus + “DeuS- European Open Design School for regional sustainable development” dedicato allo sviluppo di competenze per il settore culturale e creativo, guidato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 insieme al Consorzio Materahub e altri otto partner europei.
Attraverso le testimonianze provenienti dalle Capitali Europee della Cultura Kosice 2013, Leeuwarden 2018, Matera 2019, Rijeka 2020, Kaunas 2022, Veszprem-Balaton, il 9 giugno dalle ore 16.30 la puntata di Radio DeuS si concentra proprio sul tema della legacy presente e futura. A moderare l’incontro sono Rita Orlando, Senior Project Manager Open Design School per la Fondazione Matera-Basilicata 2019 e Paolo Montemurro, Direttore di Materahub. Le conclusioni sono affidate a Sylvain Pasqua della Direzione generale Istruzione, gioventù, sport e cultura della Commissione europea. La riflessione prosegue il 10 giugno a partire dalle ore 10 sui canali di Materahub e Matera 2019, con la presentazione di Cultourdata: il nuovo progetto europeo a trazione materana che ha l’obiettivo di promuovere l’utilizzo dei dati nell’ambito delle Capitali Europee della Cultura per la misurazione degli impatti.
L’appuntamento, ricco di ospiti europei, chiude la due giorni (9-10 giugno) dedicata alle considerazioni finali del progetto Interreg ECoC SME a cura di Materahub, incentrato proprio sulle opportunità che il programma Capitali Europee della Cultura offre allo sviluppo dei tessuti imprenditoriali dei territori coinvolti.
Attraverso un processo iterativo di apprendimento e co-creazione partecipativa interregionale, i partner del progetto europeo hanno esplorato il processo di cambiamento del tessuto imprenditoriale di alcune ECoC passate e presenti, da Leeuwarden, a Matera e Rijeka, da Timisoara a Kaunas, con la convinzione che il coinvolgimento delle PMI nell’evento, sin dalla fase preparatoria, sia capace di rafforzare e diversificare l'imprenditorialità locale incoraggiando la loro cooperazione creativa e intersettoriale "non convenzionale", nonché l’internazionalizzazione dei territori.
Sotto il coordinamento di un team di esperti dell'Università della Finlandia orientale e venti "Local Learning Labs", il partenariato composto da Inqubator Foundation (Finlandia), Materahub, (Italia), Municipality of Rijeka (Croazia), Municipality of Timisoara (Romania), Vytataus University of Kaunas (Lituania) ha dato vita a nuove pratiche di coordinamento delle politiche locali/regionali, ovvero i Programmi Operativi Regionali, per sviluppare nuovi piani di azione e orientare policy future.
Per rafforzare la virtuosa esperienza condivisa del progetto DeuS, la Fondazione Matera Basilicata 2019 e il Consorzio Materahub hanno sottoscritto nei giorni scorsi una convenzione finalizzata ad attuare forme di collaborazione sui temi della ricerca, formazione e orientamento nel settore artistico europeo, mettendo a valore in modo particolare l’esperienza dell’Open Design School.
Qui il programma completo dell'evento.
Buon Futuro 2022

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Il 2021 è stato il secondo anno che, dopo la grandezza del 2019, ci ha costretti a limitare le attività culturali e gli incontri di comunità per il perdurare dell’emergenza sanitaria. Nonostante questo, siamo riusciti a portare avanti alcuni importanti progetti come eredità di Matera Capitale Europea della Cultura.
Primo fra tutti, la presentazione, insieme al Ministro della Cultura Dario Franceschini, dei risultati dell’attività di monitoraggio e valutazione sul percorso di Matera 2019, che ha messo in luce cosa attraverso il titolo Ecoc e il processo da esso innescato è stato lasciato e quali cambiamenti siano stati prodotti in termini economici, sociali, culturali.
Insieme all’associazione Volontari Open Culture 2019, nata per proseguire l’esperienza dei volontari di Matera 2019, abbiamo organizzato il percorso di formazione “Lezioni di volo”, una “cassetta degli attrezzi” per imparare a volare nel mondo del volontariato culturale e oltre, ma anche per costruire relazioni sia con realtà locali che nazionali e internazionali.
Nella notte di San Lorenzo, per sensibilizzare le comunità ai temi ambientali come quello dell’inquinamento luminoso, cittadini permanenti e temporanei di Matera hanno potuto ammirare lo spettacolo di “Matera cielo stellato. A riveder le stelle” con la Murgia costellata di tanti piccoli lumi e la musica, nata dell’incontro di artisti italiani e africani, diffusa dalla rupe dell’Idris in tutti i Sassi. Un invito a tornare a riguardare la volta celeste.
Alla protezione e valorizzazione dei cieli bui è stato dedicato proprio uno dei due progetti europei che abbiamo concluso quest’anno, il progetto Interreg Europe “Night Light” che ci ha visto protagonisti per cinque anni insieme a istituzioni di sette paesi europei per migliorare le politiche pubbliche regionali su questi temi.
Il secondo progetto europeo che abbiamo portato a chiusura, con una conferenza finale trasmessa su una web radio internazionale creata per l’occasione, è il progetto Erasmus+ “DeuS - European Open Design School for regional sustainable development”. Guidando per due anni un partenariato con altri istituti di ricerca di 9 Paesi europei, abbiamo sviluppato un format innovativo per la formazione professionale continua degli operatori delle industrie culturali e creative, che ha esportato in Europa la metodologia di Open Design School. Il nostro laboratorio sperimentale di progettazione e produzione è stato in questi mesi anche al servizio del territorio, guidando per esempio il percorso formativo di stampa 3D per gli studenti scuola secondaria di primo grado Minozzi- Festa di Matera. Open Design School è stato inoltre selezionato come partner ufficiale del New European Bauhaus, iniziativa voluta dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen per reimmaginare il nostro modo di vivere insieme in modo sostenibile e inclusivo, attraverso un dialogo tra arte, cultura, scienza e tecnologia.
Tra le nostre collaborazioni in città, ci sono state anche quelle con il Matera Film Festival e il Matiff-Matera Art Internationl Film Festival, per la presentazione di due film nati da Matera 2019: “Il Nuovo Vangelo” di Milo Rau, con il primo Gesù nero nella storia del cinema a guidare i migranti nella lotta per la dignità, e “Trenodia”, racconto del progetto di arte pubblica partecipata di Mariangela e Vinicio Capossela realizzato nel 2019 fra Calabria, Campania e Basilicata.
A livello internazionale, l’appuntamento principale che ci ha visti protagonisti è stato Expo 2020 Dubai, dove abbiamo organizzato, grazie alla collaborazione con il Padiglione Italiano e il Commissario Generale d'Italia, la “Giornata delle Capitali Europee della Cultura”, definita dal Commissario Paolo Glisenti “una giornata storica”. Un’occasione per raccontare l’ingegno di queste città come laboratorio di sperimentazione dei progetti ispirati al New European Bauhaus ma anche luogo per progettare attraverso la cultura nuove connessioni tra le aree sovraffollate e quelle scarsamente abitate.
La riflessione sulle aree interne ha accompagnato tutto il nostro 2021, a cominciare dall’inaugurazione dell’opera dell’artista palestinese Emily Jacir a Pietrapertosa, sulle Dolomiti lucane, per il progetto “Gardentopia”, fino al festival “In Linea d’aria”, che ha coinvolto cinque piccoli comuni della Basilicata con residenze artistiche e spettacoli costruiti insieme alle comunità e una grande agorà finale a Matera per confrontarsi su come la cultura possa portare nuove energie alle realtà più remote.
Nel corso dell’anno, tante sono state infine le occasioni, a livello locale, nazionale e internazionale, durante le quali siamo stati chiamati a raccontare il percorso di Matera 2019 come riferimento per quelle realtà che vogliono riprogettarsi attraverso la cultura.
Grazie a tutti i cittadini, gli artisti, le istituzioni, i partner che hanno condiviso con noi questo anno!
Buon futuro!
In Linea d'Aria

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Dal 29 novembre al 5 dicembre, cinque comuni nel cuore delle aree interne della Basilicata sono i protagonisti di In Linea d’Aria, un progetto della Fondazione Matera Basilicata 2019, curato da Anna Gesualdi e Giovanni Trono di Teatringestazione, ospitato nello spazio digitale di Radio Leib e dal vivo nei comuni di Accettura, Aliano, Campomaggiore, Cirigliano, Pietrapertosa e Matera- La Martella, con il sostegno del Goethe Institut Napoli.
Con la sua formula sperimentale, il progetto abita simultaneamente spazi diffusi e di natura diversa, per mettere in connessione persone e luoghi apparentemente lontani: lo spazio in presenza, dal vivo; quello sonoro della radio, in diretta e in differita, intesa come spazio abitato ed esteso e non come semplice media; quello digitale attraverso un dispositivo - Gap - di audio-prossimità che permette l’ascolto da smartphone.
Per una settimana intera, le comunità di Accettura, Aliano, Campomaggiore, Cirigliano e Pietrapertosa, ospitano residenze artistiche con formazioni regionali, nazionali e tedesche, culminanti in una serie di performance dal vivo ispirate al tema "Natura/Cultura", elaborate dagli artisti per essere offerte ad un pubblico in presenza e a coloro che saranno in ascolto su Radio Leib, spazio radiofonico digitale che manterrà la connessione tra i paesi coinvolti.
Dal 29 novembre al 2 dicembre, gli artisti lavorano in spazi pubblici significativi per la comunità locale e individuati con la collaborazione dei "comitati di cura", ovvero gruppi di cittadini permanenti che si prendono cura degli artisti in residenza, quali cittadini temporanei.
Dal 3 al 5 dicembre vanno in scena le performance di Compagnia Teatrale Petra, O-Team, IAC, Lara Russo, Paola Bianchi, Radio Cashmere. Nella giornata del 4 dicembre viene inoltre inaugurato il giardino di comunità “Bibi Testalunga” progettato da Mimì Coviello e Lucrezia Di Dio di meson ro studio nell’ambito del progetto di Matera 2019 “Gardentopia”.
All’antropologa e giornalista Patrizia Giancotti è affidata la tessitura dei dialoghi che animeranno l’Agorà finale il 5 dicembre: una tavola rotonda aperta, dinamica, un luogo di condivisione dei progetti culturali di Matera 2019 e di altre realtà nelle aree interne, nonchè un'occasione per misurare mancanze e lanciare proposte alla luce delle voci invitate, tra artisti, curatori, policy-maker, ricercatori, operatori culturali, cittadini delle aree remote. La giornata si chiuderà nel quartiere La Martella, con il dj set e live painting di DJ Flower e Papa Massi, per festeggiare tutti insieme la nuova piazza del quartiere olivettiano recentemente riqualificata dal Comune di Matera.
Grazie alla conduzione di Giovanni Passariello e Silvio Impegnoso sarà inoltre possibile seguire tutta la programmazione dedicata a In Linea d’Aria su Radio Leib, uno spazio che accoglie proposte di radiofonia sperimentale e di comunità.
Il programma radiofonico, i podcast e tutte le informazioni di approfondimento sono disponibili su inlineadaria.net
Scarica qui il programma di In Linea d'Aria
Il podcast del Festival

Agorà - 5 dicembre 2021 - Festival In Linea d'Aria
a cura di Patrizia Giancotti
Nell'ambito del Festival In Linea D'Aria 2021. All’antropologa, giornalista Patrizia Giancotti è stata affidata la tessitura dei dialoghi che animano l’Agorà: una tavola rotonda aperta, dinamica, un luogo di condivisione critica dell’esperienza in corso e di altri progetti nelle aree interne, e insieme un’occasione per misurare mancanze e lanciare proposte alla luce delle voci invitate. Ponendo il fuoco sulle aree remote, sull’isolamento dei paesi interni tra limiti e risorse, sulla necessità di immaginare nuove strategie di accessibilità culturale e ulteriori forme di vicinanza.
Video racconto / residenze artistiche e spettacoli
L'Agorà: un banchetto del pensiero
Le Capitali europee della Cultura al Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai

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La Giornata delle Capitali Europee della Cultura all'Esposizione Universale di Dubai è l’appuntamento che Matera 2019 organizza il 30 ottobre 2021 nel Padiglione Italia all’Expo 2020 di Dubai, in partnership con il Commissario Generale d'Italia e con il patrocinio della Commissione Europea. L’iniziativa è frutto del protocollo d’intesa sottoscritto a ottobre 2018 tra la Fondazione e il Commissariato, che prevedeva il coinvolgimento della rete delle Capitali Europee della Cultura, con capofila Matera, come leva per il rafforzamento del dialogo e della cooperazione tra l’Europa e la vasta area dei Paesi arabi.
La “Giornata” del 30 ottobre 2021 mette in rilievo le esperienze culturali più significative delle Capitali Europee della Cultura e quanto esse possano contribuire ai temi che l’esposizione Universale di Dubai promuove: costruire ponti, non lasciare nessuno indietro, vivere in equilibrio.
Questa giornata nell’ambito dell’evento più importante dell’anno acquisisce un valore speciale in questo periodo segnato lungamente dalla pandemia e dalle cancellazioni forzate di tanti grandi eventi dal vivo: accende un faro sulle Capitali europee della cultura nei mesi in cui per la prima volta dal 1985 non vi sono Ecoc e crea una connessione tra le cerimonie di chiusura di Galway e Rijeka di aprile 2021 e le cerimonie di apertura di Esch, Kaunas e Novi Sad 2022. L’appuntamento porta alla ribalta la rete delle Capitali Europee della Cultura che rappresentano un enorme e variegato potenziale di esperienze e pratiche dell’impatto trasformativo e rigenerativo della cultura sulle città e sulle sue comunità.
Il programma - disponibile nel dettaglio sul sito del Padiglione Italia - è articolato in quattro appuntamenti:
- Forum Internazionale Le Capitali Europee della Cultura e il New European Bauhaus: come costruire luoghi sostenibili, inclusivi e belli (info evento)
- Forum Internazionale Urbano/rurale: progettare attraverso la cultura nuove connessioni tra le aree sovraffollate e quelle scarsamente abitate (info evento)
- The ECoC game, un'esperienza interattiva progettata da Open Design School volta a portare i visitatori in un viaggio immaginario attraverso la storia delle Capitali Europee della Cultura (info evento)
- Performance Open Sound Dubai Session, una delle coproduzioni originali di Matera 2019 realizzata con Multietnica, ponte tra la produzione di musica elettronica contemporanea e le pratiche sonore legate ai rituali più rappresentativi della tradizione lucana. La performance coinvolgerà musicisti e producer italiani e arabi, celebrando l’incontro tra culture diverse e simili (info evento)
Sono otto le Capitali Europee della Cultura che si confrontano sui temi dei due forum: Esch 2022 (Lussemburgo), Novi Sad 2022 (Serbia), Kaunas 2022 (Lituania), Veszprém-Balaton 2023 (Ungheria), Eleusis 2023 (Grecia), Nova Gorica/Gorizia 2025 (Slovenia), Oulu 2026 (Finlandia), insieme a Matera 2019. Tra i maggiori ospiti del forum su Capitali Europee della Cultura e New European Bauhaus, intervengono l’architetto Carlo Ratti, co-progettista del Padiglione Italia ad Expo, e Barbara Gessler, Commissione Europea - Head of Unit “Creative Europe and ECoC programme” (intervento da remoto).
Abbiamo voluto organizzare questa iniziativa insieme al Padiglione Italia e alla rete delle Capitali Europee della Cultura per rilanciare questo network e mettere in luce la loro resilienza e capacità di saper reinventare un grande evento affrontando le sfide impreviste poste dalla pandemia.
Siamo emozionati e orgogliosi di rappresentare Matera e la Basilicata all'esposizione universale di Dubai!
In Ungheria la chiusura del progetto europeo Night Light

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Si è svolta nei giorni scorsi a Debrecen, in Ungheria, la conferenza internazionale che ha chiuso la cooperazione quinquennale del progetto Interreg Europe “Night Light” dedicato alla riduzione dell'inquinamento luminoso e la protezione del cielo buio, coinvolgendo 9 istituzioni di 7 paesi europei, tra cui la Fondazione Matera Basilicata 2019 e la Regione Basilicata per l’Italia.
Nel corso della conferenza, organizzata dal governo della contea di Hajdú-Bihar, è stata fornita una panoramica delle attività tematiche delle regioni partner e dei risultati del lavoro congiunto, formulando altresì le sfide per i prossimi anni, a partire dalla necessità di continuare a lavorare insieme per rafforzare la consapevolezza e responsabilità dei cittadini su un uso più sostenibile delle risorse naturali disponibili.
Proprio su questi temi è stato incentrato l’intervento del team della Fondazione Matera Basilicata 2019 che nel corso dell’incontro ha illustrato le progettualità messe in campo nel percorso di Matera capitale europea della cultura 2019, a partire dal cluster del dossier di candidatura “Dark skies”, per sensibilizzare le comunità e stimolare l’attivazione di policy regionali. Fra i progetti di Matera Basilicata 2019 dedicati alla valorizzazione della risorsa cielo notturno anche in chiave turistica, ci sono le tre edizioni di “Matera cielo stellato”, iniziativa di grande impatto per il pubblico, attraverso cui si è spenta la pubblica illuminazione della città, trasformata in un cielo stellato grazie alla presenza di fiaccole nei Sassi (edizione 2013, in fase di candidatura, ed edizione 2019, durante la cerimonia inaugurale) e sulla Murgia (edizione 2021, proposta in occasione della notte di San Lorenzo). A ciò si aggiunge il progetto “Social Light”, che nel 2019 ha visto protagonisti oltre 6.000 cittadini nei laboratori di realizzazione delle “bag-light”, le borse luminose ad energia solare, utilizzate per illuminare Matera in occasione della Cerimonia inaugurale del 19 gennaio.
Attraverso il progetto “Night Light” tutti i partner di progetto hanno lavorato ad una maggiore sensibilizzazione della società civile al problema dell'inquinamento luminoso, anche attraverso incontri ed eventi che hanno stimolato il pubblico a recuperare un migliore rapporto con il cielo stellato. Tutto ciò ha determinato una riflessione di tipo politico e amministrativo sull'uso eccessivo dell’illuminazione, attivando un lavoro su proposte di legge dirette a migliorare la qualità delle luci nella nostra regione, per arrivare ad un minore spreco energetico ed economico. Grazie al progetto si sono inoltre aperte in Basilicata nuove prospettive per il futuro, sia sul filone dell’astroturismo, che consentirebbe di mettere ulteriormente a valore il patrimonio naturalistico della regione, sia sullo sviluppo e l’applicazione di smart technologies per la riduzione dell’inquinamento luminoso e ambientale.
"Accendiamo le stelle" / incontro sul progetto europeo Night Light

“Night Light - Miglioramento delle politiche regionali per ridurre l'inquinamento luminoso e proteggere e valorizzare i cieli notturni” è il progetto di cooperazione interregionale europea, finanziato nell’ambito del Programma Interreg Europe 2014/2020, di cui la Direzione Generale del Dipartimento Programmazione e Finanze della Regione Basilicata e la Fondazione Matera-Basilicata 2019 sono partner per l’Italia. Il progetto, che conta la partecipazione di altri paesi europei quali Olanda, Ungheria, Spagna, Lussemburgo, Danimarca e Slovenia, mira al coinvolgimento diretto dei policy makers e degli stakeholder locali per promuovere politiche regionali finalizzate a contrastare l’inquinamento luminoso, tutelare la risorsa “cielo scuro”, ed incentivare un turismo sostenibile quale l’astroturismo, che ben si presta a convertire il patrimonio naturalistico, paesaggistico e culturale lucano in uno strumento di sviluppo per l’intera regione.
I portatori di interesse diretti e indiretti del progetto si sono confrontati nei giorni scorsi presso l’Abbazia di San Michele Arcangelo a Monticchio Laghi (PZ) nel meeting dal titolo “Accendiamo le stelle”, per presentare i risultati del monitoraggio del Piano di Azione e illustrare le conseguenti opportunità turistiche, economico-sociali ed occupazionali che le diverse rappresentanze regionali hanno già colto sinergicamente ed intendono potenziare a beneficio dell’intero tessuto lucano. Al meeting sono intervenuti, esperti del settore sia di livello nazionale che locale: Paolo Gattillo, Delegato CieloBuio, Associazione no-profit per la protezione dell'ambiente notturno; Fabrizio Marra, Fondatore Astonomitaly, il primo progetto di sviluppo del Turismo Astronomico in Italia come nuova forma di turismo responsabile e sostenibile, che rispetti la natura e tuteli il patrimonio celeste; Chiara Di Bello, proprietaria di Atmosfera Bubble Glamping, unico caso di astroturismo regionale in cui si può sperimentare l’esperienza di dormire in una bolla sotto le stelle lucane.
Nel corso del dibattito sono stati raffrontati i dati dell’inquinamento luminoso lucano con quelli nazionali. Sono emersi infatti i costi complessivi dei comuni italiani relativi alle forniture elettriche, che si attestano ogni anno a 1 miliardo e 800 milioni di euro; due terzi dei quali sono destinati alla spesa per illuminazione pubblica, spesa che risulta la più alta a livello europeo. Nel giro di soli 4 anni, dal 2012 al 2016, la superficie terreste illuminata continuativamente durante la notte è cresciuta del 2,2 % all’anno, e la radianza, ossia il flusso di radiazione luminosa per unità di area, è aumentata dell’1,8% all’anno. Il monitoraggio ha confermato come, gli effetti negativi prodotti dall’inquinamento luminoso, non solo si traducono in spreco di denaro, ma anche in spreco di energia e aumento di immissioni di gas serra per la produzione energetica, cattiva illuminazione delle città, ostacolo alla sintesi della melatonina nel corpo umano, con conseguente aumento di neoplasie, disturbi del sonno, obesità, danni ai cicli biologici di flora e fauna, ostacolo alla ricerca astronomica, e a livello culturale perdita della percezione del Cosmo con conseguente caduta delle vocazioni scientifiche.
La Basilicata risulta essere una delle regioni italiane con una maggior percentuale di cielo buio e una grande estensione di parchi naturali, dal Pollino alla Murgia Materana, che possono garantire la tutela e la salvaguardia degli ecosistemi naturali incluso il cielo. Questo vantaggio può favorire quindi l’attivazione di pratiche virtuose.
Diversi infatti gli esempi da replicare per limitare gli effetti dell’inquinamento luminoso: educare le amministrazioni locali ed i privati a non eccedere nella potenza degli impianti, ammodernare i vecchi impianti utilizzando corpi totalmente schermati verso l’alto e di potenza calibrata per non convertire in luce dissipata la maggiore efficienza delle sorgenti di nuova generazione, prevedere flussi adeguati ai volumi di traffico e modulabili a seconda dell’ora della notte mediante l’impiego di regolatori di flusso, spegnere o comunque ridurre le luci dei monumenti e delle strutture che non necessitano di essere illuminate tutta la notte, attivare campagne di sensibilizzazione per la diffusione della buona cultura della luce.
A Pietrapertosa l'opera di Emily Jacir

“Sei venuto tra la nostra gente e la tua vita è sicura”.
Questa frase, incisa in italiano e in arabo, è il messaggio dell’opera scultorea “Pietrapertosa” ideata dall’artista palestinese Emily Jacir, Leone d’oro alla 52a Biennale di Venezia, inaugurata ieri nel borgo di Pietrapertosa, sulle Dolomiti Lucane, a conclusione del progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, Gardentopia, e dopo la sua esposizione alla mostra PUSH THE LIMITS allestita pressa la Fondazione Merz di Torino tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021.
L’imponente medaglione di 350 chili, realizzato da una marmeria tutta al femminile di Pignola in pietra di Gorgoglione, è stato istallato in maniera permanente nel giardino di comunità di Gardentopia, dove la Jacir ha condotto una residenza artistica nel 2019, riscoprendo le radici arabe e il grande senso di ospitalità di questa comunità.
Questa opera racconta una storia tutta al femminile. Sono infatti donne le protagoniste di questo progetto: la Sindaca di Pietrapertosa, l’artista Emily Jacir, il team della marmeria di Pignola che l’ha realizzata, le artiste della mostra “Push the limits” promossa dalla Fondazione Merz di Torino, guidata da un’altra donna, Beatrice Merz. La scultura è inoltre simbolo di una relazione, indagata da diversi artisti protagonisti di Matera 2019, ovvero quella fra spazi troppo pieni delle città e spazi troppo vuoti delle aree più remote, nei quali gli artisti sentono di avere una maggiore libertà espressiva. Un tema di grande rilievo a livello europeo.
L'artista Emily Jacir è rimasta colpita dalle radici arabe di questo paese che non conosceva e così ha iniziato una ricerca sul dialetto locale e su alcune parole che qui si conservavano dal passato. Durante la residenza artistica ha poi incontrato i cittadini per capire cosa si aspettassero di vedere realizzato per il loro giardino di comunità. Un giorno, attraversando il quartiere arabo “Arabata”, una signora l'ha invitata a casa sua a prendere una tazza di caffè o the, spiegandole l’importanza dell’ospitalità per i pietrapertosani, che deriva proprio dalle loro origini arabe. Tutto questo l'ha fatta sentire a casa e l'ha portata a decidere di lavorare sul tema dell’ospitalità. Ha scelto la pietra per realizzare l’opera sia per utilizzare lo stesso materiale di cui sono fatte le case qui, ma anche per lasciare al borgo un lavoro permanente. La forma del cerchio è nata da una pittura rupestre di forma circolare che ha visto nell’Arabata, ma vuole anche richiamare l’abbraccio fra le nostre culture.
Matera cielo stellato / a riveder le stelle

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- Testo Slogan:
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La notte di San Lorenzo, 10 agosto, è la sera speciale delle stelle!
I Sassi di Matera e la musica degli artisti ci invitano a godere della volta celeste in una fusione perfetta tra cielo e terra.
Avvolti da questa speciale atmosfera, fruibile dai diversi affacci sul Sasso Caveoso - dove si spegnerà la pubblica illuminazione mentre verranno accesi dei piccoli lumi - in maniera diffusa, il cuore della città si trasformerà in un vero e proprio cielo stellato e dalla rupe della Chiesa di Madonna de Idris si leveranno le voci e i suoni degli artisti Arsene Duevi, musicista, cantante ed etnomusicologo del Togo, e Dudù Kouate, polistrumentista nato in Senegal, fusi a quelli di Valentina Pinto (in arte Midorii) cantante jazz, cantautrice e violinista, astro nascente sulla scena musicale nazionale, accompagnata dal pianista Nicola Pannarale, formati entrambi presso il Conservatorio di Matera. Un insieme di ritmi all’insegna dell’incrocio fra culture.
Ci sono tutti gli ingredienti per trascorrere una bella serata!
Info evento: Matera cielo stellato / a riveder le stelle / 10 agosto 2021
L'evento è organizzato in collaborazione con il Comune di Matera, l'APT Basilicata, il Parco della Murgia Materana e l'Associazione Volontari Open Culture 2019.
Matera Cielo Stellato®️ è un marchio registrato di F. Foschino, S. Tarasco e V. Cappuccio
Video promo
Matera cielo stellato: un'atmosfera magica nel cuore della città
Gallery fotografica
Matera 2019, un giacimento di sfide

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Quali sono i risultati economici, culturali e sociali prodotti da Matera 2019?
A questa importante domanda risponde l’attività di monitoraggio e valutazione condotta dalla Fondazione sulla Capitale Europea della Cultura che ha visto Matera e la Basilicata protagoniste in Italia e in Europa nel 2019.
Un percorso collettivo avviato ufficialmente ben dieci anni fa con la nascita del Comitato promotore della candidatura, nel luglio del 2011, e che ha coinvolto diversi soggetti a più livelli, dalle Istituzioni ai cittadini, dagli artisti ai volontari, dalla scena creativa alle imprese, in ambito internazionale, nazionale e locale.
Tutti i risultati degli studi valutativi, realizzati da alcuni tra i maggiori esperti del settore a livello nazionale e internazionale, saranno illustrati il 19 aprile alle ore 11:00 durante un incontro in live streaming trasmesso sul canale youtube del Ministero della Cultura (MIC) e alla presenza dello stesso Ministro Dario Franceschini, che ha seguito le tappe principali del lungo e appassionante percorso della Capitale Europea della Cultura.
La presentazione è quindi una occasione per presentare i risultati economici, culturali e sociali prodotti da Matera 2019, ma anche per lanciare sfide e approfondimenti alla luce dei cambiamenti prodotti dalla pandemia su come la cultura possa trainare l’economia, cosa vuol dire co-produrre cultura per una città ai margini dei grandi circuiti culturali, coinvolgendo in modo attivo anche i cittadini, quali sono i benefici in termini sociali della partecipazione alla cultura e quali le pratiche di welfare culturale, come rispondere alle disuguaglianze nell’accesso alla cultura che rischiano di aumentare ulteriormente nei prossimi anni per effetto della pandemia.
L'incontro si svolgerà alla presenza di Dario Franceschini, Ministro della Cultura e sarà moderato da Marino Sinibaldi, Presidente del Centro per il libro e la lettura nonché guida storica di Radio 3, l’emittente culturale che dal 2011 ha realizzato a Matera la festa di Materadio. Vi prenderanno parte alcuni degli autori degli studi valutativi su Matera 2019: Pierluigi Sacco, Senior Advisor OECD e professore di economia della cultura Università IULM Milano, Lucio Argano, esperto in progettazione culturale PtsClas, l’urbanista Mariavaleria Mininni e l’economista Carmelo Petraglia dell’Università degli Studi della Basilicata nonché Michele Somma e Rossella Tarantino, rispettivamente Vicepresidente e Direttrice della Fondazione Matera-Basilicata 2019.
Le conclusioni saranno affidate al Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi e al Sindaco di Matera, Domenico Bennardi.
Live streaming
Avviso pubblico per il nuovo direttore generale

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--- Aggiornamento del 06 luglio 2022 ---
Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Matera Basilicata 2019, riunito nella seduta del 5 luglio, ha proceduto alla nomina del direttore generale della Fondazione in ottemperanza all’Avviso pubblico per l’acquisizione di manifestazioni di interesse per il conferimento di tale incarico.
Sulla base della valutazione dei curricula pervenuti e a seguito dell’interlocuzione fra il sindaco di Matera e il presidente della Regione Basilicata, si è proceduto ad assegnare l’incarico al dott. Giovanni Padula, riconosciuto come profilo più idoneo per il rilancio della Fondazione, in virtù della importante esperienza da lui maturata.
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Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Matera Basilicata 2019 ha approvato, nel corso dell’ultima riunione, l’Avviso pubblico per l’acquisizione di manifestazioni di interesse per il conferimento dell’incarico di Direttore Generale della Fondazione.
Possono manifestare la propria disponibilità ad assumere l’incarico coloro i quali abbiano, fra gli altri requisiti, qualificata e documentata esperienza di almeno 5 anni in materia gestionale e manageriale, in ambito pubblico o privato.
L’incarico sarà legato alle funzioni attribuite al Direttore Generale dall’articolo 18 dello Statuto della Fondazione e avrà durata fino al 31 dicembre 2022. Nel caso in cui vi sia una estensione della durata della Fondazione (ai sensi di quanto indicato nello statuto della Fondazione all’art. 21), l’incarico potrà essere prorogato fino ad un massimo di 12 mesi. Ai sensi dell’articolo 15 dello Statuto della Fondazione, il Direttore Generale è nominato dal Consiglio di Amministrazione.
La domanda, corredata della documentazione richiesta nell’Avviso, dovrà pervenire a mezzo posta elettronica certificata (PEC) entro le ore 18:00 del 14 gennaio 2021 all'indirizzo PEC Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Scarica l’Avviso pubblico e la domanda di partecipazione: Avviso pubblico - manifestazione d'interesse direttore generale
Domanda di partecipazione
Il manuale ''So Far So close. Pratiche di vicinanza infra-pandemiche'

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Il manuale ''So Far So Close. Pratiche di vicinanza infra-pandemiche'' è uno strumento operativo del Festival di arti performative “So Far So close. Esercizi di vicinanza”, una raccolta di strategie ed esperienze maturate nel periodo infra-pandemico. Sviluppato parallelamente agli eventi del festival che si sono tenuti in Basilicata dal 12 settembre al 24 ottobre 2020, il manuale ha incorporato i vari aggiornamenti normativi dei DPCM, confrontandosi con i progressivi cambiamenti riguardanti la regolamentazione e le linee guida per lo spettacolo dal vivo, terminando proprio in concomitanza della sospensione generale degli eventi pubblici e privati sancita nel decreto del 26 ottobre.
Il manuale non si configura come una guida definitiva, vuole essere piuttosto l’inizio di una ricerca fatta di contributi vari, esperienze sul campo e soluzioni progettuali che può e deve essere ampliata per ripensare i paradigmi del settore dello spettacolo dal vivo.
Con la prefazione del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini il manuale è organizzato in tre sezioni:
- SO FAR. Ampliare il campo di indagine. È la parte di ricerca e di approfondimento sulle tematiche che gravitano attorno ai nuovi rituali imposti dal virus. Contiene contributi di artisti, architetti, ricercatori, filosofi, scienziati che hanno affrontato i temi della vicinanza, dello spazio pubblico e della pandemia, tra cui tra gli altri Virgilio Sieni, Antonio Tagliarini, Michele Di Stefano, Annamaria Ajmone, Luigi Coppola, Giulia Fiaccarini e Patrizia Braga di Melting Pro, Maurizio Carta, Maurizio Ferraris, Luigi Civalleri, Patrizia Giancotti, Anna Gesualdi e Giovanni Trono di TeatrInGestAzione, Janet Hetman, Salvatore Iaconesi, Bertram Niessen, Michele Pagliaroni del Festival Urbino Teatro Urbano, Marco Petroni, Alessandra Pioselli, Enorme Studio, Post Disaster.
- APPARATI. Normative e riferimenti. È la raccolta delle norme, dei DPCM, degli articoli e dei progetti che hanno accompagnato la fase di ricerca. Riferimenti e casi studio presentano possibili soluzioni creative o spunti di riflessione rispetto alle nuove norme per il contenimento del contagio. L’utente troverà, inoltre, una selezione di manuali, guide e strumenti disponibili con licenza open source e pronti per essere utilizzati, migliorati e integrati.
- SO CLOSE. Sperimentare sul campo. È la sezione strettamente operativa che comprende il metodo di indagine, i progetti, le strutture e i visual ideati, con l’analisi delle criticità e la restituzione dei risultati e delle soluzioni adottate
Questa raccolta in continuo divenire viene distribuita con licenza Creative Commons CC BY-SA-NC in forma digitale e liberamente stampabile. Contribuire alla discussione sulla cultura come risposta alla crisi, ricercare soluzioni, condividere risultati, riflessioni e buone pratiche è il suo principale obiettivo.
Consulta il manuale qui: So Far So Close. Pratiche di vicinanza infra-pandemiche
Se vuoi stampare il manuale con una stampante casalinga consigliamo di utilizzare questa versione: So Far So Close. Pratiche di vicinanza infra-pandemiche_stampa
Gli esercizi di vicinanza del Festival So Far So Close

