Matera 2019

2018 NUOVE CATEGORIE

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A Matera l'8 giugno nella chiesa di Sant'Agnese

Con “Cultura di Pentecoste e cultura della carità”, l'8 giugno alle ore 20,00 nella chiesa di Sant'Agnese a Matera, prosegue il progetto “I Cammini tra radici e futuro. Il Contributo dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina al percorso di Matera 2019” che è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.

Si tratta di un evento culturale nel cuore della tradizionale Veglia di Pentecoste, un luogo di confronto in cui mediante l’esercizio della arti si possa testimoniare che la fede in questo “nostro tempo, avido di speranza può essere un motore importante perché prenda forma quella ‘cultura della Pentecoste’, che sola può fecondare la civiltà dell’amore e della convivenza tra i popoli”.

“Cultura di Pentecoste e cultura della carità” rientra nel Cammino della Quaresima e della Pasqua.
Matera, 5 giugno 2019
Domenico Infante
Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali
Arcidiocesi Matera – Irsina

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Casa di Spiritualità Sant’Anna - 31 maggio – 2 giugno

Con l’iniziativa “Matera Beauty Experience” organizzata dal Meic (Movimento ecclesiale di impegno culturale) a Matera nella Casa di Spiritualità Sant’Anna dal 31 maggio al 2 giugno prosegue il progetto "I Cammini tra radici e futuro. Il contributo dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina al percorso di Matera 2019” che è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.
L’evento multimediale e multisensoriale, concepito in sé come esperienza di bellezza della parola, della musica, dell’arte anche con inserti musicali, video e icone d’arte, intende proporre la Bellezza come esperienza capace di generare e rigenerare le persone e l’ambiente, favorendone la crescita e lo sviluppo. In particolare, in riferimento anche a casi concreti, saranno presentate la bellezza spirituale e la bellezza dell’arte quali esperienze capaci di fare crescere luoghi e imprese d’arte: la bellezza è volano per lo sviluppo.

Tra gli interventi, si segnalano quelli di Mons. José Tolentino de Mendonça (archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa), di don Gianluca Bellusci (Direttore Istituto Teologico di Basilicata), del prof. Luigino Bruni (Ordinario di Economia LUMSA) e della dott.ssa Alfonsina Russo (Direttore del Parco Archeologico del Colosseo).
Sabato 1 giugno, inoltre, nell’Auditorium della Casa di Spiritualità Sant’Anna alle 21 si svolgerà lo spettacolo teatrale in prima assoluta: “Un sipario a cancelli. Le mille patrie di Carlo Levi”. (regista e autore Vittorio Pavoncello, attore unico Oreste Valente).
“Matera Beauty Eperience” rientra nel Cammino delle Letture.
Matera, 27 maggio 2019
Domenico Infante
Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali
Arcidiocesi Matera – Irsina

PROGRAMMA MATERA BEAUTY EXPERIENCE
Matera, Casa Di Spirtualità Sant’Anna
31 maggio – 2 giugno

VENERDÌ 31 MAGGIO
h 15.00 Iscrizione all’evento
h 16.30 “Crescere con la bellezza” - SEMINARIO NAZIONALE DEL MEIC - Prima sessione
In collaborazione con l’Istituto Teologico di Basilicata
Intermezzi musicali a cura dell’Accademia Ducale Centro Studi Musicali
Inserti video e musicali a cura dell’Istituto Comprensivo di Brienza – Sasso di Castalda
“Cos’è la bellezza?” - Mons. José Tolentino de Mendonça, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa
“Bellezza in azione” - don Gianluca Bellusci, Direttore Istituto Teologico di Basilicata
SABATO 1 GIUGNO
h 8.15 Cattedrale
“Armonia liturgica” - Liturgia della Messa del mattino a cura dell’Orchestra dell’Accademia Ducale Centro Studi Musicali e dei partecipanti al corso di “Operatore musicale della liturgia”
h 10.00 Casa S. Anna
“Crescere con la bellezza” - SEMINARIO NAZIONALE DEL MEIC - Seconda sessione
“Che bella impresa!” - Prof. Luigino Bruni, Ordinario di Economia LUMSA
“Un percorso nella bellezza tra storia e arte” - Dott.ssa Alfonsina Russo, Direttore del Parco Archeologico del Colosseo
Dibattito
h 15.00 Consiglio Nazionale MEIC - Prima sessione
h 17.00 Visita dei convegnisti alla mostra di artisti lucani contemporanei “Belle figure”
h 21.00 Auditorium Casa S. Anna
Spettacolo teatrale in prima assoluta: “Un sipario a cancelli. Le mille patrie di Carlo Levi”. Regista e autore Vittorio Pavoncello, attore unico Oreste Valente

DOMENICA 2 GIUGNO
h 8.00 Santa Messa festiva (nella cappella di Casa S. Anna)
h 9.00 Consiglio Nazionale MEIC - Seconda sessione
h 12.00 Visita dei consiglieri alla mostra di artisti lucani contemporanei “Belle figure”
e passeggiata nel centro di Matera
h 13.15 Rientro a Casa S. Anna, pranzo e saluti

 

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A Matera alle 21 il primo giugno in piazza Sant'Agnese

Con “Reflection”, concerto di musica jazz il primo giugno alle ore 21,00 in piazza Sant'Agnese a Matera prosegue il progetto "I Cammini tra radici e futuro. Il contributo dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina al percorso di Matera 2019” che è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.
Saranno eseguiti, riarrangiati e rielaborati in chiave jazz, i principali canti dei culti religiosi lucani: il canto di San Rocco di Tolve, della Madonna di Viggiano, di San Donato da Ripacandida, di Santo Egidio di Latronico, della Madonna del Carmine di Avigliano e della Madonna di Anglona di Tursi. Obiettivo di “Reflection” è l'incisione "live" di un disco durante l'esecuzione. Dell'originale organico, composto da musicisti di fama internazionale e con l’obiettivo di creare un inedito repertorio da concerto, fanno parte: Pino Melfi (tromba) jazz, Davide Cervellino (chitarra) flamenco, Marco Pezzenati (vibrafono) classica, Marco de Tilla (contrabbasso) jazz e Giovanni Imparato (percussionista e voce) afro/cubana.

“Reflection” rientra nel Cammino della Quaresima e della Pasqua.
Matera, 28 maggio 2019
Domenico Infante
Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali
Arcidiocesi Matera – Irsina

 

 

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A Tricarico il 26 maggio in Cattedrale

Con il concerto sinfonico-corale il 26 maggio alle ore 19,00 nella Cattedrale di Tricarico si realizza un nuovo evento de "I Cammini tra radici e futuro. Il contributo dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina al percorso di Matera 2019” che è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, in partenariato con la Diocesi di Tricarico, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.

Il concerto, dedicato alla musica sacra, sarà eseguito dai Cantori Materani diretti dal Maestro Alessandra Barbaro, dal Coro della Polifonica Materana "Pierluigi da Palestrina" diretto dal Maestro Carmine Antonio Catenazzo, dal Coro Civico LaterChorus diretto dal Maestro Vincenzo Perrone e dalla Fondazione Orchestra Lucana diretta dal Maestro Mons. Valentino Miserachs Grau. Il programma del concerto è incentrato quasi totalmente sulle partiture del Maestro Mons. Valentino Miserachs Grau.

Riscoprire capolavori, commissionare nuove opere, valorizzare ed impreziosire il repertorio radicato nel territorio sono alcuni degli assi portanti di questo progetto.

Il concerto sinfonico-corale rientra nel Cammino delle Cattedrali.
MONS. VALENTINO MISERACHS GRAU
Vicemaestro dal 1973, è stato dal 1977 al 2019 Maestro Direttore della Ven. Cappella Musicale Liberiana della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. Dal 1995 al 2012 è stato Preside del Pontificio Istituto di Musica Sacra, e fino al 2015 Ordinario di Composizione e Direzione Polifonica presso lo stesso Istituto. Nato in Sant Martí Sesgueioles (Anoia, diocesi di Vic, prov. eccl. tarraconense) nel 1943. All’età di 6 anni inizia lo studio di teoria, solfeggio e pianoforte con il Mº Francesc Vives Creus, dello stesso Sant Martí.
Nel 1954 intraprende gli studi ecclesiastici presso il Seminario di Vic. Nel 1963 è inviato a Roma per compiere gli studi di teologia presso la Pontificia Università Gregoriana, dove nel 1967, dopo l’ordinazione sacerdotale (1966) ottiene la licenza in Sacra Teologia.
Nel 1967 si iscrive al Pontificio Istituto di Musica Sacra, ove nel 1969 ottiene la licenza in Canto Gregoriano; segue contemporaneamente gli studi di composizione con il Mº Armando Renzi, Direttore della Cappella Giulia di San Pietro in Vaticano. Sotto la guida dello stesso Maestro prosegue gli studi di composizione presso il Conservatorio “A. Casella” de L’Aquila, e segue presso lo stesso Conservatorio i corsi di organo principale con la Prof.ssa Anna Maria Polcaro. Nel 1972, dopo aver frequentato il corso superiore di organo presso il romano Conservatorio di Santa Cecilia alla scuola del Mº Fernando Germani, ottiene a pieni voti il diploma in Organo e Composizione Organistica presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari, diretto allora dall’insigne Mº Nino Rota. Nel contempo porta a compimento gli studi di composizione con il Mº Armando Renzi.
Nel 1973 il Mº Mons. Domenico Bartolucci, poi cardinale, direttore allora delle Cappelle Sistina e Liberiana, gli affida l’incarico di vicemaestro della Ven. Cappella Musicale Liberiana di Santa Maria Maggiore, di cui nel 1977 diviene Maestro effettivo. Per la Cappella Liberiana compone un’infinità di lavori secondo le esigenze del servizio liturgico della Basilica: Messe con organo e “a cappella”, Magnificat, Vespri, Mottetti per ogni periodo dell’anno liturgico e per ogni momento della celebrazione, Salmi responsoriali con i versetti alleluiatici per l’intero ciclo triennale, etc.
Nel 1976 ottiene a pieni voti il diploma in Composizione presso il Conservatorio di Bari con l’oratorio Isaia per soli, coro e orchestra, e, nel 1977, il magistero in Composizione Sacra presso il PIMS con l’oratorio Stephanus, sempre per soli, coro e orchestra.
Dal 1977 al 1982 gli viene affidata la cattedra completa di Composizione presso il Conservatorio “E.R.Duni” di Matera. Nello stesso periodo è Direttore artistico del Coro Vallicelliano. Dal 1975 al 1980 funge da 2º Organista della Cappella Giulia presso la Basilica di San Pietro in Vaticano. Dal 1975 al 1994 è professore di numerose discipline presso la Scuola di Musica “T.L. da Victoria” in Roma.
Dal 1991 è Canonico del Capitolo Liberiano, Prelato d’Onore e Protonotario Apostolico e dal 2017 Decano del Capitolo.
Oltre una quantità incalcolabile di musica liturgica e religiosa in latino, in italiano e in catalano, ha composto gli oratori Isaia, Stephanus, Beata Virgo Maria, Mil Anys (testo di Antoni Dalmau i Ribalta), Pau i Fructuós (testo di Mn. Joan Roig i Montserrat), Noces de Sang (testo di Mn. Climent Forner) e Diàleg patriarcal (testo di Mn. Josep Ruaix), i poemi sinfonico-corali Nadal e Esclat Berguedà, tutti per soli, cori e orchestra, la Suite Manresana, nella doppia versione per organo e per grande orchestra, e Pucciniana per grande orchestra. Si è pure cimentato nei generi operistico, organistico, cameristico, liederistico e nella musica per “cobla” (una ventina di “sardane” e poemi, i Pastorets de Calaf per coro e cobla e, con lo stesso organico, Cant a Calaf (cantata del Millenario della città, 2015). Concertista d’organo e direttore di cori e orchestre, segnatamente in opere di propria composizione.
È spesso membro e anche presidente di giuria in numerosi concorsi vocali, corali e di composizione.
Gli sono state conferite varie onorificenze: Encomienda de Alfonso X el Sabio (Stato spagnolo), Creu de Sant Jordi (Generalitat de Catalunya), Officier de l’Ordre des Arts et des Lettres (Francia), Chevalier de la Légion d’Honneur (Francia). È accademico pontificio dei “Virtuosi al Pantheon” e membro della Reial Acadèmia de Belles Arts de Sant Jordi (Barcellona), Commendatore dell’Ordine del Santo Sepolcro e Croce pro piis meritis dell’Ordine di Malta. Premio Bravo 2012 della Conferenza Episcopale Spagnola e “Medalla Bisbe Oliba” (Vic). È Canonico onorario della cattedrale metropolitana e primaziale di Tarragona e delle cattedrali di Solsona e di Vic. Ha al suo attivo quattro volumi di tematica musicale, religiosa e catalana.
Matera, 22 maggio 2019
Domenico Infante
Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali
Arcidiocesi Matera – Irsina

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A Matera il 25 maggio nella Parrocchia Maria Madre della Chiesa

"Crescere insieme in parrocchia"

Con il Laboratorio creativo “Impara l'arte e mettila da parte... Generazioni a confronto” e “Crescere insieme in parrocchia”, due attività originali di libera creazione, il 25 maggio alle ore 20,00 nella Parrocchia Maria Madre della Chiesa prosegue il progetto “I Cammini tra radici e futuro. Il Contributo dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina al percorso di Matera 2019” che è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.

 

Laboratorio creativo “Impara l'arte e mettila da parte... Generazioni a confronto”
La serata prevede una parte narrata dagli anziani con l'intervento di un conduttore e la proiezione di un video su un argomento che riguarda il passato e che si vuole tramandare, in particolare la preparazione alla festa nuziale di un tempo confrontandola con la realtà attuale mettendo in evidenza valori e tradizioni. L'evento si concluderà con una festa reale che coinvolgerà la comunità presente, con la degustazione di un piatto tipico della civiltà contadina e di uno attuale accompagnati dalle note dei musicanti di organetto e fisarmonica.

Crescere insieme in parrocchia
Racconto delle attività della parrocchia e della comunità, attraverso una rappresentazione dialogata e sceneggiata dai diretti protagonisti che operano realmente nei vari ambiti illustrati. Il laboratorio creativo di cucito, attività teatrali, la catechesi, i cori, casa di riposo Brancaccio, la Caritas, gli scout, la scuola di musica tradizionale e il la scuola di quartiere saranno i protagonisti di un dialogo tra generazioni a confronto.

Il laboratorio creativo e Crescere insieme in parrocchia rientrano nel Cammino delle Generazioni.
Matera, 21 maggio 2019
Domenico Infante
Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali
Arcidiocesi Matera – Irsina

 

 

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Sabato - 18 maggio ore 20,00
Cattedrale di Acerenza

Con il concerto sinfonico-corale il 18 maggio alle ore 20:00, nella bellissima e antica Cattedrale di Acerenza, si realizza un nuovo evento de "I Cammini tra radici e futuro. Il contributo dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina al percorso di Matera 2019” che è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, in partenariato con l'Arcidiocesi di Acerenza, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.

E' il concerto dedicato interamente alla musica Mariana, colta e popolare, corale, solistica e strumentale, sarà eseguito dai Cantori Materani diretti dal Maestro Alessandra Barbaro, dal Coro della Polifonica Materana "Pierluigi da Palestrina" diretto dal Maestro Carmine Antonio Catenazzo, dal Coro Civico LaterChorus diretto dal Maestro Vincenzo Perrone e dalla Fondazione Orchestra Lucana diretta dal Maestro Mons. Valentino Miserachs Grau. Il programma del concerto è incentrato quasi totalmente sulle partiture del Maestro Mons. Valentino Miserachs Grau.

Riscoprire capolavori, commissionare nuove opere, valorizzare ed impreziosire il repertorio radicato nel territorio sono alcuni degli assi portanti di questo progetto. Il valore aggiunto diventa il pubblico che si unisce agli esecutori per intonare i brani popolari rielaborati per orchestra e voci rendendo questo evento assolutamente unico e coinvolgente.

Il concerto sinfonico-corale rientra nel Cammino delle Cattedrali.
Matera, 14 maggio 2019
Domenico Infante
Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali
Arcidiocesi Matera – Irsina

 

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“La bellezza tra tradizione e innovazione.
Testimonianze, esperienze e video”
e
"Presentazione del libro “Il canto della fabbrica”

Un doppio evento a Melfi, domenica 12 maggio, nell’ambito del Progetto "I Cammini tra radici e futuro. Il Contributo dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina al percorso di Matera 2019” che è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce”, in partenariato con la Diocesi di Melfi, e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.

Il 12 maggio alle ore 19:00, nel Palazzo Vescovile, si svolgerà l’evento “La bellezza tra tradizione e innovazione. Testimonianze, esperienze e video”. Testimonianze, esperienze e video del lavoro di una volta, al giorno d’oggi i cambiamenti i miglioramenti. La tradizione che si fonde con l’innovazione, lavori che esistono ancora come per raccontare la nostra terra e lavori sempre più in evoluzione. Riferimenti alle nostre fabbriche dove si parla di innovazione e digitalizzazione ma pur sempre di arte guardando al futuro.
A seguire, alle ore 20:00, sarà presentato il libro “Il canto della fabbrica”. Il volume è una riflessione attraverso la voce di intellettuali, musicisti e industriali su come sia possibile raccontare la fabbrica di oggi a partire proprio dalla musica. Il titolo del libro si rifà al brano “Il canto della fabbrica” composto da Francesco Fiore per il violino di Salvatore Accardo, uno dei maggiori musicisti contemporanei e per gli archi dell’Orchestra da Camera Italiana, per interpretare e rappresentare suoni e ritmi d’una industria hi-tech esemplare, il Polo Pirelli di Settimo Torinese. Il “Canto della fabbrica”, nato da un’idea della Fondazione Pirelli, s’è formato tra computer, robot, laboratori di ricerca e linee automatizzate. Letture, confronti e ascolti a cura di Gocce d’Autore.
Entrambi gli eventi rientrano nel Cammino delle Generazioni.

Matera, 7 maggio 2019
Domenico Infante
Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali
Arcidiocesi Matera – Irsina

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Sabato 11 maggio nel Tribunale di Matera 

Con la mostra “Dall’amore nessuno fugge: esperienza delle APAC brasiliane”, evento organizzato dall’Associazione Fontana Vivace in partenariato con l’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce”, prosegue il Progetto "I Cammini tra radici e futuro. Il Contributo dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina al percorso di Matera 2019” che è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana. La mostra sarà allestita al secondo piano del Tribunale di Matera con apertura al pubblico sabato 11 maggio e chiusura sabato 18 maggio. Gli orari di apertura giornaliera vanno dalle 9,30 alle 13,30 e dalle 15,30 alle 18,00. Per informazioni e visite guidate a singoli e gruppi chiamare il 353.306.3825 fra le 10,00 e le 12,00.

“Dall’amore nessuno fugge” è una mostra fotografica che illustra un metodo innovativo e alternativo di recupero dei detenuti, progettato e applicato dall’Associazione di protezione e assistenza condannati (Apac) in Brasile. Si tratta di carceri senza sbarre né guardie, dove si tocca con mano quanto la misericordia possa cambiare il cuore dell’uomo, trapassando ogni tipo di resistenza e barriera, anche dove criminali scontano la pena. Nelle celle Apac, non si rintracciano poliziotti e agenti penitenziari. I detenuti, con l’aiuto dei volontari e del personale amministrativo, impiegano il loro tempo nella pulizia delle celle, si dedicano alla sicurezza e all’organizzazione della struttura. Non solo, gli stessi vengono accompagnati all’elaborazione del crimine commesso e, dopo una ricerca delle professioni richieste sul territorio, si propone un corso di formazione specifico per l’inserimento nel mondo del lavoro.

Questa esperienza si presenta come un esempio paradigmatico dello sguardo che introduce Cristo nella storia, cioè un amore incondizionato che non trova il valore dell'uomo solo nelle sue azioni, ma confida totalmente nella forza dell'amore e del perdono, e nella capacità del cuore dell'uomo di riconoscere il bene, la verità e la bellezza quando queste gli vengono mostrate. Il percorso composto da testi, foto e video è una sfida al criterio con cui normalmente guardiamo chi sbaglia, pieno di pregiudizi e obiezioni.

“Dall’amore nessuno fugge: esperienza delle APAC brasiliane” rientra nel Cammino delle Generazioni.

Matera, 6 maggio 2019
Domenico Infante
Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali
Arcidiocesi Matera – Irsina

 

 

 

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Sarà un maggio ricco di eventi in Basilicata per il progetto "I Cammini tra radici e futuro. Il contributo dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina al percorso di Matera 2019”, progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.

 

IL CALENDARIO DEGLI APPUNTAMENTI
 Il 5 maggio a Matera alle 17,30, nell'ambito del Cammino delle Letture, Lello Chiacchio dell'associazione Skenè propone una passeggiata culturale con arrivo e visita al Santuario di Picciano. Alle 20,30 l'Orchestra Lucana, per il Cammino dei Santuari, proporrà un concerto interamente dedicato alla musica Mariana dal titolo “O dulcis Virgo Maria”. Maestro del coro e direttore Carmine Antonio Catenazzo.
 Il 10 maggio alle 20 in Cattedrale a Potenza, per il Cammino delle Cattedrali, concerto di musica classica Sinfonia n. 2 in si bemolle maggiore Lobgesang (Canto di lode) op. 52 di Mendelssohn sarà interpretata dal coro Aurtis diretto dal Maestro Gianluigi Borrelli.
 L'11 maggio alle 20 nella Basilica minore della Cattedrale di Melfi, per il Cammino delle Cattedrali, l’Orchestra Filarmonica di Bacau - Romania eseguirà la Sinfonia n. 2 in si bemolle maggiore Lobgesang (Canto di lode) op. 52 di Mendelssohn.
 L'11 maggio alle 9,30 nel Tribunale di Matera “Dall'amore nessuno fugge” sull'esperienza della APAC brasiliane. L'evento, che rientra nel Cammino delle Generazioni, è organizzato dall'associazione Fontana vivace.
 L'11 maggio alle 21 nel Palazzo Vescovile di Melfi, nell'ambito del Cammino delle Generazioni, conferenza “La bellezza tra tradizione e innovazione”.
 Il 12 maggio a Melfi alle 20 nel Palazzo Vescovile per il Cammino delle Generazioni presentazione del libro “Il canto della fabbrica”.
 Il 18 maggio alle 20 ad Acerenza per Il Cammino delle Cattedrali i Cantori Materani diretti dal Maestro Alessandra Barbaro, il coro della Polifonica Materana diretta dal Maestro Carmine Antonio Catenazzo, il coro Civico LaterChorus maestro del coro Vincenzo Perrone e la Fondazione Orchestra Lucana diretta da Mons. Valentino Miserachs Grau presentano un concerto dedicato interamente alla musica Mariana, colta e popolare, corale, solistica e strumentale.

 Il 24 maggio a Matera nella Chiesa di San Biagio per il Cammino delle Letture Mostra d'arte pittorica di artisti lucani.
 Il 25 maggio a Matera alle 20 nella parrocchia Maria Madre della Chiesa per il Cammino delle Generazioni laboratorio creativo impara; alle 20,30 “Crescere insieme in parrocchia”.
 Il 26 maggio alle 19 nella Cattedrale di Tricarico per Il Cammino delle Cattedrali i Cantori Materani diretti dal Maestro Alessandra Barbaro, il coro della Polifonica Materana diretta dal Maestro Carmine Antonio Catenazzo, il coro Civico LaterChorus maestro del coro Vincenzo Perrone e la Fondazione Orchestra Lucana diretta da Mons. Valentino Miserachs Grau presentano un concerto dedicato interamente alla musica Mariana, colta e popolare, corale, solistica e strumentale.
 Il 31 maggio dalle 16,30 per il Cammino delle Letture nel complesso Sant'Anna a Matera convegno “Crescere con la bellezza”.

Ovviamente, seguiranno dettagliati comunicati stampa.

Matera, 26 aprile 2019 Domenico Infante
Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali
Arcidiocesi Matera – Irsina

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Il 5 maggio passeggiata culturale al Santuario di Picciano

Con l’iniziativa “In cammino… alla ricerca di sé” e il concerto “O dulcis Virgo Maria”, rispettivamente alle 17,30 e alle 20,00 del 5 maggio proseguono a Matera nel Santuario di Picciano “I Cammini tra radici e futuro. Il Contributo dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina al percorso di Matera 2019” che è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.

“In cammino... alla ricerca di sé” è una passeggiata culturale, ideata dall'attore e regista Lello Chiacchio, dell'Associazione teatrale Skenè, durante la quale si potranno fare esperienze artistiche, facendo proprie le tecniche e le consuetudini di chi pratica il turismo lento o dolce. Durante il percorso ci saranno intervalli caratterizzati da momenti teatrali a contatto con l’ambiente e con la natura. La passeggiata, che partirà dal Borgo Picciano B, si concluderà con l'arrivo e la visita al Santuario di Picciano, dove ad attendere i pellegrini ci sarà, alle ore 20,00, il coro della Polifonica materana Pierluigi da Palestrina diretto dal Maestro Carmine Antonio Catenazzo che, con la Fondazione Orchestra Lucana diretta dal Maestro Vincenzo Perrone, eseguirà “O dulcis Virgo Maria”.

Si tratta di un concerto dedicato interamente alla musica Mariana, colta e popolare, corale, solistica e strumentale. Riscoprire capolavori, commissionare nuove opere, valorizzare e impreziosire il repertorio radicato nel territorio sono alcuni degli assi portanti di questo progetto. Il valore aggiunto diventa il pubblico che si unisce agli esecutori per intonare i brani popolari rielaborati per orchestra e voci rendendo questo evento assolutamente unico e coinvolgente.

“In cammino… alla ricerca di sé” rientra nel Cammino delle Letture mentre il concerto “O dulcis Virgo Maria” rientra nel Cammino dei Santuari.

Matera, 30 aprile 2019
Domenico Infante
Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali
Arcidiocesi Matera – Irsina

 

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Concerto dell'Orchestra di Matera e della Basilicata
Cattedrale di Tursi il 27 aprile alle ore 21,00

Con il concerto dell'Orchestra di Matera e della Basilicata alle ore 21,00 del 27 aprile nella Cattedrale di Tursi prosegue il progetto "I Cammini tra radici e futuro. Il contributo dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina al percorso di Matera 2019” che è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, in partenariato con la Diocesi di Tursi-Lagonegro, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.

Il concerto di musica classica proposto dall'Orchestra di Matera e della Basilicata attinge al repertorio sacro della musica colta. Sarà eseguito lo Stabat Mater P77 di G. B. Pergolesi per Soli e Orchestra da camera. Solisti: soprano Erika Liuzzi, mezzosoprano Tina D'Alessandro. Direttore Giovanni Pompeo.
Il concerto rientra nel Cammino delle Cattedrali.
L'ORCHESTRA DI “MATERA E DELLA BASILICATA”
Il Gran Concerto Bandistico Rocco D’Ambrosio si forma nel 1983, riprendendo una gloriosa tradizione ultra centenaria, ed è stato attivo nella sua forma canonica fino al 1999.
L’affacciarsi del complesso nel chiuso, ristretto ed autoreferenziale mondo delle bande da giro ha rappresentato, nel tempo, una salutare “scossa di terremoto” sistemica: infatti la banda non si è limitata solo ad eseguire musica operistica e sinfonica ma, grazie al suo eclettismo musicale, ha arricchito il cartellone con piacevoli e trascinanti incursioni nella musica jazzistica e leggera, impreziosite dalla vitalità degli artisti, dando così vita, per prima nel mondo bandistico, al famosissimo “Show Finale”.

Con un patrimonio di esecuzioni così vasto e, soprattutto, con la professionalità dei Maestri e di tutti i suoi elementi, la "Rocco D’Ambrosio" ha costellato tutto l’arco della sua attività con meritati successi e riconoscimenti nazionali ed internazionali ricevuti nelle numerose manifestazioni, nei tanti concerti cui ha partecipato e che formano un lunghissimo e qualificato curriculum. L’attività, i successi, il prestigio di questo complesso bandistico sono indubbiamente vanto per la città di cui è espressione – Montescaglioso - ma anche per l’intera Basilicata e per l’Italia che, anche in questo modo, testimoniano in uno scenario internazionale, le loro grandi capacità musicali, la raffinata sensibilità del loro animo e le profonde radici della loro antichissima civiltà.
Matera, 23 aprile 2019 Domenico Infante
Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali
Arcidiocesi Matera – Irsina

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Montalbano, 28 aprile ore 20,00
Chiesa Santa Maria dell'Episcopio

 

Con il Concerto degli Organi a canne il 28 aprile a Montalbano Jonico alle ore 20,00 nella chiesa di Santa Maria dell'Episcopio proseguono "I Cammini tra radici e futuro. Il contributo dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina al percorso di Matera 2019” che è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.
Il concerto sarà eseguito dall'organista Serena Di Nuzzo con la partecipazione della flautista Marta Lorenza Grieco.
“La Chiesa Madre di Montalbano Jonico – spiega il restauratore Nicola Canosa - ospita nella cantoria posta in abside uno strumento di scuola napoletana anonimo ma datato 1785, come risulta da un'iscrizione a inchiostro sulla leva dell'ultimo tasto (DO5). L'analisi stilistica suggerisce l'attribuzione del manufatto ad autore lucano o comunque di area appenninica, come suggerirebbe il colore olivastro delle canne interne in piombo (dovuto probabilmente all'applicazione sulla lastra di cere o grassi vegetali in funzione protettiva, pratica questa riscontrata in altri organi della zona come S. Mauro Forte e Cancellara) e la presenza di un secondo Principale (Eco) con estensione a partire da DO#2; la diffusione in Puglia di tale registro è limitata all'area murgiana (Gravina in Puglia) e a pochi sporadici casi, mentre lo stesso è attestato in Campania e Basilicata in numerosi strumenti a partire dagli anni '70 circa del sec. XVIII. I materiali lignei impiegati al contrario sono quelli più frequentemente presenti in Puglia in quanto tipici delle località litoranee (Montalbano dista dalla costa jonica 12 km): abete, qui impiegato per supporti lignei di catenacciature di tasti e registri, fondo segreta somiere, ventilabri, canne lignee di basseria, e faggio, utilizzato per le leve dei tasti, al posto del noce e del castagno, più tipici delle zone interne.

Un intervento di manutenzione sullo strumento da parte di Camillo Liguori nel 1898 è documentato da un cartiglio all'interno di un mantice.

Al XX secolo, in concomitanza con un intervento di ridipintura della cassa lignea, si poteva datare invece la verniciatura ad argentone e oro delle canne di facciata, rimossa dal presente intervento di restauro.”

 

SERENA DI NUZZO
Diplomata in organo e composizione organistica col massimo dei voti presso il conservatorio “E. R. Duni” di Matera sotto la guida del M° Francesco Bongiorno, Serena Di Nuzzo ha intrapreso gli studi musicali all’età di 12 anni. Ha sin da subito eseguito concerti e saggi presso il Conservatorio come solista e pianista accompagnatrice di cantanti e piccoli ensamble strumentali. Si è esibita come organista solista per la rassegna organistica “Tacco-Punta” di Sant’Onofrio tenuta dal M° Salvatore Pronestì e per la VI edizione del Festival Organistico Internazionale di Taranto. Ha inoltre frequentato masterclass e corsi di perfezionamento con nomi quali Francesco Bongiorno, Hismo Hintsala, Josè Gonzales Uriòl, Gian Vito Tannoia, Ulrike Theresia Wegele Kefere, Michael Radulescu e Olivier Latry.
Attualmente frequenta il secondo anno del II livello di Organo con il m° Francesco Bongiorno e il secondo anno di Clavicembalo complementare con il m° Francesco Cera.

MARTA LORENZA GRIECO
Si è diplomata in Flauto nel 2012 con il massimo dei voti presso il Conservatorio "E. R. Duni" di Matera sotto la guida del Maestro Alessandro Muolo. Ha frequentato corsi di perfezionamento annuali tenuti dai Maestri Michele Marasco, Rocco Abate, Andrea Oliva (Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma) e il corso triennale con il Maestro Antonio Amenduni (Accademia Italiana del Flauto di Roma). È vincitrice di primi premi assoluti e borse di studio in concorsi nazionali ed internazionali e del Secondo Premio nel prestigioso concorso flautistico "Emanuele Krakamp" di Benevento. Dal 2015 al 2018 ha ricoperto il ruolo di Secondo Flauto e Ottavino presso l'Orchestra ICO della Magna Grecia di Taranto. Ha collaborato, in qualità di flautista e ottavinista, con diverse compagini orchestrali, tra cui l'Orchestra Nazionale dei Conservatori Italiani, l'Orchestra Sinfonica ICO della Provincia di Bari, la Fondazione Orchestra Lucana delle Province di Matera e Potenza, la Roma Tre Orchestra, l'Orchestra della Fondazione Petruzzelli di Bari, e nelle stagioni liriche dell'Orchestra ICO Tito Schipa di Lecce Onlus e dell'Ente Concerti "Marialisa De Carolis" di Sassari. Ha eseguito in qualità di solista: il Concerto in Mi minore di Saverio Mercadante accompagnata dalla Chamber Orchestra diretta dal M° Peter-Lukas Graf e accompagnata dall'Orchestra ICO della Magna Grecia di Taranto diretta dal M° Giuseppe Salatino; il Concerto Op.283 in Re maggiore di Carl Reinecke accompagnata dalla Filarmonica "Ion Dumitrescu" (Râmnicu Vâlcea, Romania) diretta dal M° Florin Totan. Ha partecipato a tournée in Israele, Svizzera, Spagna, Serbia, Albania, Cina. Attualmente frequenta il primo anno del Master di Flauto presso il Koninklijk Conservatorium (Conservatorio Reale) di Bruxelles (Belgio).

Il concerto rientra nel Cammino degli Organi a canne.

Matera, 23 aprile 2019 Domenico Infante
Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali
Arcidiocesi Matera – Irsina

 

 

 

 

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A Irsina il 14 aprile ore 20,00

 

Con la Passio Christi in via Lucana a Irsina il 14 aprile alle 20,00 prosegue il progetto "I Cammini tra radici e futuro. Il contributo dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina al percorso di Matera 2019” che è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.

La Passio Christi a Irsina, in occasione della Domenica delle Palme, il 14 aprile, vuole ripercorrere la via della Croce nello scenario suggestivo del centro storico della cittadina del Materano - riconosciuta come uno dei borghi più belli d'Italia - attraverso il coinvolgimento della comunità irsinese quale protagonista di questo emozionante scenario. I figuranti, tutti volontari irsinesi, renderanno vivi e singolari i momenti della passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo.

La Passio Christi rientra nel Cammino della Quaresima e della Pasqua.

Matera, 11 aprile 2019
Domenico Infante
Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali
Arcidiocesi Matera – Irsina

 

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"Cultura del carcere", "Segni di luce a trame d’oro", "La passione vivente"
Sabato 6 aprile ore 10,00 Salone degli Stemmi - Matera


Come è noto l'Arcidiocesi di Matera-Irsina ha predisposto il progetto “I Cammini, tra radici e futuro. Il contributo dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina al percorso di Matera 2019” che l'Associazione Parco Culturale ecclesiale "Terre di Luce" APS, in coproduzione con la Fondazione Matera-Basilicata 2019, sta realizzando.
Sabato 6 aprile, presso il Salone degli Stemmi, alle ore 10,00 si terrà un incontro resoconto si primi 21 eventi realizzati dall'Associazione Parco culturale ecclesiale Terre di Luce nei primi sei mesi di attività svolta per il Progetto “I Cammini, tra radici e futuro. Il contributo dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina al percorso di Matera 2019”.
Parteciperanno all'incontro l'arcivescovo di Matera-Irsina mons. Antonio Giuseppe Caiazzo e il presidente dell'Associazione Parco culturale ecclesiale Terre di Luce prof. Lindo Monaco. Saranno presenti, inoltre, alcuni rappresentanti delle diocesi della Basilicata ed altri partner che partecipano al progetto I Cammini.
Il resoconto dei primi sei mesi si preannuncia positivo vista l'affluenza di numerosi spettatori, anche turisti stranieri, sia negli eventi svolti a Matera che in quelli delle altre diocesi lucane. Gli eventi delle altre diocesi si sono svolti a Senise, San Chirico Raparo, Melfi, Venosa e Tricarico mentre quelli della nostra Diocesi si sono tenuti a Matera, Miglionico e Salandra.
Si parlerà dei prossimi incontri che riguarderanno la magnifica mostra sui paramenti liturgici “Segni di luce a trame d’oro" che si terrà a Tricarico il 6 aprile, la conferenza-mostra sulla Cultura delle carcere che si terrà il 7 aprile nella chiesa del Cristo Flagellato a Matera ed infine il 12 aprile a Matera con la grande manifestazione religiosa dell'Arcidiocesi di Matera-Irsina "La Passione Vivente di Gesù nei Sassi".
L'attività dei primi sei mesi dei Cammini coincide con il primo anno di attività dell'Associazione Parco culturale ecclesiale Terre di Luce le cui prospettive di sviluppo futuro si presentano favorevoli ad estendere il campo di azione su altri fronti.
Matera, 4 aprile 2019
Domenico Infante
Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali
Arcidiocesi Matera – Irsina

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A Matera il 7 aprile nella chiesa del Cristo Flagellato

Con “Cultura dal carcere” il 7 aprile alle 17,00 nella chiesa del Cristo Flagellato (ex ospedale di San Rocco) prosegue il progetto “I Cammini tra radici e futuro. Il Contributo dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina al percorso di Matera 2019” che è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.

La mostra fotografica “Cultura dal carcere” – a cura della fotografa Margherita Lazzati - racconta l’esperienza di uomini che, nonostante siano obbligati a pagare un prezzo nei confronti della giustizia, si sperimentano nella scrittura creativa.

L’interessante opportunità si rintraccia presso il “Laboratorio di lettura e Scrittura creativa” nella Casa di reclusione di Milano-Opera, dove delle persone detenute si reinventano scrivendo brani, testi e poesie. La realtà è stata fondata 25 anni fa dai volontari Silvana Ceruti e Alberto Figliolia: insieme ad amici-collaboratori e ospiti occasionali offrono alle persone detenute un contributo di amicizia e di cultura.
“Cultura dal carcere” rientra nel Cammino delle generazioni.
Matera, 3 aprile 2019
Domenico Infante
Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali
Arcidiocesi Matera – Irsina

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I paramenti liturgici della Diocesi di Tricarico
Tricarico - 6 aprile, ore 18,00 - Museo Diocesano

 

Con l'inaugurazione della mostra “Segni di luce a trame d’oro. I paramenti liturgici della diocesi di Tricarico” il 6 aprile alle ore 18,00 nel Museo Diocesano di Tricarico prosegue il progetto "I Cammini tra radici e futuro. Il Contributo dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina al percorso di Matera 2019” che è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, in partenariato con la Diocesi di Tricarico, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.

L’esposizione riguarderà una selezione dei preziosi paramenti liturgici in tessuti pregiati e ricami, tra gli altri in oro argento, dei secoli XVI-XIX di proprietà della Diocesi. Il percorso si sviluppa in una linea diacronica e tematica: attraverso i secoli si evidenziano le committenze episcopali, canonicali, devozionali, nobiliari e abbaziali. Esso si compone di elementi di parati quali piviali, pianete, dalmatiche, stole, manipoli, veli omerali ed altri sacri lini per la liturgia.
L’evento espositivo si fonda scientificamente su una ricerca inedita nell’ambito della storia del tessile liturgico, svolta da Maria Pia Pettinau Vescina, e della sua iconografia nella diocesi di Tricarico. L’indagine è stata condotta attraverso la ricostruzione dell’uso dei paramenti nell’orizzonte della storia della chiesa, svolta da mons. Ugo Dovere, dell’arte locale grazie ad uno studio di Renato Ruotolo e attraverso le fonti d’archivio, curato da Carmela Biscaglia. Il progetto è stato coordinato dal Direttore del MuDiT, l’allestimento curato dall’arch. Sabrina Lauria.
L’obiettivo della mostra si inserisce a pieno nell’attività dell’Ufficio Beni Culturali ed Arte sacra della Diocesi e del MuDiT-Museo Diocesano di Tricarico: la missione evangelizzatrice della Chiesa passa attraverso la promozione umana ed il servizio al territorio, la valorizzazione delle peculiarità locali, l’inculturazione della fede, la tutela, la ricomprensione e la fruizione del patrimonio storico-artistico in chiave pastorale e spirituale.
In particolare, l’intento è quello di scandagliare un ambito caratterizzante la vita della chiesa, cioè quello liturgico, attraverso il quale ricostruire una concezione di Chiesa che nei secoli è maturata, da cui è scaturita quella visione di uomo e quella identità di popolo che ha reso unica questa comunità.
La mostra, che rientra nel Cammino delle letture, rimarrà aperta fino all'1 settembre 2019.

Programma dell’inaugurazione
Coordina
Anna Giammetta, giornalista freelance
Interventi
Don Nicola Soldo, Direttore MuDiT- coordinatore del partenariato del progetto "I Cammini" per la Diocesi di Tricarico
Sabrina Lauria, Vicedirettrice MuDiT-responsabile degli allestimenti
Contributi
Carmela Biscaglia, Vicedirettrice Archivio Storico Diocesano
Maria Pia Pettinau Vescina, studiosa di tessili antichi
Mons. Ugo Dovere, Accademia Pontaniana
Renato Ruotolo, Storico dell’arte
Saluti
Alberico Gentile, Commissario prefettizio del comune di Tricarico
Francesco Canestrini, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Basilicata
Marta Ragozzino, Direttrice Polo Museale della Basilicata
Lindo Monaco, Presidente Associazione Parco Culturale “Terre di Luce”
Conclusioni
S. Ecc.za Mons. Giovanni Intini, vescovo di Tricarico

ORARIO DI APERTURA DELLA MOSTRA
Martedì e giovedì 9.00-12.00
(dalla prima domenica di giugno all’ultima di settembre: 10.00-13.00)
Mercoledì 15.00-17.00
(dalla prima domenica di giugno all’ultima di settembre: 17.00-19.00)
venerdì 10.00-12.00
(dalla prima domenica di giugno all’ultima di settembre: 17.00-19.00)
Sabato e domenica 10.00-13.00/15.00-18
(dalla prima domenica di giugno all’ultima di settembre: 10.00-13.00/16.00-19.00)
Matera, 2 aprile 2019
Domenico Infante
Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali
Arcidiocesi Matera – Irsina

 

 

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sulla vita e le opere dell’artista “Simo de Florentia”
San Chirico Raparo - 30 marzo - Parrocchia Santi Pietro e Paolo

Con la presentazione del catalogo scientifico e del video 3D sulla vita e le opere dell’artista “Simo de Florentia”, il 30 marzo alle ore 19,00 a San Chirico Raparo, nella parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, si realizza un nuovo evento de "I Cammini tra radici e futuro. Il contributo dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina al percorso di Matera 2019” che è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, in partenariato con la Diocesi di Tursi-Lagonegro, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.

Interverranno Don Michelangelo Crocco, Coordinatore del Progetto “I Cammini” per la Diocesi Tursi-Lagonegro e don Domenico Petrocelli, docente di Storia della Chiesa e di Archivistica all’Istituto Teologico di Basilicata.
Nel corso della serata sarà presentato il catalogo scientifico con ricostruzione virtuale e animazione tridimensionale della vita e delle opere dell’artista Simo De Florentia. Di Simone da Firenze, artista del XVI secolo, sono presenti varie opere in Basilicata. Molti artisti locali, inoltre, hanno tratto ispirazione da lui.
L'evento rientra nel Cammino delle letture.

Matera, 25 marzo 2019 Domenico Infante
Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali
Arcidiocesi Matera – Irsina

 

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Salandra - 30 marzo ore 19,00 - Chiesa di Sant’Antonio

Con il concerto dell'organista Francesco Buccolieri, il 30 marzo alle ore 19,00 a Salandra nella chiesa di Sant’Antonio, proseguono gli eventi de "I Cammini tra radici e futuro. Il contributo dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina al percorso di Matera 2019” che è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.

Francesco Buccolieri è stato avviato agli studi musicali dal padre all’età di sei anni. Ha studiato Pianoforte con il Maestro Cosimo Damiano Lanza, conseguendo il diploma al Conservatorio di Matera. Come allievo di tale conservatorio ha conseguito, con il massimo dei voti e la lode, il diploma di Organo nella classe del Maestro Francesco Bongiorno e la Laurea di I livello in Composizione sotto la guida dei Maestri Luca Cori e Vito Liturri. Ha infine conseguito, nel 2018, la Laurea di II livello in Organo. Ha frequentato master di perfezionamento in pianoforte con i Maestri Aquiles delle Vigne e Piero Rattalino e in organo con i Maestri Ismo Hintsala, Francesco Bongiorno, José Luis Gonzáles Uriol, Klemens Schnorr e Michael Radulescu, con il quale ha seguito un corso dedicato alla musica di J.S. Bach. Inoltre ha seguito due Master annuali di Composizione con il Maestro Luca Cori organizzati dall'Associazione Arterìa di Matera.
Ha vinto primi premi, a Taranto e a Lecce, in concorsi nazionali e internazionali per pianoforte solista e in formazioni cameristiche. Ha vinto inoltre, in concorsi di organo, il terzo premio a Castellana (2009) e il secondo premio a Bibione (2014), nonché il terzo premio nel concorso di Composizione di Castellana (2013). Nel 2016 ha pubblicato per la Scorpione Editrice di Taranto due composizioni per organo: Variazioni e Adagio su Vater Unser im Himmelreich; Evanescenza. Come organista si esibisce regolarmente in Italia sia da solista sia in formazioni corali per importanti rassegne e associazioni musicali e culturali. Ha insegnato Teoria, Analisi e Composizione al Liceo Musicale Paritario L'Opera di Barletta. Attualmente frequenta il II livello del corso di Clavicembalo al Conservatorio di Matera con il Maestro Francesco Cera.
Il concerto, le cui esecuzioni musicali sono a cura della Fondazione Orchestra Lucana presieduta da Franco Lisanti e con la direzione artistica del Maestro Vincenzo Perrone, rientra nel Cammino degli organi a canne.
Organo della Chiesa di Sant'Antonio - Salandra
Autore ignoto, probabilmente napoletano. La cassa, finemente decorata, porta incisa la data di costruzione, 1570. Nella metà del XVIII sec. sono stati ricostruiti i mantici, la tastiera e la pedaliera ed è stato aggiunto un ulteriore registro di 16' al pedale; sono state conservate tuttavia tutte le canne originali. Lo strumento è stato restaurato nel 1998 dalla ditta dei Fratelli Ruffatti di Padova.

