Matera 2019

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La Fondazione Matera Basilicata 2019 sarà al fianco della delegazione di Aliano che domani a Roma, nella sede del Ministero della Cultura, terrà l’audizione per la candidatura del comune lucano a Capitale Italiana della Cultura 2027.

«Aliano è un miracolo laico nella scena dei piccoli centri europei, non solo italiani. La sua esperienza, a partire dalla “Luna e i Calanchi“, mostra concretamente quanto potenziale possono esprimere le aree interne, se si innescano percorsi di sviluppo che fanno leva sulla cultura. Come membro del comitato promotore, la Fondazione Matera Basilicata 2019 - sottolinea il Direttore Generale, Antonio Nicoletti - è tra le istituzioni che sin dall’inizio hanno sostenuto il progetto di Aliano, racchiuso nel dossier  “Terra dell’Altrove”, fortemente ispirato all’esperienza di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.

Diverse sono le buone pratiche di questo percorso che il borgo lucano ha voluto mettere a valore nella propria proposta di rigenerazione culturale; da quella dell’Open Design School, il laboratorio multidisciplinare e sperimentale di Matera 2019, segnalato tra le prime best practices a livello europeo e partner ufficiale del New European Bauhaus, alla sinergia con gli altri 130 comuni della Basilicata, modellata sul progetto del 2019 “Capitale per un giorno”. 

Come Matera, anche Aliano punta a trasformare la propria immagine e il proprio destino, passando da terra d’esilio, dove fu confinato Carlo Levi, a luogo di accoglienza, grazie a una proposta culturale rivolta a cittadini permanenti e temporanei. Un messaggio forte che parte da un piccolo borgo di un’area interna del nostro Sud, immaginandosi come laboratorio per i piccoli comuni in cui poter ragionare su una scala più ampia e sperimentare nuove soluzioni. 


Con il progetto “Terre Immerse”, con cui Matera si appresta a diventare Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026, mettendo in connessione aree interne e costiere del Mediterraneo, immaginiamo una staffetta verso Aliano, Capitale Italiana della Cultura 2027,  per un nuovo protagonismo dei nostri territori».

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Un fine settimana di appuntamenti all’insegna delle reti per la Fondazione Matera Basilicata 2019, che ha preso parte, sabato 8 febbraio, all’inaugurazione dell’anno da Capitale Europea della Cultura 2025 della città slovena di Nova Gorica insieme all’italiana Gorizia (Go! 2025), e lunedì 10 febbraio alla BIT - Borsa Internazionale del Turismo di Milano. Due eventi di respiro internazionale che hanno rappresentato un’occasione strategica per tessere relazioni e presentare alcune delle progettualità future.

Oltre a rafforzare il legame con la rete delle Capitali Europee della Cultura, la Fondazione ha colto l’opportunità della BIT di Milano per presentare il progetto Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026 e annunciare il progetto “Fantastico Medioevo”, della Regione Basilicata, che vedrà la Fondazione impegnata nei prossimi mesi nella valorizzazione del patrimonio normanno- svevo lucano attraverso una serie di iniziative culturali nell’area del Vulture-melfese e alto Bradano, anche in prospettiva internazionale grazie al progetto 2027 Anno dei Normanni, pensato e promosso dalla Regione Normandia.

Il direttore della Fondazione, Antonio Nicoletti, ha sottolineato il valore di questi incontri e delle prospettive che si aprono per Matera e il territorio lucano: “La reputazione di Matera città culturale vive anche grazie alle solide relazioni con le altre Capitali Europee della Cultura. È importante rafforzare queste relazioni anche per le necessarie alleanze in vista di Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026. L’esperienza di Matera 2019 ci ha insegnato che la cultura è un grande ponte tra territori e comunità, e oggi continuiamo a costruire questi legami con realtà come Nova Gorica-Gorizia 2025 e con il pubblico internazionale della BIT di Milano. Il nostro obiettivo è dare forma a un percorso che nei prossimi anni porterà Matera e la Basilicata al centro del dialogo culturale euro-mediterraneo: un valore simbolico nuovo e importante, un’opportunità in più per il nostro settore culturale, e una prospettiva ambiziosa per Matera e la Basilicata nel Mezzogiorno”. 

Di “Modello Matera” ha parlato il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi: “Matera Capitale Europea della Cultura 2019 ha segnato un percorso straordinario, dimostrando come la cultura possa trasformare un territorio. Gorizia-Nova Gorica 2025 vivranno la stessa sfida e opportunità, e siamo orgogliosi che queste città arrivino a questo traguardo con un tocco di lucanità: i professionisti della Fondazione Matera Basilicata 2019, in questi anni, hanno portato nelle due città confinanti il Modello Matera, offrendo spunti e strumenti utili alla loro organizzazione. La presenza della Fondazione alla cerimonia di inaugurazione e alla BIT 2025 conferma Matera come modello per l’Europa. Un plauso al direttore Nicoletti e a tutti i professionisti della Fondazione per il loro prezioso e costante lavoro di qualità”.

Alla BIT di Milano, presente anche il Commissario straordinario del Comune di Matera, Raffaele Ruberto, che ha ribadito l’importanza di un’azione istituzionale coesa per la promozione del territorio: “C’è una ferma volontà dell’amministrazione commissariale di convergere su obiettivi condivisi, perché come istituzioni abbiamo assolutamente l’onere di supportare e sostenere le migliori iniziative per la promozione turistica e culturale del territorio”.

A rafforzare la connessione con GO! 2025, anche la collaborazione con l’associazione materana Casa Netural, che ha contribuito ad animare il programma di Matera Capitale europea della cultura 2019 e che ora ha aperto un proprio centro culturale proprio a Gorizia. Questa connessione continua oggi con un programma congiunto, ospitato negli spazi di Casa Netural, che nel 2025 collegherà Matera 2019 e Nova Gorica- Gorizia 2025, nel segno del tema scelto per la Capitale Europea della Cultura 2025, “Go! Borderless”, un invito a superare i confini e costruire ponti, in perfetta sintonia con il nuovo ruolo di Matera come Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026. Un’occasione per fare della Basilicata un punto di riferimento  per le reti culturali nazionali e internazionali e che potrà fare da ponte, nei prossimi mesi, nel passaggio di testimone da GO! 2025 a Matera 2026. 

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La Fondazione Matera Basilicata 2019 ha pubblicato sul proprio sito web l’Avviso pubblico di procedura comparativa per il conferimento dell’incarico di Direzione scientifica del percorso formativo sulla curatela artistica digitale, nell’ambito del progetto AIRFARE, vincitore dell’Avviso pubblico TOCC - Transizione digitale organismi culturali e creativi, promosso dalla Direzione generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura.
Il percorso formativo sulla curatela artistica digitale si propone di formare una nuova figura professionale, il curatore digitale, ed è rivolto a 30 partecipanti che saranno selezionati su scala nazionale. Il programma, della durata di 9 mesi, esplorerà le interazioni tra arte digitale, intelligenza artificiale e patrimonio culturale digitalizzato, combinando teoria e pratica in un format innovativo che prevede workshop, focus group, atelier tematici e una summer school finale.
La Fondazione Matera Basilicata 2019, capofila del progetto, insieme a Comune di Matera, Confapi Matera, CNA Matera e Fondazione ITS Basilicata, invita i professionisti qualificati a partecipare alla selezione per il ruolo di Direttore Scientifico di tale percorso formativo. La figura avrà la responsabilità di progettare, coordinare e supervisionare le attività formative, garantendo la qualità e l’innovazione del percorso.
In particolare, chi assumerà l'incarico dovrà garantire la supervisione tecnico-scientifica del progetto e del percorso formativo, assicurando una pianificazione accurata dei contenuti e un’organizzazione efficiente delle attività pratiche. Sarà essenziale collaborare strettamente con il project manager e il team della Fondazione, selezionando e gestendo esperti e tutor per supportare le diverse fasi del progetto. Infine, il candidato dovrà monitorare lo svolgimento delle attività e valutare i risultati raggiunti, garantendo il successo e la qualità del percorso formativo.
La candidatura è aperta a professionisti in possesso di una laurea magistrale o equivalente in discipline pertinenti, come Storia dell’Arte, Museologia, Digital Humanities, ecc. I candidati dovranno avere almeno cinque anni di esperienza documentata nel campo museale, artistico o digitale, con particolare riferimento alla curatela di collezioni digitali. È richiesta una conoscenza avanzata delle tecnologie digitali applicate all’arte, inclusa l’esperienza nell’utilizzo di intelligenza artificiale e software open source per la curatela e la manipolazione digitale. Inoltre, è necessaria una comprovata esperienza nella progettazione e gestione di percorsi formativi, laboratori e workshop.
Gli interessati dovranno inviare il proprio curriculum vitae e un elaborato progettuale all’indirizzo This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it., con oggetto: Airfare: curatela artistica digitale entro il 2 febbraio 2025.
Link diretto al bando

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Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Matera Basilicata 2019, riunitosi il 3 gennaio 2025, ha deliberato con atto n. 1/2025 la nomina di Antonio Nicoletti quale Direttore Generale. La scelta è avvenuta a seguito della valutazione dei curricula pervenuti in risposta all’Avviso Pubblico per l’acquisizione di manifestazioni di interesse per il conferimento dell’incarico.

Il presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Michele Somma, ha espresso il proprio apprezzamento per il percorso che ha portato alla selezione e ha sottolineato l’importanza di questa nomina nel consolidare il ruolo della Fondazione come motore culturale e promotrice di sviluppo per il territorio.

“Esprimo il mio più sincero ringraziamento alla dottoressa Rita Orlando, che in qualità di Direttore Generale facente funzioni ha guidato con competenza e passione la Fondazione in una fase cruciale. Grazie al suo impegno, sono stati portati a compimento importanti progetti avviati e sono state gettate le basi per nuove iniziative culturali che guardano al futuro. A nome di tutto il Consiglio di Amministrazione, auguro ad Antonio Nicoletti buon lavoro: Sono certo che la sua esperienza e la sua visione sapranno consolidare lo slancio della Fondazione, rafforzando il nostro impegno a promuovere la cultura come motore di crescita e coesione per la Basilicata e oltre.”

Biografia di Antonio Nicoletti 

Antonio Nicoletti è nato nel 1974. Ingegnere e Dottore di Ricerca in Pianificazione Urbana e Territoriale, da circa venticinque anni si occupa di sostenibilità e innovazione dei processi di sviluppo, in particolar modo quelli caratterizzati dalla valorizzazione delle risorse ambientali, culturali e creative. 

Da dicembre 2019 a oggi, come Direttore Generale dell’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata, con il Piano Strategico di marketing turistico regionale ha adottato l’innovazione come obiettivo e metodo per promuovere il territorio. Ha introdotto, nel settore del turismo lucano linguaggi narrativi contemporanei come fumetti e videogiochi, e strumenti come l’Intelligenza Artificiale e la realtà virtuale e aumentata. Ha dato vita a progetti come Roots-in, la prima Borsa internazionale del turismo delle origini, e il “turismo delle passioni”. Con un forte orientamento all’internazionalizzazione del mercato, sotto la sua guida la quota di turismo estero regionale è cresciuta di circa il 60% rispetto al 2019.

Esperto di progetti integrati a valere su finanziamenti nazionali e internazionali, ha lavorato a vari progetti urbani; tra gli altri, il Piano Strategico dell’area metropolitana di Bari e, per la città di Matera, il Piano Integrato di Sviluppo Urbano Sostenibile (PISUS), il “Piano Città”, il Piano per lo Sviluppo delle Periferie, il Documento Strategico per gli Investimenti Territoriali Integrati PO-FESR 2014-2020, il Master Plan per Matera 2019, il programma “Matera Digitale”.

Dall’agosto 2015 al dicembre 2019 è stato dirigente per il Comune di Matera, con competenze relative alla programmazione strategica, all’innovazione urbana e alla gestione dei finanziamenti legati alla Capitale Europea della Cultura 2019. In questo ruolo, per il Comune, è stato Referente Unico del “CIS Matera”, Referente Tecnico dell’“ITI Sviluppo Urbano” di Matera e del progetto Bari-Matera 5G, membro del Comitato di Indirizzo Strategico tra Comune e Consiglio Nazionale delle Ricerche per l’HUB per la Ricerca e l’Innovazione Tecnologica di San Rocco, e ha progettato la Casa delle Tecnologie Emergenti di Matera, primo centro di questo tipo in Italia, avente come soggetto promotore il Ministero dello Sviluppo Economico.

Già visiting scholar presso la Global Urban Research Unit dell’Università di Newcastle-Upon-Tyne, è stato professore a contratto presso l’Università degli Studi della Basilicata ed è docente presso l’Università LUM nelle discipline del marketing e della cultura applicate alla progettazione e gestione urbana.

Ha approfondito temi legati alla progettazione e alla gestione dei sistemi culturali e turistici, lavorando, tra gli altri, con la Fondazione Zétema di Matera all’attuazione del Distretto Culturale dell’Habitat Rupestre della Basilicata e, con la Regione Puglia, alla definizione dei programmi gestionali dei “Sistemi Ambientali e Culturali”.

Ha progettato e diretto lo startup del Centro per la Creatività Giovanile “Casa Cava”, a Matera, luogo di eccellenza per lo sviluppo delle arti performative a servizio della città e del territorio.

Si occupa frequentemente di innovazione applicata a diversi settori. Nell’ambito dell’iniziativa Start-Cup Basilicata, ha vinto il "Premio Industria culturale e creativa" e il Premio TIM Open Jelastic Cloud nel 2019 (settore ICT).

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Il 2024 è stato un anno importante, che ha segnato un nuovo capitolo nella storia della nostra comunità. Dieci anni dopo l’indimenticabile proclamazione a Capitale Europea della Cultura 2019, Matera torna a essere protagonista sulla scena internazionale con il prestigioso titolo di Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026.

Questo traguardo, che arriva in un momento così simbolico, non è solo un riconoscimento, ma la conferma di un percorso che ha trasformato la città e una regione intera in un laboratorio di innovazione, inclusione e crescita culturale. Matera e la Basilicata si affermano come luoghi dove la cultura diventa strumento per costruire ponti fra tradizioni e futuro, fra territori vicini e lontani, e soprattutto tra persone.

Rita Orlando, direttrice della Fondazione Matera Basilicata 2019, dichiara: “Il 2024 ha segnato un momento di svolta: i risultati ottenuti e i progetti avviati hanno reso questo un anno fertile, in cui le radici ormai mature della Fondazione hanno dato nuovo slancio e coraggio a visioni nuove. Ora è il tempo di rilanciare la Fondazione con rinnovata determinazione, consapevoli che il cammino verso Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026 richiede l’impegno e la collaborazione di tutti. Insieme possiamo trasformare questa energia in nuove opportunità per il territorio, consolidando il ruolo della cultura come forza capace di unire, innovare e ispirare il futuro.”

Di seguito le aree tematiche su cui la Fondazione Matera Basilicata 2019 ha sviluppato le diverse progettualità nel corso del 2024.

Arte e sostenibilità: la rassegna Rizomatica e il libro d’artista di Tomás Saraceno

Dall’opera dell’artista Tomás Saraceno Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories inaugurata nel 2023 nella Chiesa del Carmine di Palazzo Lanfranchi a Matera, grazie alla collaborazione con i Musei nazionali di Matera, è nata nel 2024, la rassegna “Rizomatica. Nuove forme di coesistenza”, che ha trasformato il territorio lucano in un laboratorio a cielo aperto, intrecciando arte, ambiente e partecipazione comunitaria.

Quattro le pellicole proposte : “Futura” (2021) di Pietro Marcello, Francesco Munzi, Alice Rohrwacher, “L'Avamposto" (2023) di Edoardo Morabito, “Donne di terra” (2021) di Elisa Flaminia Inno, “Il Buco” (2021) di Michelangelo Frammartino. Una lectio magistralis su “La natura, prossima ed estranea. Lezioni di democrazia” a cura del prof. Piergiorgio Donatelli, docente di Filosofia morale presso la Sapienza di Roma e direttore del Dipartimento di Filosofia.

Due invece le residenze artistiche organizzate: a Moliterno quella del collettivo Post Disaster “Citri. Estratto da Val d’Agri”, a Matera, quella dell’artista visivo e ingegnere ambientale Andrea Conte (Andreco) “Oasi. Un’Aula Verde a Matera”. Tre gli spettacoli, ospitati in luoghi di grande valore paesaggistico e simbolico: la live performance della musicista e danzatrice Francesca Heart “Eurybia” nello spazio esterno dell’Ex Convento di SS Lucia e Agata alla Civita a Matera, il concerto della musicista e cantautrice Daniela Pes “Spira” nello scenario lunare del Teatro dei Calanchi a Pisticci; lo spettacolo dei Deproducers “Botanica” in Piazza San Giovanni a Matera, con il filosofo della scienza, evoluzionista e saggista Telmo Pievani e i musicisti Vittorio Cosma, Riccardo Sinigallia, Laura Arzilli, Roberto Angelini, Simone Filippi.

Questo filone di dialogo tra arte, natura e comunità è culminato nella pubblicazione del libro d’artista di Tomás Saraceno Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories, presentato a Palazzo Ducale a Genova grazie alla collaborazione con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Studio Tomàs Saraceno, Pinksummer Contemporary Art e Nero Edizioni. Il volume celebra dieci anni di collaborazione dell’artista con la Fondazione Matera Basilicata 2019 e funge come una sorta di guida per l’interpretazione dell’opera realizzata a Matera, un confessionale laico che utilizza ragnatele autentiche create da diverse specie di ragni per esplorare temi come l’interconnessione tra uomo e natura e la fragilità degli ecosistemi. Il libro raccoglie contributi interdisciplinari e riflessioni dello stesso Saraceno, posizionandosi come un “manifesto” per la giustizia ecologica e la coesistenza.

Jazz e democrazia, l’incontro che genera collaborazione

L’ascolto generoso è una modalità di rapportarsi agli altri che unisce il jazz e la democrazia; la musica può aiutare a comprendere nuove culture, il confronto anche serrato tra persone, la dissonanza e l'armonia, la collaborazione tra gruppi sociali. Un esperimento realizzato a Matera in occasione della Festa dell’Europa del 9 maggio, con il supporto dell’Onyx Jazz Club, attraverso la performance “Jazz for democracy. Parole e musica per 'fare' società", esito di una residenza artistica con un sociologo che ama il jazz senza saperlo praticare (o praticandone i principi senza suonarlo) e tre musicisti che suonano strumenti in una formazione inusuale.

La comunità al centro: la Giornata Europea del Vicinato

La Giornata Europea del Vicinato è stata un’occasione unica per celebrare la forza della comunità e il valore del dialogo tra le persone. Nelle due città lucane, Matera e Potenza, persone di ogni età si sono unite per trasformare spazi comuni in luoghi di incontro, rigenerare legami e costruire nuove opportunità di condivisione. 13 i quartieri coinvolti, 14 le ore di animazione, 20 i progetti di comunità realizzati da altrettante associazioni, 68 gli eventi organizzati. Grazie alla partecipazione entusiasta delle comunità locali, l’evento ha dimostrato come la cultura possa diventare un potente catalizzatore di attivazione e trasformazione sociale, capace di unire tradizioni e aspirazioni in un’esperienza collettiva.

La Basilicata in prima linea nella cultura digitale

Nel 2024, l’innovazione digitale ha giocato un ruolo centrale nel valorizzare e trasformare il patrimonio culturale della Basilicata. Il progetto TOCC Airfare ha consolidato il suo ruolo come piattaforma di riferimento per la digitalizzazione del patrimonio culturale, trasformando tradizioni e opere in risorse vive e accessibili. Attraverso laboratori di produzione, digitalizzazione e catalogazione di prodotti culturali e creativi, destinati a operatori del settore, il progetto dà vita a un dialogo tra passato e futuro, rendendo il patrimonio culturale generativo e sempre più partecipativo.

