Matera 2019

Futuro remoto

Costruito grazie al contributo della comunità locale, il progetto esplora le radici della musica come fenomeno di produzione collettiva. Open Sound Festival presenta due sezioni, entrambe animate da attività di ricerca e performative: URLA e O.S.A.

Per trovare una nuova intonazione, è necessario ripartire dai silenzi. È questo il proposito di IN ViTRØ ~ Artificial sønificatiøn, un progetto di sound art che vuole indagare il rapporto tra suono e silenzio ascoltando la voce di Matera: tra le strade e nelle piazze, fino a intrufolarsi nei vicoli e nelle grotte. Esposizioni, installazioni, performance, residenze, laboratori e workshop si armonizzeranno sotto la direzione di prestigiosi partner nazionali e internazionali e giovani artisti.

Che voce hanno le stelle di Matera? A rispondere alla domanda interverranno tre compositori d’eccellenza, Georg Friedrich Haas, Nicola Campogrande e Damiano D'Ambrosio, chiamati a comporre tre opere che saranno eseguite in prima assoluta, ispirate e create in un processo di co-creazione sperimentale, durante una serie di residenze artistiche che si sono tenute a Matera tra il 2018 e il 2019.

Se il concetto da cui partire per rinnovare l’opera lirica fosse il silenzio? Arrivando a Matera si coglie forte la sensazione di contrasto. È una città fatta di contrapposizioni: il Piano e i Sassi, la vergogna e l’orgoglio, la pietra e il cemento, il rumore e il silenzio. Il quartiere dei Sassi, in particolare, custodisce la memoria dei cambiamenti.

Il vicinato, la comunità, i modelli socio-culturali sono un gioco (di ruolo). Matera 2019 ospiterà un L.A.R.P. (live action role playing) e diversi urban games in un contesto artistico e creativo dedicato all’importanza del coinvolgimento e della valorizzazione del capitale sociale.

Matera è l’unico posto in cui i sassi sono anche quartieri. Da adesso saranno anche musica, senza tempo. Un viaggio per riscoprire la musica popolare lucana e riportarla nel 2019. Verranno tracciati sulla mappa della città i luoghi in cui più si respira la tradizione secolare e, tramite un bando internazionale, verranno commissionate a giovani talenti 5 opere musicali contemporanee e strumentali, che riprendano e rinnovino il repertorio musicale popolare della Basilicata.

A volte serve più di uno sguardo a collegare terra e cielo. In natura esiste un esempio sontuoso, quasi magico che ci racconta come sia possibile abitare lo spazio che intercorre tra il suolo e ciò che da esso si prolunga verso l‘alto, sia esso un albero, una pianta, un fiore o qualsiasi costruzione: la tela di un ragno.

Potrebbe sembrare l’inizio di una favola ambientata in un paese lontano, ma non è altro che ciò che accadrà davvero, a Pisticci, nel 2019. Essenza sarà un luogo, una casa, in cui i visitatori potranno immergersi in un percorso sensoriale dedicato al mondo di Amaro Lucano, Essential Partner di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.

Matera European Photography / Visions from Europe, progetto internazionale promosso da Matera European Photography, Matera Diffusa insieme a Canon Europe e alla Fondazione Matera-Basilicata 2019, unisce alla conoscenza e alla diffusione iconografica dei nostri luoghi, una visione originale e contemporanea di Matera e della Basilicata attraverso lo sguardo di giovani studenti europei di fotografia e dei loro insegnanti.

Landscape for Culture, art and research in Europe. Un laboratorio per rimodulare lo scenario, un linguaggio nuovo per renderlo immortale. Il comune di Craco chiama a raccolta artisti, ingegneri e designer per raccontare i colori, i suoni, le forme del paesaggio lucano. L’idea è bandire un concorso per selezionare cinque professionisti che in tre giorni di immersione e di soggiorno mappano il territorio. Dopo averlo studiato, i cinque hanno il compito di trasformare la visione in una rappresentazione virtuale a cavallo tra arte e architettura.

Viaggio tra storia e leggenda nel Mediterraneo. L’itinerario nella Magna Grecia Lucana. Alla ricerca di Pitagora. Un viaggio lungo tutta la Basilicata. Pisticci, l’antica Heraclea, Metaponto: sono molti i paesi lucani attraversati dall’Illuminato di Sarno dopo la sua cacciata da Crotone. Un cammino ripercorso da “Pitagora Rewind”, un evento itinerante per omaggiare il grande filosofo. Pisticci, tappa di partenza, sarà animata dal festival “Come le Lucciole - Festival delle arti per la rigenerazione urbana”, che metterà in relazione le diverse emanazioni e linguaggi dell’arte contemporanea per illuminare Pisticci e valorizzare il suo patrimonio architettonico e culturale. Con un occhio particolare alle “casedde” vuote del centro storico, che richiamano il pensiero Pitagorico e un’architettura spontanea ed armonica.

