Matera 2019

Riflessioni e connessioni

Dalla prima macchina a vapore brevettata da James Watt ai trattati per combattere il surriscaldamento globale, gli ultimi trecento anni di storia climatica hanno visto un unico grande protagonista: l’uomo.

Ma chi l’ha detto che il Rinascimento sia stato soltanto un affare del centro e del nord? Proviamo a cambiare prospettiva, a partire dal sud. Dalle sponde di quel Mediterraneo che è incrocio di culture e di civiltà, di gente e di arti, da sempre.

“Il cavallo scalpita, | i sonagli squillano, | schiocchi la frusta”: la Cavalleria Rusticana arriva tra i Sassi di Matera! Tutto grazie ad “Abitare l’Opera”, un progetto che mira a portare le arie dei grandi capolavori del passato in palcoscenici diversi, inusuali.

“Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai a Matera”. No, non è un errore, ma la scommessa di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari. Anzi, una doppia scommessa: trasformare il capolavoro di Dante in un testo teatrale e a prendere come palcoscenico l’intera città di Matera.

Si può essere materani per un giorno? Certo che sì! O almeno è questo l’obiettivo di “People Places Purposes”, grazie al quale i visitatori abbandoneranno i loro panni da turisti per indossare quelli da “cittadini temporanei”, e diventare parte integrante della quotidianità della città e del territorio lucano.

Il cinema è uno spazio libero, il cinema è partecipazione. Questa, parafrasando Giorgio Gaber, la scommessa di Formula Cinema.

Ridare voce a chi l’ha persa, durante un viaggio impossibile e le difficoltà di una nuova vita. Risvegliare la propria attitudine, la passione, i piccoli gesti che valorizzano un’esistenza.

Il cinema e la poesia come koinè per unire popoli, civiltà, culture. Questo il progetto di Rete Cinema Basilicata, la ricerca di connessioni e punti di contatto tra i diversi paesi europei che si affacciano sul Mediterraneo, attraverso lo strumento del cinema e la lingua universale della poesia.

Gente che va, gente che viene. Gente che decide comunque di rimanere, in una Basilicata che si sta spopolando, abbandonata a se stessa. A loro è dedicato “Storylines | The Lucanian ways”. Il progetto, presentato dall’Associazione Youth Europe, si divide nel docufilm “Vado Verso Dove Vengo”, scritto da Luigi Vitelli con la consulenza scientifica di Vito Teti e con la regia di Nicola Ragone, e in una video-exhibition.

Riappropriarsi delle proprie origini non è un processo che può essere fatto da fermi. È semmai una serie di gesti, di azioni diversi e complementari, un percorso che va fatto fino alla fine. L’idea di Ka Art è quella di trasformare l’area del Pollino in una grande mappa al naturale.

Nelle cave di tufo a nord di Matera, la Cava del Sole attira lo sguardo dei visitatori, come una vecchissima signora addormentata tra i blocchi di tufo. Questo ricordo incastonato nella roccia di un insediamento monastico di epoca medievale farà da cornice, mercoledì 24 luglio 2019 alle ore 21.30 al Concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai condotto dal Maestro James Conlon, statunitense di origini lucane, direttore principale dell’Orchestra dal 2016.

Se fare sport è bello, raccontarlo lo è ancora di più. Sport Tales è un programma di iniziative che intrecciano sport, narrazione e cultura tra le vie di Matera. Due tornei giovanili di calcio e basket (Coppa Scirea e Minibasket in piazza) vedranno sfidarsi piccoli sportivi da tutta Europa mentre, fuori dal campo, gli atleti, i genitori e i tecnici potranno frequentare alcune lezioni sui vari modi di narrare lo sport, dal racconto tradizionale alla narrazione sui social.

“Abitare Futuro” è il tema portante di questa edizione speciale di Altofest. Dal 4 novembre all’8 dicembre, oltre 26 artisti internazionali, con performance in 11 città, saranno ospiti dei cittadini residenti di 5 differenti aree della Basilicata.