Prossime tappe del progetto, di durata biennale, sono: lo sviluppo di una Media digital library, una piattaforma integrata di accesso alle risorse culturali digitalizzate e native digitali; una piattaforma e-learning per l’accesso a risorse formative; un percorso di formazione sulla curatela artistica digitale; attività di divulgazione e formazione sulla fabbricazione artigianale oltre ad un programma di residenze creative nelle botteghe artigiane e nelle aziende locali.

In parallelo, il lancio del bando Digitare Cultura – Educazione al digitale tra passato e futuro ha aperto le porte a un 2025 in cui 90 giovani studenti del territorio, provenienti dagli istituti superiori e dell’Università, collaboreranno con il Museo laboratorio della Civiltà contadina di Matera per costruire una memoria collettiva di questo prezioso archivio. Questo progetto ambizioso promette di unire la ricchezza del passato con le infinite possibilità offerte dalle tecnologie digitali, creando una narrazione condivisa e inclusiva.

Un’altra tappa importante è stata raggiunta con il lancio, insieme a Chora Media, della prima Podcast Academy nel Sud Italia, un’iniziativa che posiziona la Basilicata come un polo di innovazione anche nel settore della comunicazione audio. Un progetto nato con l’obiettivo di formare una nuova generazione di professionisti (una prima classe di 40), capaci di raccontare storie ispirate al territorio e di proiettarle verso un pubblico nazionale e internazionale. È un altro esempio di come la cultura lucana sa reinventarsi, trasformando le sue radici in un trampolino verso il futuro.

10 anni di Capitale

A dieci anni dalla storica data del 17 ottobre 2014, quando Matera è stata proclamata Capitale europea della cultura per il 2019, una tavola rotonda ha voluto riunire rappresentanti di istituzioni ed enti pubblici nazionali e locali, insieme a esperti che ricoprono un ruolo chiave nel settore culturale e creativo a livello locale, nazionale e internazionale e nel progetto Capitali Europee della Cultura, per tracciare un bilancio del percorso fatto, in termini di benefici culturali, economici, turistici e sociali per la città di Matera e la regione Basilicata, ed individuare nuovi obiettivi comuni per gli anni a venire. Matera 2019, è stato evidenziato, ha lasciato in eredità alla regione il manifesto di una cultura inclusiva, una palestra straordinaria per le istituzioni, gli artisti e le comunità, una cassetta degli attrezzi a cui attingere per affrontare nuove sfide, un intero giacimento, sulla base di diversi valori fondamentali: l'accessibilità della cultura, la partecipazione attiva dei cittadini, la cura delle persone e la connessione con culture diverse e la valorizzazione della diversità culturale dei Paesi membri unita all’esaltazione degli aspetti comuni. Ancora oggi Matera può essere il fulcro di un sistema economico basato sulla cultura e la creatività. Un obiettivo ambizioso che costringe a trovare obiettivi comuni, sulla base di un piano strategico e di scelte politiche coerenti, a partire dalla valorizzazione del binomio tra industria e cultura.

Volontari culturali crescono

Nel 2024 si sono rafforzati sempre di più a livello europeo gli scambi che vedono protagonista l’associazione Volontari Open Culture 2019, nata dall’esperienza del team dei volontari di Matera 2019. Quest’anno l'associazione ha guidato il progetto di scambio giovanile interculturale Erasmus+ “Open Culture Volunteering: Strengthening European Youth Participation from Matera” coinvolgendo ragazzi tra i 18 e i 23 anni, provenienti da organizzazioni di Spagna, Bulgaria, Romania, Malta, interessati al volontariato europeo e al servizio civile universale. L’associazione materana è stata anche protagonista della manifestazione “Eredità è Capitale. La legacy del volontariato nei grandi eventi” a Trento, Capitale europea e italiana del volontariato 2024, per raccontare la propria esperienza durante Matera 2019 e il percorso di crescita fatto anche grazie al sostegno del CSV Basilicata.

La forza delle reti internazionali, verso il 2026

Il 2024 ha segnato un momento di ulteriore crescita e innovazione per tutti, rafforzando il ruolo della cultura come forza trasformativa. Con Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026, ora guardiamo al futuro come laboratorio di dialogo e creatività, capace di trasformare diversità in ricchezza e confini in opportunità. Agli Stati Generali della Diplomazia Culturale, ospitati proprio a Matera, abbiamo presentato per la prima volta il progetto Terre Immerse, il cuore della nostra visione per il 2026. Un progetto che rappresenta una nuova partenza, con la cultura al centro di un percorso di continuo rinnovamento e con uno sguardo aperto al Mediterraneo, crocevia di storie, identità e possibilità.

Terre Immerse rappresenta il frutto dell’impegno che da sempre la Fondazione Matera Basilicata 2019 dedica alla costruzione di relazioni internazionali significative, vero motore di crescita, scambio e dialogo tra culture. Nel corso del 2024, questa visione ha conosciuto una nuova primavera, consolidando reti e collaborazioni che hanno rafforzato il ruolo della Basilicata nello scenario globale.

Come partner di Culture Next, network di 34 città di 19 Paesi europei, dedicato alle Capitali Europee della Cultura presenti, passate e future e alle città candidate, abbiamo realizzato un collegamento, durante le celebrazioni del 17 ottobre, con la 13a conferenza della rete, organizzata a Cluj Napoca, in Romania, che ha riunito i rappresentanti di 50 città europee e delle più importanti reti culturali, insieme a rappresentanti della Commissione europea, artisti locali e organizzazioni culturali della città romena per condividere buone pratiche e discutere di collaborazioni su temi europei caldi. Siamo stati inoltre coinvolti in un programma di mobilità che ci ha portati a Cipro, per approfondire come la città di Larnaka si sta preparando nel suo percorso di candidatura a Capitale Europea della Cultura 2030, condividere la nostra esperienza da capitale e gettare le basi per progettualità comuni, da sviluppare insieme nel cuore del Mediterraneo.

In questo contesto, la Fondazione è entrata anche a far parte della rete internazionale The Culture Capitals and a Culture Goal, che riunisce organizzazioni di tutto il mondo impegnate nella promozione delle Capitali della Cultura: europea, mediterranea, africana, ibero-americana, del Commonwealth, del mondo arabo e dell’Asia orientale. Lavoriamo insieme per valorizzare la cultura come strumento di sviluppo sostenibile e per contribuire al raggiungimento degli SDGs (Obiettivi di Sviluppo Sostenibile).

Un altro traguardo significativo raggiunto nel 2024 è stato il superamento della prima fase di selezione per quattro progetti nell’ambito dei bandi europei Interreg. Questi strumenti promuovono la collaborazione tra regioni e paesi europei per affrontare sfide comuni e sostenere lo sviluppo armonioso e sostenibile dei territori coinvolti. I progetti, sviluppati attraverso partenariati misti tra Italia e Grecia, rappresentano un importante riconoscimento del lavoro della Fondazione e confermano il suo ruolo di promotrice di cooperazione internazionale e crescita condivisa.

Grazie a questo intenso lavoro di networking, Matera sarà protagonista di appuntamenti internazionali di rilievo come il Forum della Fondazione Anna Lindh a Tirana e MONDIACULT 2025 a Barcellona. Questi momenti saranno occasioni decisive per consolidare il ruolo della città e della regione sulla scena culturale mediterranea e globale, promuovendo la cultura come strumento di dialogo, sostenibilità e innovazione.

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Grande successo di pubblico con sala sold-out nel Teatrino di Palazzo Ducale a Genova, dove lo scorso 30 novembre è stata ospitata la prima presentazione del volume d’artista legato all’opera di Tomás Saraceno per la città di Matera “Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories”, in un progetto promosso da Fondazione Matera Basilicata 2019.

Grazie alla collaborazione con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Studio Tomàs Saraceno, Pinksummer Contemporary Art e Nero Edizioni, editore del volume, l’iniziativa è stata inserita in una intera giornata dedicata all’artista argentino, che negli spazi della galleria Pinksummer Contemporary Art a Palazzo Ducale ha inaugurato la mostra “Anima-le”, nella quale, come per l’istallazione materana, l’arte è strumento di dialogo fra umani e non-umani, celebrando un universo senza frontiere, dove l’uomo convive con altre specie in un destino condiviso, sempre più consapevole delle sfide ecologiche.

Sulla stessa linea il volume “Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories”, concepito da Saraceno come una sorta di “breviario” con cui accompagnare la vista all’opera realizzata per Matera, installata nella Chiesa del Carmine di Palazzo Lanfranchi, sede del Museo nazionale d’arte medievale e moderna della Basilicata: un confessionale laico nel quale, al posto del sacerdote, è stata collocata una ragnatela con l’intento di condividere la saggezza ancestrale dei ragni di diverse specie che l’hanno tessuta e invitare l’essere umano a mettere in discussione il suo rapporto con la natura. Per la realizzazione del volume, pubblicato in italiano e inglese e corredato di uno speciale apparato iconografico e fotografico dedicato al mondo degli aracnidi, sono stati chiamati a raccolti esperti provenienti da vari settori, secondo l’approccio multidisciplinare caratteristico del lavoro di Saraceno.

Nella prima sezione, insieme al contributo dell’artista dedicato alle connessioni fra l’opera materana e la sua ricerca sull’Arachnophilia, sono presenti quelli della scienziata Laura Tripaldi (Sepher Akhavish), la sociosemiologa, curatrice, scrittrice e ricercatrice Claudia Attimonelli (Re/member Dis/member. Entrando nello spazio-tempo che si fa e si disfa), l’antropologo David Zeitlyn (I ragni nella vita quotidiana dei Mambila), il filologo musicale, traduttore e drammaturgo Gianni Garrera (Sacramenti per animali). La seconda sezione del testo è invece dedicata ai contributi “materani”, quelli della Fondazione Matera Basilicata 2019 (Tessere reti: Tomás Saraceno per Matera 2019), dei Musei nazionali di Matera (Un confessionale laico), dell’antropologo e ricercatore Salvatore Bevilacqua (Arte sui confini. Ri-sacralizzare la connessione tra vita, terra e memoria).

In apertura della presentazione del volume, la direttrice di Palazzo Ducale, Ilaria Bonacossa, ha ricordato le varie collaborazioni tra l’artista e il museo che creano un legame diretto con Matera. La direttrice della Fondazione Matera Basilicata 2019, Rita Orlando, ha ricostruito il percorso avviato con Saraceno per Matera Capitale Europea della Cultura 2019 sin dalla redazione del dossier di candidatura nel 2014, approdato poi nella realizzazione dell'installazione a Matera nel novembre 2023, grazie alla collaborazione con i Musei nazionali di Matera. L’antropologo e ricercatore Salvatore Bevilacqua ha trasferito il suo personale approccio con l’opera di Saraceno, analizzata da una prospettiva sia di tipo personale-emozionale che socio-antropologica, a partire del suo legame con il territorio murgiano. L’artista-apicoltore Alberto Pesavento, collaboratore del Museo Aerosolar fondato da Saraceno, una comunitá che ha contribuito alla formazione della Fondazione Aerocene, ha approfondito il lavoro dell’artista nel suo legame fra arte e ambiente, con una centralità del mondo animale cui la mostra genovese ha dedicato uno speciale focus. In chiusura ha preso la parola Tomàs Saraceno, il quale, di rientro dal G20 in Brasile, ha condiviso la sua riflessione sull’urgenza di avere un approccio all’ambiente che tragga ispirazione dal mondo non umano, dalla sapienza ancestrale di interpretare le leggi della natura e da quelle popolazioni indigene che ancora oggi vivono in simbiosi con essa, stimolando ad un uso consapevole delle risorse a nostra disposizione. Temi che hanno ispirato sia l’opera pensata per Matera, sia il libro d’artista che da essa è nato.

Tra il numeroso pubblico in sala, erano presenti diversi esperti ed opinion leader di settore provenienti da tutta Italia e una delegazione di rappresentanti del mondo dell’arte contemporanea della Basilicata quali Fondazione SoutHeritage, MomArt Gallery, Musma, Porta Coeli Foundation, invitati dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 per lavorare insieme su progettualità comuni nel territorio regionale legate alla relazione fra arte e sfide della contemporaneità.

“La presenza di Tomás Saraceno a Genova - sottolinea la direttrice della Fondazione Matera Basilicata 2019, Rita Orlando - è stata un’occasione per organizzare una riflessione sulla relazione fra arte e ambiente grazie alla collaborazione fra istituzioni, con l’obiettivo di stringere nuove alleanze e amplificare l’eco dell’opera dell’artista, realizzata per Matera, nel contesto nazionale, dove grande è stato l’interesse per la nostra città e le progettualità che stiamo portando avanti. Ringraziamo tutti coloro che, nel corso di questi dieci anni, hanno dato il loro contributo a questo progetto, eredità permanente della Capitale europea della Cultura 2019”.

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Today, on the occasion of the Day of the Mediterranean, Matera and Tetouan (Morocco) were officially proclaimed the 2026 Mediterranean Capitals of Culture and Dialogue, a recognition established by the Union for the Mediterranean (UfM) and the Anna Lindh Foundation. The announcement, made during the joint press conference of the Municipality of Matera and the Matera Basilicata 2019 Foundation, celebrates Matera’s ability to serve as a bridge between cultures, identities, and histories that traverse the Mediterranean.

 

The Prefectural Commissioner of Matera, Raffaele Ruberto, emphasized the importance of this recognition for the city and the entire South of Italy:

“This project, promoted by the Municipality of Matera and curated by the Matera Basilicata 2019 Foundation, represents an extraordinary opportunity to consolidate Matera’s role as a cultural crossroads of the Mediterranean. Matera becomes a symbol of dialogue, sustainability, and unity, enhancing its roots and building bridges towards the future.”

 

Rita Orlando, Director of the Matera Basilicata 2019 Foundation, highlighted the network of connections Matera has already begun to weave:

“The legacy of Matera 2019 offers us the opportunity to interpret Matera’s role for 2026 in a Euro-Mediterranean context, where two geographic and cultural dimensions, only partially overlapping, find in this city a point of convergence. We have already established a rich network of connections with other Mediterranean cities, linking them not only with the new European Capitals of Culture but also with Lucanian communities, bearers of roots deeply tied to Mediterranean history and identity.”

 

In the official statement released today by the Union for the Mediterranean and the Anna Lindh Foundation during the press conference, UfM Secretary General Nasser Kamel stated:

“The power of culture should not be underestimated. In an age of divisiveness and tragic conflicts, we must recognize culture’s potential to build bridges and promote dialogue. Congratulations to Matera and Tetouan for this significant recognition, which pushes us toward a shared future based on inclusion and mutual understanding.”

 

The press conference concluded with the presentation of the “Terre Immerse” project, which will guide Matera through 2026 with a year of celebrations, artistic events, and intercultural initiatives.

 

The event also saw the participation of Michele Casino, Regional Councilor for Sports, Youth Policies, and Cultural Heritage Promotion, Francesco Mancini, President of the Province of Matera, and several civil society organizations. These organizations represent the participation and involvement that will characterize the “Terre Immerse” project. Their presence underscores the openness of the process to contributions from the city and its communities, essential for building a shared vision and enriching the cultural dialogue that Matera will promote across the Mediterranean.


Press kit

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30 novembre 2024, ore 16:30
LIFE(S) OF WEBS DI TOMÁS SARACENO
Fondazione Matera Basilicata 2019 presenta per la prima volta, nel Teatrino di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura a Genova, il libro d’artista legato all’opera Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories edito da Nero Edizioni

Parte da Genova la roadmap di presentazione del libro d’artista Tomás Saraceno (San Miguel de Tucumán, Argentina, 1973), Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories edito da Nero Edizioni, in un progetto promosso da Fondazione Matera Basilicata 2019. Primo appuntamento nel Teatrino di Palazzo Ducale alle ore 16.30 di sabato 30 novembre. Alla presentazione, organizzata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 in collaborazione con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Studio Tomàs Saraceno e Nero Edizioni, interverranno la direttrice di Palazzo Ducale Ilaria Bonacossa, la direttrice della Fondazione Matera Basilicata 2019 Rita Orlando, l’artista Tomàs Saraceno, l’antropologo e ricercatore Salvatore Bevilacqua, fra gli autori del volume, l’artista-apicoltore Alberto Pesavento e Valerio Mannucci di Nero Edizioni. A seguire, sarà inaugurata la mostra Anima-le di Tomàs Saraceno presso Pinksummer Contemporary Art.
"Moltissime sono le persone”, spiega Rita Orlando, direttrice generale Fondazione Matera Basilicata 2019, “che hanno reso possibile questo progetto, con ruoli e in tempi diversi, nell’arco dei quasi dieci anni che sono intercorsi tra il primo incontro con Tomás Saraceno a Berlino fino all’inaugurazione del 2023. Attraverso un lavoro di tessitura paziente, abbiamo realizzato la nostra rete per donare alla città un’opera importante, necessaria per ritornare a un rapporto armonico con la Natura e con il pianeta, nell’era dell’Antropocene che rischia di spezzare un equilibrio millenario. Life(s) of Webs: arachnophobias, arachnophilias, and other stories, insieme a questo volume, è il segno della cultura che vuole prendersi la responsabilità della cura, perché è solo attraverso essa che potremo ricostruire una società più giusta per tutti gli esseri viventi".
“Sono felice”, è il commento di Ilaria Bonacossa, direttrice di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, “di poter presentare a Genova quest’importante pubblicazione di Tomás Saraceno legata tra le altre anche alla mostra aperta nel 2014 a Villa Croce: Cosmic Jive, the spider sessions; una mostra che mi ha profondamente segnato mostrandomi come interagire in maniera nuova e inaspettata con il pubblico seguendo le trame delle tele dei diversi ragni con cui abbiamo convissuto per diversi mesi”.
Il libro, realizzato per l’opera permanente Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories concepita per la città di Matera dall’artista Tomás Saraceno, viene presentato a un anno di distanza dalla sua inaugurazione, avvenuta a novembre 2023. Realizzata nell’ambito della programmazione dedicata al rapporto fra l’arte e le emergenze della contemporaneità e grazie ad una collaborazione tra Fondazione Matera Basilicata 2019 con i Musei nazionali di Matera, l’opera trova sede nella Chiesa del Carmine di Palazzo Lanfranchi a Matera.
Un lavoro che ha avuto una lunghissima genesi, a cominciare dal 2014 quando il concept artistico venne inserito all’interno del dossier di candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019, approdato poi nella realizzazione di un'installazione permanente che trae ispirazione dalla storia secolare e dall’intrinseco valore spirituale della città di Matera: un confessionale laico nel quale, al posto del sacerdote, sono state collocate delle ragnatele con l’intento di condividere la saggezza ancestrale dei ragni che le hanno tessute e invitare l’essere umano a mettere in discussione il suo rapporto con la natura.
“La ricerca sull’aracnofilia”, spiega infatti l’artista nel volume, “ha contribuito alla disciplina scientifica relativamente nuova della biotremologia: lo studio della comunicazione vibrazionale negli animali. Dopo molti anni di sviluppo e di sperimentazione, siamo stati in grado di costruire microfoni specializzati, ipersensibili, che ci hanno permesso di partecipare a un dialogo vibrazionale di ragni/ragnatele precedentemente non udibile. Con questa stessa tecnologia vengono trasmesse le vibrazioni ai visitatori che entrano nella cabina confessionale collocata qui a Matera. È un invito all’umanità̀ a porsi in ascolto: gli invertebrati rappresentano il novantacinque per cento di tutti gli animali del pianeta, eppure sono minacciati di estinzione – un evento che metterebbe a repentaglio tutte le vite sulla Terra. Allo stesso modo, le culture indigene, che da tempo rispettano la saggezza dei ragni, si prendono cura dell’ottanta percento della biodiversità̀ della Terra, ma rappresentano solo il cinque percento della sua popolazione. Quando, attraverso la comunità̀ dell’Aracnofilia, chiediamo alle persone di rinunciare all’aracnofobia, è un appello a considerare la vita attraverso tutte le sue reti; a tessere insieme modi di vivere che non distruggano l’ambiente, ma che lavorino verso società̀ per tutti, più̀ giuste, ecosociali, inter-e intraspecie”.
Il percorso di ricerca avviato con quest’opera, che si colloca all’interno del più ampio progetto di Saraceno sull’Arachnophilia, è confluito nell’omonimo libro d’artista pubblicato da Nero Edizioni.
Nel volume, caratterizzato da un approccio multidisciplinare tipico della ricerca artistica di Saraceno, sono raccolti i contributi di esperti provenienti da settori diversi, insieme a quelli dell’artista stesso, della Fondazione Matera Basilicata 2019 e dei Musei nazionali di Matera: la scienziata Laura Tripaldi, la sociosemiologa, curatrice, scrittrice e ricercatrice Claudia Attimonelli, l’antropologo David Zeitlyn, il filologo musicale, traduttore e drammaturgo Gianni Garrera, l’antropologo e ricercatore Salvatore Bevilacqua.
Tomás Saraceno (nato nel 1973) è un artista argentino con base a Berlino i cui progetti dialogano con le forme di vita e di formazione della vita, ripensando i fili dominanti della conoscenza e riconoscendo come diversi modi di essere impegnino una molteplicità di vibrazioni nella Rete della Vita. Per oltre due decenni, Saraceno ha lavorato con comunità locali, ricercatori scientifici e istituzioni in tutto il mondo e ha attivato progetti collettivi interdisciplinari e open-source, tra cui il Museo Aero Solar (2007-), la Fondazione Aerocene (2015-) e Arachnophilia, verso una società libera dalle emissioni di carbonio, per una giustizia climatica intra e inter-specie. Saraceno è stato protagonista di mostre personali e installazioni permanenti in musei e istituzioni internazionali, tra cui The Serpentine Gallery, Londra (2023), The Shed, New York (2022), Palais de Tokyo, Parigi (2018); Museo de Arte Moderno, Buenos Aires (2017); K21 Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, Ständehaus, Dusseldorf (2013); Metropolitan Museum of Art, New York (2012); Hamburger Bahnhof - Museum für Gegenwart, Berlino (2011). Saraceno ha partecipato a numerosi festival e biennali, tra cui la 17a Biennale di Architettura di Venezia (2020) e la 53a e 58a Biennale di Venezia (2009, 2019).