 

Disposizione fonica:
Principale Voce Umana
Ottava Flauto in XV
Decima V
Decima IX
Vigesima II
Vigesima VI
Vigesima IX
Contrabbassi

Programma

Girolamo Frescobaldi (1583-1643)
Toccata seconda
(dal secondo libro di Toccate)
Canzon dopo l'Epistola
(dalla Messa della Domenica)

Andrea Gabrieli (1533-1585)
Ricercare del XII tono
Tarquinio Merula (1595-1665)
Capriccio cromatico

G. Frescobaldi
Capriccio sopra la bassa fiamenga

Sebastián Aguilera de Heredia (1561-1627)
Pange lingua español

Pablo Bruna (1611-1679)
Tiento de falsas – 2° tono

 

Johann Pachelbel (1653-1706)
12 Partite sul corale
Christus, der ist mein Leben

Gaetano Valeri (1760-1822)
Sonata IX
Sonata X

Giovanni Paisiello (1740-1816)
Suonata per organo

Anonimo (XVIII sec.)
Tempesta di mare

 

Matera, 25 marzo 2019 Domenico Infante
Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali
Arcidiocesi Matera – Irsina

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“Il Paradiso dalla Divina Commedia” il 29 marzo
Reading sul tema “La bellezza del vivere” il 30 marzo
“Musica e arte sulla buona vita” il 31 marzo

Con tre eventi da tenersi a Melfi alla fine di marzo, prosegue il progetto "I Cammini tra radici e futuro. Il Contributo dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina al percorso di Matera 2019” che è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, in partenariato con la Diocesi di Melfi, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.

Il Paradiso dalla Divina Commedia
Il primo degli eventi è “Il Paradiso dalla Divina Commedia”, interpretato da Dino Becagli, che si terrà il 29 marzo alle 19,00 a Melfi nel “Caffè e letture” dell’albergo Il Tetto, in piazza IV novembre.

Dino “The Voice” Becagli, è un volto notissimo del teatro “amatoriale” potentino: attore, regista, ma anche semplice voce (appunto), di recital, commedie, dischi e quant’altro. Non è un nostalgico, non è un tipo compiacente, parla sommessamente, ma le cose le dice. Illustrerà il canto del Paradiso della Divina Commedia. Il Regno del Paradiso, descritto da Dante nella sua Commedia, non è più connesso alla Terra: tutto è eterno ed etereo. Le parti che compongono il Paradiso non hanno una struttura fisica e concreta perché ogni elemento è prettamente spirituale. Riallacciandosi alla cosmologia tolemaica Dante immagina che, oltre una sfera detta “sfera del fuoco”, che divide il mondo terrestre dal Regno del Cielo, intorno alla Terra ruotino nove cieli disposti uno dentro l’altro. Questi cieli sono composti di una sostanza detta etere (qualcosa di simile all’aria) e muovendosi brillano, emettono suoni soavi, e riescono ad influenzare gli avvenimenti che hanno luogo sulla Terra e le persone che la abitano.

“Il Paradiso dalla Divina Commedia” rientra nel Cammino delle Generazioni.
Reading sul tema “La bellezza del vivere”
Con il reading sul tema “La bellezza del vivere” il 30 marzo dalle 10,00 alle 19,00 a Melfi nel “Caffè e letture” dell’albergo Il Tetto, prosegue il progetto "I Cammini tra radici e futuro. Il Contributo dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina al percorso di Matera 2019”.

Il reading è organizzato da “Sogno Lucano”, un’associazione culturale, e L’Accademia Musicale del Vulture. Sogno Lucano è una realtà che si occupa di cultura a tutto tondo per promuovere i libri, la musica e l’arte figurativa in generale. L'obiettivo delle letture è quello di avvicinare le persone alla bellezza abbattendo il muro dell’indifferenza e stimolandole alla partecipazione attiva nei processi creativi. Saranno letti brani tratti da “Bellezza” di Anselm Grun, “Diritto di replica” di Grazia Carolfi, “L'arte di essere fragili” di Alessandro D’Avenia, “La bellezza e l’anima” di Piero Ferrucci e “L'arte della vita” di Zygmunt Bauman.

“La bellezza del vivere” rientra nel Cammino delle Generazioni.
Musica e arte sulla buona vita
Con “Musica e arte sulla buona vita” prosegue il 31 marzo alle 19,30 a Melfi nel “Caffè e letture” dell’albergo Il Tetto il progetto "I Cammini tra radici e futuro. Il Contributo dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina al percorso di Matera 2019”.

Per “Musica e arte sulla buona vita” si esibiranno Antimo di Geronimo e Toni Giorgi, rispettivamente al violino e al pianoforte. Saranno eseguiti colonne sonore di film famosi, canzoni d’amore e standard jazz evergreen conosciuti in tutto il mondo.

“Musica e arte sulla buona vita” rientra nel Cammino delle Generazioni.

Matera, 24 marzo 2019 Domenico Infante
Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali
Arcidiocesi Matera – Irsina

 

 

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“Il Vangelo visto da un cieco”: il 15 marzo a Matera nell'Auditorium della parrocchia di San Giuseppe

Concerto “In... canto d'amore”: il 17 marzo a Matera nella chiesa di Cristo Re


Con lo spettacolo teatrale “Il Vangelo visto da un cieco” prosegue il 15 marzo alle ore 20,00 a Matera nell'Auditorium della parrocchia di San Giuseppe il progetto “I Cammini – Tracce di religiosità nelle diocesi della Basilicata”.

“Il Vangelo visto da un cieco”, spettacolo vincitore de I Teatri del sacro, è proposto a Matera, su iniziativa dell'Associazione Fontana Vivace, da “Teatro dell’Orsa” e “Compagnia Bella”. Durante la Pasqua a Gerusalemme alcuni personaggi si incontrano nell'anticamera del Sinedrio, in attesa di testimoniare al processo di Gesù. L'esaltazione scanzonata e fiduciosa del cieco Bartimeo contrasta con la drammatica figura della Samaritana. Tra i due irrompe la moglie di Zaccheo, giunta da Gerico in cerca del marito, corso a testimoniare in favore del Messia. Il Vangelo viene raccontato con lo sguardo ingenuo di un’umanità stupita, toccata dal miracolo e forse non ancora consapevole, eppure coinvolta con tutte le forze vitali del proprio essere. Una stanza sospesa nel tempo custodita da un misterioso musicista, una rete gettata nel mare della vita in cui guizzano anime attirate dallo splendore della verità. Un luogo di racconti epici e comici, poetici e buffi che attingono al pozzo della saggezza tradizionale e della commedia popolare. Un intreccio di paesaggi e identità diverse, la luce del miracolo e l'acqua della vita, universi maschili e femminili a confronto fra loro e soprattutto a confronto con il Cristo. Drammaturgia e testo sono firmati da Giampiero Pizzol, gli interpreti sono Laura Aguzzoni, Bernardino Bonzani, Monica Morini, Gaetano Nenna.
Teatro dell'Orsa
L’Associazione Teatro dell’Orsa è fondata dagli attori, autori e registi Monica Morini e Bernardino Bonzani. I loro spettacoli nascono da una ricerca sui linguaggi teatrali e sui materiali storici e di memoria e dal lavoro di ricerca con i musicisti. Nel 2003, nell’ambito di Premio Scenario, ricevono il Premio Ustica per il Teatro di impegno civile e sociale per lo spettacolo Cuori di Terra. Nel 2007 la compagnia riceve il Premio 8 marzo Provincia di Parma, e con il contributo realizza il progetto sul tema della violenza alle donne Nudi di fronte al male. Nell’ambito del teatro per l’infanzia, Teatro dell'Orsa opera con una esperienza che si forma agli inizi degli anni ’90 con il lavoro di narrazione nelle biblioteche, con i registi Marco Baliani, Letizia Quintavalla, Bruno Stori e con il Teatro delle Briciole e Teatro Gioco Vita. Numerose narrazioni spettacolo e produzioni per l’infanzia vengono rappresentate sul territorio nazionale, tra queste Bambino Bisonte al Festival Internazionale Colpi di Scena. La compagnia si occupa di formazione teatrale con giovani e adulti. Dal 2002 collabora e organizza la stagione teatrale del Teatro Re Giò di Reggio Emilia, fondato da Don Vittorio Chiari. Dal 2006 collabora con l’Istituzione Scuole d’Infanzia di Reggio Emilia nella formazione di genitori e insegnanti sulla narrazione teatrale e nell’organizzazione dell’evento ReggioNarra.

 

Compagnia Bella
L'Associazione Compagnia Bella nasce come spazio per la ricerca teatrale di alcuni attori, autori e artisti tra cui Daniela Piccari, Laura Aguzzoni, Giampiero Bartolini e Giampiero Pizzol, impegnati già fin dagli anni '70 nel campo del teatro e reduci da esperienze con numerosi attori, autori e registi tra cui Giovanni Testori, Eugenio Barba, Krizystof Zanussi, Tadesz Bradecki, ecc. L'allestimento di oltre dodici spettacoli di giro spazia dal teatro per ragazzi al teatro sacro, dal teatro musicale al teatro comico. L'attività dell'ensemble si caratterizza per le numerose collaborazioni con altri Enti e Compagnie tra cui Ravenna Festival, Accademia Perduta. Le Vie del teatro , teatro Rifredi, Zelig, e musicisti come Thomas Clausen, Alessandro Nidi, ecc. Giampiero Pizzol direttore artistico dell' Associazione, vincitore del premio Stregatto 2004 e del Festival S. Elpidio con i suoi testi, grazie alla sua esperienza di autore, intraprende una ricca collaborazione con Case Editrici per la pubblicazione di tutti i testi degli spettacoli messi in scena dalla Compagnia che divengono opere letterarie, mentre per quanto riguarda il settore del comico la Compagnia partecipa a Zelig Off e ad altri programmi TV con personaggi nati nell'ambito teatrale e poi resi famosi dal piccolo schermo. Va inoltre sottolineata tra le attività dell'Associazione l'impegno e la ricerca sulla didattica del teatro con pubblicazioni come Il senso dei 5 sensi, Itacalibri 2006 e la partecipazione a Convegni Nazionali sull'educazione e Corsi di formazione per insegnanti.

Lo spettacolo teatrale “Il Vangelo visto da un cieco” rientra nel Cammino della Quaresima e della Pasqua.

Concerto “In... canto d'amore”: il 17 marzo a Matera nella chiesa di Cristo Re

Nuovo appuntamento con I Cammini il 17 marzo alle 20 a Matera nella chiesa di Cristo Re con “In... canto d'amore”.

“In... canto d'amore” presenta brani composti nel testo e nella musica da don Michele Francabandiera e con arrangiamenti di Valter Sivilotti e Dario Fraccalvieri, eseguiti da coro e orchestra. Si tratta di un progetto ispirato e ricco per una catechesi sul modo in cui il disegno di Dio agisce sempre nella storia di ogni uomo. Maria Madre di Dio è rappresentata come icona della bellezza di Dio, unica e singolare.

Il concerto “In... canto d'amore” rientra nel Cammino della Quaresima e della Pasqua.
“I Cammini – Tracce di religiosità nelle diocesi della Basilicata” è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.
Matera, 10 marzo 2019 Domenico Infante
Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali
Arcidiocesi Matera – Irsina

 

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"L’organo nella Venezia del Cinquecento"

Con “L’organo nella Venezia del Cinquecento” il 24 febbraio alle ore 19,00 a Miglionico nella chiesa di Santa Maria Maggiore prosegue il progetto “I Cammini – Tracce di religiosità nelle diocesi della Basilicata”. Il prof. Francesco Cera si esibirà all’organo costruito da Giuseppe Rubino nel 1749 con canne di un precedente strumento del XVI secolo. Le esecuzioni musicali sono a cura della Fondazione Orchestra Lucana presieduta da Franco Lisanti e con la direzione artistica del Maestro Vincenzo Perrone.

“I Cammini – Tracce di religiosità nelle diocesi della Basilicata” è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.

Come è noto, l'organo è uno tra gli strumenti più antichi della musica occidentale. All'inizio era uno strumento tenuto in mano, successivamente si è sviluppato anche in uno straordinario elemento d'architettura, in specie nei luoghi sacri. Il Cammino degli organi a canne si propone di avviare una valorizzazione culturale dell’ingente patrimonio di organi storici conservato in Basilicata, e dei luoghi dove sono collocati, attraverso una rassegna di concerti. “L’organo nella Venezia del Cinquecento” rientra nel Cammino degli organi a canne realizzato grazie alla preziosa collaborazione dell'esperto prof. Cera.

Francesco Cera, bolognese, perfezionatosi sotto la guida di Luigi Ferdinando Tagliavini e di Gustav Leonhardt, è oggi affermato tra i più apprezzati interpreti della musica antica. Dopo aver fatto parte dell’ensemble Il Giardino Armonico al tempo delle loro innovative incisioni vivaldiane (1992-94), ha fondato nel 1996 l’Ensemble Arte Musica col quale si dedica al repertorio vocale italiano, tra cui i Responsori di Gesualdo, i Madrigali guerrieri e il Vespro della Beata vergine di Monteverdi, le musiche a una e due voci di D’India, le Sinfonie a tre di Stradella. Si è esibito come solista su organi storici e al clavicembalo in prestigiose rassegne in Europa, Scandinavia e Stati Uniti. Come solista al clavicembalo e su organi storici, ha al suo attivo numerose incisioni discografiche che spaziano da autori del cinque-seicento italiano, quali Trabaci, Rossi, Merula, Storace, fino alle sonate di Domenico Scarlatti, le suites di D’Anglebert e a varie opere per organo e per clavicembalo di Bach. Di recente uscita è l'incisione di musiche di Francisco Correa de Arauxo, registrate per l’etichetta Brilliant Classics sull’organo rinascimentale di Garrovillas de Alconètar, in Estremadura (Spagna). Si è particolarmente impegnato nella diffusione della musica organistica italiana, tenendo corsi d’interpretazione presso importanti istituzioni in Europa e negli Stati Uniti, ed è attivo nella tutela degli organi storici come Ispettore Onorario presso le Soprintendenze di Salerno-Avellino e regione Basilicata. Ha collaborato per circa 15 anni con I Barocchisti e il Coro della Radio Svizzera diretti da Diego Fasolis in numerose produzioni discografiche. Dal 2015 è titolare della cattedra di clavicembalo e tastiere storiche al Conservatorio “E. R. Duni” di Matera.

 

 

Programma

Andrea Gabrieli - Toccata del quinto tono
1533 – 1585 - Ricercare arioso secondo
- Canzone francese Petit Jaquet

Bartolomeo Tromboncino - Vergine bella che del sol vestita
1470 ca. – 1535 ca. intavolata da Andrea Antico, 1517

Marco Antonio Cavazzoni - Salve virgo (1532)
1485 ca. – 1560 ca. - Madame vous avez mon coeur

Giulio Segni - Ricercare III (da Musica Nova, Venezia 1540)
1498 – 1561 - Ricercare XI

Claudio Merulo - Canzone francese Petit Jacquet
1533 – 1604 - Toccata del duodecimo tono

Anonimo - Tre Gagliarde (1555)
sec. XVI

Bernardo Storace - Aria sopra la Spagnoletta (Venezia 1664)
sec. XVII

Matera, 16 febbraio 2019 Domenico Infante
Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali
Arcidiocesi Matera – Irsina

 

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Domenica 27 gennaio ore 19,00
Concattedrale - Venosa - Largo Vescovado

Con il concerto Gospel dell'Isernia Gospel Choir prosegue il 27 gennaio alle ore 19,00 nella Concattedrale di Largo Vescovado a Venosa il progetto “I Cammini – Tracce di religiosità nelle diocesi della Basilicata” - inserito nell'ambito della programmazione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 - coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, in partenariato con la Diocesi di Melfi, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.
Il Gospel unisce i cuori delle persone, grazie al significato profondo che racchiude e alla gioia che riesce a trasmettere, ma unisce i cuori anche di chi canta e i cuori di chi ascolta, e quando si canta in coro il cuore diventa uno solo.

Questo è l’Isernia Gospel Choir, un gruppo vocale composto da 25 coristi ed una band di 5 elementi che crea un beat coinvolgente e trascinante. Il concerto si muove tra brani del repertorio classico degli Spirituals, passando per il Gospel contemporaneo.

Il Concerto Gospel rientra nel Cammino delle Generazioni.

Matera, 22 gennaio 2019

 

Domenico Infante
Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali
Arcidiocesi Matera – Irsina

 

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Sabato 26 gennaio ore 16,30
Senise - Complesso San Francesco –
Palazzo Cultura e Legalità Falcone Borsellino

Con la mostra multimediale sull’artista Simo De Florentia prosegue il 26 gennaio 2019 alle 16:30, nel Complesso San Francesco – Palazzo Cultura e Legalità Falcone Borsellino a Senise, il progetto “I Cammini – Tracce di religiosità nelle diocesi della Basilicata” che è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.
Nel corso della serata sarà presentato il catalogo scientifico con ricostruzione virtuale e animazione tridimensionale della vita e delle opere dell’artista Simo De Florentia, realizzato in collaborazione con l’università della Basilicata.
La presentazione sarà caratterizzata da una Lectio Magistralis sul Rinascimento nella Diocesi di Tursi-Lagonegro e sulla produzione artistica di Simone da Firenze della professoressa Elisa Acanfora, storica dell’arte e docente presso l’Università degli studi della Basilicata. Di Simone da Firenze, artista del XVI secolo, sono presenti varie opere in Basilicata e molti artisti locali hanno tratto ispirazione da lui.
La mostra multimediale sull’artista Simo De Florentia rientra nel Cammino delle letture.

Matera, 20 gennaio 2019

Domenico Infante
Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali
Arcidiocesi Matera – Irsina

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Sinfonia n. 9 in mi minore di Antonín Dvořák
Il 3 Gennaio chiesa di Sant’Agnese ore 20 - Matera

Con la Sinfonia n. 9 in mi minore di Antonín Dvořák, eseguita dall’Orchestra Sinfonica di Stato di Kharcov, prosegue il 3 gennaio 2019 alle 20 a Matera nella chiesa di Sant’Agnese il Progetto “I Cammini – Tracce di religiosità nelle diocesi della Basilicata”, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana. Il concerto dell’Orchestra Sinfonica di Stato di Kharcov rientra nel Cammino dell'Avvento e del Natale.
L’Orchestra Sinfonica di Stato di Kharcov vanta numerose tournée sia in Europa sia oltre Oceano. È stata l’unica orchestra ucraina diretta a lungo dal grande maestro S. Celibidache.
A Matera eseguirà la Sinfonia n. 9 in mi minore di Antonín Dvořák (op. 95), nota anche col titolo di Sinfonia "Dal Nuovo Mondo", pubblicata come sinfonia n. 5 ma è in realtà la nona e ultima fra le sinfonie di Dvořák. Il titolo si riferisce evidentemente al Nuovo Mondo, ossia il continente americano, dato che la sinfonia fu composta quando il compositore ceco era direttore del New York National Conservatory of Music. La cultura americana stimolò e arricchì Dvořák, che propose una sinfonia di matrice classica europea, ma contaminata dalla musica autoctona, come gli spirituals.
Il primo movimento è ispirato allo spiritual Swing Low Sweet Chariot, il cui tema tornerà come leitmotiv della sinfonia. Il secondo movimento può ricordare uno spiritual, tanto che furono scritti dei testi e gli fu dato il nome di Goin' home. Il motivo pentatonico anemitonico richiama la musica degli indiani d'America. Il terzo movimento è caratterizzato da una pulsazione ritmica, che si ispira questa volta al patrimonio folkloristico ceco, in particolare alle danze di corteggiamento chiamate furiant. Il quarto movimento contiene il celebre maestoso tema, che identifica per sineddoche l'intera sinfonia.

Matera, 22 dicembre 2018 Domenico Infante
Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali
Arcidiocesi Matera – Irsina

 

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Venerdì 28 dicembre ore 19,30
Chiesa Maria SS Annunziata di Piccianello

Con il musical “Sì alla vita” di Don Michele Larocca prosegue venerdì 28 dicembre alle 19,30 a Matera nella chiesa Maria Santissima Annunziata di Piccianello il Progetto “I Cammini – Tracce di religiosità nelle diocesi della Basilicata”, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana. Il musical “Sì alla vita” rientra nel Cammino dell'Avvento e del Natale.
Il musical “Sì alla vita” nasce dall’idea di voler essere testimoni autentici del messaggio di Dio, attraverso il canto e la musica, passioni ormai collaudate da tutti gli uomini di tutti i tempi.
Il pubblico ripercorrerà così insieme i personaggi principali che nel Vangelo hanno fatto la storia della vita pubblica di Gesù e toccherà con mano quanto i loro sentimenti realmente appartengono alla storia di ciascuno di noi: dal discepolo Tommaso e la sua incredulità, a Simeone il fariseo e la sua presunzione di essere giusto. Protagonisti principali saranno Gesù e alcune donne che dopo essere state da Lui guarite, perdonate, sono diventate “icone” della Misericordia che salva - come la Samaritana, la donna adultera, la Profetessa Anna, la vedova insistente. Ogni sentimento sarà in scena interpretato da una canzone accompagnata dalla visione di immagini che aiuteranno gli spettatori ad entrare nel vivo della storia dei singoli personaggi del Vangelo. Scopriremo cosi come, il desiderio della rinascita di Nicodemo, le lacrime del ricco Epulone, le tentazioni di Satana e lo stupore della conversione del cuore di Levi sono i medesimi sentimenti che accompagnano le nostre vite e costituiscono le paure e le speranze per l’uomo di oggi. Attraverso questo viaggio immaginario, gli spettatori sperimenteranno come nulla è impossibile a Dio e quanto grande sia il Suo Amore per ogni uomo che si perde ma che poi si lascia trovare.
Don Michele Larocca, dopo aver conseguito il titolo di Baccellierato presso il Seminario Maggiore di Potenza nel 2003, è stato ordinato sacerdote nel 2004. Ha conseguito la specializzazione in Antropologia Teologica presso il Seminario Maggiore “Regina Puglia” in Molfetta nel 2007. Attualmente è docente di Antropologia Teologica e Antropologia e Filosofia del Territorio presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose Interdiocesano “Mons. Anselmo Pecci” di Matera e Potenza.

Matera, 23 dicembre 2018 Domenico Infante
Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali
Arcidiocesi Matera – Irsina

 

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Matera - Sabato 15 dicembre ore 20,00
Auditorium parrocchia Maria Madre della Chiesa


Con il monologo di Pietro Sarubbi “Giuseppe il Misericordioso” prosegue sabato 15 dicembre a Matera nell'Auditorium della parrocchia Maria Madre della Chiesa alle 20 il progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 “I Cammini – Tracce di religiosità nelle diocesi della Basilicata”, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.
“Giuseppe il Misericordioso” è il nuovo spettacolo di Sarubbi, un monologo che, come quello su San Pietro, affronta la vita e l’esperienza di una delle colonne del Cristianesimo dal punto di vista del quotidiano, confrontandosi con l’esperienza dell’uomo, partendo dall’aspetto più carnale e immediato.
Giuseppe è agli ultimi giorni della sua vita, Maria è andata a cercare Gesù perché possa tornare a benedire il padre morente; Giuseppe, febbricitante e solo, si ritrova con un vecchio amico in falegnameria e a lui racconta tutta la sua vita, ripercorrendo i momenti più emozionanti vissuti dal Custode del Redentore, tra sorrisi ed emozioni fino a quando tutto diventa chiaro.
La regia è di Giacinto Ruzzi, che con abilità e delicatezza ci porta per mano a vivere la quotidianità che vissero i componenti della Sacra Famiglia.
“Perché fare uno spettacolo su San Giuseppe e perché proprio io decido, oggi, di fare uno spettacolo che racconti la vita e la figura di San Giuseppe?
Proprio oggi questa figura diventa o meglio ritorna centrale nella mia vita di Cristiano. - spiega Sarubbi - Sono imprevedibilmente partito da Barabba (interpretandolo nel magistrale film “The Passion” con la regia di Mel Gibson), capitatomi per caso o esattamente per generosità dello Spirito Santo.
Da lì comincio a capire e a camminare con le mie gambe e grazie al decennale Cammino di Fede incontro la gigantesca figura di San Pietro, il cui studio e la conseguente rappresentazione diventano il mio carnale Centuplo, segno di una immeritata preferenza.
Dopo tre anni di studi e “immedesimazioni” afferenti al primo Vescovo di Roma, la mia miseria umana si trova a fare i conti con le difficoltà dell’essere padre, dell’essere marito e dell’essere un lavoratore onesto, certo che valga la pena vivere ed essere venuto al mondo solo se si riesce a vivere nel Cammino del Signore… e come fare? E qui viene in soccorso la scintilla che scocca in me incontrando “per caso” (ma questo per caso è dubbio) un testo sulla vita e la figura di San Giuseppe. Quindi, l’inizio di un nuovo studio a cui seguirà un nuovo spettacolo e un nuovo libro, ma soprattutto un nuovo modo di vivere la vita, facendo della Misericordia e del voler bene un mestiere”.
Lo spettacolo “Giuseppe il Misericordioso”, un atto unico di circa 60 minuti senza intervallo, rientra nel Cammino dell'Avvento e del Natale.

PIETRO SARUBBI è nato a Milano nel 1961. Studia Regia e Comunicazione all’Università popolare dello spettacolo di Napoli e segue il corso di Regia presso la Civica scuola d’Arte drammatica del Piccolo Teatro di Milano. Inizia il suo percorso artistico nel 1979 lavorando in teatro. Nel 1980 arrivano i primi contratti Rai per Portobello, Fantastico e numerosi film tv. Debutta nel cabaret con Zelig e dal 1985 partecipa a film-tv, fiction e sit-com di successo tra cui Casa Vianello e Camera Cafè. La presenza fissa al Maurizio Costanzo Show gli dà grande notorietà.
In teatro lavora con Zeffirelli, Lavia, Kantor, Finzi Pasca e Sixty, nel cinema con grandi registi italiani (Gabriele Salvatores, Nanny Loy, Dino Risi…), ma sono due registi stranieri ad affidargli i ruoli più importanti: John Madden, regista britannico celebre per “Shakespeare in love” (1998), lo sceglie “per la mia faccia e la mia umanità” nel cast di "Il mandolino del capitano Corelli", dove recita al fianco di Nicolas Cage, Penelope Cruz e John Hurt. Mel Gibson gli affida il ruolo di Barabba in “La passione di Cristo” (2004). Quest’ultima interpretazione segna l’inizio di un cammino di ripensamento della propria vita e di conversione che lo porta a un convinto abbraccio della vita cristiana e della Chiesa. È autore SIAE rappresentato dal 1993, iscritto all’Albo dei Giornalisti dal 2000, regista per il teatro, conduttore televisivo, scrittore, si occupa anche di formazione aziendale.
È docente del corso di Regia presso Milano Cinema e Televisione, dipartimento di Fondazione Milano.

Matera, 10/12/2018 Domenico Infante
Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali
Arcidiocesi Matera – Irsina

 

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Bagno di folla sabato a Matera per l’Oratorio mariano del compositore Damiano D’Ambrosio
Bagno di folla anche per il secondo appuntamento del progetto “I Cammini – Tracce di religiosità nelle diocesi della Basilicata”, “Il Cammino delle Cattedrali”, con “Nigra sum sed formosa” sabato scorso nella Cattedrale di Matera.
Si tratta di un’opera musicale – scritta dal compositore lucano Damiano D’Ambrosio e realizzata in prima assoluta il 10 dicembre 2016 – prodotta dalla Fondazione Orchestra Lucana e riproposta, per la visita della Madonna di Viggiano, con l'inserimento di una fisarmonica che ha conferito più suggestione. Quest’ultima, insieme ai Cori Riuniti (l’Associazione Corale Cantori Materani, la Polifonica Rosa Ponselle, il Coro Civico LaterChorus e Juvenes Cantores). Il concerto – ha diretto l’orchestra il maestro Vincenzo Perrone, direttore artistico della Fondazione Orchestra Lucana mentre la voce recitante era di Giuseppe Ranoia - è stato riproposto per la visita della Madonna di Viggiano a Matera.
Infatti, assistendo a “Nigra sum sed formosa”, un Oratorio mariano, un ciclo di affreschi musicali ispirati a dipinti e sculture celebri che descrivono, sulla base di testi biblici e liturgici, il percorso esistenziale della vita della Madonna, il pubblico ha potuto anche rendere omaggio alla Sacra Effige della Madonna di Viggiano.
“‘Nigra sum sed formosa’ rinvia al celebre versetto del Cantico dei Cantici contenuto nella Bibbia. – afferma il maestro D’Ambrosio in merito all’opera – È un’opera che ho scritto per restituire alla mia terra ciò che mi ha dato. Ho pensato a questo titolo perché ho voluto ricordare la Madonna della Bruna, anche lei raffigurata di colore nero come quella di Viggiano”.
“I Cammini – Tracce di religiosità nelle diocesi della Basilicata” è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.
A dicembre i prossimi appuntamenti del progetto “I Cammini”.

Matera, 22 ottobre 2018 Domenico Infante
Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali
Arcidiocesi Matera – Irsina

 

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Il 16 ottobre alle 18,30 inizio del cammino,
il 20 alle ore 19,30, sempre in cattedrale, l'oratorio “Nigra sum sed formosa”


Debutta il progetto “I Cammini – Tracce di religiosità nelle diocesi della Basilicata”. Martedì 16 ottobre alle 18,30 nella Cattedrale di Matera farà i primi passi il progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce”, e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana. “I Cammini” è il contributo concreto della Chiesa di Matera-Irsina al percorso della città dei Sassi che il prossimo anno sarà la Capitale Europea della Cultura.
Interverranno, oltre al Presidente dell’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” Lindo Monaco, Gianpaolo D’Andrea, assessore alla Cultura del Comune di Matera e Salvatore Adduce, Presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019. L’attore e regista Lello Chiacchio interpreterà “L’uomo che poneva domande” mentre Padre Ermes Ronchi interverrà su “La bellezza nutrimento dell’anima”. Concluderà la serata l’Ensemble “Kroma”, diretta dal Maestro Gianluigi Borrelli.
“I Cammini” coinvolgerà nell’arco di 18 mesi le 6 diocesi della Basilicata in un programma di oltre 100 iniziative progettate secondo 8 percorsi tematici. In particolare, fino alla prima metà del 2020, è stata ipotizzata una prima serie di “cammini” che da un lato consentiranno di operare una “mappatura” di luoghi, siti e “patrimoni” della cultura e della pietà popolare (come le cattedrali o le feste tradizionali), dall’altro coglieranno alcune opportunità favorevoli (come il raduno delle Confraternite) e da un altro ancora insemineranno una metodologia di presenza e di animazione del territorio.
Il primo appuntamento importante, previsto all'interno del “Cammino delle Cattedrali”, si terrà sabato 20 ottobre alle 19,30 nella Cattedrale di Matera, dove la Fondazione Orchestra Lucana, diretta dal Maestro Vincenzo Perrone, eseguirà con i Cori Riuniti il concerto “Nigra sum sed formosa”.
Si tratta di un Oratorio Mariano in otto quadri per voce recitante, coro misto ottoni e timpani fuori campo, Orchestra con testi dalla Liturgia e Musica di Damiano D’Ambrosio, Giuseppe Ranoia voce recitante), Juvenes Cantores (Maestro del Coro Luigi Leo), Cantori Materani (Maestro del Coro Alessandra Barbaro), Polifonica Rosa Ponselle (Maestro del Coro Giuseppe Ciaramella), Coro Civico LaterChorus (Maestro del Coro Vincenzo Perrone), Ilenia Rosa Stigliano (fisarmonica) e la Fondazione Orchestra Lucana (Direttore Vincenzo Perrone).
“Nigra sum sed formosa” è una produzione Fondazione Orchestra Lucana realizzata in prima assoluta il 10 dicembre 2016 e qui riproposta per la visita della Madonna di Viggiano, con una parte di fisarmonica sapientemente aggiunta dal Maestro Damiano D’Ambrosio, in occasione del Fadiesis Accordion Festival.
L'Ufficio Stampa progetto "I Cammini"

Padre Ermes Ronchi, frate dell’Ordine dei Servi di Santa Maria, è nato nel 1947 a Racchiuso di Attimis in Friuli (UD). Ha compiuto gli studi filosofici e teologici a Roma presso la Pontificia facoltà teologica Marianum; inoltre a Parigi, all'Institut Catholique e alla Sorbona, ha approfondito le scienze religiose e antropologiche cimentandosi in una ricerca sul monachesimo primitivo. Docente al Marianum, è autore di testi vari. Collabora con diversi giornali e riviste e cura il commento al Vangelo della domenica per la trasmissione televisiva “A sua immagine” su Rai Uno.
Gianluigi Borrelli ha diretto prestigiose iniziative in Italia e all’estero (Bulgaria) del repertorio barocco, sinfonico, operistico con conseguenti riconoscimenti da illustri solisti e direttori, nonché l’esecuzione in ambito operistico presso il Teatro Mancinelli di Orvieto de “La Cavalleria Rusticana” di P. Mascagni, “Le Nozze di Figaro” W. A. Mozart, “Il Maestro di Cappella” di D. Cimarosa. Dal 1998 ad oggi è direttore del coro polifonico “Cantate Domino” della Chiesa S. Paolo Apostolo di Crotone (di cui è anche organista). Nel 2006 ha ricevuto l’importante riconoscimento “Vratza Awards” per aver composto l’inno sinfonico della città di Vratza (Bulgaria) e per aver contribuito al progresso della cultura nazionale. È stato direttore ospite dal 2010 al 2012 della Orchestra Filarmonica di Vratza.
Damiano D’Ambrosio è un compositore nato a Montescaglioso (MT). Ha insegnato Composizione in diversi Conservatori di Musica, tra cui il “Rossini” di Pesaro e il “Cherubini” di Firenze. Ha studiato con Raffaele Gervasio, diplomandosi in Composizione, Musica Corale, Direzione di Coro e Strumentazione per Banda. Ha lavorato anche per il teatro ed è autore di numerose partiture orchestrali, cameristiche e corali. Ha inciso per l'etichetta Fabbrica della Pace Nobile i CD: “Sono vita senza confini, Canti del Buddha”, “Serenata per la cucina italiana” e “Il Canto dei Sassi, cartoline sinfoniche da Matera”. Per la nuova etichetta FareLive ha realizzato una libera rielaborazione polifonica dei canti popolari del territorio materano dal titolo Sassincanto e i CD Partita barocca, musica da camera a Palazzo Lanfranchi e Seirenes, quest’ultimo per la mostra di dipinti di Claudio Bonichi "La donna pesce". L’Oratorio sacro “Nigra sum sed formosa”, firmato dal Maestro D’Ambrosio, è stato eseguito per la prima volta a Matera il 10 dicembre 2016.
Nigra sum sed formosa, dalle parole del Maestro Damiano D’Ambrosio “è un Oratorio che si distacca dalla forma tradizionale, scenica e drammatica, per diventare un ciclo di affreschi a soggetto mariano, una serie di pannelli sonori ispirati spesso a dipinti e sculture celebri, che raccontano, sulla base di testi biblici e liturgici, il percorso esistenziale della vita di Maria. Al centro del ciclo si pone il Magnificat, canto di lode e gratitudine della Vergine per essere stata scelta nella sua umiltà al servizio della Redenzione dell'Umanità. Ho preferito colori orchestrali tenui, non aggressivi e drammatici ma sereni e luminosi, che si conciliassero con la preghiera e la meditazione su temi che non possono non interrogarci tutti, in ogni luogo e tempo, come la speranza, l'annuncio, la meraviglia di scoprirsi al centro di un disegno avvincente e salvifico, la nascita, la sofferenza, la morte e il passaggio ad altre forme di vita.”
Vincenzo Perrone è clarinettista, compositore, arrangiatore, direttore di coro, direttore d’orchestra. Perrone si è esibito in Svizzera, Austria, Slovenia, Repubblica Ceca, Germania, Spagna, Israele, Regno Unito, Stati Uniti per importanti istituzioni musicali. Oltre alla sua intensa carriera di strumentista (in orchestra: Sinfonica della Rai di Torino, Philharmonia Mediterranea, Ico Bari, O.G.I.) in molte formazioni da camera solista (più volte nel Concerto kv 622 di Mozart con Bellugi, Faja, Marrone, Ciampa) e didatta ha diretto numerose compagini orchestrali, nazionali ed estere, Cori e Solisti, eseguendo nuove partiture in prima esecuzione assoluta, tra queste “Nigra Sum Sed Formosa”. È stato solista, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra nelle trasmissioni televisive prodotte e trasmesse da RaiUno.

 

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E’ trascorso quasi un anno dalla première del documentario "VADO VERSO DOVE VENGO", realizzato dall'associazione Youth Europe Service, insieme ai partner Mediterraneo Cinematografica, Simbdea, Bitmovies ed Allelammie per il progetto “STORYLINES - THE LUCANIAN WAYS”. Un progetto corale di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotto insieme a Fondazione Matera-Basilicata 2019, Lucana Film Commission e con il supporto del fondo etico della BCC Basilicata.

Dopo le prime presentazioni ufficiali al Bif&st, Bari International film festival e nell’ambito del programma culturale di Matera 2019, nel maggio scorso, il bilancio della distribuzione del documentario è, ad oggi, molto positivo: raggiungendo circa 4000 spettatori in piu’ di 60 eventi di proiezioni, in 12 regioni italiane, negli Istituti italiani di cultura di Berlino, Budapest e Bilbao nonchè sul suolo americano presso Il John D Calandra Italian American Institute di New York e l’Italian American Heritage Federation di San Francisco per citare alcuni esempi.

Da pochi giorni, il documentario scritto da Luigi Vitelli con la consulenza di Vito Teti e diretto dal regista Nicola Ragone, continua la sua strategia di distribuzione nella rete, grazie al grande contributo del partner Mediterraneo Cinematografica. Il documentario è fruibile a noleggio e in vendita, in 3 lingue (Italiano, Inglese e Spagnolo), in 24 Paesi del mondo (Italia, Inghilterra, Polonia, Austria, Germania, Argentina, Bolivia, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba, Ecuador, Spagna, Guatemala, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Perù, Porto Rico, Paraguay, El Salvador, Uruguay, Venezuela) attraverso le piattaforme ChiliTv e Vimeo, in attesa di arrivare sul mercato USA con Amazon, nei prossimi giorni.

Grande soddisfazione da parte di tutto il team coordinato da Youth Europe Service, per l’impatto dei risultati raggiunti da un progetto impegnato a far riflettere sui problemi causati dallo spopolamento e dall’emigrazione nelle aree interne italiane. Territori fragili da cui è necessario ripartire per invertire lo sguardo e riabitare l’Italia, ricucendo il rapporto tra coloro che sono partiti e coloro che sono rimasti, tra centro e periferia. Una piattaforma di narrazione delle tante storie di persone che, con un approccio resiliente, si adoperano per costruire nuove “comunita’ ruscello” , con lo scopo di trovare soluzioni innovative, generare emancipazione e garantire una migliore coesione sociale all’interno di territori che vivono forti disuguaglianze. Attivita’ su cui oggi ancora è piu’ urgente investire alla luce dell’epocale crisi sanitaria che stiamo vivendo, per fondare un nuovo pensiero critico e gestire al meglio la fase di transizione verso un nuovo paradigma sociale ed ecologico.

 

 

Di seguito i link

*Italia:

https://it.chili.com/…/vado-verso-dove-vengo/379f4e19-cae6-…

*U.K.:

https://uk.chili.com/…/i-m-going-where-i-came-from-2019/379…

*Germania:

https://de.chili.com/…/i-m-going-where-i-came-from-2019/379…

*Austria:

https://at.chili.com/…/vado-verso-dove-vengo/379f4e19-cae6-…

*Polonia:

https://pl.chili.com/…/i-m-going-where-i-came-from-2019/379…

 

* Vimeo per la versione in lingua spagnola (limitato ai Paesi indicati):

https://vimeo.com/ondemand/voyhaciadondevine

 

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Giovedì 12 dicembre alle ore 18.30 in via Ridola 22, sarà presentato il restauro della tela che ha ispirato il progetto "Silent Academy" di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 coprodotto da cooperativa sociale il Sicomoro e Fondazione Matera Basilicata 2019, dedicato al talento dei migranti.
Il restauro, in accordo con l'Arcidiocesi di Matera-Irsina, ente proprietario, è stato condotto dalla dott.ssa Gianna Iozzi, sotto la direzione scientifica della dott.ssa Barbara Improta della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata.
La grande tela della Madonna del Confalone era nella chiesa di San Pietro Caveoso, cuore popolare dei Sassi di Matera ora splendida piazza che ha aperto l'anno di Matera Capitale Europea della cultura per il 2019. Ed è proprio grazie ad un progetto della Fondazione Matera Basilicata 2019 e della cooperativa sociale il Sicomoro che la tela seicentesca del Confalone torna alla cittadinanza, dopo aver ispirato le performance e le installazioni realizzate con i maestri migranti della "Silent Academy".
"Mater Omnium" che sotto il mantello celeste dà cittadinanza agli esclusi insieme ai confratelli, gli incappucciati progenitori del Terzo Settore che ai poveri dedicavano il loro lavoro. Un'opera confraternale che racconta come l'arte può diventare strumento di inclusione e partecipazione. E produzione artistica, restauro e sociale tornano a giocare la stessa partita con la Silent Academy. I maestri migranti dell'Academy hanno provato infatti a rileggere, ridare voce e volto a quell'icona, insieme ad alcuni artisti internazionali. È a partire dai loro talenti, dal saper fare di cui queste persone erano maestre nelle loro terre che hanno provato costruire con la Silent Academy nuovi percorsi di cittadinanza e integrazione. Competenze che con le performance e le installazioni promosse quest'anno hanno raggiunto una dimensione pubblica, sono entrati nelle strade, nelle case e nei riti collettivi cittadini.
La grande tela cinquecentesca troverà così spazio all'interno della mostra della Silent Academy, proprio tra le opere che ha ispirato: gli abiti in emergency blankets (le coperte termiche usate durante gli sbarchi) del giovane sarto ivoriano Savane; i calchi che hanno dato vita al Carro Trionfale di cartapesta che il 2 luglio viene assalito e distrutto dalla popolazione, realizzato quest'anno per la prima volta con un giovane padre nigeriano, Kingsley, e un poeta artigiano, Mustafa, somalo; il grande murale dell'artista piemontese BR1 realizzato con i ragazzi della comunità per minori stranieri non accompagnati di San Chirico Raparo; la "Baronessa" opera lignea realizzata con alcuni maestri falegnami ospiti del progetto di accoglienza di Rionero in Vulture; i bozzetti dello stilista Eloi Sessou, gli ultimi da lui firmati prima della sua prematura scomparsa lo scorso agosto.
L'arte per costruire percorsi di integrazione sociale. È questa l'intuizione che ha spinto la cooperativa sociale il Sicomoro con la Silent Academy a finanziare il restauro dell'opera cinquecentesca, che ha letteralmente svelato il volto di una Madonna che nessuno più ricordava.

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A Matera 2019 per esplorare un’altra umanità oltre le crisi ambientali ed economiche

 

Petrolio. Uomo e natura nell’era dell’Antropocene torna nel vivo delle proprie attività per Matera 2019. Dopo i debutti internazionali per la danza e le arti performative del mese di giugno, riprendono con l’autunno le attività del progetto con percorsi di riflessione, conferenze e laboratori volti a indagare quali prospettive si aprano per l’umano in un mondo riconfigurato dalle crisi ambientali, culturali ed economiche dei nostri tempi.

Si comincia con un’attesa conferenza di Gianfranco Pellegrino dal titolo Nell’Antropocene. Etica e politica alla fine di un mondo che si terrà giovedì 26 settembre, alle ore 17.30, a Matera, presso il campus dell’Università degli Studi della Basilicata di via Lanera. L’incontro è aperto al pubblico ed è a ingresso libero.

Gianfranco Pellegrino è professore associato di Filosofia politica della Luiss Guido Carli di Roma. È autore di numerosi saggi su etica, politica e filosofia. Uno dei sui ultimi libri, scritto con Marcello Di Paola (già intervenuto in Petrolio a giugno), è dedicato alle piante e al loro valore morale e si intitola Etica e politica delle piante. Le domande a cui tenteremo di dare una risposta riguardano il mondo vegetale e i rapporti che intratteniamo con esso secondo schemi di classificazione della vita tutti da rivedere.
Per diversi secoli la storia delle relazioni tra uomini e piante è stata caratterizzata da una netta separazione tra i due regni. Considerate come esseri passivi e inerti, più simili a cose che a esseri viventi, solo l'indagine scientifica più recente ha reso evidente come le piante abbiano forme di attività, intelligenza, percezione, comunicazione, e come la loro evoluzione sia stata altrettanto, se non più complessa, di quella degli umani. Sono le piante stesse, infatti, ad aver colonizzato per prime la Terra, creando le condizioni necessarie allo sviluppo della nostra vita. Ciò rende necessario includerle nell'ambito etico e politico, ridefinendo le nostre concezioni in continuità con l'insieme del vivente del quale siamo parte.

Con il proprio intervento Pellegrino introduce l’ultimo ciclo di attività di “Pensiero geo-logico”, la sezione del progetto Petrolio che intende aprire orizzonti di riflessione finalizzati a rimodulare il modo in cui concepiamo il rapporto uomo-Terra attraverso laboratori attivi sulle questioni dell’Antropocene, epoca in cui il comportamento delle forze economiche e sociali è direttamente responsabile degli equilibri ecologici e di una nuova dimensione della convivenza. Dopo Marcello Di Paola e Gianfranco Pellegrino, avremo modo di confrontarci con le grandi questioni della contemporaneità con architetti (Annalisa Metta e Luca Catalano di Studio Osa, e Volumezero architecture and landscape), docenti (Piergiuseppe Pontrandolfi, Mariavaleria Mininni, Bartolomeo Dichio e Alba Mininni dell’Università degli Studi della Basilicata), e con filosofi di risonanza internazionale (Emanuele Coccia). Tutti gli incontri sono moderati e introdotti dai curatori Francesco Scaringi e Giuseppe Biscaglia e si svolgeranno nel Campus dell’Università degli Studi della Basilicata. Sempre nel campus, Volumezero progetterà e realizzerà insieme agli studenti di architettura un “giardino delle piante migranti” che resterà patrimonio dell’ateneo: un prototipo di mondo inclusivo in cui l’uomo non è più l’agente ordinatore e dominatore della natura.
Per informazioni aggiornate, per tutto il programma e per i particolari è possibile consultare il sito www.petrolio2019.it o scrivere a This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it..

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Appuntamento con la sezione “Pensiero geo-logico”: il paesaggio diviene lo scenario per dibattere di questioni protagoniste del dibattito filosofico e scientifico internazionale.

 

πάντα ῥεῖ «tutto scorre» era la preposizione con cui gli eraclitei esprimevano l’eterno divenire della realtà, paragonando quest’ultima a un fiume che solo apparentemente rimane uno e identico, ma che in effetti continuamente si rinnova e si trasforma.