“Mediterranea” è una mostra che di questo continente marino intende raccontare, prevalentemente, la storia, la bellezza, i popoli, i miti ma anche le insidie e i contrasti che oggi lo minacciano. Il percorso espositivo intende rappresentare il Mediterraneo in tutta la sua complessità, attraverso la narrazione, su diversi piani, della sua storia con immagini satellitari inedite, foto, video e installazioni site-specific di straordinario impatto emotivo.

Si può rendere popolare la musica classica, accessibile a tutti? Questa la sfida del progetto DUNI EUROPA, da affrontare con l’aiuto di un’istituzione prestigiosa come il Conservatorio Egidio Romualdo Duni. I musicisti del Duni si raduneranno nel tendone che ospiterà gli eventi del Circus+ per far conoscere alla comunità tutte quelle composizioni che fanno da capisaldi del repertorio della musica classica.

Nel 2019 condividere è molto facile: lo si fa online con immagini, testi, video, a volte anche con il suono della propria voce. Ma quanti sarebbero così coraggiosi da condividere, offline, il proprio tetto?

Prima dell’arrivo del sonoro, nel primo Novecento, c’era un cinema diverso, dove la mimica era protagonista e il linguaggio era scritto dal corpo degli attori. Erano gli anni del cinema muto, e tra i registi e gli attori più prolifici c’era Robert Vignola, al secolo Rocco Giuseppe Vignola, nato a Trivigno. Un gigante sbocciato a Hollywood, ma rimasto fedele alla sua terra. Una terra che lo sta omaggiando con un percorso appassionato e affettuoso, percorso che continuerà quest’anno con una giornata dedicata a Vignola e al suo cinema.

A nord-est di Barile si erge il massiccio collinare dello Sheshë, con le tante, tantissime grotte scavate nel tufo, nate per essere le cantine naturali dove produrre l’Aglianico e insieme luogo comunitario dove si svolgeva la vita quotidiana del paese. Una consuetudine, questa, che fa parte della storia di Barile, che del paese è anima e tradizione.

In futuro, tutti saranno famosi per 15 minuti, profetizzava Andy Warhol negli anni Sessanta.

A Matera ogni paese sarà capitale per un giorno, possiamo invece affermare noi; e proprio in quest’ottica, il comune di Muro Lucano risponderà alla chiamata a settembre 2019, quando l’intera comunità sarà parte attiva nell’organizzazione e nella messa in scena di una giornata di eventi legati alla rievocazione della Battaglia di Numistro, che vide l’esercito romano affrontare in campo aperto quello del cartaginese Annibale.

Come una novella Gatta Cenerentola, il comune di Rapone si trasforma nel suo giorno da capitale in una principessa delle fiabe, per regalare a grandi e piccini la magia de Lo cunto de li cunti. Prendendo spunto dalla raccolta di Giovan Battista Basile, il progetto “L’incanto dei cunti e il gran ballo delle fiabe” prevede la creazione di un percorso magico che attraversi le strade del paese.

Il progetto prevede la realizzazione di un ciclo di murales (5/6), partendo dalle porte d’ingresso al paese, raffiguranti i momenti più rilevanti della storia sociale, politica e culturale della Basilicata. L’iniziativa è costituita da più fasi e si svilupperà nel corso dei mesi che precedono la data individuata per la realizzazione dell’evento.

La popolazione di Gallicchio porta sul palcoscenico una storia d’amore sotto la luce incantevole del plenilunio di settembre 2019. La scenografia spettacolare sono i luoghi naturali del “Gola”, dove il capovaccaio, il nibbio e il grifone africano depongono le uova ogni anno. L’antica leggenda andina che va in scena è stata raccontata da Hérnan H. Mamani e parla di un pastorello che si innamora di una stella e riesce a raggiungerla sulle ali di un rapace. Lo chiamano Gallicchio per via delle piume sul suo cappello. È una favola sul rapporto tra la natura e il cuore, sul modo in cui i luoghi che abitiamo possono determinare dolcemente le nostre aspirazioni e il nostro futuro.