30 novembre 2024, ore 16.30
Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories – presentazione libro
Teatrino di Palazzo Ducale
Piazza Giacomo Matteotti, 9, Genova
https://palazzoducale.genova.it

Ufficio stampa nazionale
Santa Nastro 3201122513
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Ufficio stampa Fondazione Matera Basilicata 2019
Caterina Venece 3464901528
Luca Iacovone 3489162964
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Sul sito ufficiale www.matera-basilicata2019.it è stato pubblicato l’elenco dei 30 selezionati per i “Laboratori di produzione, digitalizzazione e catalogazione di prodotti culturali e creativi” rivolti a imprese e operatori del settore, proposti dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, come capofila della rete Basilicata Digital Academy e in collaborazione con il componente Confapi Matera, nell’ambito del progetto “Airfare” vincitore del bando TOCC (Transizione digitale organismi culturali e creativi) della Direzione generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura, avviato lo scorso marzo.

Tra i profili dei selezionati ci sono designer, progettisti culturali, operatori per i beni e le attività culturali, operatori dell’audiovisivo e del teatro, guide turistiche, ricercatori, docenti, comunicatori, editori provenienti da Basilicata, Puglia, Campania e Calabria tra i 20 e 60 anni.

I laboratori prenderanno il via la prossima settimana e saranno articolati in 12 appuntamenti sia online che in presenza fino a maggio 2025, finalizzati a: realizzazione di produzioni digitali che integrino diverse tecniche; digitalizzazione e catalogazione di prodotti culturali e creativi, con particolare riguardo ai prodotti nativi digitali; realizzazione di schedature tipo, divise per tipologia di prodotto (podcasting, artigianato, video, immagini e testi), a partire da quelle dell’Istituto centrale per la catalogazione e la digitalizzazione; creazione di un nuovo catalogo digitale che andrà ad alimentare la Media Digital Library di Airfare. La direzione scientifica dei laboratori è a cura di Massimiliano Zane, progettista culturale, docente e consulente in Economia della Cultura e Digitalizzazione.

I laboratori permetteranno di esplorare nuove modalità di produzione culturale, attraverso l’innovazione digitale, e un sistema di catalogazione innovativo, che tenga conto delle modifiche radicali che il digitale sta apportando alla creatività e al “patrimonio” materiale e immateriale.

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La Fondazione Matera Basilicata 2019 saluta e ringrazia l’architetto Annamaria Mauro che conclude il suo mandato alla direzione dei Musei nazionali di Matera, dopo averli brillantemente guidati negli ultimi quattro anni.

La proficua collaborazione fra le due istituzioni si è costruita e rafforzata intorno all’opera di Tomás Saraceno Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories, inaugurata nel novembre 2023 presso la Chiesa della Madonna del Carmine a Palazzo Lanfranchi, nell’ambito della programmazione della Fondazione. La presenza di quest’opera, che riflette sulla relazione tra uomo e ambiente, va ad arricchire, grazie al contributo di un artista di fama internazionale, l’offerta di arte contemporanea del Museo nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata, totalmente rinnovato grazie al nuovo allestimento voluto dall’architetto Mauro, e dunque l’offerta culturale della città di Matera, nel solco del percorso avviato con la Capitale Europea della Cultura 2019.

La Fondazione da altresì il benvenuto al nuovo direttore delegato ai Musei nazionali di Matera, Filippo Demma, con l’augurio di proseguire tale collaborazione e allargarla anche a ulteriori tematismi, in vista del nuovo percorso che la città intraprende come Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026.

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“Eredità è Capitale. La legacy del volontariato nei grandi eventi” è stato il titolo dell’incontro svoltosi lo scorso 15 novembre a Trento, Capitale europea e italiana del volontariato 2024, cui ha preso parte anche l’Associazione Volontari Open Culture 2019, nata dal percorso di Matera Capitale Europea della Cultura.

L’evento, promosso da CSVnet con il sostegno del CSV di Trento ed il contributo di Banco Bpm nell’ambito della Capitale italiana ed europea del volontariato, ha visto la partecipazione di diversi Centri di Servizio al volontariato, tra cui il CSV Basilicata, per promuovere uno scambio di idee e di riflessioni sul ruolo del volontariato e dei Centri di Servizio nei grandi eventi e in particolare delle città divenute negli anni simbolo della Cultura e del Volontariato. Il coinvolgimento dei volontari nelle manifestazioni nazionali e internazionali rappresenta infatti un'opportunità per promuovere partecipazione civica, rafforzare le reti territoriali e valorizzare il contributo di volontarie e volontari.

La presenza dell’Associazione Volontari Open Culture 2019 in rappresentanza della Basilicata è stata il frutto di una collaborazione con il CSV Basilicata, da sempre punto di riferimento del volontariato lucano, e la Fondazione Matera Basilicata 2019, che sostiene i volontari dell’associazione con un piano di networking volto a favorire gli scambi con realtà locali, nazionali e internazionali in ambito culturale.

A rappresentare l’associazione è stato il presidente Ferdinando Trotta, intervenuto al panel “Volontarie e volontari ambasciatori di cittadinanza attiva”, nel quale si è discusso della centralità del volontariato per il successo dei grandi eventi non solo come supporto alle attività logistiche e organizzative, ma nel contributo a dare un valore sociale e culturale all’evento stesso, rafforzando il senso di comunità e promuovendo coesione sociale.

“Questo è proprio quanto avvenuto nel 2019 a Matera per la Capitale Europea della Cultura - sottolinea la direttrice della Fondazione Matera Basilicata 2019, Rita Orlando - dove l’investimento sul volontariato culturale è stato uno dei punti strategici del percorso sin dalla fase di candidatura, quindi già prima del grande evento, lavorando sul tema della cura e del protagonismo dei cittadini. Un processo virtuoso che ha consentito di capitalizzare questa eredità attraverso la costituzione, nel 2021, di una vera a propria associazione di volontari culturali, che oggi è diventata un modello anche per le altre Capitali europee e italiane della cultura”.

“L’evento del 15 novembre - evidenzia Gianleo Iosca, direttore CSV Basilicata - ha rappresentato un importante momento di confronto e di arricchimento sull’importanza del welfare culturale e sul ruolo svolto dai Centri di servizio al volontariato nei percorsi che in Italia hanno visto le candidature di diverse Città al titolo di capitali del volontariato e della cultura. Dall’incontro è emersa l’importanza dei volontari nella gestione dei grandi eventi quali ambasciatori di prossimità, benessere e accoglienza, oltre ai risultati positivi derivanti dalle collaborazioni virtuose tra volontariato e Istituzioni, di cui l’esperienza di Matera 2019 rappresenta un caso rilevante in ambito nazionale da mutuare anche in altri territori”.

“E' stato un onore rappresentare Matera in un momento di confronto tra varie realtà del Volontariato in occasione di grandi eventi- spiega Ferdinando Trotta. L'importanza di una visione nuova del ruolo dei cittadini nell'ambito del Volontariato Culturale è stata più volte ripresa e ci aiuta a comprendere meglio il cammino intrapreso come associazione grazie anche al supporto di realtà come la Fondazione Matera Basilicata 2019 e il CSV Basilicata che ci accompagnano in questo percorso. Cittadini e Volontari potranno, grazie a momenti come questi, diventare sempre più protagonisti nella comunità”.

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La Fondazione Matera Basilicata 2019 esprime il suo profondo cordoglio per la scomparsa di Alberto Versace, Consigliere Ministeriale e Dirigente Generale del Ministero dello Sviluppo Economico, con incarico di seguire le attività del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione e progetti speciali.

Nel 2011 Versace venne scelto tra i membri del gruppo di coordinamento nato per organizzare la candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019 e, successivamente, fu componente del Comitato scientifico in qualità di direttore del progetto “Sensi contemporanei” del Ministero per lo sviluppo economico, del Ministero dei Beni Culturali e della Biennale di Venezia, finalizzato a sostenere, nelle regioni del centro e Sud Italia, fra cui la Basilicata, interventi a sostegno del settore dell’audiovisivo, delle arti visive, della riqualificazione architettonica.

Grazie al suo contributo, sono state arricchite le politiche culturali della regione ed è stato dato il primo grande impulso al lungo percorso della Capitale europea della Cultura 2019, per cui gli saremo sempre riconoscenti.

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La Fondazione Matera Basilicata 2019 ha preso parte agli Stati Generali della Diplomazia Culturale, in corso a Matera il 5 e 6 novembre. Nel pomeriggio di martedì 5 novembre, Rita Orlando, direttrice generale della Fondazione, è intervenuta al panel “Cultura è crescita: Matera, case study”, con un focus su “La Capitale Europea della Cultura: strumento di diplomazia attraverso l’arte e la cultura” nel quale ha evidenziato la dimensione europea e internazionale del programma culturale di Matera 2019 grazie ai partenariati e le collaborazioni costruiti insieme alla scena creativa del territorio, alla presenza di artisti arrivati a Matera da tutto il mondo, all’attivazione di progetti su scala internazionale.

“Gli Stati Generali della Diplomazia Culturale offrono l’occasione perfetta per rafforzare il dialogo con le istituzioni e le comunità del Mediterraneo, a maggior ragione in questo momento in cui abbiamo conquistato il titolo di Capitale mediterranea della cultura e del dialogo 2026” ha spiegato Rita Orlando durante il suo intervento. “Dopo l’esperienza del 2019, Matera continua a tessere legami e a porsi come punto di riferimento nella promozione culturale, convinta che la cultura sia il miglior veicolo di crescita e coesione sociale ma anche strumento di dialogo in una nuova Europa che è sempre più crocevia di popoli”.

Matera ospita questo prestigioso appuntamento all’indomani della recente nomina a Capitale mediterranea della cultura e del dialogo per il 2026, insieme alla città marocchina di Tetouan. Annunciata il 28 ottobre scorso durante il Forum Regionale dell’Unione per il Mediterraneo a Barcellona, questa nomina rappresenta un nuovo traguardo per la città, che consolida il proprio ruolo di promotrice di inclusività e dialogo interculturale, punto di riferimento per il Sud Italia e per l’area mediterranea.

A sottolineare l'importanza del doppio traguardo raggiunto dalla città sono stati tutti i rappresentanti istituzionali intervenuti nella prima giornata di lavoro: il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, il Ministro per le Riforme Istituzionali e la Semplificazione Normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati, il Direttore Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale, Alessandro De Pedys, il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. Matera, città attraversata nei millenni da popoli e culture, che hanno forgiato il suo genius loci, oggi offre una chiave di lettura del contemporaneo che deve essere sempre più accessibile e patrimonio condiviso, anche grazie al lavoro degli Istituti di cultura italiani all’estero, è stato evidenziato.

Come ha spiegato la direttrice Orlando, il progetto proposto per la Capitale mediterranea della cultura e del dialogo 2026 intende condividere l'eredità del 2019, fatta di partecipazione, inclusività, integrazione sociale e dialogo attivato attraverso i linguaggi della cultura, per includere maggiormente il Mediterraneo nella dimensione europea, coinvolgendo anche altre comunità del Sud Italia, in un percorso comune di crescita e sperimentazione. Attraverso un programma di incontri, residenze artistiche, collaborazioni e partenariati, si apre uno spazio per la riflessione e la condivisione di visioni su temi cruciali come l’inclusione sociale e le sfide ambientali, l'impatto delle migrazioni, la nuova cittadinanza euromediterranea, i rischi e le opportunità rappresentati dalle nuove tecnologie immersive e dalle intelligenze artificiali, intrecciati con la trasformazione del paesaggio mediterraneo.

Il progetto, caratterizzato da un approccio itinerante e partecipativo che toccherà le varie regioni del Sud Italia, unirà comunità diverse nel segno della transumanza culturale, simbolo della necessità primordiale di movimento e del legame tra territori apparentemente distanti. Matera “capitale delle terre immerse” porterà avanti un dialogo tra la cultura costiera e quella interna, tra il passato rurale e le aspirazioni moderne, accendendo i riflettori su territori ancora poco esplorati. Questo percorso multidimensionale si propone di superare le barriere fisiche e culturali, con grande attenzione alla mediazione culturale e all'inclusione linguistica a tutti i livelli, valorizzando le identità stratificate e in continua trasformazione del Mediterraneo, non come un mare unitario ma come un mosaico complesso di territori, storie e relazioni.

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It is with great satisfaction that the Municipality of Matera and the Matera Basilicata 2019 Foundation anticipate the news of the nomination of the city of Matera as Mediterranean Capital of Culture and Dialogue for 2026. The official announcement was made in the joint declaration of the co-chairs of the 9th Regional Forum of the Union for the Mediterranean, held in Barcelona last Monday 28 October.
To know the details and programmes that will characterise this new year as Capital, after the city's nomination as European Capital of Culture 2019, we will have to wait until 28 November, when, on Mediterranean Day, Matera's cultural programme and next steps will be unveiled.
Together with Matera, the Moroccan city of Tetouan will also hold the title of Mediterranean Capital of Culture and Dialogue for 2026. The choice of two cities, one north and one south of the Mediterranean, reflects the Union for the Mediterranean's intention to promote cooperation and intercultural dialogue between the shores of the basin, highlighting the region's common cultural and historical heritage. This dual nomination allows the differences and similarities that enrich the Mediterranean to be highlighted, building bridges between different peoples and cultures.
Matera's candidature, promoted by the Municipality with the support of the Matera Basilicata 2019 Foundation, is the result of the participation in the call for Mediterranean Capitals of Culture and Dialogue 2026, promoted by the Union for the Mediterranean and the Anna Lindh Foundation, two bodies committed to the promotion of intercultural dialogue in the Euro-Mediterranean region.
For 2026, Matera will develop the “Terre Immerse” cultural programme, a project that, inspired by the deep historical and cultural connections of the Mediterranean, celebrates the city's heritage of inclusiveness and dialogue. The programme will feature cultural events involving schools, universities and artistic partners from the Euro-Mediterranean region, promoting the city's role as a centre of dialogue and cooperation.

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La Fondazione Matera Basilicata 2019 continua i percorsi di potenziamento delle competenze per il settore culturale e creativo e per le giovani generazioni, lanciando due bandi legati al tema della digitalizzazione del patrimonio culturale, nell’ambito dei progetti Airfare e Digitare Cultura.

Con “AIRFARE”, avviato lo scorso marzo, vincitore del bando TOCC (Transizione digitale organismi culturali e creativi) azione A1 della Direzione generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura, finanziato dall'Unione europea - NextGenerationEU, la Fondazione, come capofila della rete Basilicata Digital Academy e in collaborazione con il componente Confapi Matera, propone una serie di laboratori per la produzione, digitalizzazione e catalogazione di prodotti culturali e creativi, inclusi i nativi digitali.

Destinatari dei laboratori sono 20 partecipanti singoli o appartenenti a organizzazioni del settore artigianato, operatori delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) e imprese creative e culturali (ICC). I laboratori si svolgeranno fra novembre 2024 e maggio 2025 e saranno articolati in 12 appuntamenti sia online che in presenza finalizzati alla: realizzazione di produzioni digitali che integrino diverse tecniche; digitalizzazione e catalogazione di prodotti culturali e creativi, con particolare riguardo ai prodotti nativi digitali; realizzazione di schedature tipo, divise per tipologia di prodotto (podcasting, artigianato, video, immagini e testi), a partire da quelle dell’Istituto centrale per la catalogazione e la digitalizzazione; creazione di un nuovo catalogo digitale che andrà ad alimentare la Media Digital Library di Airfare. La direzione scientifica dei laboratori è a cura di Massimiliano Zane, progettista culturale, docente e consulente in Economia della Cultura e Digitalizzazione.

Le candidature ai laboratori dovranno essere presentate entro il 17 novembre 2024 tramite compilazione del form presente sul sito web ufficiale della Fondazione Matera Basilicata 2019 www.matera-basilicata2019.it. Le informazioni sull’articolazione del percorso didattico, sulla documentazione richiesta per l’invio della candidatura e le modalità di selezione sono disponibili nel relativo Avviso sul sito ufficiale.

Una nuova opportunità rivolta invece agli studenti universitari, è offerta dal progetto “Digitare cultura. Educazione al digitale tra passato e futuro: costruire la memoria (degli archivi) della Basilicata” , co-finanziato da Fondazione Banco di Napoli, che prevede un percorso formativo esclusivo rivolto a studenti e studentesse dell’Università della Basilicata e dell’ITS Academy di Basilicata. Attraverso il metodo Open Design School, laboratorio di sperimentazione e innovazione interdisciplinare, progetto-pilastro di Matera 2019, la Fondazione Matera-Basilicata 2019 offrirà un ciclo di formazione sulle seguenti competenze: mappatura e digitalizzazione di documenti, foto, ecc.; realizzazione di contenuti audio/video e multimediali per la conservazione e/o promozione dei beni e delle attività culturali; gestione delle piattaforme digitali di conservazione di beni e attività culturali; progettazione culturale e gestione dei presidi culturali.

Il programma si articolerà da gennaio ad aprile 2025 attraverso 40 ore di formazione teorica online e 4 ore di laboratorio in presenza presso il Museo laboratorio della Civiltà contadina di Matera. Il percorso è rivolto a 40 studenti e studentesse dell’Università della Basilicata, iscritti ai corsi di Laurea in Conservazione dei Beni Culturali, Operatori dei Beni Culturali, Scienze antropologiche, Archeologia e Storia dell’Arte ed Architettura, Storia e Civiltà Europee, Studi umanistici, Filologia Classica e Moderna e dell’ITS Academy di Basilicata.

La domanda di partecipazione può essere presentata entro e non oltre il 6 dicembre 2024, compilando il form presente sul sito web www.matera-basilicata2019.it . Le informazioni sui moduli del percorso didattico, la documentazione richiesta per l’invio della candidatura e le modalità di selezione sono disponibili nel relativo Avviso sul sito ufficiale.

Nell’ambito dello stesso progetto, il medesimo percorso formativo viene offerto anche a 60 studenti del quarto e quinto anno delle scuole secondarie superiori della città di Matera, che hanno scelto di aderire alla proposta progettuale presentata dalla Fondazione. Per questi studenti la formazione sarà valida come PCTO - Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento.