Lungo questa prospettiva acquisiamo la consapevolezza che, pur tuffandoci due volte di seguito in un corso d'acqua, non riusciremmo mai a fare esperienza dello stesso fiume. E saremmo noi stessi sempre diversi.

Il concetto filosofico del divenire, opposto a quello di essere, muove la sezione “Pensiero geo-logico” di Petrolio. Uomo e natura nell’era dell’Antropocene, progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 coprodotto da Associazione Basilicata 1799 e Fondazione Matera Basilicata 2019 dedicato al pensiero e alle arti performative, e sviluppato nella Città dei Sassi tra Parco del castello Tramontano e il campus dell’Università degli Studi della Basilicata.

 

Venerdì 6 dicembre alle ore 15.30 presso il campus universitario di Matera è previsto il seminario Panta Rei. Paesaggi dell’acqua, a cura di Mariavaleria Mininni del Dicem (Dipartimento delle culture europee e del Mediterraneo) dell'Unibas, e di Annalisa Metta, del Dipartimento di Architettura dell'Università Roma Tre. Interverranno i curatori della sezione, Francesco Scaringi e Giuseppe Biscaglia.

 

La sezione “Pensiero Geo-Logico” affronta il paesaggio di Matera – l'approccio al paesaggio in generale - come una scogliera, come paesaggio dello scorrere dell’acqua che scava in verticale, del ritiro dei mari nel processo di formazione delle terre emerse.

Il pensiero geo-logico in cui si colloca questa esplorazione vuole coinvolgere studenti, cittadini, dilettanti del giardinaggio come pratica e tutti coloro che assumono il giardino come nozione.

 

L'idea è presidiare un’area della speculazione capace di coinvolgere il pubblico su alcune delle questioni rilevanti che emergono nel dibattito filosofico e scientifico internazionale, intorno alle epocali mutazioni dei rapporti tra umano e naturale.

 

Proprio a Matera una simile riflessione incrocia inevitabilmente la dimensione geologica, la quale costituisce un territorio mentale, a metà strada tra ecologia e antropologia: ne deriva un confronto tra natura e città.

La discussione prenderà le mosse su questi temi, esplorando concetti e progetti sull’acqua, utilizzando un materiale eclettico per comunicare la dimensione estraniante in situ e in visu del progetto del paesaggio.

 

Petrolio. Uomo e natura nell’era dell’Antropocene è un progetto di Matera Capitale europea della cultura 2019 co-prodotto con Fondazione Matera-Basilicata 2019 e Associazione Basilicata 1799, ed è realizzato con il fondo etico di BCC Basilicata in collaborazione con l’Università degli Studi della Basilicata. È curato da Francesco Scaringi e Giuseppe Biscaglia.

https://www.petrolio2019.it/index.php?option=com_content&view=article&id=54:panta-rei-paesaggi-dell-acqua&catid=14&Itemid=119

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Turning_: casting per una nuova produzione di Alessandro Sciarroni per Matera 2019
Si cercano fino a 4 interpreti per la nuova tappa del progetto del coreografo italiano che approda a Matera 2019 per “Petrolio. Uomo e natura nell’era dell’Antropocene”.

 

Un’opportunità imperdibile per lavorare a contatto con una delle più solide realtà nel campo della ricerca coreografica contemporanea: Alessandro Sciarroni apre il casting per la ricerca di 2-4 interpreti per un nuovo capitolo del suo progetto Turning_. C’è tempo fino al 9 dicembre per rispondere al bando.
Alessandro Sciarroni, artista che si muove nell’ambito performativo tra danza e arti visive, tra arti circensi e sport, con il proprio lavoro sulla ripetizione di elementi minimi del corpo in movimento contribuisce a ridefinire i confini tra le discipline e a stabilire nuovi paradigmi per la drammaturgia della danza contemporanea. Nell’ambito di “Petrolio. Uomo e natura dell’Antropocene”, progetto di Matera Capitale europea della cultura 2019 co-prodotto da Basilicata 1799 e Fondazione Matera Basilicata 2019, i curatori della sezione “Giacimenta” Francesca Corona e Michele Di Stefano hanno invitato il coreografo a contribuire a un singolare percorso nelle stratigrafie umane e geologiche per la rifondazione di un rapporto simbolico più denso e profondo con il senso della territorialità e della comunità, temi già ampiamente attinenti al corso artistico di Sciarroni e profondamente radicati nelle tematiche del dossier Matera 2019.

Turning_, prodotto con Marche Teatro e Corpoceleste_C.C.00## e la coproduzione di Centquatre-Paris e Centrale Fies, è il progetto che il coreografo ha deciso di portare a Matera. Il termine inglese viene tradotto e rappresentato in scena in maniera letterale, attraverso l’azione del corpo che ruota intorno al proprio asse e che si sviluppa in un viaggio psicofisico emozionale, in una danza di durata, nella stessa maniera in cui turning significa anche evolvere, cambiare. Un progetto germinativo, nomadico, di spore lanciate in diversi contesti e immaginate per germinare secondo profondi rapporti specifici con i luoghi di volta in volta selezionati. Nelle sue precedenti versioni studiate per le migliori piazze europee ha richiesto il coinvolgimento di performer, artisti visivi, musicisti e designer, chiamati dall’artista a interpretare la stessa azione secondo la propria sensibilità – in maniera drammaturgicamente coerente con il titolo del progetto –. Precedenti appuntamenti di Turning_ sono stati, ad esempio, Turning_thank you for your love version, per la Biennale danza di Virgilio Sieni, al Teatrino di Palazzo Grassi, con 5 danzatrici e le musiche originali di Pablo Esbert Lilienfeld; Turning_Symphony of sorrowful songs version, per il Museo MAXXI di Roma, con 15 danzatori della compagnia del Balletto di Roma; Turning_Motion sickness version, presentato per la Biennale di Lione 2016 con la compagnia del Balletto dell’Opera della città; Turning_For Marta, una versione solista creata nel 2018 nella sala allestita da Dan Flavin a Villa Panza a Varese; Chroma_don’t be frightened of turning the page, la versione solista diretta ed interpretata da Alessandro Sciarroni stesso.

Nei mesi scorsi Sciarroni è già stato ospite a Matera per i primi sopralluoghi e i primi avvicinamenti alla città e ai temi della Capitale europea della cultura 2019, ma la sua frequentazione con la Basilicata ha già visto diversi episodi grazie all’associazione Basilicata 1799: si ricorda in particolare la presentazione del fortunato Folk-s, nell’edizione 2013 di Città delle 100 scale festival, a Potenza: uno spettacolo che, nella forma della danza, riflette sulla reiterazione dei temi, delle figure, delle forme culturali, e sulla possibilità della tenuta di senso di segni e gesti che l’istituzione di una tradizione vorrebbe sempre identici a se stessi.

Petrolio. Uomo e natura nell’era dell’Antropocene è un progetto di Matera Capitale europea della cultura 2019 coprodotto da Basilicata 1799 e Fondazione Matera Basilicata 2019, curato da di Francesco Scaringi e Giuseppe Biscaglia.
Per candidarsi alle pre-selezioni del casting gli interessati dovranno inviare un’email all’indirizzo This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. con i materiali richiesti dal bando reperibile all’indirizzo: www.alessandrosciarroni.it/casting/. Le selezioni si svolgeranno in due step a Polverigi (Ancona), mentre le prove si svolgeranno tra Parigi, Dro (Centrale Fies, Trento) e Matera.

 

Alessandro Scairroni. Progetto Turning_
Casting

Bando per 2-4 interpreti per il progetto di Alessandro Sciarroni per Matera Capitale europea della cultura 2019.
Fino al 9 dicembre 2018
info www.alessandrosciarroni.it/casting/

nell’ambito di Petrolio. Uomo e natura nell’era dell’Antropocene a cura di Francesco Scaringi e Giuseppe Biscaglia
sezione Giacimenta a cura di Michele Di Stefano e Francesca Corona

Petrolio è un progetto di Matera Capitale europea della cultura 2019 coprodotto da Basilicata 1799
Turning_ è prodotto con Marche Teatro, Corpoceleste_C.C.00## e coprodotto con CENQUATRE-Paris, Centrale Fies e altri partner in via di definizione

 

 

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A Matera, dal 25 Maggio al 2 Giugno, nell’ambito del ricco programma culturale di Matera Capitale
Europea della Cultura 2019, si terrà il Festival “Open Playful Space”, progetto co-prodotto
dalla Fondazione Matera - Basilicata 2019 e dal Comitato Uisp Basilicata, che lega insieme cultura,
sport di strada e arte di strada.
Open Playful Space è un progetto di rigenerazione urbana che si propone di elaborare una serie di
azioni in cui gioco, sport, arti urbane diventano la nuova chiave di lettura per la scoperta, la
rigenerazione e la riqualificazione di spazi e comunità, da vivere come luoghi culturali, comuni e
accessibili.
Il festival presenterà una preview nelle giornate del 25 e 26 Maggio, rispettivamente presso il
Centro Sportivo Scirea e il parco Macamarda. Sabato 25 Maggio verrà realizzata un’incursione
Open Playful Space con l’intento di coinvolgere nuovi ragazzi con cui collaborare per
restituire gli spazi pubblici all’intera comunità, rendendo accessibile l’invisibile, in un viaggio
alla scoperta di luoghi e persone cui dare nuova luce. Domenica 26, invece, insieme alle tante
associazioni che hanno aderito al progetto, verrà presentata una nuova modalità di vivere la
città: le piazze, le strade e i quartieri, luoghi di relazioni e socializzazione, riprendono a vivere
mediante la partecipazione di cittadini di tutte le età che, con i linguaggi semplici e accessibili
di gioco, sport e arti di strada, creano condivisione e partecipazione, proponendo momenti di
vera trasformazione. Oltre ai tanti laboratori in programma, sarà possibile partecipare ad un
picnic nel parco e ad un’esibizione di musica dal vivo, in collaborazione con la Consulta
provinciale studentesca.
Dal 29 al 2 Giugno, invece, saranno proposte attività, sia sotto forma di laboratori di prova
aperti a tutti sia di workshop di livello avanzato per il pubblico più esperto, presso i due
principali luoghi simboli del progetto, ovvero piazza degli Olmi e piazza Cesare Firrao, già
oggetto di interventi di riqualificazione durante le anteprime del Festival.
Il pubblico potrà misurarsi con l’Art Du Deplacement, disciplina artistica-sportiva nata in
Francia a fine degli anni '80, che abbina la liberta di movimento alla libertà di pensiero, con lo
scopo di superare ostacoli camminando o correndo lungo percorsi, mediante l’utilizzo di tre
schemi motori di base, ovvero la corsa, il salito e l’arrampicamento. Vi saranno anche
appuntamenti laboratoriali con discipline come la Capoeira, la Giocoleria, le Arti Circensie e lo
Skate. Infine, il Festival proporrà nuovi attacchi d’arte con la Street Art per un doppio
intervento in città: verranno realizzate, infatti, un’opera verticale per coordinare tutti le
azioni già eseguite nei mesi precedenti in piazza degli Olmi, insieme agli alunni dell’Istituto
Comprensivo Bramante e l’associazione dei Condomini di Piazza degli Olmi, ma anche
un’opera inedita studiata sui gradoni della pista di pattinaggio nel Parco Papa Giovanni Paolo
II.
Le attività saranno guidate e coordinate da coaches di livello internazionale del calibro
di Laureant Piemontesi per l’ADD, The Sprockets, Pachamama, Sao Salomao per Arti
Circensi, Giocoleria e Capoeira e da importanti street-writers come Giorgio Bartocci e Skolp.
Il Festival avrà il suo culmine con lo spettacolo “TransformAction”, in programma il 1 e il 2
Giugno alle ore 21 presso il Parco Giovanni Paolo II, realizzato dal Teatro Potlach, una delle
più importanti e longeve compagnie di teatro contemporaneo italiano che ha sede in Fara
Sabina, e diretto da Pino Di Buduo, fondatore del Teatro Potlach, con il coordinamento
artistico di Laurent Piemontesi.
“TransformAction” è uno spettacolo multidisciplinare, che nasce proprio in relazione al
territorio nel quale viene presentato. Gli ambienti e i luoghi naturali che sono prescelti
determinano, infatti, la struttura della rappresentazione, che conta un percorso artistico di
circa 500 metri. Nel percorso completamente trasformato dalle luci, scenografie e proiezioni,
gli spettatori cammineranno come viaggiatori, visitando le rappresentazioni che andranno
avanti in contemporanea, come in un museo all’aperto.
"Nel programma di Matera 2019 lo sport e le arti urbane hanno avuto un ruolo centrale sin
dalla fase di candidatura – sottolinea il Direttore della Fondazione Matera Basilicata
2019, Paolo Verri – Attraverso il progetto Open Playful Space queste due attività si fondono
per contribuire ad animare e trasformare gli spazi urbani, allargando la fruizione della città
oltre il centro storico, in linea con gli obiettivi di Matera 2019".
Il Presidente Uisp, Vincenzo Manco, afferma: "Matera 2019 ci dà l’opportunità per rilanciare il nesso
tra cultura e sport, che è particolarmente caro all'Uisp. Attraverso lo sport sociale e per tutti si
trasmettono i valori della coesione, dell’inclusione, dei diritti. Da Matera l’Uisp vuole lanciare un
messaggio chiaro: la partecipazione e la socializzazione siano alla base delle trasformazioni sociali che
stiamo vivendo. I veri protagonisti del cambiamento devono essere tutti i cittadini e le persone, uomini e
donne, a cominciare dai giovani, capaci di rigenerare spazi urbani e relazioni attraverso la pratica
sportiva. Un grande fenomeno sociale che parte dal territorio ed è motore di una rivoluzione culturale,
che migliora gli stili di vita e la salute, una opportunità e un diritto che va offerto a tutti”.
Il progetto è realizzato con la collaborazione dei partner: ISCA, Uisp, Teatro Potlach, ADD Umbria
Academy, Muvt ASD, Momart Gallery, Lacaposciuc ASD, TeatroPAT, Associazione Giallo Sassi,
Associazione Joven, Basilicata Board e ASD Sk8ong Team.

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Oggi 5 marzo il documentario "VADO VERSO DOVE VENGO" realizzato dall'associazione YOUTH EUROPE SERVICE, insieme ai partner Simbdea, Bitmovies, Mediterraneo Cinematografica ed Allelammie nel progetto “STORYLINES - THE LUCANIAN WAYS” (progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 coprodotto da Fondazione Matera-Basilicata 2019 e dalla Lucana Film Commission e con il supporto del fondo etico della BCC Basilicata) sarà proiettato negli Stati Uniti d’America alle ore 18 (ora locale negli USA) in un evento appositamente organizzato dal “John D. Calandra Italian American Institute” presso il Queens College di New York.

“È un grande onore per noi poter rappresentare la nostra terra nel continente americano. – ha detto Antonino Imbesi responsabile dell’intero progetto – Aver ricevuto l’invito a proiettare il nostro documentario negli Stati Uniti da parte di 4 importanti organismi americani (John D. Calandra Italian American Institute, Italian American Heritage Federation, Leonardo Da Vinci Society e Istituto Italiano di Cultura di San Francisco) è stato un importante premio all’attività realizzata ed all’impegno profuso da tutto lo staff che ha lavorato con estrema professionalità a questo grande risultato e che mi sento di dover ringraziare per tutte le energie che ognuno di loro ha speso per permetterci oggi di essere qui”.
Dopo la proiezione l’evento, fortemente voluto dal direttore dell’istituto americano, dott. Joseph Sciorra, prevede un dibattito a cui parteciperanno proprio Antonino Imbesi in qualità di project manger della iniziativa, Luigi Vitelli come direttore artistico e Nicola Ragone, regista del documentario.
“Il documentario – hanno detto Luigi Vitelli e Nicola Ragone – racconta storie di vita, storie di lucani emigrati all’estero, in cerca di fortuna ma anche storie di chi invece ha scelto di rimanere e di lottare nella propria terra cercando di seminare e di costruire un futuro nel difficile presente. Si tratta di storie di scelte e di separazioni, di storie che indagano e mostrano le dinamiche alla base del fenomeno dell'abbandono e dello spopolamento nei piccoli paesi delle aree interne italiane con un focus specifico sulla Basilicata, guardando all'evoluzione dell'emigrazione, sia storica che contemporanea, in relazione ai luoghi di arrivo e di partenza, mappando il fenomeno del ritorno attraverso progetti e processi di innovazione da parte di comunità resilienti nelle aree interne e creando una piattaforma di narrazione e di riflessione sul rapporto tra "partiti e rimasti", tra centro e periferia, tra grandi città e piccoli paesi, tra comunità locali e flussi globali.”
La kermesse americana non si concluderà con la proiezione al Queens College di New York, ma proseguirà l’8 marzo a San Francisco dove ci sarà un nuovo evento e dibattito organizzato presso l’IAHF (Italian American Heritage Federation).
“Cercheremo – ha chiuso Antonino Imbesi – di raccontare la nostra terra e di mostrare il cuore e la passione che muovono i lucani. E di costruire ponti tra le terre, tra i popoli e tra le generazioni portando con forza un messaggio di speranza per il futuro, nonostante il difficile momento che il nostro Paese sta attraversando per il corona virus. E siamo certi che questo messaggio contribuirà dare maggior fiducia a chi guarda all’Italia con interesse”.
Maggiori informazioni sul progetto sono disponibili sul sito web www.vadoversodovevengo.it/ e sulla pagina Facebook www.facebook.com/vadoversodovevengo/.

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Roberto Latini e ”L’attore senza spettacolo“
Matera 2019: ultima tappa di Petrolio. Uomo e natura nell’era dell’Antropocene con la sezione Stratificazioni. Un laboratorio teatrale e un incontro pubblico al Teatro Francesco Stabile di Potenza

Petrolio. Uomo e natura dell’era dell’Antropocene – progetto di Matera Capitale europea della cultura 2019 co-prodotto da Fondazione Matera-Basilicata 2019 e Associazione Basilicata 1799 con il sostegno del fondo etico di BCC Basilicata e in collaborazione con l’Università degli studi della Basilicata, curato da Francesco Scaringi e Giuseppe Biscaglia – ha in serbo un ultimo importante atto. Si tratta di un laboratorio teatrale condotto da Roberto Latini e di un incontro pubblico aperto per la sezione del progetto Stratificazioni, a cura della compagnia Abito in scena.

L’incontro pubblico con Roberto Latini si intitolerà L’attore tra natura e maschera. Avrà luogo martedì 18 febbraio alle 18.45, a ingresso libero, alla Sala degli specchi del Teatro Francesco Stabile di Potenza. Vedrà la partecipazione di Ariane Bieou, manager culturale della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Francesco Scaringi, co-curatore di Petrolio, e di Leonardo Pietrafesa di Abito in scena, co-curatore di Stratificazioni, oltre che del pubblico invitato a intervenire.
Il laboratorio L’attore senza spettacolo è invece rivolto agli attori coinvolti in una prossima produzione di Abito in scena, e avrà la durata di tre giorni dal 17 al 19 febbraio 2020.

Attraverso considerazioni teoriche e pratiche, il laboratorio sarà una riflessione sui modi, i tempi, i ritmi e i percorsi della scrittura che diventa scenica. Come un impulso diventa idea? Quale percorso compiono le parole, i suoni e le azioni perché diventino scenicamente possibili? Un gruppo di attori provenienti da tutta Italia avrà l’opportunità di lavorare con una figura cardine del teatro contemporaneo italiano da sempre impegnata nella ricerca sul ruolo dell’attore nelle drammaturgie e sulle scene. Roberto Latini, attore, autore e regista, è il fondatore della compagnia Fortebraccio Teatro. Vincitore di due premi Ubu, un premio Scenaio e un Premio della Critica, già direttore del Teatro San Martino di Bologna, ha lavorato con Mario Martone, Aleksandar Popovskj, Federico Tiezzi, Sandro Lombardi, Antonio Latella. A Potenza lo abbiamo visto con Città delle 100 scale festival con I giganti della montagna nel 2015 e Amleto + Die Fortinbrasmaschine nel 2016. A Matera, è stato in anteprima con il suo Mangiafoco, coproduzione Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa, Compagnia Lombardi - Tiezzi, Fondazione Matera Basilicata 2019, in collaborazione con Consorzio Teatri Uniti di Basilicata, Associazione Basilicata 1799 / Città delle 100 scale festival nell'ambito del progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 "Topoi. Teatro e Nuovi Miti", e andato poi in scena al Piccolo di Milano.

La sezione Stratificazioni, dopo le attività di giugno e dicembre 2019 con Giacimenta, Sedimenti e Pensiero geo-logico, continua il percorso di indagine sulla posizione contemporanea dell’uomo nell’ecosfera attraverso il meglio delle arti performative, della danza, dell’architettura e del pensiero, per comprendere, sulle orme del Pasolini di Petrolio, le mutazioni in atto nei paesaggi sociali, urbani e naturali che hanno condotto alla nuova era geologica dell’Antropocene.
La stratificazione è la disposizione dei sedimenti in strati, e diventa in questo contesto metafora di come in ogni essere coesistano diversi strati che si armonizzano tra di loro, ma che solo grazie alla Natura generano la varietà e l’unicità di ogni individuo. È in questa varietà che risiede la misura unica e personale che ognuno ha nei confronti dell’arte, e che sarà alla base del lavoro di Roberto Latini a Potenza. La compagnia Abito in scena, fondata da Leonardo Pietrafesa e Monica Palese, produce e distribuisce i propri spettacoli sui temi del disagio, portando il teatro in dipartimenti di salute mentale, istituti penali, centri diurni per l’accoglienza dei disabili, oltre a lavorare con l’infanzia, l’adolescenza e la formazione degli insegnanti, focalizzando l’attenzione del pubblico sul significato in continua evoluzione dei termini sperimentazione e contaminazione. Tra le produzioni ricordiamo Come un rampicante (2018), e Party elevator (2013), uno spettacolo tenuto negli ascensori pubblici potentini come spazio della “sospensione” e dei destini incrociati.

 

 

 

 

 

 

 

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Sarà una tappa importante quella di VENERDI’ 7 FEBBRAIO per la Città di Matera e la parte conclusiva del percorso di Capitale europea della cultura 2019.
Il Gruppo Volontari per l’Ambiente di Matera ha partecipato al bando per PROGETTI DI COMUNITA’ MATERA 2019 con il progetto “Okkio all’acqua”, proponendo di incrementare la consapevolezza della fragilità del territorio e la partecipazione dei Cittadini al controllo ed alla conoscenza degli eventi naturali estremi.
Dopo aver incontrato studenti del liceo artistico e del liceo scientifico per lezioni e sopralluoghi sui luoghi a maggior rischio idraulico ed idrogeologico, si sono realizzati tre idrometri, due dei quali VENERDI’ 7 FEBBRAIO, a partire dalle ore 15 saranno posizionati ed attivati l’uno in località Pantano-Rondinelle sul canale del torrente Gravina (tragicamente noto per la morte di due cittadini altamurani annegati nel novembre del 2011) e l’altro lungo il torrente Guirro presso LaMartella dove sono recentemente sorte numerose abitazioni.
Il terzo idrometro sarà utilizzato quale demo presso le scuole che, partendo da “una scheda Arduino”, vorranno cimentarsi nel montaggio di strumentazione scientifica utile alla Comunità .
Gli idrometri avranno la funzione di comunicare ai responsabili del Gruppo Volontari per l’Ambiente le variazioni del livello delle acque nei due canali; le comunicazioni avranno simbologia, contenuti e frequenza diverse in ragione dell’incremento delle portate.
Al raggiungimento di un livello definito di allarme i dati saranno passati agli uffici regionali della protezione civile, al comando provinciale dei vigili del fuoco ed al COC del Comune di Matera.
La attivazione degli idrometri è un ulteriore piccolo contributo alla riduzione del rischio per i Cittadini che si trovino in aree esposte ed è frutto della lunga esperienza nelle attività di Protezione Civile del Gruppo Volontari per l’Ambiente di Matera cumulata dal 1993.
Dopo un periodo di test si valuterà se e come far validare la strumentazione dagli uffici regionali.
Il posizionamento degli idrometri è stato concordato con gli uffici tecnici della Provincia e del Comune di Matera ed è realizzato grazie alla professionalità ed alla disponibilità del personale della IMPEL, oltre che al contributo di conoscenze ed esperienze del Circolo Legambiente di Matera.

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Sabato 25 gennaio evento di chiusura della mostra INSIDESOUTH FRAGILITÀ OPPORTUNITÀ


Il prossimo fine settimana, si chiuderà l’esperienza culturale di InsideSouth, residenza artistica di fotografia, svoltasi a Pisticci a partire da settembre 2019, il cui prodotto culturale è in esposizione nella fascinosa sede di Palazzo Panetta, in Piazza dei Caduti in Pisticci . Il progetto di residenza artistica è stato curato dall’Associazione PLUS - Pisticci Laboratorio Urbano Sostenibile e coprodotto con il sostegno di Matera 2019 nell’ambito del “Programma Residenze”: sotto la direzione artistica di Diego Orlando, hanno operato i fotografi Fatima Abreu Ferreira, Annalisa Natali Murri, Marina di Tursi e Mariano Silletti i cui scatti sono stati editati da Annalisa D’Angelo per la mostra finale. Negli spazi della mostra è presente anche una sezione - curata da Luciana Vitelli, Mariano Silletti e Leo Andriulli, dedicata alle storie di emigrazione e raccontata attraverso gli archivi fotografici che le famiglie Percaccio, Laviola-Minaya, Gesualdi, Andriulli hanno messo a disposizione della ricerca.
Un’offerta culturale con un focus sulla fragilità e opportunità sempre più paradigma del nostro territorio.
La nostra soddisfazione è legata anche alla numerosa partecipazione (più di 500 visite) e all’arduo obiettivo, raggiunto, di sperimentare un nuovo uso per un immobile -in questo caso privato- non utilizzato da tempo, tema centrale nel dibattito sul futuro di Pisticci dal quale ha origine ed è animato l’impegno di PLUS.
Temi centrali ma spesso scansati perché di difficile soluzione soprattutto dal Pubblico che è chiamato a dare risposte alla comunità in tale direzione.
Un grazie particolare a tutte le professionalità e le aziende coinvolte nel progetto InsideSouth e che, a vario titolo con impegno e passione, hanno realizzato un piccolo cono di luce nell’ombra con l’ottimismo di chi guarda al futuro orgoglioso del passato.
L’Associazione PLUS e lo staff organizzativo del progetto saluteranno il pubblico aprendo le porte della mostra INSIDESOUTH FRAGILITÀ OPPORTUNITÀ per l’evento di finissage.
Appuntamento il prossimo sabato 25 gennaio ore 19.00 a Pisticci Centro, Piazza dei Caduti, Palazzo Panetta, saranno presenti i rappresentanti della Fondazione Matera 2019, alcuni degli artisti e dei co-curatori coinvolti, è invitata tutta la comunità locale e culturale di riferimento.
Associazione PLUS
Pisticci Laboratorio Urbano Sostenibile

 

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Un settimana intensa di arte e partecipazione a Rotondella per il Progetto di Comunità di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 “Rotondella e la sua gente - People and Landscapes” promosso dall’A.P.S. Le Vorie con Fondazione Matera Basilicata 2019, il patrocinio del Comune di Rotondella e la collaborazione delle Associazioni Rotondella Greeters, Basilicata Adventure, Rainbow Dance e Fidas Rotondella. Workshop gratuiti che hanno visto la partecipazione di tutte le fasce di età di cittadini provenienti dai paesi limitrofi. Due giorni con gli studenti di diverse classi del Liceo Artistico di Nova Siri, accompagnati dalle docenti Modena, Panza e Priulla. Ospiti speciali il Presidente Provinciale di Matera, Giuseppe Lanzillo, e la vicepresidente Regionale, Giovanna Ruggieri dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti che hanno partecipato attivamente a tutti i laboratori. “Grandissima l’emozione di tornare a disegnare”, ha dichiarato Ruggieri, “mi hanno chiesto di produrre un disegno che mi rappresentasse, ed ho disegnato un sole. Forse perché è proprio la luce che manca negli occhi di un non vedente. Sono ritornata bambina e nella mia memoria sono affiorati tanti ricordi”. Una serata speciale quella organizzata da Rainbow Dance in cui c’è stata una vera contaminazione di culture per la presenza della numerosa comunità albanese che ha proposto le proprie danze tradizionali, e la presenza delle Nonne Chef che hanno mostrato come realizzare formati di pasta tradizionali. L’A.P.S. Le Vorie, che ha coordinato l’intero progetto, si ritiene soddisfatta del risultato di partecipazione dove oltre l’arte, sono stati inclusione, integrazione e condivisione i veri protagonisti del progetto. Le serigrafie di Agostino Rampino del progetto “Self-I”, l’arazzo “Flying Carpet” di Giulio Locatelli, e l’opera “Rotondella People” di Ester Adele Colombo, rimarranno per il momento esposte all’interno di Palazzo Ricciardulli, in particolare l’installazione site specific “Benvenuti “ di Marisa Merlin. A sorpresa, durante il vernissage dello scorso sabato, la performer Aida Laterza, accompagnata dalla chitarra di Davide Accettura, ha interagito con l’installazione di Merlin, regalando un momento di intense emozioni a tutti i presenti. Il Sindaco Gianluca Palazzo che ha partecipato a diversi momenti durante la settimana, ha espresso parole di stima nei confronti dell’organizzazione ribadendo l’importanza di momenti partecipati come questi. L’Amministrazione ha conferito non solo agli artisti, ma anche all’Associazione Le Vorie un attestato di ringraziamento “per l’impegno profuso e l’attività svolta a favore della nostra comunità” come si legge nella motivazione. Presente uno dei giurati, Ignazio Fresu, che ha speso parole di ammirazione, sottolineando la straordinarietà dell’opportunità sia per gli artisti che per la comunità di vivere questa importante esperienza condivisa.

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Rotondella è in trepidante attesa per l’arrivo degli artisti selezionati che saranno ospitati presso le famiglie nell’ambito del Progetto di Comunità di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 “Rotondella e la sua gente - People and Landscapes” promosso dall’associazione culturale Le Vorie con Fondazione Matera Basilicata 2019 e il patrocinio del Comune di Rotondella. Ester Adele Colombo, Giulio Locatelli, Marisa Merlin, Agostino Rampino sono stati selezionati da una giuria d’eccezione formata da Ignazio Fresu, Gianfranco Ferroni e Valeria Arnaldi. Un fitto programma che dal 13 al 19 Gennaio terrà impegnati i cittadini nei laboratori d’arte promossi dagli artisti all’interno di Palazzo Ricciardulli. Una settimana ricca di eventi e momenti di condivisione con lo svolgimento di quattro workshop rispettivamente dedicati alla carta, alla realizzazione di un arazzo “Flying Carpet”, di una installazione dal titolo “Benvenuti”, e un laboratorio di stampa serigrafica. Le associazioni Rotondella Greeters, Basilicata Adventure, Fidas Rotondella e Rainbow Dance, guideranno gli ospiti alla scoperta del territorio, delle danze tradizionali e delle persone, con la collaborazione della parrocchia. “Ringraziamo il gran cuore dei rotondellesi per la riuscita dell’iniziativa” ha affermato Rosanna Persiani, presidente de Le Vorie, “le imprese che ci hanno sostenuto senza indugi: DiPinto Ortofrutta, DueT Costruzioni, Globo Impianti, IMEC Costruzioni, Rabite Bus, Tarantino Costruzioni s.a.s, Stigliano Tec, e le attività di ristorazione nelle quali si svolgerà “a cena con l’artista” Il Pago, La Mangiatoia, Trattoria Le Lamie e Villa Torre Cantore che ospiterà la giuria. Le aziende agricole offriranno un pacco di benvenuto alle famiglie che si occuperanno del vitto e altre famiglie forniranno un alloggio. Un vero e proprio coinvolgimento comunitario che servirà a incrementare l’idea della partecipazione collettiva e della condivisione tesa a valorizzare tutto il bello e il buono che c’è a Rotondella”.

Di seguito il Programma dettagliato

PROGRAMMA
LUN 13 Arrivi e sistemazione presso le famiglie ospitanti
16: 00 Passeggiata nel Borgo – Greeters Rotondella
20:00 BUFFET DI BENVENUTO di Fidas Rotondella c/o canonica di Sant’Antonio

MAR 14 Workshop 9-13 14-16:30
A CENA CON L’ARTISTA: TRATTORIA LE LAMIE

MER 15 Workshop 9-13 14-16:30
DANZA CON RAINBOW DANCE
FESTA DI COMUNITA’c/o PALESTRA COMUNALE

GIO 16 PASSEGGIATA CON BASILICATA ADVENTURE 11:00
15- 18 Workshop Pomeridiani
Fuoco di sant’Antonio
CENA IN PIAZZA

VEN 17 Workshop 9-13 14-16:30
A CENA CON L’ARTISTA: IL PAGO

SAB 18 Vernissage e focus 18:00 Con la partecipazione di Ignazio Fresu, Valeria Arnaldi, Gianfranco Ferroni
A CENA CON L’ARTISTA: La MANGIATOIA
DOM 19 SALUTI E PARTENZE

 

UFFICIO STAMPA LE VORIE
Rosanna Persiani
3384577407

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TANTO PEGGIO, TANTO MEGLIO DI SANDRA HAUSER
Il MUSMA presenta il progetto del Programma Residenze di Matera Capitale Europea della Cultura 2019

 

Domenica 17 novembre 2019, a partire dalle 10, verrà presentato al MUSMA Tanto peggio, tanto meglio, il progetto dell’Impresa culturale Synchronos, vincitore del bando Programma Residenze di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
L’artista tedesca Sandra Hauser (Bad Aibling, Baviera, 1983) è stata invitata a pensare a un’opera d’arte pubblica che interpretasse la storia passata e presente di Matera, rendendo omaggio al territorio lucano ed entrando in contatto con la comunità per renderla partecipe di una creazione collettiva.
Ne è nata un’installazione che prende per mano lo spettatore, conducendolo in luoghi che incrociamo e attraversiamo quotidianamente, ma di cui spesso non conosciamo le vicende passate.
Nel corso di una residenza durata un mese (15 ottobre – 15 novembre 2019) Sandra Hauser ha lavorato a stretto contatto con il sarto ivoriano Savane Ibrahim, della Silent Academy del Sicomoro per produrre sette sipari in sette tessuti e colori diversi. Ai laboratori hanno partecipato gli ospiti della Residenza Brancaccio e fondamentale è stato l’intervento di alcune sarte materane, eredi dell’antica tecnica della sartoria, fortemente radicata e praticata nella storia dell’artigianato materano.
L’artista, poliedrica sperimentatrice di differenti linguaggi, ha tratto linfa dalla straordinaria continuità storica delle tradizioni che si sono succedute nel territorio, venendo a contatto con le storie e le leggende di chi a Matera ha sempre vissuto e con l’esperienza di Savane Ibrahim, arrivato nella città dei Sassi in tempi recenti, portando con sé un preziosissimo bagaglio di abilità e conoscenze.
Un creativo scambio di idee e di emozioni ha caratterizzato la residenza; un “matrimonio” tra culture diverse ha aperto uno spazio comune di lavoro e ideazione.

I sette sipari si impongono allo spettatore come vere e proprie opere scultoree, realizzate alcune in seta, delicate e trasparenti trame mosse dal vento, altre con tessuti più spessi, i cui colori e le cui insolite forme si armonizzano o pongono in contrasto con ciò che li circonda.
Tanto peggio, tanto meglio: un titolo militante, quello scelto dall’artista, citazione di un articolo dell’anarchico Errico Malatesta, motto di origine marxista, che incita al miglioramento della propria condizione.

Il percorso di visita si articolerà dai Sassi al Borgo La Martella, dal MUSMA a quella che era considerata l’estrema periferia della città: luoghi pubblici, ma anche spazi di privati cittadini che si sono generosamente prestati ad accogliere le opere. Sono luoghi magici, fonti di emozioni per la Hauser che, guidata da talento e ispirazione, ha disegnato un percorso denso di significato, carico di storie e di Storia.
Le opere racchiudono un alone di mistero e, in chi vi si accosta, infondono un’aura di delicato incanto: sipari aperti e “silenziosi”, che avvolgono e dischiudono una breccia del pensiero, fanno luce su uno spazio fisico che possa dare avvio ad azioni sceniche o su uno spazio mentale che rappresenti il punto di partenza per un semplice momento di pausa e di riflessione.

Grazie alla collaborazione dell’Impresa culturale Synchronos con il tavolo territoriale Land Art 50, la presentazione vedrà la partecipazione di Pasquale Ninì Santoro, autore dei meravigliosi cancelli d’artista del MUSMA

 

I sipari saranno accessibili al pubblico da sabato 16 novembre 2019 a domenica 16 febbraio 2020, partendo dal MUSMA, dove si potrà ritirare una cartolina con l’elenco dei luoghi e la loro localizzazione.

 

SANDRA HAUSER – CENNI BIOGRAFICI
Dopo la laurea in Arti Visive e Scultura presso l’Accademia di Monaco ha intrapreso un percorso artistico che spazia dalla video – arte alla performance, dalla fotografia, al disegno alla scultura, alla pittura. Un’eterogeneità di mezzi che la porta a esplorare le emozioni e i drammi dell’uomo attraverso un linguaggio concettuale. Nella sua pratica artistica sono importanti correnti quali il dilettantismo universale e il realismo soggettivo.
Vive e lavora tra Monaco e Berlino
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MUSMA (Museo della Scultura Contemporanea. Matera)
Palazzo Pomarici - Via San Giacomo (Sasso Caveoso)
Tel. 366 9357768
Email: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
Sito internet: www.musma.it
Facebook: MUSMA Museo della Scultura Contemporanea. Matera
Twitter: @MUSMAmuseo
Instagram: musmamuseo
Canale youtube: MUSMA Museo della Scultura Contemporanea Matera

Informazioni:
Biglietto: visita alla mostra temporanea e alla collezione: € 5.00 (intero) € 3,50 (ridotto)
Apertura: dal martedì alla domenica
1 ottobre – 31 marzo h 10 – 18
1 aprile – 30 settembre 10 – 20
Giorno di chiusura: lunedì (eccetto festivi).

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Marcella Bruno
Comunicazione e pubbliche relazioni MUSMA
Tel. + 39 3283292235
Email: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

 

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L’Amministrazione Comunale di Maschito informa che, nell’ambito dell’evento “Maschito Capitale della Cultura per un giorno”, il giorno 7 dicembre 2019 si svolgeranno le manifestazioni previste nel progetto “Un viaggio tra storia e sapori”, coprodotto dal Comune di Maschito con Fondazione Matera Basilicata 2019 per Capitale per un giorno.
Il programma sarà così articolato:

7 dicembre

ore 11:00
Chiesa Madre S. Elia Profeta
“Divina Eucarestia” secondo il rito ortodosso celebrata da Don Francesco Mele, Papas di San Paolo Albanese

ore 15:00
Sala Consiliare del Comune
Accoglienza Ospiti

ore 15:30
Museo Comunale
Laboratorio “Come si dipinge un’icona” illustrato da Anna Grieco (consacrata Ordo Virginum)

ore 17:00
Casa Comunale
Visita guidata delle Chiese attraverso il centro storico con arrivo all Fontana Skanderbeg

ore 18:00
Fontana Skanderbeg
Esibizione Ass. Culturale Gruppo “Arbëria” di Fascineto (CS)
Canti e balli in costume tradizionale
Poesie di migranti
Buffet di prodotti tipici e vino aglianico delle cantine maschitane

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Carbone: Un “ponte” tra Oriente ed Occidente: lungo le vie dei monaci bizantini.
Coprodotto da Comune di Carbone e Fondazione Matera Basilicata 2019 per Capitale per un giorno

La proposta culturale che il Comune di Carbone intende realizzare ha come obiettivo precipuo il rispetto della propria identità a partire dalla sua tradizione storica, quale fiorente baricentro della più significativa presenza di monaci bizantini (specie durante il periodo medievale), nell’intera area a sud della regione Basilicata. Tale progetto intende, inoltre, ribadire (attraverso l’estensione, l’apertura e l’interconnessione nella “rete” globale di Matera 2019), la centralità storica della comunità di Carbone, essendo stata una delle due eparchìe, denominata nelle fonti Latinianon, citate nelle Vite dei Santi italogreci (X sec.) e nelle fonti documentarie notarili (si pensi agli atti relativi a donazioni fatte al monastero di Carbone). Mediante la sua abbazia, che si mantenne vitale ed operante (con ovvi e fisiologici momenti di splendore a cui si avvicendarono periodi bui), per circa ottocento anni (dal 1041 al 1809), Carbone fu terra di incontri e di passaggi. Conserva ancora oggi gli stessi elementi peculiari, che spinsero i bizantini a farne uno dei più importanti luoghi di insediamento monastico-cenobitico: la vocazione del suo territorio al silenzio, alla contemplazione, alla spiritualità, dimensioni queste vissute da uomini e donne nella vita eremitica. In forza di quella che è la propria identità e di ciò che possiede, il Comune desidera organizzare una giornata, articolandola, in linea di massima, nel seguente modo: 1) dalle ore 9:00, accoglienza con visite guidate ai luoghi storici (ruderi del monastero, grotta monastica già dotata di pannelli illustrativi e di materiale audiovisivo, chiesa madre che conserva affreschi e reliquie di santi appartenenti al culto greco ortodosso, cappelle [anche private] che possiedono statue lignee di pregevole fattura, palazzi nobiliari, suggestive passeggiate lungo i piccoli vicoli del centro storico), facendo di Carbone un vero e proprio “museo diffuso”, con particolare attenzione alle famiglie ed agli anziani; durante la stessa fascia oraria, per i più piccoli sono previsti laboratori di calligrafia, di codicologia, di manufatti scrittori e di tutto ciò che riguarda la scrittura: l’ambiente, il materiale su cui e con cui, i monaci, scrivevano prima dell’avvento della stampa; 2) dalle ore 11:00, si offre la possibilità, nella sala consiliare, di visitare la mostra di pittura curata dall’Associazione “Casa Russa in Basilicata” dove saranno esposti quadri realizzati da pittori russi che ritraggono proprio Matera. 4) ore 16.30, si potrà assistere alla celebrazione dei Vespri Ecumenici presso la Chiesa Parrochhiale; 5) ore 18.00, introduzione all’arte iconografica antica.
La storia, l’identità religiosa e politico-istituzionale, oltre che l’assetto socio-economica di questo piccolo borgo, dimostrano come sia inscritto nel proprio “patrimonio genetico”, un chiaro e ben riuscito “ponte” di collaborazione tra mondi diversi; nella varietà e nella diversità, infatti, si è trovato il coraggio del dialogo. E’ dimostrato dai dati storici, ben documentati, che in questo piccolo centro a sud della regione Basilicata, per molti anni, hanno convissuto e coabitato esperienze religiose profondamente diverse tra loro: il culto della tradizione greca con quello del mondo latino. In questo universo, già di per sé molto variegato, bisogna aggiungere anche la presenza degli Spirituali (denominati, nel linguaggio del popolo, Fraticelli), che dopo essere stati giudicati eretici dal Papa Giovanni XXII, trovarono (anche a Carbone) un luogo di rifugio, probabilmente per la presenza dei monaci basiliani simpatizzanti del Clareno (guida spirituale di questo movimento), il quale conosceva l’ambiente orientale non solo leggendo e traducendo Basilio, Macario e Giovanni Climaco, ma anche nel contatto diretto con gli stessi monaci. E’ proprio da questa, riuscita e ben significativa, esperienza del passato, che dobbiamo attingere per trarre un valido suggerimento per poter vivere, ora, nel coraggio del dialogo, una rinnovata occasione di sviluppo per il nostro territorio, attraverso l’apertura e la collaborazione con Matera 2019. Dobbiamo, infine, imparare dal passato e mettere in campo (anche mediante questa iniziativa), una rinnovata passione nelle cose. Devono essere un valore aggiunto gli insegnamenti dei Santi di cui custodiamo le preziose reliquie: si pensi, ad esempio, a San Giovanni Elemosiniere che decise di sacrificarsi totalmente per un valore in cui credeva. L’essere “capitale per un giorno” deve risvegliare nella comunità una passione in senso sociale, culturale e anche spirituale, emulando la passione di queste due figure (Santa Maria Egiziaca e San Giovanni Elemosiniere), che hanno dato la vita per il prossimo

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CASTRONUOVO DI SANT’ANDREA
CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA PER UN GIORNO
1 dicembre 2019

“IL NATALE DELLA NUOVA EUROPA – LA VIA DEI PRESEPI”

 

Domenica 1 dicembre 2019, dalle ore 10.00 alle ore 24.00, Castronuovo di Sant’Andrea, è Capitale Europea della Cultura per un giorno. L’iniziativa è coprodotta dal Comune di Castronuovo di Sant’Andrea e dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 nell’ambito del programma ufficiale di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. Il paese, dotato di un Polo museale di grande rilievo (MIG. Museo Internazionale della Grafica; Atelier “Guido Strazza” per la Calcografia; Biblioteca Comunale “Alessandro Appella”; Museo della Vita e delle Opere di Sant’Andrea Avellino; Museo Internazionale del Presepio “Vanni Scheiwiller”) e con alle spalle una consolidata tradizione culturale portata avanti nel corso dei decenni con la collaborazione del Comune, della Pro Loco e delle varie Associazioni tra le quali “Amici del MIG”, ha dato a questa giornata, un titolo preciso, “Il Natale della nuova Europa – La via dei Presepi” e lo ha suddiviso in quattro punti che, inseriti nel tema “Radici e percorsi” del Dossier Matera 2019, toccano arte, artigianato, letteratura, teatro, musica, tradizioni popolari (cibo compreso) e sviluppano i valori ai quali il progetto fa riferimento: frugalità, collaborazione, accessibilità, coraggio, generosità, passione, marginalità, magia.

1. Castronuovo, con i suoi quattro quartieri, le sue quattro chiese, le sue contrade, viene costellato dalle TESTIMONIANZE DI FEDE E ARTE LUNGHE CINQUECENTO ANNI, e riallacciandosi alle testimonianze di Altobello Persio nella Cattedrale di Matera e Tursi, si immerge nella contemporaneità. 250 presepi di tutto il mondo, dal XVII al XXI secolo, di artigiani e artisti, dislocati nelle Chiese e nel Museo Internazionale del Presepio “Vanni Scheiwiller”, allestito nel rione medioevale “Manca”, in grotte, cantine, case abbandonate, ancora ricche degli oggetti della vita di ogni giorno dei nostri antenati. A questo variegato percorso, si affianca la mostra IL NATALE NELL’ARTE DEL NUOVO SECOLO. Un gruppo di noti artisti (Roberto Almagno, Assadour, Martin Bradley, Giuseppe Capitano, Giacinto Cerone, Bruno Conte, Salvatore Cuschera, Vincenzo Gaetaniello, Edo Janich, Alina Kalczynska, Carlo Lorenzetti, Franco Mulas, Jorg Neitzert, Giulia Napoleone, Claudio Palmieri, Giuseppe Pirozzi, Ernesto Porcari, Enrico Pulsoni, Giuseppe Salvatori, Pasquale Santoro, Guido Strazza), di varie nazionalità, interpretano il Natale senza condizionamenti di razze o di religione.
Ore 13.00 inaugurazione della mostra e ore 19.30 – 24.00 visita guidata dei presepi dislocati nel Rione medievale Manca, nelle chiese e nelle case di tutto il paese con degustazione dei cibi della tradizione natalizia. Nelle stesse ore sarà possibile vedere, nelle sale del MIG. Museo Internazionale della Grafica, l’antologica di Toti Scialoja e gli omaggi a Emilio Vedova e ad Alina Kalczynska.