Cosa hanno in comune l’acqua e la musica?

Lo si potrà indagare, una percezione dopo l’altra, nel progetto “Aqua”. Saranno le onde sonore, in primo luogo, e poi le onde dell’acqua a introdurre il pubblico in un percorso ricco di colori, immagini, sensazioni. Nelle ore pomeridiane, col sole a illuminare la cresta dell’acqua, ci si farà trasportare dal fiume alla scoperta del paesaggio di Savoia, per seguire il suo scorrere attraverso il Bosco di Luceto, fino alle sei Cascate del Tuorno. La gita sarà ricca di sorprese e suggestioni (ad esempio, alcuni tratti di cammino si potranno percorrere a bordo di un carro trainato da buoi). Lungo la via delle Cascate si potranno ammirare le fantastiche installazioni sonore d’acqua, con strumenti musicali che si animeranno al passaggio e delizieranno gli avventori con le loro onde.

Cersosimo è un piccolo paese, ma anche un'antica città.

Com'è possibile? Lo si scopre puntando lo sguardo verso l’alto, fin sopra la collina chiamata Castello, e poi spostandolo rapidamente in basso, attraverso gli strati di terra, molto più in profondità di quanto l’occhio umano possa arrivare. Questo è il segreto di Cersosimo: sepolta in profondità c’è una città antichissima, di cui affiorano qua e là resti monumentali, che studiosi e archeologi non sono ancora riusciti a riportare interamente alla luce. Dunque, Cersosimo custodisce uno straordinario tesoro archeologico che può solo essere immaginato, ancora tutto da scoprire e da svelare.

Creare a Tricarico una comunità di intenti, di passioni, di impegno civile. Nel ricordo di Rocco Scotellaro, che di Tricarico fu sindaco e illustre cittadino. Il Rocco Scotellaro Lucania Fest #ed. 2019 vuole istituire una Community Play, ossia una nuova comunità, internazionale, aperta al futuro ma consapevole delle tradizioni, rivolta a tutti.

A Francavilla in Sinni si porta sul palcoscenico La Notte di Franco, uno show ispirato alle vicende di un cittadino del passato, il brigante risorgimentale Antonio Franco.

Uno spettacolo stabile e itinerante al tempo stesso, una serie di quadretti animati con una drammaturgia autonoma, il coinvolgimento del centro disabili “Don Pino Terracina” e un grandioso percorso per accompagnare i visitatori in un grande corteo fin sulla scena, con musiche, artisti di strada e installazioni video.

Le nonne di Maratea erano multitasking: sapevano intrecciare fili d’erba sottili per renderli corde resistenti, e nel frattempo chiacchieravano, si raccontavano storie, condividevano saperi.

La lavorazione dei libbani, le corde vegetali prodotte dalle donne di Maratea fino alla fine degli anni ’70, era infatti un’occasione di incontro e di scambio. Sarà una comunità temporanea formata da cittadini e visitatori a rievocare questa antica tradizione, ripercorrendo ogni fase della lavorazione.

“E quindi uscimmo a riveder le stelle”. Anzi, ancora di più. Perché Anzi, cittadina in provincia di Potenza, si distingue per un Planetario Osservatorio Astronomico che è tra i più importanti d’Italia, e per un cielo buio rimasto pressoché intatto nel tempo, una rarità al giorno d’oggi: due caratteristiche davvero stellari per poter godere al meglio la bellezza eterna dell’universo.

Al contrario di quanto sostiene l’ultimo film vincitore agli Oscar, l’acqua non ha forma.

In quanto liquido, l’acqua cambia e si adatta a seconda di ciò che la contiene o la avvolge, ed è questa sua natura fluida a permetterle di scorrere lungo percorsi naturali, di infiltrarsi nelle fessure più piccole o di essere manipolata dall’uomo. Ogni volta che l’acqua cambia, il paesaggio si trasforma con lei, indossando un abito nuovo.

Dalla scaletta dell’Apollo 11 al suolo color fumo: il passo più grande compie 50 anni!