Link ai bandi

 

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“Dieci anni fa è come se avessimo sfidato la latitudine geografica promettendo che saremmo stati capaci di navigare a latitudini estreme. La domanda da farsi, adesso, è: quali latitudini vogliamo esplorare nei prossimi 10 anni?”. E’ con questo messaggio che la direttrice della Fondazione Matera Basilicata 2019, Rita Orlando, ha chiuso il suo intervento nella tavola rotonda “Matera, 10 anni di Capitale” organizzata dalla Fondazione ieri, 17 ottobre, in Casa Cava a Matera, per celebrare i 10 anni della proclamazione della città dei Sassi a Capitale Europea della Cultura 2019. Nei diversi panel che hanno caratterizzato il dibattito con esperti e istituzioni, moderato delle giornaliste Eliana Di Caro ed Eva Bonitatibus, sono stati affrontati i principali temi legati allo sviluppo del settore creativo e culturale in Basilicata, partendo dai risultati conseguiti nel lungo percorso di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, per interrogarsi sulle nuove azioni da mettere in campo per il futuro.

Ad aprire l’incontro, i saluti del Sindaco di Matera e Presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Domenico Bennardi, seguito dai rappresentati degli enti che compongono il Consiglio di amministrazione della Fondazione, il Presidente della Provincia di Matera, Francesco Mancini, e il prof. Ferdinando Mirizzi, delegato del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi della Basilicata, Ignazio Marcello Mancini.

Sulle grandi direttrici delle politiche culturali europee e nazionali sono intervenuti, in collegamento, Sylvain Pasqua, senior expert DG EAC- Commissione Europea, che ha utilizzato lo spunto dell’anniversario del prossimo anno del titolo Ecoc, istituito nel 1985, per parlare dell’importanza di questo programma per le strategie di sviluppo socio-culturale delle città europee, e Francesca Neri, responsabile Area Progetti d'innovazione e complessi, Fondazione Scuola Beni Attività Culturali, che ha illustrato il programma “Cantiere città”, percorso di valorizzazione per le città finaliste al titolo di Capitale Italiana della Cultura, nato e nutrito proprio dall’esperienza di Matera 2019, la quale ha lasciato in eredità un nuovo modo di intendere il patrimonio culturale, caratterizzato dal binomio patrimonio/comunità, e il tema del diritto alla partecipazione culturale. Dopo la lettura del messaggio di saluto del Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha illustrato le traiettorie presenti e future delle politiche culturali regionali.

Il bilancio di questi dieci anni di Matera Capitale Europea della Cultura è stato tracciato della direttrice della Fondazione Matera Basilicata 2019, Rita Orlando, seguito da un focus sul turismo, a cura del direttore dell’Apt Basilicata, Antonio Nicoletti, e sul cinema da parte della presidente della Lucana Film Commission, Margherita Romaniello. Le tappe delle principali sfide di Matera, come la nomina a Patrimonio Unesco nel 1993, la Capitale Europea della Cultura 2019 e la proposta regionale di istituzione della ZES Cultura, sono state illustrate rispettivamente dall’architetto, urbanista e consulente UNESCO per gli ecosistemi in pericolo, Pietro Laureano, in collegamento, da Rossella Tarantino, componente del panel di selezione delle Capitali europee della cultura per la Commissione Europea, già direttrice e manager Sviluppo e Relazioni della Fondazione Matera Basilicata 2019, tra le prime promotrici del progetto Matera 2019, e da Raffaello De Ruggieri, referente di ZES Cultura per la Regione Basilicata, già sindaco di Matera durante l’esperienza del 2019. In particolare, Laurano ha ricordato come Matera sia diventata Patrimonio Unesco in quanto esempio di ecosistema urbano e città sostenibile, recuperando significati dimenticati e ponendo risposte a problemi che oggi sono di grande attualità, e per questo rappresenta un modello virtuoso da presentare ad altre realtà del mondo che vivono la stessa condizione. Tarantino ha tracciato i punti chiave della candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura, frutto di una intelligenza collettiva che ha voluto valorizzare il genius loci, riscattandosi dal senso di vergogna della sua storia passata, utilizzare l’arte e la cultura come attivatori di cittadinanza culturale, abitare luoghi non convenzionali per allargare la partecipazione, lavorare su temi come la co-creazione, il protagonismo delle aree interne, il visitatore considerato un cittadino temporaneo che entra in sintonia con il luogo, il grande investimento fatto in comunicazione, per collare Matera sulla mappa. De Ruggieri ha delineato le caratteristiche della “Fabbrica Giardino” di La Martella, “la più bella fabbrica della cultura d’Europa”, che unirà il “brand” Matera a quello di Adriano Olivetti.

Sul tema degli impatti economici e sociali della cultura e della creatività, c’è stato invece il keynote speech in collegamento di PierLuigi Sacco, PhD, Professore di economia biocomportamentale presso l’Università di Chieti-Pescara, delegato rettorale all’internazionalizzazione, che ha condotto con il suo team di ricerca un’analisi sulla crescita innescata dal percorso di Matera 2019 per alcune delle realtà creative lucane che ne hanno coprodotto il programma culturale, in termini economici, reputazionali, occupazionali, di competenze, partenariati attivati, accesso a bandi e finanziamenti nazionali e internazionali. Una crescita confermata dalla rappresentante di questo gruppo di realtà, i cosiddetti “project leader”, Vania Cauzillo della Compagnia Teatrale l’Albero, la quale ha però sottolineato come, per mettere a frutto tutto questo patrimonio a vantaggio delle amministrazioni locali, sia necessario che il ruolo di queste realtà venga riconosciuto e legittimato dalle stesse amministrazioni, permettendo una collaborazione strutturata e sostenibile nel lungo termine. Raffaele Vitulli, presidente del Cluster Basilicata Creativa, che riunisce le imprese culturali e creative della ragione, ha evidenziato quanto tali imprese siano fortemente apprezzate all’estero e quanto sia importante metterle nelle condizione di essere di supporto anche per il territorio locale, facendo leva sull’internazionalizzazione, lavorando sulla formazione di chi intende costruire il proprio percorso lavorativo in regione, attraendo talenti da fuori, costruendo reti e partenariati, sviluppando le infrastrutture.

L’ultimo focus tematico è stato dedicato all’onda lunga della Capitale Europea della Cultura, con le testimonianze di alcune realtà nate proprio sulla spinta di Matera 2019: Potenza Città italiana dei giovani 2024, Aliano Città candidata a Capitale italiana della cultura 2027, l’Associazione dei Volontari Open Culture 2019, nata dal team dei volontari di Matera 2019, la testata materana ECoCNews, unico spazio in Europa dedicato alle Capitali europee della cultura. Il Presidente Comitato Tecnico per Potenza Città italiana dei giovani 2024, Antonio Candela, ha spiegato come la candidatura di Potenza sia nata da un lavoro con oltre 500 giovani della città per individuare problemi e cercare di risolverli insieme, creando per loro delle opportunità concrete. Il Sindaco di Aliano, Luigi De Lorenzo, ha testimoniato come in un borgo di 800 abitanti la ricca offerta culturale cresciuta negli anni, dagli spazi museali del percorso leviano fino al festival “La luna e i calanchi”, sia stata abilitante per lo sviluppo di un territorio delle aree interne. Ferdinando Trotta, Presidente dell’Associazione Volontari Open Culture 2019, ha raccontato le diverse collaborazioni attivate a livello locale, nazionale e internazionale sul tema del volontariato culturale, anche in termini di formazione di nuovi volontari che scelgono di mettere a disposizione il proprio tempo a beneficio della collettività. Serafino Paternoster, fondatore di ECoCNews, già coordinatore dell’ufficio stampa di Matera 2019, si è invece collegato da Cluj-Napoca in Romania, dove era in corso di svolgimento la 13a conferenza di Culture Next, network di 34 città in rappresentanza di 19 Paesi europei, di cui la testata è diventata media partner. Insieme a lui, sono intervenuti Ştefan Teişanu, segretario generale di Culture Next, di cui ha illustrato gli obiettivi, e Beatriz Garcia, direttrice Associata del Centre for Cultural Value, che ha analizzato le nuove sfide per le città che vogliono diventare Capitali Europee della Cultura, a 40 anni dall’istituzione di questo titolo.

Le conclusioni del dibattito sono state affidate a Carmelo Petraglia, professore associato di Economia Politica presso l’Università della Basilicata, consigliere scientifico Svimez, il quale ha evidenziato la necessità di fare precise scelte politiche per combattere lo spopolamento, trasformando la città di Matera e la regione Basilicata da attraenti in attrattive, lavorando sull’inclusione e trattenendo i talenti. Operazioni su cui la Fondazione Matera Basilicata 2019 potrebbe sicuramente dare il proprio contributo.

A chiudere la giornata è stata la video performance live con intelligenza artificiale generativa realizzata dall’artista digitale, regista, motion designer, esperto di AI, Valerio Calabrese, che ha intrecciato i contributi dei panel con le risposte fornite dai software di AI interrogati sulla cultura di Matera e della Basilicata.

Interventi: https://drive.google.com/drive/folders/13g7BbDMFDz420n4j3Q8ZOBNve4HAQluG

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Il 17 ottobre del 2014 la città di Matera veniva proclamata Capitale Europea della Cultura per il 2019. Un annuncio accolto con una grande esplosione di gioia in una gremita piazza San Giovanni, in collegamento con la sede del Ministero della Cultura dove era riunita la Giuria di valutazione insieme ai rappresentanti delle sei città italiane finaliste per il titolo. Un ricordo indelebile nella mente di tutta la comunità lucana, un momento di svolta per il territorio intero, che da quel momento ha iniziato una grande trasformazione per prepararsi al grande appuntamento del 2019 e raccoglierne poi l’eredità.

A dieci anni da quel momento storico, la Fondazione Matera Basilicata 2019, con il sostegno di Regione Basilicata e Comune di Matera, in partnership con Ego55, TRM Network ed ECoCNews e la partecipazione dell’associazione Volontari Open Culture 2019, organizza la tavola rotonda “Matera, 10 anni di Capitale” in programma il prossimo 17 ottobre a partire dalle 10.30 a Matera in Casa Cava, con l’obiettivo di tracciare un bilancio del percorso fatto dal 2014 sino ad oggi ed individuare nuovi obiettivi comuni per gli anni a venire. Diversi i temi che saranno affrontati nel dibattito insieme ai rappresentanti di istituzioni ed enti pubblici nazionali e locali, oltre che insieme ad esperti, che ricoprono un ruolo chiave nel settore culturale e creativo a livello locale, nazionale e internazionale e nel progetto “Capitali Europee della Cultura”.

Si comincia con un punto sulle politiche europee e nazionali sulla cultura per poi concentrarsi su quelle regionali e sulle strategie per i prossimi anni.

A seguire, focus sui dieci anni da Capitale Europea della Cultura 2014-2024 (Fondazione Matera Basilicata 2019), sugli effetti della Capitale sul turismo e sull’industria cinematografica lucana (Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata e Lucana Film Commission) e, in chiusura di sessione, una ricostruzione del percorso da Patrimonio Unesco alla ZES Cultura passando per la Capitale Europea della Cultura.

Grande attenzione sarà altresì dedicata agli impatti economici e sociali della cultura e creatività, grazie al keynote speech del Prof. Pierluigi Sacco, e al posizionamento dell’industria culturale e creativa lucana sul mercato internazionale (Project leader di Matera 2019 e Cluster Basilicata Creativa).
Infine, spazio al tema dell’onda lunga della Capitale europea della cultura, con le esperienze di Potenza Città italiana dei giovani 2024, Aliano Città candidata a Capitale italiana della cultura 2027, Associazione Volontari Open Culture 2019 ed ECoCNews, la piattaforma di approfondimento dedicata alle Capitali europee della cultura.

La partecipazione agli incontri è gratuita, previa registrazione sia sulla piattaforma Eventbrite che in loco (il giorno della manifestazione), fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Programma

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Il podcast come strumento utile per raccontare i territori, dando voce ai personaggi che li abitano e le storie che li attraversano. È stato questo il tema al centro delle due giorni svoltasi il 6 e 7 settembre scorsi a Matera a conclusione della Podcast Academy – South Edition, organizzata e finanziata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 con il supporto di Chora Media, in collaborazione con Fondazione Banco di Napoli e Fondazione Carical, destinata a 40 partecipanti delle regioni del Sud, selezionati tramite avviso pubblico.

Le due giornate materane hanno rappresentato il momento di sintesi e restituzione finale del lavoro condotto nel corso dell’estate sia in presenza, con i primi incontri a Matera a giugno, sia online, attraverso lezioni tenute dai docenti di Chora Media, su come realizzare un podcast: Mario Calabresi (Il potere delle storie), Giovanni Sanicola (Viaggio nella Podcast Academy), Andrea de Cesco (Le basi del podcasting), Paolo Bovio (I “pilastri” del racconto audio), Sabrina Tinelli (Come nasce un podcast editoriale), Sara Poma (Come nasce un podcast branded), Luca Micheli (L’arte del sound design).

Negli ultimi incontri i partecipanti – selezionati fra autori, sceneggiatori, progettisti culturali, giornalisti, ricercatori, videomaker, registi, fotografi, blogger, storyteller, scrittori, esperti di comunicazione, social media manager e strategist, educatori - hanno approfondito come scrivere un incipit di un podcast con Sabrina Tinelli, Head of editorial content di Chora Media, e come realizzare un pitch con Giovanni Sanicola, Head of Education di Chora Media & Will Media, utile a presentare il proprio progetto di podcast a potenziali soggetti interessati. Diversi i partecipanti che hanno scelto di lavorare in gruppo per sviluppare un progetto comune di racconto di un territorio, toccando i temi più diversi, dalla psicologia ai fatti di cronaca, dalla storia ai personaggi illustri, passando per scienza, giornalismo investigativo, educazione degli adolescenti.

«La prima edizione della Podcast Academy South Edition - sottolinea Giovanni Sanicola - è stata per Chora & Will Media l'opportunità di condividere con 40 professioniste/i del sud le competenze professionali che servono per realizzare un podcast (dopo 4 edizioni dell’Academy e oltre 700 persone formate a Milano). Un percorso che porteremo avanti anche nella New Media Academy in partenza tra pochi giorni e che vogliamo replicare il prossimo anno con una seconda edizione della Academy South Edition. Progetti formativi come questo contribuiscono a sviluppare al sud un mercato dei podcast che si sta consolidando in Italia con 15.2 milioni di ascoltatori e che può aiutare le organizzazioni a rilanciare la propria azione culturale sul territorio raccontando la propria attività con un linguaggio nuovo».

«La Fondazione Matera Basilicata 2019 – spiega la direttrice Rita Orlando - continua a rafforzare il suo impegno sul fronte della formazione. Con il progetto della prima Academy del Sud dedicata al podcast è stato fatto un investimento in competenze digitali per la crescita del settore culturale e creativo, una modalità per intercettare nuovi pubblici adottando diversi linguaggi, fare produzione e divulgazione di nuovi contenuti, aumentare l’accessibilità e l’inclusività delle produzioni culturali e portarle su un mercato più ampio, aumentando la visibilità delle imprese culturali e creative e generando opportunità di crescita. Siamo soddisfatti sia per l’interesse che la nostra proposta ha avuto in termini di candidature arrivate, ben 130 da tutte le regioni del Sud Italia, sia per la diversità dei profili che si sono candidati, segnale che il podcast è davvero uno strumento trasversale per comunicare un’idea progettuale, sia per le proposte di podcast sviluppate dai partecipanti, che potranno diventare uno strumento prezioso per la promozione del territorio».

Video racconto: https://youtu.be/aZrDxxwUUc8

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Si è svolto questa mattina a Matera l’incontro tra il team della Fondazione Matera Basilicata 2019 e un gruppo di 30 ragazzi protagonisti del progetto di scambio giovanile interculturale Erasmus+ “Open Culture Volunteering: Strengthening European Youth Participation from Matera” (Volontariato della cultura aperta: rafforzare la partecipazione dei giovani europei da Matera), in svolgimento dal 22 al 30 agosto nella città dei Sassi.

Il progetto, che intende potenziare la partecipazione dei giovani in Europa partendo dall’esperienza di volontariato fatta per Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coinvolge ragazzi provenienti da organizzazioni di Spagna (Terrassa - associazione La Vibria Intercultural), Bulgaria (Etropole - associazione Eudaimonia), Romania (Timisoara - Timisoara Capitale Europea della Cultura 2023), Malta (Victoria - Ministry for Gozo), Italia (Matera – Associazione Volontari Open Culture 2019) tra i 18 e i 23 anni, interessati al volontariato europeo e al servizio civile universale. A guidare il progetto è l’associazione Volontari Open Culture 2019 di Matera, grazie alla solida esperienza maturata nel corso degli anni sul tema del volontariato culturale a partire dal team dei volontari della Capitale Europea della Cultura 2019.

Durante il soggiorno a Matera, i giovani del progetto Erasmus+ stanno avendo l’opportunità di approfondire e sperimentare cosa serve per realizzare un progetto come quello di Capitale Europea della Cultura e l'importanza che i volontari hanno nella realizzazione di eventi culturali. In particolare, nel corso dell’incontro con la Fondazione Matera Basilicata 2019, è stato dedicato un focus a come avviene la candidatura e la selezione di una città a tale titolo, nonché come si progettano e gestiscono i progetti del dossier di candidatura, compreso quello dedicato ai volontari.

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Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Matera Basilicata 2019 ha approvato, nel corso dell’ultima riunione, l’Avviso Pubblico per l’acquisizione di manifestazioni di interesse per il conferimento dell’incarico di Direttore generale.

Possono manifestare la propria disponibilità ad assumere l’incarico coloro i quali abbiano, fra gli altri requisiti, qualificata e documentata esperienza di almeno 5 anni in materia gestionale e manageriale, in ambito pubblico o privato.

L’incarico sarà legato alle funzioni attribuite al Direttore generale dall’articolo 18 dello Statuto della Fondazione e avrà durata di 3 (tre) anni. La procedura selettiva non ha natura giuridica di concorso e la valutazione è rimessa alla discrezionalità del Consiglio di Amministrazione il quale sceglie a insindacabile giudizio, rapportato all’alta fiduciarietà dell’incarico senza formulare una apposita graduatoria.

La domanda, corredata della documentazione richiesta nell’Avviso, dovrà pervenire a mezzo posta elettronica certificata (PEC) entro le ore 18:00 del 23/09/2024 all'indirizzo PEC: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it., specificando nell’oggetto “Manifestazione di interesse conferimento incarico Direttore generale”.

L’Avviso viene pubblicato sul sito istituzionale della Fondazione Matera Basilicata 2019 www.matera-basilicata2019.it nella sezione “Società trasparente > Selezione del Personale > Avvisi di selezione” (link diretto: https://societatrasparente.matera-basilicata2019.it/selezione-del-personale/reclutamento-del-personale/avvisi-di-selezione )

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E’ Rita Orlando il nuovo direttore generale facente funzione della Fondazione Matera-Basilicata 2019, che succede a Giovanni Padula. La figura della professionista, dipendente quadro della Fondazione, è stata nominata ieri dal Consiglio di amministrazione dopo averne constatato la disponibilità mediante un interpello interno, immaginando un percorso di transizione verso il prossimo Avviso pubblico che porterà alla nomina del direttore generale. «Come presidente e socio della Fondazione per la mia carica di sindaco di Matera -commenta Domenico Bennardi - auguro buon lavoro alla dottoressa Orlando perché possa lavorare bene in questo periodo di transizione. È una figura che rappresenta quell’adeguata storicità nella Fondazione, ha seguito il percorso di Matera 2019 insieme ad altri dipendenti, quindi siamo nelle giuste mani affinché la Fondazione possa recuperare il lavoro fatto durante gli anni da Capitale europea della cultura e trovare in quelle esperienze un nuovo impulso identitario. Massima sarà la collaborazione del Comune di Matera e speriamo che la Regione Basilicata sblocchi i fondi 2024, necessari per finanziare stipendi e attività. Ringrazio il direttore Padula per il suo lavoro».