2. Un pittore-incisore di fama internazionale (Assadour), due noti scultori italiani (Enrico Pulsoni, Salvatore Sava) e un artista artigiano lucano (Raffaele Pentasuglia) salito alla ribalta per la realizzazione dell’opera “Il Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto e per il “Carro della Bruna 2018 e 2019”, in residenza, guidano la DIDATTICA DELLA RINASCITA e realizzano, nelle antiche botteghe artigiane, nelle case abbandonate diventate laboratori, insieme ai bambini e agli studenti di ogni ordine e grado, dei Centri di accoglienza e delle Case-famiglia, manufatti subito inseriti nel panorama espositivo. Un intervento a sé è la trasformazione dell’albero-simbolo del paese, in Piazza della Civiltà Contadina, in “Albero-Presepe di Natale ispirato ai colori della bandiera dell’Europa con le sue dodici stelle”.
Ore 10.00-12.00 e 15.00-18.00 laboratori con i bambini e i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado.

3. Anna Addamiano, con il suo PRESEPE - TEATRO MOBILE ANIMATO DAI BAMBINI DELLE SCUOLE D'INFANZIA, ELEMENTARI E MEDIE, preparato per l’occasione (15 personaggi a misura d’uomo), mette in scena, insieme alle insegnanti, nella Chiesa di Santa Maria della Stella, uno spettacolo inedito sul Natale.
Primo spettacolo: ore 12.00; secondo spettacolo: ore 17.00.

4. Zampogne, cornamuse, pifferi, organetti e ciaramelle, provenienti dal Parco del Pollino, accolgono i visitatori e allietano, con suoni e canti, di strada in strada, anche chi non può uscire di casa.
Ore 10.00 – 13.00 e ore 17.00 - 24.00

Info e prenotazioni
340 5674292 (Romeo)
346 2295237 (Maria Grazia)
0973 835045 (Comune)

 

L’ASSOCIAZIONE AMICI DEL MIG IL SINDACO
IL PRESIDENTE (Geom. Antonio Bulfaro) (Dr. Pino Di Sario)

 

 

 

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Il tanto atteso verdetto del Progetto di Comunità di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 “Rotondella e la sua gente - people and landscapes” promosso dall’associazione culturale Le Vorie con Fondazione Matera Basilicata 2019 è stato raggiunto. La giuria tecnica, formata dai giornalisti e critici d’arte Valeria Arnaldi, Gianfranco Ferroni e dall’artista Ignazio Fresu ha così scelto gli artisti che dal 13 al 19 gennaio 2019 saranno in residenza nel piccolo comune lucano: Ester Colombo, Marisa Merlin, Giulio Locatelli e il duo Gama/Lopez. Sono state individuate due riserve in caso di rinuncia o impedimento dei vincitori: Gianpaolo Parilla e Agostino Rampino. I criteri adottati erano così specificati nel bando: importanza del percorso artistico; disponibilità a svolgere workshop formativi inclusivo; l’opera deve essere compiuta e partecipata e pur rimanendo di proprietà intellettuale dell’artista, sarà a disposizione della cittadina di Rotondella in via permanente. I tre giurati hanno dichiarato di essersi trovati di fronte ad un livello altissimo dei candidati, e che non è stato facile giungere ad un verdetto. “Non escludiamo di coinvolgere coloro i quali non ce l’hanno fatta questa volta nei nostri progetti futuri”, ha dichiarato Rosanna Persiani, Presidente de Le Vorie, “Abbiamo un lungo orizzonte davanti. Ciascuno dei partecipanti ha destato il nostro interesse. Non è possibile misurare il successo di una iniziativa culturale nell’immediato, e non sarà possibile neanche alla fine della nostra settimana di residenza. Il sogno è di rendere annuale questo appuntamento perché abbiamo la sensazione che possa diventare una best practise, che genererà una vera e propria innovazione nel “sentire” comune. Cittadini aperti allo scambio culturale attraverso l’arte, saranno sempre più proiettati ad ampliare il proprio orizzonte e la propria visione delle cose”. Durante i giorni di ospitalità verrà dedicata una serata alla conoscenza delle tradizioni locali e delle comunità straniere presenti. Il 18 Gennaio si svolgerà la “Festa di Comunità” in cui verranno presentati i lavori e esposte le opere realizzate.

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CHIUSURA OPEN CALL FOR ARTISTS DEL PROGETTO DI COMUNITA’ “ROTONDELLA E LA SUA GENTE – PEOPLE AND LANDSCAPES”


Si è chiusa il 10 dicembre l’Open Call for artists del Progetto di Comunità di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 “Rotondella e la sua gente - people and landscapes” promosso dall’associazione culturale Le Vorie con Fondazione Matera Basilicata 2019. Tantissime le candidature pervenute ed entro il 20 Dicembre ci sarà l’annuncio dei vincitori del bando. La prestigiosa giuria formata da Valeria Arnaldi, giornalista de Il Messaggero, curatrice di mostre di arte contemporanea in Italia e all’estero, ha scritto e diretto spettacoli e cortometraggi, ha pubblicato diversi libri e Gianfranco Ferroni, giornalista de Il Tempo e critico d’arte, Ignazio Fresu, scultore di fama internazionale. A loro l’arduo compito di individuare gli artisti che risiederanno dal 13 al 19 Gennaio 2020 presso le famiglie rotondellesi. “Siamo molto soddisfatti delle candidature pervenute” ha dichiarato la Presidente de Le Vorie, Rosanna Persiani, “ci sono proposte molto interessanti e siamo curiosi di scoprire quali saranno gli artisti che condivideranno con noi questa esperienza. Sono pervenute candidature anche dall’estero e questo conferma che anche un piccolo borgo come Rotondella può essere un luogo interessante e stimolante per gli artisti. Immaginiamo che ciascuno di loro si sia documentato sulla nostra cittadina, sui nostri territori, poiché nel bando abbiamo richiesto specificamente una proposta progettuale dedicata che potesse raccontare non solo i luoghi, ma anche le persone. Nella settimana di residenza immaginiamo un gran fermento nel borgo. Allo stesso tempo saranno i cittadini rotondellesi e le comunità straniere fortemente radicate sul territorio a mostrare saperi, sapori, tradizioni agli ospiti che avremo l’onore di accogliere”. L’intero staff de Le Vorie è trepidante e molto impegnato per la realizzazione del progetto. Il 16 dicembre parteciperanno all’incontro che si terrà a Matera nella cupola allestita in Piazza San Francesco per la presentazione del libro “I Progetti di Comunità di Matera 2019”.

Ufficio stampa Le Vorie
Rosanna Persiani
338 4577407

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“Dalla vergogna all’orgoglio – Racconti dalla Basilicata arcobaleno”, progetto di comunità di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, è una mostra fotografica itinerante proposta dall’associazione Agedo Matera, dal 9 al 22 dicembre 2019 potrà essere visionata presso le attività commerciali del centro storico di Matera.
Agedo Matera, associazione di genitori, parenti e amici di persone omosessuali, propone un viaggio lungo 77 anni che contrappone all'aberrazione del confino fascista in Basilicata per gli omosessuali italiani la gioia collettiva del primo Matera Pride del 20 luglio 2019.
L'esposizione si compone di documenti e foto tratti dalla mostra ''Adelmo e gli altri" curata dal Prof. Cristoforo Magistro e di immagini catturate da fotografi locali durante il Matera Pride
I pannelli della mostra “Adelmo e gli altri” sono stati gentilmente concessi da Agedo Torino.
La mostra è stata realizzata in collaborazione con Agedo nazionale e l’associazione RiSvolta.
Le fotografie sono state gentilmente donate da: Emanuele Cristallo, Federica Debernardis, Cetti Fiorino, Francesco Giase, Claudia Liccese, Antonio Lionetti, Michele Morelli, Antonio Sansone e i fotografi
dell'associazione Phebe: Girolamo Calculli, Pasquale Calluso, Alessia Calluso.
Il progetto grafico è stato curato da Stefano Siggillino.
La mostra potrà essere visionata presso le attività commerciali dell'Associazione "Le Antiche Vie del Commercio" (Civico9, L’Arturo, Butiq, Geppetto, Elisa & Janna, Bar dei due Sassi, Boccadoro, Anna
Tota, Non solo ottica, Mosto, Al Falco Grillaio, Ridola Caffè, I Vizi degli angeli,
Hemingway, Buono, Bianca, Studio d’arte di R. Pentasuglia, Laboratorio di progettualità di Patrizia Capriotti, La Baguette, Smalti e colori) nelle ore di apertura delle attività.

La conferenza stampa di presentazione e di apertura della mostra sarà realizzata presso la boutique Bianca, in Via delle Beccherie, 31 alle ore 18,00.

 

“Dalla vergogna all’orgoglio – Racconti dalla Basilicata arcobaleno”
Dal 9 al 22 dicembre 2019
Centro Storico
Matera

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ANNUNCIO GIURIA PROGETTO DI COMUNITA’ DI MATERA 2019
OSPITA UN ARTISTA:
“ROTONDELLA E LA SUA GENTE- PEOPLE AND LANDSCAPES
18/11/2019

Grande successo per la presentazione pubblica del Progetto di Comunità di Matera 2019, OSPITA UN ARTISTA: “Rotondella e la sua gente – Peolple and landscapes” ideato dall’A.P.S. Le Vorie con Fondazione Matera Basilicata 2019 dello scorso 10 Novembre a Rotondella. Una grande partecipazione che è coincisa con la presentazione della neonata associazione Le Vorie, accompagnata da performance e giochi di luce che hanno portato gli ospiti in una atmosfera magica e avvolgente. La Presidente, Rosanna Persiani, e il consiglio direttivo annunciano che l’Open Call for Artists è on line sul sito istituzionale del Comune di Rotondella nella sezione bandi e ed è possibile candidarsi alla settimana di residenza d’artista compilando il form. Una giuria straordinaria individuerà gli artisti vincitori: Ignazio Fresu, scultore di fama internazionale , Valeria Arnaldi, giornalista de Il Messaggero, curatrice di mostre di arte contemporanea in Italia e all’estero, ha scritto e diretto spettacoli e cortometraggi, ha pubblicato diversi libri e Gianfranco Ferroni, giornalista de Il Tempo e critico d’arte. “Abbiamo contattato dei nostri cari amici che hanno accettato, travolti dal nostro entusiasmo, di mettere in campo la propria sapienza e la propria professionalità per la causa”, ha dichiarato la presidente Persiani, “Riuscire a condividere queste straordinarie esperienze generando un corto circuito creativo e di alta professionalità che esce dagli schemi a cui siamo abituati, è l’elemento alla base della nostra proposta culturale. La nostra associazione nasce per offrire qualcosa di innovativo, ma soprattutto abbiamo voglia di generare una reale opportunità di crescita e scambio per chiunque partecipi agli eventi. Il Progetto di Comunità di Matera 2019 è diventato il “luogo” dove proporre uno dei tanti progetti che abbiamo in mente, e siamo molto felici che la Fondazione Matera Basilicata 2019 abbia colto il senso della nostra iniziativa accogliendo la proposta”. Una energia travolgente di tutti i componenti del gruppo e l’attiva partecipazione di tutta la comunità rotondellese, saranno i veri motori di questa iniziativa. Entro dicembre verranno resi noti i nomi degli artisti che verranno ospitati presso le famiglie rotondellesi e a Gennaio una settimana di eventi durante il periodo di Residenza.
ROSANNA PERSIANI
Ufficio Stampa Le Vorie
338 4577407

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EVENTO DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO DI COMUNITA’
“ROTONDELLA E LA SUA GENTE- PEOPLE AND LANDSCAPES
07/11/2019

La neonata Associazione Culturale Le Vorie, domenica 10 novembre a Rotondella alle ore 19, presso palazzo Ricciardulli presenterà il Progetto di Comunità di Matera 2019 “Rotondella e la sua gente- people and landscapes” . Ospita un artista, ideato dalla stessa Associazione Le Vorie con Fondazione Matera-Basilicata 2019. Il gruppo fondatore de Le Vorie, già operativo sul territorio, ma ufficialmente costituitosi lo scorso 20 Ottobre, ha partecipato al bando promosso dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, risultando tra i 5 selezionati nell’ultima chiamata pubblica. Un progetto ambizioso, che si fonda sulla naturale predisposizione dei cittadini rotondellesi all’ospitalità. Si attiverà dal prossimo 11 Novembre una open call for artists, tramite bando presente sul sito web del Comune di Rotondella, e saranno selezionati 3/5 artisti (performer, videomaker, pittori, scultori, compositori, fotografi, street artist) che vivranno per circa una settimana presso le famiglie. La giuria verrà resa nota nelle prossime settimane e la selezione degli artisti si basa su tre criteri fondamentali:
- disponibilità a svolgere workshop formativi inclusivi
- l’opera deve essere compiuta nel breve periodo dell’ospitalità e, ove possibile, “partecipata”
- l’opera realizzata rimane di proprietà intellettuale dell’artista, ma resterà a disposizione della cittadina di Rotondella
L’obiettivo è di generare sia un percorso di trasformazione del contesto ambientale, in quanto le opere saranno fruibili in maniera permanente, che un processo di familiarità con il linguaggio dell’arte contemporanea. Completamente aderente ai principi richiesti dalla Fondazione, poiché esprime i valori della condivisione, attraverso l’ospitalità, e del dono, poichè gli artisti offrono la propria creatività e il proprio ingegno, di apertura, in quanto ci sarà collaborazione tra l’intera comunità e gli artisti. Ma anche i principi di frugalità e di generosità, visto che la comunità condividerà il proprio tempo e lo spazio mentre gli artisti offrono il proprio ingegno e la propria creatività. Fondamentale sarà la collaborazione con le Associazioni Basilicata Adventure, Rotondella Greeters, Rainbow Dance e Fidas Rotondella per la riuscita del progetto. La partnership con il Comune di Rotondella consente l’impiego di spazi pubblici chiusi e/o aperti per svolgere le attività sia durante il periodo di ospitalità che per le esposizioni successive. L’evento finale è la “Festa di Comunità” che si svolgerà a Gennaio al termine del periodo di ospitalità.

ROSANNA PERSIANI
338 4577407

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Il grande circo itinerante dei giochi di società ha conquistato la Basilicata!
Accorriamo tutti! È Tornato il Ludopark!!!

Termina domenica 27 ottobre, nella centrale Piazza Umberto I a Pisticci, il colorato tour dell'Associazione Zio Ludovico, con il suo Ludopark – Basilicata in gioco, uno dei Progetti di comunità di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
Per tutta la giornata, dalle 10.30 alle 20.30, Zio Ludovico (il present-attore Emanuele Cristallo) e i suoi volontari inviteranno tutti, adulti e bambini, curiosi e distratti, a mettersi in gioco in maniera sana e inclusiva.
A ognuno dei tavoli un tutor si preoccuperà di spiegare uno dei tanti giochi Di società messi a disposizione della struttura errante e assicurerà il corretto svolgimento della sessione dimostrativa per tutta la durata della partita, intervenendo al bisogno. Al fine di aumentare la relazione tra gli avventori, Chiunque potra’ sedersi anche a tavoli formati ma non a partite iniziate.
La Ludoteca viaggiante e' stata gia'Protagonista per gran parte del 2019 in alcune piazze della nostra regione (Potenza, Matera, Montescaglioso e ancora Barile) e a Pisticci per finire. Sono state coinvolte le comunità lucane al fine di diffondere e valorizzare il gioco da tavolo come strumento indispensabile di socializzazione e ricreazione Sana ed intelligente.
Vi meraviglierete a constatare con quale facilità il gioco da tavolo si sostituirà a quelli tecnologici, giochi che, in molti casi, connettono dividendo.
Imparerete a divertirvi anche arrivando secondi, rinforzando il valore del rispetto di regole.
Scoprirete così quanto sia facile stare bene con gli altri, a prescindere dall'età e dagli interessi.
I giochi da tavolo selezionati Per la giornate del ludopark, sono veloci da spiegare e capire, didatticamente utili, divertenti e di breve durata. Alcuni richiederanno piccoli sforzi di concentrazione e/o ragionamenti logico-matematici, facilmente superabili anche dai bambinI dai 6 anni. L'allestimento dello spazio ludico, nel suo insieme, ricorderà quello di una tipica da luna Park
George Bernard Shaw affermava che l’uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare.
Noi vi stiamo offrendo la ricetta per l'eterna giovinezza!|
Accorreteee! È arrivato il Ludopark!!!

Per prenotare una data nella vostra città, o per invitarci nelle scuole o per animare diversamente una festa, scrivete a This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. O sui canali social dell’Associazione.

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Dal 14 dicembre alle ore 18.30, la Fondazione SoutHeritage nell’ambito del progetto PADIGLIONI INVISIBILI presenta l’ultima sessione di mostre prevista per il 2019 e ospitante un’installazione a firma dell’architetto e urbanista Yona Friedman, conosciuto come uno dei protagonisti indiscussi della stagione utopica dell’architettura internazionale del dopoguerra per le sue elaborate concezioni architettoniche collettive e mobili. Il progetto è coprodotto con Fondazione Matera-Basilicata 2019 nel quadro del programma ufficiale Matera 2019 Capitale Europea della Cultura, in partnership con ENSA - École Nationale Supérieure d'Art di Bourges, Francia; Global Grand Central di Stoccolma, Svezia; BAICR Cultura della Relazione e Human Ecosystem Relations di Roma.

 

L’architettura scavata e ipogea e precisamente un sistema di cisterne sotterranee risalenti al XV secolo, costituiscono il soggetto visivo, spaziale e strutturale del progetto Padiglioni Invisibili, che indaga la responsabilità e le possibilità dell’estetica, dell'architettura e della ricerca umanistico-scientifica nel processo di creazione, rigenerazione e rifunzionalizzazione dei luoghi.

Il progetto Padiglioni Invisibili offre ai visitatori l’opportunità di esperire le variabili spaziali e temporali di una parte rappresentativa del “patrimonio territoriale” della città di Matera. Un patrimonio che la Fondazione SoutHeritage sta attualizzando e valorizzando, sia attraverso il restauro e la riattivazione degli spazi, sia attraverso percorsi di indagine territoriale e progetti orientati alla ricerca, sia attraverso la produzione di opere e progetti in situ.
In questo quadro Padiglioni Invisibili apre l’ultima sessione del progetto prevista per il 2019 con la presentazione di una delle sue architetture mobili, intese come un processo di realizzazione comune di un nuovo spazio strutturante, all’interno del quale il vuoto (la matrice dell’architettura scavata), diventa la componente principale che ne determina la forma.
Il protocollo-opera “Prototype improvisé de type « nuage »” di Yona Friedman, risulta essere esemplificativo di questa caratteristica dell’architettura scavata, in quanto progetto incentrato sulla realizzazione di un nuovo spazio simbolizzato e segnato dall’installazione, che determina un dialogo tra ciò che c’è attorno e il vuoto che si sviluppa tra le cose.

La componente comunitaria è l’elemento centrale del processo di costruzione, ed è l’unica regola istituita e imposta dal prototipo: dalla scelta dei materiali alla scelta della forma, la realizzazione dell’architettura mobile è tale solo se condivisa.
Infatti la costruzione dell’installazione, in un quadro progettuale cooperativistico e ausiliario e in un ambito locale caratterizzato dalla cultura sociale e artistica nell’impresa di matrice olivettiana, ha visto il coinvolgimento di alcuni addetti alla manifattura dell’azienda “Calia Italia”, che, con la supervisione dello studio d’architettura Obliqua, hanno realizzato l’opera con materiali di riciclo derivanti dalla lavorazione-costruzione di salotti.

 

 

PADIGLIONI INVISIBILI: common

 

Un progetto
Matera Capitale Europea della Cultura 2019
Co-prodotto da
Fondazione SoutHeritage per l’arte contemporanea e Fondazione Matera-Basilicata 2019
Direzione artistica
Angelo Bianco
Direzione scientifica
Giusy Checola
Coordinamento
Roberto Martino
Con il contributo di
Francesca De Michele
Beatrice Lomurno
Prodotto in partnership con
ENSA National Art School of Art / Bourges_F
BAICR cultura della relazione / Roma_I,
Global Grand Central / Stockholm_S
Human Ecosystem Relations / Roma_I
Con il sostegno di
Palazzo Viceconte Cultura / Matera_I
Bgreen – agricoltura e partecipazioni / Matera_I
e del fondo etico
BCC – Banca di Credito Cooperativo – Basilicata
Formato
mostra
Allestimenti
Obliqua Studio
Sede
Fondazione SoutHeritage – Palazzo Viceconte
Via S. Potito 7, Matera
Inaugurazione
sabato 14 dicembre ore 18.30
Periodo
15 dicembre 2019 > 19 gennaio 2020
Orari
mercoledì > domenica – h. 10>13, 17>20
Biglietti
ingresso con “Passaporto Matera2019” acquistabile presso il punto informativo Matera2019 in V. Lucana 125 a Matera oppure online all’indirizzo www.ticketone.it/tickets.html?affiliate=ITT&erid=2344222&doc=artistPages/tickets&action=tickets&fun=artist&language=it
Come arrivare
Area soggetta a ZTL. Si consiglia di parcheggiare presso parcheggio Via P. Vena e raggiungere P.zza Duomo - V. San Potito a piedi.
Data la natura degli spazi architettonici, il percorso di visita richiede di affrontare alcuni piani di scale.
Info
www.southeritage.it - This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. - 0835 240348
TW / southeritage
FB / fondazione southeritage
IG / fondazione_southeritage

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Open Playful Space, progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, co-prodotto dalla Fondazione Matera – Basilicata 2019 e da Comitato UISP Basilicata, ha ultimato “Let’s Play Culture”, intervento di arte urbana, che si è tenuto dal 09/12/2019 all’ 08/01/2020 presso il campetto di Piazza Degli Olmi a Matera e che ha concluso il processo di riqualificazione avviato nel 2018.

L’opera finale rappresenta la sintesi dell’incontro tra Arte Urbana, Gioco e Sport di Strada: l’evento, infatti, ha coinvolto l’artista tedesco Quapos e l’artista italiano Skolp, con la direzione artistica di Monica Palumbo – Momart Gallery e la collaborazione di Marica Montemurro e Gianni Papapietro, in un’azione progettuale che ha previsto la riqualificazione della pavimentazione del campo da basket presente nell’area, con l’obiettivo di rendere l’arte funzionale al gioco e al divertimento.
L’intero progetto, sostenuto dall’ampia rete di partner, ha portato dunque a termine il processo di attivazione sociale che mira a promuovere nuove forme di gestione condivisa dei beni comuni e di partecipazione democratica, in un’ottica di sostenibilità oltre il 2019.

Soddisfatto il Presidente Uisp Basilicata, Michele Di Gioia, il quale ha dichiarato:” Siamo felici di aver concluso un percorso, iniziato nel 2018, di rigenerazione urbana attraverso gioco, sport e arti urbane, grazie alla Fondazione Matera –Basilicata 2019, all’Istituto Comprensivo “D. Bramante” e a tutti i partner coinvolti nella azioni progettuali.
L’ultimo intervento di arte urbana sintetizza l’essenza del progetto, in quanto restituisce alla comunità un bene comune reso più bello, di cui ciascuno avrà cura, attivando dinamiche di gestione condivisa del bene riqualificato.
L’intervento ha concretamente dimostrato quanto l’attivazione e collaborazione fra cittadini e associazioni sia la strada per restituire dignità a luoghi e persone che, in questa maniera, diventano attori di trasformazione sociale.
I linguaggi utilizzati, di facile accessibilità, hanno permesso di raggiungere un pubblico trasversale, protagonista e parte integrante del processo di rigenerazione.
Siamo certi che questa buona pratica sia l’inizio di nuovi percorsi condivisi”.
Nei prossimi giorni, Uisp Basilicata comunicherà il programma della cerimonia di inaugurazione dell’intervento di arte urbana, prevista in data 19 Gennaio 2020.

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Composizione in tre quadri dedicata a Federico II di Svevia, nell’ambito del progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 “Voices of the Spirit” coprodotto da Lams Matera e Fondazione Matera Basilicata 2019, e realizzata con il Fondo Etico di BCC Basilicata, in programma il 12 gennaio nell’Auditorium Gervasio di piazza del Sedile a Matera alle ore 20:00

Dopo l’anteprima che ha incantato il pubblico di Montescaglioso, trasportato per una sera nelle atmosfere e nelle sonorità ancestrali del Medioevo, tra simbologia, spiritualità e astri, “Stupor Mundi” composizione originale del Maestro Damiano D’Ambrosio, sarà eseguita a Matera nell’Auditorium Gervasio di piazza del Sedile, domenica 12 gennaio alle ore 20:00. Un progetto musicale dedicato a Federico II di Svevia, in tre quadri, per mezzosoprano e orchestra, nell’ambito del progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 “Voices of the Spirit” co-prodotto dal Lams - Laboratorio Arte Musicale e Spettacolo, e da Fondazione Matera-Basilicata 2019, realizzato con il Fondo Etico di BCC Basilicata, articolato in tre quadri.
Il primo è Ludus Imperialis, una sinfonia pensata non nell'accezione formale classico/romantica, ma nel senso etimologico del termine: una coralità di suoni e di gesti musicali diretti a celebrare la vita e le opere dell’Imperatore. E’ articolata in quattro movimenti: Intrada, Saltarello, Oktàgonos, De arte venandi. Il secondo è Fior di Sorìa, per mezzosoprano e orchestra, su testo attribuito a Federico secondo. Il poema d’amore "Oi lasso nom pensai" è dedicato presumibilmente da Federico ad Anais (cugina dell’infelice sposa Jolanda di Brienne) della quale si era follemente invaghito al punto da definirla poeticamente "Fiore di Siria". L’ultimo è Dum vitae nobis instaret terminus (incipit del testamento dell'imperatore) è una cantata in morte di Federico, su testo tratto dalle "Lamentationes" di Geremia, per mezzosoprano e orchestra.
Ad eseguire le composizioni, il M° Giovanni Pompeo (dedicatario di “Ludus imperialis”) alla direzione del mezzosoprano Tina D'Alessandro e dell’Orchestra di Matera e della Basilicata - formazione riconosciuta dal Ministero Beni e Attività Culturali – Fus (Fondo Unico per lo Spettacolo) e Regione Basilicata (L.R. 37/2014) e con il Patrocinio dei comuni di Matera, Montescaglioso.
Il programma del concerto sarà aperto dal Concerto per violino e orchestra n.3 in Sol Magg. K 216 di Wolfgang Amadeus Mozart, che vedrà salire sul palco la violinista albanese Abigeila Voshtina. Seguirà l’esecuzione delle composizioni del maestro Damiano D’Ambrosio.
Per il direttore artistico del progetto il Maestro Pompeo “dopo il clamoroso successo della “prime” commissionate a Nicola Campogrande (20 luglio) e Georg Friedrich Haas (21 settembre), con Stupor mundi si completa la proposta culturale del Lams per il cartellone di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 : presentare a Matera alcuni dei compositori più affermati a livello nazionale ed internazionale, invitandoli a scrivere appositamente per noi, stimolando quindi e promuovendo la nuova musica del XXI secolo. Come una “Biennale”- prosegue- ove si sperimenta, si presenta il “nuovo”, l’inaudito, in un ideale e reale collegamento con il passato: tradizione ed innovazione, insieme alla valorizzazione dei musicisti locali, con migliaia di giornate lavorative annue, sono le stelle polari e la mission del Lams, società ormai sempre più nota ed apprezzata a livello internazionale”.
Il Maestro D’Ambrosio ha studiato con Raffaele Gervasio, diplomandosi in Composizione, Musica Corale, Direzione di Coro e Strumentazione per Banda. Ha lavorato anche per il teatro componendo musiche di scena per Yerma di Garcia Lorca nel 1988 con la regia di Giovanni Lombardo Radice e l’Orchestra del Teatro di Cagliari diretta da Massimo Biscardi, La Cuisine Fantasque, da QuatreHors-d’oeuvre e QuatreMendiants di G. Rossini, con l’attore Nanni Coppola. Ha registrato una ventina di Cd di cui otto monografici. E’ autore di numerose partiture orchestrali, cameristiche e corali. Di prossima pubblicazione la suite Colori di Brando per archi e pianoforte, commissionata dal Polo Museale della Basilicata ed eseguita il 10 agosto 2019 a Maratea, che diventerà la colonna sonora della visita della Pinacoteca Angelo Brando. Per la Capitale europea della cultura, all’interno del progetto “Voices of spirit” ha realizzato un interessante progetto musicale interamente incentrato sulla figura di Federico II di Svevia, “Stupor mundi”- appellativo dato all'Imperatore dal suo cronista contemporaneo Matteo di Parigi- un personaggio che si intreccia inestricabilmente con la storia della Basilicata e della vicina Puglia. "Stupor mundi" infatti potrebbe essere l'appellativo con cui nominare oggi Matera, a conclusione di un anno intenso in cui la Città dei Sassi si è fatta conoscere e ha brillato nel mondo per la sua storia passata e per le sue aperture al futuro, proponendosi come luogo d'incontro e fucina di culture diverse.
Informazioni per l’accesso all’evento
Trattandosi di un evento del 2019 riprogrammato a causa del maltempo, i prenotati per la precedente data (24 novembre 2019) hanno diritto di prelazione. I prenotati dovranno presentarsi domenica 12 gennaio con il Passaporto per Matera 2019 e la prenotazione all'evento se ne si è ancora in possesso, altrimenti si procederà al controllo dalla lista delle prenotazioni. La prenotazione resta valida fino a 15 minuti prima dell'orario di inizio dell'evento; in caso di ritardo, la prenotazione verrà annullata. Dopo l'ingresso degli spettatori prenotati e qualora rimangano posti liberi, saranno fatti entrare con Passaporto gli altri spettatori in attesa. In caso di impedimento, i prenotati sono invitati a disdire la prenotazione entro 3 ore dall'inizio dell'evento, per dare la possibilità ad altri di partecipare.

 

L’ufficio stampa del Lams
Carmela Cosentino
3207934325

 

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Nell’ambito del programma di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, l’associazione LOXOSconcept e la Fondazione Matera Basilicata 2019 presentano la parte più importante del progetto di sound art IN ViTRØ – artificial sonification: l’installazione sonora Echi d’acqua nel Palombaro Lungo di Matera realizzata dal CRM – Centro Ricerche Musicali.

L’installazione sonora è stata inaugurata con grande successo di pubblico il 14 dicembre e sarà possibile visitarla fino al 19 gennaio 2020.
FOTO E VIDEO
https://www.dropbox.com/sh/e1g42cmkwssqvg3/AACvEzk19kri_arKNYfakdVRa?dl=0
Utilizzando le particolari caratteristiche acustiche e gli elementi architettonici del Palombaro lungo, la celebre cisterna sotterranea che attraversa il centro della città ed emblema degli antichi sistemi di raccolta delle acque, si arricchisce di cinque percorsi artistici, visivi e musicali, che concorrono alla valorizzazione dell’intera area. Echi d’acqua è curata dai compositori Michelangelo Lupone e Laura Bianchini, con la partecipazione dell’architetto Emanuela Mentuccia cui spetta la cura delle ambientazioni plastiche e luminose delle cinque installazioni.
Echi d’Acqua è l’ultima parte del progetto IN ViTRØ – artificial sonification, che si è snodato lungo tutto il 2019 con l’obiettivo di portare la sperimentazione sonora nella città di Matera e in altri luoghi della Basilicata. Il progetto, coprodotto dall’associazione LOXOSconcept e dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e realizzato con il sostegno del Fondo Etico della Bcc Basilicata, ha proposto a partire da maggio una serie di attività che hanno avuto come filo rosso l’indagine sul suono: MUTE – Silent film Mutations, rassegna di cinema muto con nuove sonorizzazioni eseguite dal vivo; IN VITRO Art Residencies: residenze artistiche di giovani artisti nella provincia materana; IN VITRO Sound Art Exhibition: una mostra con 9 opere sonore di artisti internazionali; Subassemblies: il nuovo concerto audiovisivo di Ryoichi Kurokawa presentato in prima nazionale e coprodotto con importanti centri artistici come Mutek, Scopitone, TodaysArt e sostenuto da Eu Japan Fest.
PROGRAMMA
https://www.in-vitro.it/wp-content/uploads/2019/09/booklet-A5-lossy.pdf
Il progetto IN ViTRØ – artificial sonification è stato ideato dall’associazione culturale LOXOSconcept, project leader per lo sviluppo del programma culturale di Matera 2019, diretta da Giulio Colangelo. LOXOSconcept è attiva da alcuni anni nella realizzazione di installazioni artistiche e opere intermediali e organizzatrice del MA/IN -MAtera INtermedia Festival (festival di musica contemporanea e arti digitali che coinvolge artisti da tutto il mondo).
L’installazione artistica “Echi D’Acqua” è realizzata in collaborazione anche con l’associazione GTA Basilicata.

ECHI D’ACQUA
La presenza dell’acqua, le forme architettoniche, la geometria del percorso, l’incidenza percettiva della materia muraria e del colore, la suggestione dei fenomeni di riflessione acustica, e i delicati disegni della luce, hanno ispirato il lavoro di cinque compositori - Laura Bianchini, Giulio Colangelo, Alessio Gabriele, Silvia Lanzalone e Michelangelo Lupone – a creare un percorso artistico che esalti la relazione tra visione e ascolto, lo spazio e il suono, sollecitando nel visitatore una partecipazione emozionale che permetta di riscoprire le caratteristiche del luogo, rinnovato e magnificato rispetto alla sua originaria funzione. Lo svolgersi temporale della musica nelle diverse installazioni, diffusa da particolari sistemi elettroacustici, sottolineando l’eterogeneità degli spazi, consente inoltre di attualizzare e reinventare la memoria percettiva, così da rinnovare la memoria storica del luogo.
La narrazione percorre dunque cinque tappe, ognuna caratterizzata da una specifica installazione sonora, composizione musicale e ambientazione luminosa. Cinque compositori, con diverse peculiarità stilistiche ed estetiche, realizzano momenti d’ascolto caratterizzati sul piano espressivo da tipologie di materiali musicali eterogenei nel ritmo, timbro e frequenze.
Ogni area è caratterizzata da una diversa modalità di diffusione del suono che utilizza specifiche tecnologie progettate da Michelangelo Lupone e sviluppate al CRM secondo i criteri del “Teatro dell’ascolto”. Il concetto di “Teatro dell’ascolto” colloca il suono al centro dell’attenzione percettiva ed espressiva integrando i risultati delle ricerche acustiche e psicoacustiche con gli aspetti estetici del linguaggio musicale elettronico e strumentale, e si concretizza in forma d’installazione funzionale, d’arte e di spettacolo. La caratterizzazione dello spazio architettonico a partire dalle sue proprietà acustiche, l’utilizzo di diverse tecniche d’irradiazione del suono, il controllo dinamico delle traiettorie, della localizzazione del suono e delle sue riflessioni attraverso specifiche tecnologie, permettono di ampliare i modi di fruizione della musica contemporanea e di poterne apprezzare le sfumature espressive.

LE SINGOLE INSTALLAZIONI

La prima installazione, Suono Curvo, posta in una cavità in prossimità dell’ingresso, introduce il visitatore al percorso d’ascolto. È composta da Planofoni®, superfici vibranti in legno armonico di diverse dimensioni e coloratura. I Planofoni (CRM 1998) diffondono il suono in modo coerente ed omogeneo su tutta la superficie, con caratteristiche dipendenti dalla qualità della materia e dalla geometria della forma. La musica di Laura Bianchini utilizza la vibrazione leggera del legno per disegnare traiettorie di suono lungo le superfici piane ed ottenere risonanze che si fondono con l’ambiente circostante.

La seconda installazione, Superficie Riflettente presenta due grandi pannelli a forma di trapezio in vetro sintetico, stagliati sull'alta parete, come degli schermi, per consentire di ampliare i lobi di irradiazione del suono di due sorgenti poste alle loro basi, e offrire all’ascoltatore uno scenario esteso, non localizzato, entro il quale sono però percepibili le traiettorie o i movimenti del suono variati in profondità e larghezza. La musica di Giulio Colangelo propone figure sonore di primo piano e sfondo, dando luogo ad una scena musicale modulante.

La terza installazione, Angolo in Eco, è collocata in un suggestivo incavo lontano dal pubblico. Adagiata sulla superficie dell’acqua si compone di tre diffusori sonori di diverse dimensioni non visibili al visitatore. La musica di Alessio Gabriele accoglie voci e suoni della natura per increspare in trame polifoniche di suoni evanescenti che si proiettano dalla superficie limpida e buia nello spazio sotterraneo, fino a quando, ondeggiando, traspaiono in un infinito labirinto sonoro.

La quarta installazione Flussi Emergenti è composta da sette piccoli Olofoni in miniatura (Olofoni_min), proiettori sonori che galleggiano sull’acqua e che realizzano una diffusione musicale brillante e dettagliata. La musica di Silvia Lanzalone si genera a partire dalla trasformazione dei suoni dell’acqua, resi evocativi e sognanti, e si sviluppa sulla variazione dei loro ritmi interni, sublimati in una danza senza tempo.

La quinta installazione, Grotta Risonante, è composta da Planofoni® in diversi metalli - rame, ottone, alluminio - che si adagiano sulla parete di fondo della grotta assecondandone la forma.
La musica di Michelangelo Lupone tratta materiali sonori vocalici trasformandone il timbro in un’articolata polifonia che, sfruttando la radiazione multidimensionale delle superfici metalliche, rende libera la posizione d’ascolto del pubblico nello spazio circostante.

 

LA TECNOLOGIA

I Planofoni®
Sono sistemi vibranti costituiti da superfici di materiali e forme diverse.
I Planofoni, non sono altoparlanti, essi diffondono il suono ma con specifiche dipendenti dalla struttura della materia, dalle geometrie del design, dagli orientamenti e le curvature delle superfici, dai volumi plastici occupati.
Il concetto di Planofono nasce in seguito alle ricerche interdisciplinari musicali, artistiche e scientifiche effettuate sulle caratteristiche vibrazionali della materia, presso il Centro Ricerche Musicali – CRM di Roma. L’obiettivo raggiunto dalla ricerca ha permesso di concepire opere innovative poiché i parametri che concorrono alla percezione del suono e della forma visiva, sono interdipendenti.
Il Planofono integra la musica, ai modi vibrazionali della materia e della sua forma plastica ed è concepita per una fruizione simultanea nel tempo e nello spazio.
La musica evidenzia nel tempo le tensioni della forma plastica e quest’ultima è concepita per caratterizzare il timbro e la spazializzazione dei suoni.

Olofoni_min
Sono sistemi sonori multifonici di diffusione del suono di piccole dimensioni e di elevata controllabilità che permettono di poter effettuare delle modulazioni creative sul fronte d’onda. La particolarità di questi sistemi è che l’irradiazione del suono viene effettuata attraverso il “raddrizzamento” del fronte di propagazione dell’onda, da tronco-conico a piano. La propagazione del suono attraverso onde piane permette la costruzione di lobi di proiezione sonora di elevata coerenza e con la capacità di percorrere lo spazio con minima degradazione di energia rispetto a quanto avviene nella diffusione con altoparlanti tradizionali.
Gli Olofoni_min sono costituiti da un sistema paraboloide sul cui fuoco è posto un altoparlante limitato in banda e controllato nell’apertura dell’angolo d’irradiazione.

Schermi Riflettenti
Gli Schermi Riflettenti sono sistemi di diffusione del suono originali, di forma planare in vetro sintetico, di grandi dimensioni (h. 3 mt).
Sorgenti sonore, poste alle loro basi, consentono di ampliare i lobi d’irradiazione del suono e offrire all’ascoltatore uno scenario esteso, non localizzabile.

Diffusori in acqua
Sono sistemi sonori basati su speciali diffusori appositamente progettati per il funzionamento in acqua

 

LO STAFF ARTISTICO
Laura Bianchini Compositrice. Ha collaborato alla realizzazione di sistemi elettronici per la musica, tra questi il Fly10 nel 1983, uno dei primi sistemi digitali italiani per la sintesi del suono in tempo reale, progettato da Michelangelo Lupone. Co-fondatrice nel 1988 del Centro Ricerche Musicali – CRM, ha affiancato all’attività artistica e di ricerca quella organizzativa. Co-dirige il CRM dalla sua fondazione, è direttore generale di ArteScienza festival internazionale di arte scienza e cultura contemporanea. Nel 2012 ha ricevuto il premio Carloni per la sua attività artistica e culturale. La sua produzione musicale include lavori strumentali, elettronici e opere per la radio, eseguite in ambito internazionale. Dal 2004 il suo interesse si è sempre più focalizzato su nuove forme d’espressione musicale, come le installazioni sonore d’arte, opere che integrano la musica allo spazio scenico e agli strumenti di diffusione del suono.

Giulio Colangelo Compositore e artista intermedia, si è laureato cum laude in “Composizione Musicale Elettroacustica” al Conservatorio di Frosinone con Alessandro Cipriani e Giampiero Gemini. La sua ricerca artistica utilizza linguaggi paralleli per creare esperienze percettive complesse. I suoi interessi principali sono la sperimentazione strumentale e la composizione elettroacustica/acusmatica, l’arte visiva e le installazioni sonore. I suoi lavori sono stati eseguiti e premiati in parecchi contesti internazionali in Europa, USA, Taiwan, Australia, Argentina, Messico, Repubblica Coreana, Sud Africa. Le sue opere sono state esposte in diversi contesti internazionali ed eseguiti su Radio France e Radio4. È direttore artistico del MA/IN festival (festival d’arte digitale), di Matera dal 2016.

Alessio Gabriele Compositore, violinista e ricercatore presso il CRM – Centro Ricerche Musicali di Roma dal 2004. Diplomi di Violino e Musica Elettronica presso il Conservatorio di L’Aquila, Laurea con lode in Informatica presso l’Università dell’L’Aquila. Produzione artistica comprendente brani elettroacustici con strumenti tradizionali e aumentati, pezzi acusmatici, installazioni sonore d’arte interattive e adattive. Autore di pubblicazioni musicali e scientifiche, relatore in convegni e festival internazionali, ha all’attivo commissioni ed esecuzioni nazionali ed internazionali. In qualità di interprete svolge attività concertistica in Italia e all’estero. Attualmente è docente a contratto di Multimedialità presso il Conservatorio “A. Casella” dell’Aquila.

Silvia Lanzalone Compositrice e ricercatrice presso il CRM - Centro Ricerche Musicali di Roma dal 1997. Diploma di Flauto, Composizione e Musica Elettronica presso i Conservatori di Salerno, L’Aquila e Roma. Opere elettroacustiche e audio-visuali, teatro musicale, strumenti aumentati, installazioni interattive d’arte elettroacustica. Opera elettroacustica su Santa Teresa D’Avila, commissione Radio Vaticana 2015. Premi e festival internazionali, edizioni Ars Publica, Taukay e Suvini Zerboni. Seminari, masterclass, convegni internazionali e pubblicazioni su riviste specialistiche, tra cui Organized Sound e UTET Università. Dal 2018 è Presidente del CoME – Coordinamento Nazionale Docenti di Musica Elettronica ed è attualmente titolare della cattedra di Composizione Musicale Elettroacustica del Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia.

Michelangelo Lupone Compositore. La sua attività si distingue per l’approccio interdisciplinare che ha permesso l’integrazione dell’ambito musicale con quello scientifico e tecnologico. Per la realizzazione di proprie opere ha progettato due sistemi digitali innovativi: Fly10 (1983) e Fly30 (1989). La collaborazione con artisti visivi e coreografi come Momo, Pistoletto, Uecker, Moricone, Galizia, Paladino, ha segnato un percorso artistico che sempre più si è rivolto all'uso integrato dell'ambiente di ascolto, dando origine a grandi installazioni musicali basata su tecnologie d’invenzione Tubi sonori, Planofoni®, Olofoni, Schermi riflettenti; Opere ambientali permanenti e Strumenti di liuteria straordinaria (Feed-drum). Per la sua attività di ricerca artistica ha ricevuto riconoscimenti e premi internazionali Le sue produzioni artistiche, scientifiche e saggi teorici sono curati dal CRM - Centro Ricerche Musicali di Roma (http://www.crm-music.it/) di cui è co-fondatore e direttore artistico. Dal 1980 docente di Composizione musicale elettronica e dal 2004 è direttore del Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali al Conservatorio S. Cecilia di Roma.

Emanuela Mentuccia Si laurea in Architettura presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" con una tesi innovativa sull'architettura materiale e virtuale in cui la luce, il suono e la materia sono i protagonisti. La sua formazione accademica, la formazione musicale e gli interessi per tutte le discipline umanistiche la portano ad una ricerca di un "segno totale": il suo obiettivo è da sempre quello di creare una "architettura permeabile" in grado di assorbire arte, cultura e tecnologia. Lavora come progettista nell'area romana, realizzando anche importanti progetti pubblici. Da anni affianca il Centro Ricerche Musicali - CRM come assistente artistico. Ha ricevuto riconoscimenti per alcuni dei suoi lavori ed ha pubblicato articoli su riviste di architettura specializzate.

 

CARTELLA STAMPA CON FOTO E VIDEO
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Info
https://www.materaevents.it/
Tel. +39 0835256384

LOXOSconcept
www.in-vitro.it

Centro Ricerche Musicali - CRM
www.crm-music.it

Ufficio stampa LOXOSconcept
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3296941125

Ufficio stampa Fondazione Matera Basilicata 2019
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Palombaro Lungo
Piazza Vittorio Veneto Matera (MT)
Incluso nel Passaporto per Matera 2019

Dal 15 dicembre e fino al 19 gennaio, l’ingresso nel Palombaro Lungo per la fruizione dell’opera sarà possibile con il passaporto di Matera 2019 nei seguenti orari:
Dal 15 al 21 dicembre: dalle 9:30 alle 13:30 e dalle 15:00 alle 19:00
Dal 22 dicembre al 19 gennaio: dalle 9:30 alle 11:00 e dalle 15:00 alle 16:30

L’ultimo orario di accesso alla mostra 15 minuti prima della chiusura
L'installazione è visitabile con accesso limitato e prevede turni ogni 20 min per 30 persone circa per turno. Il Palombaro sarà chiuso al pubblico nei giorni 30 e 31 dicembre e 1 gennaio per la concomitanza degli eventi legati al Capodanno.