Paesi che dialogano, persone che si incontrano, strade che si incrociano. Un movimento armonico, come una danza fatata, ricca di suggestioni. Questa la sfida di Abriola, Tursi, Trecchina e Sarconi, quattro comuni e insieme “Angeli del territorio”, promotori di un recupero di quegli itinerari, corsi e percorsi che stanno alla base dell’identità lucana, per valorizzare questo patrimonio di cultura e tradizioni.

Un luogo non è mai solo “quel” luogo: quel luogo siamo un po’ anche noi. Lo scriveva Antonio Tabucchi, e “Trame di racconti. La lentezza della fuga” ci tiene a ribadirlo. A partire da questa dichiarazione, sarà esplorata l’opera di un altro scrittore: “Ventunora a Sant’Arcangelo”, del santarcangiolese Nicola Sansanelli. Si tratterà di una ri-lettura del testo attraverso performance teatrali, cortometraggi, laboratori ed esplorazioni, alla ricerca delle tracce lasciate dalle parole nel paesaggio, momenti di riflessione e convivialità che trasformeranno l’opera in un moderno simposio.

BorgArtFest, progetto che nasce dall’idea di creare un festival d’arte pubblica nel centro storico di Montalbano Jonico, consiste principalmente nel riqualificare alcune aree del borgo in forte stato di degrado e abbandono al fine di rigenerare spazi urbani attraverso interventi artistici di “street art” come i murales e la trasformazione di arredi urbani secondo la visione dello street artist Tom Bob.

Le storie sono ovunque, intorno a noi. Il segreto è imparare a leggerle, trovarle, ascoltarle.

È per questo che il progetto “Le vie delle storie incrociate” prevede una residenza artistica in due fasi: durante la prima, silenziosa, gli artisti non avranno che da ascoltare. A parlare saranno gli abitanti di Miglionico, i giovani, le famiglie, gli anziani, chiamati a raccontare storie vere o tramandate dalla tradizione popolare.

Il fiume che incanta. Così è stato definito nel 2016 il fiume Sarmento quando l’omonima valle venne candidata come bene culturale della regione dal Comune di San Giorgio Lucano. Val Sarmento è depositaria di un ricco tesoro fatto di storia, tradizioni, musica, rituali. Il fiume ondeggia tra i pendii verdi, porta con sé tutti i colori, i suoni, la magia del paesaggio, racconta, nel suo scorrere quasi ipnotico, il territorio e la cultura – i suoi abitanti.

Atella come esempio di solidarietà, fin dalle origini. Da quando Giovanni D’Angiò, tra il 1320 e il 1330, propose di togliere qualsiasi tipo di tassa agli abitanti della zona che volessero trasferirsi lì, nel cuore della Valle di Vitalba. Atella, ancora oggi, è un esempio di crogiolo di culture e di identità, ormai indistinte in quella comunità che anima la città e che il progetto “Atella: un originale crogiolo di culture” vuole indagare.

Un modo antico e nuovo di fare link: danze, mappe, un percorso per tornare a essere cittadini.

LAUCCA è progetto civico a lungo termine che coinvolge le comunità di Castelmezzano e Pietrapertosa. Prima di tutto la popolazione viene chiamata a realizzare una rappresentazione cartografica del territorio – è una carta artistica che non serve a orientarsi, ma a costruire un ritratto collettivo condiviso. Dopo, nel corso di grandi sessioni aperte di dialogo cittadino, ci si confronta con altre comunità europee di dimensioni simili per capire punti di contatto e differenze.