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Dopo l'importante esperienza da Capitale europea della cultura 2019, il Comune di Matera, con il supporto della Fondazione Matera Basilicata 2019, ha presentato la propria candidatura al bando per le "Capitali mediterranee della cultura e del dialogo 2026 (Mediterranean Capitals of Culture & Dialogue 2026)", promosso da Unione per il Mediterraneo e Anna Lindth Foundation. Lanciata dai 43 Stati membri dell'Unione per il Mediterraneo durante il loro settimo Forum regionale nel novembre 2022, l'iniziativa è stata concepita per promuovere la diversità e l'identità condivisa della regione euromediterranea e contribuire a una migliore comprensione reciproca dei suoi popoli. L'idea, sviluppata in collaborazione con i giovani rappresentanti della società civile e con gli Stati membri dell'Unione, vede protagoniste due città della regione euromediterranea, una del nord e una del sud, chiamate a mettere in luce le loro ricche identità culturali euromediterranee, coinvolgendo le proprie popolazioni nel corso di un anno di eventi, culminanti nella "Giornata del Mediterraneo del 28 novembre". Criteri premianti delle proposte progettuali presentate saranno il programma, la dimensione euromediterranea, il contenuto e gli obiettivi della cooperazione tra le due Capitali mediterranee della cultura e del dialogo, l'impegno della società civile, la governance e gestione, la comunicazione, l'impatto ambientale e la capacità finanziaria. Tra ottobre e novembre 2024 ci sarà la valutazione delle domande da parte del Comitato consultivo, la consultazione delle raccomandazioni con la Copresidenza dell'Unione per il Mediterraneo, la presentazione agli alti funzionari dell'Unione e la deliberazione. Il 28 novembre 2024, in occasione del nono Forum regionale dell'Unione per il Mediterraneo, verranno annunciate le Capitali mediterranee della cultura e del dialogo 2026. «Questa candidatura è molto interessante per Matera, per la storia, per il suo futuro, per il suo ruolo naturale del mediterraneo, dopo anche il gemellaggio con AlUla che stiamo portando avanti con il via libera del ministero. -dichiara il sindaco Domenico Bennardi- È la voglia e visione di non accontentarci dei riconoscimenti finora ottenuti, ma di continuare a costruire un brand internazionale sulle città della cultura, perseguendo sempre questa sua ambizione e ruolo. La stessa candidatura a Uclg-Agenda 21 cultura per l'edizione 2024 del Premio, va letta in questo senso di ruolo internazionale; in Messico Matera è l'unica città italiana concorrente, insieme a varie città che scommettono sull'innovazione culturale e urbana, da Istanbul a Bahia, da Lisbona a Nairobi, da Teheran a Novi Sad, da Ramallah a Rouen». Soddisfatto anche il direttore della Fondazione Giovanni Padula: «Per la Fondazione Matera Basilicata 2019 –sottolinea- la partecipazione a bandi, soprattutto se di caratura internazionale come in questo caso, fa parte di un orientamento strategico volto ad acquisire risorse che possano aggiungersi a quelle messe a disposizione dai soci. Abbiamo affiancato e sostenuto il Comune di Matera nella candidatura al titolo di Capitale mediterranea della cultura e del dialogo, perché l'attenzione all'area euromediterranea è nelle nostre corde; lo stesso statuto chiede alla Fondazione di: "consolidare e rafforzare la posizione nazionale e internazionale della Basilicata e di Matera come piattaforma di innovazione culturale che dal Mezzogiorno e dal Mediterraneo crea relazioni, scambi, progetti in Europa e nel Mondo, in continuità con la fondamentale esperienza di Matera Capitale Europea della Cultura 2019". Continua, così, per noi un percorso di candidature a bandi internazionali, che ha visto l'anno scorso una tappa importante nella partecipazione all'avviso pubblico The European Pavilion della European Cultural Foundation, incentrato sulle relazioni tra democrazia e cultura, e che nel 2024 vede la Fondazione impegnata in cinque candidature ai bandi europei Interreg Italia-Grecia».

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Con lo spettacolo di musica e scienza “Botanica” dei Deproducers, si è chiusa in piazza San Giovanni a Matera, luogo simbolo del percorso della città a Capitale Europea della Cultura 2019, la rassegna delle arti e dell’ambiente “Rizomatica. Nuove forme di coesistenza”, organizzata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e curata da Imma Tralli e Roberto Pontecorvo di Marea Art Project, con il sostegno economico della Regione Basilicata, il patrocinio dei Comuni di Matera, Moliterno e Pisticci e la partecipazione dell’Associazione Volontari Open Culture 2019.

La rassegna ha attraversato fra aprile e giugno i tre comuni lucani con dieci appuntamenti, per riflettere insieme alle comunità sul modo in cui le persone, attraverso la cultura, possono modificare comportamenti ed abitudini che abbiano un impatto virtuoso su natura e ambiente. Tanti e diversi sono stati i pubblici protagonisti, con un focus specifico su bambini e giovani, in un percorso che ha coinvolto anche le aree interne della Basilicata e gli spazi non convenzionali della città dei Sassi, così come molteplici i linguaggi utilizzati, fra residenze artistiche, spettacoli, proiezioni e incontri.

Quattro le pellicole che sono state proposte. A Moliterno, “Futura” (2021) di Pietro Marcello, Francesco Munzi, Alice Rohrwacher, con una proiezione riservata agli studenti dell’Istituto superiore “F. Petruccelli - G. Parisi” nella Giornata mondiale della Terra, e “L'Avamposto" (2023) di Edoardo Morabito, protagonista di un talk pubblico; a Matera, “Donne di terra” (2021) di Elisa Flaminia Inno, che si è confrontata con il pubblico al Cinema Piccolo, e “Il Buco” (2021) di Michelangelo Frammartino, proiettato in un’affollata piazza Cesare Firrao. Casa Cava a Matera ha invece ospitato la lectio magistralis del prof. Piergiorgio Donatelli, docente di Filosofia morale presso la Sapienza di Roma e direttore del Dipartimento di Filosofia, “La natura, prossima ed estranea. Lezioni di democrazia”.

Due invece le residenze artistiche organizzate. A Moliterno quella del collettivo Post Disaster, ha messo in relazione il territorio della Val d’Agri con il golfo di Taranto attraverso la contaminazione di due stili musicali, la sperimentazione elettronica post-industriale in corso nella città di Taranto e la tradizione dell’arpa viggianese. A Matera, quella dell’artista visivo e ingegnere ambientale Andrea Conte (Andreco), che nell’orto urbano gestito dall’Associazione Noi Ortadini ha dato vita a un'installazione artistica grazie al contributo degli abitanti del quartiere, coinvolti in diverse attività laboratoriali, riutilizzando le strutture modulari dell’Open Design School. L'installazione, realizzata in forma ottagonale intorno ad un albero, è stata pensata per favorire i processi di rigenerazione ambientale del luogo e di migliorare la qualità di vita degli abitanti umani e non-umani, attraverso momenti di aggregazione sociale, educazione ambientale ed interscambio tra esseri umani ed ecosistema circostante.

Tre sono stati infine gli spettacoli, ospitati in luoghi di grande valore paesaggistico e simbolico. La live performance della musicista e danzatrice Francesca Heart “Eurybia” nello spazio esterno dell’Ex Convento di SS Lucia e Agata alla Civita a Matera, incentrato sulla sperimentazione di suono e movimento connessi alle dimensioni vulcaniche e marine del sud Italia. Il concerto della musicista e cantautrice Daniela Pes “Spira” nello scenario lunare del Teatro dei Calanchi a Pisticci, che ha intrecciato suoni arcani generati da elettroniche, chitarre e percussioni, una potenza vocale dalla notevole forza evocativa, termini dialettali, italiani e inventati. Lo spettacolo dei Deproducers “Botanica”, con voce narrante del filosofo della scienza, evoluzionista e saggista Telmo Pievani, e i musicisti Vittorio Cosma alle tastiere, Riccardo Sinigallia, voce e chitarra, Laura Arzilli al basso, Roberto Angelini alla chitarra, Simone Filippi alla batteria, fra temi musicali, videoproiezioni originali e un racconto scientifico, dedicati alla magia del mondo vegetale e alla sua importanza per la nostra stessa sopravvivenza.

«In una regione come la Basilicata - sottolinea il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Padula - abitare la città e abitare la natura sono più che in altri luoghi due facce della stessa medaglia. L'esigenza di fondere questi due modi di abitare il nostro pianeta fa emergere l’urgenza di dare una risposta e trovare soluzioni alla crisi ambientale e al cambiamento climatico. E più in generale pone al centro la questione della relazione tra specie umana e altre specie presenti in natura insieme al tema, cruciale nelle nostre democrazie, della giustizia ambientale. Stiamo diventando una specie urbana sempre più concentrata nelle città piccole o grandi. L’arte e la cultura possono aiutarci a tornare vicini all’ambiente naturale, a prestare attenzione agli squilibri che i nostri comportamenti provocano e a modificare le stesse nostre abitudini. Con “Rizomatica” abbiamo cercato di far venire a galla molte domande e alcune possibili risposte».

«”Rizomatica” è stata un processo collettivo – spiegano i curatori della rassegna Imma Tralli e Roberto Pontecorvo - in cui abbiamo visto discipline artistiche differenti incontrarsi e contaminarsi conciliando la poesia e la potenza dell’arte con la sua capacità di affrontare i temi più urgenti della nostra contemporaneità. Riconnettendo le aree marginali con quelle più centrali della Basilicata e intercettando pubblici e generazioni diverse, abbiamo sperimentato come l'arte e la cultura possano rappresentare quel terreno generativo per l'immaginazione di nuove ecologie ed alleanze, rimodellando il rapporto tra umano e non umano e ritessendo nuovi spazi di dialogo e di condivisione di idee e azioni. “Rizomatica” è stata un invito per il futuro soprattutto delle nuove generazioni ad assumere l’impegno etico e la responsabilità collettiva nei confronti del pianeta che ci ospita. Come scrive Stefano Mancuso nel suo Fitopolis, è dalla combinazione di minuscole modificazioni, spesso del tutto disconnesse tra loro, che può nascere un grande cambiamento. È nelle azioni di noi cittadini e cittadine e nelle nostre scelte quotidiane di medio e lungo periodo la possibilità di immaginare e creare insieme nuovi futuri ecologici».

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Si chiude a Matera il 18 giugno alle 20:30 in piazza San Giovanni con lo spettacolo dei Deproducers “Botanica” la rassegna delle arti e dell’ambiente “Rizomatica. Nuove forme di coesistenza”, organizzata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e curata da Imma Tralli e Roberto Pontecorvo di Marea Art Project, con il patrocinio dei Comuni di Matera, Moliterno e Pisticci, che ha attraversato fra aprile e giugno i tre comuni lucani con residenze artistiche, spettacoli, proiezioni e incontri.

Attraverso “Botanica”, i Deproducers ci condurranno in un paesaggio musicale inedito dove temi musicali e videoproiezioni originali racconteranno la magia del mondo vegetale e la sua importanza per la nostra stessa sopravvivenza, grazie alla consulenza scientifica nella realizzazione dei testi del professore Stefano Mancuso, ricercatore botanico di livello internazionale, tra le massime autorità mondiali nel campo della neurobiologia vegetale e autore di oltre 250 pubblicazioni scientifiche sulla fisiologia e sul comportamento delle piante.

La formazione live a Matera sarà composta da alcuni tra i più autorevoli artisti della scena musicale italiana, accompagnati dalla voce narrante del filosofo della scienza, evoluzionista e saggista Telmo Pievani: Vittorio Cosma alle tastiere, Riccardo Sinigallia, voce e chitarra, Laura Arzilli al basso, Roberto Angelini alla chitarra, Simone Filippi alla batteria. Insieme daranno voce e respiro alle piante, alle gocce di pioggia che cadono sulle foglie o sugli animali che popolano le foreste, ponendo l’attenzione su titoli illuminanti e urgenti che dall’importanza del Pianeta verde e delle Radici arrivano a parlare di tematiche come il Disboscamento. Lo spettacolo “Botanica” è prodotto da Aboca, testo disponibile nell'omonimo volume a stampa, scritto da Stefano Mancuso, Edizioni Aboca, mentre i contenuti integrali dello spettacolo a cura dei Deproducers (musiche e racconto- immagini escluse) sono prodotti e pubblicati da Ala Bianca su supporto CD-Vinile.

L’accesso allo spettacolo è libero e gratuito.

BIO

Telmo Pievani
Evoluzionista, filosofo della scienza, saggista, insegna Filosofia delle Scienze Biologiche nel Dipartimento di Biologia dell'Università di Padova ed è visiting scientist presso l'American Museum of Natural History di New York. Dal 2017 al 2019 è stato Presidente della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica. Autore di 347 pubblicazioni, tradotte in molte lingue, i suoi libri più recenti sono: Imperfezione (Cortina, 2019); Finitudine (Cortina, 2020); Serendipità (Cortina, 2021); La natura è più grande di noi (Solferino, 2022). Socio di importanti società scientifiche e dell'Editorial Board di riviste internazionali, dirige i portali Pikaia e Il Bo LIVE. Vincitore di 12 premi, autore di libri anche per bambini sull'evoluzione, insieme alla Banda Osiris, al collettivo "Deproducers", a Gianni Maroccolo e a Marco Paolini, è artefice di progetti teatrali e musicali a tema scientifico. Collabora con Il Corriere della Sera, con la RAI e con le riviste Le Scienze, Micromega e L'Indice dei Libri.

Laura Arzilli
Nasce a Roma il 05 Febbraio del 1966. Figlia d'arte, il padre Raffaele è stato un sassofonista jazz che ha accompagnato l'intera carriera teatrale di Gigi Proietti. Dal 1985 ha lavorato come vocalist e turnista per diverse compagnie teatrali e progetti discografici. Nel 1993 diventa stabilmente la bassista dei Tiromancino. Dal 2001 lascia i Tiromancino e lavora come produttrice e bassista con il suo compagno Riccardo Sinigallia.

Riccardo Sinigallia
Riccardo Sinigallia scrive canzoni dall’età di 12 anni. Nel 1988 forma i 6 suoi ex, band con cui scrive, suona e canta per quattro anni nei centri sociali e nei club dei primi anni ’90. Nel 1994 comincia la collaborazione come autore con Niccolò Fabi. Nel 1997 produce e firma alcune canzoni de “La favola di Adamo ed Eva” di Max Gazzè. È dello stesso periodo il ritornello di “Quelli che benpensano” di Frankie Hi Nrg Mc con il quale dirigerà anche il videoclip, iniziando una lunga collaborazione che lo vedrà dietro alla macchina da presa anche da solo per molte delle sue produzioni musicali tra cui quella dei Tiromancino. Nel 2014, con i brani “Prima di andare via” e “Una rigenerazione”, partecipa per la prima volta da solista al Festival di Sanremo.

Vittorio Cosma
Vittorio Cosma è un pianista, compositore e produttore. Il suo nome è legato ad alcuni tra i progetti musicali più interessanti del panorama contemporaneo. E’ stato Maestro Concertatore e Direttore Artistico de La Notte della Taranta nel 2002 e 2003 dove ha iniziato la sua collaborazione con Stewart Copeland. Con l’ex-Police registra album e continua a suonare in tutto il mondo, sia con l’Ensemble Notte della Taranta che con Gizmo, una band creata dagli stessi Cosma e Copeland con musicisti provenienti da esperienze molto diverse. Collabora da sempre con Elio e le Storie Tese partecipando ai loro dischi, tournée e show televisivi. Nella sua attività di produttore, musicista e compositore ha collezionato svariati dischi d’oro collaborando con artisti quali: Fiorella Mannoia, Marlene Kuntz, Samuele Bersani, Pino Daniele, Fabrizio De André, Enrico Ruggeri, Pacifico, Ivano Fossati, Teresa De Sio, Almamegretta, Roberto Vecchioni, Mauro Pagani, Eugenio Finardi e molti altri. Ha diretto l’orchestra del Festival di Sanremo in numerose edizioni e partecipa spesso al Concerto del Primo Maggio creando anche alcuni progetti speciali.

Roberto Angelini
Classe ‘75 fa il suo esordio come cantautore nel 2001 con l’album “Il Signor Domani” (Virgin). Partecipa a Sanremo Giovani nello stesso anno con l’omonimo brano e si aggiudica il Premio della Critica “Mia Martini”. Nel 2003 pubblica l’album “Angelini” (EMI) che contiene le hit “GattoMatto” e “La Gioia del Risveglio”. Questo disco, molto più pop del precedente, lo fa conoscere al grande pubblico. Da lì a poco sente l’esigenza di tornare alle origini: rompe il contratto con la EMI e fonda una sua etichetta indipendente (FioriRari). Dal 2013 consacra la sua popolarità al fianco di Diego Bianchi, dapprima su Rai3 con la trasmissione “Gazebo” poi su La7 con “Propaganda Live”.

Simone Filippi
Simone Filippi, reggiano, classe 1972, impara a suonare la chitarra negli anni ’80 in Burkina Faso dove suona per qualche mese nel gruppo della Gendarmeria Nazionale. Rientra in Italia nel 1990 e inizia la sua esperienza di chitarrista con il gruppo Ustmamò. L’esperienza durerà dodici anni e porterà a 6 album pubblicati dalla EMI – Virgin Italy. Nel 2005 inizia una nuova esperienza come batterista partecipando al tour nazionale "L'Apertura" di Nada e Massimo Zamboni fino ad approdare agli Halftones nel 2006 con i quali suona la batteria. Nel 2007 è batterista di Nada nel tour estivo. Dal 2008 è batterista nei vari tour di Massimo Zamboni e CSI.

Botanica: https://deproducers.com/release/botanica/

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Si conclude venerdì 14 giugno a Matera la residenza dell'artista visivo e ingegnere ambientale Andrea Conte (Andreco) avviata lo scorso primo giugno nell’ambito della rassegna delle arti e dell’ambiente “Rizomatica. Nuove forme di coesistenza”, organizzata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e curata da Imma Tralli e Roberto Pontecorvo di Marea Art Project, con il patrocinio dei Comuni di Matera, Moliterno e Pisticci.

Alle 18:00, presso l'orto urbano di Serra Venerdì in vico Gioberti 9, verrà inaugurata "Oasi. Un'aula verde a Matera", l'installazione artistica realizzata da Andreco in collaborazione con l'associazione materana Noi Ortadini APS che gestisce l’area.

Sarà una festa collettiva in cui persone di tutte le età potranno interagire con l'installazione artistica pensata come opera site-specific per lo spazio verde di Serra Venerdì. Lo scopo di “Oasi” risiede nel favorire i processi di rigenerazione ambientale del luogo e di migliorare la qualità di vita degli abitanti umani e non-umani del quartiere, attraverso momenti di aggregazione sociale, educazione ambientale ed interscambio tra esseri umani ed ecosistema circostante.

Durante l'inaugurazione saranno inoltre presentati i lavori nati dai laboratori di cianotipia e di ecoprint per bambini e adulti, realizzati nel corso della residenza artistica presso il LUC - Laboratorio urban center del quartiere Spine Bianche e diretti da Daniele Cimaglia e Anna Roberti, concepiti per estendere e approfondire la conoscenza e le potenzialità delle erbe spontanee anche dal punto di vista creativo.

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Dopo Moliterno e Matera, si sposta a Pisticci, nello scenario lunare dei calanchi, la rassegna delle arti e dell’ambiente “Rizomatica. Nuove forme di coesistenza”, organizzata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e curata da Imma Tralli e Roberto Pontecorvo di Marea Art Project, con il patrocinio dei Comuni di Matera, Moliterno e Pisticci e la partecipazione dell’Associazione Volontari Open Culture 2019.