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The paleo-futuristic music of Open Sound arrives in Hong Kong on 12 and 13 December, chosen by the Asia Cultural Co-operation Forum (ACCF). The Forum is one of the most important cultural events in the region of reference. It promotes and encourages connections and exchanges between cultures, states and international projects. The Forum has asked the Matera Basilicata 2019 Foundation in order to host a music production in Hong Kong representing Matera as the European Capital of Culture 2019 and, more broadly, the European continent.
The artistic curators of the ACCF Forum have thus chosen "Terama (Byzantine Puzzle)", one of the new tracks created by Open Sound, a project of Matera European Capital of Culture 2019 co-produced by Multietnica and Matera Basilicata Foundation 2019. The song will be presented on 12 and 13 December at the Rosewood Hotel, home of the Forum, and at the Hong Kong Museum of Art and will be performed by the young producer of electronic music go-Dratta together with Alberico Larato playing the zampogna, a traditional instrument of Lucan culture (and Southern Italy), built using wood and goatskin. Composed by go-Dratta sampling the sounds of the zampogna and reworked for live performance through various test sessions with Larato, it is a track with enveloping sonorities evoking the past but projecting definitely into the future.
The ACCF, organized every two years by the Hong Kong Government's Office of Home Affairs, was established in 2003 to promote cultural cooperation in Asia, encourage partnership between governments but also to facilitate wider participation in the arts and strengthen Hong Kong’s profile as a cultural center of Asia. Alberico Larato and go-Dratta will participate in the Forum together with other groups, accompanied by two members of the curatorial team that built the collective work Open Sound, namely Nico Ferri (project coordinator) and Dino Lupelli (artistic director). The team also includes Nicola Scaldaferri, university professor and ethnomusicologist; Yuval Avital, international composer, multimedia artist and guitarist, as well as guest artistic director of Open Sound, Manuel Tataranno, front man of Krikka Reggae and founder of the Metaponto Beach Festival, and Alioscia Bisceglia, Open Sound ambassador.
Partner of Open Sound Festival is Levi’s®, a global brand that has always been at the center of culture and traditionally close to the world of music. Open Sound Festival is a project of Matera European Capital of Culture 2019 co-produced by Multietnica and Matera-Basilicata Foundation 2019, in collaboration with MUSIC INNOVATION HUB Spa - Social Enterprise (Milan, IT), EUROPAVOX (Clermont Ferrand, FR), KRIKKA (Bernalda, IT), UNIVERSITY OF MILAN (Milan, IT). Realized with the support of the ethical fund of Banca di Credito Cooperativo della Basilicata (Cooperative Credit Bank of Basilicata).
The project aims to rediscover the archaic sounds of Basilicata so as not to lose its memory and has developed a new format that promotes the encounter between the sounds of ancient rites in the Lucan area and electronic music, finally generating new musical productions that were first recorded and then performed live. The part of studio work saw the musicians meet in these new worlds for a week of full immersion in the Red Bull Music Studio in Matera, thanks to Red Bull, partner of the festival.
The tracks were then included in the Open Sound compilation from which the ACCF selected the track by go-Dratta and Larato: this, like other songs created specifically for Open Sound, was produced by drawing on an open library containing samples of instruments of ancient culture of Basilicata with which producers and DJs, guests of the festival held in Matera, have composed unreleased songs.
The sounds contained in the library are choral and collective, often generated with self-built instruments (such as zampogna, cowbells, cupa cupa, arbëreshë choirs, percussion) and were collected during two artistic sojourns in Basilicata of the composer and multimedia artist Yuval Avital with the curatorship of Professor Nicola Scaldaferri, Ethnomusicologist of the University of Milan.
At its first edition from 29 August to 1 September 2019 in the European Capital of Culture 2019, OSF presented a program of exhibitions and contemporary installations represented by musicians and producers of international profile.
To close the festival, an immersive work for hundreds of performers, workshops, open rehearsals, sound performances that saw the encounter between the ancestral universe of ancient instruments of Basilicata and contemporary music. The work, by Yuval Avital, is titled #Urla, a sound work in motion, a human river characterized by the execution of an unrepeatable "geographical musical score", which has unfolded along the streets of the Sassi of Matera proposing some of the most radical sound traditions of Basilicata. The work is the final outcome of a research process conducted on the territory by Avital in close collaboration with Professor Nicola Scaldaferri.

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Si terrà nella prima settimana di dicembre, a partire da giovedì 5 e per tutto il fine settimana l’evento MATERARMONIAE-Suoni di Pietra, organizzato dall’Associazione Ateneo Musica Basilicata e coprodotto da Fondazione Matera Basilicata 2019 rientrante nel programma di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. 

MATERARMONIAE-Suoni di Pietra, è il progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, che unisce mondi musicali differenti e apparentemente, da un lato musicisti di formazione classica, dall’altra le voci della tradizione popolare lucana. Questo ardito quanto affascinante esperimento si propone di raccontare lo scrigno di memorie di una arcaicità lucana sorprendente, grazie all’accostamento e alla contaminazione di stili diversi, ma in grado di dare insieme nuova linfa vitale alla tradizione, reinterpretata con il linguaggio della musica di oggi. Uno sguardo prospettico al futuro a partire dal cuore di una comunità per riscoprirne valori e caratteri.
Il programma inizierà giovedì 5 dicembre alle ore 11.00, a Potenza, con una matinée che vede coinvolti gli studenti del Liceo Musicale e Coreutico “W. Gropius”, che sarà replicato a Matera il giorno successivo alle ore 11.00 presso l’I. C. Minozzi-Festa.
Gli eventi conclusivi del progetto si terranno presso la suggestiva Chiesa di San Francesco a Matera nei giorni 6 e 7 dicembre alle ore 20.00. Ingresso con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione su www.materaevents.it o presso l’Infopoint di Matera 2019.
Domenica 8 dicembre, giorno dell’Immacolata, sarà il capoluogo di regione, nella storica Cattedrale San Gerardo ad ospitare il concerto sempre alle ore 20. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti, ore 19:30. I concerti del 6, 7 e 8 dicembre rappresentano la fase culminante del progetto, con l'esecuzione delle musiche realizzate dai giovani compositori europei, a seguito di un intenso lavoro di approfondimento e revisione dei brani alla luce del potente confronto con i musicisti popolari e dietro la guida sapiente dei Maestri Ambrogio Sparagna e Gianvincenzo Cresta. La coinvolgente voce di Caterina Pontrandolfo sarà una delle protagoniste dei concerti con Ambrogio Sparagna all'organetto, protagonisti insieme all'orchestra Classica Popolare MATERA 2019 diretta dal M° Carlo Goldstein. Il coordinamento artistico del progetto è a cura della prof.ssa Giovanna D’Amato.

 

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Primo caso in Italia di "produzione partecipata" in cui è il pubblico neofita a scoprire l'opera facendo parte del processo creativo insieme ad un team artistico

 

Lo spettacolo sarà nel segno dell'accessibilità con audiolibri, interprete LIS e altre azioni mirate

 

Il libretto dell'opera sarà proposto come prodotto editoriale per riscoprire la città e la sua memoria

 

 

Matera, Teatro Temporaneo, dal 28 novembre al primo dicembre, 2019

 

 

Il confronto fra due generazioni, un processo creativo e collettivo, una nuova idea di opera lirica: questi i tre assi portanti su cui si basa Silent City, progetto di teatro musicale di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 coprodotto da Compagnia Teatrale l'Albero e Fondazione Matera Basilicata 2019, in collaborazione con Open Design School. Lo spettacolo, primo caso in Italia di un'opera lirica creata dagli abitanti di una città, sarà in scena dal 28 novembre al primo dicembre al Teatro Temporaneo, spazio ricavato da un'ex discoteca in uno dei quartieri periferici della città lucana, il San Giacomo.

 

Protagonista dell'opera la Città dei Sassi e la sua relazione con il silenzio: un tempo abitata e chiassosa, Matera ha avuto imposto il silenzio negli anni Cinquanta del secolo scorso, quando gli abitanti furono trasferiti "forzatamente" nei nuovi quartieri, costruiti con l'intenzione di porre fine allo stato di indigenza nel quale vivevano all'interno dei Sassi.

Cos'è oggi il silenzio per Matera? Questa domanda è stata posta a due gruppi di cittadini che rappresentano la parte silente della comunità, gli anziani, memoria storica, e i bambini, il futuro. Sono state le loro singole risposte a fornire il materiale al team internazionale di artisti professionisti che tuttavia non si è limitato a sintetizzare una storia unitaria, al contrario, dopo la creazione del libretto e della musica, ha ulteriormente sottoposto il lavoro agli stessi membri della comunità per far approvare loro il risultato e per modificarlo laddove l'interpretazione non avesse rispecchiato l'idea che la comunità stessa aveva della propria rappresentazione teatrale e della città di Matera.

 

Peculiarità di Silent City è quindi la sua profonda innovazione del concetto di opera lirica, da sempre la forma di spettacolo più completa e complessa. In questo esperimento artistico durato due anni, il pubblico - formato da persone che non hanno mai assistito ad un'opera – è coinvolto anche nelle tradizionali fasi di costruzione dell'opera stessa: attraverso un confronto con gli artisti, quello che generalmente è il destinatario finale, in Silent City si trasforma invece in "guida artistica", per tracciare il sentiero sul quale deve muoversi il percorso creativo.

 

Così il compositore scozzese Nigel Osborne, il drammaturgo Andrea Ciommiento e la librettista Cristina Ali Farah, hanno instaurato, per l'intero processo creativo, un confronto diretto e continuo con gli anziani e i bambini di Matera: «È un privilegio grande e raro – ha commentato Osborne – un'avventura artistica straordinaria e molto insolita. Non conosco nessun altro caso nella storia di tutto il mondo in cui una città abbia scritto un'opera su se stessa! Ho lavorato come umile compositore / mediatore cercando di aiutare sia le persone più giovani che le più anziane ad esprimere i loro sentimenti nella musica per la loro città e la sua bellissima storia: dalle grotte dei Sassi alla Città della Luce».

 

La musica dell'opera si basa sui suoni della stessa Matera, catturati con le campagne di soundscaping: dagli echi delle caverne profonde al sospiro del vento, dallo scorrere del corso d'acqua della Gravina alle antiche voci dei bambini, ai suoni della città moderna; tutti elaborati in una partitura elettroacustica creata in collaborazione tra MaterElettrica – gruppo della Scuola di Musica Elettronica e applicata del Conservatorio di Musica "Egidio Duni" di Matera, diretta da Fabrizio Festa – e la Reid School of Music dell'University of Edimburgh. L'esecuzione musicale è affidata all'Orchestra Senzaspine, coproduttrice dell'opera, che sarà diretta da Tommaso Ussardi. L'Orchestra Senzaspine, formata da musicisti under 35, è stata fondata a Bologna nel 2013 dallo stesso Ussardi e da Matteo Parmeggiani: la compagine, oltre a proporre l'ascolto della musica colta in modo del tutto innovativo, è stata protagonista di un intervento di rigenerazione urbana e culturale unico in Europa, trasformando il mercato rionale del quartiere bolognese di San Donato in un centro di aggregazione e proposta culturale grazie a concerti e laboratori musicali.

Altro partner musicale impegnato in scena sarà il Coro dell'Unibas di Potenza affiancato dalle comunità di Matera e della Basilicata e dai giovani attori della Scuola Sull'Albero.

 

La drammaturgia di Silent City invece nasce dalle storie raccolte fra i bambini e gli anziani, tradotte in un gioco temporale in cui si raccontano le due generazioni, quella di ieri e quella di oggi. Protagonisti della trama sono tre ragazzi che, in un giorno di scuola, fuggono nella parte più bassa e antica della loro città, la parte più silenziosa, circondata dalle rocce secolari. A causa di un avvenimento imprevisto, incontrano un bambino che non sa parlare e che chiamano il Fanciullo del silenzio. Sarà il Fanciullo a condurli all'interno della memoria della città dimenticata, che conosceranno attraverso un'avventura, accompagnati dal coro, presenza scenica della memoria collettiva.

 

Silent City si presenta come un processo di "produzione partecipata" che si concretizza nello spettacolo firmato dal regista James Bonas e nell'interpretazione di giovani talenti del canto e della danza che agiranno nello spazio scenico del Teatro Temporaneo, ideato e realizzato dall'Open Design School di Matera 2019 assieme allo scenografo Bruno Soriato.

 

I temi dell'accessibilità e degli spazi teatrali sono stati al centro dell'ideazione del Teatro Temporaneo ad opera di Open Design School che ha ridisegnato lo spazio annullando il concetto di scenografia classica, che scompare per dare luogo ad una dimensione teatrale inedita che annulla la distanza tra azione e spettatore. Nel fare questo si è posto anche l'accento sul tema dell'accessibilità, dando vita ad un dispositivo aperto ed esperibile da tutti. Accessibili sono anche gli strumenti utilizzati per seguire il testo, pensati con un format molto innovativo: lo spettacolo sarà infatti narrato nella Lingua dei Segni Italiana, audiodescritto e fruibile attraverso l'utilizzo di apposite cuffie. Sarà inoltre disponibile il libretto in braille. Per coloro che ne faranno richiesta inoltre sarà possibile esplorare, attraverso tutti i sensi, lo spettacolo e il dietro le quinte. Questa grande operazione rientra fra gli obiettivi in linea con l'impegno per la promozione dell'accessibilità nella fruizione e nella produzione di prodotti culturali a persone con disabilità, promosso dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 che ha messo in atto una serie di azioni mirate a offrire casi-studio, volti a dimostrare come un'accessibilità reale sia possibile attraverso l'utilizzo di strumenti specifici e best-practices.

 

Infine il libretto illustrato dell'opera sarà proposto come prodotto editoriale indipendente: Silent City viene presentata come una favola in cui i protagonisti sono tre bambini che, avventurandosi nella parte antica della città, ne riscoprono la memoria. Il libro, rivolto sia ad un pubblico di bambini che di adulti, contiene un Qr Code dove sarà possibile ascoltare tutte le tracce dell'opera e una guida gioco per esplorare Matera sotto una luce diversa, attraverso un esercizio di scrittura creativa della città che ti invita a guardarla con occhi diversi.

 

Il palcoscenico è quindi la conclusione di un complesso progetto la cui parte artistica è stata pensata da Vania Cauzillo e Alessandra Maltempo: «Abbiamo immaginato Silent City – commentano le ideatrici e direttrici artistiche – come un'opera lirica di comunità originale co-creata da giovani, anziani e bambini della Basilicata, e di Matera in particolare. L'opera come linguaggio è per noi un modo di indagare la contemporaneità nella sua complessità. Matera è tutt'uno con gli uomini e le donne, bambini e bambine che l'hanno fatta, abitata, abbandonata e che oggi la stanno immaginando nel suo futuro, ancora e di nuovo. Desideriamo che il pubblico si affidi allo sguardo delle comunità che l'hanno creata con noi e possa dire: "Sì, questa storia è anche mia"».

 

Per accedere allo spettacolo che già si annuncia sold out, è possibile acquistare il Passaporto per Matera 2019, con il quale si può partecipare a tutti gli eventi del programma ufficiale di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, alcuni su prenotazione. Per consultare il programma di tutti gli eventi www.materaevents.it.

 

 

Matera, Teatro Temporaneo, Piazza Tre Torri n.1

giovedì 28 novembre, ore 19.30 (prova generale aperta)

venerdì 29 novembre, ore 21.00

sabato 30 novembre, ore 11.30 e ore 19.30

domenica 1 dicembre, ore 16.30

 

SILENT CITY

 

Un'opera di Nigel Osborne e delle comunità di Matera e della Basilicata

Composizione elettroacustica Fabrizio Festa, Peter Nelson Nigel Osborne

Carlo Cozzolongo, Gianpaolo Cassano, Gavin McCabe e Leo Butt

Libretto Ubah Cristina Ali Farah

Drammaturgia Andrea Ciommiento

 

Direttore Tommaso Ussardi

Regia James Bonas

Scenografia Bruno Soriato

Costumi Iris Marsico

Coreografia Cydney Uffindell-Phillips

Regia del suono Fabrizio Festa

Sound Producer Peter Nelson

Video design Zakk Hein

Lighting design Rob Casey

Assistente alla scenografia Mimma Giovinazzo

Assistente alla coreografia Anna Moscatelli

 

Chiara Osella madre

Gabriele Montaruli Fanciullo del silenzio

Elisa Soster Caterina

Milo Harries Domenico

Carlo Massari Rocco

Giorgio Celenza costruttore

Luca De Lorenzo costruttore

 

Orchestra Senzaspine

MaterElettrica

 

 

Ideazione e realizzazione dello spazio scenico a cura di Open Design School - Matera 2019, guidata da Rita Orlando

Direttrice di scena Elisa Mangano

 

 

Direzione artistica

Vania Cauzillo e Alessandra Maltempo

 

Coproduttori

Orchestra Senzaspine, IT

 

Partner

Opera Circus, UK | Universa Musica \ Unibas, IT | Materahub, IT | Setticlavio IT | Conservatorio di Musica "Egidio Duni" Matera - MaterElettrica, Italia | Music Edinburgh College of Art, University of Edinburgh, UK | Istituto Italiano di Cultura Edimburgo, Scozia | Operasonic, UK

 

www.silentcity.eu

 

 

Compagnia Teatrale L'Albero

L'Albero ha radici in Basilicata, abbracciando le città di Melfi, Potenza e Matera. Produce teatro, format per l'opera e sperimenta metodologie di innovazione sociale e cultuale attraverso le arti, con l'ambizione di educare alla complessità, sperimentare nuovi linguaggi e approcci partecipativi per facilitare l'accesso alla conoscenza.

Il metodo di lavoro ha una base multidisciplinare e incrocia il lavoro di registi, attori, drammaturghi, musicisti, esperti di educazione, con il confronto costante con le comunità. La compagnia ha un ramo attivo sulla formazione teatrale, La Scuola sull'Albero che opera sul territorio lucano con circa cento allievi l'anno. Tra i progetti più importanti, quello per gli opera educator www.getclosetoopera.eu, quello per le famiglie e bambini www.accademiadeglistracuriosi.it e www.silentcity.eu per il programma ufficiale di Matera2019.

 

L'Orchestra Senzaspine, che conta oggi oltre 450 musicisti under 35, è stata fondata a Bologna nel 2013 da Tommaso Ussardi e Matteo Parmeggiani, attualmente presidente e vicepresidente dell'omonima associazione. La Senzaspine mira, da un lato, a riconsegnare la musica classica all'amore del grande pubblico, dall'altro ad offrire ai giovani orchestrali concrete opportunità professionali. Il tutto secondo un approccio 'pop', semplice e coinvolgente, facendo leva anche sulla formula del 'concerto-spettacolo'. In cinque anni di vita, i Senzaspine hanno stravolto stereotipi e rivoluzionato la percezione comune della musica classica. Ad oggi, hanno all'attivo oltre 400 eventi musicali e collaborazioni con solisti di fama internazionale, tra cui Enrico Dindo, Domenico Nordio, Anna Tifu e Laura Marzadori. Dal 2015, grazie ad un bando del Comune di Bologna, l'Orchestra ha sede al Mercato Sonato, teatro di un intervento di rigenerazione urbana e culturale unico in Europa. Qui, accanto al Coro Voci Bianche Senzaspine, nel 2017 sono nati la Scuola di Musica Senzaspine ed il Coro degli Stonati. L'attività dell'Associazione Senzaspine si avvale del sostegno di MiBACT, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna e di alcuni partner privati tra cui Fondazione Unipolis, ACRI e Siae.

 

Open Design School è un laboratorio di sperimentazione e innovazione interdisciplinare, coordinato da Rita Orlando, Senior Project Manager, sotto la supervisione di Rossella Tarantino, Manager Sviluppo e Relazioni della Fondazione Matera-Basilicata 2019, nato come progetto pilastro al servizio della realizzazione del programma culturale della Capitale Europea della Cultura 2019. Ad oggi, nelle attività di Open Design School sono stati coinvolti 110 artisti e professionisti lucani, italiani ed europei, che insieme, hanno mappato circa 400 luoghi, prodotto 9 grandi mostre, 11 installazioni urbane e 10 eventi culturali, favorendo così l'incontro e la fruizione di contenuti creativi e interattivi.. Open Design School è una piattaforma orizzontale, un luogo di condivisione e apprendimento reciproco, mosso dalla necessità di scambio creativo continuo tra arte, scienza e tecnologia. Al suo interno si disegnano, modellano e costruiscono soluzioni attraverso un sistema modulare che, oltre che essere funzionale e reversibile, modifica temporaneamente lo spazio urbano suggerendo nuove possibilità d'uso, invitando il pubblico a fruire dei contenuti artistici e sentirsi parte attiva di Matera 2019.

 

 

 

Compagnia Teatrale l'Albero

Ufficio stampa

Walter Vitale, +39 3335243419

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Un film collettivo unico nel panorama cinematografico internazionale che fonde insieme immagini in movimento e poesia in realtà virtuale a 360 gradi

 

 

MATERA – Sabato 23 novembre 2019, alle ore 18.30, nella suggestiva chiesa rupestre di Santa Maria de Armenis, si terrà il vernissage (su invito) di Materre VR Experience, un film collettivo unico nel panorama cinematografico internazionale che fonde insieme immagini in movimento e poesia in realtà virtuale a 360 gradi. Frutto di un Cantiere Cinepoetico Euro-Mediterraneo che si è tenuto a Matera lo scorso mese di aprile, il film verrà mostrato al pubblico dal 24 novembre al 21 dicembre 2019 (dal mercoledì alla domenica, la mattina dalle 10.00 alle 13.00 e il pomeriggio dalle 16.00 alle 19.00) all’interno degli spazi della chiesa di Santa Maria de Armenis. Gli spettatori, attraverso un percorso espositivo immersivo, potranno letteralmente “abitare” l’opera mediante l’utilizzo di visori oculus.
Gli episodi del film nascono dall’incontro tra 5 videomaker e 5 poeti: Gianluca Abbate / Eduard Escoffet (Cos Endins), Domenico Brancale / Blerina Goce (Ate ca tu), Vito Foderà / Yolanda Castaño (Mai Terra), Giuseppe Schillaci / Aurélia Lassaque (Transhumance), Elena Zervopoulou / Nilson Muniz (BeLeaf).

Il progetto MaTerre, ideato e prodotto creativamente da Adriana Bruno e Antonello Faretta, è curato dai tre direttori artistici - Antonello Faretta, Paolo Heritier e Lello Voce - e nasce dall’esigenza di ripensare radicalmente l’immaginario della terra dei Sassi mediante un connubio tra innovazione e tradizione, oralità e tecnologia, con l’obiettivo di sviluppare un vero e proprio cantiere cinepoetico euro-mediterreaneo.
Il percorso espositivo permetterà allo spettatore di “abitare” letteralmente il film, grazie all’idea che lo stesso luogo fisico della chiesa sia il prolungamento dello spazio virtuale in cui i performer mettono in scena visivamente e acusticamente la loro scrittura poetica.

L’esposizione è accompagnata da una pubblicazione (edita da ArtDigiland) corredata da saggi critici, dalle schede dei cinque episodi e da una serie di fotografie a colori che raccontano l’evoluzione di un progetto assolutamente unico nel panorama cinematografico italiano e internazionale.

Nella serata inaugurale saranno presenti il curatore, i direttori artistici e gli artisti che hanno preso parte al progetto. Nel corso della mostra saranno programmati alcuni incontri sul tema della poesia e del cinema VR.

La mostra e il catalogo sono a cura di Bruno Di Marino.

Per poter accedere alla mostra e visionare i cinque episodi in modalità VR è necessario il “Passaporto” di Matera 2019.

MaTerre è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 coprodotto da Rete Cinema Basilicata e Fondazione Matera-Basilicata 2019 con il cofinanziamento della Fondazione Lucana Film Commission e il partenariato di Meditalents (Francia), Albanian National Film Center (Albania), Rattapallax (USA), Istituto Italiano di Cultura di Madrid (Spagna), CIRCE/Università di Torino (Italia), DAMS/Università della Calabria (Italia), Universosud (Italia), Noeltan Film (Italia).
Realizzato con il fondo etico di BCC Basilicata e Banca Etica.
Con il patrocinio di CNA e Dicem-Unibas.

Per maggiori informazioni http://www.materre.retecinemabasilicata.it

Ufficio Stampa
Sergio Ragone (3471347544)
Francesco Cutro (3495338665)

 

 

 

 

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Prima esecuzione assoluta di “Stupor Mundi” del Maestro Damiano D’Ambrosio. Composizione in tre quadri dedicata a Federico II di Svevia, commissionata da Lams Matera e Fondazione Matera Basilicata 2019, in programma il 23 e il 24 novembre a Montescaglioso e Matera

Dal Medioevo di Federico II alle sonorità contemporanee fra simbologia, spiritualità e astri. E’ “Stupor mundi” composizione originale del Maestro Damiano D’Ambrosio che sarà seguita in Prima assoluta il 23 e il 24 novembre nell’ Abbazia di Montescaglioso e nell’Auditorium Gervasio di piazza del Sedile a Matera. Un progetto musicale dedicato a Federico II di Svevia, in tre quadri, per mezzosoprano e orchestra, commissionato dal Lams- Laboratorio Arte Musicale e Spettacolo e Fondazione Matera-Basilicata 2019, al compositore originario di Montescaglioso, ma residente a Roma. Il Maestro D’Ambrosio ha studiato con Raffaele Gervasio, diplomandosi in Composizione, Musica Corale, Direzione di Coro e Strumentazione per Banda. Ha lavorato anche per il teatro componendo musiche di scena per Yerma di Garcia Lorca nel 1988 con la regia di Giovanni Lombardo Radice e l’Orchestra del Teatro di Cagliari diretta da Massimo Biscardi, La Cuisine Fantasque, da QuatreHors-d’oeuvre e QuatreMendiants di G. Rossini, con l’attore Nanni Coppola. Ha registrato una ventina di Cd di cui otto monografici. E’ autore di numerose partiture orchestrali, cameristiche e corali. Di prossima pubblicazione la suite Colori di Brando per archi e pianoforte, commissionata dal Polo Museale della Basilicata ed eseguita il 10 agosto 2019 a Maratea, che diventerà la colonna sonora della visita della Pinacoteca Angelo Brando. Per la Capitale europea della cultura, all’interno del progetto “Voices of spirit” ha realizzato un interessante progetto musicale interamente incentrato sulla figura di Federico II di Svevia, “Stupor mundi”- appellativo dato all'Imperatore dal suo cronista contemporaneo Matteo di Parigi- un personaggio che si intreccia inestricabilmente con la storia della Basilicata e della vicina Puglia. "Stupor mundi" infatti potrebbe essere l'appellativo con cui nominare oggi Matera, a conclusione di un anno intenso in cui la Città dei Sassi si è fatta conoscere e ha brillato nel mondo per la sua storia passata e per le sue aperture al futuro, proponendosi come luogo d'incontro e fucina di culture diverse.
Il progetto si articola in tre quadri: Ludus Imperialis: una sinfonia pensata non nell'accezione formale classico/romantica, ma nel senso etimologico del termine: una coralità di suoni e di gesti musicali diretti a celebrare la vita e le opere dell’Imperatore. E’ articolata in quattro movimenti: Intrada, Saltarello, Oktàgonos,De arte venandi. La seconda è Fior di Sorìa , per mezzosoprano e orchestra, su testo attribuito a Federico secondo. Il poema d’amore "Oi lasso nom pensai" è dedicato presumibilmente da Federico ad Anais (cugina dell’infelice sposa Jolanda di Brienne) della quale si era follemente invaghito al punto da definirla poeticamente "Fiore di Siria". L’ultima è Dum vitae nobis instaret terminus (incipit del testamento dell'imperatore) è una cantata in morte di Federico, su testo tratto dalle "Lamentationes" di Geremia, per mezzosoprano e orchestra. Ad eseguire le composizioni, il mezzosoprano Tina D'Alessandro e l’ Orchestra di Matera e della Basilicata diretta dal Maestro Giovanni Pompeo - direttore artistico e musicale di una formazione riconosciuta dal Ministero Beni e Attività Culturali – Fus (Fondo Unico per lo Spettacolo) e Regione Basilicata (L.R. 37/2014) e con il Patrocinio dei comuni di Matera, Montescaglioso.
Il programma del concerto, che sarà proposto in due date, sarà aperto dal Concerto per violino e orchestra n.3 in Sol Magg. K 216 di Wolfgang Amadeus Mozart, che vedrà salire sul palco la violinista albanese Abigeila Voshtina. Seguirà l’esecuzione delle composizioni del maestro Damiano D’Ambrosio.
Per il direttore artistico del progetto il Maestro Pompeo “dopo il clamoroso successo della “prime” commissionate a Nicola Campogrande (20 luglio) e Georg Friedrich Haas (21 settembre), con Stupor mundi si completa la proposta culturale del Lams per il cartellone della Fondazione Matera-Basilicata 2019: presentare a Matera alcuni dei compositori più affermati a livello nazionale ed internazionale, invitandoli a scrivere appositamente per noi, stimolando quindi e promuovendo la nuova musica del XXI secolo. Come una “Biennale”, ove si sperimenta, si presenta il “nuovo”, l’inaudito, in un ideale e reale collegamento con il passato: tradizione ed innovazione, insieme alla valorizzazione dei musicisti locali (con migliaia di giornate lavorative annue), sono le stelle polari e la mission del Lams, società ormai sempre più nota ed apprezzata a livello internazionale”.

 

L’ufficio stampa del Lams
Carmela Cosentino
3207934325

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Oltre 60 metri, una lunga coperta termica che abbraccia la città Capitale Europea della Cultura 2019, lungo 11 grandi pannelli pubblicitari. Tra le pieghe del tessuto dorato divenuto ormai simbolo dell’accoglienza, emergono i volti di alcuni dei protagonisti del progetto di Matera 2019 voluto per dare voce al talento dei migranti, la Silent Academy. 

È l’ultima opera di arte pubblica dello street artist BR1 per Matera 2019 e anticipa di solo qualche giorno la mostra finale della Silent Academy, che aprirà invece il 24 novembre alle ore 19, in via Ridola 22.

11 ritratti, 11 storie che hanno lasciato un segno in questo 2019 così speciale per Matera e per loro: come Barry, elettricista guineano che con Davide Scognamiglio ha firmato un'installazione di light design; come Zakaria, sarto della Guinea che ha confezionato gli abiti di emergency blankets che hanno sfilato il giorno dell'inaugurazione di Matera 2019; come Mutar apprendista street artist del Gambia che ancora diciassettenne ha dipinto un grande "muro" dell'integrazione nella provincia materana; come Marie che nel laboratorio di cucito della Silent Academy ha atteso la nascita di suo figlio e confezionato le sue prime coperte, insieme ad alcune signore del posto; come Stefania, materana emigrata in Francia e toranta a Matera per la Silent Academy, è la curatrice della mostra.

Il loro talento è stato non soltanto seme di integrazione e rinascita nella Città dei Sassi, dopo la fuga da guerre e miseria, ma occasione per raccontare all'Europa, attraverso installazioni e performance di arte pubblica, il futuro che sognano, il desiderio di cittadinanza. I loro sguardi sui 6x3 disseminati nella città si confrontano spaesati con gli altri manifesti pubblicitari che invitano ad acquistare viaggi da sogno e felicità sottocosto.

"Un ritratto è anzitutto un incontro - commenta l'artista BR1 - un gioco di sguardi tra spettatore e soggetto. I loro volti sono schermati da un drappo dorato, ci osservano e lo fanno da uno spiraglio, come se stessero sbirciando da uno spioncino. Una vestizione laica che, nell’interrogare lo stereotipo, lo rovescia. Chi è lei? Cosa sappiamo o siamo in grado di vedere? Niente. Nient’altro che il nostro esser visti e giudicati".

L'opera di BR1 si inscrive all'interno del progetto Silent Academy di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, prodotto dalla cooperativa sociale il Sicomoro insieme alla Fondazione Matera Basilicata 2019. Un anno di laboratori, performance incontri che a partire dal 24 novembre si racconteranno in una mostra. Obiettivo è quello di indagare come le pratiche di arte pubblica condotte siano riuscite ad innescare nella comunità meccanismi capaci di restituire valore a chi si trova normalmente escluso dai grandi processi culturali e artistici, in una città che cambia, a partire dai suoi simboli più importanti. La mostra, in via Ridola 22, sarà aperta al pubblico con ingress libero fino al 22 dicembre, dal mercoledì alla domenica, dalle 15 alle 19.

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Da Mercoledì 20 a Sabato 23 Novembre è in programma il finissage della mostra Architettura della Vergogna, allestita presso l’Archivio di Stato di Matera, inaugurata in occasione di Happy Birthday Shame!, le cinque giornate inaugurali del Progetto Architettura della Vergogna che dal 23 al 27 Luglio 2019 hanno visto celebrare il potenziale evolutivo della vergogna per l'architettura a partire dalla storia di Matera.
Durante il periodo di apertura attraverso la mostra, workshop, dialoghi ed interventi nello spazio pubblico che hanno coinvolto tredici Paesi diversi, si è provato a capire le possibili relazioni tra architettura e vergogna in Europa oggi.
Nella quattro giorni di appuntamenti in programma visite guidate alla mostra con il curatore, la Giornata dell’Albero con la firma del protocollo di quartiere per avviare la gestione partecipata dell’area di Giardini Venerdì e la giornata conclusiva di Sabato 23 Novembre con la presentazione dell’Atlante della Vergogna, il dialogo di chiusura tra il direttore artistico di Architettura della Vergogna e il direttore della rivista ARTRIBUNE e con i progetti del cluster della Vergogna di Matera 2019, ed il finissage che chiuderà l’’esposizione.
Per le visite guidate è necessario il Passaporto Matera 2019, mentre gli altri appuntamenti sono a ingresso libero.
Il programma dettagliato:
Mercoledì 20 Novembre
Visite guidate con il curatore della mostra “Architettura della Vergogna”
Dalle ore 10 alle ore 13:00
Archivio di Stato di Matera / Via Stigliani 25

Giovedì 21 Novembre
Ore 9:30
Architettura della Vergogna chiude il progetto Giardini Venerdì con una cerimonia dove saranno piantati gli ultimi alberi del progetto di Soqquadro e Scuola del Terzo Luogo e sarà firmato il protocollo di quartiere che avvierà la gestione partecipata dell’area.
Giardini Venerdì, Viale Europa 32
Dalle ore 15 alle 18:00
Visite guidate con il curatore di “Architettura della Vergogna”
Archivio di Stato di Matera/ Via Stigliani 25

Venerdì 22 Novembre
Visite guidate con il curatore di “Architettura della Vergogna”
Dalle ore 10 alle ore 13:00
Archivio di Stato di Matera/ Via Stigliani 25

Sabato 23 Novembre
Archivio di Stato di Matera/ Via Stigliani 25
Arrivederci Vergogna
Dalle ore 10 alle ore 13:00
Visita guidata con il curatore di “Architettura della Vergogna”;
ore 16:30 Presentazione dell’Atlante della Vergogna;
ore 17:30 Dialogo di chiusura tra il direttore artistico di Architettura della Vergogna e il direttore della rivista ARTRIBUNE;
ore 18:30 Incontro conclusivo della mostra e dialogo con i progetti del cluster della Vergogna di Matera 2019;
ore 19:30 fino alle 20:30 Finissage.

Per la mostra il progetto Architettura della Vergogna ha aperto le porte del suo archivio.
Un archivio che è un’opera collettiva che raccoglie idee, esperienze e prospettive di artisti, architetti, attivisti, ricercatori, operatori culturali, istituzioni e intellettuali che si sono confrontati a partire dall’esempio di “vergogna ribaltata” di Matera.
Un archivio aperto sulle possibili relazioni tra architettura e vergogna in Europa con la singolare relazione che ha segnato la storia di Matera che diventa un modo per riflettere sui valori contemporanei degli europei.

Un archivio che vede i contributi di:
Federcasa, Ater Matera, Ater Venezia, Archivio di Stato di Matera, Calia Italia, Alterazioni video, Fosbury Architecture, Failed Architecture, URBZ, Farm Cultural Park, New Art Exchange, Osservatorio Migranti Basilicata, Collettivo MIC/C, Università di Zurigo, Malmo University - School of Arts and Communication (K3) Faculty of Culture and Society, ALSIA, Dana Arieli, Vita Santoro - Università della Basilicata, Tel Aviv University, KaFe:Kaunas Architecture Festival (Heritage program), Un-war space, TU Delft, Vincitori del concorso “Indagine sui Non Abitanti” Soqquadro e Scuola del Terzo Luogo, Chalmers University di Göteborg, Scuola Lacaniana di Psicoanalisi del Campo Freudiano;

Architettura della Vergogna è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 co-prodotto da Architecture of Shame e dalla Fondazione Matera Basilicata 2019.
I Sassi di Matera, definiti settant’anni fa vergogna nazionale sono ora Patrimonio Unesco.
Questa contraddizione è stata presa come spunto per riflettere sull'architettura come specchio dei valori culturali dell'intera Europa.

Attraverso le tre fasi di studio, dialogo, e azione, questo progetto ha spinto i cittadini europei a domandarsi se le architetture che viviamo ogni giorno sono vergogne di cui scoprire un potenziale positivo o, al contrario, luoghi parte della normalità da mettere in crisi.
Ecco così che l'architettura diventa metro dei valori dell'Europa contemporanea, strumento per una seduta psicoanalitica collettiva dell’architettura europea su temi attuali come le case popolari, i ghetti rurali, le opere incompiute, le periferie, i muri tra le nazioni e tutte quelle strutture che passano ogni giorno davanti ai nostri occhi senza restare realmente impresse.
Dopo aver celebrato durante le giornate di Happy Birthday Shame! il potenziale critico della vergogna per l’architettura, i materiali prodotti durante le giornate sono stati raccolti nella pubblicazione L'Atlante della Vergogna e su una piattaforma online dedicata.

 

 

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Matera, Serra del Sole
21 e 22 novembre 2019

Milano, Piccolo Teatro Studio Melato
dal 28 novembre al 22 dicembre 2019

Mangiafoco
Roberto Latini e il teatro ‘a fuoco’

Giovedì 21 novembre, alla Serra del Sole di Matera, debutta Mangiafoco (replica venerdì 22 novembre), per proseguire a Milano, al Teatro Studio Melato, con un mese di recite, da giovedì 28 novembre a domenica 22 dicembre.
Dopo Il teatro comico, Roberto Latini torna a firmare una regia per il Piccolo Teatro. Mangiafoco è prodotto dal Piccolo con Compagnia Lombardi Tiezzi e Fondazione Matera Basilicata 2019, in collaborazione con Consorzio Teatri Uniti di Basilicata, nell'ambito del progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 "Topoi. Teatro e Nuovi Miti".

Dopo Goldoni, continua con Collodi la riflessione-conversazione di Roberto latini sul teatro nel teatro, senza allontanarsi mai troppo dalla maniera pirandelliana. Mangiafoco, quindi, più di Pinocchio; l’interruzione di uno spettacolo più dello spettacolo stesso: questa la sospensione di tempo e azione, nella quale agiscono ed esplorano gli attori, gli stessi del Teatro comico. Il regista sceglie, di Collodi e della sua opera più famosa, che definisce un «manuale di italianità», i capitoli in cui Pinocchio, incuriosito dal Gran Teatro dei Burattini, vende l’abbecedario che tanti sacrifici era costato a Geppetto, per comprare il biglietto ed entrare a vedere lo spettacolo.
«Nel momento in cui Pinocchio fa la sua comparsa nel teatrino – spiega Latini – in palcoscenico Arlecchino e Pulcinella stanno bisticciando, come prevede la tradizione. Riconosciuto il loro “simile”, sospendono la recita per fargli festa, suscitando i malumori del pubblico. Ecco ciò che mi interessa, come punto di partenza, la situazione intorno alla quale vorrei stare: l’interrompersi di uno spettacolo e le sue reazioni, attraverso la fondamentale riflessione sull’attore, marionetta e burattinaio». Il racconto di Collodi prosegue con l’arrivo di Mangiafoco, le minacce di gettare ora uno ora l’altro burattino tra le fiamme, fino al definitivo “perdono” di Pinocchio, al quale regala addirittura cinque monete d’oro che il nostro eroe si farà soffiare dal Gatto e dalla Volpe…
«Ma lì siamo già in un’altra storia – continua Latini –. Con i miei attori, gli stessi con cui ho avuto il privilegio di lavorare per Il teatro comico, voglio esplorare gli spazi intorno alla trama e le sue sfumature. Come accadeva con Goldoni, siamo di nuovo dalle parti di Pirandello: voglio parlar di teatro attraverso il teatro. Poiché lo spettacolo nasce anche per Matera, in occasione delle celebrazioni del 2019, non potevo prescindere dalla tradizione italiana, da Pasolini o intorno al Leo de Berardinis di Novecento e Mille».
Mangiafoco
drammaturgia e regia Roberto Latini
luci Max Mugnai
musiche e suono Gianluca Misiti
costumi Gianluca Sbicca
con Elena Bucci, Roberto Latini, Marco Manchisi, Savino Paparella,
Stella Piccioni, Marco Sgrosso, Marco Vergani
coproduzione Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa, Compagnia Lombardi Tiezzi,
Fondazione Matera Basilicata 2019, in collaborazione con Consorzio Teatri Uniti di Basilicata,
nell'ambito del progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019
"Topoi. Teatro e Nuovi Miti"

Foto di scena Masiar Pasquali

 

 

 

Matera
Serra del Sole (Strada Statale 7, Via Appia 32 - Matera)
giovedì 21 e venerdì 22 novembre, ore 20.30

Accesso con Passaporto per Matera 2019
(regolamento ticket: https://www.matera-basilicata2019.it/it/ticket.html )
e prenotazione sul sito ufficiale www.materaevents.it o presso l'Infopoint di Matera 2019

Milano
Piccolo Teatro Studio Melato (Via Rivoli,6 – M2 Lanza)
dal 28 novembre al 22 dicembre 2019

Orari: martedì, giovedì e sabato, ore 19.30; mercoledì e venerdì, ore 20.30; domenica, ore 16.
Le recite del 30 novembre e del 7, 14, 21 dicembre 2019 sono sopratitolate in inglese.
Sopratitoli a cura di Prescott Studio.

Prezzi: platea 40 euro, balconata 32 euro

Informazioni e prenotazioni 0242411889 - www.piccoloteatro.org
News, trailer, interviste ai protagonisti su www.piccoloteatro.tv

 

Ufficio Stampa Piccolo Teatro di Milano
tel. 02 72333 212 – fax 02 72333 311 – This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

 

Milano, 8 novembre 2019

 

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Giovedì 14 novembre l'incontro per raccontare gli ultimi due anni del processo creativo che ha portato alla prossima messa in scena dell'opera dedicata alla città

Lo spettacolo sarà nel segno dell'accessibilità con audiolibri, interprete LIS e altre azioni mirate

Il libretto dell'opera sarà proposto come prodotto editoriale per riscoprire la città e la sua memoria

Biblioteca Provinciale, Sala Battista – Matera, via Roma, giovedì 14 novembre ore 17.30

 

Si avvicina il debutto dell'opera Silent City, progetto di teatro musicale di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 coprodotto da Compagnia Teatrale l’Albero e Fondazione Matera Basilicata 2019. Lo spettacolo, primo caso in Italia di un’opera lirica creata dagli abitanti di una città, sarà in scena dal 28 novembre al primo dicembre al Teatro Temporaneo, spazio ricavato da un'ex-discoteca in uno dei quartieri periferici della città lucana.

Per presentare tutte le attività che affiancheranno la produzione, giovedì 14 novembre, a partire dalle 17.30, presso la Sala Battista della Biblioteca Provinciale di Matera, si svolgeranno alcuni incontri dedicati durante i quali prenderanno parola i protagonisti e i partner che hanno partecipato al processo di creazione di quello che si preannuncia essere un evento straordinario nell'anno della Capitale Europea della Cultura.

Uno dei principali temi trattati sarà la sperimentazione dell'accessibilità, obiettivo in linea con l’impegno per la promozione dell’accessibilità nella fruizione e nella produzione di prodotti culturali a persone con disabilità, promosso dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 che ha messo in atto una serie di azioni mirate a offrire casi-studio, volti a dimostrare come un’accessibilità reale sia possibile attraverso l’utilizzo di strumenti specifici e best-practices.
La Fondazione Matera-Basilicata 2019 ha quindi deciso di affiancare il progetto Silent City, facendone un caso-studio di evento dal vivo nel quale, attraverso l’utilizzo di pratiche e strumenti dedicati, si renda evidente la possibilità di un’accessibilità ampliata. Nello specifico, al fine di rendere l’opera lirica il più fruibile possibile, sono stati previsti interventi fra i quali la produzione di un audiolibro del libretto originale, l’offerta di un’audioguida dal vivo dello spettacolo, un ingresso anticipato dedicato che permetta a quanti lo richiedano di esplorare attraverso tutti i sensi lo spettacolo, oltre ad un interpretariato in LIS (Lingua dei Segni Italiana), un’accoglienza dedicata e una comunicazione specifica.

Altro importante argomento sarà lo spazio teatrale: la messa in scena di Silent City si svolge in uno spazio nella periferia della città di Matera, nel Quartiere San Giacomo. Si tratta di un luogo utilizzato in passato come sala giochi per bambini, poi discoteca, ripensato interamente da Open Design School, laboratorio di sperimentazione e innovazione interdisciplinare. Open Design School ha infatti ridisegnato lo spazio annullando il concetto di scenografia classica che scompare per dare luogo ad una dimensione teatrale inedita che annulla la distanza tra azione e spettatore. Nel fare questo si è posto anche l’accento sul tema dell’accessibilità, dando vita ad un dispositivo aperto ed esperibile da tutti: ad esempio, la distribuzione del pubblico è stata pensata in modo da integrare le diverse modalità di fruizione dello spettacolo.
Infine sarà presentato il libretto illustrato dell'opera, iniziativa che rientra nella sperimentazione del linguaggio: Silent City viene presentata come una favola in cui i protagonisti sono tre bambini che, avventurandosi nella parte antica della città, ne riscoprono la memoria. Il libro, rivolto sia ad un pubblico di bambini che di adulti, contiene un Qr Code dove sarà possibile ascoltare tutte le tracce dell’opera e una guida gioco per esplorare Matera sotto una luce diversa, attraverso un esercizio di scrittura creativa della città che ti invita a guardarla con occhi diversi.