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Si è concluso sabato 24 ottobre a Matera, a qualche ora dal nuovo DPCM che ha sospeso gli spettacoli pubblici in teatri, cinema e spazi all’aperto, il Festival di arti performative “So Far So Close. Esercizi di vicinanza”
Abbiamo ospitato 7 fra artisti e compagnie (Emma Dante, Virgilio Sieni, Chiara Guidi, Annamaria Ajmone, Luigi Coppola, la compagnia MK, il duo Daria Deflorian- Antonio Tagliarini) che hanno rinnovato le proprie domande nel momento infra-pandemico, mettendo al centro dei loro lavori il tema della prossimità, anche in termini di rapporto tra lettura della realtà e costruzione dell’immaginario, con un’attenzione al rapporto tra l’umano e il non umano, e tra il visibile e l’invisibile.
Abbiamo proposto 10 opere, con 16 repliche fra teatro, danza, cinema, arte pubblica e relazionale, caratterizzate dall’intervento nello spazio pubblico risignificato mediante forme di apertura capaci di includere gli spettatori non soltanto nel fruire di un lavoro finito ma, con modalità molto differenti, nella responsabilità del costruirlo.
Agli spettacoli hanno preso parte circa 2000 spettatori, circa 50 sono stati invece i cittadini coinvolti nei 3 percorsi laboratoriali attivati con gli artisti a Matera.
Non solo Matera per il programma del Festival. Altri 6 comuni della Basilicata hanno infatti ospitato le arti performative dei nostri “esercizi di vicinanza”: Montescaglioso, Venosa, San Mauro Forte, Latronico, San Severino Lucano, Cirigliano.
Tutti gli appuntamenti si sono svolti nel pieno rispetto della normativa anti contagio, comunicata al pubblico attraverso gli allestimenti progettati e realizzati dall’Open Design School, che in questi mesi ha condotto un lavoro di ricerca e sperimentazione sul sistema di accoglienza del pubblico per far sì che, nonostante la distanza, i partecipanti allo spettacolo potessero sentirsi pienamente coinvolti e protagonisti dello stesso, in completa sicurezza.
Un obiettivo raggiunto! I dati emersi dai questionari di monitoraggio somministrati al termine degli spettacoli, che sono riusciti a intercettare non solo il pubblico fidelizzato di Matera 2019, ma anche un pubblico del tutto nuovo, ci dicono infatti che 1/5 degli spettatori sono arrivati dalla Puglia, in particolare da Bari, Taranto e Valle d’Itria; per il 70,7% dei partecipanti, le misure di distanziamento fisico adottate non hanno condizionato la loro partecipazione, mentre un 90,4% si è detto soddisfatto rispetto a sicurezza e misure di prevenzione anti contagio adottate.
Un grazie speciale va al nostro meraviglioso team di volontari che, nonostante guanti e mascherina, sono riusciti a rendere calda l’accoglienza al pubblico, trasmettendo la gentilezza e l’entusiasmo che li ha contraddistinti nel corso di tutto il 2019!
Il manuale So Far So Close. Pratiche di vicinanza infra-pandemiche
Laboratorio "Metodo errante" di Chiara Guidi

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ph. Niccolò Gialain
AVVISO: POSTI ESAURITI
Nell'ambito del Fetival "So Far So Close. Esercizi di vicinanza", Chiara Guidi coinvolge attori, bambini e insegnanti intorno al METODO ERRANTE, pratica che mette in gioco i due fronti della rappresentazione, l’azione e la ricezione, includendo lo sguardo dei bambini e la loro tendenza spontanea a prendere iniziative.
I partecipanti al laboratorio saranno coinvolti in una struttura drammaturgica essenziale, messa in scena successivamente con l’intervento attivo dei bambini. Nei primi incontri si imposterà il lavoro, che sarà sviluppato durante le rappresentazioni degli ultimi tre giorni; dopo ognuna di queste il laboratorio proseguirà con la verifica dell’esperienza.
Lo spettacolo costruito attraverso l’esperienza del METODO ERRANTE sarà La terra dei lombrichi. Una tragedia per bambini (da Alcesti di Euripide), concepito per mettere in moto l’azione e il pensiero dei piccoli spettatori-partecipanti in maniera immediata, in base a ciò che viene visto.
DESTINATARI
Laboratorio scenico per attrici/attori, educatrici/educatori, insegnanti
CALENDARIO
Laboratorio
martedì 29 settembre dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00, Complesso del Casale
mercoledì 30 settembre e giovedì 1 ottobre dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00, venerdì 2 ottobre dalle 10.00 alle 13.00, Masseria Radogna
Spettacoli
venerdì 2 ottobre ore 15.00 e 17.00, sabato 3 ottobre e domenica 4 ottobre ore 11.30 e 17.00, Masseria Radogna
convocazione due ore prima di ogni spettacolo (durata dello spettacolo 1 ora circa)
È richiesta la presenza per tutti i giorni e gli orari indicati.
Si richiede disponibilità a imparare a memoria il testo.
Il laboratorio verrà effettuato nel pieno rispetto della normativa anti-contagio, come disposto dal DPCM 11 giugno 2020.
La partecipazione è a numero limitato.
ISCRIZIONI
Le domande devono pervenire entro il 18 settembre all’indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. indicando nome, cognome,numero di telefono, provenienza e nell’oggetto "Partecipazione laboratorio Il metodo errante".
TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
Tali dati sono richiesti ai sensi della normativa anti COVID 19 e saranno conservati per un periodo minimo di 14 giorni successivi alla partecipazione all’evento e in ottemperanza al DCPM dell’11 giugno 2020 in materia di contrasto e contenimento della diffusione del virus Covid-19. Tali dati non verranno diffusi o utilizzati per altri scopi ma esclusivamente per finalità sanitarie legate ad eventuali indagini epidemiologiche avviate dalle autorità sanitarie.
Il METODO ERRANTE. IL LAVORO DELL’ATTORE AGLI OCCHI DI UN BAMBINO è un laboratorio scenico per attrici/attori, educatrici/educatori, insegnanti condotto da Chiara Guidi
Laboratorio "Dolce lotta" di Virgilio Sieni

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ph. Massimo D'Amato
AVVISO: POSTI ESAURITI
Dolce lotta è una creazione site specific di Virgilio Sieni ideata per il borgo storico di Matera La Martella nell’ambito del festival "So Far So Close. Esercizi di vicinanza" Il laboratorio è rivolto a cittadini di ogni età, abilità e professione, ma anche ad artisti e performer interessati a prendere parte a un’esperienza artistica fondata sul senso della memoria in relazione al gesto. Il percorso si sviluppa a partire dallo studio di sequenze di gesti inventati, attivando il corpo attraverso esercizi mirati all’ascolto e alla consapevolezza percettiva. Il gesto viene messo in relazione ad un oggetto affettivo, simbolo di racconti, immagini, viaggi. Un oggetto caro ma allo stesso tempo dimenticato, accudito, riposto in luoghi nascosti della casa, inamovibile, che ci ha accompagnato nella vita e che lascia emergere ricordi. Tutti i partecipanti andranno a formare, con i loro oggetti, un grande quadrilatero all’aperto: una sorta di agorà-paesaggio composto da stati d’affezione e gesti rituali. Il laboratorio si concluderà con una performance aperta al pubblico.
Ciascun partecipante dovrà portare un oggetto di dimensioni medie che possa stare in piedi da solo e che sia visibile a distanza (es: vaso, anfora, palla, triciclo, sedia, grande giocattolo, etc..).
DESTINATARI
cittadini, artisti e performer di ogni età, anche senza conoscenze specifiche di danza
CALENDARIO
Laboratorio
sabato 19 settembre | ore 16.00 - incontro di presentazione del progetto
lunedì 21 settembre | ore 17.30-20.00
martedì 22 settembre | ore 17.30-18.30
mercoledì 23 settembre | ore 17.30-20.00
venerdì 25 settembre | ore 17.30-20.00
Luogo:Teatro Ludovico Quaroni | La Martella, Piazza Montegrappa
Performance
sabato 26 settembre | ore 18.00 (ore 16.00 convocazione per i partecipanti al laboratorio)
Luogo:Teatro Ludovico Quaroni | La Martella, Piazza Montegrappa
Per la buona riuscita del progetto, ogni partecipante dovrà garantire la propria disponibilità per tutti i giorni di prove indicati in calendario e per la presentazione pubblica.
Il laboratorio verrà effettuato nel pieno rispetto della normativa anti-contagio, come disposto dal DPCM 11 giugno 2020.
La partecipazione è a numero limitato.
ISCRIZIONI
Le domande devono pervenire entro giovedì 17 settembre 2020 all’indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. indicando nome, cognome e numero di telefono e nell’oggetto "Partecipazione laboratorio Dolce lotta".
TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
Tali dati sono richiesti ai sensi della normativa anti COVID 19 e saranno conservati per un periodo minimo di 14 giorni successivi alla partecipazione all’evento e in ottemperanza al DCPM dell’11 giugno 2020 in materia di contrasto e contenimento della diffusione del virus Covid-19. Tali dati non verranno diffusi o utilizzati per altri scopi ma esclusivamente per finalità sanitarie legate ad eventuali indagini epidemiologiche avviate dalle autorità sanitarie.
DOLCE LOTTA è un progetto di Virgilio Sieni con la collaborazione e cura di Giulia Mureddu e Delfina Stella
Festival So Far So Close

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Dal 12 settembre alla fine di ottobre, Matera e diversi comuni della Basilicata saranno lo scenario del Festival di arti performative “So Far So Close. Esercizi di vicinanza” prodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, con la collaborazione artistica di Silvia Bottiroli e Cristina Ventrucci, in partenariato con Apt Basilicata e ASM Matera e il patrocinio dei Comuni di Matera, Montescaglioso, Venosa, San Mauro Forte, Cirigliano, Latronico, San Severino Lucano.
Il programma del Festival “So Far So Close” propone esercizi di vicinanza per riabbracciare l’esistente attraverso le arti performative con una nuova consapevolezza rispetto alla nostra vita comune in un “pianeta infetto”, e per ritrovare la forza dell’agire collettivo.
Emma Dante, Virgilio Sieni, Chiara Guidi, Annamaria Ajmone, MK, Motus, il duo Deflorian/Tagliarini e Luigi Coppola sono gli artisti protagonisti del Festival che, con cura e delicatezza, ripensano per l'occasione le relazioni che si creano negli incontri dal vivo. Nel loro lavoro, il tema della prossimità è centrale anche in termini di rapporto tra lettura della realtà e costruzione dell’immaginario, dove il teatro nelle sue forme e contaminazioni – dalla drammaturgia alla performance, dal rapporto col cinema e la musica alla danza, fino all’esperienza di arte pubblica e relazionale – diventa strumento per guardare le relazioni e i luoghi attraverso narrative intrecciate e con un’attenzione al rapporto tra l’umano e il non umano, e tra il visibile e l’invisibile, nella città che per vocazione ha da sempre unito queste dimensioni.
A Matera e in Basilicata proponiamo esercizi di una rinnovata cittadinanza, dopo l’esperienza che nel 2019 ha fatto del nostro territorio un luogo privilegiato per i processi creativi condivisi e per la relazione tra arte e spazio.
Attraverso il lavoro di ricerca di Open Design School, progetto pilastro di Matera 2019, il Festival si configura come una sperimentazione che intende realizzare eventi dal vivo ai tempi del Covid, mediante lo studio di nuove relazioni e di codifica dei comportamenti sociali, per far sì che, nonostante la distanza, i partecipanti allo spettacolo si sentano pienamente coinvolti e protagonisti dello stesso. Il titolo “So far So Close”, emblematicamente esprime sia il lavoro che si intende fare sulle nuove relazioni tra le persone ai tempi della distanza sociale, sia le nuove relazioni che possono costruirsi tra le aree urbane e le aree remote.
Scopri il programma completo degli appuntamenti del Festival
Quanto dura un anno a Matera?

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Quanto dura un anno a Matera?
A questa domanda proveremo a rispondere giovedì 30 luglio dalle 17:00 in diretta streaming da Casa Cava con la presentazione del report di monitoraggio dell'anno di Matera Capitale Europea della Cultura e il nuovo portale open data.
Nel corso dell'evento analizzeremo le sfide poste già dal dossier di candidatura di Matera 2019: l'investimento sulle produzioni originali, la cittadinanza culturale, gli impatti sociali.
Parteciperanno all'incontro esperti del terzo settore e della cultura tra cui Carlo Borgomeo (Presidente Fondazione con il Sud), Pierluigi Sacco (IULM), Carola Carazzone (presidente Assifero), Giuseppe Bruno (presidente CGM), Marta Ragozzino (Direzione Regionale Musei Basilicata), Giampaolo d'Andrea (consigliere del Ministro Franceschini), Franco Bianchini (Università di Hull), Rossella Tarantino (Fondazione Matera Basilicata 2019), Paolo Verri, Giuseppe Laterza (Editori Laterza), Marianna Dimona (Comune di Matera), un rappresentante dei produttori culturali di Matera 2019, da poco costituitisi in Comitato. Concluderanno i lavori i rappresentanti del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Matera-Basilicata 2019.
Segui la diretta streaming sul canale YouTube di Matera 2019 e interagisci con i relatori!
Al via il FabLab di Open Design School

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Dal 23 Luglio ripartono le attività laboratoriali presso Casino Padula, con il lancio delle attività del FabLab di Open Design School O.Ma.S. “Open Maker Space”, abbreviato in “O+”, un laboratorio di fabbricazione, analogica e digitale, in cui promuovere la sperimentazione, l’apprendimento, l’invenzione, la prototipazione.
Se sei esperto potrai usarlo come piattaforma di ricerca e sviluppo di progetti, gli utenti occasionali potranno soddisfare esigenze progettuali individuali, le imprese potranno innovare un prodotto o processo, la comunità dei FabLab lo utilizzeranno per attività condivise e senza limiti di età potrai acquisire nuove competenze.
Il FabLab ‘’O+’’ offrirà l’utilizzo di macchinari avanzati, la consulenza su prototipazione e produzione, i corsi di formazione, lo spazio coworking, gli eventi su temi di interesse dell’utenza. Importante sarà la collaborazione con aziende locali e la sperimentazione della formula del FabLab diffuso, che si avvarrà della partnership con la rete di FabLab locali Officine Mediterranee, con cui Open Design School da tempo collabora.
La fase di lancio delle attività, in partenza il 23 Luglio e in programma fino al 7 Agosto, vedrà l’attivazione di workshop gratuiti, il giovedì dedicati ai bambini dai 7 ai 12 anni e il venerdì ai ragazzi dai 13 ai 19 anni.
Le attività che proponiamo sono differenziate per fascia d’età, ma avendo in comune l’approccio non formale, il learning by doing e l’apprendimento tra pari, caratteristiche tipiche dei FabLab e del modello Open Design School. I principali ambiti di formazione saranno il design e la stampa 3D, il coding e la robotica, la fabbricazione analogica e digitale.
Le attività per i bambini dai 7 ai 12 anni si avvarranno di strumenti semplificati, che consentano un approccio alle tecnologie nella forma del gioco e con il raggiungimento di obiettivi immediati. La stampa 3D sarà introdotta mediante l’uso di penne 3D, strumenti che consentono la comprensione della trasformazione fisica della materia e dei principi base della stampa in modo diretto e per mezzo della manualità del bambino. Il disegno 3D al computer utilizzerà il software TinkerCAD, pensato per avvicinare i più piccoli ai principi del disegno virtuale. Il coding sarà applicato all’interazione con semplici robot autocostruiti e alla realizzazione di storie di fantasia in ambienti in cui l’architettura avrà un ruolo fondamentale. Saranno inoltre sperimentate applicazioni ludiche di Arduino.
Con i ragazzi dai 13 ai 19 anni impiegheremo anche gli strumenti tecnologici disponibili in laboratorio, come la vinyl cutter, le stampanti 3D, il taglio laser. L’obiettivo è quello di sviluppare in loro la volontà di proporre e produrre, collettivamente, progetti originali nei campi della tecnologia, del design e dell’architettura mediante l’utilizzo di software professionali e kit Arduino.
I workshop si terranno a Casino Padula il giovedì e venerdì, dalle 18:00 alle 20:00, e saranno accessibili ad un massimo di 8 utenti.
Per l’iscrizione è necessario inviare una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il martedì precedente al workshop di interesse.
Di seguito il calendario con le attività:
Giovedì 23/07, ore 18.00 - 20.00 - Bambini 7-12 anni SOLD OUT
Graffiti: utilizzeremo la pittura parietale come esempio di produzione per sottrazione. Realizzeremo un telo, decorato in gruppo con colori a tempera e cartoncini decorati con pastelli a cera per rimozione di strati.
Output: Telo decorato in gruppo e cartoncini personalizzati.
Venerdì 24/07, ore 18.00 - 20.00 - Ragazzi 13-19 anni SOLD OUT
Decoreremo le tazze Matera 2019 con il pattern ODS e il logo O+.
Output: tazze decorate da portare a casa.
Venerdì 31/07, ore 18.00 - 20.00 - Ragazzi 13-19 anni SOLD OUT
Disegno 3D con TinkerCAD
Un’introduzione al mondo CAD 3D mediante un software online gratuito che permetterà di comporre geometrie solide predefinite per ottenere oggetti anche complessi. Adatto a tutti, anche a coloro che non hanno esperienza con i software CAD e desiderano avvicinarsi al design 3D in modo semplice e intuitivo.
Output: un modello virtuale tridimensionale che sarà riprodotto in stampa 3D nell’appuntamento successivo.
Sabato 01/08, ore 10.00 - 12.00 - Bambini 7-12 anni SOLD OUT
Disegno 3D con TinkerCAD
Un’introduzione al mondo CAD 3D mediante un software online gratuito che permette di comporre geometrie solide predefinite per ottenere oggetti anche complessi. Adatto anche ai bambini, darà la possibilità di acquisire concetti quali la spazialità e la prospettiva.
Output: modello virtuale di un oggetto.
Giovedì 06/08, ore 18.00 - 20.00 - Bambini 7-12 anni SOLD OUT
Con l’utilizzo delle penne 3D creeremo oggetti tridimensionali per un’esperienza di gioco che consentirà ai bambini di acquisire in modo semplice concetti complessi, quali la geometria dello spazio e i principi del disegno e della stampa 3D.
Output: oggetti 3D in plastica ecologica da portare a casa.
Venerdì 07/08, ore 18.00 - 20.00 - Ragazzi 13-19 anni SOLD OUT
Stampa 3D
Una panoramica sulla stampa 3D, i principi di funzionamento e i campi di applicazione. Utilizzeremo la stampante 3D a filamento plastico per realizzare un modello e mostrare come avviene la costruzione di oggetti.
Output: oggetto modellato nel workshop del 31/07.
Tutti i workshop si svolgeranno nel rispetto della normativa anti-Covid, pertanto gli utenti avranno l’obbligo di indossare la mascherina e saranno sottoposti alla rilevazione della temperatura in ingresso.
Il team di Open Design School si rinnova!

AVVISO PER LA SELEZIONE DI ESPERTI PER L’IDEAZIONE DI NUOVI FORMAT SPAZIALI PER EVENTI DAL VIVO NELL’ AMBITO DEL FESTIVAL “SO FAR, SO CLOSE”
(aggiornamento del 14 Agosto 2020)
Dopo attenta selezione delle 60 candidature ricevute, diamo il benvenuto ai 6 nuovi professionisti che si uniranno al nuovo gruppo di lavoro di Open Design School:
Immacolata Alianelli, Progettista, Matera
Vito Battista, Visual Designer, Noicattaro (BA)
Francesco Angelo Convertini, Designer esperto di autocostruzione, Locorotondo (BA)
Francesco Lipari, Progettista, Campofranco (CL)
Grazia Mappa, Progettista, Grottaglie (TA)
Saverio Massaro, Social Designer, Altamura (BA)
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(deadline iscrizioni ore 23:59 del 27 luglio 2020)
L’Open Design School, il dipartimento di design della Fondazione Matera-Basilicata 2019, intende creare un nuovo gruppo di lavoro multidisciplinare per lo studio di nuovi sistemi spaziali e il ripensamento delle relazioni sociali, con i limiti imposti dalla attuale pandemia, per gli eventi dal vivo.
I progetti, sviluppati insieme al team artistico, saranno realizzati nell’ambito del festival So Far, So Close, ideato e realizzato dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 e daranno vita ad un toolkit in formato open source per rendere la sperimentazione accessibile a tutti.
OPEN DESIGN SCHOOL
Open Design School è un laboratorio di sperimentazione e innovazione interdisciplinare, nato come progetto pilastro al servizio del programma culturale di Matera 2019 e che costituisce parte fondamentale della legacy della Capitale Europea della Cultura.
È una piattaforma orizzontale ed interdisciplinare senza rigide gerarchie, che promuove un approccio peer-to-peer e learning by doing, in un clima di reciproco arricchimento.
Per approfondimenti: sito web - manuale
RATIONALE “SO FAR, SO CLOSE”
La Fondazione Matera – Basilicata 2019 persegue le finalità previste nel dossier di candidatura di Matera a Capitale europea della Cultura 2019, con particolare riferimento alla ricchezza e alla diversità delle culture in Europa, alla promozione della cultura e dello sviluppo delle città.
Fino a tutto il 2022, la Fondazione sarà impegnata nel consolidamento della legacy, ovvero a rafforzare il posizionamento, di Matera e della Basilicata, nel settore della creatività, per diventare una piattaforma culturale del Mezzogiorno.
In quest’ottica, si inserisce il Festival “So far, so close” dedicato alla co-creazione di eventi dal vivo e progetti di arte pubblica, con una forte dimensione regionale, attraverso un processo di co-creazione attivato dall’Open Design School.
Nello specifico, il metodo dell’Open Design School prevede laboratori in cui mettere insieme professionalità di discipline diverse provenienti dal mondo, dall’Italia e dalla Basilicata: dagli epidemiologi agli ingegneri della sicurezza, dai designer agli artigiani, dagli architetti agli artisti al pubblico stesso. Si tratta di un progetto di ricerca di nuove relazioni e di codifica dei comportamenti sociali, per far sì che, nonostante la distanza, i partecipanti allo spettacolo si sentano pienamente coinvolti e protagonisti dello stesso, in una logica di co-creazione che è stato fiore all’occhiello di Matera 2019.
I progetti riguarderanno diverse aree tematiche e discipline artistiche secondo la specificità dei luoghi del festival: aree periferiche, aree interne e aree naturali e i grandi contenitori culturali come Cava del Sole, luogo fortemente iconico di Matera 2019.
Il gruppo di lavoro sarà coordinato dal team ODS e lavorerà in collaborazione con il curatore del festival, con i performer e con altri esperti per affrontare in modo creativo la sfida della progettazione degli eventi pubblici ai tempi del COVID.
CALENDARIO ATTIVITÀ
03 - 07 agosto
warm-up
workshop intensivo di progettazione e definizione di macro linee guida (possibilità di partecipazione online per gli stranieri).
24 agosto - 30 ottobre
ricerca applicata
produzione degli allestimenti spaziali, sistema dei segni e codifica delle relazioni e dello spazio, studio dei flussi, creazione del manuale open source (partecipazione in presenza).
CHI CERCHIAMO
Il gruppo di lavoro sarà formato da 5 professionisti selezionati tra le seguenti aree di specializzazione (vedi “Avviso Pubblico per l’istituzione dell’Elenco aperto degli Operatori Economici e degli Esperti della Fondazione Matera-Basilicata 2019”, Allegato 1 “Aree di specializzazione e fasce di importo) :
- 2 progettisti con esperienze nel campo degli allestimenti di festival o eventi, della progettazione accessibile, di urbanismo tattico e paesaggio [cat.E09]
- 1 designer / esperto di autocostruzione con esperienza di fabbricazione (analogica e/o digitale), DIY, approccio hands-on [cat.E10]
- 1 service/social designer con esperienza nel design delle relazioni e/o nella facilitazione dei processi [cat.E10]
- 1 visual designer [cat.E11]
I partecipanti saranno all’incirca 1/3 provenienti da Matera e Basilicata, 1/3 provenienti dal resto d’Italia e 1/3 internazionali.
COSA CHIEDIAMO
Impegno full-time
Obbligo di residenza a Matera
Capacità di lavoro in team multidisciplinari
Attitudine alla condivisione
Conoscenza e condivisione dei valori del movimento Open Design
Passione per Matera!
Per i professionisti stranieri è prevista la possibilità di partecipazione da remoto alla fase di warm-up.
COSA OFFRIAMO
Contribuire al consolidamento della legacy della Capitale Europea della Cultura 2019 e al dibattito nazionale ed Europeo sulle nuove modalità di fruizione della cultura.
La partecipazione ad una ricerca sperimentale e multidisciplinare rispetto alla progettazione degli eventi dal vivo.
La disponibilità di un laboratorio d prototipazione digitale e analogica per testare e autoprodurre le soluzioni immaginate.
La possibilità di lavorare con un team creativo variegato, a stretto contatto con il curatore, performer, artisti, tecnici specializzati per trovare delle risposte innovative a una tematica di forte attualità.
L’opportunità di scoprire vari luoghi della Basilicata.
Compenso lordo totale pari a € 3.500, più IVA e/o oneri previdenziali, assistenziali e fiscali a carico della Fondazione Matera-Basilicata 2019, da corrispondere in rate mensili.
Rimborso spese di viaggio per gli stranieri, fino ad un massimo di € 500, per la partecipazione in presenza alla fase di warm-up.
MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE
Per partecipare alla selezione è necessario iscriversi all'Elenco aperto degli Operatori Economici e degli Esperti della Fondazione Matera-Basilicata 2019:
https://eprocurement.matera-basilicata2019.it/PortaleAppalti/it/ppgare_doc_istruzioni.wp
Tutti gli interessati dovranno, inoltre, inviare una comunicazione, corredata da portfolio e lettera motivazionale, al seguente indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Le comunicazioni, corredate di tutti i documenti firmati, dovranno pervenire, a pena di esclusione, entro e non oltre le 23:59 del 27 luglio 2020.
Per tutte le informazioni riguardanti l’iscrizione all’elenco di cui sopra, si rimanda all'Avviso Pubblico per l’istituzione dell’Elenco aperto degli Operatori Economici e degli Esperti – Sezione Esperti, Riferimento procedura E00002, disponibile sul portale.
Per eventuali richieste di assistenza per le iscrizioni cliccare su:
https://eprocurement.matera-basilicata2019.it/PortaleAppalti/it/ppgare_doc_assistenza_tecnica.wp
Si precisa che è possibile caricare il CV anche in formato non europeo.
Per chi fosse già iscritto al portale si prega di controllare la validità dell’iscrizione e provvedere all’eventuale rinnovo.
L’invio della comunicazione non fa sorgere, in capo al soggetto, alcun diritto o aspettativa ad ottenere un incarico professionale di qualsiasi natura presso la Fondazione.
PROCEDURA DI SELEZIONE
La selezione avverrà attraverso comparazione e valutazione dei curricula e successivo colloquio per gli esperti ritenuti in possesso dei requisiti tecnico-professionali richiesti dal presente avviso.
CHIARIMENTI
Per ulteriori chiarimenti sul progetto gli interessati potranno inviare una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
INFORMAZIONE E PUBBLICITÀ
Del presente Avviso, nonché degli esiti della procedura comparativa, verrà data idonea pubblicità sul sito istituzionale e sui canali social dedicati della Fondazione Matera-Basilicata2019.
Festa della Musica 2020, per ripartire con la cultura

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Ripartire da alcune delle fasce più colpite dall’emergenza Coronavirus, i malati, gli anziani, gli operatori sanitari e i musicisti, per riprendere il viaggio di Matera 2019 lì dove è stato interrotto. È stato questo lo spirito che ha animato le iniziative che abbiamo organizzato insieme al Comune di Matera fra la città dei Sassi e Potenza il 21 giugno per la 26esima edizione della Festa della Musica, promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e dall’Associazione italiana per la promozione della festa della musica.
In continuità con il percorso fatto nell’anno della Capitale Europea della Cultura, abbiamo deciso di portare la musica nei luoghi emblemi della battaglia al Covid-19 dei due capoluoghi lucani, ovvero gli ospedali e le RSA. Gli Ospedali sono stati, infatti, i presidi dove diverse professionalità fra dirigenti, medici, infermieri, oss e amministrativi, hanno risposto in maniera egregia ed instancabile ad una emergenza senza precedenti, ma anche dove i pazienti vivono ormai da diverso tempo una degenza senza la visita e il conforto dei propri cari. Allo stesso modo, le RSA sono i luoghi i cui residenti e gli operatori hanno vissuto necessariamente in condizioni di isolamento e reclusione. Portare la musica in questi luoghi è stato da un lato un gesto di ringraziamento, di vicinanza e sollievo ai protagonisti di questa fase delicata e dall’altro il segnale che le arti e la cultura sono un balsamo prezioso, capace di alleviare le ferite più profonde dell’anima e della mente.
La giornata è iniziata a Matera con le note della Bassa Musica “Nunzio Paolicelli”- Città di Matera che ha portato allegria nello spazio esterno della Residenza Sanitaria Assistenziale "Brancaccio", per proseguire all’Ospedale Madonna delle Grazie con i violini, il violoncello e il contrabbasso del quartetto "L'altro 900", esibitosi fra la hall e gli spazi antistanti il reparto infettivi e la zona di osservazione.
Nel pomeriggio, gli anziani della RSA “Raffaele Acerenza" di Potenza hanno accolto con gioia i brani della migliore tradizione italiana del “Soranno Sax Quartet”, mentre il “Trio Accord” con violino, violoncello e fisarmonica, accompagnato dalla possente voce del soprano, ha fatto risuonare di note e canto l’Ospedale “San Carlo”, fra la hall, il corridoio del reparto di rianimazione e l’ingresso della pneumologia. Ad emozionare in particolare i presenti, fra medici, infermieri e operatori, l’Ave Maria di Schubert, “forse la più celebre preghiera in musica, in grado di toccare tutti i cuori provati da questo difficile periodo”, come ha sottolineato Giovanna D’Amato, di Ateneo Musica Basilicata, che ha collaborato all’organizzazione dell’iniziativa.
In contemporanea, il Comune di Matera, in collaborazione con l’Associazione Onyx Jazz Club, attraverso una call pubblica ha raccolto sul palco di Casa Cava, a Matera, 18 tra cantanti, cantautori, musicisti e gruppi musicali di ogni età e ogni genere musicale, in un’esibizione trasmessa in diretta streaming fino a tarda sera.
Dopo i difficili mesi che ci lasciamo alle spalle, la musica, linguaggio universale per antonomasia, è stato lo strumento per donare serenità, ridurre le distanze, riallacciare relazioni, ripartire a fare cultura per e con la comunità.
Artlab2020: la cultura per il rilancio dei territori

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Matera passa il testimone a Bergamo a chiusura della prima tappa di Artlab 2020, un'edizione realizzata totalmente online dal 9 al 13 giugno, incentrata sulla condizione del settore culturale durante l’emergenza sanitaria e sulle sue prospettive future. Con il suo percorso di rinascita fino alla nomina a Capitale Europea della Cultura, Matera è diventata un riferimento per Bergamo, città duramente colpita dal Coronavirus e che ospiterà a settembre la seconda tappa di Artlab. Tra le azioni previste per la sua ripartenza, c’è l’unione con la città di Brescia per la candidatura al titolo di Capitale italiana della cultura 2023, proprio sulla scia di Matera 2019. Non un semplice titolo, ma un percorso per ridare entusiasmo al territorio, mettendo la cultura al centro della ricostruzione futura.
In questa speciale edizione di Artlab, che ha visto come main partner la Fondazione Matera Basilicata 2019, il cluster Basilicata Creativa e il Consorzio Materahub, Matera ha scelto di raccontare il suo percorso attraverso alcuni dei processi di rigenerazione a base culturale sperimentati nelle aree interne della Basilicata, inserendosi nella riflessione suoi luoghi marginali del nostro Paese avviata già prima dell’emergenza Covid e riesplosa oggi nel dibattito nazionale. In diretta dal Centro Polivalente - Palestra di Resilienza “D’amoroso foco” è arrivata la testimonianza di uno spazio pubblico rigenerato per far sì che la creatività giovanile possa essere il punto di riferimento per i cittadini. La comunità è anche al centro del progetto “Wonder Grottole” che lo scorso anno, grazie alla partnership con Matera 2019 e Airbnb, ha dato vita ad Italian Sabbatical, iniziativa attraverso cui 5 volontari provenienti da diverse parti del mondo hanno vissuto per i mesi estivi nel borgo di Grottole, innescando uno scambio di esperienze, competenze e sguardi sul territorio con gli abitanti del posto. La riflessione sul turismo e il concetto di “cittadino temporaneo”, che sposta l’attenzione dai luoghi alle persone, è stato sin dall’inizio al centro del programma di Matera 2019. Una delle strade per evitare la competizione fra residenti e turisti causata dall’overtourism, è stata quella di allargare i confini della città e della regione e, in questo senso le aree interne giocano un ruolo fondamentale. Diversi perciò sono stati i progetti di Matera 2019 che hanno coinvolto le comunità “remote” della Basilicata, da Capitale per un giorno ad AltoFest, a Gardentopia. In queste comunità la presenza degli artisti, che hanno lavorato sulla valorizzazione dei patrimoni materiali e immateriali del luogo, ha consentito di generare uno sguardo differente sul proprio territorio in chi lo abita e di portare nuovi stimoli.
Il tema dello spazio pubblico è inoltre al centro delle ricerche e delle attività dell’Open Design School, il laboratorio sperimentale di Matera 2019, che ha realizzato una mappatura dei luoghi della Basilicata in cui poter ospitare gli appuntamenti della Capitale Europea della Cultura. Un’attività attraverso cui è stato possibile rileggere il territorio, realizzata con il coinvolgimento di tecnici, ma anche di creativi e delle comunità che hanno svelato tali spazi. Il concetto di patrimonio culturale in questo modo si amplia, abbracciando anche la valenza sociale dei luoghi, ossia quanto un spazio ha un portato di valore per le comunità che lo abitano. Nei luoghi si sedimentano storie; sono come organismi viventi, che si trasformano nel tempo.
Uno dei luoghi coinvolti per raccontare Matera all’interno di Artlab 2020 è stato il quartiere de La Martella, nato nella periferia della città, a seguito dello sfollamento dei Sassi e frutto della sperimentazione urbanistica di Adriano Olivetti, incentrata sui bisogni della comunità. La piazza centrale del borgo, insieme al Teatro Quaroni, hanno ospitato la performance “Sono qui” realizzata da #reteteatro41, una rete di 4 compagnie teatrali lucane protagoniste di Matera 2019: IAC (Matera), L’Albero (Melfi), Petra (Satriano), Gommalacca (Potenza). Una riflessione performativa sulle nuove relazioni tra spazio abitato e comunità. Un vero e proprio manifesto dei creativi lucani per la ripartenza post-Covid e post-Matera 2019, che mira a rimettere al centro delle politiche culturali regionali il teatro, l’arte, la musica, lavorando insieme alle comunità, negli spazi pubblici di tutta la Basilicata.
A chiudere l’edizione materana di Artlab è stato il confronto sulle pratiche e le politiche culturali per le aree interne, cui hanno preso parte operatori culturali, policy makers, fondazioni tra cui Fondazione Matera Basilicata 2019, Fondazione Simbola, Fondazione con il Sud, con le conclusioni affidate a Francesco Monaco, Consulente del Ministro Provenzano per le Aree Interne e Coordinatore SNAI - Strategia Nazionale Aree Interne.
Sul sito della Fondazione Fizaccaraldo è possibile rivedere tutte le sessioni plenarie, le pillole di approfondimento e i webinar di Artlab Matera.
Matera 2019 leader del progetto europeo DeuS