Il 9 giugno alle 21:00, il Teatro dei Calanchi ospiterà “Spira”, il concerto andato subito sold out della musicista e cantautrice Daniela Pes. Misterica come un oracolo greco, Daniela Pes ci riporta ai suoni primordiali e profondi della terra per definire un nuovo archetipo di musica in cui radici ancestrali convivono con sonorità contemporanee in una metamorfosi continua capace di restituirci un paesaggio sonoro lunare, cosmico, futuribile. Attraverso suoni arcani generati da elettroniche, chitarre e percussioni e dalla potenza di una voce dalla notevole forza evocativa in cui termini dialettali, italiani e inventati si intrecciano, Pes penetra in un mondo nuovo dove terra, acqua, aria e fuoco si combinano in un'atmosfera creatrice e tradizioni antiche trovano nuova forma nell'elettronica.

Daniela Pes è una musicista e cantautrice sarda nata nel cuore della Gallura nel 1992. La sua voce e la sua musica sfuggono alle classificazioni e ai contenitori predeterminati. Daniela Pes è immersa nel flusso della musica, come cantante, come strumentista, come musicista elettronica. Il suo è un talento multiforme. Il 14 Aprile 2023 ha pubblicato il suo primo album, Spira, prodotto da Iosonouncane. Questo lavoro l'ha vista impegnata negli ultimi tre anni e traccerà la sintesi delle molte vite musicali di Daniela. Arriva infatti al debutto con un curriculum di tutto rispetto che include una laurea in Canto Jazz al Conservatorio di Sassari e una borsa di studio ai Seminari Estivi di Nuoro Jazz diretti da Paolo Fresu, che la porta a esibirsi a Time in Jazz e all'Harp Festival di Rio de Janeiro. Completano il quadro il prestigioso premio Andrea Parodi nel 2017 (dove vince il premio della critica, giuria internazionale, miglior musica e miglior arrangiamento) e il premio miglior musica e il premio Nuovoimaie a Musicultura nel 2018. Spira si è aggiudicato la Targa Tenco come Miglior Opera Prima. 

In Spira, l’artista sarda canta in una lingua che non esiste (ancora). Antiche parole galluresi, frammenti di termini italiani, vocaboli totalmente inventati sono le molecole organiche di una lingua inedita in cui i versi sono svincolati dalla metrica e le parole non sono veicolo di un concetto, bensì puro suono, come grani di un rosario fonetico articolato, inaccessibile dal punto vista razionale ma inebriante dal punto di vista emotivo. E se la dimensione strumentale sembra evocare immagini cinematografiche, quella vocale avvicina Daniela Pes più alla ricerca linguistico-espressiva di certo teatro contemporaneo.

Album Spira: https://orcd.co/spira
Website: https://www.danielapes.com/

RIPRESE E IMMAGINI
Sarà possibile realizzare riprese e foto solo per i primi tre brani eseguiti dall’artista.

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“La potenza del patrimonio orale. Uno spaccato del nuovo rinascimento dell'audio parlato, con la presentazione del podcast Voci Nascoste” è l’incontro promosso da Fondazione Matera Basilicata 2019 e Chora Media in programma venerdì 7 giugno alle 19.00 a Matera in Casa Cava.

L’iniziativa rappresenta l’appuntamento inaugurale e aperto al pubblico della prima Podcast Academy – South Edition, organizzata e finanziata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 con il supporto di Chora Media, in collaborazione con Fondazione Banco di Napoli e Fondazione Carical, destinata a 40 partecipanti delle regioni del Sud selezionati tramite avviso pubblico, in partenza il 7 e 8 giugno a Matera.

In questa nostra epoca segnata da una feroce battaglia per l’attenzione, l’audio parlato e l’ascolto sono al centro di un nuovo rinascimento. E il merito è soprattutto dei podcast. Cosa sono? Perché funzionano? E perché sentiamo ancora così forte l’urgenza di ascoltare e narrare storie? Lo raccontano, in dialogo con la giornalista Andrea de Cesco, direttrice editoriale delle attività formative di Chora e Will Media, Mario Calabresi, giornalista, scrittore e direttore di Chora Media, e Valerio Millefoglie, scrittore e giornalista, autore di “Voci Nascoste”, podcast di Chora Media che ci porta alla scoperta di tre minoranze linguistiche nella penisola italiana.
L’ingresso all’incontro è libero e gratuito, fino a esaurimento posti.

VOCI NASCOSTE
Il podcast racconta il viaggio di tre fotografi, sulle tracce di tre lingue antiche che resistono in Italia, caratterizzate da una storia antica e un presente vivo. Esplorando valli e paesi e incontrando persone che ogni giorno tengono insieme tradizioni secolari e contemporaneità, si arriva in Valle d’Aosta sulle tracce del patois, nelle zone della Puglia in cui si parla il greco-salentino, nella Piana degli Albanesi in Sicilia, dove risuona l’arbëreshe. Le immagini e le puntate di questo podcast si sono uniti in una mostra fotografica, ospitata a Torino dal 20 aprile negli spazi di Camera. Voci Nascoste – Le lingue che resistono è un progetto di Chora Media e Camera – Centro Italiano per la Fotografia, in collaborazione con il Gruppo Lavazza.
www.choramedia.com/podcast/voci-nascoste

Chora Media è la podcast company italiana fondata nel 2020 da Guido Maria Brera, Mario Gianani, Roberto Zanco e Mario Calabresi, che la dirige. Racconta storie autentiche, nuove prospettive e punti di vista, ma anche le aziende, le istituzioni culturali e il terzo settore, dando voce a talenti consolidati e scoprendone di nuovi, sempre in un’ottica di multiformat e multipiattaforma. Al suo attivo ha più di 230 serie pubblicate, con ascolti medi mensili che si attestano intorno ai 5,3 milioni (con picchi di 7,2 milioni di ascolti). Nel 2022 è stata fondata la Chora Academy, scuola per diventare podcaster, insieme alla Business Edition, dedicata ad aziende e professionisti che vogliono approfondire il valore strategico dei podcast.
Per maggiori informazioni: www.choramedia.com.

La Fondazione Matera Basilicata 2019 è nata nel 2014 per attuare le linee di azione delineate nel dossier di candidatura di Matera a Capitale e Cultura Europea 2019, al fine di consolidare il posizionamento acquisito da Matera e dalla Basilicata a livello europeo e di diventare una piattaforma culturale per il Sud Europa. Nel 2023, dopo aver completato il piano di attività per Matera e la Basilicata come Capitale Europea della Cultura e averne assicurato l’eredità, gli obiettivi e la durata della Fondazione sono stati estesi fino al 2035 per continuare a operare nel campo della creatività e della cultura con l’obiettivo di: promuovere e sostenere lo sviluppo di attività creative, artistiche e culturali nella città di Matera e a livello regionale in sintonia con le strategie degli enti locali e in collaborazione con il mondo dell’università, della ricerca e dell’impresa; consolidare e rafforzare la posizione nazionale e internazionale della Basilicata e di Matera come piattaforma di innovazione culturale che crea relazioni, scambi, progetti in Europa e nel mondo; favorire l’inclusione sociale attraverso l’arte e la cultura.
www.matera-basilicata2019.it

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Dopo le tappe a Moliterno, si sposta a Matera con il cinema e una nuova residenza artistica la rassegna delle arti e dell’ambiente “Rizomatica. Nuove forme di coesistenza”, organizzata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e curata da Imma Tralli e Roberto Pontecorvo di Marea Art Project, con il patrocinio dei Comuni di Matera, Moliterno e Pisticci, in programma fra aprile e giugno a Matera, Moliterno (PZ) e Pisticci (MT).
Il 5 giugno, in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente, sarà proposto alle 20:00 in Piazza Cesare Firrao il film “Il Buco” (2021) di Michelangelo Frammartino, Premio Speciale della Giuria al Festival del Cinema di Venezia. Mentre nel prospero nord Italia viene costruito l’edificio più alto d’Europa durante il boom economico degli anni ’60, all’altra estremità del paese nell’agosto del 1961 un gruppo di giovani speleologi visita l’altopiano calabrese e il suo incontaminato entroterra immergendosi nel sottosuolo di un Meridione che tutti stanno abbandonando. Scoprono così coi suoi 700 metri di profondità una delle grotte più profonde del mondo, l’Abisso del Bifurto dell’altopiano del Pollino, sotto lo sguardo di un vecchio pastore, unico testimone del territorio incontaminato.
Dall’1 al 15 giugno il quartiere Serra Venerdì ospita invece la residenza artistica “OASI. Un’Aula Verde a Matera”. Attraverso un progetto di co-creazione guidato dall’artista Andrea Conte, in arte Andreco, in collaborazione con Noi Ortadini APS, sarà realizzato, all’interno di uno spazio strategico degli orti gestiti dall’associazione, un intervento ispirato all’Aula verde (Tree Room), progetto nato in seno a Climate Art Project che fonde arte, scienza e giustizia climatica. Per l’Aula verde sarà costruita un’installazione in dialogo con la vegetazione presente, utilizzando le strutture dell’Open Design School di Matera 2019, che creerà uno spazio per sostare, adibito alla socialità, all’aggregazione e all’educazione ambientale. Questa struttura permetterà di allungare i tempi di permanenza e di interscambio tra le persone e l’ecosistema.
Gli abitanti del quartiere potranno prendere parte attiva all’organizzazione dello spazio attraverso un’azione collettiva che prevede anche la piantumazione di nuovi alberi e arbusti, con l’obiettivo di coinvolgere i futuri utilizzatori del luogo nella sua creazione e nella sua futura manutenzione. In quest’ottica, inoltre, saranno organizzati dei laboratori per bambini e adulti presso il LUC - Laboratorio Urban Center che mirano ad una sensibilizzazione nei confronti delle erbe spontanee e delle potenzialità che offrono anche da un punto di vista creativo. L’8 giugno alle 18:00 presso il LUC si terrà inoltre un talk pubblico con l’artista sulla relazione fra arte e ambiente. La residenza si concluderà con l’inaugurazione dell’Aula verde, aperta a tutta la comunità.

BIO
Nato a Milano da genitori calabresi, Michelangelo Frammartino è tra i più importanti registi del cinema italiano contemporaneo. Esordisce su grande schermo con il lungometraggio Il dono (2003), presentato al Festival Internazionale di Locarno, a cui segue Le quattro volte (2010) che conquista sin da subito l'attenzione di pubblico e critica nel contesto delle Quinzaine des realisateurs del Festival di Cannes. Nel 2021 presenta Il buco al Festival del Cinema di Venezia, aggiudicandosi il Premio Speciale della Giuria. Negli anni di formazione, Frammartino alterna lavori più orientati al mezzo cinematografico con opere connesse al mondo delle arti visive, tra cui la video-installazione Alberi (2013) presentata anche al MoMA di New York e incentrata sull’antico rito arboreo di cui è protagonista il Romito, celebre figura del Carnevale di Satriano di Lucania (PZ). Il cinema di Michelangelo Frammartino approfondisce la più intima e profonda relazione tra natura e umano, attraverso una polifonia sensoriale fatta di rumori, suoni e immagini, scavando nel ventre ancestrale, primitivo e intimo della terra.
Trailer “Il Buco”: https://www.youtube.com/watch?v=tSESIvz2888

Andrea Conte (Andreco) è un artista visivo che unisce una formazione scientifica, laurea e dottorato in Ingegneria Ambientale, collaborazioni post dottorato con Università di Bologna e Columbia University di New York, sulle infrastrutture verdi, le Nature-Based Solutions, e le tecnologie appropriate per la gestione sostenibile delle risorse in diverse condizioni climatiche, con un percorso artistico che investiga i rapporti tra spazio urbano e paesaggio, tra umano e non-umano, realizzando progetti che vanno a comporre un’unica ricerca multidisciplinare. Tra questi “Climate Art Project” progetto tra arte e scienza itinerante sulla giustizia climatica e sociale; Flumen, progetto complesso sulla capacità dei corpi idrici di autorigenerarsi e sul loro valore simbolico ed artistico. Andrea Conte utilizza un linguaggio di sintesi, simbolico e concettuale, servendosi di diverse tecniche di rappresentazione: installazioni, performance, scultura, video, pittura, pittura murale e progetti d’arte pubblica. Partecipa a mostre, Biennali e festival a livello internazionale. Selezionato per Malta Biennale of Art 2024, il Gran Tour d’Italie del MIC 2019, Padiglione Italia della Biennale di Venezia Architettura del 2018, partecipa alla co-progettazione della Floating University di Berlino nel 2018, espone alla Triennale di Milano nel 2018, vincitore del Premio Speciale del “Talent Prize 2017” al Museo Macro di Roma e, nel 2016, Vincitore di Jazzi, il concorso di idee per la rigenerazione rurale, finalista al premio AICA 2019 l’Oscar alla comunicazione ambientale relativa ai Cambiamenti Climatici. Le sue opere Flumen e Aula Verde sono state recentemente riconosciute e pubblicate sulla rivista Nature Scientific Reports come esempio di lavoro tra arte scienze ed ecologia per la giustizia climatica (2024).
www.andreco.org
www.climateartproject.com

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Giochi e laboratori, cene di comunità e merende popolari, biblioteca di quartiere, letture e bookcrossing, sport e benessere, camminate di quartiere, swap party e sfilate, arte urbana e cura del verde, arti di strada e artigianato artistico, confronti generazionali e racconti, musica e cinema, guardando a sostenibilità ambientale, inclusione e accessibilità.

Sono queste le attività che animeranno il 31 maggio le città di Matera e Potenza in occasione della Giornata europea del vicinato, nata a Parigi nel 1999 e diventata ricorrenza europea dal 2003 con l'obiettivo di rafforzare i legami di quartiere, sviluppare un senso di appartenenza e contrastare l'isolamento e l'esclusione.

Le iniziative sono l’esito dei progetti di comunità presentati da venti associazioni fra Matera e Potenza nell’ambito della Manifestazione d’interesse promossa dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 con il patrocinio del Comune di Matera, del Comune di Potenza e di Potenza Città Italiana dei Giovani 2024.

La programmazione sviluppata copre tutto l’arco della giornata, da mattina a sera, coinvolge diversi quartieri delle due città, con particolare attenzione alle periferie, ed è pensata per pubblici di tutte le età, dai bambini agli anziani, e con diverse abilità. I cittadini dei quartieri e non solo sono chiamati a partecipare agli appuntamenti, per celebrare su scala europea le comunità e i vicinati, i rapporti e le relazioni, i valori di solidarietà e vicinanza. I programmi potrebbero subire variazioni; per tutti gli aggiornamenti, è possibile contattare direttamente gli organizzatori dei singoli eventi.

«Che siano parte di una grande metropoli o di una città medio piccola come Matera o Potenza, sono sempre i quartieri il luogo dove si crea inclusività e diversità sociale e culturale - sottolinea il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Padula. Le comunità inclusive abbattono i muri delle differenze e permettono ai cittadini un confronto diretto per trovare soluzioni alle più diverse questioni di ordine economico o sociale che affrontiamo nelle città. E nei quartieri si può fare anche progettazione culturale come dimostra questa Giornata europea del vicinato promossa dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 con la collaborazione dei Comuni di Matera e Potenza, che ringraziamo per l'affiancamento alle associazioni nella efficace organizzazione delle iniziative, e Potenza Città Italiana dei Giovani 2024, che ha stimolato una grande adesione di gruppi giovanili».

Programma: https://www.matera-basilicata2019.it/it/news/2987-la-giornata-europea-del-vicinato-2024.html

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Il 25 maggio a Matera la lectio magistralis di Piergiorgio Donatelli “La natura, prossima ed estranea. Lezioni di democrazia”, il 26 maggio a Moliterno la restituzione della residenza artistica di Post Disaster “Citri. Estratto da Val d'Agri”

Il 25 e 26 maggio due nuovi appuntamenti in Basilicata per la rassegna delle arti e dell’ambiente “Rizomatica. Nuove forme di coesistenza”, organizzata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e curata da Imma Tralli e Roberto Pontecorvo di Marea Art Project, con il patrocinio dei Comuni di Matera, Moliterno e Pisticci e la partecipazione dell’Associazione Volontari Open Culture 2019.

Il 25 maggio alle 19:00 in Casa Cava a Matera si terrà la lectio magistralis “La natura, prossima ed estranea. Lezioni di democrazia” del prof. Piergiorgio Donatelli. L’impegno per l’ambiente e il clima fanno parte ora dell’agenda democratica, che si confronta con i problemi posti dall’espansione umana sul pianeta e dallo sviluppo tecnologico e industriale. Tuttavia nella percezione diffusa, nella cultura popolare di film e serie televisive e nelle opere d’arte, la natura appare come un luogo mitologico in cui si condensa il desiderio di fuga dalle nostre responsabilità e il bisogno di alterità rispetto alle sorti della civiltà umana. I grandi processi di sviluppo a loro volta appaiono lontani e confinati nella sfera globale. Questa doppia rimozione ci lascia soli e isolati nella nostra abitazione quotidiana. Possiamo invece integrare le preoccupazioni ambientali nella vita di ogni giorno e nei contesti locali, che sono anche il luogo dove entriamo in relazione con il mondo globale. Se trasformiamo la percezione dei rapporti con la natura possiamo radicare nel nostro presente l’impegno etico e la cooperazione, necessari per realizzare le aspirazioni della politica ambientale. Il punto di partenza è riconoscere il rapporto ambivalente con il pianeta che ci ospita, vicino eppure estraneo.

Il 26 maggio alle 17:15 presso il Cine Teatro Pino di Moliterno, si terrà invece la restituzione della residenza artistica condotta a partire dal 7 maggio nel comune della Val d’Agri dal collettivo Post Disaster (Peppe Frisino, Gabriele Leo, Gabriella Mastrangelo, Grazia Mappa). “Citri. Estratto da Val d'Agri” prevede l’esecuzione di un nuovo componimento musicale in cui la cultura classica e tradizionale, caratteristica del contesto locale, si unisce alla sperimentazione elettronica post-industriale in corso a Taranto. Il lavoro condotto durante la residenza artistica ha voluto interpretare attraverso la musica il legame - sia fisico che metaforico - tra la Val d’Agri e Taranto, due territori connessi in modo quasi viscerale da un oleodotto sotterraneo che si estende per 136 km fra il centro minerario lucano e gli impianti petrolchimici del porto tarantino. Due territori accomunati dalla necessità di nuove negoziazioni tra il paesaggio e i corpi che lo abitano. Ad eseguire le composizioni musicali saranno il compositore e musicista tarantino Donato Epiro e le arpiste Francesca Stella, Antonella Pecoraro e Caterina Setaro dell'Associazione Arpa Viggianese.

L’ingresso agli appuntamenti è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.


Bio

Piergiorgio Donatelli insegna Filosofia morale presso la Sapienza di Roma dove dal 2019 dirige il Dipartimento di Filosofia. Nel 2022 ha avviato un corso di laurea in Filosofia e intelligenza artificiale. Precedentemente ha coordinato il Dottorato di ricerca in Filosofia e ha diretto il Master in Etica pratica e bioetica. Ha insegnato alla LUISS Guido Carli ed è stato professore visitatore alla University of Chicago e all’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne. Si è interessato all’etica e alla sua storia, anche in relazione all’estetica, e ha lavorato attorno alle questioni della bioetica, dell’ambiente e delle nuove tecnologie. Dal 2011 dirige la rivista Iride. Filosofia e discussione pubblica (Il Mulino). Ha scritto molti libri su classici della filosofia come John Stuart Mill e Wittgenstein e sulle dimensioni dell’etica e della vita umana.