 

Di seguito il programma dell'iniziativa:

14 novembre
Biblioteca Provinciale, Sala Battista
Matera, via Roma

ore 17.30
Il progetto Silent City
sperimentazione su linguaggi, spazi e accessibilità

Vania Cauzillo, direzione artistica Silent City
Alessandra Maltempo, direzione artistica Silent City
Ariane Bieou, manager culturale Matera2019
Rossella Tarantino, manager sviluppo e relazioni Matera2019
Rita Orlando, project manger Open Design School
Becky Riches, coordinatrice area sviluppo e relazioni Matera2019
Cristina Amenta, consulente per accessibilità

Il racconto dell’ideazione del teatro temporaneo
a cura di OPEN DESIGH SCHOOL

 

ore 18.30
Racconto in musica del libro illustrato
SILENT CITY | una storia di luce e buio

a cura di Rita Scalcione, responsabile comunicazione Silent City
con Sara Sarcuni, redattrice libricino.it, Nati per Leggere

 

Saranno presenti gli artisti, le insegnanti e le comunità co-creatrici di Silent City

 

Compagnia Teatrale l’Albero
Ufficio stampa
Walter Vitale, +39 3335243419
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Matera, 12 novembre 2019 (WV)

 

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Si è conclusa ieri la mostra “1/16 Origin” allestita nella splendida cornice della Chiesa Santa Maria de Armenis, nata nell’ambito del progetto Formula Cinema di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, co-prodotta da Fondazione Matera Basilicata 2019 e Allelammie, co-finanziata da Lucana Film Commission, in partnership con Museo Nazionale del Cinema di Torino, CineParco TILT, Euronet, Mediterraneo cinematografica e I.I.S. “E. Duni – C. Levi” di Matera. 

L’esposizione di opere interattive e ispirate alle macchine del pre-cinema che nel corso dei secoli hanno condotto all’invenzione del cinematografo, ha ottenuto un importante riscontro di critica e di pubblico facendo registrare in un mese oltre 1.000 presenze con soli 5 giorni di apertura settimanali.
Una mostra che ha emozionato, colpito e incantato i visitatori di tutte le età, bambini e ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado lucane e da diverse regioni italiane che hanno partecipato alle visite guidate e ai laboratori tematici dedicati, insegnanti, famiglie, turisti. Un percorso cine narrativo che ha permesso loro di vivere un’esperienza totalizzante attraverso la riscoperta dello sguardo, dello stupore nell’osservare le macchine della meraviglia realizzate da artigiani locali con all’interno le opere di artisti internazionali (Antonio Andrisani, Anna Budanova, Aurore Èmaille, Domenico Dell’Osso, Silvio Giordano, Olga Poliektova, Tatiana Poliektova, Rosita Uricchio) che traggono ispirazione dal backstage, dagli aneddoti del film “Marghe e sua madre”, primo lungometraggio girato in Europa (ambientato in Italia tra la Basilicata e la Calabria) del regista iraniano Mohsen Makhmalbaf, frutto di un lavoro etico, creativo, di ricerca e di condivisione durato oltre 450 giorni.

1/16 Origin non poteva che concludersi con un momento di alto spessore artistico e culturale, nonché di intrattenimento e condivisione dedicato alla meraviglia generata dall’immagine, organizzato nella serata di domenica 10 novembre.
Le due live performance “Taxi per ogni dove” e “1/16 reloaded” hanno condotto il pubblico presente in un viaggio epocale partito con la rivisitazione del mito della caverna di Platone, considerata una delle prime forme di pre cinema, curata dall’artista Maria D’Anna, e che ha attraversato, grazie all’utilizzo della computer grafica 3d con le tecnologie della motion capture della società di produzioni cinematografiche Effenove srl, le diverse fasi e periodi che hanno portato alla nascita nel 1895 della settima arte: il cinema. Un excursus interattivo che ha consentito ai presenti di riflettere sul valore e sull’eredità lasciata dal pre-cinema, e che ha regalato momenti di forte emozione, suggellando il successo raccolto in queste settimane.
Una fine che ha il sapore di un inizio. La mostra 1/16 Origin sviluppa il tema del dossier di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 “Riflessioni e Connessioni”, partendo proprio dal film partecipato “Marghe e sua madre” di Mohsen Makhmalbaf che sta varcando i confini italiani facendo tappa tra le più importanti rassegne cinematografiche del mondo (Canada, Asia, India, Cina) e che sarà proiettato dal 18 al 20 novembre p.v presso il Cinema Piccolo di Matera.
Tre giornate di proiezioni serali (18.00 – 20:30 e 21:00- 23:30) aperte al pubblico precedute da incontri tenuti dal regista Mohsen Makhmalbaf, e moderati da giornalisti e critici del Sindacato Nazionale dei Critici Cinematografici Italiani, per un approfondimento e analisi delle scelte politiche, stilistiche ed etiche del film.
Per l’ingresso sarà necessario il Passaporto per Matera 2019 e la prenotazione, disponibile da domani 12 novembre 2019, su MateraEvents.( https://bit.ly/2rpSqWL)
Per informazioni: www.formulacinema.it

 

 

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Da domani, 31 ottobre, Suoni del Futuro Remoto invaderà pacificamente per due giorni la città di Saluzzo, sua partner nel progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 co-prodotto da Onyx Jazz club e Fondazione Matera-Basilicata 2019.

I temi cardine del progetto, lo spirito con cui sono state avviate collaborazioni come quella con la Facoltà di Architettura della sede di Matera dell'Università della Basilicata, verranno illustrati nel corso di un incontro che si svolgerà domani alle 18 al cineteatro Magda Olivero alla presenza del sindaco della cittadina piemontese, Mauro Calderoni, del direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019 Paolo Verri, di Mauro Loggia della Scuola di Alto perfezionamento musicale di Saluzzo, del presidente di Onyx Jazz club Gigi Esposito e della professoressa Chiara Rizzi dell'Università di Basilicata.
Subito dopo saranno i suoni naturali di Matera a prendere vita grazie ai tamburi a frizione e al “Raccanto” di Rino Locantore con il suo Cantoraccontato.
L'1 novembre, invece, appuntamento al Pala Crs dove alle 21 il Collettivo Onyx e il video artist Massimo Ottoni eseguiranno in concerto la Partitura per orchestra e suoni naturali composta e diretta da Joe Johnson grazie ai campionamenti effettuati dagli studenti della Facoltà di architettura di Matera riuniti sotto il nome di UniBanda.
“Questo appuntamento rinsalda il legame con Saluzzo – spiega Gigi Esposito – dove gli studenti hanno effettuato anche alcune giornate di studio lo scorso anno. Gli appuntamenti che si svolgeranno nella città piemontese forniscono continuità a Suoni del Futuro remoto che, grazie al successo ottenuto con gli appuntamenti in cartellone, mantiene le sue caratteristiche e rappresenta uno dei progetti di maggiore impatto e impegno per la nostra associazione”.

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Al Centre Pompidou Malaga in occasione delle giornate Pidamos lo imposible

Visite guidate e laboratori mercoledì 20 e giovedì 21 novembre, h. 9:30 - 20:00
Incontro-laboratorio giovedì 21 novembre giovedì 21 h. 18.00

 

Presso la Escuela di S.Telmo di Malaga

Inaugurazione 22 novembre h.12.30
Visite e laboratori dal 23 novembre al 5 dicembre, dal lunedì al venerdì, h. 10:00 - 21:00

 

Presso la casa dell’artista Pilar Bandres

Allestimento del Museo Spontaneo di M.E.M.O.RI. con la collezione privata di Pilar Bandres, visitabile presso la sezione dedicata al Centre Pompidou Malaga il 20 e 21 novembre.

 

Dopo l’esordio a Matera nella Chiesa di Santa Maria de Armenis, la successiva tappa potentina del MOON (in occasione del Festival “La città delle infanzie”) e la XVI edizione del Festival della Scienza di Genova, il M.E.M.O.RI. ovvero il Museo Euro-Mediterraneo dell’Oggetto RI-fiutato, farà tappa a Malaga il 20 e 21 novembre presso il Centre Pompidou Málaga nell’ambito delle giornate “Podemos lo imposible” e dal 22 novembre al 5 dicembre all’Accademia di S.Telmo.

La tappa di Malaga ha l’obiettivo di allestire un Museo Temporaneo Diffuso per mettere in connessione, attraverso le pratiche museali, lo spazio istituzionale, quello scolastico e quello domestico, visitando prima la selezione delle installazioni al Centre Pompidou e poi all’Accademia di San Telmo, con la sezione del Museo Spontaneo a casa dell’artista Pilar Bandres, attivando così un meccanismo di scambio e reciprocità tra studenti, insegnanti, artisti, visitatori e mediatori.

 

Il Centre Pompidou Malaga è stata una delle scommesse della capitale culturale della costa del Sol in Andalusia, confermato come Museo Permanente dall’amministrazione centrale parigina dopo il successo attestato dai 10.000 visitatori all’anno, attratti non solo dall’architettura cubica policromatica di Buren che spicca sul porto ma anche dalla collezione che ripercorre l’arte del XX e XXI secolo con più di 90 opere di artisti internazionali fra cui fra cui Picasso, KandinsKji, Bacon, Magritte, Frida Khalo.

L’Accademia di Belle Arti di San Telmo è una delle più prestigiose sedi per la formazione artistica in Andalucia e vanta l’onore di aver avuto fra i suoi insegnanti il padre di Picasso. La collaborazione con la scuola è nata grazie al partner Tribeka Training Lab, che ha coordinato le attività coinvolgendo studenti, insegnanti e artisti nel progetto M.E.M.O.RI., fra cui Pilar Bandres e Cyro Garcia Rodriguez.

L’artista Pilar Bandres allestirà il Museo Spontaneo il giorno 17 novembre presso la sua abitazione privata, partecipando alla sezione speciale del Museo M.E.M.O.RI. che prevede appunto l’adesione ad una rete museale diffusa che si potrà visitare in modalità remota nell’apposita teca al Centre Pompidou Malaga il 20 e 21 novembre.

A fare da sintesi tra questi tre spazi/situazioni sarà l’artista Cyro Garcia Rodriguez che curerà i laboratori per la coprogettazione del gioco d’arte contemporanea Memorabilia con gli studenti dell’Accademia. Gioco che ha il compito di rendere il Museo una pratica di partecipazione accessibile e trasversale per utenza e luoghi di svolgimento.

Coprodotto da La luna al guinzaglio e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, quale progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, e sostenuto dal fondo etico BCC Basilicata, l’allestimento del Museo M.E.M.O.RI. sarà il setting di una serie di esperienze ludiche che daranno vita a un gioco per ragazzi e famiglie. Malaga diventerà un’altra location dei play test in vista del lancio del gioco MEMORABILIA, che a partire dal mese di gennaio sarà giocato presso altri musei e spazi culturali in Italia e all'estero.

 

Per saperne di più sul progetto M.E.M.O.RI.
La luna al guinzaglio
sede operativa: via Macchia San Luca, 68/i - 85100 Potenza (PZ) – Italy
t. +39 347 9315416 / t. +39 340 7998443
mail: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
www.lalunaalguinzaglio.it; www.memori.pro
www.matera-basilicata2019.it/it/programma/temi/radici-e-percorsi.html

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In occasione della chiusura della mostra è previsto un ricco programma di
eventi che accoglierà i visitatori tra le “magiche visioni” del pre-cinema in
chiave contemporanea.


In programma fino al 10 novembre 2019 a Matera nella suggestiva
cornice della Chiesa Santa Maria de Armenis.


Ultimi giorni per visitare “1/16 Origin”, la mostra allestita nel suggestivo
contesto rupestre della Chiesa Santa Maria de Armenis, nata nell’ambito
del progetto Formula Cinema di Matera Capitale Europea della Cultura
2019, co-prodotta da Fondazione Matera Basilicata 2019 e Allelammie,
co-finanziata da Lucana Film Commission, in partnership con Museo
Nazionale del Cinema di Torino, CineParco TILT, Euronet, Mediterraneo
cinematografica e I.I.S. “E. Duni - C. Levi”.
L’esposizione, inaugurata l’ 11 ottobre scorso, si snoda attraverso un
percorso cine-narrativo di opere interattive e ispirate alle macchine del
pre-cinema (taumatropi, zootropi, fenachistoscopi, mutoscopi) che hanno
caratterizzato i decenni precedenti all’avvento del cinematografo dei
fratelli Lumière.
Le macchine realizzate ospitano opere di 9 artisti internazionali (Antonio
Andrisani, Anna Budanova, Aurore Èmaille, Domenico Dell’Osso, Silvio
Giordano Olga Poliektova, Tatiana Poliektova, Rosita Uricchio) che
consentono al visitatore di immergersi in un intenso viaggio tra
l’archeologia delle immagini e i mondi visivi contemporanei.
In occasione del finissage della mostra 1/16 Origin a partire dalle ore
19:00 sono previste due live performance come rivisitazione del cinema e
della sua continua evoluzione artistica, tecnica e tecnologica.
L’artista Maria D’Anna nella performance “Taxi per ogni dove” ricrea il
mito della caverna di Platone e con l'utilizzo di suoni, il tempo e il
movimento dell'azione performativa diventano sospesi e irreali.
Il team di Effenove, invece, presenta la performance tecnologica “1/16
Reloaded” con un racconto sperimentale che va dalle origine delle ombre
ai mondi digitali.
In circa 20 giorni effettivi di apertura sono stati oltre mille i visitatori
incuriositi e interessati alla mostra, tra visite guidate, partecipazione ai
laboratori ed eventi collaterali.
La mostra in futuro seguirà un tour in Italia e in Europa in spazi museali e
culturali.

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San Martino d’Agri sarà capitale per un giorno il 2 Novembre quando si terrà l’iniziativa “In viaggio nella civiltà contadina: storia e cultura di un popolo”. L’evento è organizzato dal Comune di San Martino D’Agri ed è coprodotto dalla Fondazione Matera - Basilicata 2019 nell’ambito delle iniziative “Capitale per un giorno”.

"Sarà un viaggio nel borgo antico - ha detto il sindaco Amedeo Ranucci - alla scoperta di una Lucania arcaica, della civiltà contadina, del sacro e del profano, della povertà e della solidarietà, del cibo, della tradizione, della superstizione e della magia che permeavano ogni istante della vita, tutto raccontato dai protagonisti e dagli scatti antichi di fotografi improvvisati e non".


San Martino D’Agri rientra nel progetto “ARCO - Archivio digitale di comunità” con altri 9 Comuni che insieme stanno realizzando una raccolta di foto analogiche dagli archivi privati dei cittadini che, a partire dalle rappresentazioni sacre tradizionali, raccontano, attraversano le immagini, momenti di comunità.
Il 2 Novembre il programma inizia alle ore 16:30 con le visite guidate al borgo partendo dall’infopoint situato in Largo Marconi. Dalle 18:30 c’è l’inizio del percorso fisico e sensoriale che prevede il raduno in largo Marconi con il saluto delle autorità e l’inizio della narrazione. A seguire c’è l’entrata nel percorso da via Mario Pagano verso il borgo antico con l’immersione nella civiltà contadina. Si passeggia alla scoperta dei luoghi con le scene ricostruite nelle case, nelle botteghe e nelle cantine aperte che presenteranno vari momenti di vita passata.
Il percorso si conclude con la degustazione del pranzo tipico e un concerto di musica folk lucana.

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Atlante delle emozioni delle città, progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, co-prodotto dalla Fondazione Matera – Basilicata 2019 e dall’Associazione Teatro dei Sassi, riapre in maniera straordinaria le porte de “La secretissima camera de lo core”, nei mesi di Ottobre, Novembre e Dicembre 2019.

Inaugurata lo scorso 23 Marzo presso il quarto piano della Biblioteca provinciale “T. Stigliani”, la Secretissima camera de lo Core si presenta come un labirinto espositivo interattivo che mira a realizzare una modalità inedita di visita delle città mediante l’utilizzo di una Mappa Emozionale prodotta raccogliendo le memorie e i racconti degli abitanti e degli stessi visitatori.

La mostra sarà nuovamente disponibile per i curiosi che percorreranno un particolare viaggio, espressione artistica di quattro concetti chiave: emozione, anima dei luoghi, memoria e tempo.

La Secretissima camera de lo Core sarà quindi visitabile nelle seguenti giornate: 30 e 31 Ottobre, 1,8,9,10,11,22,23 e 24 Novembre e 21,22 e 23 Dicembre.
Le giornate del Venerdì e del Sabato prevedono un solo turno pomeridiano alle ore 18, mentre le giornate della Domenica, invece, un doppio turno di visita in programma la mattina alle ore 11 e il pomeriggio alle ore 18. A ogni turno potrà entrare un massimo di 20 persone.
Nei giorni feriali, l'orario della visita è anticipato di 30 minuti.

La visita alla mostra è guidata, pertanto, è obbligatorio arrivare tra i 30 e i 15 minuti prima dell’inizio dell’evento per lasciare gli effetti personali ed effettuare la registrazione. In caso di ritardo, la partecipazione non è garantita. La durata della visita è di circa 90 minuti.

Per accedere alla mostra è necessario il Passaporto per Matera 2019 e la prenotazione, da effettuare attraverso la Piattaforma ufficiale www.materaevents.it o presso gli Infopoint di Matera 2019.

Massimo Lanzetta, direttore artistico del progetto, dichiara: “Continuiamo a ricevere tanti sguardi stupiti e felici da parte dei tanti visitatori che stanno riempiendo la Secretissima durante le aperture straordinarie. Siamo sempre più convinti che la Secretissima camera de lo Core meriti un luogo dove diventare permanente. Ci stiamo già muovendo in tal senso, infatti, attendiamo risposte concrete da parte delle istituzioni. Nel frattempo siamo molto felici di tanto successo di pubblico.”

La Secretissima camera de lo core è un lavoro corale su emozioni, anima dei luoghi e memoria, che propone una modalità inedita di visita delle città a partire dal coinvolgimento diretto di oltre trecento abitanti, le cui mappe emozionali contenenti segreti e memorie legati ai propri luoghi del cuore, hanno ispirato la creazione delle opere originali esposte – visive, letterarie e video -, realizzate da più di quaranta artisti, anche lucani. Il progetto vanta le preziose collaborazioni della coreografa tedesca Heike Hennig, dello scrittore Alessandro Baricco con la sua Scuola Holden, dell’artista Stefano Faravelli, dell costruttore di marchingegni teatrali Paolo Baroni e del regista Luca Acito.
Si ringrazia BPER Banca, gold partner del progetto.

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Nell’ambito delle attività legate al progetto Architettura della Vergogna Venerdì 25 Ottobre alle ore 17.00, presso l’Archivio di Stato, in programma l’incontro ''DESIGN and SHAME. Dalla discoteca “GoGo” alla seduta psicoanalitica collettiva.''

Architettura della Vergogna con l’Open Design School di Matera 2019 e Calia Italia racconterà le storie di design nate attorno alla "seduta psicanalitica collettiva per l'architettura Europea".
Un momento per parlare delle possibili relazioni tra ricerca, design e produzione che mette a frutto le eccellenze del territorio.
Un modo per pensare all'eredità della Capitale Europea della Cultura e alle ricchezze da raccogliere di questo viaggio ancora in corso.

L'appuntamento è in via Tommaso Stigliani 25, presso l'Archivio di Stato:
alle 17:00 visita guidata con il curatore della mostra Fabio Ciaravella (prenotazioni su This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.);
alle 18:00 approfondimento con Rita Orlando, Project Manager di Open Design School, Saverio Calia di Calia Italia e Amenta Cristina, Direttrice di produzione e accessibililty manager di Architecture of Shame.

Come riporta l’Architetto Calia ‘’Grazie allo stimolo culturale proposto da Architecture of Shame, che mi ha spinto alla ricerca di un progetto per promuovere e sostenere il nostro territorio in un anno così significativo per Matera, è nata la collezione Mater Familias di Calia Italia. Una conferma che testimonia come la cultura possa essere anche un impulso tangibile e concreto per lo sviluppo economico del territorio.’’

A Roma, in contemporanea si terrà il convegno ''LET’S TALK ABOUT SHAME!, seduta psicanalitica collettiva per l’architettura europea'', che fa tappa nel Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre.
Un convegno che vedrà la partecipazione di Mimì Coviello per Architecture of Shame, che interverrà con Stefania Consigliere, Lindsay Harris e Giovanni Longobardi presso il Dipartimento di Architettura dell'Università Roma Tre.
Distesi metaforicamente sul lettino dello psicanalista, gli ospiti saranno invitati a parlare della propria visione del rapporto tra architettura e vergogna, nel corso di una 'seduta aperta' al confronto, che si sviluppa sul limite tra intimo e collettivo, prova a sollevare 'un’intimità culturale' che appartiene a tutti e che può essere strumento per una riconsiderazione critica del rapporto tra le comunità e lo spazio abitato.

La mostra Architettura della Vergogna sarà allestita fino al 23 Novembre presso l’Archivio di Stato di Matera, nei seguenti orari di apertura:
dal Lunedì al Sabato dalle ore 10:00 alle ore 13:00;
il Martedì e il Giovedì dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 15:00 alle ore 17:00.
Per visitare la mostra è necessario essere muniti del passaporto di Matera 2019.

La mostra è un archivio, un’opera collettiva che raccoglie idee, esperienze e prospettive di artisti, architetti, attivisti, ricercatori, operatori culturali, istituzioni e intellettuali che si sono confrontati a partire dall’esempio di “vergogna ribaltata” di Matera.
Un archivio aperto sulle possibili relazioni tra architettura e vergogna in Europa con la singolare relazione che ha segnato la storia di Matera che diventa un modo per riflettere sui valori contemporanei degli europei.

Un archivio che vede i contributi di:
Federcasa, Ater Matera, Ater Venezia, Archivio di Stato di Matera, Calia Italia, Alterazioni video, Fosbury Architecture, Failed Architecture, URBZ, Farm Cultural Park, New Art Exchange, Osservatorio Migranti Basilicata, Collettivo MIC/C, Università di Zurigo, Malmo University - School of Arts and Communication (K3) Faculty of Culture and Society, ALSIA, Dana Arieli, Vita Santoro - Università della Basilicata, Tel Aviv University, KaFe:Kaunas Architecture Festival (Heritage program), Un-war space, TU Delft, Vincitori del concorso “Indagine sui Non Abitanti” Soqquadro e Scuola del Terzo Luogo, Chalmers University di Göteborg, Scuola Lacaniana di Psicoanalisi del Campo Freudiano;

Architettura della Vergogna è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 co-prodotto da Architecture of Shame e dalla Fondazione Matera Basilicata 2019.

I Sassi di Matera, definiti settant’anni fa vergogna nazionale sono ora Patrimonio Unesco.
Questa contraddizione è stata presa come spunto per riflettere sull'architettura come specchio dei valori culturali dell'intera Europa.
Attraverso le tre fasi di studio, dialogo, e azione, questo progetto ha spinto i cittadini europei a domandarsi se le architetture che viviamo ogni giorno sono vergogne di cui scoprire un potenziale positivo o, al contrario, luoghi parte della normalità da mettere in crisi.
Ecco così che l'architettura diventa metro dei valori dell'Europa contemporanea, strumento per una seduta psicoanalitica collettiva dell’architettura europea su temi attuali come le case popolari, i ghetti rurali, le opere incompiute, le periferie, i muri tra le nazioni e tutte quelle strutture che passano ogni giorno davanti ai nostri occhi senza restare realmente impresse.
Dopo aver celebrato durante le giornate di Happy Birthday Shame! il potenziale critico della vergogna per l’architettura, i materiali prodotti durante le giornate saranno raccolti nella pubblicazione L'Atlante della Vergogna e su una piattaforma online dedicata.

 

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“Comics Storytelling”: evento conclusivo della prima residenza artistica sul fumetto in Val d’Agri con il coinvolgimento della fumettista e illustratrice, Marta Baroni .

 

Si svolgerà domani, 25 Ottobre, alle ore 16.00, presso la Villa del Marchese Sanfelice, a Viggiano, l’evento conclusivo della prima residenza artistica “Comics Storytelling” sul Fumetto in Val d’Agri. L’iniziativa ha visto la presenza e il coinvolgimento di Marta Baroni, fumettista e illustratrice, che lavora principalmente per case editrici per ragazzi, magazine e brand. I suoi graphic novel “Al sole come i gatti”(2015) e “Uma del Mondo di Sotto”(2018) sono stati pubblicati dalla BAO Publishing. Nel 2011 ha fondato Tentacoli, etichetta indipendente con cui esplora la sua passione per il design, la moda e il DIY; creando fanzine, vestiti e oggetti fatti a mano. Marta è nata a Roma ma al momento vive a Bologna, dove conduce laboratori di fumetto per ragazzi e lavora all’interno del co-working Elastico.
La “Comics Storytelling” è un progetto del Programma Residenze di Matera 2019, ideato dall’ associazione culturale “Supertramp” in collaborazione con il Gruppo di Animazione Territoriale (GAT) di “CuoreBasilicata” e il patrocinio del comune di Viggiano e si configura come un nuovo modello di Residenza Artistica, finalizzato alla rigenerazione dei borghi montani attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale, delle identità locali e della comunità, filtrata attraverso lo sguardo di artisti fumettisti. Piccole storie che narrano il territorio della Val d’Agri, una “graphic novel” che guida alla scoperta dei luoghi più significativi del comprensorio valdagrino. Tra le finalità della Residenza, l’attivazione di uno scambio tra la comunità locale che offre accoglienza e gli artisti ospitati per la progettazione e la realizzazione delle opere, in un percorso di conoscenza e sperimentazione dei linguaggi creativi interpretati in chiave fumettistica.

 

 

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MATERA – DOMENICA 17 NOVEMBRE 2019

LA CORSA DEI POVERI CRISTI
Ognuno ha la sua croce, ma è pur sempre necessario correre!

La Capitale Europea della Cultura 2019 ospita la prima edizione della corsa dedicata a chi porta una croce. Un progetto partecipato e solidale che offre una soluzione ai problemi e ai drammi quotidiani

Partita su Eppela la campagna di crowdfunding

 

Correre insieme per esorcizzare i drammi quotidiani, senza distinzione di genere, razza, religione, conto corrente: d’altronde poveri cristi lo siamo un po’ tutti. È in programma domenica 17 novembre a Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, la prima edizione de “La Corsa dei Poveri Cristi”, evento podistico (non agonistico) in cui ogni partecipante corre portando con sé una croce: la sua, personale, croce. Partecipazione e solidarietà reciproca sono le parole chiave di un’idea nata dal basso con la volontà di ironizzare sulle piccole disgrazie di ogni giorno dando vita e forma, per la prima volta, alla comunità dei poveri cristi di tutto il mondo.

Simbolica la data, come simbolico è il valore della partecipazione. Il 17 novembre è la data in cui l’organizzazione propone informalmente si celebri ogni anno la giornata mondiale dei poveri cristi. La partecipazione è destinata a tutti, uomini e donne, poveri cristi e povere criste che non temono la stigmatizzazione. L’evento prevede una sessione di corsa urbana, lungo i quartieri Sassi e il piano del centro storico e una sessione extra-urbana sull’altopiano murgico. Un totale di 4 chilometri di corsa che culmineranno per l’ora del tramonto sul belvedere di Murgia Timone, ben visibile anche dal piano e dal centro storico. In entrambe le sessioni i poveri cristi correranno con una croce speciale che li accompagnerà per tutta lo loro permanenza a Matera e che riporterà il motivo che li ha spinti a partecipare. Aperta alla più ampia gamma di (in)capacità atletiche, la corsa non prevede alcun costo di iscrizione e sarà limitata, per questa prima edizione, a soli cinquanta partecipanti, selezionati da una giuria qualificata in base alle proprie croci che in questi giorni arrivano numerose al sito web dell’evento.

«Crediamo davvero che ognuno di noi abbia la propria croce e, per un giorno, invece di trascinarla e nasconderla, vogliamo esporla e correre insieme per sentirci più leggeri, per sentirci meno soli, per esorcizzare insieme le nostre disgrazie», è il commento di Luca Acito, ideatore e organizzatore della Corsa, che prosegue «A chiunque si senta come noi, in fondo, un povero cristo, chiediamo di aiutarci offrendo la propria collaborazione o il proprio sostegno economico: insieme, daremo vita alla prima edizione di un evento che vorremmo, nel tempo, diventasse un appuntamento fisso per i poveri cristi di tutto il mondo».

Partita su Eppela la campagna di crowdfunding a supporto de La Corsa dei Poveri Cristi tramite il link www.eppela.com/lacorsadeipovericristi - che vede tra i testimonial Enrique Irazoqui, indimenticabile interprete di Gesù Cristo ne Il Vangelo Secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini girato proprio nei Sassi di Matera nel 1964 - è possibile contribuire alla realizzazione dell’evento con una donazione libera, a partire da 10 Euro. Le risorse raccolte saranno utili a sostenere i costi dell’iniziativa, dalla logistica dell’evento alla sua sicurezza, fino anche alla sua promozione. Tutti coloro che aderiranno alla campagna con una donazione potranno sentirsi parte della squadra e riceveranno una simpatica ricompensa: dalla propria croce stampata sul muro di comunità al calendario dei poveri cristi, dalla sacca al cavaliere da scrivania, fino ad un soggiorno nella bellissima città di Matera in occasione dell’evento. La campagna è attiva fino a sabato 26 ottobre 2019.

I candidati a La Corsa dei Poveri Cristi possono fare domanda di iscrizione compilando il form presente sul sito web ufficiale dell’evento, www.lacorsadeipovericristi.it. Sulla stessa piattaforma sono disponibili tutte le informazioni per contribuire alla realizzazione dell’evento, offrendo il proprio tempo, la propria professionalità o un aiuto di qualsiasi altro genere.

Nato nel 2018 all’interno della Community online della Fondazione Matera-Basilicata 2019 e divenuto ben presto il più popolare tra gli utenti, il progetto rientra nel programma ufficiale di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, come Progetto di Comunità.

 

 

 

 

 

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Domenica 3 Novembre 2019, il comune di Terranova di Pollino sarà Capitale per un giorno. L’iniziativa è coprodotta da Comune di Terranova di Pollino e Fondazione Matera Basilicata 2019 nell’ambito del programma di Matera capitale europea della cultura 2019.
Dal primo pomeriggio fino in tarda serata sarà protagonista di una giornata dedicata alla cultura, alle tradizioni e all’ ospitalità.
Il programma avrà inizio alle ore 15.00 presso la Piazzetta delle Centenarie, con un raduno allietato dalla musica degli organetti e con la partecipazione di un giovanissimo gruppo di suonatori del posto. Successivamente si raggiungerà l’ ingresso del Municipio per l’ inaugurazione del Murales raffigurante un’ immagine di suonatori di Terranova di Pollino, realizzato dall’artista Luciano La Torre con Tiziana Bruno,
Le attività proseguiranno con “ NATURALMENTE … PERCORSI DI FEDE “
visite guidate con guide ufficiali del Parco Nazionale del Pollino, da
effettuare nel centro urbano del paese, fino ad arrivare in Piazza
Virgallita, dove sono previste delle rappresentazioni sugli usi, costumi
e danze del territorio.
Ad accogliere turisti e viaggiatori, grandi e piccoli saranno anche le
Associazioni Terranovesi e gli artigiani locali che presenzieranno in
piazza, per tutta la giornata con degli stand, con musica e con
laboratori sulla costruzione della zampogna.
E’ previsto anche un momento istituzionale per i saluti delle autorità
presenti.
Presso la Sala Agorà saranno effettuate a ciclo continuo delle proiezioni
video sulla natura e cultura di Terranova di Pollino, sui geositi dei
percorsi mariani e del cortometraggio “ IN CAMMINO CON MARIA “
presentato già dai comuni di San Severino Lucano ed Episcopia,
partners del progetto denominato “ IN CAMMINO CON MARIA” di cui
Terranova di Pollino Comune capofila.
Un progetto su una tradizione antica ma che oggi attrae ancora molti fedeli e visitatori.
Nel tardo pomeriggio si avrà la possibilità di degustare diversi prodotti
tipici preparati dagli operatori turistici del paese.
La giornata si concluderà con un concerto di musica popolare del
Gruppo Suoni e Totarella che avrà inizio alle ore 20.00.

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dal 24 ottobre al 4 novembre in occasione del Festival della Scienza

Dopo l’esordio a Matera nella Chiesa di Santa Maria de Armenis e la successiva tappa potentina del Moon (in occasione del Festival “La città delle infanzie”), M.E.M.O.RI. ovvero il Museo Euro-Mediterraneo dell’Oggetti RIfiutato, farà tappa a Genova nell’ambito della XVI edizione del Festival della Scienza.

Il Festival della Scienza di Genova è un evento di rilievo internazionale che ad oggi ha superato i tre milioni di visitatori e vanta tra i propri ospiti ben 24 premi Nobel.

M.E.M.O.RI. sarà ospitato presso l'Oratorio della Commenda di Pré dal 24 ottobre al 4 novembre e accoglierà visitatori di tutte le fasce d'età.

Coprodotto da La luna al guinzaglio e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 quale progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 e sostenuto dal fondo etico BCC Basilicata, M.E.M.O.RI. non si struttura esclusivamente su una dimensione espositiva, ma anche su una serie di esperienze ludiche che daranno vita a un gioco da tavolo per ragazzi. Sarà così Genova l'occasione per realizzare dei play test in vista del lancio del gioco che a partire dal mese di gennaio sarà giocato presso altri musei e spazi culturali in Italia e all'estero.

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26 ottobre 2019, Sala Consiliare del Comune di Trivigno
Da Trivigno a Hollywood. R. Vignola e R. Brindisi: un oceano di emigranti illustri
La "Capitale della Cultura per un giorno" celebra il regista del muto e il console italiano a Boston con mostre, installazioni e analisi tematiche

Il 26 ottobre Trivigno "Capitale della Cultura per un giorno" decide di omaggiare due personalità illustri, con natali locali e successo al di là dell'oceano, l'attore e regista del cinema muto Robert Vignola e il console italiano a Boston Rocco Brindisi. La giornata, coprodotta dal Comune di Trivigno con la Fondazione Matera Basilicata 2019 nell’ambito del progetto “Capitale per un giorno”, si svolge all'interno della Sala del Consiglio comunale con un programma che inizia alle ore 11:30 quando c'è l'apertura di mostre, installazioni e proiezioni dedicate ai due personaggi. Dalle 17 si forma un tavolo di discussione che vede la partecipazione dello storico dell'emigrazione Toni Ricciardi, del Direttore della Lucana Film Commission Paride Leporace, del proprietario dell'archivio appartenuto al console, Dino Basilissi, di Sara Lorusso della effenove Srls, della discendente Brindisi, Miriam Brindisi e dello scrittore Gianrocco Guerriero. Al tavolo modera la giornalista Carmensita Bellettieri. La serata si chiude con la degustazione raccontata "Sapore di casa. Menu dell'emigrante", a cura del blog FoodFileBasilicata e realizzata dalla chef Annalaura Tammone. All'interno delle celebrazioni anche la presentazione della targa dedicata ai due emigranti illustri, realizzata dagli artisti Vito Palladino e Rocco Monteleone. Il tutto sarà allietato dagli intermezzi musicali del cantautore Antonio Nicola Bruno.

Nel dettaglio
Per "Capitale della Cultura per un giorno" Trivigno, in coproduzione con la Fondazione Matera Basilicata 2019, vuole affrontare un tema molto attuale, quello dell'emigrazione, che ha procurato "cervelli in fuga" già nel passato, come il regista Vignola e il console Brindisi, e vede proprio nel presente una nuova emorragia di risorse intellettuali e lavorative che mette a serio rischio la sopravvivenza non solo di Trivigno stesso, ma di tanti altri piccoli borghi dell'Appennino Lucano. Trivigno come Capitale della Cultura per un giorno vuole onorare i due emigranti illustri e, contemporaneamente, tramite loro, desidera celebrare anche tutti i giovani e meno giovani trivignesi che non abitano più in paese. Questo doppio binario, tra il presente e il passato, è declinato nel percorso che si apre dalle 11:30 all'interno della Sala Consiliare del Comune: si parte con la mostra documentaria dell'Archivio Rocco Brindisi, gentilmente resa disponibile dal Museo dell'Emigrazione Lucana di Lagopesole; ci si sofferma sull'installazione "Senza Parole" delle locandine cinematografiche dei film di Robert Vignola, per finire con la videoinstallazione il "Popolo migratore" realizzata con i contributi video di quanti oggi si trovano lontani dal loro paese d'origine.
Alle 17 la proiezione del documentario “Rocco Brindisi, illustre emigrante da Trivigno” di Carmensita Bellettieri e Raffaele Cutolo, prodotto dalla società di comunicazione Filomedia, sulla figura del console Brindisi e la sua dedizione in difesa degli immigrati italiani a Boston, tra cui anche Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. Aprono il tavolo i saluti del sindaco, l'Ing. Marco Guarini. Subito dopo, il professore dell'Università di Ginevra, Storico dell'Emigrazione e autore di diverse opere nazionali e internazionali sulla storia delle migrazioni, Toni Ricciardi affronta rapidamente il tema de “L’emigrazione italiana tra XIX e XX secolo. Il caso Sacco e Vanzetti”. Segue “Un archivio, un amore” di Dino Basilissi, colui che per un immenso affetto verso la sua "pedagoga" Sofia Buonamici, moglie di Rocco Brindisi, ha conservato e permesso la conoscenza del console trivignese, di cui i concittadini avevano perso traccia e memoria. Per rinnovare il ricordo dell'origine e dell'infanzia anche il racconto “La mia famiglia: i Brindisi” di Miriam Brindisi, nipote di Rocco.
E' il momento di presentare alla cittadinanza la targa celebrativa in onore di Robert Vignola (Trivigno, 5 agosto 1882 – Hollywood, 25 ottobre 1953) e Rocco Brindisi (Trivigno 25 maggio 1860-Boston 14 dicembre 1936) realizzata dagli artisti Vito Palladino e Rocco Monteleone.
E' tempo di chiudere lo spazio di discussione dedicato al console di Trivigno e di aprire quello dedicato al prolifico regista, nonché attore, Robert G. Vignola già molto noto a Hollywood all'alba della "Decima Musa", ancora muta appena nata. Nella "fabbrica dei sogni" il suo ruolo più memorabile è Giuda Iscariota nel primo film dedicato alla vita di Gesù di Nazareth (From the Manger to the Cross, 1912), nella sua sconfinata filmografia la regia più celebre è When Knighthood Was in Flower (1922), che rese la protagonista Marion Davies una star. La discussione dedicata a Robert Vignola parte dal Direttore della Lucana Film Commission, Paride Leporace, che illustra il potenziale insito nel cinema per la valorizzazione territoriale. "Il cinema, un ottimo strumento per valorizzare le radici di un luogo" è un'esplorazione delle innumerevoli produzioni cinematografiche realizzate in Basilicata, da Francesco Rosi a Pasolini, dalla Wertmüller a Gibson: grandi nomi che, con grandi opere, hanno reso il paesaggio un protagonista essenziale, unico e partecipe all'essenza stessa della narrazione. Fino ad arrivare all'oggi, in cui il genio smisurato e introspettivo di Terrence Malick sceglie ancora Matera per il suo ultimo film. I luoghi della Basilicata come set cinematografici ma anche come "matrici" di grandi registi, quale è Bernalda per Coppola o Trivigno per Vignola. E lì dove si trova la "culla" del genio si può costruire un "tempio" di memorie o di sogni, a partire da un festival fino all'idea coppoliana di un resort dedicato al cinema. Al Direttore della Film Commission segue la giornalista Sara Lorusso di effenove Srls, già co-regista di un documentario dedicato al cineasta di origine trivignese e, in questa sede, relatrice del tema “Robert Vignola, innovatore del cinema muto e custode delle origini”. Chiude il racconto su Vignola lo scrittore e giornalista Gianrocco Guerriero, autore del romanzo "La donna di rugiada" dedicato all'attrice del muto per la quale è stato coniato il termine "diva" e "divismo" , “La figura di Lyda Borelli e il fenomeno del divismo dalla Basilicata al mondo”. Gli intermezzi saranno impreziositi dal raffinato talento musicale del cantautore Antonio Nicola Bruno.
Trivigno "Capitale della Cultura per un giorno" saluta i suoi ospiti con "Sapore di casa. Il menu dell'emigrante": una degustazione raccontata dal blog FoodFileBasilicata dei cibi lucani che hanno contribuito a conservare l'identità dei nostri emigrati negli USA e a creare i piatti icona della nostra terra. Una parte del racconto è dedicato al prezioso diario manoscritto di una famiglia trivignese emigrata a Chicago: un generoso dono dei genealogisti Valery Fortney e Bryan Schneider, che dagli USA si sono trasferiti a Trivigno. La degustazione è realizzata dalla chef Annalaura Tammone che, con creatività e fantasia gastronomica, trasforma i piatti simbolo della lucanità in un simpatico fingerfood.

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15 Novembre 2019 > 20 gennaio 2020

 

Dal 15 novembre alle ore 18.30, la Fondazione SoutHeritage apre al pubblico PADIGLIONI INVISIBILI: Beyond Heritage Fixing, presentazione pubblica dei progetti finali dei partecipanti del progetto PADIGLIONI INVISIBILI, focalizzato sullo studio dell’architettura scavata e ipogea di Matera attraverso l’intervento artistico pluridisciplinare. Il progetto è coprodotto con Fondazione Matera-Basilicata 2019 nel quadro del programma ufficiale Matera 2019 Capitale Europea della Cultura, in partnership con ENSA - École Nationale Supérieure d'Art di Bourges, Francia; Global Grand Central di Stoccolma, Svezia; BAICR Cultura della Relazione e Human Ecosystem Relations di Roma.

L’architettura scavata e ipogea, precisamente il sistema di cisterne sotterranee risalenti al XV secolo, costituiscono il soggetto visivo, spaziale e strutturale del progetto Padiglioni Invisibili, che indaga la responsabilità e le possibilità dell’estetica, dell'architettura e della ricerca umanistico-scientifica nel processo di creazione, la rigenerazione e rifunzionalizzazione dei luoghi.

Il progetto Padiglioni Invisibili offre ai visitatori l’opportunità di esperire le variabili spaziali e temporali di una parte rappresentativa del “patrimonio territoriale” della città di Matera. Un patrimonio che la Fondazione SoutHeritage sta attualizzando e valorizzando, sia attraverso il restauro e la riattivazione degli spazi, sia attraverso la produzione di opere e progetti in situ.

La mostra offre ai visitatori la possibilità di un’immersione emozionale e sensoriale nel “mondo di sotto”, risignificato in termini spaziali e simbolici, analogici e digitali attraverso l’interazione tra arte, architettura, scienza e nuove tecnologie su cui si basano i progetti di Angelo Vermeulen e Nils Faber (BE) – SEADS collective; Giuseppe Fanizza e Matteo Balduzzi (IT); Eric Aupol, Thomas Bontemps, Ferenc Gróf, Kyo Kim, Clara Noseda(ENSA, Bourges); Lucio Fumagalli e Gabriella Gilli (IT). Allestiti nei suggestivi ambienti ipogei di Palazzo Viceconte, i progetti intendono suggerire ipotesi di rifunzionalizzazione degli spazi ipogei attraverso il superamento della logica binaria che separa il visibile e l’invisibile, il fisico e il trascendentale, il naturale e il culturale. Essi ci portano a riflettere sulla scala della nostra visione, sulla dimensione di limite e di soglia, sull’intangibilità del paesaggio urbano e rurale e la tangibilità delle risorse sotterranee, e sulle antiche proprietà spaziali e culturali ipogee come fattori privilegiati per sperimentare i luoghi del futuro.

Il progetto, ideato, coordinato e diretto da Giusy Checola e Angelo Bianco, con la consulenza di Philippe Nys, filosofo e studioso di ermeneutica dello spazio e del paesaggio, ricercatore presso l'unità AMP – Architecture Milieu Paysage dell' École Nationale Supérieure d'Art Paris-La Villette, invita i visitatori ad abitare temporaneamente alcuni dei luoghi nascosti che, sebbene invisibili, caratterizzano le questioni fondanti e infrastrutturali che hanno fatto di Matera una città-laboratorio nei campi dell’architettura, dell’urbanistica, delle scienze sociali e dell’antropologia culturale, inteso come base imprescindibile di elaborazione critica, teorica e sperimentale dei futuri possibili di questi luoghi.

 

La terza sessione pubblica del progetto Padiglioni Invisibili prevede:

 

GEOTRAUMA LAB
Geotrauma Lab è un progetto di Angelo Vermeulen (biologo, artista, ricercatore in space systems) e Nils Faber (designer, artista concettuale, 3D Generalist), entrambi membri del collettivo SEADS (Space Ecologies Art and Design). Geotrauma Lab ha l'obiettivo di esplorare il futuro dell'umanità nello spazio dall'interno di un antico ipogeo. Grazie alle loro proprietà geologiche e morfologiche, gli spazi sotterranei di Matera sono adatti a testare la progettazione degli spazi abitativi in altri corpi planetari del Sistema Solare, come la Luna o Marte. Geotrauma Lab si compone di una performance e da una geoarchitettura temporanea, installata nelle cisterne sotterranee di Palazzo Viceconte. L'installazione geoarchitetturale si propaga strutturalmente dall'interno della sala espositiva nel cuore di una delle antiche cisterne, e opera come spazio interstiziale, sospeso tra dimensioni sia contemporanee che storiche.
È all'interno di questo terzo spazio che il pubblico dialogherà sul futuro lontano con Vermeulen. Attraverso questi dialoghi, gli abitanti e i visitatori di Matera saranno invitati a contribuire alle indagini sulla stratificazione della conoscenza e sull'estrapolazione speculativa che la dimensione ipogea suscita. Vermeulen vivrà in isolamento all'interno della cisterna per l'intera durata della performance. Lavorerà, coltiverà cibo, mangerà e dormirà, in riferimento alle condizioni di isolamento dei colori spaziali. Durante il soggiorno ipogeo, le informazioni raccolte attraverso i dialoghi verranno archiviate, annotate e elaborate dall'artista per la produzione di opere che saranno fruibili dopo la performance. Attraverso il dialogo Geotrauma Lab "pre-mette in atto" la colonizzazione dello spazio nella terza città più antica del mondo continuativamente abitata, rigenerandolo come prototipo del futuro lontano dell'umanità.

 

PHREATIC BANK
Progetto collettivo elaborato dal gruppo di lavoro proveniente dall'ENSA – École Nationale Supérieure d'Art di Bourges in Francia (in ordine alfabetico: Eric Aupol, Thomas Bontemps, Ferenc Gróf, Kyo Kim, Clara Noseda), è una struttura site-specific sviluppata sulla condizione aporetica della geologia dell'area materana. Tale condizione si realizza quando diverse ipotetiche “verità” di un luogo entrano in contatto o conflitto tra loro: in questo caso, quando all'aridità visiva del paesaggio materano e regionale, che caratterizza la sua immagine nel mondo e segna una forma appartenenza alla regione del Mediterraneo, corrisponde dal punto di vista geografico e geologico al suo contrario, ossia a una grande ricchezza di acqua di ben quattro fiumi, simbolo dello stemma della regione Basilicata, oggi imbrigliata in un sistema di tre dighe costruito dal 1955 al 1983. Phreatic Bank è una scultura, un’installazione e un database allestita negli spazi ipogei di Palazzo Viceconte, dedicato agli “studi freatici” e all’acqua come elemento geologico, metaforico e geopolitico.