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“DeuS - European Open Design School for Sustainable Regional Development Project” è un progetto internazionale di Formazione professionale (VET) che mira a co-creare un metodo di apprendimento e formazione a livello europeo su progettazione, pensiero critico e imprenditorialità per trovare soluzioni creative ed economiche alle sfide locali, sbloccando il potenziale del settore culturale e creativo.
Finanziato dal programma Erasmus +, il progetto, di durata biennale, è gestito da un partenariato di 9 paesi europei: Fondazione Matera Basilicata 2019 (capofila) e Consorzio Materahub Industrie Culturali e Creative per l’Italia, Vytautas Magnus University – VMU (Lituania), XAMK – South Eastern University of Applied Sciences (Finlandia), ECBN – European Creative Business Network (Paesi Bassi), University of Wales Trinity Saint David Royal Charter – UWTSD – Creative Industries Research and Innovation Centre – CIRIC (Regno Unito), Creative Region Linz & Upper Austria GmbH (Austria), Creative Business Cup Foundation (Danimarca), Valletta 2018 Foundation (Malta), Creative Industry Košice – CIKE (Slovacchia).
DeuS è modellato intorno al progetto pilastro di Matera 2019, Open Design School: la sua metodologia di laboratorio di progettazione che utilizza un approccio peer-to-peer, in cui professionisti di qualsiasi disciplina lavorano insieme condividendo conoscenze e competenze e testando le soluzioni con la comunità locale, viene infatti applicata all’attività formativa al centro del progetto DeuS.
Questa metodologia formativa diventerà una vera e propria “cassetta degli attrezzi” che disponibile su una Creative Knowledge Platform, una piattaforma online grazie alla quale il sistema educativo, in particolare quello VET (vocational and educational training) ei professionisti delle industrie culturali e creative (ICC) potranno attingere ad una offerta formativa open source, basata su un approccio partecipativo e di co-creazione. La piattaforma, inoltre, mira anche a costituire una community per i diversi target del settore ICC, incoraggiando la collaborazione intersettoriale e transfrontaliera e favorendo l’incontro tra creativi, policy makers e cittadini.
Gli utenti avranno a disposizione una formazione, degli strumenti e delle fonti di alto livello e di facile utilizzo a supporto dell'apprendimento permanente nei settori culturali e creativi con una risposta focalizzata e pragmatica anche alle esigenze critiche del settore ICC emerse a seguito della crisi dovuta al Coronavirus. Accanto all'universo digitale, il progetto darà vita a delle sessioni collaborative in tutta Europa, focalizzate sulla risoluzione dei problemi. Il progetto sarà una sfida per il concetto di sviluppo locale sostenibile, concentrandosi sul potere trasformativo delle industrie culturali e creative.
L'obiettivo finale di DeuS è rendere il capitale umano, le comunità locali e gli operatori del settore culturale e creativo all'avanguardia nelle strategie di sviluppo regionale. Questo sarà reso possibile attraverso la combinazione della Creative Knowledge Platform con gli eventi di formazione e di co-creazione dal vivo. Il progetto intende favorire un dialogo aperto con i decisori politici e mostrare loro che la comunità di educatori, creativi e forze locali costruita dal progetto è la chiave per abilitare soluzioni innovative, sostenibili e durature di cui abbiamo bisogno.
La prima fase del progetto prevede il lancio di quattro sondaggi rivolti ad altrettante categorie di soggetti attivi nel settore culturale e creativo - freelance, imprese, educatori, ricercatori/enti/istituzioni -, con l’obiettivo di comprenderne le esigenze, sfide, ostacoli, soluzioni innovative, a partire dalle quali creare poi un programma di formazione ottimizzato.
Attraverso il progetto DeuS, si iniziano a mettere a frutto le eredità dell’esperienza di Matera 2019. Il bagaglio di competenze e buone pratiche sviluppate nel percorso da Open Design School, verrà infatti trasferito in un think thank internazionale, offrendo soluzioni innovative a beneficio del settore creativo e culturale locale ed europeo.
Matera 2019 e la cultura social

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Con un anno (il 2019) e un percorso (quello che ci ha condotti al 2019) straordinari alle spalle, la Fondazione Matera – Basilicata 2019 sta già lavorando al futuro. A causa dell'emergenza COVID-19, è vero, alcuni progetti hanno subito un rimando, altri sono in fase di elaborazione - alla luce anche della nuova percezione della realtà e del nostro modo di fruire della cultura che subiranno sicuramente dei cambiamenti - altri ancora stanno fiorendo proprio in questi giorni, per essere di supporto a coloro che si trovano in prima linea nell’attuale emergenza da Coronavirus.
Con Open Design School, il laboratorio sperimentale di design, progetto pilastro del programma e della legacy di Matera 2019, sono infatti stati messi a disposizione strumenti e professionisti per la creazione di 500 scudi facciali da destinare agli operatori sanitari che lavorano in strutture della Basilicata
Mediante il coinvolgimento di maker, professionisti, artigiani digitali e medici e su richiesta del 118 Basilicata e in coordinamento con la Protezione Civile Regionale per l’attività di distribuzione, questa attività, è inserita nel progetto di fabbricazione digitale diffusa sviluppato da Officine Mediterranee, rete di fab lab del Sud Italia, coordinata all’associazione Syskrack di Grassano (MT). E proprio quest'ultima ha lanciato una raccolta fondi per l’acquisto dei materiali necessari alla produzione di altri 500 scudi facciali costruiti con materiali fino ad ora recuperati dagli stessi maker: supporti in plastica creati con stampante 3d, elastici, supporti in gomma, fogli in PVC/PET.
Inoltre, per la terapia intensiva dell'Ospedale “Madonna delle Grazie di Matera”, Open Design School ha invece prodotto, in collaborazione con maker locali, una teca in plexiglass che permette di ridurre la contaminazione dell’operatore sanitario nelle manovre di intubazione ed altre manovre a rischio con le vie aeree dei pazienti Covid19, fornendo un ulteriore sistema di protezione. L’idea è nata da una sollecitazione del dott. Francesco Zuccaro, medico presso l'ospedale di Matera, nonchè appassionato di open data e open culture, che ha proposto al team ODS la realizzazione di un “aerosol box” ideato da un medico di Taiwan e validato in un articolo del “The New England Journal of Medicine” da un team di medici di Boston che ne ha testato l’efficacia protettiva attraverso simulazione. Dopo la riuscita di questo primo esperimento, il team di Open Design School realizzerà delle nuove teche da destinare ad altri ospedali lucani.
Infine, Open Design School fornirà il suo sostegno al laboratorio di sartoria della Silent Academy della Cooperativa Il Sicomoro, dove i ragazzi del progetto SPRAR e gli operatori hanno avviato una piccola produzione di mascherine realizzate con tessuti africani, con il comune obiettivo di rendersi utili in un momento così difficile per l’intera comunità.
Ma Matera 2019 è presente anche on line.
Produzioni collettive, collaborazione fra gli abitanti culturali, scambio tra diverse identità artistiche per mettere in piedi co-produzioni importanti e di spessore: cosa sarebbero gli spazi culturali senza i visitatori, gli spettatori, gli ascoltatori, i partecipanti o i semplici curiosi delle iniziative programmate? Ecco perché, da circa un mese a questa parte, con Matera 2019 abbiamo pienamente accolto l'appello del MiBACT a diffondere on line la bellezza del nostro patrimonio artistico e creativo, coinvolgendo e intrattenendo il più possibile il pubblico a casa.
Lo stiamo facendo sui nostri canali social sia ripercorrendo per tappe la bellezza di quello che è stato e rielaborando in diverse chiavi di lettura i contenuti raccolti in un immenso archivio di immagini, video e suoni, e sia raccogliendo iniziative eccellenti a livello nazionale ed internazionale, per raccontare quanto di bello – nonostante il momento – si stia diffondendo grazie al tam tam digitale, narrando quel piccolo miracolo di stupore che si sta compiendo sul web.
Che siano quelle promosse dai nostri partner o quelle di piccoli e grandi istituzioni culturali, ogni giorno abbiamo messo a disposizione i nostri spazi virtuali per condividere bellezza e quella meraviglia, mettendoci al servizio di chi in questo momento ci segue “da casa”, l'unico posto da dove oggi è possibile guardare al mondo. E lo faremo ancora. Continuate a seguirci e a farci compagnia nel pieno rispetto della regola principale: restare a casa!
Diario di un incontro: Matera 2019 e Eu japan Fest

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“Diario di un incontro” è il titolo della pubblicazione, in italiano, inglese e giapponese, in cui abbiamo voluto raccogliere tutte le iniziative realizzate per Matera Capitale Europea della Cultura 2019 insieme al nostro partner Eu Japan Fest, organizzazione giapponese di imprese private che da 30 anni collabora con tutte le Capitali europee della cultura per creare occasioni di scambio e lavoro comune tra artisti giapponesi ed europei.
Non solo un incontro fra artisti, ma fra culture, fra popoli e, in definitiva, fra persone. Le immagini più emozionanti di questo incontro, che potrete apprezzare sfogliando il catalogo, ritraggono in primis il sorriso e la gentilezza dei volontari giapponesi arrivati a Matera con il programma “Volunteers exchange”. Questi amici con grande entusiasmo hanno dato il loro contributo ad alcuni importanti progetti di Matera 2019, trovando al contempo grande accoglienza fra i volontari locali e la comunità materana.
E poi ci sono le produzioni culturali, che hanno visto coinvolti tanti artisti provenienti dal Giappone: l’attrice Ema Tashiro nello spettacolo “Humana Vergogna”, parte del progetto la “Poetica della vergogna” coprodotto da #Reteteatro41; l’artista Kaori Kato nei workshop sulla carta e la creazione di installazioni per il progetto “M.e.m.o.ri. – Museo Euromediterraneo dell’oggetto rifiutato” coprodotto da Luna al guinzaglio; il giocoliere e contorsionista Hisashi Watanabe, della compagnia Atama to Kuchi, in scena con "Inverted Tree" nell’ambito del progetto dedicato al circo contemporaneo “Circus+” ; l'artista Takashi Kuribayashi, con le sue due installazioni artistiche “Entrances” e “Cielo Capolvolto”; l’artista intermediale Ryoichi Kurokawa con la sua performance audiovisiva “Subassemblies” per il progetto “In Vitro - Artificial Sonification” coprodotto da LOXOSconcept; l’artista Hiroaki Umeda nella performance di danza e arte digitale “Intensional Particle” per il progetto “Quantum Danza”; l’architetto Gakutoshi Kojima, che nel 1974 partecipò al concorso internazionale per il recupero dei Rioni Sassi, protagonista di un workshop di progettazione e un talk organizzato da Open Design School.
Attraverso il progetto “City Pop Up”, sempre Open Design School ha ospitato il workshop Solar Cooking Club con gli architetti giapponesi Yoshiharu Tsukamoto e Momoyo Kaijima dello studio Atelier Bow Wow, mentre per il progetto di Residenze artistiche, grazie alla collaborazione con la Camera di Commercio della Basilicata, è arrivato a Matera l’artista giapponese Yu Araki, che ha lavorato con il network di aziende legate a Casamatera. Altra residenza artistica è stata quella del progetto “European Eyes On Japan”, che porta fotografi delle Capitali Europee in Giappone, osservato attraverso gli scatti di uno “sguardo europeo”, e il “Passport Program”, un programma congiunto di scambi culturali fra artisti e professionisti della cultura lucani e giapponesi.
Questi e altri contenuti in questo volume che abbiamo costruito come una sorta di diario in versi, disseminando fra le pagine, delle terzine, in omaggio alla tradizione dell’haiku giapponese, scritte da Edoardo Delle Donne, lo scrittore lucano autore del “Manifesto per Matera”, una mappa emozionale in otto punti da cui l’artista Kuribayashi ha ricavato i versi che hanno costituito il materiale verbale della sua installazione “Cielo Capovolto”.
Incontri che sono destinati a più profondi legami e scambi. Perché incontrarsi non è solo nell’attimo, ma soprattutto nel durare...people to people!
Diario di un incontro / Catalogo
Matera 2019 e Google Arts & Culture

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11 dicembre 2019 e 21 febbraio 2020. Due date come punto di riferimento di mesi di ricerca, assemblamento e costruzione del racconto dei racconti, quello di un percorso meraviglioso da preservare e mostrare al mondo. I volti, i progetti, gli spazi, i laboratori, le mostre, gli eventi, le emozioni: tutto quello che è stato Matera 2019 fa parte, oggi, della grande finestra aperta sulla piattaforma di Google Arts & Culture, un immenso museo on line dove è possibile ripercorrere lo straordinario anno di Matera capitale europea della cultura 2019, leggendolo da punti di vista esclusivi ed emozionali.
Matera 2019 è la prima capitale europea della cultura ad essere presente sulla piattaforma Google Arts & Culture, accanto alle istituzioni culturali più prestigiose del mondo come il MoMa di New York, la Reggia di Versailles o la Biennale di Venezia.
La presenza di Matera 2019 sulla piattaforma sviluppata da Google per promuovere e preservare la cultura online, non punta semplicemente a raccontare il patrimonio materiale della città, ma soprattutto a valorizzare le storie e i processi che hanno accompagnato le iniziative del 2019.
A differenza di altre istituzioni, infatti, abbiamo lavorato e ci siamo concentrati sui processi e le storie che hanno reso possibile questa esponenziale visibilità mondiale in ambito culturale. Le narrazioni sono quindi dedicate ai volontari e ai cittadini protagonisti delle produzioni culturali, agli artisti nazionali ed internazionali che hanno arricchito l'offerta culturale, alle grandi mostre e a quelle più immersive, alle produzioni filmiche, alla Cava del Sole contenitore di tutte le musiche del mondo, al grande laboratorio di Matera 2019, alla Matera sotterranea (le produzioni ospitate negli spazi ipogei), alla città allargata (le attività a Piccianello, nel borgo La Martella, Serra Venerdì, le cave, la Murgia, la casa circondariale, il Teatro Tre Torri), all'intera Basilicata, che nel 2019 si è prestata ad accogliere e produrre diversi processi culturali e creativi, ai Sassi come palcoscenico della capitale europea della cultura (Abitare l'opera, Open sound, Heritage Games, Matera alberga, per citarne alcuni) alle grandi co-produzioni (Rai Radio3, Teatro San Carlo, Teatro delle Albe, etc.), ai murales che oggi colorano il centro e la periferia (ma non solo) della città di Matera.
Dopo il lancio della pagina dedicata e delle prime storie, avvenuto nel dicembre 2019, a febbraio 2020 il processo narrativo si è completato arricchendosi di altre storie ed elementi, di cui sono protagonisti soprattutto le persone e i luoghi. Tanti gli elementi multimediali e i percorsi mappati per la prima volta con Street View, a cui si aggiungono contenuti fotografici e video, dedicati agli eventi del programma culturale di Matera 2019, per un totale di ben 519 elementi in totale accompagnati da una trama narrativa disponibile in italiano e in inglese, per un racconto altamente rappresentativo dei maggiori filoni tematici di Matera 2019.
Un risultato importante, quindi, frutto di un grande lavoro di collaborazione tra il team di comunicazione digitale di Matera 2019 e la redazione di Google Arts & Culture, che ha validato tutti i contenuti proposti, confermando sia la qualità dei materiali che la metodologia di racconto scelta.
Riflessioni e Connessioni: presentata l'indagine sulla percezione di Matera 2019

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Il 2019: un anno straordinario vissuto intensamente. Ma qual è stata la percezione dei cittadini permanenti e temporanei che hanno partecipato al percorso di Matera Capitale europea della cultura?
Il 19 febbraio 2020, nella Sala Conferenze della Camera di Commercio di Basilicata a Matera, durante un incontro nell'ambito di "Riflessioni e connessioni", sono stati presentati i risultati emersi da un'indagine voluta dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e affidata alla società Datacontact, utile per cogliere sia spunti di riflessione importanti, che lo stimolo per affrontare nuove sfide, criticità migliorabili ed opportunità derivanti dall'eredità offerta da questa grande occasione.
Rispetto ad un campione di quasi 5000 cittadini tra permanenti e temporanei, italiani ed esteri, a cui è stato sottoposto un questionario somministrato face to face e on line, salta subito all'occhio che quasi la totalità degli intervistati oggi ritiene Matera una città molto più internazionale e famosa rispetto alla fase di pre-candidatura, mentre il 77,9% la percepisce più viva culturalmente. Importante anche il dato che evidenzia come circa l'85% dei cittadini abbia vissuto con orgoglio e fierezza il percorso compiuto dalla città, con un 87,4% e un 82,5% che si sente ora disponibile e aperto sia verso turisti e cittadini provenienti da altre città o Paesi, che nei confronti di chi ha diverse capacità.
Il 60% degli intervistati si è sentito, inoltre, abbastanza coinvolto quale protagonista e non solo spettatore del programma culturale, sentimento che ha fatto crescere la voglia di mettersi in gioco in prima persona in un futuro, così come circa il 70% dei rispondenti ha affermato che, grazie al possesso del Passaporto per Matera 2019 (il cui costo è stato ritenuto dalla maggioranza come equo se non irrisorio rispetto all'offerta proposta), si sia sentito maggiormente stimolato alla partecipazione agli eventi ed attività del programma culturale. L'83,5% ha infatti evidenziato come proprio il Passaporto sia stato utile anche per un incremento del numero degli spettatori agli eventi culturali in generale, differenziando il pubblico e coinvolgendo chi abitualmente non frequentava questo tipo di eventi.
Ricchezza e varietà, oltre che originalità, sono gli aggettivi più indicati per descrivere la percezione rispetto ai contenuti proposti dal programma culturale, a cui corrisponde l'apprezzamento per la valorizzazione di nuovi spazi (come Cava del Sole), l'utilizzo inedito di alcuni (il carcere di Matera, per esempio) o il riallestimento di altri (i Musei soprattutto). Dall'indagine, infatti, emerge come gli eventi maggiormente partecipati siano stati per l'85,9% le mostre, per il 73% gli spettacoli e le performance (teatro, opera, danza) e per il 64,3% concerti ed eventi presso Cava del Sole.
Oltre ad una diffusa tristezza per l'anno intenso appena conclusosi e che in molti avrebbero voluto continuasse (31,7%), il sentimento maggiormente percepito è quello di felicità per aver vissuto un periodo eccezionale (36,8%): queste sensazioni, infatti influiscono sul quasi il 60% in media di cittadini che si aspettano un futuro in cui Matera e la Basilicata restino luoghi dove si produce cultura e dove si organizzino ancora eventi di caratura internazionale. C'è fame di spettacoli, musica ed eventi presso la Cava del Sole, desiderio di mostre, opera e teatro, come forte è la speranza di maggiori attività coinvolgenti per i giovani spettatori.
Importante rilevare anche come l'anno di Matera Capitale europea della cultura abbia influito per il 68,1% sulla scelta della città quale destinazione per le proprie vacanze, facendo notevolmente aumentare il numero di cittadini temporanei in città.
I risultati dell'indagine sulla percezione di Matera, Capitale europea della cultura 2019
Altofest, Abitare Futuro rovesciando lo spazio

Quella di Altofest è la storia di una risposta, originale e provocatoria, alla crisi del teatro. Davanti alla diminuzione costante del pubblico, a Napoli, si volle decostruire l’idea dello spazio-teatro per andare all’essenza stessa del teatro, portandolo nelle abitazioni private. Nacque così Altofest, un festival che mette in relazione l’artista con il luogo più intimo per uno spettatore e trasforma la casa in un teatro domestico.
Da questa esperienza è nata Altofest-Abitare Futuro, un’edizione speciale, concepita per Matera-Basilicata 2019, di quest’opera-sistema che si innesta nel tessuto socio-urbano. Dal 4 novembre all’8 dicembre, 29 residenze artistiche, da 2 settimane ciascuna, hanno interessato i comuni di Melfi, Venosa, Moliterno, Sarconi, Montalbano Jonico, Tursi, Tricarico, Grassano, Montescaglioso, Miglionico e Matera, a testimoniare quale interesse continuino a rivestire le aree interne della regione per Matera 2019. Di queste residenze, 27 si sono svolte nelle abitazioni private di cittadini lucani e 2 in “luoghi speciali”: una sala biliardo e uno scuolabus. Oltre 2500 spettatori hanno avuto la possibilità di assistere alla messa in scena di opere di artisti nazionali e internazionali, noti nei campi più differenti, dalla danza al videomaking, dal teatro alla musica.
Il concetto alla base di tutto il festival era la relazione di scambio tra famiglia ospitante e artista. I cittadini diventavano così “donatori di spazio”, mentre l’artista riscriveva la sua opera in base allo spazio che viveva e alle relazioni interpersonali che instaurava con gli ospitanti. In questa prospettiva, il nucleo familiare costituiva elemento di confronto per l’artista, permettendo o negando lo stravolgimento dello spazio attraversato e, talvolta, costituendo parte integrante dell’opera.
Non solo accoglienza, dunque, ma dialogo costante, che ha trovato la sua massima espressione nei dibattiti aperti organizzati sempre intorno al decimo giorno di residenza, alla vigilia della performance/restituzione finale dell’artista. In questi momenti di scambio si è evidenziato come, e si è trattato di un risultato inatteso, le residenze abbiano stimolato una riflessione estetica comune sulle performance e sull’elaborazione stessa delle restituzioni.
Resta ora da considerare quale prezioso patrimonio Altofest-Abitare Futuro abbia creato in termini di relazioni e costruzione di comunità e, soprattutto, come non disperderne le prospettive.
Gardentopia, l’eredità di un nuovo immaginario

Si è concluso il ciclo di 32 residenze artistiche del progetto Gardentopia dislocate in 26 comuni su tutto il territorio regionale.
Sono stati 3800 i partecipanti totali, 2850 gli alberi e le piante messi a dimora, 64 i laboratori attivati e 14 i giardini riqualificati. Sono stati affidati, inoltre, 13 orti a singoli cittadini e 7 a scuole pubbliche, mentre si sono svolte ben 14 performance (tra installazioni performative, teatro, danza e musica). 4, infine, sono stati gli incontri con tutti i Comuni e giardini coinvolti (la “Notte Verde” oltre ai 3 Gardentopia Day). Gli esiti del progetto si riassumono in 4 produzioni editoriali e 2 film originali.
Ma oltre i numeri, che riportano nel modo più diretto e lusinghiero il successo del progetto, è utile riflettere sull’eredità di un processo come Gardentopia.
Partendo dall’esperienza pilota dei “4 giardini” attivata nel 2016 (Agoragri, Pascoli e Giardino dei Momenti a Matera; Boschetto Orizzontale a Potenza), si voleva replicare in tutto il territorio lucano l’esperimento della condivisione proattiva di un bene pubblico. Complice il profilo degli artisti in residenza, il risultato ha superato le attese, attivando una dinamica che si potrebbe riassumere nell’espressione “conoscenza bidirezionale”, con la quale vuole intendersi uno scambio continuo tra la conoscenza del territorio propria dei cittadini e la capacità di creare un nuovo immaginario propria, invece, degli artisti stessi.
Di Gardentopia resta, dunque, l’intenso lavoro sull’immaginario che ha permesso di aprire nuovi orizzonti per gli spazi pubblici, sperimentando pratiche innovative che mettono insieme i cittadini. Quello che appare chiaro, e che molto probabilmente costituisce il risultato più tangibile del percorso attivato nel 2019 da Gardentopia, è che i cittadini, recepiti alcuni elementi di analisi dello spazio, sono riusciti a trasformare le suggestioni degli artisti in pratiche reali portate avanti in autonomia. In questo contesto, l’elemento centrale e, di conseguenza, la più importante eredità del progetto, è la partecipazione come pratica costante di interazione diretta con i beni pubblici.
Parte il countdown per la grande festa 'Open Future, Together!'

L’anno di Matera Capitale Europea della Cultura sta per terminare, ma gli appuntamenti speciali non sono ancora finiti.
19 giorni, 19 ore e 19 minuti di spettacoli teatrali, performance musicali e di danza digitale, laboratori a cura di Samsung, mostre e un festival dedicato interamente all'incontro tra cultura e digitale, uno dei temi centrali del dossier di candidatura che guarda al futuro come eredità di questo percorso straordinario.
L'Open Culture Festival prevede una serie di iniziative dedicate alla cultura digitale, all’innovazione tecnologica, ai temi caldi per l'offerta culturale del futuro con esperienze interattive, giochi multimediali, intrattenimento e le testimonianze dei più importanti player del mercato digitale.
Il conto alla rovescia ci accompagnerà ogni giorno fino ad arrivare al 20 dicembre con la grande festa Open Future, Together! con grandi nomi della musica internazionale che si esibiranno in Cava del Sole alla presenza di un pubblico caloroso e festoso.
Per conoscere tutte le modalità di accesso agli appuntamenti dall’1 al 20 dicembre consulta il programma 'speciale countdown' su Matera Events e segui i canali Facebook, Instagram e Twitter di Matera 2019.
Buon futuro aperto a tutti!
Gardentopia, residenze artistiche per riflettere sui beni comuni

Sono 32 le residenze artistiche che hanno interessato e continuano a interessare la Basilicata, nel quadro, più ampio, del progetto Gardentopia. Artisti singoli e collettivi stanno attraversando i giardini, gli orti e, più in generale, lo spazio pubblico della regione per riflettere, insieme ai cittadini, sulla loro funzione, cercando di tradurre in pratica virtuosa il concetto di bene non più pubblico, ma comune.
Esistono diversi format nei quali le residenze artistiche si sono declinate, da quello laboratoriale, più breve, a quello che ha indagato il patrimonio anche immateriale del territorio, sino a quello, necessariamente di più largo respiro, che ha trasformato lo spazio pubblico nei luoghi esplorati dagli artisti.
Nel modello laboratoriale di residenza, sono stati realizzati workshop con target specifici che non hanno investito l’aspetto dello spazio fisico. Una conoscenza è stata trasferita o messa in rete dall’artista ai cittadini, i quali, a loro volta, ne hanno trasferite altre all’artista stesso. È il caso, solo per citare un esempio, della residenza di Otobong Nkanga a Casino Padula, a Matera, e a Pietragalla.
Diverso, invece, il format utilizzato nelle residenze di Martina Muzi e Nomedas and Gediminas Urbonas, rispettivamente a Sasso di Castalda e Vaglio Basilicata, più lunghi dei precedenti, nei quali si è attivata una ricerca sul campo attraverso i cittadini, con al centro non soltanto l’orto o il giardino comunale, ma l’intero territorio del paese. Lo studio e la rielaborazione del patrimonio materiale e immateriale sono stati un mezzo per ridare centralità al territorio, lasciando in eredità ai cittadini un spazio comune in continua evoluzione e mai compiuto.
Il terzo e ultimo modello delle residenze di Gardentopia ha, infine, ragionato sulla trasformazione dello spazio pubblico. Artisti e architetti del paesaggio hanno immaginato nuove forme di gestione dei beni comuni, riflettendo anche sulla sostenibilità degli spazi. Due esempi di questo approccio sono state le residenze di Volumezero a Montemilone e Lavello e di Luigi Coppola a Casino Padula a Matera.
Il ciclo delle residenze di Gardentopia sta per avviarsi a conclusione. La riflessione sui nuovi modi di pensare lo spazio comune certamente continuerà.
Fusion Urban Games Festival a Matera dal 31 ottobre al 2 novembre

Dal 31 ottobre al 2 novembre con 15 giochi diversi più di mille cittadini di tutte le età hanno avuto l’opportunità di esplorare angoli segreti della città, cercare indizi, risolvere misteri, cooperare e combattere, sfidando altri giocatori e provare ad essere vincitori. Fusion Urban Games Festival ha ridato nuova vita agli spazi urbani grazie alla realtà virtuale ma anche alla riscoperta dei giochi tradizionali, grazie all’incontro con fantasmi, alle bambole di porcellana e a personaggi bizzarri alla ricerca di gemme e code, al mistero della morte del conte Tramontano, alle missioni ecologiche e alla poesia urbana.
Tre giorni di puro divertimento hanno caratterizzato il festival prodotto con Plovdiv 2019, l’altra Capitale Europea della Cultura e all’interno del più ampio programma congiunto di attività “Plotera weeks – Plovdiv and Matera together for an Open Future”. I giochi sono stati pensati da un team di game designer selezionati tramite una chiamata pubblica rivolta a tutta Europa e che ha premiato progetti provenienti da Russia, Polonia, Bulgaria, Germania, Inghilterra, Slovenia, Romania e Italia. Fusion Urban Game Festival sin dalla prima giornata ha avuto come terreno di gioco anche le zone periferiche di Matera tra cui Serra Venerdì per il gioco dedicato all’ecologia “Clean Game” e il quartiere di Agna Le Piane a Casino Padula, sede dell’Open Design School dove è stato anche allestito uno dei due Village dedicati all’evento. Qui con uno speciale set VR i partecipanti si sono potuti immergere nella realtà virtuale, mentre con gli smartphone hanno dato la caccia ai fantasmi di personaggi leggendari. Non sono mancate anche sessioni di antichi giochi sconosciuti ai nativi digitali. Negli stessi giorni, un’altra parte del Village è stata realizzata in Piazza San Francesco, punto nevralgico da cui sono cominciati i percorsi di alcuni giochi ma anche infopoint per cittadini temporanei e non, da cui effettuare la registrazione ad alcuni giochi e trovare materiale informativo e promozionale sulla Capitale Europea della Cultura gemella, Plovdiv 2019. Tra i vari giochi proposti "Detective tra i Sassi", un avvincente gioco per gli appassionati del "giallo" che attraverso una serie di indizi hanno dovuto scoprire il responsabile della morte del conte Tramontano, avvenuta nel 1514. Ma anche "Red lady's case", il "Puzzle narrativo" e il "Poema urbano", che hanno coinvolto in maniera travolgente i partecipanti al festival dei giochi urbani. Anche l’urban game Penombra, una versione “internazionale” del progetto coprodotto con l’associazione “Il Vagabondo”, ha regalato emozioni attraverso un viaggio nel futuro distopico di una Matera dell’anno 2119 trasformata, divisa e sotto una minaccia misteriosa.
Il Festival dopo l’edizione di Matera si è svolto anche a Plovdiv dall’8 al 10 novembre, confermandosi per le due città un importante strumento di attivazione sociale e di inclusione territoriale.
Il Paese di Cuccagna, la quarta mostra di I-DEA

Storie, leggende e personaggi fantastici sono tornati a vivere nella quarta mostra di I-DEA “Il Paese di Cuccagna” curata da Navine G. Khan-Dossos e James Bridle. Un progetto artistico che parte dal ricchissimo patrimonio archivistico della Basilicata per raccontare il ruolo dell’immaginazione nelle nostre vite. La mostra, inaugurata il 18 ottobre nell’hangar di Cava Paradiso, testimonia la grande vivacità dei contenuti storici che animano Matera e la
Basilicata e di come ancora oggi questi abbiano un grande impatto sulle nostre vite. Dagli strumenti musicali costruiti con il legno degli alberi alle pelli, ai green screen dei set cinematografici, la quarta mostra di I-DEA ha evidenziato i tanti simboli del territorio e i suoi significati. Dall’asino Nicoletta, simbolo delle proteste antinucleari a Scanzano e ritratta da Tony Vece in diverse fotografie presenti in mostra, ad alcuni manufatti inseriti nell'allestimento realizzati dai cittadini nei laboratori di cartapesta coordinati dall'artigiano Raffaele Pentasuglia. Navine G. Khan-Dossos e James Bridle hanno inoltre lasciato nell’allestimento - a cura di Elisa Giuliano, Martha Schwindling e Antonio Elettrico per Open Design School - alcuni preziosi elementi delle mostre precedenti, tra cui gli intagliati di Lionetti e i filmati di Luigi di Gianni. Dopo “Il Paese di Cuccagna” I-DEA dal 18 novembre si prepara a una nuova fase di transizione prima di ospitare la quinta e ultima mostra del 2019: “Abitare gli archivi: Vita, movimento, raccolto”. L’ultima tappa del progetto con la mostra a cura di Pelin Tan & Liam Gillick. Un progetto sugli archivi scelti nell’ambito della ricerca condotta dalla curatrice e dall’artista, entrambi di fama internazionale, e inquadrati all’interno di un approccio critico nei confronti del modernismo e in linea con la storia del territorio dagli anni ’50 ad oggi.
“Il paese di Cuccagna” è una mostra che attinge all'antico, al vivente e al futuro. Animati dallo spirito di Cuccagna, i curatori hanno riunito piante antiche e falsi contemporanei, documentari prebellici e moderni successi, cornamuse e satelliti, scienza e rituali, con l’intento di mostrare i molteplici modi in cui la ricchezza del presente immette nuova vita nel passato.
La mostra ha coinvolto tanti archivi provenienti dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dall’Archivio di Etnomusicologia, dall’Agenzia Spaziale Italiana, dal Centro di Geodesia Spaziale Giuseppe Colombo, dall’Archivio Domenico Notarangelo, dall’Archivio Luchino Visconti, dalla Fondazione Gramsci, dall’Archivio di Stato di Matera, dalla Collezione privata Alberico Larato, dalla Collezione Privata Gianfranco Lionetti, dalla Collezione privata Nicola
Scaldaferri, dal Consorzio di Bonifica della Basilicata, da e-GEOS, dalla Fondazione Cineteca di Bologna NASA, dai Volontari della Parrocchia B.V.M. del Carmelo, da Wikimedia commons e da Titanus Film. Inoltre, è stata realizzata appositamente per la mostra una fontana con una scultura di cucù disegnata e creata da Francesco Mitarotonda.
XYZ2019: partecipa ai primi laboratori di Matera 3019 con la Scuola Open Source