Post Disaster (Gabriele Leo, Gabriella Mastrangelo, Grazia Mappa, Peppe Frisino) è un collettivo multidisciplinare la cui pratica interseca azioni spaziali, performative e curatoriali. La loro ricerca si muove a partire dalla metafora del disastro inteso come lente territoriale per indagare tensioni e dinamiche globali. Il loro lavoro è stato esposto in spazi e piattaforme, sia istituzionali che indipendenti, dell’arte e della cultura tra cui Biennale di Venezia, Museo MAXXI, Triennale Milano, Biennale Arte di Malta, Università Cà Foscari Venezia. Dal 2018 portano avanti Post Disaster Rooftops, una pratica critica e spaziale di lungo termine ambientata sui tetti di Taranto, città manifesto delle urgenze e della crisi urbana ed ecologia contemporanea. Attraverso la lente della città il progetto alimenta una pratica collettiva che indaga le relazioni tra i corpi e le infrastrutture produttive all’interno in un più ampio contesto Mediterraneo. Il progetto è stato premiato dal Ministero Italiano della Cultura ed è stato in mostra al Padiglione Italia alla 18^ Biennale di Architettura di Venezia.
http://www.postdisasterrooftops.com/

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La Fondazione Matera Basilicata 2019 ha pubblicato sul proprio sito www.matera-basilicata2019.it gli esiti della selezione per la prima Podcast Academy per il Sud Italia, organizzata e finanziata dalla Fondazione con il supporto di Chora Media, in collaborazione con Fondazione Banco di Napoli e Fondazione Carical.

I 40 partecipanti, selezionati fra le 130 candidature arrivate, provengono da Basilicata (23), Campania (5) Puglia (6), Calabria (5), Sardegna (1). Tra i profili, sono presenti autori, sceneggiatori, progettisti culturali, giornalisti, ricercatori, videomaker, registi, fotografi, blogger, storyteller, scrittori, esperti di comunicazione, social media manager e strategist, educatori, sia in forma individuale sia in rappresentanza di un’organizzazione o di una istituzione culturale.

I partecipanti si incontreranno in presenza per le prime lezioni il prossimo 7 e 8 giugno a Matera, e proseguiranno durante l’estate il percorso, totalmente gratuito, articolato in 10 lezioni on demand, 3 incontri online e tutoraggio continuo, per poi concludere la formazione con un secondo appuntamento in presenza a Matera il 6 e 7 settembre.

A guidare la Podcast Academy – South edition saranno i professionisti di Chora Media, la più importante podcast company italiana: Mario Calabresi (Il potere delle storie), Giovanni Sanicola (Viaggio nella Podcast Academy), Andrea de Cesco (Le basi del podcasting), Paolo Bovio (I “pilastri” del racconto audio), Sabrina Tinelli (Come nasce un podcast editoriale), Sara Poma (Come nasce un podcast branded), Luca Micheli (L’arte del sound design).

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Dopo i primi due incontri dedicati a “Strumenti digitali per le imprese culturali e creative” e “Applicazioni digitali per la creatività: podcasting, teatro virtuale, musica digitale” ospitati rispettivamente nelle sedi di Confapi e Cna a Matera, proseguono alla Cte Matera i seminari del progetto "Airfare - Percorsi digitali per l'innovazione culturale", vincitore dell'Avviso pubblico TOCC (Transizione digitale organismi culturali e creativi) azione A1 della Direzione generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura, finanziato dall'Unione europea - NextGenerationEU, presentato dalla rete BAD (Basilicata Digital Academy) composta da Fondazione Matera Basilicata 2019 (capofila), Comune di Matera, Confapi Matera, CNA Matera, Fondazione ITS Academy di Basilicata.

Il 23 maggio alle 18:00 ci sarà il seminario “Il digitale per l’arte: ibridazioni, remixability e transmedialità” con l’intervento di tre ospiti. Il visual artist e creative director Silvio Giordano, nel talk “New Digital Humanism”, presenterà la sua recente ricerca artistica sulla figura dei Fantasmi digitali e del corpo artificiale in Frankenstein di Mary Shelley, lavori realizzati con Intelligenza Artificiale, oggetto di ben due studio visit della Quadriennale di Roma e della Fondazione Videoinsight di Torino. L’ingegnere, designer e artista Carlo Gioia, nell’intervento “Slow technologies: tecnopratiche di prossimità nei territori post-digitali” esplorerà i suoi lavori artistici a cavallo tra arte e tecnologia, seguendo un percorso che lo porterà a giungere ad alcune recenti ricerche maggiormente legate al fare arte tecnologica nei luoghi. Luca e Davide Disimino di AVIE, giovane casa di produzione cinematografica che nasce a Matera nell’aprile 2021 ed opera in maniera trasversale nel mondo del cinema e della produzione sonora, presenteranno in “Audio Video Immersive Experience by studio AVIE” un’anteprima del video documentario / installazione immersiva dedicato al Parco della Murgia Materana, il loro nuovo lavoro in corso d’opera.

Il 30 maggio alle 18:00 si terrà invece il seminario e focus-group dedicato a "Blockchain per le aziende: oltre il bitcoin, nuove opportunità per creativi, artigiani e piccoli imprenditori" a cura di Luigia Gabriele e Rocco Baccelliere, professionisti della IZZ2IZZ srl - Tecnologie Digitali Innovative, startup innovativa all'avanguardia nello sviluppo di soluzioni basate su blockchain. Nel corso dell’intervento si spiegherà in modo semplice cos'è la blockchain, i valori e gli elementi chiave che consentono a questa tecnologia di essere applicata nelle aziende, quali settori e quali opportunità riserva per ottimizzare e tutelare le aziende.

L’accesso agli incontri del progetto “Airfare” è libero e gratuito.

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In occasione della Festa dell’Europa del 9 maggio, la Fondazione Matera Basilicata 2019 con il supporto dell’Onyx Jazz Club di Matera e la partecipazione dell’Associazione Volontari Open Culture 2019 organizza “Jazz for democracy. Parole e musica per 'fare' società", performance di e con il sociologo Stefano Allievi e il duo Spiritus Spiritus (Francesco D'Auria e Tino Tracanna) e Michel Godard (special guest), in programma alle 19:30 a Palazzo Bernardini a Matera, con ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

La performance, che intende raccontare il rapporto tra jazz e democrazia facendo interagire parole e musica, rappresenta l’esito di un progetto più ampio di residenza artistica che vedrà protagonista, dal 7 al 9 maggio a Matera, una strana e anomala compagine: un sociologo che ama il jazz senza saperlo praticare (o praticandone i principi senza suonarlo) e tre musicisti che suonano strumenti in una formazione inusuale. Dopo essersi conosciuti, ascoltati e scambiati testi e musica, insieme proveranno a raccontare come il jazz sia una metafora perfetta per spiegare la democrazia.

Nelle tre giornate di residenza, sempre a Palazzo Bernardini, sono previsti dei momenti di "prove aperte" in cui si potrà assistere alla creazione della performance (8 maggio, dalle 11:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 18:00, 9 maggio, dalle 11:00 alle 12:00).

«Tutto è nato lo scorso ottobre - spiega il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Padula - quando, durante l’incontro dei Festival jazz italiani organizzato da Onyx a Matera, la Fondazione ha presentato un’idea semplice e stimolante allo stesso tempo: l’ascolto generoso è una modalità di rapportarsi agli altri che unisce il jazz e la democrazia, tendere l’orecchio all’altro musicista o alla persona con cui stiamo cercando di costruire un dialogo e farlo con generosità, senza preconcetti. Il jazz può aiutare a comprendere nuove culture, il confronto anche serrato tra persone, la dissonanza e l'armonia, la collaborazione tra gruppi sociali. Matera e la Basilicata sono terreno fertile per esperimenti come questo che fondono musica e parola e ci parlano di un bene prezioso come la democrazia».

Bio

Stefano Allievi

E’ professore ordinario di Sociologia all’Università di Padova. È nato a Milano, dove si è diplomato all’Istituto per la Formazione al Giornalismo (IFG) e laureato in Scienze politiche; ha poi conseguito a Trento il dottorato in Sociologia e ricerca sociale.È specializzato nello studio dei fenomeni migratori, in sociologia delle religioni (con particolare attenzione alla presenza dell’islam in Europa), e in studi sul mutamento culturale e politico: temi su cui ha condotto ricerche a livello nazionale e internazionale, pubblicate in varie lingue europee, in arabo e in turco. Svolge anche un’intensa attività di divulgazione, come conferenziere, editorialista, autore e performer. Nel 2022 ha scritto e presentato la conferenza spettacolo Jazz Society. La società plurale spiegata con il jazz, con i musicisti Sergio Marchesini e Franco Nesti, tradotta e presentata anche in francese nel 2023.

Spiritus Spiritus duo, Francesco D’Auria e Tino Tracanna

Special guest Michel Godard

Il Progetto parte dall’idea di raccontare la musica che si ama condividere e di imbastire una ragnatela su cui inserire temi e improvvisazioni coerenti alle rispettive sensibilità. Il bisogno di raccontarsi attraverso una musica che non può essere etichettata in schemi predefiniti aiuta a percepire il linguaggio musicale come il veicolo di comunicazione più consono. E’ un progetto il cui ambito musicale si muove nel grande alveo del jazz e dell'arte dell'improvvisazione, ma è complice delle grandi culture del mondo, con un occhio al futuro e alla ricerca di un'identità creativa fresca e vivace.

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Questa mattina, presso la sede della Fondazione Matera Basilicata 2019 a Matera, il direttore Giovanni Padula, insieme ai progettisti Rita Orlando e Massimiliano Burgi, ha incontrato i giornalisti per illustrare le progettualità in corso.

«Il programma delle attività che presentiamo ha un retroterra di circa due anni che vale la pena ripercorrere sinteticamente. Con le nuove nomine di direzione e presidenza nell’agosto 2022, il resto dell’anno è stato dedicato all’elaborazione del nuovo statuto, che ha definito nuova durata e mission della Fondazione, riuscendo anche a realizzare il progetto Creative Communities e avviando il lavoro per l’importante acquisizione dell’opera di Tomás Saraceno. Nel 2023 la Fondazione ha lavorato sulla programmazione strategica, ridefinendo obiettivi e aree di attività: abbiamo lanciato un nuovo appuntamento di Creative Communities, inaugurato l’opera di Saraceno, avviato la riflessione sui temi ambientali e progettato una serie di iniziative che hanno preso corpo quest’anno; non appena ricevuto il finanziamento regionale in agosto è stato realizzato l’Avviso pubblico per l’erogazione di contributi per attività ed eventi culturali, nell’ambito dell’Accordo stipulato con la Regione Basilicata. Le risorse stanziate nel 2023 a favore della Fondazione, pari a 2,2 milioni di euro, sono state destinate in parte a questo avviso e in parte alle attività progettuali della Fondazione stessa, che vanno ora concretizzandosi nel 2024. Possiamo considerare il 2024 come l’anno di vero e proprio avvio del nuovo ciclo di programmazione di eventi e iniziative della Fondazione. Dopo la pausa elettorale, siamo ora in attesa dell’arrivo dei nuovi fondi, che speriamo possano consentirci di consolidare questo nuovo ciclo e di programmare le future attività con il necessario anticipo».

ANIMAZIONE CULTURALE
● Rizomatica: rassegna di eventi sull’ambiente, dal 22 aprile al 18 giugno, Matera-Moliterno-Pisticci

“Rizomatica. Nuove forme di coesistenza”, rassegna delle arti e dell’ambiente organizzata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e curata da Imma Tralli e Roberto Pontecorvo di Marea Art Project, con il patrocinio dei Comuni di Matera, Moliterno e Pisticci e la partecipazione dell’ Associazione Volontari Open Culture 2019, in programma fra aprile e giugno a Matera, Moliterno (PZ) e Pisticci (MT).
La rassegna rappresenta la prosecuzione delle attività sul tema della relazione arte/ambiente avviata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 con l'inaugurazione dell’opera di Tomás Saraceno “Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories” lo scorso novembre nella chiesa della Madonna del Carmine di Palazzo Lanfranchi, grazie alla collaborazione con il Museo nazionale di Matera.
Attraverso residenze artistiche, spettacoli, proiezioni e incontri che intendono raggiungere un pubblico ampio, con particolare attenzione ai giovani, utilizzando spazi non convenzionali della città di Matera per arrivare fino alle aree interne della regione Basilicata, la rassegna “Rizomatica. Nuove forme di coesistenza” invita a sperimentare il “potere sovversivo della catastrofe permanente”, per ripensare insieme nuove forme di riconnessione e coesistenza tra individui e natura.
Programma: https://www.matera-basilicata2019.it/it/news/2977-rizomatica-rassegna-delle-arti-e-dell-ambiente.html

  • Jazz for democracy, residenza artistica e performance finale, con Stefano Allievi e trio jazz, 07-09 maggio, Matera

In occasione della Festa dell’Europa del 9 maggio, la Fondazione Matera Basilicata 2019 con il supporto dell’Onyx Jazz Club di Matera e la partecipazione dell’Associazione Volontari Open Culture 2019 organizza “Jazz for democracy. Parole e musica per 'fare' società", performance di e con il sociologo Stefano Allievi e il duo Spiritus Spiritus (Francesco D'Auria e Tino Tracanna) e Michel Godard (special guest), in programma alle 19:30 a Palazzo Bernardini a Matera.

La performance, che intende raccontare il rapporto tra jazz e democrazia facendo interagire parole e musica, rappresenta l’esito di un progetto più ampio di residenza artistica che vedrà protagonista, dal 7 al 9 maggio a Matera, la compagine suddetta. Nelle tre giornate di residenza, sempre a Palazzo Bernardini, sono previsti dei momenti di "prove aperte" in cui si potrà assistere alla creazione della performance (8 maggio, dalle 11:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 18:00, 9 maggio, dalle 11:00 alle 12:00).

  • Giornata Europea del vicinato, realizzazione di 20 progetti di comunità, 31 maggio, Matera e Potenza

La Fondazione Matera Basilicata 2019, con il patrocinio del Comune di Matera, del Comune di Potenza e di Potenza Città Italiana dei Giovani 2024, ha pubblicato la Manifestazione d’interesse per la proposta di progetti di comunità da realizzare nella Giornata europea del vicinato (European neighbors’ day) che quest’anno cade venerdì 31 maggio 2024.
A partecipare alla selezione sono state 37 realtà associative del territorio. I progetti vincitori, 10 per la città di Matera e 10 per la città di Potenza, sono stati sviluppati sia da associazioni cittadine che di altri comuni lucani, molte delle quali costituite da giovani, si rivolgono a pubblici eterogenei, dai bambini agli anziani, e toccano ambiti variegati: sostenibilità ambientale, giochi e laboratori, cene di comunità e merende popolari, biblioteca di quartiere, inclusione e accessibilità, letture e bookcrossing, sport, camminate di quartiere, swap party, riqualificazione e arte urbana, arte circense, agroalimentare, artigianato, confronti generazionali, musica.

Progetti selezionati:
https://www.matera-basilicata2019.it/it/news/2972-candida-il-tuo-progetto-di-comunita-per-la-giornata-europea-del-vicinato-2024.html

ATTIVITA' DI FORMAZIONE
● Podcast Academy South Edition, 07 giugno - 07 settembre 2024, Matera, formazione sul podcasting per 40 professionisti del Sud

La Fondazione Matera Basilicata 2019 con il supporto di Chora Media, in collaborazione con Fondazione Banco di Napoli e Fondazione Carical, finanzia e organizza la prima Podcast Academy per il Sud Italia, un programma di formazione gratuito riservato a 40 partecipanti selezionati attraverso avviso pubblico.
La Podcast Academy – South edition è strutturata in due appuntamenti in presenza a Matera (7-8 giugno e 6-7 settembre 2024), 10 lezioni on demand, 3 incontri online, tutoraggio continuo. Il percorso formativo si snoda dallo sviluppo di un’idea originale di podcast fino alla strategia di promozione e monetizzazione e sarà guidato da professionisti di Chora Media, i talenti della più importante podcast company italiana.
L’Academy si rivolge a tutti coloro che desiderano esplorare ed esprimere il proprio talento nel mondo del podcasting, o perfezionare le proprie conoscenze in materia. Tra i profili più ricercati dall’Academy ci sono autori, giornalisti, creator, narratori, sound designer e producer. Possono partecipare alla selezione tutti i cittadini e le cittadine maggiorenni residenti o domiciliati nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Molise, Abruzzo, Sicilia e Sardegna.
I 40 posti disponibili saranno ripartiti secondo un criterio territoriale, ovvero 15 riservati ai partecipanti provenienti dalla regione Basilicata, 5 ai partecipanti provenienti dalla regione Campania, 5 ai partecipanti provenienti dalla regione Calabria e i restanti 15 ai partecipanti dal resto delle regioni.

Docenti del corso saranno: Mario Calabresi (Il potere delle storie), Giovanni Sanicola (Viaggio nella Podcast Academy), Andrea de Cesco (Le basi del podcasting), Paolo Bovio (I “pilastri” del racconto audio), Sabrina Tinelli (Come nasce un podcast editoriale), Sara Poma (Come nasce un podcast branded), Luca Micheli (L’arte del sound design).

  • Progetto Airfare, programma di formazione per professionisti e imprese lucani, aprile 2024-febbraio 2026, Basilicata

“Airfare - Percorsi digitali per l’innovazione culturale” è il progetto vincitore dell’Avviso pubblico TOCC (Transizione digitale organismi culturali e creativi) azione A1 della Direzione generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura, finanziato dall'Unione europea - NextGenerationEU, presentato dalla rete BAD (Basilicata Digital Academy) composta da Fondazione Matera Basilicata 2019 (capofila), Comune di Matera, Confapi Matera, CNA Matera, Fondazione ITS Academy di Basilicata.
Airfare mira a produrre innovazione a partire da un concetto dinamico di “patrimonio culturale”, inteso come strumento partecipativo e generativo di nuovi prodotti culturali attraverso l’uso del digitale. Airfare si rivolge all’intera filiera delle industrie culturali e creative (ICC), al fine di creare un hub univoco della produzione culturale del territorio e, attraverso processi di design thinking e co-design, rafforzare le competenze degli operatori, incoraggiare la cooperazione e lo scambio di esperienze, facilitare l’aggiornamento professionale e la riqualificazione, migliorando l’intero eco-sistema. I soggetti proponenti rappresentano i vari ambiti delle ICC - produttori culturali e artisti (Fondazione Matera Basilicata 2019), piccole e medie imprese (Confapi), artigiani (CNA) - e offrono strumenti e laboratori all’avanguardia per lo sviluppo di soluzioni digitali come la Cte Matera (Comune di Matera), Open Design School (Fondazione Matera Basilicata 2019) e Fondazione ITS Academy di Basilicata.
Il progetto Airfare si svolgerà in un arco temporale di 24 mesi, beneficiando di un finanziamento di 288.000,00 €, a cui si aggiunge la quota di cofinanziamento di 72.000,00 €, per un valore totale di 360.000,00 €.

Sito di progetto: www.basilicatadigitalacademy.eu

Prossimo appuntamento mercoledì 08 maggio, ore 18:00
presso Confapi, Piazza del Mulino 19, Matera
“Innovare e Crescere: Strumenti Digitali per le Imprese Culturali e Creative”
a cura di Eustachio Rubino, founder Restart s.r.l.s.

Prossime date: 16, 23, 30 maggio

  • Educare al digitale, programma di formazione per le scuole della Basilicata, settembre 2024, finanziato da Fondazione Banco di Napoli

“Educazione al digitale tra passato e futuro: costruire la Memoria (degli Archivi) della Basilicata”

In base all’esperienza maturata con I-Dea, l’Archivio degli archivi, ed in linea con la strategia digitale europea, la Fondazione sta sviluppando un progetto per creare una infrastruttura digitale per la catalogazione e conservazione del patrimonio materiale ed immateriale lucano (rilascio versione beta entro fine 2024). Grazie a applicativi AI, accederanno diversi target (ricercatori, artisti, studenti, cittadini, istituzioni) e saranno razionalizzate le informazioni digitali già presenti sul territorio (archivi comunali, regionali, universitari ecc.).
Ci sarà una sezione dedicata ai contenuti prodotti dagli utenti, per creare un archivio collettivo e generativo: pertanto, con il presente progetto la Fondazione intende promuovere l’utilizzo degli strumenti digitali per creare cittadini più consapevoli e partecipi, ed offrire a studenti delle scuole secondarie superiori e a studenti dei Corsi di laurea di Conservazione dei Beni Culturali, Operatori dei Beni Culturali, Scienze antropologiche, Archeologia e Storia dell’Arte ed Architettura, un ciclo di formazione sulle seguenti competenze:
● digitalizzazione di documenti, foto, audiovisivi;
● realizzazione di contenuti audio/video e multimediali;
● gestione delle piattaforme digitali di conservazione di beni e attività culturali;
● progettazione culturale;
● gestione dei presidi culturali.
Obiettivo del corso è fornire:
● agli studenti delle scuole medie superiori informazioni e competenze di base in grado di orientare verso questo ambito di studio, di ricerca e professionale le loro scelte successive
● agli studenti universitari competenze e conoscenze pratiche, in aggiunta a quelle dei loro corsi di studio, proiettate alla sperimentazione di abilità e competenze proprie dell’attività professionale.
La metodologia adottata è quella dell’ Open Design School, il laboratorio di sperimentazione e innovazione interdisciplinare della Fondazione che promuove un approccio peer-to-peer e learning by doing. La formazione, a cura della Open Design School, si svolgerà per 2 mesi e mezzo con attività d’aula on line, vista la diversa ubicazione dei partecipanti, 2 laboratori pratici in esterna ed un evento finale di presentazione dei risultati del corso.
Destinatari di questa attività saranno circa 60 studenti delle scuole superiori e 40 studenti universitari di Matera e della Basilicata selezionati in base al merito su una platea più vasta.