“Che barba, che noia, che noia, che barba!”, ripeteva Sandra Mondaini nel suo letto di Casa Vianello, ma in realtà, sembra che la noia sia la chiave per la creatività e che passare del tempo senza avere niente da fare faccia spesso scattare in mente idee geniali. Lo sanno bene gli abitanti di Noepoli, che con il progetto “A vijë a vijë”: voci e sentieri dello Stato di Noia sfruttano l’antico nome del feudo che comprende i terreni del comune attuale - Noja, poi Noepoli - per evocare l’inquieta sensazione di ritrovarsi con le mani in mano.

La ricetta di Reloaded 2019 prevede tre ingredienti fondamentali: dei buoni musicisti, i luoghi più simbolici ed evocativi dei comuni di Lavello e Montemilone e i loro abitanti.

Il risultato finale sarà un festival musicale con un forte focus sulla formazione, giusto mix tra la tradizione musicale popolare, fatta di organetti, tamburelli e danze, e i nuovi linguaggi nati grazie alla tecnologia.

Il pallone e i libri si intrecciano per un evento di portata europea che unisce calcio e letteratura. Sull’erba dello stadio comunale Alfredo Mancinelli di Tito si sfideranno, nell’edizione 2019 della Writers’ League, quattro nazionali  degli scrittori (Italia, Germania, Inghilterra e Svezia).

C’era un tempo in cui il pane veniva cotto in un forno comune, gli abiti erano lavati nella stessa acqua, le giornate scandite da mansioni precise e collettive. Il progetto Trame d’acqua vuole rievocare la lentezza di quei ritmi e la genuinità delle tradizioni con una serie di iniziative dedicate al recupero di antichi valori e di attività manuali. Il protagonista delle due giornate di eventi sarà il territorio latronichese con le sue più preziose peculiarità, in particolare le tipiche attività manuali (come il Puntino ad Ago, candidato a diventare patrimonio UNESCO), le risorse naturali (come l’acqua termale di Calda di Latronico) e la sua storia (da scoprire durante le visite agli opifici idraulici storici).

Tutte le storie sono visioni provenienti dal passato, o anticipazioni del futuro. Nel suo giorno da capitale, Palazzo San Gervasio intraprende un viaggio tra storie e visioni che include musica, immagini, videomappe e nuove tecnologie.

Nei giorni del 15 e 16 giugno 2019, la comunità palazzese verrà coinvolta nella realizzazione di tre momenti di storytelling e condivisione: Il viaggio tra storie e visioni. Nel 1255, un ospite celebre soggiorna nel Borgo Sancti Gervasii: si tratta di Manfredi. Il figlio di Federico II, gravemente malato, chiede aiuto alla “masciara” del borgo che, in grado di prevedere il futuro, lo porterà a incontrare le figure più importanti della sua storia.

È una festa delle parole.

Il comune di Fardella lavora da diversi anni sul vocabolario, ma oggi apre ai visitatori questo percorso con un festival disegnato in tre giornate di laboratori, incontri d’autore con i ragazzi delle scuole e celebrazioni aperte al pubblico, come il conferimento della cittadinanza onoraria a Andy Donato, vignettista canadese, di padre lucano, nato proprio in questo paese.

Come la saggezza negli uomini è nascosta dietro le loro rughe, anche le città svelano il segreto del loro passato attraverso le vestigia che ne restano.

Il comune di Ruoti celebra la propria identità partendo dagli usi e costumi della sua società, per raccontare agli ospiti la storia identitaria di una comunità, presente in quei luoghi a partire dal VI secolo a.C., profondamente ancorata alle sue origini, ma che tende con fiducia al futuro.

A Stigliano c’è una regola non scritta: i fallimenti e gli insuccessi esistono, ma l’importante è il modo in cui li si affronta. Non a caso, dignità e resilienza sono due caratteristiche che contraddistinguono gli abitanti del posto e che in, occasione della candidatura al progetto Matera 2019 – Capitale per un giorno, saranno omaggiate ricordando uno dei cittadini più illustri di Stigliano: Jimmy Savo.