Aggiornamento del 5 dicembre 2019
La lista dei partecipanti selezionati è stata pubblicata.
Aggiornamento del 27 novembre 2019
La scadenza per l'invio della candidatura è prorogata al 30 novembre 2019 (entro le 23:59). La lista dei partecipanti selezionati sarà pubblicata sul sito del laboratorio entro il 1 dicembre 2019.
Due sono le attività laboratoriali a cui è possibile partecipare nell'ambito di Matera 3019, il progetto che chiude e riapre Matera 2019. La prima, con il Teatro delle Forche, coinvolgerà ragazze e ragazzi: attraverseremo Matera immaginando le possibilità di futuro. Per il secondo laboratorio, con La Scuola Open Source e Open Design School, lavoreremo su uno strumento digitale capace di abilitare conversazioni per costruire il domani. È un’occasione di riflessione, di sintesi, di visione, per capire cosa è successo e per lanciare proposte sulle città che desideriamo.
Il progetto XYZ2019 con La Scuola Open Source prevede una piattaforma digitale (sito web), un processo di community development, networking e animazione della stessa, con le seguenti finalità:
- raccogliere, misurare, sistematizzare e valorizzare quanto fatto durante Matera 2019 (eventi, relazioni, contenuti, idee, etc.);
- connettere tutte le persone che hanno partecipato alle attività, promuovere l’auto-organizzazione e la collaborazione dal basso;
- costruire una piattaforma digitale che abiliti in maniera efficace la produzione culturale indipendente.
La partecipazione al laboratorio è gratuita e aperta a tutti coloro che sono interessati a prendere parte ad un processo di rigenerazione urbana partecipativa, provenienti da qualsiasi background professionale/accademico. I laboratori si terranno nella sede dell'Open Design School le attività del laboratorio saranno concentrate nelle giornate tra il 7 e il 15 dicembre.
Per partecipare a XYZ2019 è necessario compilare il form entro le 23:59 del 20 novembre 2019. La lista dei partecipanti selezionati sarà pubblicata sul sito del laboratorio entro il 22 novembre. L’iscrizione dovrà essere accompagnata da una lettera motivazionale e da un curriculum vitae (una breve auto-presentazione con l'elenco delle proprie esperienze). Sarà possibile allegare facoltativamente un portfolio.
Per avere maggiori informazioni sulla call e inviare la tua candidatura clicca qui.
Thauma | Atlante del Gesto: oltre la funzione, alla natura del gesto

Il mese di settembre è stato attraversato da una nuova filosofia legata al gesto. Grazie ai laboratori di Virgilio Sieni, realizzati per il progetto Thauma | Atlante del Gesto, decine di cittadini hanno potuto riscoprire, reinterpretare e dare nuova dignità a gesti antichi vissuti sino a ora come semplici complementi di un’azione, di un obiettivo altro.
La rielaborazione, la lentezza e la riflessione hanno regalato a quanti si sono cimentati negli spazi di I-Dea o in quelli del Teatro Quaroni de La Martella (riaperto per l’occasione) la possibilità di ripensare il gesto e percepirne la natura più profonda, anche attraverso un’esplorazione del proprio io più intimo.
È il caso, forse quello più forte emotivamente, dell’Agorà Madri-Figli. Un laboratorio che si è rivelato, nella performance finale, come una profonda sublimazione della gravidanza e del suo momento finale, il parto. Lasciando parlare i corpi e gli sguardi, sei coppie di madri e figli hanno esplorato la loro relazione, nei suoi aspetti più fisici, sensoriali, legati a quella memoria del corpo talvolta affogata nella quotidianità. Un modo per raccontarsi e raccontare un legame indissolubile che si realizza nell’accudimento, ma ha radici nella natura animale della procreazione.
Con i laboratori “Danze di Frontiera” e “Officina Tattile”, i cittadini hanno svuotato il gesto della sua funzione per riflettere sulla sua natura. Gesti antichi, ripetuti per secoli e poi dimenticati, hanno ritrovato una dignità propria slegata dal lavoro dei campi. L’azione si percepisce così in modo indipendente, lasciando ai corpi una nuova consapevolezza, “attribuendo al gesto un peso più specifico della casualità” dice entusiasta uno dei partecipanti.
Ed è un’altra cittadina, Vittoria, che ha partecipato ai laboratori del Teatro Quaroni, a svelare il senso profondo della sua esperienza con Virgilio Sieni. “Pensare al gesto – afferma- come momento di comunicazione, non di imitazione, attraverso un’espressività che la renda più diretta, più efficace per certi versi, non filtrata”.
Thauma Atlante del gesto, la terza mostra di I-DEA a cura di Virgilio Sieni

Tra arte e danza, la terza mostra di I-DEA Thauma Atlante del gesto dal 13 settembre al 7 ottobre, è stata una ricerca intima sui gesti perduti. Un viaggio partito dallo studio e dall'esplorazione di materiali provenienti dagli archivi della Basilicata e di altre regioni italiane per andare a creare un archivio del gesto attraverso mostre, installazioni, pratiche, azioni coreografiche, performance e progetti speciali. Virgilio Sieni, già direttore della Biennale di Venezia Settore Danza dal 2013 al 2016, è uno dei danzatori e coreografi più rappresentativi nel panorama europeo, e ha curato per la prima volta questa straordinaria mostra. A Cava Paradiso Thauma Atlante del gesto ha ospitato una serie di tavole sull'esplorazione del corpo alla ricerca dei gesti scomparsi e formate da disegni, fotografie, annotazioni, sequenze, oggetti, filmati e mappe. Un vero e proprio atlante di gesti ogni giorno arricchito di materiali di ricerca sul campo divenendo una piattaforma di studio e un'officina permanente di ricerca e creazione, in un processo partecipativo che ha coinvolto attivamente i cittadini. L'allestimento, corpo pulsante e vivo del progetto in continuo divenire, ha mantenuto alcuni elementi della mostra precedente di Studio Formafantasma, come sempre accade nel passaggio da una mostra all’altra nell’ambito del progetto I-DEA. Un ricco programma di performance, azioni e pratiche sul gesto ha accompagnato la mostra durante tutto il mese di settembre. In occasione dell'inaugurazione del 12 settembre, abbiamo assistito a “Danze domestiche” accompagnate da musica eseguita dal vivo da Roberto Cecchetto alla chitarra: danze create con alcuni cittadini incontrati precedentemente nei loro luoghi privati da Virgilio Sieni e la sua équipe, che ne hanno raccolto i gesti e gli oggetti per trasformarli in installazioni coreografiche realizzate a partire dai gesti rituali e dagli oggetti recuperati. Dall'11 al 16 settembre si è svolto il Laboratorio di costruzione con legno di spiritelli e monachicchi rivolto a bambini tra i 6 e gli 11 anni, a cura di Viola Tortoli Bartoli, ispirato alla tradizione dei personaggi del folklore lucano. Il programma delle azioni coreografiche è continuato il 13 settembre con le “Danze contro il malocchio”, che la Compagnia Virgilio Sieni (con musica dal vivo eseguita da Michele Rabbia alle percussioni) ha presentato come installazioni sopra piedistalli di tufo, il 15 settembre con Agorà Madri e Figli, danze in duetto realizzate da coppie di madri e figli, frutto di un processo creativo realizzato con Sieni, e musica dal vivo di Roberto Cecchetto alla chitarra, il 19 e il 22 settembre con le Danze di Frontiera, sui gesti scomparsi, interpretati dai cittadini e nate da un processo di immersione nella natura del gesto. Tra il 23 e il 28 settembre Officina Tattile ha ridato vita al Teatro Quaroni a Borgo La Martella, lo spazio progettato da Ludovico Quaroni su richiesta di Adriano Olivetti per il grande intervento urbanistico utopico condotto negli anni '50 dall'imprenditore, che teneva insieme architettura, impresa e attenzione per la comunità. Performance, laboratori e dialoghi si sono alternati in questo meraviglioso spazio restituito per una settimana a tutta la comunità. Il programma è stato completato, sempre all'interno del Teatro da i Laboratori Spazio Tattile, in collaborazione con il danzatore non vedente Giuseppe Comuniello (con il quale realizzerà anche l'opera breve Danza Cieca), dall'incontro performativo “Di fronte agli occhi degli altri” con Virgilio Sieni. Infine il 28 settembre “Ballo Comune”, dove Sieni ha guidato una danza finale collettiva rivolta a tutti, cittadini, danzatori e performer di ogni età e provenienza, costruita sul momento attraverso indicazioni primarie sui gesti semplici che ci formano come individui: un materiale di movimenti liberamente eseguiti secondo le proprie capacità, dando vita a un gioco di ripetizioni. Un progetto accompagnato dai musicisti Spartaco Cortesi e Naomi Berrill. Lo spazio I-DEA da “Thauma Atlante del gesto” è in transizione e si trasformerà gradualmente in “Il Paese di Cuccagna” curato da Navine G. Khan-Dossos e James Bridle, la quarta mostra che inaugurerà il 18 ottobre e sarà aperta fino al 18 novembre.
Thauma Atlante del gesto è stata un’inedita ricerca sulle posture, sulle risonanze fisiche ma anche emotive delle persone messe in dialogo con le immagini recuperate dagli archivi storici della Basilicata.
Call per candidare il tuo gioco per FUSION Urban Games Festival

Aggiornamento del 3 ottobre 2019
Pubblicati in Amministrazione Trasparente gli esiti della procedura di selezione.
Vuoi diventare protagonista dei prossimi “FUSION Urban Games Festival” candidando il tuo workshop o il tuo gioco?
Matera 2019 e Plovdiv 2019 hanno prodotto congiuntamente un grande festival di giochi urbani che vedrà protagoniste le due città gemelle capitali europee della cultura in due fine settimana: 25-27 Ottobre 2019 a Plovdiv e dal 31 Ottobre al 2 Novembre 2019 a Matera. Il festival fa parte del programma di “Plotera, Plovdiv and Matera together for an Open Future” - il programma culturale comune per Plovdiv e Matera - le due capitali europee della cultura per il 2019. I partecipanti al festival esploreranno strade affollate e angoli dimenticati, parchi fioriti e giungle di cemento, ripide colline e misteriosi spazi sotterranei. Con le forze congiunte di cittadini e progettisti di giochi urbani di tutto il mondo proveremo a riscoprire e ripensare gli spazi urbani delle due capitali europee della cultura 2019. Il gioco urbano è un’esperienza che diverte e al tempo stesso incoraggia dinamiche sociali in cui i cittadini esplorano spazi inediti della città. Sin dal Dossier finale di candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019, il gioco urbano partecipato è stato individuato come importante strumento di attivazione sociale in cui vivere esperienze culturali immersive e occasioni divertenti per conoscere meglio la città. I giochi combineranno game design, performing arts e installazioni in spazi pubblici.
Consulta attentamente il bando nella sezione dedicata in Amministrazione Trasparente e candida qui il tuo gioco/workshop per la prima edizione del Fusion - Urban games festival entro il 22 Settembre 2019.
Per ulteriori info scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Trenodìa, un corteo come forma d'arte nel cuore del Sud

Un grande corteo come forma d'arte ha unito in un abbraccio le aree interne del Sud Italia. Trenodia, il progetto di arte pubblica realizzato da Mariangela e Vinicio Capossela, in dieci giorni ha attraversato le aree interne di Calabria, Campania e Basilicata dal 20 al 30 agosto, coinvolgendo cittadini e artisti in un corteo del pianto verso ciò che nel nostro mondo è in pericolo di vita. Il "primo fuoco" partito in Calabria da Isola Capo Rizzuto è stato "L'opificio del nero", una performance di tintura dei tessuti, lamentazioni musicali e orazioni civili, preceduto dalla proclamazione del Comune calabrese a Capitale europea della cultura per un giorno. Una sperimentazione voluta dal Ministero dei beni culturali per trasferire fuori dai confini lucani l'esperienza originale fatta in Basilicata dai comuni lucani.
Nella tappa successiva “Trenodia” si è spostata nell'Alta Irpinia, in occasione dello Sponz Fest a Calitri, un appuntamento annuale che per il settimo anno consecutivo si è svolto lì con la direzione artistica di Vinicio Capossela. Anche in questa circostanza il comune è stato insignito del titolo di capitale europea della cultura per un giorno. Da Calitri sempre in Irpinia a Cairano e a Lacedonia. Gli appuntamenti in Basilicata si sono tenuti invece il 27 a Tricarico, la città di Rocco Scotellaro e di Antonio Infantino, con le orazioni civili di Pietro Laureano e di Vinicio Capossela e giovedì 29 a Matera dove il corteo funebre del pomeriggio è partito dal Rione Piccianello fino a Cava del Sole, dove il concerto finale di Vinicio Capossela ha concluso questo straordinario percorso. Un concerto speciale, un inedito inno al nero, colore della fertilità e delle tenebre ma anche del meridione, del lutto e del riparo. Con Trenodìa abbiamo riscoperto un mondo onirico che affonda le sue radici nella tradizione popolare di tutto il Sud.
Trenodìa è un progetto ideato e diretto da Mariangela e Vinicio Capossela, prodotto da Matera 2019 con Sponzfest Sottaterra 2019, il festival diretto ogni anno da Capossela nell’Alta Irpinia.
photo credits: Giuseppe Di Maio
Materadio 2019, torna la festa di Rai Radio3 a Matera dal 13 al 15 settembre

Dal 13 al 15 settembre torna Materadio, la nona edizione della festa di Radio 3 nella capitale europea della cultura!
Un lungo viaggio che Matera 2019 ha compiuto insieme a Rai Radio 3 con appuntamenti da non perdere tra produzioni originali e grandi nomi della musica, del teatro e del cinema italiano e internazionale. Materadio quest’anno parte da una tematica importante, “I Sud”, per parlare attraverso i vari momenti della rassegna di una parte del mondo definita non solo geograficamente ma anche da una dialettica storica di criticità e opportunità.
L’anteprima di Materadio si terrà il 12 settembre nello spazio Essenza Lucano a Pisticci Scalo* con il concerto di Teresa De Sio, una grande cantante italiana. Un luogo magico dove poter comprendere appieno il legame tra la Basilicata e Amaro Lucano, Essential Partner di Matera 2019.
Materadio aprirà ufficialmente il sipario venerdì 13 settembre alle 16 nell’auditorium Gervasio in piazza Sedile con un grande omaggio ad Andrea Camilleri attraverso le parole di Roberto Nobile e Mimmo Cuticchio. Durante la rassegna i programmi radiofonici di intrattenimento culturale come Fahrenheit, Radio3 Scienza, Tutta la città ne parla e Radio3 Mondo si terranno nell’Auditorium Gervasio del Conservatorio, in piazza Sedile. Mentre in piazza San Francesco verrà allestito il palco per gli spettacoli teatrali e musicali (Teresa De Sio e tanti altri) e il Materadio Village, lo spazio allestito da Open Design School dove si terranno conferenze, incontri e presentazioni. I grandi concerti della sera si terranno invece a Cava del Sole, con numerosi ospiti speciali tra cui il grande sassofonista Jan Garbarek e il suo quartetto e Trilok Gurtu che il 13 settembre si esibiranno in una produzione inedita realizzata insieme a Gezziamoci, la rassegna dell’Onyx Jazz Club di Matera. Il 14 settembre invece sul palco di Cava del Sole salirà l'Orchestra Popolare "La Notte della Taranta". Diretta dal maestro Daniele Durante, è oggi composta da musicisti di pizzica e musica popolare di tutto il Salento. Nel corso della serata non mancheranno sorprese con ospiti internazionali.
Il momento finale, quello del saluto alla città di Matera e a questa edizione di Materadio, comporterà quest’anno un simbolico passaggio del testimone: da Matera 2019 a Galway 2020, città irlandese che insieme alla croata Rijeka sarà la prossima Capitale europea della cultura. A marcare questo ponte tra Basilicata e Irlanda non potevano che essere i Modena City Ramblers, il gruppo musicale italiano che meglio ha espresso una relazione di suoni, idee, volti e lotte. In un nuovo incendiario live set tra i successi di 25 anni di storia della band a cui si aggiungeranno, direttamente dal Traidphicnic - l’importante festival di musica tradizionale irlandese che ogni anno si svolge proprio a Galway - tre dei più importanti artisti di questo genere: Gearóid Ó Murchú, Ruairi Liam Mac Con Iomaire e Rebecca Ní Éallaithe.
Tra gli ospiti più attesi di quest’anno anche l’astronauta Samantha Cristoforetti, la prima donna italiana negli equipaggi dell'Agenzia Spaziale Europea che a cinquant’anni esatti dal primo allunaggio ci racconterà la sua esperienza tra le stelle.
Il programma di questa edizione di Materadio rappresenta un modo per capire i Sud offrendo idee, voci e suoni utili a comprendere la straordinaria complessità di questa parte di mondo.
Scopri il programma completo su Matera Events qui!
* Essenza Lucano potrà essere raggiunto tramite servizio navetta da Matera al costo di 5€ con partenza da Piazza Matteotti alle 19.30 e ritorno ore 22.30. Per info e prenotazioni, rivolgersi a Ridola Viaggi, Via Domenico Ridola, 54 (MT) | 0835/314233 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.ridolaviaggi.it
Abitare l’Opera, riscoprirsi cittadini partecipando

È un’esperienza di riappropriazione, per certi versi di riconciliazione, quella raccontata dai cittadini che hanno partecipato alla messa in scena del prologo della Cavalleria Rusticana, per la regia di Giorgio Barberio Corsetti. Lo spettacolo itinerante nei Sassi, una declinazione in chiave moderna dei Sette Peccati, in questa accezione “Capitalisti”, rappresentava una parte integrante del progetto “Abitare l’Opera”, e accompagnava gli spettatori all’opera di Pietro Mascagni, realizzata grazie all’orchestra del Teatro San Carlo di Napoli in Piazza San Pietro Caveoso.
Un esperimento inedito che ha unito persone provenienti da contesti profondamente differenti, facendone una compagnia capace di animare gli antichi rioni, non più soltanto splendido scenario, ma elemento portante della performance. Cittadini e artisti professionisti si sono così ritrovati per dare vita a una delle produzioni più importanti dell’anno da Capitale Europea della Cultura.
La riappropriazione, dunque, è passata anche attraverso i Sassi. I cittadini, impegnati nel coro che sosteneva le scene recitate dagli artisti, hanno interpretato canti tradizionali della città e di tutta la regione. A una condizione, però, ben chiara sin dall’inizio. L’obiettivo del coro non era la ricerca del dialetto puro, talvolta rivendicato come lingua materna e poi umiliato in un utilizzo che cerca solo l’autocompiacimento. La ragion d’essere del canto popolare era la trasmissione di un messaggio universale che prescinde dal localismo identitario. Intonare oggi quei canti, nelle vie nelle quali avevano già mille volte risuonato, con una consapevolezza diversa, era la sfida, che si può dire vinta, dei cittadini che hanno partecipato ad Abitare l’Opera.
Lo stesso vale per gli artisti, alcuni dei quali di origine materana, che raccontano di una sorta di riconciliazione, quel fenomeno per il quale si può fare pace con se stessi e con la propria terra dopo averla lasciata, solo tornando e facendoci i conti da adulti.
Ed è in questa serie di sentimenti intimi e profondi che hanno animato quanti partecipavano a questa esperienza unica, che si ritrova la forza singolare di Abitare l’Opera.
Chiamata pubblica per prendere parte al nuovo Vangelo di Milo Rau

Milo Rau risponde subito alle mail che riceve, oppure mai. E da questo aneddoto nasce la collaborazione tra il regista svizzero e il Consorzio Teatri Uniti di Basilicata per il progetto “Tòpoi. Teatri e nuovi miti”: con una semplice mail in cui il Consorzio proponeva a Rau di collaborare ad un lavoro per la Capitale Europea della Cultura.
Milo Rau, affascinato dalla calma antica della città di Matera, decide di voler girare qui un film su Gesù, nella terra che ha fatto da scenario a “Il Vangelo secondo Matteo” di Pasolini e ”The Passion” di Mel Gibson. Cosa predicherebbe il profeta se tornasse nel ventunesimo secolo? Dove andrebbe e chi sceglierebbe come suoi apostoli? Sono queste le fondamenta de “Il Nuovo Vangelo”, il progetto interdisciplinare in cui, ancora una volta, il regista userà teatro e cinema per raccontare le ingiustizie umane.
Durante un primo viaggio di ricerca in quell'Italia Meridionale ai confini dell'Europa, Milo Rau e il suo team si aggirano tra i cosiddetti “ghetti”, i campi in cui i migranti che raccolgono arance e pomodori vivono in condizioni disumane. Ed è questa la realtà che “Il Nuovo Vangelo” racconterà: lo stesso Gesù era un rivoluzionario e aveva lavorato come falegname nei grandi cantieri dell’impero romano. Il suo “no” al sistema globale di sfruttamento a lui contemporaneo, la combinazione di impegno rivoluzionario (all’epoca si crocifiggevano solo i sovversivi) e la ricerca di una nuova forma di solidarietà hanno ispirato il regista.
Tornare alle radici del Vangelo per metterlo in scena come passione di un'intera civiltà: un cast di rifugiati e piccoli agricoltori mandati in fallimento dall’agroindustria riscriverà un manifesto di solidarietà con i più poveri, una rivolta scenica per un mondo più equo e umano. Come nella Palestina di Cristo abitata da popoli senza terra, così oggi in Europa i migranti saranno i primi ad essere considerati i nuovi apostoli.
Durante la fase di ricerca, fondamentale è stato l’incontro con Yvan Sagnet che ha aiutato la troupe a decifrare il funzionamento dei ghetti e del caporalato e del motivo della loro esistenza. Yvan è un ragazzo camerunense arrivato in Italia nel 2007 per studiare Ingegneria delle Telecomunicazioni al Politecnico di Torino. Dopo un esame andato male perde la borsa di studio e nel 2011 va a lavorare come raccoglitore di pomodori a Nardò, nel Salento, per la masseria Boncuri. Dopo essere entrato in contatto con il sistema del caporalato che recluta illegalmente e sfrutta i lavoratori del pomodoro, Yvan diventa portavoce di uno sciopero durato un mese contro le disumane condizioni di lavoro e che porta ad una riforma e al primo processo in Europa sulla riduzione in schiavitù.
Sarà Yvan ad interpretare il nuovo Messia. La sua esperienza sarà preziosa per comprendere ciò che succede in quei non luoghi che fanno parte di un sistema globale molto articolato di cui la raccolta dei pomodori è solo la punta dell'iceberg.
Chi lo seguirà? Esattamente come nel Vangelo è Yvan, che interpreta Gesù, a cercare tra i più grandi campi profughi d’Italia i suoi discepoli con cui condurrà la “Rivolta della Dignità”. In questa visita tra gli ultimi la troupe incontra una realtà inaspettata che mai le inchieste giornalistiche riusciranno a descrivere fedelmente. Come in un documentario utopico questa realtà verrà ripresa ed entrerà a far parte del racconto finale in un contrasto tra le scene bibliche (la prima parte segue esattamente ciò che viene narrato nella Bibbia) e il making of.
Accanto ai ragazzi incontrati nei campi ci saranno anche attori professionisti come Enrique Irazoqui, il leggendario Gesù di Pasolini che interpreterà Giovanni Battista e Maia Morgenstern, la Madonna nella Passione di Mel Gibson che sarà la madre del redentore nero Sagnet.
Continuano con Matera 2019 le ricerche dei cittadini temporanei che prenderanno parte alle riprese e faranno parte del cast. Il 21, 22 e 26 agosto attori dilettanti e chiunque sia interessato a prendere parte alla realizzazione di questo straordinario progetto potrà partecipare ai casting per la selezione di alcune figure chiave della performance come Ponzio Pilato, Barabba, i Farisei e i soldati romani. Non è richiesta alcuna esperienza specifica, ma un interesse o un legame particolare con il personaggio che s’intende interpretare. Per confermare la partecipazione è importante tener conto delle date di disponibilità per le riprese ed è obbligatorio inviare un'e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. con le motivazioni per il ruolo scelto.
A fine settembre e agli inizi di ottobre Matera si preparerà prima con la messa in scena dell’ingresso in Gerusalemme, poi con la Passione e la Crocifissione di Cristo che terrà il suo sermone sulla montagna, verrà torturato e crocifisso e infine resusciterà sotto gli occhi di centinaia di turisti. La produzione sarà aperta a conferma del pensiero di Milo Rau per cui il teatro non è un prodotto ma un processo a cui il pubblico dovrebbe avere accesso.
Photo Credits: Yvan Sagnet e i suoi discepoli Jeremiah Akhere Ogbeide, Papa Latyr Faye, Mbaye Ndiaye and Anthony Nwa-chukwu sulla spiaggia. (©2019 Fruitmarket/Langfilm. Photo Thomas Eirich-Schneider)
“La Rivolta della Dignità” e “Il Nuovo Vangelo” di Milo Rau, parte del progetto Matera 2019 "Tòpoi. Teatro e nuovi miti“, è una produzione interdisciplinare composta da una campagna, una performance e un film.
La campagna è organizzata da IIPM - International Institute of Political Murder insieme a Associazione No Cap - Contro ogni forma di caporalato, Comitato dei braccianti della Felandina, Ghetto Out Casa Sankara, Spin Time Lab Roma, Osservatorio Migranti Basilicata, Agricola Leggera, Campo Libero, Altragricoltura – Confederazione per la Sovranità Alimentare, UILA Taranto – Unione Italiana lavoratori agro alimentari con la partecipazione di European Alternatives, European Center for Constitutional and Human Rights (ECCHR), Medico International, FUTURZWEI – Stiftung Zukunftsfähigkeit.
La performance è una co-produzione di IIPM - International Institute of Political Murder con Matera Basilicata 2019 Fondazione, Teatro di Roma e NTGent in collaborazione con Teatri Uniti di Basilicata, Fruitmarket e Langfilm con la partecipazione di ProLoco Ginosa, Universität für angewandte Kunst Wien.
Il progetto cinematografico è una produzione di Fruitmarket e Langfilm in coproduzione con SRF SSR, ZDF in collaborazione con Arte, IIPM - International Institute of Political Murder, Matera Basilicata 2019 Foundation, Consorzio Teatri Uniti di Basilicata e Teatro di Roma Con il supporto di Kulturstiftung des Bundes, European Cultural Foundation, Filmund Medienstiftung NRW, Office of Culture (FOC), Zürcher Filmstiftung, DFFF - Deutscher Filmförderfonds, Kanton St.Gallen Kulturförderung / Swisslos, BKM - Die Beauftragte der Bundesregierung für Kultur und Medien, Volkart Stiftung, GEA – Waldviertler, Stadt Lausanne und Kanton Waadt, Fondo Etico di BCC Basilicata.
Call per danzatori per il laboratorio Spazio Tattile

Il laboratorio Spazio Tattile sarà condotto da Virgilio Sieni e Giuseppe Comuniello, un danzatore non vedente, per il progetto "Thauma, Atlante del Gesto", una riflessione del grande coreografo e danzatore Virgilio Sieni, ideato per la città di Matera nell'ambito del programma I-DEA.
Il laboratorio si terrà al Teatro Quaroni a La Martella (Matera) ed è rivolto a danzatori, performer e attori maggiorenni che desiderano approfondire i temi dello spazio tattile, la relazione tra uomo e ambiente, la vicinanza quale strumento di inclusione e accoglienza dell’altro.
Il laboratorio si terrà da Lunedì 23 settembre a Venerdì 27 settembre 2019, dalle 15.00 alle 17.00
Ogni candidato dovrà inviare una copia del proprio Curriculum Vitae all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e compilare il form al seguente link.
Sarà possibile inoltrare la propria candidatura fino a martedì 19 settembre. L'esito delle selezioni, operate dal coreografo, verrà comunicato nei giorni seguenti.
Descrizione Laboratorio:
Laboratorio condotto da Virgilio Sieni e Giuseppe Comuniello, un danzatore non vedente, rivolto ad artisti, danzatori e tutti coloro che desiderano approfondire i temi dello spazio tattile, la relazione tra uomo e ambiente, la cura della “casa comune”, l’insegnamento sull’identità empatica del gesto nell’educazione alle forme di vicinanza, la capacità di elaborare e manipolare lo spazio tra le cose, la percezione e la pratica della biofilia, cioè come geneticamente siamo funzionali all’ambiente secondo un processo empatico di sensibilità spontanea alla bellezza. Pratiche che si rivolgono all’elaborazione dello spazio tattile, del margine dell’azione e del luogo della vicinanza quale strumento di inclusione e accoglienza dell’altro.
Matera 2019 al Jova Beach Party di Policoro

Il Jova Beach Party 2019, uno degli eventi più importanti dell'estate 2019 fa tappa il 13 agosto in Basilicata sulla spiaggia di Policoro, in località Torre Mozza. Un grande show tra i pezzi che hanno segnato la storia di Jovanotti e della musica italiana e tanti spettacoli che vedranno protagonisti anche altri ospiti speciali che regaleranno al numeroso pubblico una giornata indimenticabile!
Se sei in possesso del biglietto della tappa di Policoro portalo con te presso i nostri *infopoint e acquista il passaporto per Matera 2019 a soli 12 euro invece di 19 euro per partecipare a tutti gli appuntamenti della Capitale Europea della Cultura fino alla fine dell'anno!
*infopoint di Matera 2019
Matera | Via Lucana 125-127
Matera | Museo Nazionale d'arte medievale e moderna della Basilicata di Palazzo Lanfranchi
Metaponto | Museo Archeologico Nazionale
Abitare l'opera, l'opera lirica tra i Sassi di Matera

Uno dei momenti più intensi del programma culturale di Matera 2019 è andato in scena dal 31 luglio al 3 agosto con Abitare l’Opera, una grande produzione culturale realizzata con uno dei teatri più antichi del mondo: il Teatro San Carlo di Napoli. Un grande successo di pubblico e una scommessa vinta, quella di portare l’opera lirica nel grande palcoscenico naturale dei Sassi di Matera su una passerella in mezzo al pubblico, mettendolo a contatto diretto con l’azione teatrale. Oltre mille spettatori hanno applaudito lo spettacolo di “Cavalleria rusticana”, con piazza San Pietro Caveoso trasformata in uno spazio scenico e la facciata della Chiesa di Santa Maria di Idris utilizzata per le spettacolari videoproiezioni. Lo spettacolo è andato in diretta su Rai5 sabato 3 agosto con la regia di Giorgio Barberio Corsetti e Juraj Valcuha come direttore d’orchestra e del coro, mentre nel cast hanno preso parte Veronica Simeoni, Roberto Aronica e George Gagnidze. Il prologo de ‘I sette vizi capitali(sti)’, che hanno denunciato gli eccessi del liberismo, ha introdotto le giornate di spettacolo coinvolgendo i cittadini divisi per stazioni. In ognuna il coro ha eseguito i canti popolari legati ai vari peccati: superbia, accidia, lussuria, ira, gola, invidia e avarizia, con il grande scenario dei Sassi al tramonto a fare da quinta teatrale. Contemporaneità e tradizione hanno caratterizzato il lungo e suggestivo percorso, raccontando le debolezze dell’umanità con le performance seguite da due grandi maschere in contrapposizione: il bene e il male, che spesso nella vita di tutti i giorni rappresentano le due facce della stessa medaglia. Tra applausi e standing ovation, i giorni di Abitare hanno lasciato al pubblico una straordinaria esperienza immersiva. Con la messa in onda televisiva di “Cavalleria rusticana” il segnale è stato diffuso in tutta la Svizzera e sul canale Arte, che ha trasmesso l’evento in Svizzera, Francia, Germania, Belgio, Austria, Lichtenstein, Lussemburgo, Principato di Monaco e nei paesi francofoni d’oltremare. L’opera sarà presentata da metà agosto in Giappone, Ungheria, Slovenia e Grecia mentre tra il 2019 e il 2020 “Cavalleria rusticana” verrà distribuita nei cinema in Europa, Corea, Stati Uniti e America Latina e dalla primavera del 2020 sarà invece disponibile in dvd. Anche nel grande cantiere di “Abitare l’Opera” i cittadini di Matera hanno avuto la possibilità di partecipare attivamente alla prima creazione di un’opera lirica messa in scena nel teatro naturale della città, affiancando gli artisti provenienti da uno dei teatri più prestigiosi al mondo, il Teatro San Carlo.
Matera vista dalla Luna