Era precisamente il 12 luglio 1969 quando tre astronauti americani firmarono una delle pagine più luminose della storia. E adesso, in occasione dell’iniziativa “Matera 2019 Capitale per un giorno”, 50 anni dopo, il comune di Sasso di Castalda vuole festeggiare attraverso la celebrazione di uno dei grandi protagonisti dell’avventura lunare: Rocco Petrone. Si tratta del direttore del lancio dell’Apollo 11, cresciuto nella Little Italy newyorkese da mamma Teresa e papà Antonio, originari proprio di Sasso di Castalda.

Immaginate che per qualche tempo il castello di Pirro del Balzo, i palazzi signorili di piazza Orazio, piazza Municipio con la sua maestosa cattedrale, L’Incompiuta, il sito ebraico delle catacombe e il sito paleolitico diventino enormi tele d’autore, schermi sconfinati in cui passano figure grandiose e sognanti dedicate ai passanti. Intanto l’orchestra suona una musica, un racconto sonoro che accosta voci narranti e brani muti. È un meraviglioso affresco storico partecipato, dove ogni pezzo, – le pietre inanimate custodi del tempo quanto i cittadini in carne ed ossa – fa la sua parte.

Natura Cultura Scienza e Tecnologia fra Futuro e Remoto. Quest’anno in Basilicata tutti i paesi potranno diventare protagonisti della cultura, grazie all’iniziativa “Matera 2019 capitale per un giorno”. Lo scopo del progetto è dunque quello di creare una rete che favorisca il dialogo tra i comuni che parteciperanno all’iniziativa, una piattaforma digitale dove mettere in circolo idee e condividere progetti.

C’è una figura, a Sant’Angelo Le Fratte, capace di unire Fede e Scienza. Il progetto, seguendo le sue orme, proverà ad allacciare il Passato al Presente tra le vie del paese. Si tratta di Juan Caramuel y Lobkowitz, vescovo e matematico che viaggiò per tutt’Europa lasciando una traccia indelebile anche in Basilicata. Figura emblematica del XVII secolo, è tutt’oggi il personaggio simbolo del comune, con tanto di murales che raccontano la sua vita tra le strade del centro.

Prima che gli smartphone rendessero possibile una documentazione costante e in tempo reale della nostra vita, farsi fotografare era un atto che richiedeva tempo e cura, un evento raro, a volte unico, che spingeva le famiglie a indossare i loro abiti migliori per posare composti davanti all’occhio del fotografo. Vestirsi a festa diventava un gesto dalla forte carica simbolica, espressione del desiderio di presentarsi nel miglior modo possibile.

Se c’è una cosa che caratterizza ogni essere umano è l’istinto di narrare. Ci nutriamo di pane e di storie, e con queste plasmiamo la nostra esistenza.

Storie che saranno protagoniste nel percorso “Paesaggio, identità e percorsi”, organizzato dalla città di Avigliano. La prima fase coinvolgerà le scuole, le associazioni e l’intera comunità, chiamate a rispondere su cosa vuol dire identità e come possiamo recuperarla.

Si dice che dietro a un grande uomo ci sia sempre una grande donna.

Non sappiamo se sia vero in tutti i casi, ma di sicuro vale per Pitagora: sua moglie, Theanò, fu la prima matematica della storia. La leggenda narra che alla morte del marito la donna si mise alla guida della scuola che lui aveva fondato e, nell’area montana che oggi fa parte del Parco Nazionale del Pollino, stabilì la sede estiva della Scuola Pitagorica di Metaponto.

Condividere informazioni fra reti pubbliche e private, fare acquisti e investimenti in modo sicuro e senza intermediari, tutelare la riservatezza dei dati, impedire la contraffazione.

La blockchain, una nuova tecnologia inizialmente collegata ai bitcoin e alle transazioni in valuta digitale, diventerà nel prossimo futuro un sistema diffuso, applicabile a moltissimi settori, e destinato a cambiare il concetto di rete, di accesso alle informazioni e sicurezza informatica?

Chi dice che non si può viaggiare nel tempo non è mai stato al castello di Moliterno.

Pensate a cosa potrebbe succedere unendo il Medioevo e le nuove tecnologie: vedere le stanze originali di un castello grazie a un’immagine ricostruita in 3D, inquadrare un QR code e finire catapultati tra mangiafuoco e giocolieri. Potrete scoprirlo al castello di Moliterno, quando per una giornata tornerà ad animarsi permettendo ai visitatori di immergersi nella sua atmosfera antica.