 

ISTITUTO POPOLARE PANORAMA
Un progetto dell’artista Giuseppe Fanizza con la collaborazione di Matteo Balduzzi, curatore del Museo di Fotografia MuFoCo di Milano, è un esperimento di riappropriazione della narrazione del paesaggio materano da parte delle comunità che lo abitano. Il lavoro intende promuovere una riflessione sull'esplosione esponenziale delle immagini digitali scattate da visitatori, turisti e “cittadini temporanei” di Matera, sulla bellezza / sui fattori estetici e visivi del paesaggio urbano, rurale e periurbano come collettore di approvazione e di consenso ai fini della costruzione di una identità digitale dei luoghi. Il progetto è stato concepito in continuità con Azure Watch, esperienza realizzata da Giuseppe Fanizza a Malta nell'ambito del programma de La Valletta 2018, unendo idealmente due regioni del Mediterraneo che affidano al turismo di massa una parte significativa dello sviluppo economico e delle trasformzioni sociali e culturali, in chiave territoriale e regionale.

 

TESSUTI DIGITALI
Un contributo per una progettualità̀ non invasiva ma pervasiva ideato e sviluppato da Lucio Fu-magalli, Presidente dell’Istituto Nazionale di Sociologia Rurale nonché co-fondatore di 4changing,
società focalizzata sull’analisi di big data e sulla Data Science, Docente presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università “Sapienza” di Roma, e da Gabriella Gilli, psicologa, Professoressa di Psicologia Generale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e studiosa di Neuroscienze affettive.
Tessuti Digitali costituisce un’occasione privilegiata per osservare le evoluzioni emozionali manifestatisi tra centinaia di migliaia di conversazioni digitali da e verso Matera, rivelando sistemi e tessuti relazionali invisibili che pure costituiscono le mappe relazionali locali-globali del presente e potenzialmente quelle del futuro prossimo. Come l’acqua, tali sistemi spesso sono celati e conservati nel sottosuolo, rimanendo sostanzialmente sconosciuti. Con il supporto di dispositivi tecnologici di ultima generazione, sarà possibile conoscere i giacimenti digitali della città e le sue insospettabili connessioni regionali e internazionali; sarà possibile rivelare progressivamente le mappe relazionali ed emozionali del luogo, e i flussi cognitivi e comportamentali, al fine di alimentare ricerche e strategie spaziali, culturali, economiche e sociali nel prossimo futuro.

 

 PADIGLIONI INVISIBILI: Beyond Heritage Fixing

 

Un progetto
Matera Capitale Europea della Cultura 2019
Co-prodotto da
Fondazione SoutHeritage per l’arte contemporanea e Fondazione Matera-Basilicata 2019
Direzione artistica
Angelo Bianco
Direzione scientifica
Giusy Checola
Coordinamento
Roberto Martino
Con il contributo di
Francesca De Michele
Beatrice Lomurno
Prodotto in partnership con
ENSA National Art School of Art / Bourges_F
BAICR cultura della relazione / Roma_I,
Global Grand Central / Stockholm_S
Human Ecosystem Relations / Roma_I
Con il sostegno di
Palazzo Viceconte Cultura / Matera_I
Bgreen – agricoltura e partecipazioni / Matera_I
e del fondo etico
BCC – Banca di Credito Cooperativo – Basilicata
Formato
mostra
Allestimenti
L’Île Studio
Sede
Museo per la Fotografia “Pino Settanni” – Palazzo Viceconte
Via S. Potito 7, Matera
Inaugurazione
venerdì 15 novembre ore 18.30
Periodo
16 novembre 2019 > 19 gennaio 2020
Orari
mercoledì > domenica – h. 10>13, 17>20
Biglietti
ingresso con “Passaporto Matera2019” acquistabile presso il punto informativo Matera2019 in V. Lucana 125 a Matera oppure online all’indirizzo www.ticketone.it/tickets.html?affiliate=ITT&erid=2344222&doc=artistPages/tickets&action=tickets&fun=artist&language=it
Come arrivare
Area soggetta a ZTL. Si consiglia di parcheggiare presso parcheggio Via P. Vena e raggiungere P.zza Duomo - V. San Potito a piedi.
Data la natura degli spazi architettonici, il percorso di visita richiede di affrontare alcuni piani di scale.
Info
www.southeritage.it - This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. - 0835 240348
TW / southeritage
FB / fondazione southeritage
IG / fondazione_southeritage

 

 

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CULTI – esperienze creative

Pinacoteca Urbana

Rappresentazione e allestimento della tradizione storico-culturale del Comune di Cancellara(PZ) dell’arte e dell’artigianalità del posto. Un racconto visivo ed immersivo all’interno del borgo e delle sue tradizioni socio-culturali. Ambienti e “living” a cielo aperto accompagnati da musica ed intrattenimento.

 

Sabato 7 Settembre 2019, inizio ore 18.00, presso il Municipio di Cancellara CULTI – esperienze creative coprodotto da Comune di Cancellara e Fondazione Matera Basilicata 2019 per Capitale per un giorno nell’ambito del programma di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 daranno vita ad una pinacoteca urbana incentrata sull’artigianalità e le tradizioni storico-socio-culturali del posto.

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Case palazziate, ipogei e forno di vicinato della Fondazione Sassi

via San Biagio, via San Giovanni Vecchio e via San Pietro Barisano

Rione Sasso Barisano - Matera

 

Inaugurazione venerdì 11 ottobre ore 18:30

Sala convegni Fondazione Sassi

 

Organizzato e promosso da Fondazione Sassi, in coproduzione con la Fondazione Matera-Basilicata 2019, il Festival La Terra del pane è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, tema: Radici e Percorsi.

Partendo dal pane e dalla terra, tratti distintivi della città di Matera, il Festival La Terra del pane mira a esaltarne il profilo culturale e antropologico, mediante il racconto con testimonial d'eccezione, la declinazione su diversi codici artistici e con i Laboratori del pane.

 

Settantuno appuntamenti in dieci giorni, da venerdì 11 a domenica 20 ottobre, per scandagliare, nei diversi linguaggi dell'arte e con incontri con critici d'arte, esperti di marketing, artisti, giornalisti, scrittori, antropologi, performer e testimoni della vita nei Sassi, due temi: il pane e la terra, i due elementi che maggiormente caratterizzano la Capitale Europea della Cultura 2019, Matera.
Il pane e la terra sono i due assi portanti su cui si sviluppa il Festival La Terra del pane. Organizzato e promosso da Fondazione Sassi, in coproduzione con la Fondazione Matera-Basilicata 2019, il Festival La Terra del pane è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, tema: Radici e Percorsi.

Partendo dal pane e dalla terra, tratti distintivi della città di Matera, il Festival La Terra del pane mira a esaltarne il profilo culturale e antropologico, mediante il racconto con ben 75 testimonial d'eccezione, due mostre, una con l'Istituto Luce Cinecittà e una con l'Università degli studi di Basilicata, una produzione teatrale realizzata appositamente per il festival dal Teatro delle Ariette, tre convegni, una performance, incontri con gli chef, proiezioni di film, interventi musicali e con i Laboratori del pane. Vera esperienza di visita i Laboratori del pane raccontano, per un pubblico di grandi e piccini con appuntamenti quotidiani alle 10 e alle 17 , l'antica arte dei fornai dei Sassi e aneddoti della civiltà contadina.

Un Festival multidisciplinare La Terra del pane che sarà inaugurato, venerdì 11 ottobre alle 18:30 nella sala convegni, con la presentazione del numero zero della rivista letteraria Pantagruel. Edita da La nave di Teseo, la rivista-libro ospita testi inediti di autori italiani e internazionali, in numeri monografici dedicati a temi che intrecciano arti, discipline, saperi. Il numero zero del quadrimestrale ha per tema il pane e come curatori Elisabetta Sgarbi, direttore generale e editoriale della casa editrice, e il presidente della Fondazione Sassi Vincenzo Santochirico.

Autori di questo numero sono: Fulvio Abbate, Gaetano Cappelli, Ermanno Cavazzoni, Ivan Cotroneo, Roberto Cotroneo, Francesca d'Aloja, Dente, Eliana Di Caro, Andrea Di Consoli, Massimo Donà, Claudia Durastanti, enrico ghezzi, Yervan Gianikian, David Grieco, Eberhard Jungel, Camillo Langone, Lucrezia Lerro, Elena Loewenthal, Giuseppe Lupo, Francesca Manfredi, Andrea Moro, Raffaele Nigro, Antonio Rezza, Vittorio Sgarbi, Mariolina Venezia, Massimo Zamboni. Scrittori e intellettuali che saranno ospiti del Festival La Terra del pane nei 10 incontri denominati I racconti del pane che si svolgeranno ogni giorno alle 19.
Roland Sejko è il curatore della mostra, ideata e realizzata dall'Archivio Storico Istituto Luce-Cinecittà, Io sono una forza del passato. Fotografie di Mario Garubba, Domenico Notarangelo, Pino Settanni e video di Giuseppe De Seta raccontano il mondo contadino, un passato, dirla sempre con Pasolini, "motivato dall'esigenza di non perdere le nostre radici". La mostra Io sono una forza del passato sarà inaugurata sabato 12 ottobre, alle ore 18, nella sala esposizioni.

Il senso del pane. Le mani, il fuoco, la tavola, a cura di Mario Turci in collaborazione con l'Università degli Studi della Basilicata e cinque musei etnografici d'Italia, è la mostra che sarà inaugurata lunedì 14 ottobre, alle 17:30, negli ipogei della Fondazione Sassi. Un contributo

dell'etnografia e dei suoi sguardi sul pane ed anche un'espressione dei musei etnografici nella loro

continua tensione ad essere luoghi di riflessione sul contemporaneo.

"Il pane sporco e il pane pulito" è un momento di incontro e riflessione, affidato al padre francescano Enzo Fortunato, che si terrà domenica 20 ottobre alle 12 nella sala conferenze della Fondazione Sassi.

Nel programma del Festival La Terra del pane anche incontri con gli chef: Vitantonio Lombardo, Stella Michelin a Matera, sabato 19 ottobre alle 11 unirà il cibo all'arte, e show cooking con Nicola Popolizio, il 15 ottobre alle 17:30 e Francesco Abbondanza, il 17 ottobre alle 17:30.

Di rilievo gli appuntamenti realizzati in collaborazione con Assitol, Alsia e UNA l'associazione nazionale dei comunicatori. Tre convegni che puntano alle prospettive di sviluppo e alla valorizzazione del territorio. Il 15 ottobre, alle 11:30, nella Sala Conferenze, l'Associazione Italiana delle Industrie Olearie, Assitol, terrà un convegno sul tema "Pane&Olio". Interverranno la presidente del gruppo Olio d'oliva Assitol, Anna Cane, il presidente di Aibi, Palmino Poli, la professoressa Maria Giuseppina Muzzarelli, docente di Storia Medievale e Storia delle Città dell'Università Alma Mater di Bologna e di Andrea Poli, presidente della Nutrition Foundation Italy. Il convegno sarà moderato dal giornalista Attilio Romita.

Con l'ALSIA, l'Agenzia lucana di sviluppo e di innovazione in agricoltura, ci sarà un momento di confronto, con i referenti regionali delle Fattorie didattiche delle regioni Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Liguria, Puglia, Sardegna e Veneto, sul tema "pane e territorio". I comunicatori aderenti a UNA, venerdì 18 ottobre alle 15, tratteranno il tema "Territorio, comunicazione e cultura per l'eccellenza".

 

Per maggiori informazioni sugli appuntamenti del festival, per conoscere i protagonisti:

https://www.festivaldellaterra.it/

 

L'accesso ad alcuni eventi è consentito solo con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione su Matera Events (https://www.materaevents.it/festival/330/la_terra_del_pane_-_il_festival/1 )

o presso l'Infopoint di Matera 2019.

 

Informazioni:

Organizzato e promosso dalla Fondazione Sassi il Festival La Terra del pane è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, in coproduzione con la Fondazione Matera-Basilicata 2019, tema: Radici e Percorsi.

 

Festival La Terra del pane

Da venerdì 11 a domenica 20 ottobre 2019

Inaugurazione venerdì 11 ottobre 2019

Sala conferenze della Fondazione Sassi

Rione Sasso Barisano - Matera

 

Tel. +39 0835 333348

Web: https://www.fondazionesassi.org/

https://www.festivaldellaterra.it/

 

Facebook: https://www.facebook.com/FondazioneSassi/

Hashtag: #fondazionesassi #terradelpane #matera2019 #openfuture

 

 

Sissi Ruggi

addetto stampa

Fondazione Sassi

 

Per contatti e ulteriori informazioni

333.47.42.509

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IL 10 OTTOBRE APPUNTAMENTO A ROMA AL TEATRO ARGENTINA

Si sono concluse le riprese del film di Milo Rau a Matera con le ultime due performance pubbliche de Il Nuovo Vangelo, parte del progetto di Matera 2019 "Topoi. Teatro e Nuovi Miti" co-prodotto, fra gli altri, da Consorzio Teatri Uniti di Basilicata e Fondazione Matera Basilicata 2019.

Due giorni intensissimi (il 5 e 6 ottobre) che hanno visto cittadini e turisti avvicinarsi con grande cusioristà al set e prendervi parte in alcuni momenti su richiesta dello stesso Milo Rau che, nel suo lavoro, vuole avvicinare l'esperienza di Cristo a quella della società moderna.

Condannato dalle autorità religiose, quindi consegnato al potere mondano e a Ponzio Pilato (Marcello Fonte), Gesù (Yvan Sagnet) rifiuta di cambiare le sue convinzioni, viene torturato e condannato a morte. Viene quindi condotto attraverso la città fino alla croce attraverso la sua via crucis a cui hanno preso parte attori, comparse e pubblico locale.

Una Via Crucis che ha ripreso completamente il tragitto della via crucis pasoliniana del Vangelo secondo Matteo e in cui il Sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri ha interpretato il ruolo di Simone di Cirene portando sulle sue spalle la croce.

Le scene della Passione nel progetto di Rau sono dominate da un realismo politico: la sofferenza di Gesù è spinta all'estremo. Le accuse da parte di Ponzio Pilato e dei sacerdoti del tempio sono tratte solo parzialmente dalla Bibbia e si riferiscono invece chiaramente alla situazione disumana dei profughi. Così le reazioni degli spettatori (i turisti, la "borghesia europea") diventano tema stesso di discussione.

Nel cast di Rau anche l'attrice rumena Maia Morgenstern nel ruolo di Maria come nella "Passione" di Mel Gibson; il sacerdote eritreo Mussie Zerai impegnato in attività di salvataggio dei migranti nel Mar Mediterraneo nel ruolo di Giuseppe d'Arimatea e Enrique Irazoqui, conosciuto per essere stato Gesù nel lavoro di Pier Paolo Pasolini nel ruolo di Giovanni Battista.

Struggente la scena della crocifissione, girata sul Belvedere Murgia, nello stesso scenario utilizzato da Gibson e Pasolini.

Il progetto, che unisce teatro, cinema e una campagna politica, arriva adesso alla fase finale con l'assemblea politica a Roma il prossimo 10 ottobre al Teatro Argentina (sold out).

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Fra gli interpreti il sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, e l'attore Marcello Fonte. Riprese e performance pubbliche il 5 e il 6 ottobre.

Il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri interpreterà il ruolo di Simone di Cirene; l'attore rivelazione del cinema italiano Marcello Fonte assumerà il ruolo di Ponzio Pilato; e l'attrice rumena Maia Morgenstern sarà Maria come nella "Passione" di Mel Gibson, mentre il sacerdote eritreo Mussie Zerai impegnato in attività di salvataggio dei migranti nel Mar Mediterraneo sarà presente nel ruolo di Giuseppe d'Arimatea. Sono solo alcuni componenti del cast del film di Milo Rau che continuerà ad essere girato a Matera il 5 e il 6 ottobre nelle ultime due performance pubbliche del progetto Il Nuovo Vangelo parte del progetto Topoi. Teatro e Nuovi Miti co-prodotto da Consorzio Teatri Uniti di Basilicata e Fondazione Matera Basilicata 2019. Per interpretare Giovanni Battista, il regista svizzero ha richiamato l'attore spagnolo Enrique Irazoqui, conosciuto per essere stato Gesù nel lavoro di Pier Paolo Pasolini (non presente in questi giorni a Matera).

Il progetto, che unisce teatro, cinema e una campagna politica, arriva adesso alla fase cruciale della sua realizzazione con la seconda grande ripresa in pubblico: Gesù è condannato dalle autorità religiose, quindi consegnato al potere mondano. Gesù, che rifiuta di cambiare le sue convinzioni, viene infine torturato e condotto attraverso la città fino alla croce. Il suo arresto e la sua condanna saranno filmati in Piazza San Pietro Caveoso (sabato 5 ottobre, dalle 10:00) mentre la crocifissione sarà filmata nel Parco della Murgia (6 ottobre, dalle ore 15:00), prima dell'atto finale previsto per il 10 ottobre al Teatro Argentina di Roma.

Le scene della Passione nel progetto di Rau sono dominate da un realismo politico: la sofferenza di Gesù sarà spinta all'estremo. Le accuse da parte di Ponzio Pilato e dei sacerdoti del tempio sono tratte solo parzialmente dalla Bibbia e si riferiscono invece chiaramente alla situazione disumana dei profughi. Così le reazioni degli spettatori (i turisti, la "borghesia europea") diventano tema stesso di discussione.

Qui di seguito il programma. In allegato un'intervista a Ariane Bieou (Fondazione Matera Basilicata 2019), Francesca Lisbona (Consorzio Teatri uniti Basilicata) e al regista Milo Rau in cui si spiega il progetto dal punto di vista culturale, artistico e sociale. L'intervista è libera da diritti e può essere utilizzata in qualunque modo.

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Sarà inaugurata venerdì 11 ottobre 2019 alle ore 19:00 nel suggestivo contesto rupestre della Chiesa di Santa Maria de Armenis a Matera, la mostra 1/16” Origin, nata nell’ambito del progetto Formula Cinema di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotta da Allelammie, Fondazione Matera Basilicata 2019 e Lucana Film Commission, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino e il CineParco TILT.

La mostra sviluppa il tema del dossier di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 “Riflessioni e Connessioni” e partendo dal film partecipato “Marghe e sua madre” diretto dal maestro del cinema iraniano Mohsen Makhmalbaf - realizzato in Basilicata- ripercorre e reinterpreta i set/location del film rileggendone il paesaggio.
Una mostra di opere ispirate al pre-cinema che vuole trasmettere al visitatore il senso di stupore e di curiosità dell’effetto apparente delle immagini in movimento attraverso l’interazione e la fruizione delle opere e dei meccanismi realizzati quali la camera oscura, lo zootropio, il fenachistoscopio, il taumatropio, il folioscopio.
1/16’’ è il tempo necessario al nostro occhio per generare sulla retina l’effetto “ingannevole” della sovraimpressione e del movimento, il big bang da cui è scaturita la narrazione filmica.
Questi i riferimenti che hanno ispirato nove artisti internazionali (Antonio Andrisani, Anna Budanova, Aurore Èmaille, Domenico Dell’Osso, Maria D’Anna, Silvio Giordano Olga Poliektova, Tatiana Poliektova, Rosita Uricchio) alla realizzazione di opere relative a quella che era la forma di divertimento precedente al cinema raccontando la dimensione dei luoghi e dei non luoghi come processo di riflessione collettiva.

La mostra 1/16” Origin è un tuffo nel passato, un viaggio nel tempo in grado di regalare al pubblico sogni e suggestioni, quegli stessi sentimenti che lo avrebbero attratto in seguito con la nascita del cinema.

 

 

1/16” ORIGIN – EXHIBITION
Chiesa Santa Maria de Armenis, Sasso Caveoso, 75100 Matera.
11 ottobre – 10 novembre 2019

Ingresso Libero
Orari apertura da mercoledì a domenica 10 - 13 / 15-19
Incluso nel Passaporto per Matera 2019

 

A cura di Claudia D’Anna – Rocco Calandriello

Anna Budanova (Russia)
Antonio Andrisani (Italia)
Artisti partecipanti Aurore Émaille (Francia)
Maria D’Anna (Italia)
Domenico Dell’Osso (Italia)
Olga Poliektova (Russia)
Rosita Uricchio (Italia)
Silvio Giordano (Italia)
Tatiana Poliektova (Russia)

 

Allestimenti Claudia D’Anna
Cosimo Viggiani
Adriano Laviola
Rocco Calandriello

Supporto tecnico Flavio Russo
Frascella Emanuele srl
Bitmovies srl
Umberto Giorgetti

Progettazione Zootropio, taumatropio e fenachistoscopio Fiorenzo D’Onofrio

 

La mostra è organizzata da Fondazione Matera Basilicata 2019
Associazione Allelammie
Lucana Film Commission

in collaborazione con Museo Nazionale del Cinema di Torino
CineParco TILT

 

Partner Museo Nazionale del Cinema Torino
Centrum Sztuki WRO/ WRO Art Center - Wroclaw (Polonia)
Euro Net
Mediterraneo Cinematografica
T!LT - Centro per la creatività di Marconia di Pisticci (MT)

 

 

 

 

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DI NOTTE NEI SASSI: CAMMINATA ALLA RICERCA DI
LUCI, SUONI E SAPORI


Nell’ambito dei progetti di Comunità di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, l’ Associazione “Matera Cammina”, costituita nel 2014 con lo scopo di creare sul territorio, attraverso la conoscenza dello stesso, la “Cultura del Movimento”, ha organizzato per il 26 ottobre un’attività notturna nei Rioni Sassi alla quale sono chiamati a partecipare i cittadini di Matera, dei paesi limitrofi ed i “cittadini Temporanei” .
Il raduno dei partecipanti avverrà alle ore 19.00, nel piazzale antistante la Chiesa di San Giovanni Battista. I cittadini volontari che hanno partecipato alla progettazione ed organizzazione dell’evento, distribuiranno bastoncini illuminati da lampadine led ed “oggetti” luminosi da indossare. Guidati dagli stessi, si realizzerà un percorso, privo di difficoltà, di 4 Km circa, camminando tra vicoli e strade dei Sassi Barisano e Caveoso.
In una piazzetta panoramica, rispettando le modalità di organizzazione delle camminate dell’Associazione, si svolgeranno esercizi di respirazione e di streching guidati da esperti.
L’ attività si concluderà presso la struttura “Il Carrubo Residenza” in via San Potito, dove si condivideranno momenti di convivialità e di scambio di impressioni e sensazioni sull’esperienza vissuta.

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L’Associazione Incisori Grafica di via Sette Dolori di Matera organizza la manifestazione “L’incisione in piazza”.
“L’incisione in piazza” è un Progetto di Comunità di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
L’idea del progetto nasce dalla battuta di un sindaco della provincia materana
che esprimeva il desiderio di vedere l’attività dell’associazione trasferita nel suo comune.
La manifestazione si basa sul concetto della ricostruzione di un laboratorio di incisione e stampa calcografica in un luogo pubblico e di facile accesso a tutti, anche all’aperto. Quello che normalmente accade all’interno di un laboratorio sarà, per un giorno, aperto a chiunque abbia curiosità e voglia di sperimentare. I soci della Grafica di via Sette Dolori, dopo aver allestito un laboratorio funzionante e fornito di materiali e strumenti, metteranno a disposizione competenza e passione per guidare i soggetti della comunità partecipante alla realizzazione di una stampa calcografica, passando per l'incisione su matrice metallica. Il cuore dell’iniziativa è la partecipazione di cittadini di ogni età e competenza i quali, attraverso la tecnica dell’incisione artistica, propongono a loro volta idee e stili inusuali. I singoli partecipanti diverranno essi stessi, man mano che si procede nel lavoro, protagonisti dell’emozione di vedere le loro stampe arricchire il “laboratorio”, in una vera e propria mostra pubblica che cresce con il contributo di tutti. Il gruppo di soci della Grafica di via Sette Dolori, sapientemente coordinato dai maestri di quarantennale esperienza Vittorio Manno e Angelo Rizzelli, sarà a disposizione per un intero giorno degli ospiti del “laboratorio”, tutti accomunati dalla passione per questa antica tecnica d’incisione e stampa, che coniuga inchiostro, arte e relazioni. In un’atmosfera da bottega d’altri tempi, sarà possibile rispondere alle capacità e alle aspettative di tutti i cittadini, anche di quelli più inesperti, valorizzando ogni aspetto dell’esperienza come singolo e come gruppo.
Le tracce dell’evento, cioè le stampe definitive delle opere, entreranno a far parte dell’archivio dell’Associazione riconosciuto di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza Archivistica e Libraria di Puglia e Basilicata e quindi patrimonio della comunità.

La manifestazione prevede quattro giornate.

Il primo appuntamento è nel comune di Montalbano Jonico, domenica 20 ottobre 2019, presso le Mura Medievali, dalle ore 9:00 alle 19:00.

Il secondo evento è previsto nel comune di Irsina, domenica 27 ottobre 2019, in piazza Garibaldi, dalle 9:00 alle 19:00.

Seguiranno altre due giornate in altrettante scuole materane.

Contatti
Associazione Incisori Grafica di Via Sette Dolori
Via Sette Dolori, 7 - 75100 Matera, Italy
Mail: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
https://www.facebook.com/GraficaDiViaSetteDolori
http://graficaviasettedolori.blogspot.it/
Vittorio Manno cell. 3478032495
Angelo Rizzelli cell. 3286310675
Daniela Cataldi cell. 3337172007

 

 

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HUMANA VERGOGNA
coproduzione fra #reteteatro41 e Fondazione Matera Basilicata 2019

 

L’8 e 9 ottobre torna a Matera HUMANA VERGOGNA

Dopo il grande successo del debutto in nel carcere di Matera a marzo e il tour internazionale appena concluso, HUMANA VERGOGNA il prossimo 8 e 9 ottobre sarà all'Auditorium Gervasio di Matera alle ore 21:00.

HUMANA VERGOGNA è la performance diretta da Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti, nell’ambito del progetto di Matera 2019 Capitale Europea della Cultura “La poetica della vergogna”, co-prodotto da Fondazione Matera-Basilicata 2019 e #reteteatro41 (Compagnia teatrale Petra, Gommalacca Teatro, L’Albero e IAC).

Dopo la tappa di Novi Sad (Serbia) dove è stato premiato come miglior spettacolo del Festival Infant per la particolare espressività nella zona di confine tra teatro e altre arti o campi della creatività, Brindisi il 5 settembre, Podgorica (Montenegro) il 9 settembre e Skopje (Macedonia del Nord) il 16 settembre, HUMANA VERGOGNA l'8 e il 9 ottobre verrà replicato a Matera presso l’Auditorium Gervasio.

La performance è inclusa nel Passaporto per Matera 2019. La prenotazione è obbligatoria su Matera Events (link https://www.materaevents.it/events/view/teatro/4062/humana_vergogna) o presso l’Infopoint di Matera 2019.

Il tour è realizzato grazie al sostegno dei festival balcanici e di Eu Japan Fest. Un supporto significativo viene anche dalla Regione Puglia-Assessorato all’Industria Culturale e Turistica e il Teatro Pubblico Pugliese che, a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione Patto per la Puglia 2014/2020, ha stipulato con #reteteatro41 e Fondazione Matera-Basilicata 2019 un protocollo d’intesa finalizzato a sostenere la programmazione delle produzioni e coproduzioni artistiche pugliesi (l’Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce è partner del progetto La poetica della vergogna) in contesti nazionali ed internazionali, al fine di consolidare la presenza delle stesse all’interno dei più importanti festival e vetrine di richiamo nazionale ed internazionale.

HUMANA VERGOGNA attraverso un linguaggio ironico che unisce teatro e danza è una performance che gioca sull’elemento POP e sulla relazione diretta con lo spettatore. Indaga il tema della vergogna individuale e collettiva, familiare e sociale attraverso una costruzione drammaturgica dove il corpo diventa narrazione e conduce lo spettatore in una dimensione ludica.

In scena cinque performer - Mattia Giordano, Antonella Iallorenzi, Mariagrazia Nacci, Simona Spirovska e Ema Tashiro - che si rivelano sotto una pelliccia da orso che funge da schermo protettivo che presto cadrà a pezzi per fare posto a una realtà taciuta fino a quel momento. E allora sarà il tempo di liberarsi, con autoironia e leggerezza, di pesi legati all’anima come massi di pietra, dunque di mostrare obesità, imperfezioni e bellezze del proprio fisico, di confessare davanti a tutti le proprie vergogne. Come quella di una donna di baciare un’altra donna, o la vergogna del diverso, del fallimento, dei pregiudizi. C’è anche la vergogna per il proprio Paese (come a Skopie, dove è consentito ai cittadini di uccidere i cani), o quella di chi è costretto a subire derive autoritarie che legittimano soprusi e iniquità. E “vergogna” è anche la parola (seguita dall’aggettivo “nazionale”) che cinquanta anni fa Palmiro Togliatti scelse per denunciare, all’Italia tutta, le condizioni disumane in cui vivevano gli abitanti di Matera dentro le anguste grotte dei Sassi.

 

Performer e contributi alla creazione artistica:
Mattia Giordano, Antonella Iallorenzi, Mariagrazia Nacci, Simona Spirovska, Ema Tashiro

HUMANA VERGOGNA è il risultato performativo del progetto LA POETICA DELLA VER-GOGNA, coprodotto da #reteteatro41 e Fondazione Matera-Basilicata 2019 in partenariato con Compagnia Teatrale Petra, Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce, Osservatorio Balcani-Caucaso, Artopia di Skopje, Ballo di Podgorica, Digital Wolf, in collaborazione con Zebra Cul-tural Zoo.

 

Info: 338 3746581 www.reteteatro41.it
Mail: shame@reteteatro41>

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Condanna e Passione di Cristo
Sabato 5 ottobre 2019
dalle 10.00 alle 12.00, piazza S. Pietro Caveoso (MT), ingresso gratuito fino a esaurimento posti per assistere alle riprese
dalle 12.00 alle 13.00 partecipazione al set durante il discorso di Ponzio Pilato per scegliere tra Gesù e Barabba
dalle 14.00 alle 15.30 Via Crucis (visibile al pubblico da lontano, senza partecipazione)

 

Crocifissione di Cristo
Domenica 6 ottobre 2019 dalle 15.00 alle 18.00 - Belvedere di Murgia Timone (contrada Murgia Timone, Matera)
performance pubblica e film shooting. Evento incluso nel Passaporto per Matera 2019, prenotazione necessaria su www.materaevents.it o in Infopoint

55 anni dopo Pasolini, il regista svizzero Milo Rau torna alle radici del Vangelo e mette in scena la Passione di un'intera civiltà. Nella scena pubblica del 28 settembre 12 apostoli, 140 migranti provenienti da San Severo - Borgo Mezzanone – e da Metaponto – La Felandina - e un centinaio di cittadini comuni hanno seguito il Gesù nero di Milo Rau nella sua Rivolta della dignità a Matera. Un totale di circa 400 persone ha preso parte alla scena artistico-politica realizzata dal regista svizzero invocando una nuova giustizia.
«Diritti, lavoro, dignità», «Siamo tutti umani», «Siamo tutti liberi», «Tocca a uno, tocca a tutti» sono state le frasi ripetute dal pacifico corteo che ha attraversato i Sassi per arrivare sul piazzale della Cattedrale dove si è fermato per un discorso dietro l’altro su diritti, schiavitù, caporalato, lavoro nero. Cittadini lucani e pugliesi, migranti, agricoltori e contadini delle nostre terre si sono uniti in questo atto di protesta e teatro.
Domanda di fondo del lavoro in corso di realizzazione di Milo Rau è “Cosa predicherebbe Gesù nel XXI° secolo? Chi sarebbero i suoi discepoli? E come reagirebbero gli attuali detentori del potere temporale e spirituale al ritorno del più influente profeta e rivoluzionario nella storia dell'umanità?”
A Matera, luogo dei grandi film su Gesù, da Pasolini a Gibson, nasce così, con il coinvolgimento della città, dei suoi cittadini, ma anche dei turisti di tutto il mondo che affollano le sue vie e spontaneamente si uniscono, un "Nuovo Vangelo" per il XXI° secolo altrettanto politico, teatrale e cinematografico. Un manifesto di solidarietà con i più poveri, una rivolta per un mondo più equo e umano.
«Vi chiedo di resistere. Vi dico che dobbiamo combattere e rimanere uniti per la nostra dignità. Voi dite che la situazione non cambierà. Vi sbagliate. Tutte le cose belle ottenute in questo mondo le abbiamo ottenute lottando. Non dobbiamo smettere – sono le parole di Yvan Sagnet, scelto per impersonare il Cristo del XXI secolo da Rau -. Il nostro avversario aspetta la nostra resa. Vi invito alla lotta per il futuro del nostro pianeta».
Gli ultimi due appuntamenti pubblici del nuovo progetto di Milo Rau, che unisce teatro, cinema e una campagna politica, portato avanti in questi mesi a Matera grazie al sostegno di Consorzio Teatri Uniti di Basilicata e della Fondazione Matera Basilicata 2019 sono in programma per il 5 e 6 ottobre prossimi prima dell’atto finale previsto per il 10 ottobre al Teatro Argentina di Roma.
Ma andiamo nel dettaglio. Per il 5 ottobre il pubblico è invitato ad assistere alla performance pubblica con riprese dal vivo della seconda grande scena de "Il Nuovo Vangelo": Gesù viene condannato dai sommi sacerdoti e consegnato alle autorità. Egli, che si rifiuta di rinnegare i propri ideali, viene quindi torturato e costretto a portare la croce attraverso la città. Le riprese si ripeteranno durante la giornata, dalle 10.00 fino al tramonto, seguendo i tempi e le modalità del set. Le performance si svolgeranno in Piazza San Pietro Caveoso per la parte della Condanna, mentre si sposteranno verso Via Muro per la passione. Dalle 10 alle 12 il pubblico potrà assistere alle riprese. Dalle 12 alle 13 potrà partecipare come folla durante il discorso di Ponzio Pilato per scegliere tra Gesù e Barabba. Dalle 14 alle 15.30 ci sarà la Via Crucis (visibile al pubblico da lontano, senza partecipazione). Tutte le indicazioni per il pubblico verranno date all'ingresso.
Domenica 6 ottobre, nel classico sito delle crocifissioni del “Vangelo secondo Matteo” di Pasolini e della “Passione” di Mel Gibson avrà luogo anche la scena della crocifissione de "Il Nuovo Vangelo" di Milo Rau. Il pubblico è invitato a presentarsi alle 15.00 nel Piazzale del Belvedere della Murgia, da dove potrà assistere alla messa in scena e alle riprese dal vivo. Non sarà possibile entrare nell'area del Parco per ragioni di sicurezza, ma si potrà stazionare nell'area dietro la staccionata. La scena potrà essere ripetuta e la durata potrà variare rispetto alle esigenze di scena. Il pubblico sarà libero di seguire parte o tutta la performance e utilizzare le navette per raggiungere l'area o dallo Jazzo Gattini o da Piazza Matteotti secondo gli orari ordinari della linea. L’evento incluso nel Passaporto per Matera 2019, prenotazione necessaria su www.materaevents.it o in Infopoint.
"Il Nuovo Vangelo" di Milo Rau, parte del progetto di Matera 2019, è una produzione interdisciplinare composta da una performance e un film. A "Il Nuovo Vangelo" si lega anche una campagna, "La Rivolta della Dignità".
La performance è una co-produzione di IIPM - International Institute of Political Murder con Fondazione Matera Basilicata 2019, Teatro di Roma e NTGent in collaborazione con Teatri Uniti di Basilicata, Fruitmarket e Langfilm con la partecipazione di ProLoco Ginosa, Universität für angewandte Kunst Wien
La campagna è organizzata da IIPM - International Institute of Political Murder con Associazione No Cap - Contro ogni forma di caporalato, Ghetto Out Casa Sankara, Spin Time Lab Roma, Osservatorio Migranti Basilicata, Agricola Leggera, Campo Libero, altragricoltura – Confederazione per la Sovranità Alimentare, UILA Taranto – Unione Italiana lavoratori agro alimentari con la partecipazione di European Alternatives, European Center for Constitutional and Human Rights (ECCHR), Medico International, FUTURZWEI – Stiftung Zukunftsfähigkeit.
Il progetto cinematografico è una produzione di Fruitmarket e Langfilm in co-produzione con SRF SSR, ZDF in collaborazione con Arte, IIPM - International Institute of Political Murder, Fondazione Matera Basilicata 2019, Consorzio Teatri Uniti di Basilicata e Teatro di Roma
Con il supporto di Kulturstiftung des Bundes, European Cultural Foundation, Film- und Medienstiftung NRW, Office of Culture (FOC), Zürcher Filmstiftung, DFFF - Deutscher Filmförderfonds, Kanton St.Gallen Kulturförderung / Swisslos, BKM - Die Beauftragte der Bundesregierung für Kultur und Medien, Volkart Stiftung, GEA – Waldviertler, Stadt Lausanne und Kanton Waadt, Fondo Etico di BCC Basilicata.

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Atlante delle emozioni delle città, progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, co-prodotto dalla Fondazione Matera – Basilicata 2019 e dall’Associazione Teatro dei Sassi, riapre in maniera straordinaria le porte de “La secretissima camera de lo core”, nel weekend da Venerdì 4 Ottobre a Domenica 6 Ottobre 2019

Inaugurata lo scorso 23 Marzo presso il quarto piano della Biblioteca provinciale “T. Stigliani”, la Secretissima camera de lo Core si presenta come un labirinto espositivo interattivo che mira a realizzare una modalità inedita di visita delle città mediante l’utilizzo di una Mappa Emozionale prodotta raccogliendo le memorie e i racconti degli abitanti e degli stessi visitatori.
La mostra sarà nuovamente disponibile per i curiosi che percorreranno un particolare viaggio, espressione artistica di quattro concetti chiave: emozione, anima dei luoghi, memoria e tempo.

La Secretissima camera de lo Core sarà quindi visitabile nelle giornate di venerdì 4 e sabato 5 Ottobre con il turno pomeridiano delle ore 18, ma anche nella giornata di domenica 6 Ottobre tramite un doppio turno di visita in programma la mattina alle ore 11 e il pomeriggio alle ore 18. A ogni turno potrà entrare un massimo di 20 persone.
La visita alla mostra è guidata, pertanto è obbligatorio arrivare tra i 30 e i 15 minuti prima dell’inizio dell’evento per lasciare gli effetti personali ed effettuare la registrazione. In caso di ritardo, la partecipazione non è garantita. La durata della visita è di circa 90 minuti.

Per accedere alla mostra è necessario il Passaporto per Matera 2019. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

Il Teatro dei Sassi comunica anche che, nelle prossime settimane, vi saranno nuove aperture straordinarie grazie al considerevole impegno di partner e alle preziose collaborazioni di sponsor che offriranno la possibilità di visitare l’installazione site specific, viaggiando tra i segreti più nascosti della Capitale Europea della Cultura per il 2019.

 

La Secretissima camera de lo core è un lavoro corale su emozioni, anima dei luoghi e memoria, che propone una modalità inedita di visita delle città a partire dal coinvolgimento diretto di oltre trecento abitanti, le cui mappe emozionali contenenti segreti e memorie legati ai propri luoghi del cuore, hanno ispirato la creazione delle opere originali esposte – visive, letterarie e video -, realizzate da più di quaranta artisti, anche lucani. Il progetto vanta le preziose collaborazioni della coreografa tedesca Heike Hennig, dello scrittore Alessandro Baricco con la sua Scuola Holden, dell’artista Stefano Faravelli, dell costruttore di marchingegni teatrali Paolo Baroni e del regista Luca Acito.
Si ringrazia BPER Banca, gold partner del progetto.

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Matera Città Aperta
Dal 30 Settembre al 6 Ottobre, ore 21
PIAZZA VITTORIO VENETO
MATERA

Matera per un anno è la porta d’Europa, ma anche il suo specchio. Vogliamo capire quanto la città, e quindi l’Europa, è “aperta”.
Nella piazza principale viene tracciata una linea che la divide in due parti.
Nei giorni successivi la separazione diventa materiale, crescendo fino a trasformarsi in un limite invalicabile, un muro che racconta le contraddizioni in cui viviamo.
Uno spettacolo costruito ad episodi che si sviluppa nell’arco di una settimana.
La Città viene coinvolta in una provocazione distopica, con l’intento di costruire, nel tempo, nuove visioni utopiche.
L’obiettivo è quello di accendere un fuoco sui temi della diversità, costruzione di barriere, esercizio del potere, ma anche accessibilità, inclusione, abbattimento e superamento di confini. A trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino a Matera si celebra la Cultura Europea, mentre nascono nuovi muri per difendere vecchi confini, dal corridoio umanitario nei Balcani, al nuovo muro tra Messico e U.S.A.
A Matera nel 2019 si prepara l’Esperimento per costruire un nuovo monumento simbolo del presente. L’Esperimento, voluto dall’Alleanza delle Istituzioni, dura 7 giorni e si svolge nella piazza principale della città coinvolgendo un gruppo di attori e di cittadini.
In dotazione viene fornito un dispositivo, un Sistema Operativo (S.O.) che raccoglie le informazioni necessarie, pensieri, sentimenti, desideri e paure della città, per dare forma a un monumento a memoria del nostro tempo.
Ogni giorno il S.O. propone una scena diversa, frutto delle informazioni raccolte il giorno precedente. Tutti possono partecipare, anche ad una sola giornata.
Matera Città Aperta è un’opera teatrale, una provocazione, un monito, un avvertimento, una distopia.

MATERA CITTÀ APERTA
Tema del dossier di Matera 2019: UTOPIE E DISTOPIE
Un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, co-prodotto da IAC Centro Arti Integrate e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019.
Lo spettacolo è stato realizzato nell’arco di un anno e ha coinvolto artisti di varia natura, dando vita ad un progetto ibrido che mescola al linguaggio teatrale vero e proprio, elementi di video-documentazione, installazioni artistiche e coreografiche.
Nella fase di preparazione sono stati coinvolti gruppi di cittadini sia per la parte di allestimento della scenografia, sia per la realizzazione di coreografie collettive.

 

Il programma delle giornate
dal 30 settembre al 6 ottobre, ore 21, Piazza Vittorio Veneto, Matera
Giorno 1
Che l’Esperimento abbia inizio!
Siamo a Matera nel 2019. La città è al centro dell’attenzione internazionale. L’Alleanza delle Istituzioni vuole che qui accada qualcosa di importante, che possa rappresentare il futuro aperto, che venga costruito un nuovo monumento, simbolo del presente.
IAC raccoglie la sfida e sottopone la città ad un Esperimento per verificare se, e quanto, la città è aperta. Viene fornito un S.O. per l’elaborazione e la raccolta dei dati.
Giorno 2
Sei luoghi per sette attori per sei gruppi
Il S.O. propone dei brevi racconti.
Ogni racconto costituisce una tappa di un viaggio. Si racconta chi da sempre è cittadina materana, chi abita le periferie di una qualsiasi città, chi è in esilio, chi non può allontanarsi, chi nella condizione di nuovo cittadino, vive e affronta i problemi quotidiani.
Giorno 3
E tu da che parte stai?
Il S.O. parte da una dimensione locale per capire come questa si trasforma e assume una dimensione globale, dal piccolo al grande. I partecipanti sperimentano differenti situazioni in cui il singolo, da una parte è chiamato a schierarsi, dall’altra si ritrova involontariamente schierato.
Giorno 4
La verità, ci dica la verità
Il S.O. cresce ed evolve la sua capacità di entrare in contatto con i cittadini, è in grado di analizzare le situazioni per proporre fasi successive dell’Esperimento. C’è un punto ben preciso in cui l’intelligenza artificiale smette di essere neutrale e comincia ad avere posizioni soggettive. A partire da questo momento nuove regole vengono stabilite.
Giorno 5
Inaugurazione
È il giorno della cerimonia inaugurale del monumento che rappresenterà la città di Matera, tutte le altre città e i cittadini. Una grande festa, un momento celebrativo in cui finalmente la forma del manufatto viene rivelata. Un’opera collettiva, a cui tutti hanno preso parte donando al S.O. partecipazione attiva e preziose informazioni personali.
Giorno 6
Il Monumento
La realizzazione del monumento è un evento storico, resterà a memoria del nostro tempo. Matera Capitale Europea della Cultura, si fa interprete delle tendenze sociali e culturali contemporanee. Ne parliamo con professori della scienza e del sapere.
Giorno 7
Epilogo
Insieme a cittadini, amministratori, artisti, vogliamo attivare una riflessione sui significati del monumento creato: l'accessibilità, l'inclusione, l'abbattimento e superamento di confini, ma anche la diversità, la costruzione di barriere, l'esercizio del potere.

Matera Città Aperta
regia Andrea Santantonio
ideazione Nadia Casamassima, Andrea Santantonio
con Lilia Ben Romdhane, Rabii Brahim, Nadia Casamassima, Alessandra Crocco, Annamaria D’Adamo, Alessandro Miele, Alì Sohna e i cittadini di Matera
coproduzione Fondazione Matera-Basilicata 2019, IAC Centro Arti Integrate

teaser spettacolo https://www.youtube.com/watch?v=gFXNKDkgLmM

 

IAC - Centro Arti Integrate
IAC si occupa di promozione e produzione teatrale. Nasce nel 2010 dal desiderio del teatro, della possibilità di incontro, in una strada al confine tra la città antica e quella nuova, indagando e sperimentando sui temi del centro-periferia, limite-possibilità, realtà-immaginario.
Nei nostri percorsi proponiamo una modalità di lavoro collaborativa in cui tutti possono trovare il giusto spazio per praticare le proprie attitudini e giocare con le proprie abilità al fine di attivare processi di inserimento ed integrazioni; IAC organizza corsi e festival di teatro inclusivi, lavorando in particolare per e con l’infanzia, gli adolescenti, i migranti e fasce deboli della popolazione. Alla qualità artistica affianchiamo un’attenzione specifica al sociale: sperimentare, imparare, scambiare, includere, fare parte di un processo collettivo sono i temi che accomunano i nostri percorsi e che hanno fatto di IAC un punto di riferimento per la qualità progettuale e della proposta artistica.
www.centroiac.com/

 

informazioni
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti, accesso senza Passaporto Matera 2019.
In Piazza Vittorio Veneto sarà allestito a partire del 30 Settembre, ogni sera, dalle ore 20 alle ore 20.45, un desk informativo.
Organizzazione Giusy Mingolla tel. 389 1582887, mail This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it., This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

 

 

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Il film partecipato del Maestro iraniano con protagonisti giovani lucani inizia il suo tour mondiale in Asia e nell’America del Nord. Prima tappa al 38º Vancouver International Film Festival, nella sezione competitiva e come prima mondiale.