La rassegna “Matera vista dalla Luna” dal 15 al 24 luglio ha visto un ricco programma di iniziative tra anteprime mondiali, concerti, allestimenti urbani, presentazioni di libri e proiezioni di film ricordando il primo uomo sulla luna e Rocco Petrone, il grande lucano che guidò la missione Apollo 11.
10 giorni di spettacoli accompagnati da allestimenti lunari per le vie del centro e i grandi concerti a Cava del Sole. L’anteprima del programma della rassegna si è tenuta lunedì 15 luglio alle ore 18.30 a Cava Paradiso con “Nanogagliato Festival incontra Matera 2019”: gli scienziati dell’accademia promossa da Mauro Ferrari, hanno dialogato con il pubblico sul mondo delle scienze, delle nanotecnologie e dello spazio. Un’occasione in cui è stato possibile effettuare la visita guidata della mostra “Visione Unica” di Studio Formafantasma, all’interno del progetto I-DEA. La mattina del 16 luglio il Giardino dei MOMenti in Piazza Semeria ha ospitato una serie di Esperimenti Lunari, il laboratorio per giovani scienziati della Junior Academy Gagliato Nanoscienze, dove i giovanissimi hanno svolto una serie di esperimenti, dalle fasi lunari al ruolo della nanoscienza nello spazio. Nel pomeriggio Sasso di Castalda, Capitale per un Giorno, ha proposto un ricco programma dedicato proprio a Rocco Petrone, uno dei suoi cittadini più illustri della storia di questo straordinario borgo lucano. Mercoledì 17 luglio alle 18, in piazzetta della Cittadinanza Attiva, si è tenuto un incontro con il poeta e scrittore Davide Rondoni in occasione della presentazione del suo ultimo libro “E come il vento. L'Infinito, lo strano bacio del poeta al mondo” a 200 anni dal componimento di Giacomo Leopardi. Terrazza Lanfranchi ha poi fatto da sfondo alla proiezione “Luna italiana. Rocco Petrone e il viaggio dell’Apollo 11”. A 50 anni dall’allunaggio un documentario prodotto dall’Istituto Luce-Cinecittà per A+E Networks Italia con il patrocinio di Agenzia Spaziale Italiana in collaborazione con NASA e diretto da Marco Spagnoli. La serata è stata aperta dalla presentazione della nuova edizione del libro "Dalla Terra alla Luna" di Renato Cantore dedicato a Rocco Petrone: una storia straordinaria che coniuga emigrazione e sogno americano. Giovedì 18 luglio a Cava del Sole la performance multimediale “Apollo Soundtrack” ha voluto celebrare proprio a Matera il progresso scientifico delle esplorazioni spaziali dopo 50 anni da quell’evento straordinario. Il momento clou è stata l’esecuzione della performance multimediale scritta da Brian Eno, Roger Eno e Daniel Lanois, ed eseguita per la prima volta fuori dal Regno Unito dalla band britannica Icebreaker, con B.J. Cole, Roger Eno e con la partecipazione straordinaria della violoncellista islandese, Gyda Valtysdottir. Nello splendido spazio all’aperto di Cava del Sole, il pubblico ha sperimentato l’emozione e il mistero della Missione Apollo 11 con una sinestesia tra stimolazione visiva e suono spaziale. Lo spettacolo ha riproposto ingrandimenti delle immagini NASA del giorno che sancì l’inizio di una nuova era e contenuti generati da Leonardo, sponsor esclusivo dell’evento, con immagini della terra provenienti dallo spazio. La giornata del 18 luglio è stata inaugurata agli Ipogei di San Francesco dalla presentazione del libro per ragazzi “Di luna in luna. Storia di un’esplorazione che è appena iniziata” di Stefano Sandrelli edito da Feltrinelli.
Due le iniziative in programma il 19 luglio. Nel pomeriggio “Costellazione, Il cielo in una stanza”, in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Brera. L'opera d'arte real-virtuale, collettiva, unitaria e permanente nata da ExpoMilano2015, ha accolto Matera 2019 presso il Giardino dell’Angelo, nel cuore dei Sassi. Mentre in serata a Cava del Sole è arrivata la tappa materana del “8 Tour” dei Subsonica. Una miscela di musica spaziale ed elettronica che da oltre venti anni stupisce il pubblico di tutta Italia. Una notte speciale che ha mandato in delirio il pubblico di Cava del Sole!
Nella speciale rassegna “Matera vista dalla Luna” presenti il 20 luglio anche alcuni dei progetti che rientrano nel lungo percorso di co-creazione svolto con le imprese culturali del territorio per comporre il programma di Matera 2019. Tra questi “The Sound of the Spirit” coprodotto da Matera 2019, Ateneo Musica Basilicata con il progetto Suoni di Pietra – MaterArmoniae e Lams Matera con il progetto Voices of the Spirit | Suoni dai mondi paralleli alle caverne, sviluppatosi in due momenti. Un omaggio alla vocalità nella sua accezione spirituale, attraverso una visione caleidoscopica di varie culture, sfiorando quella siriana e quella russa grazie alla presenza di artisti del calibro di Mirna Kassis ensemble, Sajncho Namčylak & Actores Alidos, Caterina Pontrandolfo e Nina Nikolina, l’artista bulgara arrivata grazie alla preziosa collaborazione con Plovdiv 2019, l’altra capitale europea della cultura 2019, nel concerto “Anima Mundi”. A seguire l’esecuzione in prima mondiale della "Missa Vox Dei" composta per l'occasione dal Maestro Nicola Campogrande ed eseguita dall’orchestra di Matera e della Basilicata e dall’Orchestra Filarmonica Federiciana accompagnate dal Coro Giovanile Italiano Feniarco e dai cori ABaCo di Potenza (Coro Polifonico Melos), Irsina (Coro Angelo Candela) e Tricarico (Coroeuterpe). È un Dio arrabbiato quello di Campogrande che risponde alla preghiera umana e che interviene in una Messa con voce dura e tonante. Il maestro infatti interviene nella struttura tradizionale con una sezione strumentale, la Vox Dei, che evoca turbamento e persino sdegno divino, ma conclude con un Amen che intona una risposta umana, dolce ma decisa. Una parata arcobaleno ha invaso nel pomeriggio le strade della Capitale Europea della Cultura per il primo storico pride cittadino: il Matera Heroes Pride. Al festeggiamento dei 50 anni dai primi moti di Stonewall che hanno aperto la strada alle manifestazioni mondiali per la richiesta di uguali diritti per le persone LGBT si è unito quello per i 50 anni della prima conquista della Luna attraverso il meraviglioso senso che li lega. Legato all’idea del viaggio come opportunità di nuove conoscenze e nuove scoperte il 21 luglio negli spazi antistanti la stazione ferroviaria di La Martella è giunto lo spettacolo di teatro viaggiante “Aware. La Nave degli incanti”, dopo aver attraversato la Basilicata nelle varie tappe di spettacoli in regione. Questo progetto è stato co-prodotto dalla compagnia teatrale Gommalacca Teatro e da Matera 2019. Il 22 luglio a Cava Paradiso, visite guidate alla mostra “Visione Unica” di Studio Formafantasma all’interno del progetto I-DEA e a seguire nella suggestiva cornice del Centro Visite Jazzo Gattini c’è stata la proiezione del film MOON di Duncan Jones (2009). Il programma di “Matera vista dalla Luna” si è chiuso il 24 luglio con un grande concerto sinfonico nella Cava del Sole. Sul palco è salita l’orchestra sinfonica nazionale della Rai diretta da James Conlon che ha presentato un programma denominato “Sinfonia per l’Europa”. Un concerto sotto le stelle e sotto la luna per chiudere con note d’autore una ricca settimana di eventi. La rassegna “Matera vista dalla Luna” è stata organizzata da Matera 2019 in collaborazione con il Polo museale della Basilicata e il Comune di Matera.
Il museo pop dei piccoli oggetti rifiutati

Dopo due mesi di esposizione ha chiuso le sue porte il museo itinerante che espone frammenti, tracce e piccoli oggetti ri-fiutati raccolti per il progetto M.E.M.O.RI. coprodotto da La Luna al guinzaglio.
Si tratta di un museo che nasce da un viaggio alla ricerca di souvenir e cose fatte a mano tra Europa e Mediterraneo che ha fatto tappa nelle cinque città portuali di Genova, Malaga, Marsiglia, Tétouan e Tunisi e all’interno dei confini lucani tra Bernalda, Matera, Muro Lucano, Potenza e Venosa. Nell’attraversare i luoghi, l’oggetto della ricerca è mutato insieme al senso stesso del souvenir, generando un passaggio dall’oggetto tipico all’oggetto topico.
Che cos’è un oggetto ri-fiutato? Tappi di bottiglia, biglietti aerei, confezioni, foglie, oggetti accidentali trovati in tasca o per strada. La collezione del Museo Euro-Mediterraneo dell'Oggetto RI-fiutato presenta Oggetti rifiutati non per loro natura, ma perché “fiutati di nuovo”. Oggetti che scartiamo in maniera automatica e spesso irragionevole e che possono invece trovare nuova vita.
Si tratta di un museo pop, un museo popolare che potrebbe essere allestito da chiunque perché fatto di piccoli oggetti, oggetti di poco conto frutto di incontri occasionali: frammenti di pietre, fili e tessuti riletti attraverso caleidoscopi, manopole e lenti d’ingrandimento.
Nella cornice della Chiesa Rupestre Santa Maria de Armenis che ha riaperto le sue porte dopo anni di chiusura per ospitare i contenuti del programma culturale di Matera 2019, dal 3 maggio al 7 luglio sono stati esposti tutti gli oggetti rielaborati come atto di rispetto verso la memoria che portano con sé, ma anche come gesto di salvaguardia del pianeta e quindi di noi stessi. La magia del M.E.M.O.RI. sta proprio nella narrazione di questi scarti e nell’incontro interattivo con tali oggetti. Il visitatore infatti è invitato ad attivare una "mano-missione" ovvero a mandare la sua mano in missione per stabilire un contatto diretto con il reperto e accedere alla sua memoria interna.
Nei 30 giorni di apertura M.E.M.O.RI. ha intercettato circa 1300 cittadini temporanei provenienti dall’Italia e dall’estero ma soprattutto dal mondo delle scuole, università, associazioni, fondazioni e centri estivi coinvolgendo adulti e bambini, educatori, docenti, gruppi associativi e pubblici con disabilità.
La collezione è divisa in un Anarchivio seguito da 5 sezioni che prendono il nome di Stanze, spazi in cui si invita a stare, a darsi tempo, rallentare, esplorare. L’Anarchivio è un archivio insolito che conserva, attraverso una raccolta di documenti e testimonianze, la memoria degli oggetti esposti e della metodologia di ricerca adottata nel processo di indagine. La Stanza dei Segni è lo spazio della mano che sfiora, stringe e affonda, ambasciatrice del nostro corpo che nel toccare lascia un segno, deposita un senso, sancisce il suo passaggio. La Stanza dei Frammenti è il luogo della fragilità e delle cose piccole, in cui gli oggetti parlano attraverso i loro resti e i dettagli, piuttosto che tramite la completezza. La Stanza delle Cadute è il raduno dei reperti più umili, raccolti da terra durante gli attraversamenti nelle botteghe artigiane; è il luogo in cui parlano le cose che cadono e che si perdono: segatura, fili, avanzi di lavorazione, bottoni. Nella Stanza delle Ripetizioni i reperti collezionati celebrano la ciclicità, il ritorno, la circolarità, le forme della materia. L’ultima stanza, quella delle Chimere aperta il 27 maggio è ispirata dalle suggestioni artistiche dell’artista giapponese Kaori Kato sull’universo del mito. È lo spazio in cui si avanza verso il futuro cavalcando suggestioni che hanno radici nel passato: oggetti, manufatti, attrezzi da lavoro e visitatori si trovano insieme ad essere parti di una stessa creatura, elementi della medesima struttura.
Ogni sala presenta un'opera in prestito ed è quindi collegata ad un Museo Spontaneo, un sistema diffuso di musei in rete aperti in diversi luoghi da cittadini, persone, associazioni. Sono sezioni esterne del M.E.M.O.RI. che, attivando un vero e proprio protocollo museologico per allestimento e inaugurazione, vengono aperte in altri luoghi ad opera di chiunque voglia trasformare la propria collezione privata in esposizione, racconto, accoglienza: ce n’è uno a Potenza a casa di un'artista, a Genova in una palestra di Tai Chi, nel Liceo artistico di Matera e altrove in Europa. Con l'app MemorAbilia, costruita appositamente per il progetto, è possibile scoprire di più sull’opera in prestito, su cos'era, chi la ospita e la sua dimensione nel Mediterraneo. L’applicazione, scaricabile sia su smartphone Android che iOs, arricchisce la fruizione del M.E.M.O.RI. con un’audioguida in inglese e italiano, approfondimenti scientifici, animazioni 3D e racconti in rima.
Tanti eventi e appuntamenti hanno anticipato, integrato e arricchito la dimensione espositiva del museo M.E.M.O.RI. al fine di accogliere nuove riflessioni sul tema del Mediterraneo, delle relazioni, dei linguaggi e dell’arte. Tra gli ospiti dei laboratori il fondatore del Museo Tolomeo Fabio Fornasari, l’antropolo e giornalista Duccio Canestrini, il fantasiologo Massimo Gerardo Carrese, il foto reporter Antonio Politano, le artiste Kaori Kato, Hassan Echair e Farah Khelil, la curatrice Maria Rosa Sossai, Fabio Bonelli e lo scrittore Gianluca Caporaso.
Ora che ha chiuso l’esposizione a Matera, la collezione del M.E.M.O.RI. riprenderà il suo viaggio approdando prima a Potenza, poi al Festival della Scienza di Genova, Bologna, Anversa e Malaga e chissà che non si arricchisca di ulteriori oggetti da ri-fiutare, rielaborare e salvaguardare.
Gardentopia Day 2, nel cuore della Basilicata tra i giardini di comunità

L'arte contemporanea entra nel cuore della Basilicata con il tour dei giardini di comunità di Gardentopia Day #2, un grande progetto che promuove la cultura del verde e la cittadinanza attiva grazie a nuove sinergie tra cittadini e artisti. Un’occasione per far incontrare tra loro i cittadini che lavorano alla gestione di questi spazi verdi urbani e partecipare agli interventi artistici e di socializzazione che qui sono realizzati da artisti provenienti da tutto il mondo, selezionati dalla curatrice del progetto Gardentopia, Pelin Tan. Tra cibo, coltivazione e filosofia il programma della giornata è iniziato da Matera, dove dalle 9 da Piazza Matteotti sono partiti 2 autobus con più di 100 cittadini, per iniziare un Gardentopia tour fra i comuni della Basilicata, percorrendo due tratte diverse. La prima tratta ha previsto una prima sosta mattutina al giardino di comunità di Irsina dove il pubblico ha partecipato all’intervento artistico “Radio di comunità” con la performance Radio Instabile degli artisti Futurefarmers e Maria Pecchioli che hanno lavorato con gli abitanti locali, piante e altro per immaginare collettivamente un nuovo "racconto di meraviglia". Il racconto è stato trasmesso localmente via radio e attraverso una serie di altoparlanti a forma di seme, migrando di mano in mano in tutto il paese. La seconda tappa ha attraversato il giardino di comunità di Campomaggiore dove a mezzogiorno è iniziato il “Pic-nic di comunità” animato dalle musiche dei Pu.Ba.La selectors e reso ancora più gustoso dalle tisane della Tisaneria Mobile. In parallelo, la seconda tratta ha previsto una prima sosta al giardino di comunità di Metaponto con la performance Epicurean garden del collettivo greco Errands, composto da architetti, artisti visuali e sociologi. Il gruppo ha realizzato un giardino epicureo secondo i modelli di vita del filosofo greco Epicuro. La seconda tappa presso il giardino di comunità di Stigliano ha invece previsto il “Pic-nic di comunità” animato dalla Euroband La Murgia’s street band. Tutti gli autobus si sono poi ritrovati alle 19 presso il giardino di comunità di Castelsaraceno per la “Cena di comunità”, accompagnata da due diverse attività: la performance dell’artista tailandese Rirkrit Tiravanija, noto per la creazione di relazioni sociali negli spazi d'arte e ampiamente riconosciuto come uno degli artisti più influenti nell'arte socialmente impegnata; e il talk del filosofo Nicola Perullo. L’artista tailandese Rirkrit Tiravanija ha concluso il Gardentopia Day #2 dando vita a una performance di cottura e a un’installazione nel giardino, cucinando con ingredienti locali e thai presso la NaturalMensa di Castelsaraceno, una mensa ecosostenibile con un servizio di pranzo sperimentale a base di prodotti biologici.
Gardentopia Day 1, tour a Matera tra i giardini di comunità

Con l’inizio della primavera il primo Gardentopia Day ha trasformato i giardini di Matera in luoghi di comunità. E da qui è partita la seconda fase di un grande progetto che promuove la cultura del verde e la cittadinanza attiva anche grazie a collaborazioni inedite tra cittadini e artisti. A curare lo sviluppo del progetto nel corso del 2019 sarà la sociologa e storica dell'arte turca Pelin Tan. Il primo Gardentopia Day si è aperto nella mattinata con la realizzazione del nuovo giardino di comunità a Casino Padula, sede di Open Design School a Matera, grazie al coinvolgimento di alunni e docenti dell’IC Padre Semeria plesso Don Milano, dell’Istituto Agrario Briganti e del Liceo Artistico C. Levi. Gli studenti sono stati i protagonisti della performance del “Giardino evolutivo - 100 alberi per Gardentopia” dell’artista Luigi Coppola, attivista e promotore di progetti di arte pubblica. Con questa azione inaugurale, si è cominciato a piantumare i primi dei 100 alberi di molte varietà di frutti minori destinati ai giardini pubblici della rete lucana. Nel pomeriggio gli alberi sono stati consegnati ai rappresentanti dei 22 comuni lucani che hanno aderito al progetto dopo la chiamata di Matera 2019 a tutta la Basilicata in collaborazione con l’Anci regionale, ovvero Bernalda, Stigliano, Salandra, Oliveto Lucano, Campomaggiore, Pietrapertosa, Irsina, Palazzo San Gervasio, Vaglio di Basilicata, Pietragalla, Montemilone, Lavello, Maschito, Barile, Rionero in Vulture, Rapone, Muro Lucano, Vietri di Potenza, Sasso di Castalda, Chiaromonte, San Costantino Albanese, Castelsaraceno, oltre Matera e Potenza. Piantare questi alberi nei giardini di comunità è stato un atto simbolico per dare avvio a una rete su tutto il territorio regionale agevolate dalla presenza degli artisti che useranno l’arte come strumento per coinvolgere la comunità. Il progetto del “Giardino evolutivo” illustrato dall’artista Coppola lavora sul tema della biodiversità superando l’idea della monocultura proprio come grazie all’agricoltura piante arrivate dai luoghi più diversi sono diventate piante che noi oggi consideriamo come nostre avendole accolte e integrate nel nostro territorio. Un tour in risciò e bici elettriche tra i tre giardini di comunità della città di Matera, ciascuno animato da una performance per il pubblico presente ha animato il pomeriggio del Gardentopia Day 1. Il giardino dei Momenti nel quartiere Lanera, gestito dall’Associazione delle MOM- Mamme materane all’opera, ha ospitato lo spettacolo di magia a cura dell’Associazione “Lacaposciuc A.S.D”. Da Agoragri il food design con Cozinha Nomade mentre alla Pascoli, nel giardino Spighe Bianche di via Lazzazzera, c’è stata l’esibizione dei Cantori Materani diretti da Alessandra Barbaro. Il tour si è concluso con il ritorno a Casino Padula per partecipare a una performance di Contini e passare la prima serata di primavera con un dj set.
Coldiretti ha offerto i cento alberi e le cento balle di fieno che hanno definito lo spazio del grande anfiteatro all’aperto di Casino Padula e la frutta ai partecipanti. Il Giardino Evolutivo è un progetto partecipativo che vuole sperimentare insieme a una vasta rete di giardini collettivi una visione aperta della pratica della riproduzione vegetale cercando di sfuggire alle logiche della dominazione della natura, dell’uniformità, della monocultura e
abbracciando logiche di ibridazione intraspecie, contaminazione, circolazione e complessità.
Matera - Giappone: call per uno scambio culturale tra artisti lucani e giapponesi

Lavori nel mondo dell’arte e della cultura e vivi in Basilicata? Vorresti ospitare un artista giapponese nel 2019 che ricambierà ospitandoti in Giappone nel 2020?
Il Passport program ha come obiettivo quello di avviare un programma biennale di reciproco scambio culturale tra artisti italiani e giapponesi per incoraggiare l’osmosi di idee e di conoscenze e lo sviluppo di relazioni profonde e durature tra la comunità artistica lucana e quella giapponese.
Nel 2019 gli artisti e i professionisti lucani ospiteranno un artista giapponese o residente in Giappone; nel 2020 gli artisti e i professionisti culturali giapponesi accoglieranno gli artisti lucani nel Sol Levante. Il progetto è gestito in partenariato tra Matera 2019 e EU-Japan Fest, organizzazione non governativa giapponese la cui mission è sostenere contatti culturali di ogni genere con le Capitali Europee della Cultura.
Possono partecipare alla call artisti e professionisti del settore culturale residenti in Basilicata che lavorano in ogni campo del settore artistico (compreso artigianato artistico, design, grafica, architettura).
Per partecipare ed ospitare un artista giapponese occorre leggere con attenzione il bando in Amministrazione trasparente e compilare il modulo di iscrizione.
Agli artisti o professionisti lucani spettano i costi di alloggio e vitto dell’artista giapponese per tutta la durata della permanenza in Italia (la durata del soggiorno va da un minimo di 5 ad un massimo di 10 giorni, escluse le giornate di viaggio da e verso il Giappone). Matera 2019 contribuirà con una quota forfettaria pari a 20 euro al giorno per ciascun artista ospitato, fino ad un massimale di 200 euro. Maggiori informazioni sono contenute nel bando. Il termine per presentare domanda scade il 31 ottobre 2019.
Di seguito l'elenco degli artisti giapponesi:
NOME | TIPOLOGIA | CONTATTI |
---|---|---|
MIWA AKIKO DANCE | DANZA - MUSICA - TEATRO | Website |
DANCER HARU | DANZA - MUSICA - TEATRO | Website |
MAIKO YAMAZAKI | DANZA - MUSICA - TEATRO | Website |
NARI KOIZUMI | ARTE - PERFORMANCE - STREET ART | Website |
HIROKO OKADA | ARTE - PERFORMANCE - STREET ART | Website |
HARUKA NAKAJIMA | ARTE - PERFORMANCE - STREET ART | Website |
HAGISO | Website | |
ROMANIAN MUSIC SOCIETY IN JAPAN | MUSICA | Website |
YUKO NORIDOMI | ARTE - PERFORMANCE - STREET ART | |
AYAIRO | ARTE - PERFORMANCE - STREET ART | Website |
MATSUO YUKI | ARTE - PERFORMANCE - STREET ART | Website |
TAKEO OSHIMA | LETTERATURA - POESIA | Website 1 / Website 2 |
SANAE YAMAMOTO | ARTE - PERFORMANCE - STREET ART | Website |
YUZU NATSUMI | MUSICA | Website |
JOH TACHIBANA | LETTERATURA - POESIA | Website Youtube |
TENDO TAIJIN | LETTERATURA - POESIA | Website |
YASUKO OKI | FOTOGRAFIA | Website |
TAKAFUMI KANO | FOTOGRAFIA | |
SHIN ITAGAKI | ARTE - PERFORMANCE - STREET ART | Website |
YUKI NAGAE | LETTERATURA - POESIA | Youtube |
KUJIRA SAKISAKA | LETTERATURA - POESIA | Youtube |
HARUKA YAMADA | ARTE - PERFORMANCE - STREET ART | Website |
CHIEMI FUKUMORI | DANZA - MUSICA - TEATRO | Website |
SOUTARO HITO | DANZA - MUSICA - TEATRO | Youtube |
ATOM | FOTOGRAFIA | Website |
YUURI | LETTERATURA - POESIA | Website |
I-DEA, da Mario Cresci a Formafantasma, in mostra gli archivi lucani

Con il progetto I-DEA la potenza degli archivi viene espressa in forme sperimentali e contemporanee in uno degli spazi espositivi più all’avanguardia tra i luoghi di Matera 2019: l’hangar Paradiso, situato nell’omonima cava alle porte della città.
Il fotografo Mario Cresci con la mostra “Le Due Culture. Artefatti e Archivi” ha inaugurato il 22 marzo questo straordinario itinerario artistico basandosi su un processo di ricerca che ha fatto emergere un Meridione e una regione del tutto nuovi. Con un materiale d’archivio che
ha incluso fotografia, artigianato, scienza e macchine, Cresci ha suggerito una rappresentazione del territorio dalla seconda metà del XX secolo ai primi decenni del XXI secolo con Leonardo Sinisgalli e Mimmo Castellano, le sculture in legno di Di Trani e suo figlio, fino alla rivisitazione della preistoria di Gianfranco Lionetti e al suo archivio personale.
La mostra di Mario Cresci ha lasciato spazio a "Visione Unica: Cultures of Environmental Manipulation” a cura dello studio Formafantasma. Inaugurata l’8 giugno, continuerà fino al 15 settembre. I due designer di Studio Formafantasma sono tra i più interessanti nel panorama internazionale del design e hanno proposto per I-DEA una video-installazione formata da 5 proiezioni, 10 schermi digitali ed una ristretta selezione di oggetti vernacolari.
Distribuiti nello spazio come a comporre un panorama percepibile nella sua totalità, e posti all’ingresso della mostra, gli schermi e i loro contenuti possono essere letti dal visitatore sia in maniera individuale sia come parte del tutto. Visione Unica pone l’accento sull’antropizzazione del territorio, ovvero sugli interventi che l'uomo fa per dare forma all'ambiente in cui vive. Una delle caratteristiche principali delle mostre di I-DEA è quella di mantenere alcuni elementi delle precedenti. Per Visione Unica dello Studio Formafantasma i curatori hanno deciso di lasciare in mostra gli “intagliati” a mano di Giovanni e Giuseppe Di Trani, guardiano del Museo Ridola a Matera durante gli anni 60 e 70, che rappresentano
figure umane legate alla natura, al reale e alla vita contadina.
Gli allestimenti sono stati realizzati da Open Design School grazie al contributo di Bawer SPA, bronze partner di Matera 2019.
I-DEA è curato da Joseph Grima ed è uno dei progetti pilastro di Matera 2019: un esperimento che vede gli archivi e le collezioni come degli organismi viventi attraverso i quali interpretare le complessità stratificate della storia di Matera e della Basilicata. Cinque artisti e designer si alterneranno all’Hangar Paradiso lasciando in eredità nello spazio espositivouna parte della mostra precedente, per dare così continuità al processo di riscoperta del nostro grande patrimonio culturale.
Inaugurata “La Poetica dei numeri primi”, un weekend di arte e spettacoli sulle tracce di Pitagora

La bellezza senza tempo dei numeri e le relazioni della matematica con l’universo dell’arte. L’essenza de “La Poetica dei numeri primi” passa attraverso i contenuti della terza grande mostra di Matera 2019 con la direzione scientifica del matematico Piergiorgio Odifreddi e le installazioni di Open Design School. Questo straordinario percorso nell’arte dei numeri prodotto con il Polo Museale della Basilicata è cominciato dal Museo Archeologico Nazionale di Metaponto con le mostre “Numeri nel tempo. Contare, misurare, calcolare” a cura di Claudio Bartocci e Luigi Civalleri e “Riempire il vuoto. Le simmetrie da M.C. Escher ai contemporanei” a cura di Federico Giudiceandrea. Da Metaponto fino a Matera, dove Palazzo Acito ha riaperto domenica 23 giugno per dare vita tre alle mostre che lo compongono."Numbers", con opere di Ugo Nespolo, che ha da sempre messo in scena immagini connesse alla matematica e dunque alla ragione,"Elementi di calcolo trascendentale" con opere di Tobia Ravà, un approccio simbolico attraverso le infinite possibilità combinatorie dei numeri; "Computed Art", con opere di Aldo Spizzichino, intrise di matematica, con una indicibile profondità.
Tre sguardi, tre diversi percorsi che indagano la stretta relazione fra arte e matematica. Circa 1.500 persone hanno invece partecipato nella cornice unica dell’anfiteatro dell’area archeologica di Metaponto alla grande “Notte con Pitagora” sabato 22 giugno. Un evento speciale che ha visto la performance teatrali degli attori David Riondino e Valeria Solarino che hanno rispettivamente interpretato, su un testo originale scritto da Piergiorgio Odifreddi, Pitagora e Ippazia con intermezzi musicali della pianista Alessandra Celletti. A seguire l’immenso Piero Angela, la vera star della serata, ha tenuto la conferenza biografica “Scienza e tecnologia nella società moderna”, soffermandosi sui temi chiave della comunicazione, della denatalità e dell’invecchiamento.
La lunga notte è continuata con una straordinaria lezione di Guido Tonelli che ha spiegato le origini delle stelle accompagnato dalla violoncellista Eleuteria Arena. All’alba poi il risveglio muscolare con la lezione di Yoga di Rosalia Stellacci e Andrea Stella e un suggestivo concerto della pianista Alessandra Celletti, che ha proposto il suo straordinario ultimo album prodotto in vinile e ispirato proprio ai numeri
pitagorici. Il lungo weekend si è chiuso con le due conferenze divulgative nell'Auditorium dell'Università degli studi della Basilicata: "Numeri primi e loro applicazioni" con il matematico inglese Ian Stewart e il reading "Le avventure matematiche" del premio Nobel per la Letteratura John Maxwell Coetzee, intervallato dalla lettura di alcuni brani a cura di Piergiorgio Odifreddi.
Il rapporto tra uomo e Natura al centro di dialoghi e performance contemporanee

- Campo aggiuntivo 5:
Credits foto: Salvatore Laurenzana
La danza contemporanea e le arti performative sono state le protagoniste di questa prima parte di Petrolio, il progetto co-prodotto da Basilicata 1799. Dall’11 al 23 giugno spettacoli e performance site specific al centro di una conversazione sulle grandi questioni aperte dell’Antropocene, l’era geologica in cui il comportamento dell’uomo è direttamente responsabile degli equilibri ecologici e di una nuova dimensione della convivenza.
Produzioni originali, prove aperte e incontri con gli artisti traducono il tema del rapporto tra uomo e Natura in una nuova estetica. Lo sguardo, il pensiero e le azioni si modificano; non più l’uomo al centro dell’Universo, ma la Natura che comincia ad avere la sua importanza reale.
Le performance si sono tenute in uno scenario naturale e senza luci teatrali tra il prato, il bosco e il terreno del Parco del Castello Tramontano di Matera scelto per la sua “postura” più che per la sua architettura. Sono quasi tutti spettacoli senza perimetri definiti: la differenza la fa il modo in cui il pubblico e i performer interagiscono con lo spazio.
Si comincia con la sezione Giacimenta curata da Francesca Corona e Michele Di Stefano che con quattro percorsi di produzione artistica concepiti come un esercizio di sguardo e un modello di scavo, cercano una complicità totale tra artista e territorio, tra i luoghi e le persone. Sono coreografi di fama internazionale quelli selezionati per questa sezione che gioca con le stratigrafie geologiche, sociali e umane.
Il primo è il Leone D’Oro alla Carriera Alessandro Sciarroni considerato fra i più rivoluzionari della scena europea. Partendo dall’osservazione dei fenomeni migratori degli animali, l’artista lavora sul concetto di “turning”, non solo nel suo significato di girare, ma anche cambiare, evolvere. I corpi ruotano attorno al proprio asse in un viaggio psicofisico emozionale.
Sciarroni mette un elemento al centro del processo creativo ripetendolo fino a renderlo un’ossessione e usa la tecnica della danza classica per parlare d'altro. In modo inconsueto anche i ragazzi volteggiano all’infinito sulle punte. Per la versione materana di Turning il coreografo ha selezionato cinque danzatori con una call lanciata a novembre.
Un’altra artista, performer e coreografa di fama internazionale che rientra nella sezione Giacimenta è la cipriota Maria Hassabi. I suoi spettacoli sono momenti dall’alto valore simbolico che mettono in relazione le tensioni e le pulsioni tra ambiente e individuo in una dimensione temporale dilatata e rituale. Movimenti minimali e una gentile lentezza che diventano suggestione al bisogno di rallentare e ad un modo differente di percepire il flusso delle cose.
Figures (2019) è il lavoro sensibilissimo, complesso e sofisticato della Hassabi che per la prima volta ha scelto di far incontrare la sua modalità di lavoro ad un gruppo di ragazze molto giovani selezionate con una call lanciata a maggio. Sono 10 le ballerine scelte provenienti dal territorio lucano che si sono cimentate in questa straordinaria esperienza confrontandosi con una professionista che ha portato i suoi lavori in teatri, musei e spazi pubblici di tutto il mondo tra cui il MoMa di New York, il Pompidou di Parigi e il Walker Art Center di Minneapolis.
A chiudere il primo weekend di performance è la coreografa Silvia Rampelli che in un laboratorio di preparazione ha proposto attività di movimento, azione e danza a persone di età avanzata. Una volta alla settimana gli ospiti della casa di riposo Brancaccio di Matera si sono messi in gioco in una delicata quanto a loro sconosciuta disciplina abbracciando con grande apertura un piccolo processo sul respiro, sullo stare insieme, sulla percezione e lo sguardo. Con Child’s portrait ci chiediamo: dove siamo? Quando siamo? Cosa ci circonda?
Ultimo percorso artistisco di questa sezione sono Le Merende di Industria Indipendente collettivo artistico e di ricerca principalmente dedito alle arti performative, teatrali e visive. Le Merende hanno occupato lo spazio con un principio di condivisione, gratuità e offerta per modellare la pratica artistica. Un luogo trasformato in un habitat naturale in cui trovare ristoro tra una perfomance e l’altra e animato dalla presenza di tutti e da un caldo dj set.
Nel secondo weekend ad aprire la sezione Sedimenti la performance di danza contemporanea, musica dal vivo e dj set WHO CARES? | Ecologia del dialogo. Con un progetto di co-creazione i quattro giovani coreografi Bassam Abou Diab, Yeinner Chicas, Olimpia Fortuni e Leonardo Maietto provenienti da diverse sponde del Mediterraneo e i due musicisti Ayman Sharaf e Stefano Zazzera fanno del proprio incontro il punto di partenza per la costruzione di una performance che ruota attorno alla tematica dell’Antropocene.
In scena prende forma un territorio immaginario mediterraneo, una geografia al di fuori da ogni toponomastica e etnografia possibile, che porta con sé le architetture e le tradizioni del Libano, dell’Italia e della Spagna da cui provengono gli artisti.
Oltre a performance, incontri con gli artisti e prove aperte per entrare in contatto con il processo creativo, si è dato il via anche ai dialoghi della sezione Pensiero geo-logico con l’esperto di filosofia ambientale Marcello Di Paola. Prossimi appuntamenti a settembre con lo studio di architetti, paesaggisti e giardinieri Volumezero, Bartolomeo Dichio, Alba Mininni, il filosofo Emanuele Coccia e il docente Gianfranco Pellegrino.
Purgatorio, i cittadini raccontano la costruzione di un’opera collettiva

Non un semplice atto partecipativo, ma un percorso che porti ogni cittadino a essere parte integrante dell’opera di Dante.
Questo doveva essere e questo è stato il Purgatorio, Chiamata Pubblica per la “Divina Commedia” di Dante Alighieri. Uno spettacolo realizzato dal Teatro delle Albe, diretto da Marco Martinelli ed Ermanna Montanari, che ha coinvolto non solo gli attori ravennati e quelli materani dello IAC, ma, soprattutto, centinaia di cittadini. L’idea alla base di tutto il progetto era quella di costruire una rappresentazione che facesse i conti con il presente, che avesse voglia di confrontarsi con quello che accade. Affrontando quell’opera mastodontica che è la Divina Commedia, Martinelli e Montanari hanno scelto di rifarsi a due tradizioni teatrali distinte e complementari: da una parte le sacre manifestazioni medievali, dall’altra il teatro di massa russo
del primo Novecento. E’ in questo approccio che risiede la forza di un percorso che ha permesso di superare la concezione classica della partecipazione, talvolta legata a un’amatorialità quasi rivendicata, per giungere a una fusione tra opera e cittadini.
Il Purgatorio è stato edificato sui cittadini, facendo in modo che ne fossero parte imprescindibile: senza di loro non avrebbe avuto ragion d’essere. Ecco perché era fondamentale seguire i protagonisti di questo percorso, carpirne speranze ed emozioni per apprezzarne, poi, l’evoluzione. Quattro cittadini, diversi per genere, età e provenienza, hanno deciso di raccontarsi e lasciarsi raccontare, durante la costruzione di questa performance collettiva.
Quello che emerge dalle parole di Tiziana, Maurizio, Antonella e Claudio, che hanno, insieme ad altre centinaia di cittadini, animato i cori del Purgatorio, è la forza
dirompente della coralità e, al tempo stesso, la funzione a tratti terapeutica del teatro, che consegna ai nostri protagonisti una nuova, serena, consapevolezza.
Volontari, “È bastata una settimana per innamorarsi di Plovdiv”

- Campo aggiuntivo 5:
Credits photo: Néstor Boli Galindo
È quasi una storia d’amore, insaspettata, quella che raccontano Felicia e Gianluca, i due volontari di Matera 2019 che sono stati a Plovdiv appena un mese fa, quando chiedi della loro esperienza nell’altra Capitale Europea della Cultura 2019. Un colpo di fulmine inatteso, come l’occasione di questo viaggio presa al volo, che li ha fatti innamorare non solo della città bulgara, ma, soprattutto, di uno stile di vita.
C’è una parola, Aylak, che torna costantemente in tutte le loro risposte. Loro la traducono con un’esortazione, “rilassati!”, che racchiude in sé, raccontano, il senso profondo di un modo di affrontare la vita che hanno imparato proprio durante questo viaggio. Felicia e Gianluca sono stati ospitati da volontari e hanno potuto vivere appieno lo spirito Aylak. Ne parlano con piacere. È come se quell’esortazione li avesse prima sorpresi, poi iniziati e, infine, rapiti, grazie al fatto di averlo imparato direttamente da volontari come loro, lavorando fianco a fianco.
Durante il loro soggiorno, i due volontari materani si sono occupati della preparazione della “Aylak Parade”, una sorta di sfilata nella quale si alternano grandi pupazzi in cartapesta ed eccentrici personaggi in costume. Si sono cimentati proprio nella realizzazione dei fantocci, collaborando con una compagnia teatrale bulgara che ha permesso loro di scoprire il dietro le quinte della manifestazione. E anche i momenti fisiologici di tensione, sottolineano, non intaccavano quel modo calmo di prendere le cose che hanno scoperto in una terra, fino a poco prima, sconosciuta.
Forse proprio grazie a questa prospettiva, i due giovani hanno potuto assaporare ogni attimo di un'esperienza che li ha portati a vivere tra i loro omologhi bulgari. E basta ascoltare i loro racconti, quel termine famiglia usato per indicare le persone che li hanno ospitati, per capire che Felicia e Gianluca hanno fatto più di un semplice viaggio. “Stiamo facendo di tutto per tornarci al più presto” dicono all’unisono, quasi a voler confermare che non si lasceranno scappare questa meravigliosa scoperta.
PURGATORIO, la cantica del ricominciare a Matera dal 17 maggio al 2 giugno

Cala il sipario su Purgatorio, un grande spettacolo che ha emozionato tutta la comunità in un'esperienza collettiva diventata una straordinaria produzione artistica! 2 settimane di programmazione, 300 cittadini coinvolti direttamente nella performance e una grande risposta di pubblico con il tutto esaurito registrato nel corso di tutti gli appuntamenti.
L'attualità del Purgatorio di Dante nella vita quotidiana di tutti i giorni è nei vizi e nelle virtù umane rappresentati dagli straordinari monologhi di Ermanna Montanari e Marco Martinelli, ideatori, direttori artistici e registi di un’azione corale scenica costruita chiamata dopo chiamata con persone di qualunque età, lingua o provenienza. Dal 17 maggio al 2 giugno 2019 questa splendida produzione artistica di Ravenna Festival-Teatro Alighieri con Matera 2019 e in collaborazione con Teatro delle Albe-Ravenna Teatro, ha coinvolto anche le compagnie teatrali locali tra cui IAC - Centro Arti Integrate.
Marco Martinelli ed Ermanna Montanari hanno vinto la scommessa visionaria di trasformare il capolavoro di Dante in un testo teatrale grazie a numerose incursioni nei temi importanti dell’attualità: politica e sociologia ma anche amore e speranza. Dalla struggente e intensa scena delle donne uccise violentemente dai loro mariti, padri, fidanzati e fratelli fino alla Pia che diventa tutte le donne del mondo. Passando per la scena finale in cui quattro piccole Greta Thunberg con le trecce ci portano a riflettere sulla fragilità del nostro Pianeta per l’irresponsabilità degli adulti e dei potenti.
Lo show si è chiuso con un grande applauso in Via del Riscatto, luogo della splendida cappella delle Monacelle e metafora di una grande e profetica rinascita spirituale.
Il Festival del Pane tra le strade di Piccianello

Mostre, residenze, performance artistiche, cooking class, laboratori, spettacoli ed un unico indiscusso protagonista: il pane.
Breadway, il progetto co-prodotto da Murgiamadre, è stato un viaggio-esperienza tra le strade del quartiere Piccianello che ha fatto rivivere la tradizione del pane dal 6 al 9 giugno in un percorso alternatosi tra panifici, l’ex mulino e altri luoghi simbolici del Rione.
Il “festival del pane” unisce la narrazione delle tradizioni locali alle espressioni artistiche contemporanee. Cittadini temporanei e abitanti culturali sono stati coinvolti in un’esperienza coinvolgente che li ha avvicinati ad un patrimonio di saperi e sapori.
Sono due le mostre che riaprono le porte dell’ex Mulino Alvino, il primo mulino costruito a Matera a fine ‘800, dando il via alla rassegna con l’esposizione dei lavori realizzati dagli studenti di Ied Barcelona e dei progetti che hanno partecipato alla call lanciata da Adi per ridisegnare nuove forme di pane.
Gli studenti dell'Istituto Europeo di Design hanno lavorato su diversi aspetti legati alla panificazione: dall’origine, partendo dagli ingredienti che lo compongono, sino ai resti raffermi. Pane che alimenta il nostro corpo, pane che diventa prodotto di design e che ci permette di sperimentare e realizzare un nuovo oggetto riciclandone gli avanzi.
La call lanciata a febbraio dall’Associazione per il Design Industriale invece invitava i partecipanti alla creazione e alla proposta di nuove forme di pane attraverso una formula che non si ferma all’aspetto prettamente alimentare, ma guarda oltre, come i grandi chef ci hanno abituato a vedere. Cuochi e designer condividono infatti un processo creativo molto libero. Due professioni molto vicine la cui unica differenza è che nel primo caso il risultato è effimero e tende a svanire dopo qualche boccone.
Non solo i progetti di design, ma anche le performance dei cinque artisti e food performer internazionali selezionati da Indisciplinarte partono da un lungo processo creativo di costruzione che ruota attorno al tema del pane.
Rares Augustin Craiut e Xavier Gorgol ci hanno guidato tra le mura del Panificio Perrone in una vera e propria lezione anatomica in cui ad essere sezionato è stato il pane di Matera megafono di ricordi di viaggi e migrazioni attraverso le storie raccolte con una call di chi ha lasciato il Paese.
Floriane Facchini e la sua Compagnie ha tirato fuori dai cassetti ogni sorta di ricordo intervistando gli abitanti di Piccianello i cui volti e storie hanno arricchito le facciate delle case del quartiere. Per la performance finale Cucine(s) Matera un’allegra parata ha guidato i visitatori tra le tappe di questa installazione effimera in cui è il pane il tratto comune.
Catalina Pollack Williamson con un caratteristico panifico mobile ascolta le storie dei partecipanti e ne impasta il contenuto partendo proprio da memoria e tradizioni. Nella bucolica location della Chiesa Rupestre di Cristo La Gravinella, Gosie Vervloessem con un rituale mistico ha impastato il pane dando vita ad una creatura magica. Infine, con Harinera Panem et Circenses, la cilena Andrea Paz e Colectivo Harinera Site Specific, abbiamo rivissuto l’antica tradizione della crapiata in versione contemporanea.
Oltre alle performance anche tanti workshop sul tema del pane tra cui il Cooking Class a cura dell’Ass. Cuochi Materani Derado Vandemoortele e Consorzio I.G.P. pane di MATERA, i laboratori per bambini a cura di Cozinha Nomade all’ombra dei pini dei cortili della Scuola Marconi e il lavoro di raccolta e archivio di Paneuropa, ovvero una mappa ridisegnata dell’Europa sulla base delle diverse forme di pane del continente.
Ad allietare le calde serate estive i concerti dei Musica da cucina, dove gli utensili diventano strumenti, lo ska con sfumature indie e reggae degli Skanderground, lo Show cooking Blues dei Route 96 e il sound Swing, Jive e Dixieland degli Spaghetti brothers.
Con Breadway il pane diventa simbolo di condivisione, religiosità e sacralità, ma anche di creatività per creare una nuova comunità consapevole. Breadway è la riscoperta della convivialità e del piacere dello stare insieme in nome del pane.
Chiamata pubblica per diventare protagonisti di Abitare L’Opera

Vuoi essere tu il protagonista di “Abitare L’Opera” ? Cerchiamo proprio te per uno dei progetti più attesi di Matera 2019, realizzato in collaborazione con uno dei teatri più antichi al mondo, il Teatro San Carlo di Napoli!
I cittadini saranno coinvolti direttamente nella messa in scena dell’opera lirica “La Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni, che verrà ambientata nei Sassi di Matera, un teatro open air unico al mondo.
Lo spettacolo sarà diviso in due momenti: una prima parte itinerante, chiamata “Prologo sui Sassi”, ovvero “I sette peccati capitalisti”, animato dalla partecipazione dei cittadini, costituito da brevi quadri ispirati ai sette peccati capitali che ritraggono gli eccessi del neoliberismo contemporaneo; una seconda parte che consiste nella messa in scena dell’opera lirica “La Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni, per la regia di Giorgio Barberio Corsetti, nel suggestivo scenario di Piazza San Pietro Caveoso e presso la Chiesa di Santa Maria di Idris.
I cittadini saranno chiamati a prendere parte sia ai quadri de “I sette peccati capitalisti” che ad alcune brevi scene di massa dell’opera di Pietro Mascagni, con semplici azioni teatrali, cori e danze corali. Tutti coloro che vorranno prendere parte alla creazione dell’opera, saranno coinvolti nelle seguenti attività: laboratori dal 17 al 22 giugno, prove dello spettacolo dal 10 al 30 luglio, prova antigenerale 31 luglio, prova generale 1 agosto, prima rappresentazione 2 agosto, seconda rappresentazione 3 agosto.
Il laboratorio dedicato ai cittadini si terrà dal 17 al 22 giugno, dalle ore 18.00 alle ore 21.00, presso gli spazi del Casale in Via Madonna delle Virtù a Matera.
Ogni cittadino potrà partecipare al laboratorio secondo la propria disponibilità.
Le prove dello spettacolo previste a luglio e ospitate presso il Teatro Quaroni del quartiere La Martella, non impegneranno i cittadini più di tre volte a settimana e si svolgeranno in orari pomeridiani o serali, in
modo da consentire a tutti di partecipare.
Per ulteriori informazioni è possibile inviare una e-mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. indicando nell’oggetto ABITARE L’OPERA.
Per aderire alla Chiamata Pubblica è necessario essere in possesso del Passaporto per Matera 2019
La rivoluzione culturale dello sport e delle arti di strada

- Campo aggiuntivo 5:
Credits photo: Pierfrancesco Lafratta
Lo sport e le arti urbane si fondono per animare e trasformare gli spazi cittadini, allargando la fruizione della città oltre il centro storico. È questo lo spirito che guida Open Playful Space, il progetto coprodotto dal Comitato Uisp Basilicata che ha trovato il momento di massima espressione nel festival conclusivo della scorsa settimana.
Un’operazione di rigenerazione urbana che elabora con il gioco, lo sport e le arti urbane una nuova chiave di lettura per la scoperta e la riqualificazione di spazi da vivere come luoghi culturali e accessibili.
Dal 29 maggio al 2 giugno, con un’anteprima nel weekend del 25 e 26 maggio, abbiamo coinvolto tantissimi cittadini per dare nuova luce ad aree pubbliche e restituirle all’intera comunità valorizzando l’invisibile.
Nella preview del festival sono state presentate una serie di iniziative di gioco e arti circensi attirando la curiosità di bambini e famiglie. A chiusura dell’anteprima un torneo di Calcio a 5 ha riunito ragazzi di Matera, volontari europei e migranti in un clima di amicizia e solidarietà.
Dal 29 maggio il Festival ha invaso le strade, le piazze e i parchi della città con laboratori di prova aperti a tutti e workshop di livello avanzato per un pubblico più esperto. Due i luoghi simboli del progetto, piazza Cesare Firrao e piazza degli Olmi, già oggetto di interventi di riqualificazione con opere di street art che hanno coinvolto gli alunni dell’Istituto Comprensivo Bramante e l’associazione dei Condomini di Piazza degli Olmi.
Nei giorni del Festival la Street Art ha trovato nuova linfa con due interventi artistici coordinati da Momart Gallery. Sui gradoni della pista di pattinaggio del Parco Papa Giovanni Paolo II è nata un’opera inedita studiata e realizzata appositamente per lo spazio da Giorgio Bartocci, street artist che esplora il complesso rapporto tra l’uomo e il territorio in cui abita. Bartocci ha valorizzato con segni e simboli in oro, argento e rame quell’architettura urbana che ricorda il dorso di una barca rovesciata.
Per il secondo intervento il designer e muralista Skolp ha continuato con un’opera verticale le azioni già eseguite nei mesi precedenti in piazza degli Olmi dando seguito alle attività di rigenerazione di uno spazio pubblico abitato da una comunità già protagonista delle attività di Matera 2019. L’artista barese ha firmato la sua opera con forme geometriche e regole compositive caratteristiche del suo linguaggio mentre gli alunni della Scuola Bramante hanno "adottato" le colonne della piazza intervenendo con vernici e colori.
Tutte le attività laboratoriali del Festival sono state guidate e coordinate da coaches di livello internazionale. I workshop di Art Du Deplacement, la disciplina artistica-sportiva che abbina la libertà di movimento alla libertà di pensiero, sono stati coordinati da Laurent Piemontesi, uno dei fondatori della disciplina nata in Francia negli anni ‘80, insieme a Muvt ASD. Numerosi appassionati e curiosi hanno potuto misurarsi con l’ADD imparando a superare ostacoli, camminando e correndo lungo percorsi urbani tra sensazionali acrobazie, salti, arrampicate e scalate.
Anche i laboratori di arti circensi, giocoleria e capoeira hanno coinvolto artisti professionisti di lunga esperienza come la giovane famiglia anglo-francese dei The Sprockets, la compagnia Pachamama e il brasiliano mestre Aranha del centro Sao Salomao.
Nelle serate dell’1 e 2 giugno, a chiusura del Festival, è andato in scena nel Parco Giovanni Paolo II e nel Parco del Castello Tramontano lo spettacolo multidisciplinare TransformAction diretto da Pino Di Buduo, fondatore del Teatro Potlach, una delle più importanti e longeve compagnie di teatro contemporaneo italiano.
Il concept di TransformAction nasce in relazione al territorio nel quale viene presentato. I prati, le aiuole e le radure diventano palcoscenico naturale della rappresentazione che si snoda in un percorso artistico lungo mezzo chilometro. Gli spettatori diventano viaggiatori alla scoperta delle performance seminate in punti diversi dei due parchi completamente trasformati dalle luci, dalle scenografie e dalle proiezioni sul maschio centrale e sulle torri laterali del Castello Tramontano.
Passaggi di giocoleria e danze acrobatiche, trampoli e arti circensi si sono alternati a ritmo di percussioni, musica dal vivo e canti brasiliani. Nei giorni precedenti una carovana pacifica e colorata ha attraversato le strade del centro tra l’incredulità e lo stupore dei cittadini sorpresi con invasioni di campo a suon musica ed acrobazie.
Con Open Playful Space vogliamo lanciare insieme al Comitato Uisp Basilicata e tutti i partner coinvolti un messaggio chiaro: i veri protagonisti del cambiamento possono essere tutti i cittadini, a cominciare dai giovani, capaci di rigenerare spazi urbani e relazioni attraverso la pratica sportiva e le arti di strada. Si tratta di un grande fenomeno sociale che parte dal territorio ed è motore di una rivoluzione culturale, che migliora gli stili di vita e la salute, una opportunità e un diritto di tutti.
Il progetto è realizzato con la collaborazione dei partner: ISCA, Uisp, Teatro Potlach, ADD Umbria Academy, Muvt ASD, Momart Gallery, Lacaposciuc ASD, TeatroPAT, Associazione Giallo Sassi, Associazione Joven, Basilicata Board e ASD Sk8ong Team.
Chiamata Pubblica Laboratorio di danza Inclusiva Movimento Libero

Aggiornamento al 4 luglio 2019
Sono terminate le selezioni dei partecipanti al laboratorio di danza Inclusiva Movimento Libero. Di seguito l'elenco dei candidati ammessi.
Esito selezioni "Chiamata pubblica Laboratorio di danza inclusiva Movimento Libero".
Aggiornamento al 20 giugno 2019
La scadenza della call è stata prorogata. Sarà possibile inviare le candidature fino al 27 giugno incluso. Di conseguenza anche l'esito delle selezioni è posticipato al 4 luglio.
Il Laboratorio di danza inclusiva è la seconda tappa di Movimento Libero, un progetto che esplora la relazione tra l’arte e le diverse abilità. È un'opportunità per esplorare l'entusiasmante contributo dato da ballerini disabili alla danza.
Stopgap - Community Dance:
Il laboratorio sarà condotto dalla compagnia di fama mondiale Stopgap Dance Company (U.K), che crea produzioni di danza contemporanea con un cast di danzatori disabili e non. Valorizza uno spirito pionieristico e si impegna a scoprire nuove forme di integrazione attraverso la danza con un motto ben preciso: “La differenza è il nostro strumento e metodo”.
Stopgap conduce progetti di apprendimento creativo per scuole e per le comunità locali per dimostrare che la danza è accessibile a tutti, integrando le persone disabili e non attraverso progetti di cittadinanza attiva e di coesione sociale.
Attraverso la compilazione di questo formulario è possibile candidarsi alla Chiamata Pubblica per partecipare al Laboratorio di danza inclusiva di Movimento libero, condotto da Nadenh Poan e Siobhan Hayes, membri di StopGap Dance Company, nella cornice di Nessuno Resti Fuori - festival di teatro, città e persone. Il Laboratorio è in programma dal 23 al 27 luglio 2019, sarà un percorso di 5 giorni animato dagli artisti inglesi e aperto a persone abili o con disabilità: rappresenterà una nuova visione dell’arte performativa, che sappia valorizzare le diverse abilità nell’espressione artistica. Il laboratorio si concluderà con un esito performativo, una sorta di restituzione alla comunità, in programma il 27 luglio che sarà poi replicato il 19 ottobre in apertura allo spettacolo di danza Artificial Things di Stopgap.
La Chiamata pubblica è indetta dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, il progetto è realizzato in coproduzione con il British Council e in collaborazione con IAC - Centro Arti Integrate e Oriente Occidente Dance Festival.
Termine e condizioni per le iscrizioni
Le iscrizioni termineranno il 20 giugno 2019. L’esito della selezione dei partecipanti sarà pubblicato su www.matera-basilicata2019.it entro 10 giorni dal termine delle iscrizioni.
In un percorso che porti i cittadini, temporanei e non, a diventare non solo fruitori ma anche costruttori di cultura, i candidati selezionati dovranno essere in possesso del Passaporto di Matera 2019 per poter partecipare al laboratorio. Le tariffe agevolate sono disponibili per persone con disabilità.
Eventuali spese di trasferte, vitto e alloggio sono a spese dei partecipanti.
L’iscrizione comporterà l’impegno di partecipazione a tutte le sessioni del laboratorio, all’esito performativo del 27 luglio e alle prove e alla replica del 18 e 19 ottobre.
A chi si rivolge e criteri di selezione?
Il laboratorio è aperto a tutti e a tutte le persone abili e disabili che abbiano interesse ad esplorare nuove forme di movimento e di relazione con il proprio corpo e con l'altro.
Età minima: 18 anni
Numero massimo: 20 persone
La disabilità non deve essere un ostacolo alla partecipazione, quindi garantiamo l’accessibilità del luogo nel quale sarà realizzato il laboratorio. I workshop saranno condotti in lingua inglese con traduzione in italiano. Se necessario, verrà offerta la traduzione nella lingua dei segni italiana e altri supporti alla comunicazione.
Il processo di selezione sarà effettuato dai partner del progetto e dai conduttori del laboratorio. Utilizzeremo il modulo di iscrizione per valutare:
- La tua esperienza nel mondo della danza: come ballerino professionista, studente di danza, ballerino amatoriale, spettatore; (Sappiamo che i ballerini disabili hanno meno opportunità, per questo considereremo "l'esperienza" in un’accezione molto ampia del termine)
- La tua motivazione per prendere parte a questo laboratorio;
- La tua possibilità di utilizzare in futuro le conoscenze acquisite nel laboratorio e di divulgarle nel settore artistico lucano e italiano;
- Il contesto artistico generale del laboratorio e la performance pubblica.
Laboratorio
23 luglio - 27 luglio 2019 - dalle ore 9:30 alle 13:00
Palestra dell’Istituto Comprensivo Pascoli - Scuola Primaria e dell’Infanzia, via Lazazzera, Matera
Esito performativo luglio
27 luglio - pomeriggio/sera
Piazza Giovanni XXIII (davanti la chiesa di San Pio X)
Esito performativo ottobre
18 ottobre - prove generali, orario da definire
19 ottobre - spettacolo, orario da definire
Sala Pasolini, il Circo, Matera
Compila il form di partecipazione QUI
Matera 2019 e Doppiozero, cinque saggi in e-book su scienza e arte

Arte e Scienza come prodotti dell’evoluzione biologica e culturale, come fonte reciproca di ispirazione e come canale significativo di comunicazione. Sono queste le dimensioni che il programma di Matera 2019 indaga per definire il rapporto tra cultura umanistica e cultura scientifica soprattutto attraverso uno dei temi del dossier di candidatura attraverso cui si snoda il programma culturale: Futuro Remoto. Un tema che rappresenta una riflessione sul rapporto millenario con lo spazio e le stelle, un rapporto che ripercorrendo anche i passi di Pitagora - uno dei residenti più illustri della Regione Basilicata - esplora l’antica bellezza universale della Scienza.
A partire da qui è nata Schisi, la collana di cinque e-book creata insieme a Doppiozero, la rivista culturale online diretta da Marco Belpoliti. I cinque saggi in ebook su scienza e arte sono curati da Agostino Riitano - project manager supervisor di Matera 2019 - e si focalizzano su cinque autori che rivolgono la loro attenzione su aspetti interdisciplinari, coniugando il rigore delle loro argomentazioni e una particolare cura alla leggibilità dei testi. Il primo volume è di Mario Porro e si intitola “Margini della scienza”. Il libro si può scaricare gratuitamente qui.
La collaborazione con Doppiozero sarà accompagnata da una pubblicazione al mese fino a settembre, quando saranno presentati al pubblico due progetti del programma culturale nei quali arte e scienza si fondono in maniera emblematica: Onda e Quantum Danza, per i quali le attività di Matera 2019 prevedono la prestigiosa collaborazione con le principali istituzioni scientifiche italiane ed europee tra cui ASI/Centro di geodesia spaziale di Matera, Trieste 2020 Città Europea della Scienza e CNR.
La collana parte proprio da una convinzione: tracciare una rotta tra le scienze umane e le scienze esatte.
La musica classica da Matera all’Europa

Quattro tappe in cui uno dei fiori all’occhiello della rinascita lucana, il Conservatorio “Egidio Romualdo Duni” di Matera, ha portato la sua musica nelle sale da concerto più prestigiose d’Europa fino a Salisburgo, la città di Mozart!
Per il progetto Duni Europa, prodotto con la Società Italiana della Musica da Camera, i musicisti del Duni hanno colto la sfida di rendere accessibile a tutti la musica da camera attraverso una serie di concerti internazionali inediti. Dopo il grande successo delle esibizioni del 30 aprile nell’Auditorium del Conservatorio di Matera, del 1 maggio nel comune di Ariano Irpino e del 3 maggio a Casale Monferrato nel suo meraviglioso teatro Municipale, l’orchestra si è esibita in uno dei templi mondiali della musica, il Mozarteum di Salisburgo. L’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “Egidio Romualdo Duni” di Matera, diretta da Francesco Di Mauro, è stata protagonista di un concerto aperto e chiuso da due composizioni di autori lucani contemporanei: Antonello Tosto e Damiano D’Ambrosio.
Al concerto hanno partecipato come solisti Aiman Mussakhajayeva al violino, Adolfo Alejo alla viola, Chungwha Lim soprano e il duo pianistico Sergio Marchegiani e Marco Schiavo. Nel programma anche il Concerto per due pianoforti e orchestra in mi bemolle maggiore (KV 365), l’aria dal Don Giovanni (“Mi tradì quell’alma ingrata”) e la Sinfonia concertante per violino e viola in mi bemolle maggiore (KV 364) di Mozart e due brani della tradizione coreana, Dumulmori Arirang (Arirang of Love) di Geung-Soo Yim, e di Mukungwha Arirang di Deok- Ki Chung. A Matera è dedicato l’omaggio del musicista poliedrico Antonello Tosto - autore di musica per vari organici, compresa la banda - alla città nella quale ha studiato e insegnato. Ne Il Canto dei Sassi Damiano D’Ambrosio, compositore lucano e docente in numerosi conservatori di musica, parte dallo studio delle radici del suo territorio, attraverso la musica. Il sottotitolo, “Cartoline sinfoniche da Matera”, è una suite per orchestra e voce recitante nella quale la ricerca si unisce alla tradizione popolare.
In questo contesto di ricerca etnografica che unisce i popoli attraverso la musica si inseriscono i due brani della tradizione coreana. L’Arirang, canzone popolare coreana, è stata infatti iscritta anche nella lista dell’Unesco.
Duni Europa è un incontro di tradizioni musicali e culture che ha trovato la sua espressione proprio nel cuore della città-simbolo della musica occidentale.
Crescono i primi progetti di comunità di Matera 2019

Sale a 18 il numero di progetti di comunità che la commissione ha ritenuto idonei tra le proposte pensate dai cittadini per i cittadini e costruite grazie al supporto delle comunità che fanno rete e condividono risorse ed entusiasmo. Alcuni di questi progetti prevedono il loro sviluppo in più date: sono già 38 le giornate di eventi previste per i primi progetti.
Uno degli aspetti più interessanti dei progetti di comunità selezionati è la dimensione regionale degli output. Tali iniziative non solo vengono proposte da cittadini ed associazioni provenienti dai comuni di tutta la Basilicata, ma creano ponti tra luoghi e realtà distanti della Lucania. Dei 18 progetti avviati, 6 verranno realizzati nei comuni di Calciano, Genzano di Lucania, Miglionico, Montescaglioso, Noepoli e Pisticci, 2 sono stati pensati da realtà materane e saranno dislocati in giro per la regione tra Barile, Ferrandina, Lauria, Potenza e Rotondella e 2 sono proposte da realizzare a Matera ma arrivano da altri luoghi della Basilicata.
Già dal mese di aprile si sono messe in atto le prime connessioni e le reti che stanno animando tutta la regione. È questo il caso di Basilicata in… Cammino, progetto ideato dall’Associazione A.P.D. Il Carrubo in collaborazione con altre organizzazioni che, su tutto il territorio regionale, si occupano di diffondere la cultura del camminare e la scoperta dei territori. Attraverso il Trekking e il Nordic Walking queste associazioni propongono itinerari finalizzati alla scoperta del territorio con l’obiettivo di sollecitare uno scambio culturale e di mettere in rete i partecipanti di ogni comune della Basilicata, tracciando e delineando sentieri di conoscenza territoriali capaci di unire tra loro culture e tradizioni diverse. Il valore di questo progetto risiede soprattutto nel futuro di questi legami e nel disegno regionale che consente di rafforzare e diffondere una modalità di conoscenza che può appartenere a tutta la regione.
Di carattere meno regionale ma non meno diffuso è il progetto La Città incontra “Cristo si è Fermato a Eboli” di Carlo Levi proposto da un gruppo di soci dell’UNITEP (l’Università della Terza età e dell’Educazione Permanente) che ha deciso di portare in giro per i quartieri di Matera il testo che ha cambiato per sempre la storia di questa città chiedendo ospitalità ai cittadini che aprono le loro case, i loro giardini, i loro spazi di lavoro e di vita ai lettori e ai partecipanti. 6 le date previste di cui 3 ancora da realizzare, consultabili su Matera Events. I primi 3 incontri si sono tenuti a Casa Abiusi nel cuore dei Sassi, a Casa Francione nel borgo de La Martella e nel Centro Integrato Polivalente di Serra Rifusa e hanno visto la partecipazione di circa 200 persone. Tra i partecipanti anche molti cittadini temporanei che hanno goduto della rara possibilità di essere accolti nelle case dei materani e ascoltare le storie personali degli abitanti che ben si legano ai racconti del celebre romanzo di Carlo Levi.
Per celebrare la Giornata Mondiale del Libro, l’Associazione Alloper@ invece propone per il 28 aprile una giornata dedicata alla lettura, una vera e propria Festa del Libro per avidi lettori e appassionati che potranno giocare e condividere libri e pensieri. Il programma delle attività, che prevede anche tanti momenti dedicati ai più piccoli, ha alla base proprio lo scambio di libri (book-crossing) con una serie di dispositivi - vecchi televisori trasformati durante alcuni laboratori in Librovisori - che consentono di donare e ricevere libri.
Tutte le iniziative proposte nell’ambito dei Progetti di Comunità sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti e sono consultabili sulla piattaforma ufficiale di Matera 2019 www.materaevents.it nella sezione dedicata ai Progetti di Comunità.
I suoni, i colori e i profumi di Edible Orchestra portatori di un messaggio profondo

Un rassegna di concerti, performance live e presentazioni di libri dedicati al cibo inteso non solo come alimento ma come strumento di socialità e di creatività, come valore essenziale per il benessere e l’economia di una comunità che può determinare equilibri ambientali e stimolare la responsabilità di una società. Edible Orchestra ha offerto un programma di attività innovative protese alla divulgazione di questi principi che, con il coinvolgimento di artisti italiani ed europei, ha visto la partecipazione attiva dei cittadini.
La scelta iniziale del luogo destinato agli appuntamenti della rassegna era il mercato ortofrutticolo, un luogo di incontro simbolo dell’aggregazione spontanea nel quale è possibile scegliere ed esprimere posizioni e che ben si prestava al messaggio da trasferire. Il clima non troppo favorevole non ha fermato le attività ma purtroppo ha fatto sì che venissero trasferite tra il vicino Community Center di Matera 2019 e l’auditorium Gervasio.
Il 9 e 10 aprile il food designer Nick Difino ha condotto con decine di abitanti culturali e cittadini temporanei i workshop preparatori alla performance del giovedì Les Tableaux Mangeants, installazione costituita da elementi commestibili dove il cibo trascende il piatto e diventa tavolozza di colori con cui sperimentare e sedurre. Tre giorni in cui si è passati dal racconto dei cibi del ricordo e della tradizione a una selezione condivisa dei piatti da cucinare, da una lezione di storia dell’arte per condividere le nozioni essenziali alla scelta delle pietanze che rispondessero al tempo stesso al sentimento e all’estetica dell’opera.
A precedere la perfomance dell’artista, la presentazione del libro di Federico Valicenti Dalla tavola lucana al paradiso, una lettura da far decantare come un buon vino. Lo chef lucano ci ha parlato del cibo come metafora della vita e della condivisione perché a tavola per comprendere l’essenza dei piatti bisogna avere buoni compagni.
Il 12 aprile si ripete il format presentazione/performance con il giornalista Stefano Liberti che nel pomeriggio ci ha trascinato nel mondo della grande distribuzione organizzata con il libro scritto insieme al collega Fabio Ciconte “Il grande carrello. Chi decide cosa mangiamo”. Alle 20 Daniele De Michele in arte Don Pasta ha presentato UNITED FOOD OF MATERA, una performance multimediale originale basata sulle testimonianze di otto cittadini materani e sulla loro relazione autentica con il cibo e la cucina seguita da un “Cooking dj set”: vinili e pentole, mixer e minipimer per un dj set speziato di sonorità del mondo intero, tra il funk, il reggae, il Sud America e la Londra meticcia. Una performance in cui ci si lascia andare all’emozione del cibo, ai suoi profumi, colori, le sue forme, i suoi aromi.
Nella serata conclusiva di sabato 13 spazio all’evento di punta del programma, il concerto della Vegetable Orchestra, un esperimento unico al mondo nel suo genere. La peculiarità dell’orchestra viennese è di esibirsi unicamente con strumenti musicali fabbricati con frutta e verdura fresche che per Matera 2019 sono stati realizzati insieme ai cittadini temporanei.
Aiutati da trapani, coltelli e giravite, i musicisti e i cittadini hanno trasformato le carote in flauti o in xilofoni, i porri in violini, i ravanelli in sassofoni. Per il concerto materano è stato utilizzato un ortaggio d’eccezione, il peperone crusco, servito per introdurre una originale versione de “Le sacre du printemps” di Stravinskij rinominata dall’orchestra “Le Massacre du printemps”.
I suoni prodotti dagli strumenti vegetali sono eterogenei e insoliti e creano un universo estremamente ricco di sonorità (per non parlare dei profumi che invadono l’ambiente) che non potrebbero essere raggiunti con strumenti tradizionali. E l’effetto è sorprendente fin dalle prime note.
Ecco un po’ di numer sulle verdure utilizzatei: 30 melanzane, 5 cetrioli, 3 kg di fagioli secchi, 170 carote di diverse dimensioni, 2 cavoli, 10 verze, 3 grandi zucche, 20 porri, 5 mazzetti di prezzemolo, 5 mazzi di cipollotti, 25 ravanelli bianchi, e ancora 3 mazzi di insalate, 8 sedani rapa, peperoni grandi gialli rossi e verdi, cipolle e patate e zucchine.
Al termine del concerto durato circa un’ora, pubblico in piedi e lunghi applausi non solo diretti alla Vegetable orchestra che da 20 anni si esibisce in tutto il mondo, ma anche e soprattutto al loro messaggio: i prodotti della natura sono indispensabili per la comunità e vanno difesi ad ogni costo.
Gli ortaggi sono stati offerti per l’occasione da Coldiretti Basilicata e, dopo la performance, sono stati donati a Don Angelo, parroco della Chiesa di San Rocco, per produrre un grande minestrone per i più poveri.
Cerchiamo i cantanti della community opera Silent City