“Marghe e sua madre” (Marghe and her Mother), il nuovo film del regista iraniano Mohsen Makhmalbaf, nato nell’ambito del progetto Formula Cinema di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotto da Allelammie, Fondazione Matera Basilicata 2019 e dalla Lucana Film Commission, è stato selezionato nella sezione “Focus on Italy” alla 38ª edizione del Vancouver International Film Festival, in programma nella città canadese dal 26 settembre all’11 ottobre 2019. Nella sezione, incentrata sulla cinematografia italiana contemporanea, anche i documentari “La scomparsa di mia madre” di Beniamino Barrese e “Santiago, Italia” di Nanni Moretti.
Nel mese di ottobre e novembre il film viaggerà tra le più importanti e prestigiose rassegne internazionali cinematografiche: al 24º Busan International Film Festival in Corea (3 -12 ottobre 2019) e al 50º International Film Festival of India, a Goa (20 - 28 novembre 2019). A dicembre 2019, invece, la pellicola arriverà in Cina nel prestigioso Hainan Island International Film Festival e sarà accompagnata da uno dei protagonisti del film, il materano Paolo Santeramo. L’opera è in competizione.
“Marghe e sua madre”, primo lungometraggio realizzato in Europa (ambientato in Italia tra la Basilicata e la Calabria) dal regista iraniano Mohsen Makhmalbaf, è un racconto partecipato e universale tra l’autore e la comunità lucana formata da bambini e adulti, attori tutti rigorosamente non professionisti.

Al centro della pellicola il confronto generazionale tra figli e genitori, tra una madre e una figlia, i problemi legati a questo frangente storico e quella ricerca costante di soluzioni tipica della poetica di Makhmalbaf.
Formula Cinema intende esaltare il cinema come “rito”, come processo di empowerment per una cittadinanza culturale diffusa. Il processo, messo in atto per la realizzazione del film, ha visto la raccolta di storie originali provenienti dalla comunità lucana, successivamente geomappate e selezionate per la co-scrittura del testo filmico, la partecipazione dei cittadini nella scelta di tutti gli aspetti della filiera (soggetto, costumi, location, ecc..), caratterizzando in modo significativo e unico tutto il percorso creativo e produttivo.

A Matera, dal 18 al 20 novembre p.v. è prevista la proiezione per il grande pubblico con la presenza del regista che incontrerà anche critici e spettatori per un approfondimento e analisi delle scelte politiche, stilistiche ed etiche del film.
Il film è stato prodotto da Allelammie, RAI Cinema, Makhmalbaf Film House (UK) in collaborazione con Mediterraneo Cinematografica.
Formula Cinema, inoltre, presenta un altro output: una produzione di opere ispirate ai giochi del pre - cinema con artisti nazionali ed internazionali aventi come tema proprio i luoghi/set del film. La mostra delle opere dal titolo “1/16 Origin”, verrà inaugurata il giorno 11 ottobre p.v. presso la Chiesa Santa Maria de Armenis a Matera e sarà aperta al pubblico fino al 10 novembre 2019. L’esposizione sarà accompagnata da laboratori, talk, proiezioni e dibattiti con gli artisti Olga Poliektova, Tatiana Poliektova, Antonio Andrisani, Silvio Giordano, Rosita Uricchio, Maria D’Anna, Massimo Lovisco, Anna Budanova, Aurore Èmaille. Partnership autorevoli tra i quali spicca il Museo Nazionale del Cinema di Torino.

Formula Cinema è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 co-prodotto da Allelammie e Fondazione Matera-Basilicata 2019 e co-finanziato da Lucana Film Commission in partnership con Mediterraneo Cinematografica, Museo Nazionale del Cinema di Torino, WRO Art Center, Euro Net, IIS “C.Levi - E.Duni” di Matera e Tilt CineParco.

 

Il press kit è disponibile al seguente link: http://www.formulacinema.it/press/

 

Contatti
Segreteria
Formula Cinema
0835/409510
e-mail:
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RESTI
di Viviana Marchiò

San Paolo Albanese (PZ)
14-20 ottobre 2019

Chi resta non è né un eroe né può sentirsi una vittima. Chi resta, semplicemente, vive
Vito Teti

 

San Paolo Albanese, il più piccolo comune della Basilicata (con i suoi 278 abitanti), ospiterà, dal 14 al 20 ottobre 2019, il progetto RESTI dell’artista Viviana Marchiò, Progetto di Comunità di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.

RESTI si svilupperà nel comune di San Paolo Albanese, muovendo dal concetto di “restanza” elaborato dall’antropologo Vito Teti. Il progetto intende sperimentare le possibilità generative delle parti residuali e consisterà nella realizzazione di una compostiera.
Il giorno 20 ottobre dalle ore 13, negli spazi del Comune di San Paolo Albanese, vi sarà un pranzo collettivo che vedrà coinvolta l’intera comunità locale. Alle ore 17, in seguito alla raccolta dei resti organici prodotti durante la preparazione del pasto, l’artista realizzerà il compost che sarà lasciato maturare per un anno e che, una volta pronto, verrà donato ai sanpaolesi.

Condivisione, memoria, identità sono le parole chiave che muoveranno il progetto di Viviana Marchiò, artista napoletana classe 1990, membro del Collettivo DAMP e del duo Armento-Marchiò, selezionata per la sua spiccata predisposizione progettuale e la volontà di integrarsi e dialogare con il territorio in cui è chiamata ad agire ed interagire.

Il progetto artistico - che gode del Patrocinio del Comune di San Paolo Albanese ed è sponsorizzato dall’Azienda Agricola Casata del Lago- è curato e coordinato dall’Associazione ATTIVA Cultural Projects ETS, nata a Portici nel 2019 per essere attivatore di processi culturali e promotore delle diverse espressioni artistiche contemporanee, attraverso un impegno attivo su tutto il territorio nazionale.

 

Ufficio Stampa ATTIVA Cultural Projects ETS:
Maria Apicella
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Il grande circo itinerante dei giochi di società conquista la Basilicata!
Accorriamo tutti! È Tornato il Ludopark!!!


SI RiParte dopo lo stop estivo e il blocco di 007, CI RISIAMO. Domenica 29 settembre, nella
centrale Piazza Vittorio Veneto a Matera, il colorato tour dell'Associazione Zio Ludovico, con il suo
Ludopark – Basilicata in gioco, uno dei Progetti di comunità di Matera Capitale Europea della
Cultura 2019.
Per tutta la giornata, dalle 10.30 alle 20.30, Zio Ludovico (il present-attore Emanuele Cristallo) e i
suoi volontari inviteranno tutti, adulti e bambini, curiosi e distratti, a mettersi in gioco in maniera
sana e inclusiva.
A ognuno dei tavoli un tutor si preoccuperà di spiegare uno dei tanti giochi Di società messi a
disposizione della struttura errante e assicurerà il corretto svolgimento della sessione dimostrativa
per tutta la durata della partita, intervenendo al bisogno. Al fine di aumentare la relazione tra gli
avventori, Chiunque potrà sedersi anche a tavoli formati ma non a partite iniziate.
La Ludoteca viaggiante e' stata già Protagonista per gran parte del 2019 in alcune piazze della
nostra regione (Potenza, Matera, Montescaglioso già fatte) e ancora Barile e Pisticci per finire.
Saranno coinvolte le comunità lucane al fine di diffondere e valorizzare il gioco da tavolo come
strumento indispensabile di socializzazione e ricreazione Sana ed intelligente.
Vi meraviglierete a constatare con quale facilità il gioco da tavolo si sostituirà a quelli tecnologici,
giochi che, in molti casi, connettono dividendo.
Imparerete a divertirvi anche arrivando secondi, rinforzando il valore del rispetto di regole.
Scoprirete così quanto sia facile stare bene con gli altri, a prescindere dall'età e dagli interessi.
I giochi da tavolo selezionati per la giornate del ludopark, sono veloci da spiegare e capire,
didatticamente utili, divertenti e di breve durata. Alcuni richiederanno piccoli sforzi di
concentrazione e/o ragionamenti logico-matematici, facilmente superabili anche dai bambini di 6
anni. L'allestimento dello spazio ludico, nel suo insieme, ricorderà quello di una tipica da luna Park
George Bernard Shaw affermava che l’uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia
perché smette di giocare.
Noi vi stiamo offrendo la ricetta per l'eterna giovinezza!
Accorreteee! È arrivato il Ludopark!!!
Le altre date si terranno a Barile il 6 ottobre e il 27 ottobre a Pisticci.
Per prenotare una data nella vostra città, o per portare il gioco di società nelle scuole, scrivete a
This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. O sui canali social dell’Associazione.

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Il grande circo itinerante dei giochi di società conquista la Basilicata!
Accorriamo tutti! È Tornato il Ludopark!!!

RiParte domenica 15 settembre, nella centrale Piazza Vittorio Veneto a Matera, il colorato tour dell'Associazione Zio Ludovico, con il suo Ludopark – Basilicata in gioco, uno dei Progetti di comunità di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
Per tutta la giornata, dalle 10.30 alle 20.30, Zio Ludovico (il present-attore Emanuele Cristallo) e i suoi volontari inviteranno tutti, adulti e bambini, curiosi e distratti, a mettersi in gioco in maniera sana e inclusiva.
A ognuno dei tavoli un tutor si preoccuperà di spiegare uno dei tanti giochi di società messi a disposizione della struttura errante e assicurerà il corretto svolgimento della sessione dimostrativa per tutta la durata della partita, intervenendo al bisogno. Al fine di aumentare la relazione tra gli avventori, Chiunque potra’ sedersi anche a tavoli formati ma non a partite iniziate.
La Ludoteca viaggiante è stata già protagonista per gran parte del 2019 in alcune piazze della nostra regione (Potenza, Matera, Montescaglioso) per finire il suo tour a Barile e Pisticci. Saranno coinvolte le comunità lucane al fine di diffondere e valorizzare il gioco da tavolo come strumento indispensabile di socializzazione e ricreazione Sana ed intelligente.
Vi meraviglierete a constatare con quale facilità il gioco da tavolo si sostituirà a quelli tecnologici, giochi che, in molti casi, connettono dividendo.
Imparerete a divertirvi anche arrivando secondi, rinforzando il valore del rispetto di regole.
Scoprirete così quanto sia facile stare bene con gli altri, a prescindere dall'età e dagli interessi.
I giochi da tavolo selezionati per le giornate del Ludopark, sono veloci da spiegare e capire, didatticamente utili, divertenti e di breve durata. Alcuni richiederanno piccoli sforzi di concentrazione e/o ragionamenti logico-matematici, facilmente superabili anche dai bambini dai 6 anni. L'allestimento dello spazio ludico, nel suo insieme, ricorderà quello tipico di un luna Park.
George Bernard Shaw affermava che l’uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare.
Noi vi stiamo offrendo la ricetta per l'eterna giovinezza!|
Accorreteee! È arrivato il Ludopark!!!

Le altre date si terranno a Barile il 6 ottobre e il 27 ottobre a Pisticci.
Per prenotare una data nella vostra città, scrivete a This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. o sui canali social dell’Associazione.

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OPEN OPERA A PIETRAGALLA
PIETRAGALLA 27 OTTOBRE 2019

ACCADEMIA DUCALE CENTRO STUDI MUSICALI
Sarà realizzato a Pietragalla (PZ), il 27 ottobre 2019, “Open Opera a Pietragalla”, Il Progetto di Comunità di Matera Capitale Europea della Cultura 2019”, realizzato dall’Accademia Ducale centro studi musicali.
La peculiarità di questo progetto, in linea con i valori di condivisione, dono, apertura, frugalità e generosità, è quella di coinvolgere la comunità di Pietragalla nell’accoglienza dei visitatori e nella partecipazione attiva all’evento serale che consiste della messa in scena dell’Opera buffa “La serva padrona” di Pergolesi, accessibile a un vasto pubblico e fruibile gratuitamente.
Il progetto si svolgerà nell’arco di un’intera giornata.
In mattinata i visitatori saranno accolti e accompagnati a conoscere i luoghi più suggestivi del paese. All’ora di pranzo si recheranno presso alcune famiglie di Pietragalla che apriranno le porte delle proprie case per offrire loro un’esperienza di conoscenza e condivisione autentica facendo “gustare” il territorio grazie ai piatti tipici della trazione e della festa preparati secondo le antiche ricette custodite dalle donne più anziane, alcune delle quali sono particolarmente esperte nella preparazione di dolci tipici e dei biscotti che ancora oggi vengono offerti agli invitati nel giorno del matrimonio. L’ospite porterà in dono un pass gratuito valido per sé e per la famiglia che lo ospita in modo che possano partecipare insieme, in posti riservati nelle prime file, all’evento serale che si svolgerà presso il Salone del Palazzo Ducale di Pietragalla: l’Opera buffa “La serva padrona” di Pergolesi che sarà realizzata per la parte artistica dall’Accademia Ducale centro studi musicali, mentre la comunità sarà coinvolta per gli aspetti organizzativi, tecnici, logistici e nell’allestimento scenico dell’Opera.
La scelta di realizzare il progetto il 27 ottobre, a ridosso della festa del santo patrono San Teodosio, molto sentita dalla comunità, è dettata dal desiderio di offrire ai visitatori la possibilità di immergersi maggiormente nella tradizione del luogo e dalla volontà di far vivere alla comunità di Pietragalla un’esperienza diversa di partecipazione attiva ad un evento nel quale saranno direttamente coinvolti. Non sarà un evento di élite ma un’esperienza aperta, gratuita, accessibile anche a chi normalmente non frequenta la musica classica.
Lo spettacolo sarà, inoltre, registrato e reso fruibile anche successivamente. Per fare questo, l’Accademia Ducale si avvarrà della collaborazione dell’Associazione “Connections”, vincitrice anch'essa del bando per Progetti di comunità di Matera 2019, che possiede la strumentazione tecnica adeguata a questo scopo. Questa scelta è in linea con lo spirito del progetto di comunità che auspica proficue collaborazioni tra le realtà lucane che si occupano dello sviluppo e della promozione della cultura.

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ASSOCIAZIONE CONNECTIONS
TEATRO DIFFUSO
PIETRAPERTOSA - 1 NOVEMBRE 2019


Si svolgerà a Pietrapertosa, nel suggestivo scenario delle Dolomiti Lucane, il “Teatro diffuso”, progetto di Comunità di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, a cura dell’Associazione Connections. La data scelta è il 1 novembre, giorno che, oramai da diversi anni, Pietrapertosa dedica all’evento “Sapori d’autunno”. Entrata ormai nella tradizione del luogo, questa manifestazione coinvolge attivamente la comunità oltre che le aziende, i ristoratori, i commercianti, gli artigiani presenti sul territorio e richiama turisti e visitatori anche da fuori regione.
La conformazione di Pietrapertosa ricorda quella di un anfiteatro greco e da qui è partita l’intuizione di farlo diventare un teatro diffuso, un enorme palcoscenico a cielo aperto in cui le case private e gli spazi pubblici diventano luoghi adatti ad ospitare performance musicali, mentre la piazza fa da platea per il pubblico che potrà fruire di uno spettacolo unico.
La zona più caratteristica di Pietrapertosa è il rione Arabata, quartiere antico abitato dagli Arabi per quasi 50 anni. Vi si possono vedere ancora le case arroccate sulla roccia, le piccole strade interne e le numerose scalette che si perdono in un intricato labirinto.
Da qui lo spunto per il progetto, che consiste nella messa in scena di un racconto musicato che tratterà, tra storia e mito, della genesi dell’insediamento arabo, degli usi e costumi di quel tempo, il tutto presentato alla maniera de “Le mille e una notte”.
Per la realizzazione dello spettacolo, la comunità di Pietrapertosa metterà a disposizione balconi, terrazzi, gli androni delle proprie case per ospitare gli artisti e collaborerà all’evento curando l’accoglienza sia dei propri compaesani sia di quanti giungeranno da altri luoghi, attratti da un suggestivo spettacolo en plein air.
Il valore aggiunto del progetto sta nella collaborazione delle diverse forze culturali locali. Pietrapertosa ha dato i natali a Francesco Torraca e in suo ricordo è stato costituito un attivo comitato che contribuirà a realizzare la parte narrativa dell’evento, collaborando alla stesura del testo, mentre l’allestimento scenografico sarà curato dagli artisti locali attraverso dei laboratori. La parte musicale verrà, invece, affidata ad associazioni culturali musicali locali. Il risultato sarà un'opera d’arte multidisciplinare creata dall'intera comunità che verrà registrata ed edita.
Un esempio tangibile di come lavorare insieme sia il modo migliore per far crescere una comunità e, soprattutto per i più giovani, sarà l’occasione per dare nuovo valore al luogo in cui vivono e alla sua storia che potranno illustrare ai visitatori, accolti nella bellezza.
L’evento sarà trasmesso in diretta streaming grazie alla web radio dell’Accademia Ducale centro studi musicali, associazione che proporrà anch’essa un Progetto di comunità di Matera 2019. Tra le due associazioni è nata una collaborazione che consentirà ad entrambe di arricchire i rispettivi progetti avvalendosi delle competenze e dei mezzi tecnici che l’una può mettere a disposizione dell’altra. Un reciproco scambio che rientra nello spirito dei progetti di comunità.

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FutureStreetLights
Progetto di Comunità di Matera Capitale Europea della Cultura 2019
Castel Lagopesole, 29 Agosto 2019


FutureStreetLights è un Progetto di Comunità di Matera Capitale Europea della Cultura 2019
ideato dalla Pro Loco Castel Lagopesole che intende abbellire, decorare e rendere accogliente il
borgo federiciano durante l’intero periodo delle festività natalizie con installazioni luminose create
con il coinvolgimento di numerosi volontari e oltre che dell’intera comunità di Castel Lagopesole
anche di altre realtà territoriali circostanti.
Con la partecipazione ai Progetti di Comunità si è voluto dare maggiore organicità e sistematicità ad
una prassi avviata già da tempo, continuare lungo la linea tracciata e dare una visibilità più rilevante
ai laboratori artistici della comunità di Castel Lagopesole.
Continuando interrottamente dal 2014, infatti, un nuovo progetto è stato concepito anche per il
2019: sculture e oggetti faranno capolino dai vicoli e dal selciato andando a creare angoli onirici o
reali, futuristici o tradizionalistici, vecchie lamiere saranno modellate da mani sapienti in figure
fantastiche o pagine di un racconto, reti metalliche e materiali naturali si amalgameranno in
architetture evanescenti e fluttuanti.
Tutto il progetto è stato elaborato come un processo social-creativo. Piccoli opifici, appunto,
vedranno impegnati i bambini e i ragazzi dopo gli impegni scolastici. Si è chiesto anche l’apporto
diretto dei tanti concittadini che sono ritornati nel loro luogo di origine per le vacanze estive. Una
collaborazione viene domandata, inoltre, ai cittadini temporanei in visita al Castello di Lagopesole
che, con un piccolo gesto, daranno vita ad una installazione collettiva che costituirà una sorta di
firma del loro passaggio nel villaggio castellano.
Con il coinvolgimento attivo e partecipato si favorirà così da un lato la costruzione di un tessuto
relazionale che sia in grado di apportare miglioramenti significativi al contesto socio-culturale in
cui si vive e opera e dall’altro rendere spendibili alla conclusione del progetto l’esperienza maturata
e le competenze acquisite in altri ambiti e in altre realtà. Questo tipo di approccio vuol far sentire
ogni singolo individuo, inoltre, parte integrante di un disegno più ampio e renderlo al tempo stesso
moltiplicatore di sensazioni e emozioni positive dell’esperienza vissuta.
Il Presidente
Carlo Lucia

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Mercoledì 2 ottobre p.v., ore 11.30, presso la sede del CENTRO CARLO LEVI a Palazzo Lanfranchi, si terrà una Conferenza Stampa per la presentazione del Progetto Residenze Artistiche “ICONE PER IL FUTURO” – rientrante fra i Progetti di Residenza Progetto di Comunità di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, promosso dal Centro Carlo Levi di Matera.

Il Progetto “Icone per il futuro” nasce dall'esigenza di creare una connessione diretta con i giovani membri delle nostre comunità, attraverso cui veicolare valori positivi di socializzazione e crescita, che prevalgano sugli assordanti imput a sfondo prevalentemente commerciale veicolati da figure seguite da milioni di persone (“influencer”) che pervadono i media contemporanei.
Attraverso un linguaggio artistico diretto, il Progetto prevede di "inconizzare" il volto di un giovane che si è distinto per impegno civico, sociale e politico, in grado di poter raggiungere ed "influenzare" un gran numero di ragazze e ragazzi.
A realizzare l'opera sarà lo street artist napoletano Jorit Agoch, celebre e apprezzato a livello internazionale per i suoi straordinari ritratti di grandi dimensioni (fino ad occupare interi grattacieli come quelli che decorano la sede della Regione Campania presso il centro direzionale di Napoli), dipinti con eccezionale realismo e intensità. Jorit lavorerà a stretto contatto con un folto gruppo di studenti del Liceo Artistico "Carlo Levi" di Matera.

Il personaggio individuato è stato quello di Yvan Sagnet (Doula, Camerun, 1985), "un'icona per il futuro" per la straordinaria vicenda che lo vede protagonista: da semplice studente straniero in Italia, per mantenersi agli studi vive l’esperienza di semi-schiavitù dei braccianti dei campi di pomodoro del Salento. Sarà poi il principale portavoce dei suoi compagni nella lotta che, iniziata con un lungo sciopero, porterà all’istituzione della legge sul caporalato. Da allora Yvan non ha mai smesso di spendersi per i diritti dei lavoratori più umili, pur non rinunciando a conseguire la laurea in ingegneria presso il Politecnico di Torino. Il suo impegno è stato riconosciuto anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che lo ha insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana.

Lo slogan "Ama il tuo sogno" (sintesi della sua vicenda di vita) è una forte spinta, stimolo, alle giovani generazioni a "sognare" un futuro di crescita ed affermazione sociale e culturale, e ad "amarlo", dedicando tutte le proprie forze per conquistarlo, e conservarlo, pur fra le mille difficoltà ed i pregiudizi che il contesto politico, sociale, culturale (la "vita") inframmette in continuazione, tutti i giorni.

E' questo il motivo che ha indotto Jorit e il Centro Carlo Levi di Matera, in collaborazione con il Liceo Artistico "Carlo Levi", e nell'ambito del Progetto "Residenze Artistiche" promosso e sostenuto dalla Fondazione Matera - Basilicata 2019, ad individuare quale "icona per il futuro" la figura di Yvan Sagnet: una icona "positiva", un "esempio" per tutti e in particolare per le giovani generazioni, del cui impegno c’è un grandissimo bisogno.

Alla conferenza stampa saranno presenti, oltre ai rappresentanti del Centro Carlo Levi e della Fondazione Matera - Basilicata 2019, docenti ed alunni del Liceo Artistico e Jorit Agoch.

Matera, 28/09/2019

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Residenza artistica e incontro nazionale

 

Inizia oggi la residenza artistica Un atlante del paesaggio rupestre, parte integrante del programma Residenze di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, e realizzata dall’Arci Basilicata
in collaborazione con la CooperAttiva e la BJCEM-Biennale dei Giovnai Artisti del Mediterraneo.
Dal 24 Settembre al 10 Ottobre tre illustratori italiani Stefania Damato, Luogo Comune e Antonio Cammareri, lavoreranno ad una narrazione visiva del paesaggio rupestre tra Matera, Mottola e Montescaglioso. Il paesaggio della Murgia materana è popolato da innumerevoli luoghi di culto scavati nelle rocce, per secoli popolati da gruppi religiosi, pellegrini ed eremiti. La relazione secolare e la coabitazione tra uomo e natura aspra costituisce un palinsesto di suggestioni che sarà al centro dell’osservazione degli artisti. La residenza prevede fasi di incontro con il territorio, attraversamenti ed esplorazioni dei tanti luoghi nascosti della Murgia, oltre a laboratori con richiedenti asilo, confronti con esperti del territorio e un momento finale di mostra e di convegno. Al termine del percorso di residenza gli artisti lavoreranno ad un Atlante immaginario del paesaggio rupestre, lavorando ad un progetto editoriale collettivo.
Il progetto rientra nel percorso nazionale dell’Arci che prevede occasionii di approfondimento delle pratiche innovative per la rigenerazione a base culturale delle aree di margine. Proprio per riflettere sul tema delle aree interne, l’Arci si ritroverà l’11 ottobre a Matera, presso la Fondazione Le Monacelle, per l’inaugurazione della mostra di fine residenza e per il convegno nazionale Contro l'isolamento. Percorsi di rigenerazione a base culturale delle aree interne al quale parteciperanno, tra gli altri, Francesca Chiavacci – presidente nazionale dell’Arci, Sabrina Lucatelli - Senior Expert in Politiche Pubbliche in favore di Aree Rurali, Emmanuele Curti, Fondazione Matera - Basilicata 2019.

 

11 Ottobre 2019

15.00/18.00
Fondazione Le Monacelle, Matera
Incontro pubblico

Contro l'isolamento. Percorsi di rigenerazione a base culturale delle aree interne

Circa il 60 per cento del territorio nazionale è puntellato di piccoli comuni con una popolazione di poche centinaia, a volte decine di abitanti. La metà dei comuni italiani fa parte di questa categoria e qui vive il 22 per cento della popolazione (dati SNAI). In questi contesti di margine si verifica quotidianamente una condizione di isolamento e di carenza di servizi essenziali quali scuola e cultura, sanità e mobilità. L'Italia interna vive una condizione di progressivo spopolamento e di sostanziale calo demografico. Come far fronte a questa strutturale marginalizzazione? Quali processi culturali possono essere in grado di interpretare un ruolo positivo verso la ricostruzione di possibilità di vivere i territori interni senza convivere forzatamente con isolamento e degrado culturale? Come il terzo settore, le comunità, si organizzano per contrastare l'isolamento attraverso nuove ritualità collettive, nuovi percorsi artistici e culturali che aprono nuovi possibili scenari di innovazione sociale?
Parteciperanno all'incontro esponenti di differenti realtà impegnate su diversi livelli per la rigenerazione del tessuto sociale delle aree interne, tra cui la Fondazione Matera Basilicata 2019 e la Strategia nazionale aree interne.

Sono stati invitati:

15.00 – 16.30
- Paolo Pesacane, Presidente Arci Basilicata
- Marco Trulli, Responsabile Rigenerazione urbana, periferie, progetti e spazi innovativi di Arci aps
- Emmanuele Curti, Fondazione Matera - Basilicata 2019
- Sabrina Lucatelli, Senior Expert in Politiche Pubbliche in favore di Aree Rurali

16.45 – 18.00
- Federica Candelaresi, BJCEM – Biennale dei Giovani Artisti del Mediterraneo
- Michele La Macchia, Presidente del Parco della Murgia Materana
- Crispino Lanza, Assessore alla Cultura del Comune di Mottola
- Stefano Cuzzocrea, direttore artistico Ex Convento (CS)
- Mauro Acito, Progetto “Volevo solo aprire un museo”
- Luigi Vitelli, autore documentario “Vado verso dove vengo”

Conclusioni
- Francesca Chiavacci, Presidente Nazionale Arci

18.00
Fondazione Le Monacelle
Mostra di fine residenza
Un atlante del paesaggio rupestre

Artisti
Stefania D'Amato
Antonio Cammareri
Luogo comune

 

Per informazioni:
Arci – Direzione Nazionale
Ivan Notarangelo : 06 41609268/70
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InsideSouth è un progetto del Programma Residenze di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 promosso dall’Associazione PLUS di Pisticci. E’ una residenza artistica di fotografia, che si svolgerà a Pisticci dal 27 settembre al 3 novembre in tre fasi di produzione ed una di presentazione degli output. 

Il progetto è finalizzato a stimolare, attraverso l’occhio dei fotografi in residenza, nuove visioni di futuro per il territorio di Pisticci, i suoi abitanti attuali e possibili.
Obiettivo è costruire uno strumento di riflessione collettiva sulla fragilità del territorio e di sperimentazione del possibile riuso del patrimonio, oggi in abbandono, sottoutilizzato e poco valorizzato.
Con la fotografia si intende non documentare la trasformazione dei luoghi fragili in abbandono ma attivare una riflessione sulle trasformazioni possibili per gli stessi luoghi che ospiteranno le attività in programma.
La prima fase, a partire dal 27 settembre, vedrà la presenza di tre artisti internazionali: Diego Orlando, curatore e photo editor, Fatima Abreu Ferreira e Annalisa Natali Murri . Gli artisti saranno ospitati in una residenza nel centro storico di Pisticci e affiancati nella prima fase di ricerca da un gruppo di esperti locali che in veste di co-curatori, affiancheranno le attività della residenza. Parteciperanno alla residenza due fotografi locali Mariano Silletti e Marina di Tursi che contribuiranno alle fase di ricerca e produzione artistica.
Nella sua seconda fase, che si svolgerà nella seconda metà di Ottobre, la residenza sarà caratterizzata da : una residenza young aperta ai giovanissimi ,selezionati tramite call, chiamati a ritrarre una nuova immagine di futuro possibile per il territorio. Nella seconda fase si svilupperà anche il lavoro di Annalisa D’angelo, artista che lavorerà alle storie di emigrazione a partire dagli archivi fotografici di famiglia, con un gruppo di supporto locale.
Il lavoro della residenza sarà presentato con un evento finale ed una mostra diffusa a cielo aperto, che interagirà con il visitatore per stimolare nuove riflessioni e nuove connessioni consapevoli delle radici.
Il progetto sarà realizzato anche con il supporto di Proloco Pisticci presso la cui sede si svolgeranno alcune attività della residenza, i talk e i workshop.
La progressiva situazione di spopolamento e di abbandono che caratterizza oggi i nostri centri storici, senza l’aiuto di agenti esterni, rischia di trasformarli in luoghi-fantasma e di far scomparire definitivamente le donne/uomini, i saperi, le immagini che sono alla base della ricca biodiversità culturale dei piccoli paesi. In una fase di transizione verso nuovi modelli di sviluppo è dunque possibile invertire la tendenza e trasformare il vuoto di questi luoghi in nuovi spazi di rigenerazione e sperimentazione? Rinchiudersi nel lutto per l’arcaico paralizza l’intelligenza del presente: è per riconnettere le energie vitali del territorio che il progetto intende ripopolare il centro storico di Pisticci attraverso nuove forme di arte che resistano al buio dell’abbandono, inneschino processi virtuosi di innovazione sociale e facciano ritornare i nostri luoghi ad essere ariosi e aperti al mondo.

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Quest’anno la Basilicata e l’Italia festeggiano Matera - Capitale europea della cultura 2019.
Nell’ambito del programma di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, è stato inserito il progetto “Capitale per un giorno”, dedicato a tutti i comuni della Basilicata.
Il Comune di Barile sarà Capitale per un giorno il 4 ottobre p.v., attraverso un programma coprodotto dal Comune di Barile e la Fondazione Matera Basilicata 2019, è stato così deciso di cogliere questa importante occasione per far conoscere la storia, le tradizioni della nostra comunità.
In linea con questi obiettivi, la comunità di Barile risponde all’appuntamento, cogliendo l’opportunità di far conoscere tutte le sue peculiarità in tema di turismo, accoglienza, folklore e soprattutto cultura.
La partecipazione al progetto di Matera 2019, Capitale per un giorno, punterà i riflettori su Barile che è uno dei paesi lucani di origine Arbëreshe (greco-albanese), di cui da secoli si conservano lingua, tradizioni e culti religiosi. Le origini albanesi risuonano nella pronuncia arbëreshë (greco-albanese) del suo nome, “Barilli”. La cultura arbereshe è la radice identitaria nelle sue multiformi manifestazioni. Gli elementi identificativi sono stati e sono la religione, rito bizantino di lingua greca, l’arbëreshë, lingua parlata di forma dialettale che si collega con la variante linguistica del sud dell’Albania. Il nostro passato è ricco di storia e di elementi antropologici; nella sua diversità si sono intrecciati nel nostro tessuto umano tramandandosi attraverso i costumi, le tradizioni, la lingua.
Questo sentire storico e civile è profondamente rimescolato da processi che sono etnici, antropologici, religiosi. La lingua è un patrimonio che non è da attribuirsi ai singoli o al singolo ma ad una civiltà che dà il senso comunitario ad un popolo; il nostro bilinguismo rafforza il nostro senso di appartenenza, il senso comunitario, che ci ha permesso di recuperare le identità attraverso una maggiore conoscenza, dalle forme antropologiche alla lingua, dai beni culturali ai costumi. Una profonda acquisizione dei valori culturali di origine della civiltà contadina espressione etica di una testimonianza di civiltà da tramandare.
L’ obiettivo principale è la rivalorizzazione delle origini, la riflessione sulle origini e la connessione con la tradizione mediante le Arti Figurative.
Il programma Capitale per un giorno di Barile sarà denominato “Sheshë” - Anima e Tradizione, e sarà così strutturato:
• un percorso di SCATTI FOTOGRAFICI focalizzati sugli “oggetti della memoria” della vita lavorativa e domestica, in modo particolare Sheshë (Scescio), grotte scavate come fossero un formicaio dove originariamente si svolgevano tutte le attività della comunità. Oggi quelle grotte custodiscono, cullano nel silenzio uno dei Vini più Intensi della produzione italiana “l’Aglianico”, grazie alla perfetta temperatura e all’ideale umidità, costanti nelle stagioni dell’anno. Una location questa delle grotte, dove viveva il Popolo raccontato da Carlo Levi negli anfratti che non prendono altra luce ed aria se non dalla porta; un luogo che senza concedere nulla, dà tutto. Quando 55 anni fa Pierpaolo Pasolini ne fece set straordinario e naturale delle scene “Il Vangelo secondo Matteo”. Il Percorso del nostro progetto dunque proprio per questo motivo rievocherà la location delle Grotte ed in particolare la grotta della Natività della celebre pellicola di Pasolini.
• La rievocazione ed il racconto popolare contadino mediante la realizzazione di “MURALES” che narrino la cultura orale, popolare; testimoni delle radici e la identità della minoranza etnico-linguistica arbëreshe. Strumento mediante il quale si prende contatto immediato con il territorio, la natura, l’ambiente, il paesaggio. Un paesaggio agrario, un ambiente socio-culturale, identitario, che, rivisitato e reinterpretato, possa consentire di produrre nuova cultura in questo “piccolo angolo di mondo”. I contrasti tra civiltà contadina di ieri e vita globalizzata e ipertecnologica di oggi, che trovano difficoltà a parlarsi e ad incontrarsi (che stentano ad entrare in connessione), malgrado il web, le reti e i percorsi multimediali.
• Una tavola rotonda sulle tematiche antropologiche della cultura arbëreshe. La difesa della lingua come patrimonio da salvaguardare in un processo multimediale con tracciati miranti alla tutela di una cultura che non è più solo orale. Oggi la lingua non è solo un codice alfabetico ma contiene percorsi identitari che sono, appunto, le espressioni di appartenenza di un popolo. Si mantiene viva, perché ha consapevolezza, è orgoglio delle proprie radici, della diversità in un mondo oggi globalizzato e in crisi di identità.
I punti di forza di questa manifestazione saranno, collaborazione, accessibilità, passione e marginalità.
Collaborazione: intesa quale scambio interculturale per valorizzare, custodire e tramandare usi, costumi e culti religiosi, coinvolgendo tutta la comunità locale.
Accessibilità: un percorso, semplice, fruibile, immediato ed emozionale che sia coerente con i valori della nostra cultura che carpisca l’interesse intergenerazionale, in grado di far conoscere la nostra storia.
Passione: riscoprire valori ed emozioni di un sentimento di appartenenza, un forte legame con la Terra di origine mediante l’espressione passionale dell’arte (scatti fotografici- e raffigurazioni pittoriche- murales), dell’approfondimento culturale.
Marginalità: la sfida sarà quella di far emergere la comunità utilizzando l’evento straordinario di “Matera-Basilicata2019” come opportunità di aprirsi al “mondo”.
Una occasione questa imperdibile, di promozione turistica e perché no anche economica, imperdibile per puntare a rigenerare un luogo, a modificarne l’immagine e farla conoscere meglio. Un evento che metterà in risalto la capacità artistica della comunità e la spasmodica volontà di conservare le proprie tradizioni, il proprio folklore e la storia di questi luoghi. Questa è l’occasione per creare un indotto di natura culturale e una spinta ai barilesi a cercare di rendere materiale il proprio patrimonio intangibile.
IL SINDACO
Antonio MURANO

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Dopo il successo di pubblico ottenuto al Mutek Festival di Montreal e all’Ars Electronica Festival di Linz, arriva a Matera in prima nazionale “Subassemblies”, il concerto audiovisivo di Ryoichi Kurokawa. Un grande spettacolo immersivo, in cui la potenza delle immagini rielaborate grazie a scansioni 3d si unisce a sonorità coinvolgenti. L’evento a ingresso libero, che si svolgerà il 27 Settembre alle ore 21 in Piazza San Francesco a Matera, fa parte del progetto di sound art IN ViTRØ ~ Artificial Sønificatiøn coprodotto dall’associazione LOXOSconcept e dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, con il sostegno di BCC Basilicata.
Kurokawa è considerato uno dei più visionari artisti a livello internazionale nella realizzazione di performance audio-visive ed è stato invitato da grandi realtà artistiche come il TATE Modern di Londra, il Centre Pompidou di Parigi, la Biennale di Venezia. Con “Subassemblies" l’artista giapponese indaga il rapporto tra natura e agire umano attraverso immagini di strutture architettoniche e ambienti naturali, che vengono distorte e ricostruite, “assemblate” per creare una nuova sequenza temporale che alterna l'ordine al disordine, le forza della natura e quella dell'arte. L'universo creativo di Kurokawa cancella la legge fisica, ibrida le componenti naturali e artificiali per offrire allo spettatore prospettive inusuali da cui osservare la realtà che lo circonda.
“Subassemblies” è stato realizzato grazie a una coproduzione dell’associazione LOXOSconcept e Matera 2019 con importanti partner europei come Mutek, Stereolux, TodaysArt e con il supporto di Eu Japan Fest. Prima di Kurokawa salirà sul palco di Piazza S. Francesco Simone Longo che presenterà “Neutro”, una performance audiovisiva altamente coinvolgente sul tema della “non-appartenenza”.
L’evento è collegato alla mostra di sound art che propone 8 installazioni sonore di artisti internazionali. La mostra sarà visitabile fino al 29 Settembre negli orari 10-13 e 16-19 (lunedì e martedì chiuso) presso il Casale. Maggiori informazioni sul programma sul sito www.in-vitro.it

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PAOLO FRESU, RINO LOCANTORE E IL COLLETTIVO ONYX IN CONCERTO
PER SUONI DEL FUTURO REMOTO IL 26 SETTEMBRE IN PIAZZA SAN FRANCESCO

Un evento che trasformerà in musica il vero patrimonio di Matera: i suoi suoni naturali.
E a raccontare questo progetto sono state anche le parole di un artista di fama mondiale che al territorio ha sempre legato la sua carriera, Paolo Fresu.
Alla conferenza stampa di presentazione del concerto che terrà a Matera giovedì sera alle 20, 30 in piazza S. Francesco, il trombettista sardo ha detto: “Sono arrivato a Matera per la prima nel 1986 e ho collaborato tante volte con Onyx. Nel tempo la città e la sua realtà si sono modificate e tante volte abbiamo sonorizzato i suoni cittadini e per questo credo che questo momento sia il punto di arrivo di un percorso iniziato molti anni fa e che va oltre questo anno di manifestazioni culturali. E' questo il valore aggiunto per leggere il successo di questo anno.
Essere parte di questo progetto per me è importante, conosco bene questi suoni che raccontano il passato e il presente, con la cultura portata avanti con serietà. E' significativo che questo progetto sia fatto con i giovani e con l'Università, è il miglior modo per mettere insieme tutte queste professionalità e per lanciare un messaggio ai ragazzi, per renderli partecipi di una comunità”.
E' stato presentato oggi, infatti, nel corso delle prove di Fresu, del Collettivo Onyx diretto da Joe Johnson e di Rino Locantore, il concerto in programma il 26 settembre alle 20,30 in piazza San Francesco (ingresso libero) e che rientra nell'ambito del cartellone di Suoni del Futuro Remoto, progetto di di Matera Capitale europea della cultura del 2019, co prodotto da Onyx Jazz club e da Fondazione Matera Basilicata 2019.
Il concerto rappresenta il punto centrale di una ricerca svolta dagli studenti della Facoltà di Architettura dell'Università della Basilicata coordinati dalle professoresse Silvana Khutz e Chiara Rizzi, che hanno registrato i suoni naturali della città, dalla festa patronale alle botteghe artigiane, alle chiese, alla vita quotidiana, affidando poi il materiale al compositore americano Joe Johnson che ne ha fatto una partitura musicale.
“Il percorso iniziato più di due anni fa – ha ricordato il presidente di Onyx Jazz club, Gigi Esposito – ha portato al coinvolgimento di molti musicisti e alla presenza di Paolo Fresu che con la nostra associazione ha un rapporto di lunga data. Riusciamo a raccontare storie, a descrivere il territorio attraverso la nostra passione, la musica jazz”.
Paolo Mele,project manager di Fondazione Matera-Basilicata 2019 ha ricordato: “Siamo alla settimana di massima visibilità per questo progetto che continuerà con altre iniziative tra cui la pubblicazione del vinile che verrà registrato proprio durante il concerto di giovedì 26 settembre a Matera. Il progetto sta dimostrando di meritare la continuità sia dalla Fondazione che attraverso forme che garantiscano visibilità a iniziative di qualità. La straordinaria mappatura della città nata da Suoni del Futuro Remoto mi ha affascinato e per questo spero venga reinterpretata da molti artisti”.
Gianni Vancheri, musicista del Collettivo Onyx ha annunciato: “Si tratta di partiture originali musicate da Joe Johnson, che si occuperà anche della parte elettronica della composizione, che uniscono la parte moderna provenienti dalle influenze americano a quelle materane. Questo mix darà luogo a queste produzioni molto interessanti dal punto di vista armonico”.
Alla collaborazione degli studenti dell'Università e al loro valore ha fatto riferimento Silvana Khutz: “Gli studenti hanno realizzato alcune installazioni che si possono seguire partendo dal Campus Universitario in via Castello fino al Palombaro di via Purgatorio Vecchio, all'ingresso del cinema comunale e a Casa Cava. Pe noi si è trattato di un bellissimo esperimento perchè i ragazzi non hanno guadagnato nemmeno un voto ma hanno svolto lavoro di squadra, presa in carico delle attività in prima persona”.
Per Chiara Rizzi, sempre dell'Università della Basilicata: “L'incontro con Onyx è stato importante per aprire ad una nuova lettura della città, questa volta composta dai suoni, comprendendo ciò che Matera ci dice, raccontandoci le trasformazioni in atto. Il percorso è iniziato un anno fa con un bando che ha coinvolto a fasi alterne più di 20 ragazzi”.
Ariane Bieou, manager culturale della Fondazione Matera Basilicata 2019: “Suoni del Futuro Remoto rappresenta un progetto completo. Partendo dalle radici di Matera e del territorio si è riusciti a ricomporre una musica che fa suonare la città, riuscendo a reinterpretare il patrimonio storico dei suoni della città, creando eventi che possano viaggiare nel resto d'Europa”.

 

 

I prossimi appuntamenti:
Martedì 24 settembre ore 20,30 – Terrazza Lanfranchi “Concerto in solo” (ingresso con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione, evento già sold out, lista d'attesa un'ora prima dell'evento )
Mercoledì 25 settembre ore 17-19-21 – Palombaro del Caveoso, via Purgatorio 12 – Hilde Marie Holsen ore (ingresso con Passaporto Matera 2019 e prenotazione, lista d'attesa un'ora prima dell'inizio del concerto)
Giovedì 26 settembre ore 20,30 – Piazza S. Francesco – Paolo Fresu, videoartist Massimo Ottoni, Collettivo Onyx (ingresso libero)

 

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The cultural projects contained in the “Ancient Future” section allow for a careful reflection on the millennia-long relationship of humanity with space and the stars. By retracing the steps of Pythagoras, one of the region’s most illustrious residents , it explores the ancient universal beauty of mathematics. At the same time, the infinite possibilities of dialogue between man and nature will be analysed, through concerts and visits to spiritual places - such as rock-hewn churches - or places of cosmological interest - such as the Space Geodesy Centre- . Very old practices and new life models will be put on trial, hypothesizing new development models for the coming decades.

As in many other European cities, Matera’s relationship with modernity is conflicting. Twenty-five years after the inclusion of the “Sassi”, once a “national shame”, in the UNESCO World Heritage list, the city is still trying to come to terms with its physical identity. The section of the program called “Continuity and Disruptions” represents an opportunity to develop a collective therapy and the possibility to face not only the shame of the city itself but also its multiple forms at the European level. These range from increasing social inequalities, to the resurgence of racism, the inability of many European countries to offer a future and hope to their youth and the drama of the exodus of desperate people fleeing the ongoing wars in Africa and Asia. Matera 2019 will be an opportunity to witness the beauty of the city, not only in theatres and museums, but also in the spaces we live in everyday.

The theme “Reflections and Connections” starts from the classic Latin motto, later adopted by Lorenzo de’ Medici, “Festina lente” (make haste slowly). We must rediscover the value of time and slowness, distance ourselves from the hegemony of the immediate present and take a step back from the accelerated pace that marks life in the 21 st Century. The cultural program also intends to prove that art, science and widespread practice of cultural citizenship can represent, throughout Europe, the catalysing elements of a new, revolutionary model of community rooted in the “practice of daily life”. The physical environment of Matera encourages us to rethink things “ab initio” and to consider crucial questions and fundamental values.

Starting from the irrepressible utopian tension in the history of Matera, the theme “Utopias and Dystopias” intends to test new innovative schemes that represent a challenge to preconceptions about the cities of the South including that tourism is the only way to achieve economic stability, technology is the only model of mediation possible for relationships, industrial monoculture is the only opportunity for development and that food and wine are the main identifiers of a territory. There is a need for a profound change of mentality, which goes beyond fatalistic attitudes, amoral familism, and the opacity of information and management of public affairs, which have often hindered the renewal of Southern Italy. Through a series of urban and rural games and sports, Matera will be transformed into a terrain on which we can imagine possible alternatives to the realities that we take for granted.

The “Roots and Routes” section precisely explores the extraordinary possibilities of the mobility culture that unites Europe. The instinct for movement is rooted in the daily life of Matera, ever since the tradition of “transhumance”, which every year sees the herds of cattle move across the Murgia plateau. Mobility is the lifeblood of the region: from Magna Graecia to Rome, or from the age of the Byzantines and Longobards, Arabs, Swabians or Angevins, Basilicata has always been a place of meeting and convergence. Recently, like many other rural regions of Europe, Matera has had to face devastating migratory diasporas, to then see the recent beginning of a return of a generation of young people, attracted by the values rooted in southern Italian culture.