Un’Opera lirica composta con la comunità, una storia collettiva scritta a 150 mani che parte da un’indagine: il silenzio che racconta una rottura fortissima nelle vite degli abitanti della città dei Sassi, un tempo così abitata e chiassosa. È questa Silent City, una narrazione che parte dalle persone i cui interlocutori privilegiati sono i bambini e gli anziani, generazioni silenti a cui l’opera dà voce insieme a compositori, musicisti, scrittori, cantanti, attori, educatori teatrali e artisti internazionali.
Il progetto è co-prodotto dalla Compagnia Teatrale l’Albero , collettivo artistico diretto da Alessandra Maltempo e Vania Cauzillo, che ha già sperimentato nuove forme di creazione artistica per i nuovi pubblici dell’Opera. L’innovazione di Silent City parte da una sfida: portare l’Opera dove non c’è tradizione d’Opera né un teatro lirico. L’idea è di ricreare la necessità di un genere, ritrovare l’appartenenza ad un linguaggio, quello del teatro in musica, che sembra oggi lontanissimo dalle persone.
La comunità diventa compositore e riscopre l’Opera come genere in cui esprimersi, in cui poter addirittura riconoscersi. Un esperimento unico in Italia di Community Opera che coinvolge attivamente le comunità informali che si riallacciano a partire dalla memoria storica dell’abitare antico dei Sassi di Matera.
Ogni fase di costruzione dell’Opera (la storia, la musica, il libretto, le scene, i costumi) è stata aperta alla comunità partendo dalle storie raccolte dal drammaturgo Andrea Ciommiento, creatore scenico e curatore di progetti d’arte relazionale, che ha incontrato a Matera, Potenza e Melfi decine di bambini, le loro famiglie, studenti, giovani professionisti e cittadini over 60. Partire dalla memoria comune per costruire una storia collettiva: tre ragazzi del presente che un giorno fuggono nella parte dimenticata della loro città, un luogo antico e roccioso dove incontreranno il bambino del silenzio.
In una seconda fase il compositore inglese Nigel Osborne, pioniere nell’uso della musica per l’infanzia nei conflitti di guerra, Tommaso Ussardi, direttore dell’Orchestra Senzaspine e Ubah Cristina Ali Farah, librettista e poetessa italo-somala, hanno collaborato per la creazione delle musiche e del libretto dell’Opera lasciandosi ispirare dalle storie raccolte e rielaborate nei primi laboratori.
Dopo mesi di lavorazione sulla co-creazione dell’Opera lirica contemporanea e inedita, l’enorme processo di Silent City si avvicina ora alla sua fase conclusiva. Per la realizzazione dell’Opera la Compagnia Teatrale l’Albero, l’Orchestra Senzaspine e Opera Circus, partner di progetto, sono alla ricerca di cantanti residenti in Italia e in Europa che entreranno a far parte del cast di Silent City. I ruoli in concorso sono diversi e la scadenza per l’invio delle candidature è fissata al 5 maggio 2019. Nella call pubblicata sul sito della Compagnia è possibile trovare tutte le informazioni su come partecipare.
Gli artisti selezionati avranno l’opportunità di essere protagonisti di un progetto che veicola una cultura aperta in tutte le sue molteplici declinazioni: aperta perché accessibile a tutti; aperta nei confronti dei pensieri e delle sensibilità; aperta perché fondata sul dialogo con i luoghi e le comunità.
La sound art esplora e invade i luoghi di Matera 2019

- Campo aggiuntivo 5:
Credits photo: Valerio Polici
©LOXOSconcept
I suoni di IN ViTRØ ~ Artificial sønificatiøn iniziano ad espandersi nelle cisterne, negli ipogei, nei castelli e nelle abbazie di Matera e del resto della regione. IN ViTRØ è il progetto di sound art coprodotto da LOXOSconcept che indaga il rapporto tra suono e silenzio con interventi artistici e laboratoriali diffusi. Esposizioni, installazioni, performance, residenze, laboratori e workshop esplorano il silenzio che non cessa mai di coinvolgere il suo opposto e di richiederne la presenza.
Luoghi identitari e della vita quotidiana del passato in cui mettere in campo una riflessione finalizzata a sottolineare il tema del moderno bombardamento acustico, ma anche per offrire spunti verso una nuova ecologia acustica. L’opera Echi d’Acqua, ad esempio, propone una lettura artistica del Palombaro Lungo, la più grande cisterna per la raccolta delle acque che si nasconde sotto la centrale piazza Vittorio Veneto. L’installazione artistica esalterà la relazione tra visione e ascolto attraverso il segno sonoro tracciato dalla musica di cinque compositori. Verranno valorizzati con elementi visivi e musicali le particolari caratteristiche acustiche e gli elementi architettonici preminenti del Palombaro: la presenza dell’acqua, le sue forme, la geometria del percorso, l’incidenza percettiva della materia muraria e del colore, la suggestione dei fenomeni di riflessione acustica.
Per la Sound Art Exhibition di settembre è ancora aperta una call rivolta ad artisti di tutto il mondo e di tutte le età per proporre una riflessione sul suono e sul silenzio. Le installazioni artistiche, performance, sculture sonore selezionate da una apposita commissione internazionale composta da importanti centri artistici, approderanno a Matera come espressioni delle ultime tendenze della sound art. Una vera e propria invasione di arte sonora.
Il bando è diviso in due sezioni: la prima è alla ricerca di opere già realizzate di sound art da esporre all’interno della mostra, la seconda riguarda progetti da sviluppare e presentare nelle residenze artistiche che si svolgeranno nei suggestivi luoghi del Monastero di Santa Chiara a Ferrandina, i Bottini di Irsina e l’Abbazia di San Michele Arcangelo a Montescaglioso. La scadenza per inviare la propria candidatura è fissata al 15 maggio 2019.
Grazie al partneriato europeo con ZKM [Center for Art and Media] (Germania), Gaudeamus Muziekweek (Olanda), Tempo Reale e Spaziomusica (Italia), EU Japan Fest (Giappone) e CeReNeM (Regno Unito) le opere prodotte e selezionate potrebbero nel 2020 essere esposte anche nel resto d’Italia e in Europa favorendone la circuitazione artistica.
Il progetto IN VITRØ partirà a maggio con la sezione MUTE [silent film mutations] che offrirà uno sguardo sul cinema muto con particolare attenzione all’aspetto sonoro/musicale, in collaborazione con l’associazione Keyhole e il collettivo EDISON Studio. IN VITRØ si concluderà a fine settembre 2019 con una nuova produzione: una performance in anteprima italiana commissionata al rinomato artista giapponese Ryoichi Kurokawa.
Tutti gli eventi del progetto sono consultabili sul calendario ufficiale in costante aggiornamento.
Online gli esiti del bando residenze

Sono stati pubblicati gli esiti dell'Avviso Pubblico Residenze Matera 2019. Una call che ha registrato una forte partecipazione: 115 le candidature ricevute, metà delle quali da associazioni provenienti da tutta la regione.
La Commissione ha individuato 35 progetti idonei di cui 9 avranno accesso al finanziamento.
Moltissime le progettazioni di alto livello ricevute. Determinante nella valutazione la sottile differenza tra un progetto di residenza artistica e uno di produzione culturale decisiva per giungere alla selezione finale.
I progetti vincitori toccano tematiche molto differenti tra loro. "La radio da quaggiù" di Associazione Al Parco Onlus di Satriano di Lucania lavora con un medium che Matera 2019 ha scelto negli anni come canale di comunicazione preferienzale per la sua immaterialità e predisposizione ad arrivare ovunque.
"InsideSouth", del collettivo PLUS APS di Pisticci, è la residenza di fotografia finalizzata a comporre immagini sul non apparentemente visibile e a costruire uno strumento di riflessione collettiva sulla fragilità del territorio e sul possibile riuso del patrimonio edilizio storico in abbandono o sottoutilizzato.
"Comics storytelling" dell'Associazione Supertramp di Viggiano ha come obiettivo la rigenerazione dei borghi montani attraverso lo sguardo di artisti fumettisti. “Torre Stormita” invece è una residenza proposta dal’associazione Terre Joniche Magna Grecia nella quale gli artisti vengono ospitati in torri medievali sul mare.
Il Centro Carlo Levi di Matera ha candidato il progetto di rigenerazione urbana “Icone per il futuro” che coinvolgerà grandi nomi della street art. “Qualcuno che ne carpisca il segreto” è il percorso della società cooperativa Synchronos che metterà insieme Basilicata e Sardegna attraverso il filo e il cucito riletti da artisti e stilisti internazionali. L’associazione Basilicata Link propone interventi sul borgo rurale semiabbandonato di Borgo Taccone a Irsina per riscriverne la storia e il futuro con “Esto También pasarà”.
Arci Basilicata Comitato Regionale realizzerà “Un atlante del paesaggio rupestre”, una mappa di storie, sassi e leggende nascoste fra Matera e Montescaglioso, nel mistero della Murgia e dei calanchi mentre l’associazione Lucania Documenta racconterà con “Gens - Mutazioni” il passato, il presente e il futuro di Rivello con la voce dei suoi stessi abitanti.
A questo link è possibile consultare tutti i progetti idonei e finanziabili, quelli idonei ma non finanziabili per indisponibilità di risorse, quelli non idonei e e quelli non ammessi a valutazione.
Il 30 marzo gli enti proponenti dei 35 progetti idonei (con punteggio uguale o superiore a 50 punti) sono stati invitati a presentare la loro idea progettuale alla comunità e a collaborare fra loro e insieme a partner europei per una giornata di co-creazione. L'incontro ha avuto l’obiettivo di sviluppare i temi della mobilità transnazionale e della sostenibilità.
L'impegno di Matera 2019 è quello di continuare il lavoro avviato in questa giornata allo scopo di individuare altre opportunità di finanziamento e di coinvolgimento per costruire una comunità di curatori di residenze. È allo studio la possibilità di assegnare microvoucher di mobilità ("go&see") a tutti i titolari di progetti idonei: una modalità già sperimentata con i Project Leader che ha dato ottimi risultati nel tessere una rete internazionale di partenariati europei.
Le emozioni della città custodite nella Secretissima Camera de Lo Core

Una scatola blu che contiene una piantina della città, un segnalibro con un elenco di emozioni, qualche matita colorata e alcuni fogli di carta da disegno su cui indicare i luoghi significativi della propria vita. Parte da qui il lungo viaggio percorso dalle emozioni raccolte e custodite dall’Atlante delle emozioni delle città. Più di trecento abitanti di Matera, dai 10 agli 80 anni, hanno ricevuto questa scatola e sono stati invitati a disegnare la propria mappa emozionale narrando i luoghi della città dove sono accaduti avvenimenti emotivamente importanti della propria esistenza. 300 abitanti, 300 mappe emozionali, 3000 segreti: il primo bacio, il percorso per andare a scuola, un litigio, la strada in cui abitavano i nonni, luoghi tuttora esistenti, mutati o scomparsi.
Il 23 e 24 marzo è stata inaugurata La Secretissima Camera de Lo Core, una installazione multisensoriale site specific, articolata in più ambienti, dove le memorie degli abitanti prendono vita per raccontare l’anima dei luoghi. La Camera, primo capitolo del progetto “Atlante delle emozioni delle città” co-prodotto da Teatro dei Sassi, è una modalità inedita di visita delle città. I racconti segreti della città diventano la scintilla che illumina le strade di Matera. L’installazione resterà visitabile per i possessori del Passaporto di Matera 2019 fino al 31 luglio negli spazi della Biblioteca, casa della cultura patrimonio della città.
Per la realizzazione del progetto hanno collaborato importanti partner internazionali. I racconti dei mappatori emozionali sono stati letti e rielaborati dallo scrittore Alessandro Baricco e dai giovani scrittori della Scuola Holden di Torino che, in costante contatto con la realtà cittadina e con la sensibilità dei suoi abitanti, hanno raccolto in una narrazione affascinante e variegata il cuore delle storie sulla città.
Strettamente connesse alle mappe disegnate dai cittadini sono le 37 opere realizzate dall’artista Stefano Faravelli, autore di famosi carnet di viaggio, e da un gruppo di oltre 40 artisti, per metà lucani, da lui diretti.
Durante l’inaugurazione de “La Secretissima Camera de Lo Core” i visitatori sono stati guidati dalle coreografie ideate dalla danzatrice e coreografa tedesca e nate dallo studio delle mappe emozionali, delle opere degli artisti che hanno partecipato agli “apiari” diretti da Faravelli e dalle prime storie dei giovani narratori della Scuola Holden.
L’allestimento della Camera è firmato anche dal costruttore di marchingegni teatrali e artigiano della luce Paolo Baroni mentre la direzione artistica dell’opera è a cura di Massimo Lanzetta di Teatro dei Sassi.
Da questo lavoro di trasformazione letteraria e artistica e dalla comunità che ha raccolto memorie, segreti e racconti è nata una grande “Mappa Madre”, un itinerario emotivo della città realizzato da Stefano Faravelli su carta di riso che narra 15 tappe di un percorso inedito tra diversi luoghi della città di Matera e che contiene il prezioso cartiglio scritto da Alessandro Baricco. La Mappa Madre, a partire dal 2020, sarà riprodotta in formato tascabile e consegnata a ciascun visitatore desideroso di percorrere un itinerario di luoghi emozionali della città. Il viaggiatore, tornato a casa, sceglierà il giusto tempo per elaborare l’intera esperienza di viaggio e condividerla, attraverso il sito dell’Atlante, con tutti gli altri viaggiatori emozionali.
Circus+, i grandi numeri della rassegna

Si chiude la rassegna di Circus+ con numeri importanti che segnalano una grandissima attenzione e partecipazione. 5 weekend di programmazione dedicati ai 5 temi del dossier durante i quali il pubblico di Matera 2019 si è riunito in cerchio per assistere agli spettacoli circensi più sbalorditivi ed emozionanti d’Europa.
23 compagnie internazionali coinvolte, 112 artisti provenienti da 10 nazioni differenti e dal Sud Italia, e 5 band si sono esibiti alternandosi tra gli spazi del Grand e Petit Chapiteau dal 14 febbraio al 17 marzo.
Un ricco programma che ha segnato sempre il tutto esaurito ai 37 spettacoli, 6 incontri tra presentazione di un libro e proiezioni di film dedicati al mondo del circo e decine di performance a cui hanno preso parte circa 10000 spettatori accolti calorosamente da 160 volontari entusiasti. A questo numero si aggiunge il pubblico online coinvolto sui social di Matera 2019: foto, video e la diretta integrale di uno degli spettacoli hanno raggiunto su Facebook 19000 visualizzazioni e 3021 su Linkedin, 275 like in media per i post su Instagram e 1594 visite sul canale Youtube.
Tantissime le attrezzature usate dagli artisti: da quelle tradizionali come fune, corda, trapezio, tessuto, clave, bolas, palline, scala, sfera, piatti cinesi, cappelli, corda magica, mini bicicletta, rola bola, roue cyr, hula hoop, monociclo, palo cinese, diablo, pallone comico, a quelli più insoliti come un abat-jour, una corda fileuse, un tubo d’acqua, borse di plastica e gonne roteanti.
Il primo weekend Circo come trasformazione dedicato a Radici e Percorsi, il tema del dossier che lega la tradizione alle sue forme contemporanee, le esibizioni hanno portato in scena il frutto della contaminazione di varie culture e discipline, dalla danza al teatro, fondendosi con le arti performative.
In scena due coppie di artisti, dai distinti saperi e vocazioni, fusi in una sintesi di avanguardia. L’attore e performer Antonio Rezza e l’artista e autrice Flavia Mastrella, l'acrobata aerea uruguaiana Fabiana Ruiz Diaz e l'artista multidisciplinare italiano Giacomo Costantini della compagnia El Grito.
Acqua, vento e altri elementi naturali sono stati i protagonisti della scena per il secondo ciclo di appuntamenti, Circo come transizione, dedicato a Utopie e Distopie, il tema della mutazione. Anche questa settimana sono stati due i soggetti artistici Phia Menard con una doppia performance e il derviscio Ziya Azazi.
Per il terzo fine settimana dedicato a Continuità e Rotture abbiamo allestito spettacoli di attrezzistica in cui lo strumento diventa opera d’arte e si fonde con l’artista stesso per Circo come aggregazione. Sono scesi in pista tre artisti internazionali: la francese Cecile Mont Reynaud, l’italiana Martina Nova e il tedesco Jorg Muller seguiti dal duo di clown belgi Okidok.
Lo spirito di squadra che caratterizza i migliori gruppi circensi è stato il focus della quarta rassegna Circo come collaborazione. Gli artisti coinvolti sono maestri nelle arti e discipline che richiedono coordinamento e visione d’insieme: uno spunto alla riflessione sull’intelligenza collettiva per sfidare le capacità umane. Lo spettacolo del Groupe Acrobatique de Tanger, composto da 12 acrobati e 2 musicisti dal Marocco, sfida la legge di gravità in evoluzioni corali e stupefacenti mentre ll Forum Nuovi Circhi ha riunito la quasi totalità delle compagnie di Circo Contemporaneo italiane: Circo Paniko, MagdaClan Circo, Side Kunst Cirque, Circo Zoé, Arterego, Circo Krom, Circo Patuff, Teatro Nelle Foglie, L'Iglù, Circo Baraka per un totale di 46 elementi.
Per Circo come innovazione, quinto appuntamento legato a Futuro Remoto, la sfida della tradizione circense è stata riletta attraverso la contaminazione tra le arti con i cinque scatenati acrobati/ballerini The Black Blues Brothers, Mister David and The Family DEM e il ritorno de El Grito.
Scopri le foto di tutti gli spettacoli e il video racconto di tutta la rassegna di Circus+.
Hanno collaborato a Circus+: Circostrada Network europeo e CircusNext Label europeo.
Circus+ è inoltre sostenuto da: Ambasciata di Francia e Institut Français.
Prendono il via i primi progetti di comunità

Sensori costruiti insieme ad una classe di studenti per misurare i livelli dell’acqua di un fiume. Una gara podistica nella quale ogni concorrente porta “la sua croce”. Laboratori per far costruire a ragazzi disabili angioletti di cartapesta per il Carro della Bruna. Una stazione ferroviaria abbandonata diventa palcoscenico per una piéce teatrale. Il capolavoro di Carlo Levi riletto in incontri itineranti.
Che cosa hanno in comune questi progetti? Sono pensati e progettati dai cittadini per i cittadini. Abitanti di Matera e della Basilicata che hanno risposto alla Chiamata Pubblica per i Progetti di Comunità candidando la loro idea progettuale che entrerà a far parte del programma ufficiale di Matera 2019.
La Chiamata Pubblica ha l’obiettivo di promuovere i progetti nati dalla comunità, frutto dell’accordo fra cittadini, e ideati “dal basso”. Le azioni promosse costruiscono processi che favoriscono l’acquisizione di nuove competenze nella realizzazione di attività di produzione culturale, sviluppando la possibilità - territoriale ed europea - di mettersi in rete ed in relazione.
Sono 11 i primi progetti selezionati che Matera 2019 sostiene con una metodologia che mette a fuoco desideri, esigenze logistiche ed organizzative, criticità e opportunità. È la collaborazione la chiave che consente ai progetti di prendere forma e qualificarsi come progetti di comunità.
Il processo della Chiamata Pubblica, cui tutti i progetti selezionati hanno preso parte, è suddiviso in due fasi. Nella prima vengono sviluppate le idee progettuali in modo da strutturarle in progetti di comunità. Le proposte elaborate e maturate con il supporto delle comunità dei progettisti e di Matera 2019 possono successivamente accedere alla seconda fase, che prevede la compilazione di un formulario più strutturato e poi la valutazione da parte di una commissione.
I primi progetti ammessi dopo la seconda fase partiranno a breve con la firma delle convenzioni e la messa in campo delle prime azioni concrete per la realizzazione. Per candidare nuove idee progettuali secondo i requisiti indicati nella Chiamata Pubblica c’è tempo fino al 30 luglio 2019 utilizzando esclusivamente il formulario online disponibile sul sito nella sezione Mettiti in gioco (sarà possibile accedere alla seconda fase solo fino al 14 Settembre 2019).
Call per artisti: cerchiamo i protagonisti della Cavalleria Rusticana

Aggiornamento del 27 giugno 2019
Pubblicati in Amministrazione Trasparente gli esiti della procedura per la selezione degli artisti.
Abitare l’Opera è il progetto nato dalla coproduzione con uno dei teatri più antichi del mondo, il Teatro di San Carlo di Napoli, con cui porteremo in scena dal 2 all'11 agosto la Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni nel cuore dei Sassi.
Nella realizzazione coinvolgeremo i cittadini sperimentando un nuovo modello di produzione e fruizione della cultura, fortemente incentrato sul rafforzamento della cittadinanza culturale, sulla partecipazione diretta e sul coinvolgimento dell’intera comunità.
L’opera sarà realizzata interamente en plein air e il pubblico verrà coinvolto nell’ideazione della drammaturgia dell’opera, riattualizzata nel contesto contemporaneo.
Lo spettacolo itinerante sarà diviso in due momenti: una prima parte vedrà i partecipanti protagonisti con cori, danze corali e azioni teatrali in un Prologo sui Sassi dal titolo “I SETTE PECCATI CAPITALIsti. I disastri del neoliberismo”; ed una seconda parte nella quale si allestirà la messa in scena vera e propria dell'opera di Mascagni, con la regia di Giorgio Barberio Corsetti, da realizzare nel suggestivo scenario di Piazza San Pietro Caveoso sovrastata dalla Chiesa di Santa Maria di Idris.
Per allestire il prologo, cerchiamo attori, danzatori, praticanti di parkour e street dancers da coinvolgere nella creazione dell'opera lirica.
I candidati dovranno inviare il proprio curriculum e un video di presentazione entro il 7 aprile. I provini per i candidati scelti si terranno il 13 e il 14 aprile al Teatro San Carlo di Napoli. Gli artisti selezionati parteciparanno a due laboratori a Matera: il primo, con una seconda fase di selezione, dal 22 al 30 aprile e il secondo dal 17 al 22 giugno.
Gli artisti selezionati che avranno seguito entrambi i laboratori saranno impegnati nelle prove e per lo spettacolo dal 3 luglio all'11 agosto.
Per conoscere le modalità per inviare la propria candidatura è possibile consultare la call in amministrazione trasparente.
I dettagli della prestazione artistica saranno definiti dal regista in fase di audizione.
Grande attenzione per Silent Academy tra laboratori di cucito, azioni sceniche e installazioni

Wuyeh e Savane sono entrambi sarti. Wuyeh è un ragazzo gambiano giunto in Italia ancora minorenne dopo quasi due anni di peregrinaggio, Savane invece è stato costretto a fuggire dalla Costa D’Avorio: realizzava abiti per un importante partito politico e, con lo scoppio della guerra, il suo nome spunta tra quelli da perseguitare. Trèsor era iscritto alla facoltà di architettura e dirigeva in Congo una ditta di costruzioni che dava lavoro a 20 concittadini. È partito con i suoi figli e la moglie, ma il mare l’ha portata via con sé durante il viaggio. Tessy è una ragazza madre senegalese, Mohammad un ragazzo pakistano fuggito dai talebani che volevano ucciderlo perché prestava soccorso nei grandi disastri per conto di un’organizzazione non governativa.
Sono solo alcune delle storie che Silent Academy racconta attraverso le competenze e le capacità di ognuno con un progetto fondato sui valori dell’uguaglianza, dell’integrazione e della contaminazione tra differenti culture. Nel tempo in cui il tema dell’immigrazione è nodo nevralgico del dibattito nazionale ed europeo e altrove si costruiscono muri e abbattono ponti, Matera 2019 e Il Sicomoro, cooperativa sociale che opera dal 2002 per dar voce ai “silenti”, rispondono con un messaggio di inclusione che parte dalla consapevolezza che i talenti sono ovunque nel mondo.
La Silent Academy di Matera 2019 è un’accademia in cui si dà valore alle abilità artigianali dei migranti dando vita a una scuola di mestieri con l’obiettivo di favorire nelle comunità ospitanti il riconoscimento delle professionalità di chi scappa da guerre e fame e di valorizzare le esperienze formative acquisite nei propri paesi d’origine per metterle a disposizione con competenza sul territorio di approdo.
I laboratori sono guidati ognuno da un maestro migrante e un esperto locale che, insieme ai partecipanti, fondono competenze e tradizioni per dar vita a prodotti di nuova identità. Savane e Wuyeh sono i sarti dei laboratori di cucito, Trèsor sarà invece uno dei maestri di decorazione e progettazione plastica, Mohammad ora lavora il tufo di Matera e Tessy ha sfilato per le strade della città indossando un abito dorato cucito con il tessuto di una coperta isotermica, la stessa che accoglie i migranti agli sbarchi, sotto la guida del maestro ivoriano Ibrahim e l’artista torinese BR1.
Dopo un processo di cocreazione e capacity building, la Silent Academy ha debuttato in pubblico tra giugno e luglio 2018 con 20 giorni di arte pubblica e artigianato sociale attraverso lavori collettivi realizzati insieme a ragazzi stranieri e locali di diversi comuni della Basilicata: Rionero in Vulture, Nova Siri, San Chirico Raparo e Matera. Un tour attraverso la conoscenza dei luoghi, delle storie dei paesi e dei volti che li abitano, di qualsiasi colore essi siano.
Per il 2019 dopo un lungo ciclo di laboratori aperti a tutti i possessori del Passaporto di Matera 2019, a cui hanno preso parte 230 cittadini temporanei, il 20 marzo andrà in scena il primo degli esiti artistici dal titolo Sotto lo stesso manto. Gli abiti firmati dallo stilista d'alta moda Eloi Sessou saranno indossati per un'azione scenica corale firmata da Mariano Bauduin e ispirata ad un'antica icona dimenticata della città di Matera, la Madonna del Terzo Settore.
Un moderno "poema sinfonico" composto per l’occasione da Bouduin, eseguito dall’Orchestra di fiati di Grottole e dalla corale napoletana "per San Giovanni" celebrerà la diversità alla ricerca di una sua armonia: da una tammurriata per la Madonna, a una riorchestrazione della “Missa Luba”, concepita in forma afro-americana.
Sullo sfondo la grande tela seicentesca a cui è ispirato l’evento: la Madonna del Gonfalone, una madonna del manto speciale, icona materana dell’omonima confraternita. Sotto il manto in questo dipinto trovano spazio da un lato i confratelli, dall’altro i “raccomandati”: i poveri, gli ultimi, che la confraternita aiuta e “raccomanda” alla Madre.
Un allestimento che rievoca l'azione scenica sarà installata e visitabile fino al 24 marzo nella Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, nel complesso del Museo diocesano, dove sarà anche possibile vedere la tela originale a cui è ispirato l'evento.
L'evento darà il via al restauro della grande tela della "Madonna del Gonfalone", finanziato dalla cooperativa sociale il Sicomoro.
Tutte le info sul progetto, sugli eventi di Silent Academy e su come partecipare ai prossimi laboratori sono consultabili sul sito di Matera 2019 e sul sito de Il Sicomoro nelle sezioni dedicate al progetto.
Con Silent Academy proviamo a raccontare una storia diversa dell’immigrazione, a proporre una nuova narrazione fatta di opportunità e non di rancore, di umanità e non di divisioni. La cultura appartiene a tutti. E Silent Academy ci dice proprio questo.
Con Humana Vergogna si chiude la prima grande fase de La Poetica della Vergogna

Raccontare la storia di un riscatto attraverso il linguaggio performativo e teatrale per dimostrare che spesso è proprio capovolgendo il lato della vergogna e della vulnerabilità che sblocchiamo il nostro potenziale.
È questo l’obiettivo pienamente raggiunto da La Poetica della Vergogna, il progetto coprodotto da #reteteatro41 con il coordinamento di Franco Ungaro e la direzione artistica di Antonella Iallorenzi della Compagnia teatrale Petra. Quest’ultima è, insieme alla Compagnia teatrale L’albero, IAC Centro Arti Integrate e Gommalacca Teatro, socio fondatore di #reteteatro41, organismo di indirizzo culturale che sviluppa sistemi di rapporti e sostiene pratiche verso territori, istituzioni ed altri operatori, a livello regionale, nazionale e internazionale.
Seguendo le linee guida del dossier per il tema Continuità e Rotture di cui il progetto fa parte, La Poetica della Vergogna ha meditato sul fardello della vergogna come impulso positivo per un processo collettivo di autoanalisi, autocritica e auto-perfezionamento che genera nuova forza e maggiore ottimismo nel futuro.
Un tema importante che si fonda sul presupposto che analizzando la vergogna, sentimento che ha riguardato la storia di Matera come quella dell’intera Europa, si possa ribaltarne il significato, attivando un dialogo fra culture diverse e mettendo in relazione l’Est e l’Ovest europeo per costruire uno spazio culturale comune e dai valori condivisi.
Humana Vergogna, la performance andata in scena dall’1 al 9 marzo (e in replica l’11 al Teatro Paisiello di Lecce) è il frutto finale di un lungo processo di ricerca e creazione artistica che ha trasformato la vergogna in bellezza: la vergogna del corpo, degli altri, della famiglia, del fallimento, del sesso, del diverso. Una live performance che ha portato l’arte tra le pareti del carcere di Matera e che fa riflettere con ingannevole leggerezza toccando i punti più profondi della nostra identità.
Una riflessione sulla parola “vergogna” che parte da un’analisi intima dei performer ed esplode in un intreccio di corpi che riproducono tutte le sfumature del tema attraverso passi di danza, parole tuonanti e una colonna sonora tra pop e lirica. Fragilità quotidiane, umiliazioni e imbarazzi, vergogne private e collettive in uno spettacolo spumeggiante che mette nero su bianco un’analisi attenta e delicata sulle vergogne intime dell’uomo e sulle sue possibili visione poetiche.
La produzione ad hoc è stata affidata dalla rete a Silvia Gribaudi, che da anni lavora sull’imbarazzo di corpi “vistosi” liberandoli dagli stereotipi e dissacrandoli con la bellezza e Matteo Maffesanti. I performer, attori e ballerini, sono stati selezionati durante una lunga residenza artistica che ha avuto luogo a Skopje tra novembre e dicembre 2018: Mattia Giordano, Antonella Iallorenzi e Mariagrazia Nacci vengono dalla Basilicata, Simona Spirovska dalla Macedonia e Ema Tashiro dal Giappone. Al rientro dalla capitale macedone, gli artisti hanno iniziato a lavorare alla performance nel comune di Satriano di Lucania aprendo le porte del teatro alla comunità locale e confrontandosi con i cittadini e gli studenti per dialogare insieme sul tema della vergogna.
Humana Vergogna è il risultato di un percorso artistico teatrale, quello del progetto “La Poetica della Vergogna”, partito un anno fa con workshop tenuti presso l’Accademia Mediterranea dell’Attore a Campi Salentina (Lecce). In questa prima fase sono state lanciate call internazionali destinate ad attori, danzatori e performer per dare a giovani artisti la possibilità di formarsi all’estero e di contribuire con il proprio lavoro critico alla riflessione alla base del progetto.
Il primo workshop, è stato diretto dal regista Massimiliano Civica Premio Ubu 2016 e 2017 dall’8 al 12 maggio mentre il secondo si è tenuto dal 3 a 7 novembre con la direzione del regista Radoslaw Rychcik, tra le figure più rilevanti del teatro polacco.
Nella seconda fase del progetto, il processo di ricerca ha proseguito con ShameLab, un laboratorio condotto nella Casa Circondariale di Matera da Antonella Iallorenzi, socia fondatrice della rete, esperta in teatro sociale, dal 19 settembre al 23 novembre. Un percorso di riflessione avviato insieme ai detenuti per giocare con gli stereotipi legati alla parola “vergogna”, rompere gli schemi e liberare i pensieri. Un primo studio di ricerca conclusosi con una performance aperta al pubblico esterno. Un momento intenso e denso di spunti che ha visto insieme i detenuti e la comunità di Matera.
Nella terza fase del progetto a fine 2018 si è tenuta a Skopje, grazie alla collaborazione con partner provenienti dall’area dei Balcani, la residenza artistica per selezionare gli artisti della performance con un workshop di teatro danza diretto da Sharon Fridman, ballerino e coreografo di punta della danza contemporanea israeliana, e un workshop di drammaturgia diretto da Jeton Neziraj, drammaturgo già direttore del Teatro Nazionale del Kosovo, e Silvia Gribaudi coreografa, regista e performer.
Oltre ai workshop teatrali e alle performance, il lavoro di ricerca de “La Poetica della Vergogna” si snoda anche tra panel internazionali ai quali hanno contribuito personalità della scena culturale e teatrale balcanica ed europea. Il primo incontro si è tenuto ad inizio novembre a Matera per approfondire per approfondire la “vergogna” attraverso una riflessione multidisciplinare che ha analizzato il tema nel cinema, la letteratura, l’antropologia, la poesia, l’architettura grazie agli interventi di Mario Desiati, Mario Bianchi, Giuliano Geri, Misumi Misuki, Cristina Amenta, Stephanie Schwandner-Sievers e Fatos Lubonja. Il secondo si è svolto a Skopje per raccontare il legame tra la capitale macedone e Matera, oltre i confini nazionalistici e le vergogne, verso una Europa aperta ed infine il terzo, a Matera, a conclusione della prima messa in scena della performance, si è focalizzato sull’internazionalizzazione delle arti ed ha visto la partecipazione di direttori artistici e programmatori internazionali a sostegno della circuitazione dello spettacolo.
Termina così questa lunga fase di co-creazione insieme a #reteteatro41 nata da un lungo lavoro di capacity building che Matera 2019 ha messo in piedi per lasciare una legacy significativa che vada oltre l’anno della Capitale Europea della Cultura rinsaldando pratiche che restano sul territorio lucano.
Grande successo per i primi appuntamenti di Future Digs

Viviamo un tempo in cui le informazioni viaggiano velocemente e a volte superficialmente. La sfida di Future Digs è quella di stuzzicare una riflessione in profondità con alcuni tra i più autorevoli personaggi dell’era contemporanea: studiosi, storici, ricercatori e intellettuali del nostro tempo che riportano Matera al centro del dibattito culturale europeo.
Positivo il bilancio dei primi appuntamenti del programma che ha aperto con “Lezioni di cinema”, una serie di proiezioni e incontri organizzati in partnership con Lucana Film Commission.
Il 7 febbraio il Cinema Piccolo è stato il set di una riflessione partecipata sulla filmografia contemporanea dal titolo “Ieri. Andreotti e il cinema: i modelli produttivi nella prospettiva europea”. Uno show a tutto campo di Tatti Sanguineti, strepitoso mentore di questo ciclo, che ha coinvolto esperti e partner autorevoli come lo scrittore e giornalista Bruno Gambarotta e Paride Leporace, direttore della commissione di cinema lucana.
Una lezione di cinema che ha dimostrato come si può tenere assieme profondità e leggerezza con una conversazione che ha offerto ad un pubblico attento retroscena intriganti sul ruolo da protagonista del Divo nella storia del cinema del dopoguerra.
Il 9 febbraio abbiamo trasferito il bagaglio culturale di Future Digs a Casa Cava per inaugurare il ciclo “Lezioni di storia. Oltre i confini” organizzato in collaborazione con Editori Laterza che racconta l’eterna esigenza dei popoli di attraversare le frontiere geopolitiche e culturali nella trasformazione continua di sé e dell’altro.
Ad aprire la rassegna un fuoriclasse della divulgazione, Alessandro Barbero, intervenuto all’incontro Ai confini dell’Europa: da Adrianopoli a Poitiers sul tema delle grandi invasioni dal tardo Impero Romano all’irruzione sulla scena dei musulmani. Una lezione gremita ed un pubblico numeroso anche da casa grazie allo streaming dal canale Youtube (oltre duemila visualizzazioni).
Dopo l’esordio con lo storico Barbero, restiamo a Casa Cava (e in diretta streaming) anche sabato 23 febbraio per la lezione di Franco Farinelli, direttore del Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell'Università di Bologna e presidente dell’Associazione dei Geografi Italiani (Agei).
Abbiamo dialogato sull’evoluzione dei modelli spaziali utilizzati per la rappresentazione del mondo nell’incontro Ai confini della terra: da Colombo a Google. Come si riconfigura la nostra idea di mondo con l’avvento della Rete? E che cosa rappresenta il concetto di confine? Sono queste le domande a cui abbiamo cercato di dare risposta anche insieme ai ragazzi delle scuole presenti che hanno partecipato alla discussione e che in questo articolo ci raccontano come è cambiato, secondo loro, il concetto di confine.
Lezioni di storia è un’iniziativa in totale sintonia con lo spirito della capitale europea della cultura: guardare al passato con lo sguardo teso al futuro.
Dopo le Lezioni di Cinema e quelle di Storia, il 27 febbraio riapriamo il capitolo delle Lezioni di democrazia. Dopo il primo incontro a Milano, riparte da Matera “People have the power”, cinque appuntamenti organizzati in collaborazione con Fondazione Giangiacomo Feltrinelli per approfondire i processi di partecipazione dal basso.
Alla lezione dal titolo Democrazia è: il potere di realizzare moderata da Angela Mauro, giornalista dell’Huffington Post, sono intervenuti il sociologo Giovanni Moro, Michelangelo Secchi del Centro Estudios Sociais dell’Università di Coimbra, Elio Manti della Regione Basilicata e Silvana Kuhtz, Università degli studi della Basilicata.
Le lezioni di Future Digs non finiscono qui: per annullare la distanza tra cittadini e istituzioni chiamando a raccolta le intelligenze e le energie dei cittadini stessi ci diamo appuntamento al 6, 7 e 9 marzo per un’altra lezione di democrazia, cinema e storia.
L’8 marzo un appuntamento speciale aprirà l’anteprima materana di Biennale di Democrazia, la manifestazione culturale promossa dalla Città di Torino e realizzata da Fondazione per la Cultura Torino e Polo del '900 con il contributo di Compagnia di San Paolo e il sostegno di Intesa Sanpaolo. Per maggiori informazioni è possibile visitare il calendario ufficiale di Matera 2019.
Circus+, l’emozione del circo contemporaneo

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Dal 14 febbraio torna la magia che ha incantato il pubblico durante la cerimonia d’apertura. Circus+ ospiterà nel Parco del Castello Tramontano performance mai viste nel Sud Italia per 5 fine settimana consecutivi.
Oltre 10 fra compagnie e artisti circensi provenienti dall’Italia ma anche da Marocco, Francia, Turchia, Belgio, Germania, Giappone, Kenya portano a Matera il meglio del circo contemporaneo creato in Europa.
Due chapiteaux, spettacoli circensi, incontri con gli artisti, momenti di scoperta dedicati ai più piccoli e tutta la magia del nouveau cirque nelle sue formazioni più innovative e internazionali. Un viaggio nell’universo dell’arte circense diviso in cinque atti: dalla tradizione del circo alle sue frontiere più visionarie, seguendo il filo dei cinque temi del dossier di Matera 2019. Ogni appuntamento è costruito su di una precisa relazione fra il tema, la poetica degli artisti e gli spettatori.
La magia di un circo che si avvicina sempre più al mondo del teatro, della danza e fonde il suo repertorio con quello delle arti performative. Una rivisitazione delle sue forme tradizionali che raggiunge vette straordinarie di sperimentazione.
Con il Passaporto per Matera 2019 sarà possibile assistere ai numerosi spettacoli di circo contemporaneo che vedranno alternarsi artisti del calibro di Flavia Mastrella e Antonio Rezza, Phia Menard della Compagnie non nova, Jörg Müller, Ziya Azazi e molti altri.
Ogni giornata sarà divisa in due diverse programmazioni tra il Grand Chapiteau (con accesso obbligatorio su prenotazione) e il Petit Chapiteau con ingresso libero fino ad esaurimento posti (massimo 250).
Il Grand Chapiteau ospiterà gli spettacoli delle compagnie teatrali dalle 21 alle 22.30 dal giovedì al sabato e la domenica dalle 19 alle ore 20.30.
Tutti gli spettacoli sono adatti anche ai più piccoli, ma lo spettacolo L’après-midi d’un foehn in scena da mercoledì 20 a sabato 23 alle 17 è adatto in modo particolare a bambini, giovani e famiglie.
Per accedere a tutti gli spettacoli del Grand Chapiteau sarà necessario esibire il Passaporto per Matera 2019 e la prenotazione che sarà valida entro e non oltre 15 minuti prima dello spettacolo. Non si potrà comunque accedere allo Chapiteau a spettacolo iniziato.
È possibile prenotare gli spettacoli online sul calendario ufficiale di Matera 2019 e negli Info Point di Via Lucana 125 a Matera. Ogni giovedì saranno attivate le prenotazioni per gli spettacoli della settimana successiva.
Per avere un assaggio del circo contemporaneo con le mini performance e la musica dal vivo del Petit Chapiteau non sarà invece necessario prenotare. “Palco aperto – Circo in pillola” è lo spazio che intratterrà tutti gli spettatori il giovedì e il venerdì dalle 19 alle 24, il sabato dalle 20 alle 24 e la domenica dalle 17 alle 23. Il sabato inoltre, dalle 18 alle 20, si potrà assistere al “CineCirco – Circo in pellicola” con proiezioni di cinema dedicate al mondo dell’arte circense.
Per l’ingresso nel Petit Chapiteau non è necessaria la prenotazione ma resta indispensabile esibire il Passaporto per Matera 2019.
Per facilitare l’acquisto dei Passaporti per Matera 2019 e le prenotazioni degli spettacoli, durante le giornate di Circus+ l’Info Point di Via Lucana resterà chiuso dalle 13:30 alle 14:30 e prorogherà di un’ora l’apertura serale, chiudendo alle ore 21. Per disdire le prenotazioni bisogna inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure recarsi personalmente all’Info Point.
Sul calendario ufficiale di Matera 2019 è possibile scoprire tutti gli spettacoli di Circus+ nella sezione dedicata.
Hanno collaborato a Circus+: Circostrada Network europeo e CircusNext Label europeo. Circus+ è inoltre sostenuto da: Ambasciata di Francia e Institut Français.
La cerimonia d’apertura attraverso gli occhi dei protagonisti: i volontari

Trecento volontarie e volontari, una porzione importante della popolazione della città e non solo che ha voluto dare il suo contributo alla realizzazione non di un evento, ma della prima tappa di un percorso che durerà un anno intero. Trecento persone, tutte diverse, che hanno declinato, attraverso la partecipazione, il senso della parola comunità. Sono i loro volti, le loro parole, i loro sguardi tutti unici, a raccontare nel modo migliore come il 19 gennaio abbia rappresentato l’affermazione importante di nuovi legami comunitari, di un nuovo modo di vivere il territorio e attraversarlo.
Un’identità costruita attraverso la condivisione di spazi e azioni, che integra senza assimilare, non sbandierata ma serena. C’è una signora in pensione che ha trovato naturale impegnarsi per la sua città, dopo averla vista cambiare negli ultimi cinquant’anni. C’è un uomo che sorride e racconta come il suo primo pensiero al risveglio sia stato indossare la felpa da volontario e accogliere i suoi ospiti olandesi per fare in modo che si sentissero a casa. E c’è anche un ragazzo che, nella partecipazione collettiva, intravede la possibilità di un rinascimento che riguardi tutti, nessuno escluso.
La scommessa del coinvolgimento era la più difficile da vincere. I volontari, tutte e tutti, hanno dimostrato che una collettività può muoversi insieme, può ritrovare, non in una giornata ma in un cammino, un terreno comune di scambio e slancio e farsi così comunità.
Era questa la tensione positiva che ha invaso la città, dalla Cava del Sole alle tavole imbandite nei quartieri, dagli Info Point alle strade animate dalle bande musicali. Ogni volontario ha potuto concorrere alla riuscita di un momento che poteva sentire proprio, un rito collettivo realizzato attraverso tante individualità e tante storie differenti.
L’entusiasmo e la forza di questa nuova comunità aperta e in divenire rappresentano una delle risorse fondamentali, una linfa preziosa, perché il percorso appena iniziato possa compiersi.
E se di orgoglio si vuole parlare, per raccontare quale aria si respirasse tra le volontarie e i volontari, lo si deve intendere nella sua accezione più gioiosa. Nessun ripiegamento su se stessi, ma una straordinaria voglia di aprirsi e accogliere. Uno slancio evidenziato dal continuo riferimento all’Europa, un concetto che tornava costantemente nelle parole di chi si è impegnato per la riuscita di questa giornata. “Matera abbraccia l’Europa”, ha detto una volontaria commossa, stanca ma felice, poco prima che calasse il sipario sulla cerimonia d’apertura. D’altronde, e da adesso ancora un po’ di più, Matera è Europa. Matera è la Capitale Europea della Cultura. Anche grazie a queste trecento persone.
Open the future! Inizia l’anno straordinario di Matera 2019

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Oltre 50mila persone si sono riversate in strada per festeggiare il 19 gennaio la cerimonia d’apertura dell’anno straordinario di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
Tre giorni di festa che hanno fornito un’anteprima di quello che vedremo declinato lungo tutto il corso dell’anno. Tanti i momenti clou di una cerimonia durata in pratica 72 ore e partita già da venerdì 18 con Matera Alberga e le installazioni d’arte di Filippo Riniolo, Dario Carmentano e Alfredo Pirri nei rispettivi alberghi Locanda di San Martino, Le dimore dell'Idris e Corte San Pietro. Un progetto ideato da Francesco Cascino e curato insieme a Christian Caliandro che, ricreando il vicinato di una volta nelle strutture più suggestive della città, ha subito fornito ad abitanti e cittadini temporanei un importante momento di condivisione. A questo si sono aggiunti i percorsi di visita della città segnati dalle installazioni luminose del progetto Lumen/Social Light, attraversati insieme alle altre Capitali Europee della Cultura, qui in visita per la Cerimonia d’apertura.
Lo spettacolo del 19 gennaio è cominciato con Open Sounds, presentato da Doris Zaccone, Filippo Solibello e Francesco Giorda. Un momento in cui le bande lucane ed europee dirette dal maestro Giovanni Pompeo e a seguire la banda della Polizia di Stato - composta anche da musicisti della Fanfara dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza - hanno animato la rinnovata Cava del Sole davanti a circa 5mila cittadini, suonando l’Inno alla Gioia, uno dei simboli dell’Unione Europea.
Il grande simposio istituzionale, presentato da Marino Sinibaldi di Radio3 con gli interventi delle autorità tra cui quelli del Commissario Europeo Tibor Navracsics e del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, si è svolto all’interno di “Serra del Sole”, lo spazio polifunzionale presentato alla città per la prima volta con l’esibizione sul palco anche dell’arpista Giuliana De Donno e della soprano bulgara Valya Balkanska.
1600 musicisti delle bande si sono poi riversati nei 12 quartieri della città coinvolti in Open City, il secondo momento della Cerimonia in cui i colori e le sinfonie di tutta Europa hanno accompagnato i 1500 pasti forniti sulle tavole imbandite dai cittadini. Con Open Lights i Sassi sono diventati lo specchio del cielo stellato con 2500 candele accese. Un momento che ha catalizzato le emozioni della mattina nello sguardo ipnotico dei cittadini verso la scenografia dei Sassi accesi da mille lumini e accompagnata da due cori polifonici (Cantori Materani e Pierluigi da Palestrina) che da Piazza Duomo riecheggiavano nel Sasso Barisano. Da lì una mongolfiera a forma di luna, visibile da tutto il Sasso Barisano, si muoveva verso l’alto accompagnata dallo spettacolo acrobatico della Compagnia dei Folli. Open Show è stato dedicato alla diretta Rai, condotta da Gigi Proietti con grandi ospiti sul palco tra cui la cantante Skin, l’attore Rocco Papaleo, il compositore Stefano Bollani e le esibizioni della compagnia Supernova e di Arturo Brachetti.
Quasi 5 milioni di telespettatori in Eurovisione e una diretta Facebook da tutte le sedi Enit del mondo hanno assistito a questo momento, concluso con il saluto inaugurale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha ricordato il valore di Matera come città simbolo del Mezzogiorno d'Italia che vuole innovare.
Con Open Future la parata di bande, lo spettacolo dei cavalli luminosi della Compagnie des Quidams e la performance con il celestiale carillon aereo dei Transe Express, hanno incantato le vie del centro gremite e festanti.
È Open the Night, con 12 bar della città aperti fino alle prime luci dell’alba, l’ultimo momento della Cerimonia. La chiusura naturale di questi straordinari 3 giorni di festa culminati domenica 20 gennaio nell'inaugurazione delle mostre Mater(i)a P(i)etra e Ars Excavandi a Matera e nella festa dei comuni lucani con la performance delle bande ospitate.
OPEN THE FUTURE! Tre giorni di festa per Matera Capitale Europea della Cultura

- Titolo link 1: Leggi le info su pubblica utilità, sicurezza e accessibilità
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Si alza il sipario sul nostro anno straordinario.
Dopo il lungo countdown partito dal giorno della designazione di Capitale Europea della Cultura nel lontano 17 ottobre 2014, il 19 gennaio 2019 la Cerimonia d’Apertura darà inizio alle 48 settimane di eventi che per tutto l’anno accenderanno i riflettori dell’Europa sulla città.
Protagoniste le bande dei comuni lucani che incarnano la tradizione musicale del territorio e le bande marcianti delle Capitali Europee della Cultura passate, presenti e future che sfileranno tra i quartieri della città alternando sonorizzazioni a momenti di convivialità.
Un evento diffuso all'insegna della partecipazione collettiva e della condivisione, gli stessi valori che hanno accompagnato tutto il processo di candidatura.
La Cerimonia sarà accompagnata da altri appuntamenti durante tutto il weekend.
Ecco il programma completo del weekend della Cerimonia d’apertura che va dal 18 al 20 gennaio 2019.
MAPPA DEI LUOGHI DELLA CERIMONIA E INFO UTILI
PROGRAMMA DELLA CERIMONA
18 gennaio
Le installazioni luminose di Lumen | Social Light e i percorsi d’arte di Matera Alberga.
Prima della cerimonia inaugurale, installazioni d’arte e di luce vestiranno la città. Due progetti che hanno come protagonisti i cittadini, proprio come tutto il programma di Matera 2019.
Lumen | Social Light
a cura di Giovanna Bellini e Open Design School
Progetto sostenuto da Enel e Calia Italia
Quindici installazioni luminose originali, per illuminare il passato e il futuro del Sud Italia e costruire nuovi percorsi di visita della città. Lumen riscopre l’antica tradizione delle luminarie, realizzate per l’occasione dalla comunità lucana e da alcune tra le più importanti aziende del settore presenti nel Sud Italia. Ci sarà una visita guidata fino a esaurimento posti che partirà alle 18:00 da Porta Pistola nei Sassi di Matera.
Matera Alberga
A cura di Francesco Cascino e Christian Caliandro
in collaborazione con il Consorzio Albergatori Matera e Comune di Matera
Progetto sostenuto da Fondazione Carical
L’arte contemporanea esce dai musei e si sposta nei luoghi che da sempre sono simbolo di accoglienza e incontro tra gli abitanti di una città e i suoi visitatori: gli alberghi. Con installazioni di arte contemporanea che rievocano gli antichi Vicinati dei Sassi, collocate proprio all’interno degli hotel della città, il progetto Matera Alberga riflette sul rapporto tra l’arte contemporanea e la quotidianità. Durante tutta la giornata del 18 gennaio, dalle 11 alle 17, sarà possibile fruire delle installazioni artistiche di Alfredo Pirri presso Corte San Pietro, di Filippo Riniolo alla Locanda di San Martino e di Dario Carmentano presso l’Hotel Dimore dell'Idris.
19 gennaio
Cerimonia d’apertura di Matera Capitale Europea della Cultura
La Cerimonia d’apertura si dividerà in 5 momenti principali.
1_Open Sounds / Cava del Sole ore 10:00
Dalle ore 10:00 la Cava del Sole sarà aperta al pubblico. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare all'evento di Cava del Sole che sarà accompagnato dalle sinfonie e dagli inni di tutta Europa. Open Sounds sarà dedicato all’esibizione della prime 14 bande, 7 lucane e 7 europee. Sul palco, insieme ai conduttori Filippo Solibello di Radio 2 e Doris Zaccone di Radio Capital, entrambi di origini lucane e conduttori della giornata nel “Meno Uno” il 19 gennaio 2018, ci saranno la banda di Matera e quella di Plovdiv, le due città Capitali Europee della Cultura 2019.
La Cava del Sole sarà aperta al pubblico dalle 9:30 alle 11:30 e non potrà essere raggiunta con mezzi propri, bensì con le navette disponibili dalle ore 9.00 (ultima partenza 10.45) dalla zona Paip 2 (zona mercato) e da piazza Matteotti.
02_Open City / Rioni di Matera a partire dalle ore 13:00
Borgo La Martella (Teatro Quaroni), Serra Rifusa (Parrocchia Maria Madre della Chiesa), Villa Longo (Associazione Anziani Uniti di Matera), San Pardo (Guinness Pub), Piccianello (Scuola Primaria Marconi), Spine Bianche (Parrocchia S. Pio X), Serra Venerdì (Scuola Primaria Pascoli plesso Nitti), Lanera (Scuola Primaria Padre Giovanni Semeria), Cappuccini (Caritas), Agna-Le Piane (Casino Padula), San Giacomo (Scuola Bramante Piazza degli olmi).
I musicisti animano Matera e vengono accolti dai cittadini nei Rioni della città in un grande momento conviviale. La città si fa casa: l’intera cittadinanza accoglie le bande e apre le porte di abitazioni, scuole, parrocchie, sedi di associazioni. Grazie al sostegno di Coldiretti verranno preparati oltre 5000 piatti di crapiata, uno dei pasti tipici di Matera, da distribuire ai musicisti.
03_Open Lights / Sasso Barisano, Sasso Caveoso e Piazza del Duomo dalle ore 16:30
Al calare del sole il Sasso Barisano, come una meteora, riluce di migliaia di lumini grazie al progetto “Matera Cielo Stellato” di Francesco Foschino con l’Associazione “Scorribande Musicali”. Da piazza Duomo partono le voci di due cori polifonici -"I cantori materani" e il "Coro Pierluigi da Palestrina" - e le evoluzioni acrobatiche della Compagnia dei Folli fino alla performance collettiva di “4:33”, pezzo del compositore sperimentale John Cage noto per essere totalmente silenzioso.
Nel Sasso Caveoso le installazioni tecnologiche di Lumen/Social Light fanno da contrappunto.
04_ Open Show / San Pietro Caveoso dalle ore 18:50 – 19:55
Dalle 18:50 in Piazza San Pietro Caveoso le bande si esibiscono coordinate da un ospite d’eccezione, Stefano Bollani. Durante la diretta Rai condotta da Gigi Proietti, sul palco si alterneranno ospiti nazionali e internazionali tra cui Skin, Valya Balkanska, Rocco Papaleo e Arturo Brachetti. La diretta Rai si chiude con il saluto istituzionale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Segue lo spettacolo di fuochi pirotecnici.
Soltanto per questa parte della cerimonia per motivi di sicurezza e per consentire il regolare svolgimento della diretta Rai, l’accesso all’area dei Sassi è consentito attraverso specifici varchi grazie a un apposito pass (max.3000) che è stato distribuito fino al 12 gennaio dalle ore 9:00 alle ore 19:00 presso gli Uffici della Prefettura. I residenti dell’area Sassi e gli ospiti di alberghi/b&b/case vacanza ubicati nei Sassi possono accedere senza il pass alle loro rispettive abitazioni e strutture. L’accesso al Sasso Caveoso ai cittadini muniti di pass sarà consentito dalle ore 15:30 alle ore 17:30.
05_Open Future / Via Ridola - via del Corso – Piazza Vittorio Veneto – Piazza San Pietro Caveoso dalle ore 20:30 alle 24:00
La sfilata si propaga dai Sassi nei vicoli, nelle strade, in cielo e nei locali, con performance di artisti nazionali e internazionali. La gran parata di 2019 musicisti sfila per le vie della città: da via Ridola, a via del Corso, fino a Piazza Vittorio Veneto. La gran parata di 2019 musicisti guidata da alcuni cavalli luminosi della compagnia Quidams, sfila per le vie della città, da via Ridola, a via del Corso, fino a piazza Vittorio Veneto dove ci saranno gli artisti della Trans Express.
Dalle 17 alle 24 sarà garantito tutto il giorno un servizio navetta continuativo dalle 17 alle 24 dalla Zona Paip 2 a Piazza Matteotti.
Club, bar e locali pubblici ospiteranno dj set, musica live e performance durante tutta la notte. La cerimonia d’apertura del 19 gennaio culminerà in una splendida parata che il giorno seguente vedrà le bande europee esibirsi in tutti i comuni della regione.
OPEN THE NIGHT
La festa continua
La Cerimonia d'apertura continua nei bar della città
Start h.23:00
1806 CAFE' - Via Lucana, 238
Swinging to 2019
Dallo swing al rock'n'roll fino alla beat anni 60', per ripercorrere
tutte le sonorità vintage nel dj set di Babysan
Area 8 - Via Casalnuovo, 15
Gigi Procino & Rocky Labarile + PLAY!GROUND LIVE NORDIC
con la Aarhus Band
Doppio dj set Nu Disco-Funky-Deep House
Bollicine - Via Casalnuovo, 18
Swing per Matera 2019
Live swing music con la Di Marzio Band
Mosto - Via D. Ridola, 18
Dj set con musica elettronica
un dj set elettronico con contaminazioni etniche
I Due Sassi Cafè - Piazza del Sedile, 24-25-26
Rockin'Sassi
Country, swing e rockabilly con la Crash Boom Bang.
Special guest: Antonello Gravela
Birrificio 79 - Via delle Beccherie, 56
Capital Night Party
Jazz, soul e hip hop nel dj set di Debora & Dario
Agriristories - Via Sette Dolori, 62
WUNDERKAMMER, la Basilicata in una stanza
Performance arte contemporanea e vernacolo. Musica a cura del
gruppo folk Matera
Donna Bruna - Via Madonna delle Virtù, 29
Matera in Jazz
Concerto di musica jazz, soul, r&b con Overwander
Grieco Collezioni Donna - Via XX Settembre, 22
Profumo di Donna della Magna Grecia
Mostra d'arte con concerto di musica jazz
Loris Garage - Via Ascanio Persio, 34
Welcome Capitale
Dj set house commerciale
El Tablao - Via C. Beccaria, 10
Napoli e dintorni
Concerto live di musica napoletana
Programma collaterale per Bambini e Ragazzi / Piazza San Giovanni
Programma Spettacoli
ore 10,30 Lacaposciuc – Spettacolo di Giocoleria e Arti Circensi
ore 11,00 Bande Musicali – Orchestra di Fiati “Pitagora” e corpo di ballo del liceo musicale e coreutico dell I.S.I. S. “Pitagora” di Montalbano Jonico
ore 11,15 BILL – Libri in Gioco (laboratorio per bambine/i dai 6 ai 10 anni)
ore 11,45 Bande Musicali – Ensamble “L. da Vinci” di Tramutola – liceo Leonardo da Vinci
ore 12,00 Teatro PAT – Spettacolo Le Petit Monde de Joao
ore 12,15 MUVT – Spettacolo di Street Sport
ore 12,45 BILL – Libri in Gioco (laboratorio per ragazze/i dai 10 ai 14 anni)
ore 14,45 BILL – Libri in Gioco (laboratorio per ragazze/i dai 6 ai 10 anni)
ore 15,15 MUVT (spettacolo di street sport)
ore 15,45 Lacaposciuc – Spettacolo di Capoeira
ore 16,00 BILL – Libri in Gioco (laboratorio per ragazze/i dai 10 ai 14 anni)
ore 16,15 Teatro PAT – Spettacolo Le Petit Monde de Joao
• Durante tutto l’arco della giornata saranno proposte in forma gratuita laboratori creativi, giochi e attività sportive.
Coordinamento - Uisp Basilicata
BasilicataBoard – Associazione Sportiva Dilettantistica
Giallo Sassi – Associazione di Promozione Sociale
Joven – Associazione di Volontariato
Lacaposciuc – Associazione Sportiva Dilettantistica
MUVT – Associazione Sportiva Dilettantistica
Teatro Pat – Associazione Culturale
BILL – Biblioteca della Legalità - Matera
Centro Benessere Light – Società Sportiva Dilettantistica
20 gennaio
Le mostre co-prodotte con il Polo Museale della Basilicata
ARS EXCAVANDI
a cura di Pietro Laureano
Museo Archeologico Nazionale “Domenico Ridola”
dalle ore 12.00, ingresso con Passaporto
Dopo la cerimonia si apre Ars Excavandi, la prima grande mostra di Matera 2019 dedicata alla storia delle città ipogee, un grande esempio per il futuro del pianeta. Possiamo imparare a progettare le città del futuro o la vita su un altro pianeta studiando scavi risalenti a secoli fa? Questi alcuni degli interrogativi che la mostra pone, attraverso un percorso di rivalutazione e rilettura dell’arte ipogea da un punto di vista contemporaneo.
MATER(i)A P(i)ETRA
Mostra fotografica di Carlos Solito
Palazzo Lanfranchi - Piazzetta Pascoli, 1
dalle ore 12.00, ingresso con Passaporto
Due sorelle distanti unite dalla roccia: a ricostruire il nesso tra Matera e Petra, già gemellate UNESCO, è il fotografo Carlos Solito che con video e quaranta coppie di fotografie accosta luoghi, persone e atmosfere delle due città, intessendo una rete di rimandi continui.
Scopri le informazioni di pubblica utilità, sicurezza e accessibilità per la giornata del 19 gennaio.
Sottocategorie
Matera 2019 Conteggio articoli: 26
Mettiti in gioco Conteggio articoli: 2
Programma Conteggio articoli: 164
Open Design School Conteggio articoli: 1
Futuro remoto Conteggio articoli: 36
I progetti culturali contenuti nella sezione "Futuro Remoto" consentono una accurata riflessione sul rapporto millenario dell'umanità con lo spazio e le stelle. Un rapporto che, ripercorrendo i passi di uno dei residenti più illustri della regione, Pitagora, esplora l'antica bellezza universale della matematica; al tempo stesso, verranno analizzate le infinite possibilità del dialogo fra uomo e natura, ambientando concerti e percorsi di visita in luoghi di suggestione spirituale (come le chiese rupestri) o cosmologica (come il Centro di Geodesia Spaziale). Pratiche antichissime e nuovi modelli di vita saranno offerti in prova, ipotizzando nuovi modelli di sviluppo per i prossimi decenni.
Continuità e rotture Conteggio articoli: 24
Come in molte altre città europee, il rapporto di Matera con la modernità è conflittuale: venticinque anni dopo l'iscrizione dei Sassi — un tempo "vergogna nazionale" — nella lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, la città sta ancora cercando di venire a patti con la sua identità fisica. La sezione del programma denominata "Continuità e rotture" rappresenta un'opportunità per elaborare una terapia collettiva, la possibilità di affrontare non solo la vergogna della città in sé, quanto le sue molteplici forme a livello europeo, che spaziano dalle crescenti diseguaglianze sociali, al risorgere del razzismo, all'incapacità di molti paesi europei di offrire futuro e speranza ai loro giovani e al dramma dell'esodo di disperati in fuga dalle guerre in corso in Africa e in Asia. Matera 2019 sarà un'occasione per vedere la bellezza non solo nei teatri e nei musei, ma anche negli spazi che abitiamo quotidianamente.
Riflessioni e connessioni Conteggio articoli: 45
Il tema "Riflessioni e Connessioni" prende le mosse dal classico motto latino, in seguito adottato da Lorenzo de' Medici, "Festina lente" (affrettati lentamente): dobbiamo riscoprire il valore del tempo e della lentezza, prendere le distanze dall'egemonia del presente immediato e fare un passo indietro rispetto al ritmo accelerato che scandisce la vita del XXI secolo. Il programma culturale intende inoltre provare che l'arte, la scienza e la pratica diffusa della cittadinanza culturale possono rappresentare in tutta Europa gli elementi catalizzatori di un nuovo, rivoluzionario modello di comunità, radicato nella "pratica della vita quotidiana". L'ambiente fisico di Matera ci incoraggia a ripensare le cose ab initio e a considerare questioni essenziali e valori fondamentali.
Residenze Matera 2019 Conteggio articoli: 8
Utopie e distopie Conteggio articoli: 16
Partendo dalla insopprimibile tensione utopica della storia di Matera, il tema "Utopie e Distopie" intende testare nuovi schemi innovativi che rappresentino una sfida ai preconcetti: che per le città del Sud il turismo sia l'unica strada percorribile per raggiungere la stabilità economica, la tecnologia il solo modello di mediazione possibile nelle relazioni, la monocultura industriale l'unica opportunità di sviluppo e l'enogastronomia il principale fattore identitario di un territorio. C'è bisogno di un cambiamento di mentalità profondo, che vada oltre gli atteggiamenti fatalistici, il familismo amorale e l'opacità di informazione e gestione della cosa pubblica, che troppo spesso hanno bloccato il rinnovamento del Sud Italia. Attraverso una serie di giochi e sport urbani e rurali, Matera verrà trasformata in un terreno su cui immaginare alternative possibili a realtà che diamo per scontate.
Radici e percorsi Conteggio articoli: 39
La sezione "Radici e Percorsi" esplora precisamente le straordinarie possibilità della cultura della mobilità che accomuna l'Europa. L'istinto al movimento è radicato nella vita quotidiana di Matera, sin dalla tradizione della "transumanza", che ogni anno vede le mandrie di bestiame attraversare la Murgia. La mobilità è la linfa vitale della regione: dalla Magna Grecia a Roma, o all'epoca dei Bizantini e dei Longobardi, Arabi, Svevi o Angioini, la Basilicata ha sempre rappresentato uno spazio di incontro e convergenza. Di recente, al pari di molte altre regioni rurali d'Europa, Matera ha dovuto affrontare devastanti diaspore migratorie, per poi vedere l'inizio di un ritorno, in tempi molto vicini a noi, di una generazione di giovanissimi, attratti dai valori espressi dalla cultura meridionale.