SVILUPPO DI NUOVE PROGETTUALITA'
● Mobile democracy, co-progettazione del metodo “Ascolto generoso” per l’organizzazione di assemblee informate di cittadini sul tema dello spopolamento dei piccoli centri, 17-22 giugno, Matera

Il progetto è incentrato sul coinvolgimento delle città di piccole e medie dimensioni, con particolare attenzione alle giovani generazioni. Uno degli obiettivi principali del progetto sarebbe quello di creare spazi pubblici alternativi per parlare insieme delle priorità e delle aspettative dei giovani per l'attuale Europa e su come adottare un approccio trasformativo per affrontarle e creare un impegno e una cooperazione collettivi. Attori indipendenti e istituzionali, che condividono valori comuni e desiderano agire insieme e creare un modo alternativo di pensare all'Europa oggi e in futuro, saranno invitati a riflettere su come coinvolgere idee e aspirazioni dei giovani nella definizione delle politiche e come coinvolgere i nuovi arrivati in Europa in questo processo.
Ci sarà una chiamata aperta a "cellule creative" composte da artisti, pensatori, poeti, accademici e attivisti che lavoreranno insieme in diverse città d'Europa con la con la partecipazione di partner locali in quei luoghi. Ogni cellula creativa sarà composta da 2-3 individui. Ogni cellula condurrà laboratori, conferenze, spettacoli, letture, ecc. con le comunità che diventeranno partecipanti attivi al progetto.
Questi dialoghi aspirano a essere spazi di apertura radicale e di empatia, in grado di valorizzare le voci locali inascoltate. L'ascolto generoso promuove la solidarietà attraverso le differenze e rinnovare il nostro impegno comune per il benessere.

PROGETTI DA CANDIDARE A FONDI FSC

  • “Realizzazione di un sistema diffuso di presidi culturali finalizzati al potenziamento del sistema bibliotecario regionale e all’attivazione di servizi di welfare culturale“: Favorire, in particolare nelle aree interne, lo sviluppo di presidi culturali da realizzare all’interno delle biblioteche già esistenti nel territorio regionale o all’interno di spazi da trasformare in piccole infrastrutture culturali multifunzionali. Creazione di una rete di nodi territoriali in grado di combinare servizi e offerta turistica con i servizi di prossimità, favorendo l’interazione tra i residenti e i turisti/abitanti temporanei e garantendo un micro sistema di welfare sociale e culturale nelle aree remote della Basilicata. Prima sperimentazione su biblioteche e presidi culturali fatta attraverso il progetto “Creative communities 2023” grazie al quale, attraverso processi di co-progettazione con quattro comunità (Latronico, Filiano, Miglionico e Balvano), si è definito un decalogo per le biblioteche e i presidi culturali nelle aree interne della Basilicata, in linea con il Piano strategico regionale.
    ● “Archivio Digitale della Memoria Lucana”: favorire la creazione di infrastrutture digitali per la cultura (piattaforme, archivi digitali) per la digitalizzazione, catalogazione e la conservazione del patrimonio materiale ed immateriale della Basilicata, in linea con la strategia digitale europea. Si vuole garantire, attraverso applicativi di AI, l’accesso all’immenso patrimonio regionale a diversi target (ricercatori, artisti, studenti, cittadini, istituzioni) e consentire la razionalizzazione delle informazioni digitali già presenti sul territorio (archivi comunali, regionali, universitari, corpus di ricerca, ecc.).

PARTECIPAZIONE A BANDI NAZIONALI ED EUROPEI

  • Bando COVE Erasmus +, Progetto Cap@city, 2025-2029, scadenza 07 maggio
    Rilancio del progetto Erasmus +, “DeuS- European Open Design School for regional sustainable development”, dedicato allo sviluppo di competenze per il settore culturale e creativo. Questa nuova candidatura, mira ad identificare e rafforzare nuove competenze professionali per l’ecosistema delle Capitali europee della cultura, individuando delle sfide locali ed europee (governance, cultura inclusiva, accessibilità e sostenibilità degli eventi, ecc.), sulle quali andare a costruire dei percorsi di formazione europea.
  • Bando "Vivere l'arte", Fondazione TIM, scadenza 13 maggio
    Il bando ha l'obiettivo di attivare modalità innovative di promozione del patrimonio culturale. La proposta prevede lo sviluppo di una mappa digitale con applicazioni di realtà aumentata per la digitalizzazione e la promozione delle installazioni di arte pubblica.

ATTIVITA' DI SUPPORTO AI SOCI
● Mu.DEA.M, Museo demoetnoantropologico Matera, analisi del piano economico e di gestione (a cura dei professionisti Alessandro Leon e Paola Dubini) per l’assegnazione dello spazio a soggetti terzi da parte del Comune di Matera
● Valutazione dei progetti candidati al Bando Eventi del Comune di Matera, annualità 2024
● Partecipazione al gruppo di lavoro “Osservatorio opera dei Sassi", nell'ambito del Piano di gestione del sito Unesco “I Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera”

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Prosegue con gli appuntamenti del 17 maggio a Matera e del 18 maggio a Moliterno la rassegna delle arti e dell’ambiente “Rizomatica. Nuove forme di coesistenza”, organizzata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e curata da Imma Tralli e Roberto Pontecorvo di Marea Art Project, con il patrocinio dei Comuni di Matera, Moliterno e Pisticci e la partecipazione dell’Associazione Volontari Open Culture 2019.

Venerdì 17 maggio alle 20:30 l’Ex Convento di SS Lucia e Agata alla Civita a Matera ospiterà “Eurybia”, la live performance della musicista e danzatrice Francesca Heart, che crea musica avventurosa ispirata alla mitologia del mare Mediterraneo e alle colonne sonore di film e videogiochi. La sua ricerca sperimenta il suono e il movimento connessi alle dimensioni vulcaniche e marine del sud Italia. Considerando il corpo come veicolo di rigenerazione e trasformazione, esplora l’hydro-femminismo, la musica elettronica e la coreologia del paesaggio, l'archeologia speculativa e la fantasia della musica elettronica attraverso uno sguardo fantascientifico.

Sabato 18 maggio alle 20:00, al Cineteatro Pino di Moliterno, ci sarà la proiezione del film "L'Avamposto" (2023) e il talk con il regista Edoardo Morabito. Protagonista della pellicola è l’eco‐guerriero Christopher Clark, uno scozzese fuori dall’ordinario che, nel cuore della foresta amazzonica, ha creato il suo personalissimo avamposto del progresso: una società utopica basata sull’equilibrio perfetto tra natura e tecnologia, gestita e preservata dagli abitanti della foresta. Ma la situazione peggiora di anno in anno e un nuovo grande incendio minaccia di distruggere l’Avamposto. Chris decide allora di giocare d’azzardo, opponendo alla spettacolare distruzione della foresta un evento altrettanto spettacolare: un concerto dei Pink Floyd dentro l’inferno verde, così da convincere il governo brasiliano a istituire una riserva. Del resto nella mente di un sognatore tutto è possibile e forse ha ragione lui, in un mondo che corre a velocità folle verso l’apocalisse, essere un po’ folli è l’unico modo per resistere. Ma veramente possiamo salvare la foresta, noi, i figli dello stesso modello capitalista che la sta distruggendo?

L’ingresso agli appuntamenti è libero, fino ad esaurimento posti.

Bio

L'artista e ricercatrice Francesca Mariano, in arte Francesca Heart, è una musicista e danzatrice di base a Milano. Si è formata in danza postmoderna con Anna Halprin. I suoi progetti esplorano le relazioni tra paesaggio, suono, gesto e archeologia attraverso una lente femminile e immaginifica, sviluppando produzioni musicali, coreografiche e installative. La sua pratica si espande nella sua applicazione educativa e attraverso laboratori che si concentrano su un metodo interdisciplinare di ricerca ed esplorazione somatica. Si è esibita e ha esposto in sedi e istituzioni internazionali, tra cui Peggy Guggenheim Collection, Rewire Festival, Museo Madre, Fondazione Sozzani e Club to Club. Il suo ultimo album “Eurybia” (Leaving Records, 2022) è "una marea in continuo movimento di melodie che si riversano in tutte le direzioni, pur sentendosi eternamente, pacificamente immobili. Suoni morbidi e setosi diventano esaltanti nelle mani di Heart" - Pitchfork. Oltre ai suoi progetti personali, lavora su commissione a coreografie e colonne sonore per il cinema, la moda, il teatro e i documentari. Fa parte della piattaforma di artisti Shape+ 2023/24 per la musica innovativa in Europa ed è stata selezionata per Room to Bloom (2020-2023), una piattaforma femminista per le narrazioni ecologiche e postcoloniali in Europa. È fondatrice del progetto di danza Archaeo Choreology e co-fondatrice di Nuova Atlantide.

Edoardo Morabito, diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma nel corso di montaggio, lavora come montatore e regista. Nel 2013 vince il premio come Miglior Film al 31 TFF, sezione Italiana.doc, con il suo documentario I fantasmi di San Berillo. Come montatore di fiction e documentari ha montato, tra gli altri, Liberami di Federica di Giacomo, Miglior Film alla Mostra del Cinema di Venezia, sezione Orizzonti 2016. Belluscone. Una storia siciliana, di Franco Maresco, vincitore nel 2014 del Premio Speciale della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia, sezione Orizzonti, e del David di Donatello nel 2015 come Miglior Documentario Italiano. Dal 2014 è docente presso il Centro Sperimentale di Cinematografia, sede di Palermo, sezione documentari.

Trailer “L’Avamposto”

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Dal 7 al 26 maggio a Moliterno si tiene inoltre la residenza artistica del collettivo Post Disaster

Dopo l’apertura dello scorso 22 aprile a Moliterno, in occasione della Giornata mondiale della Terra, con la proiezione del film “Futura” (2021) di Pietro Marcello, Francesco Munzi, Alice Rohrwacher, dedicata agli studenti dell’Istituto superiore “F. Petruccelli - G. Parisi”, prende il via il programma pubblico di “Rizomatica. Nuove forme di coesistenza”, rassegna delle arti e dell’ambiente organizzata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e curata da Imma Tralli e Roberto Pontecorvo di Marea Art Project, con il patrocinio dei Comuni di Matera, Moliterno e Pisticci e la partecipazione dell’Associazione Volontari Open Culture 2019.

Il 4 maggio alle 20:00 al Cinema “Il Piccolo” di Matera, ci sarà la proiezione e il talk con la regista Elisa Flaminia Inno, del film “Donne di terra” (2021), incentrato su un gruppo di contadine di nuova generazione, attive in varie zone del sud Italia. Sono agricoltrici, allevatrici ed educatrici, che hanno creato un nuovo stile di vita basato sull'autoproduzione di cibo biologico e sulla costituzione di una rete locale e globale che ruota intorno alla terra. Ognuna di loro produce sostenibilità e memoria nel proprio territorio, insieme a prodotti dell'orto bio, olii, conserve, formaggi, comunità e tradizioni. Cinque storie di donne - Doris, Mariapia, Nanà, Marialuisa, Maura - che raccontano un cambiamento: ognuna di loro è arrivata alla terra e ha creato un sistema di auto-sostenibilità, cambiando il proprio rapporto con i consumi e l'ambiente. L’accesso alla proiezione è libero, fino a esaurimento dei posti disponibili.

Dal 7 al 26 maggio si svolgerà invece a Moliterno la residenza artistica del collettivo Post Disaster, che mira a interpretare attraverso la musica il legame - sia fisico che metaforico - tra la Val d’Agri e Taranto. I due territori sono infatti connessi in modo quasi viscerale: un oleodotto sotterraneo si estende per 136 km collegando il centro minerario della Val d’Agri con gli impianti petrolchimici del porto di Taranto. I rapidi processi trasformativi di natura industriale che accomunano questi territori innescano la necessità di nuove negoziazioni tra il paesaggio e i corpi che lo abitano. Oggi la Val d’Agri attraversa un delicato processo di transizione, all’interno del quale la produzione musicale (e la tradizione storica a essa legata) diventa un elemento identitario ancora più importante e necessario. Il compositore e musicista tarantino Donato Epiro dialogherà con le arpiste Francesca Stella, Antonella Pecoraro e Caterina Setaro dell'Associazione Arpa Viggianese, con l'obiettivo di produrre un lavoro corale in cui la sperimentazione sonora incontra la tradizione musicale locale.

Bio

Elisa Flaminia Inno (Napoli, 1982) è autrice, regista e produttrice di film documentari. Dopo la laurea in Dams si diploma in regia del documentario all'Istituto Nazionale dell'Immagine e del suono di Montréal, dove realizza i corti “L'art de l'entrevue” (Canada, 2009), “A Stefano” (Vision du Reel, Rendez vous du cinéma quebecoise, Ridm - Montreal International documentary festival, 2009) e “Maindoeuvre” (Ridm - Montréal International documentary festival, 2009). Fondatrice della 1506 Film, con cui ha diretto e prodotto i documentari “Il mosaico di Alessandro” (Rai Storia), “La scena delle donne” (Rai Storia) e “Bus Theater” (Rai5); il film documentario “Costa d'Angolo” (Napoli Film Festival, 2014). Con Parallelo41 collabora alla produzione e dirige il film “Pagani” (distribuito da Luce e Cnc, presentato in anteprima al Filmmaker Festival e Cinema du Reel, 2017), presentato in trenta festival tra Europa, Usa e Canada, alle Università La Sapienza, New York University, Cincinnati University e altri. Le sue ultime produzioni sono il documentario collettivo “Tutte a casa” (La7D, 2020) e il film “Donne di Terra” (2021).

Trailer “Donne di terra”: https://www.youtube.com/watch?v=rMxGYjmPoec
Info: https://www.1506film.com/portfolio/donne-di-terra/

Post Disaster (Gabriele Leo, Gabriella Mastrangelo, Grazia Mappa, Peppe Frisino) è un collettivo multidisciplinare la cui pratica interseca azioni spaziali, performative e curatoriali. La loro ricerca si muove a partire dalla metafora del disastro inteso come lente territoriale per indagare tensioni e dinamiche globali. Il loro lavoro è stato esposto in spazi e piattaforme, sia istituzionali che indipendenti, dell’arte e della cultura tra cui Biennale di Venezia, Museo MAXXI, Triennale Milano, Biennale Arte di Malta, Università Cà Foscari Venezia. Dal 2018 portano avanti Post Disaster Rooftops, una pratica critica e spaziale di lungo termine ambientata sui tetti di Taranto, città manifesto delle urgenze e della crisi urbana ed ecologia contemporanea. Attraverso la lente della città il progetto alimenta una pratica collettiva che indaga le relazioni tra i corpi e le infrastrutture produttive all’interno in un più ampio contesto Mediterraneo. Il progetto è stato premiato dal Ministero Italiano della Cultura ed è stato in mostra al Padiglione Italia alla 18^ Biennale di Architettura di Venezia.
http://www.postdisasterrooftops.com/

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La Fondazione Matera Basilicata 2019 ha pubblicato sul proprio sito web www.matera-basilicata2019.it l’elenco dei progetti di comunità ammessi nell’ambito della Manifestazione d’interesse promossa con il patrocinio del Comune di Matera, del Comune di Potenza e di Potenza Città Italiana dei Giovani 2024, da realizzarsi in occasione della Giornata europea del vicinato (European neighbors’ day), il prossimo 31 maggio.

A partecipare alla selezione sono state 37 realtà associative del territorio. I progetti vincitori, 10 per la città di Matera e 10 per la città di Potenza, sono stati sviluppati sia da associazioni cittadine che di altri comuni lucani, molte delle quali costituite da giovani, si rivolgono a pubblici eterogenei, dai bambini agli anziani, e toccano ambiti variegati: sostenibilità ambientale, giochi e laboratori, cene di comunità e merende popolari, biblioteca di quartiere, inclusione e accessibilità, letture e bookcrossing, sport, camminate di quartiere, swap party, riqualificazione e arte urbana, arte circense, agroalimentare, artigianato, confronti generazionali, musica.

Attraverso il coinvolgimento di diverse aree cittadine, a partire dalle periferie, i progetti ammessi risultano in linea con lo spirito della Giornata europea del vicinato, nata a Parigi nel 1999 e diventata ricorrenza europea dal 2003 con l'obiettivo di rafforzare i legami di quartiere, sviluppare un senso di appartenenza e contrastare l'isolamento e l'esclusione.

Nelle prossime settimane, dopo un’attività di coordinamento di tutte le progettualità proposte con le associazioni vincitrici, la Fondazione renderà noto il programma della Giornata europea del vicinato, cui tutti i cittadini sono chiamati a partecipare, per celebrare su scala europea le comunità e i vicinati, i rapporti e le relazioni, i valori di solidarietà e vicinanza.

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In che modo le persone, attraverso la cultura, possono modificare comportamenti ed abitudini che abbiano un impatto virtuoso su natura e ambiente? Da questa riflessione nasce la rassegna delle arti e dell’ambiente “Rizomatica. Nuove forme di coesistenza”, organizzata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e curata da Imma Tralli e Roberto Pontecorvo di Marea Art Project, con il patrocinio dei Comuni di Matera, Moliterno e Pisticci, in programma fra aprile e giugno a Matera, Moliterno (PZ) e Pisticci (MT).

La rassegna rappresenta la prosecuzione delle attività sul tema della relazione arte/ambiente avviata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 con l'inaugurazione dell’opera di Tomás Saraceno “Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories” lo scorso novembre nella chiesa della Madonna del Carmine di Palazzo Lanfranchi, grazie alla collaborazione con il Museo nazionale di Matera.

Attraverso residenze artistiche, spettacoli, proiezioni e incontri che intendono raggiungere un pubblico ampio, con particolare attenzione ai giovani, utilizzando spazi non convenzionali della città di Matera per arrivare fino alle aree interne della regione Basilicata, la rassegna “Rizomatica. Nuove forme di coesistenza” invita a sperimentare il “potere sovversivo della catastrofe permanente”, per ripensare insieme nuove forme di riconnessione e coesistenza tra individui e natura.

“Attraverso la cultura e le sue molteplici forme di espressione la Fondazione Matera Basilicata 2019 - spiega il Direttore Giovanni Padula - può far parlare tra loro mondi diversi. In questo programma pubblico al centro del dialogo c’è il tema dell’ambiente e del cambiamento climatico con le sue urgenze, declinato attraverso differenti linguaggi come arte, cinema, musica, filosofia, teatro, sempre attenti a coniugare le questioni ambientali con il tema della democrazia e delle comunità”.

Il programma si apre simbolicamente il 22 aprile, Giornata mondiale della Terra, al Cineteatro Pino di Moliterno con un appuntamento dedicato agli studenti dell’Istituto superiore “F. Petruccelli - G. Parisi”, la proiezione del film “Futura” (2021) di Pietro Marcello, Francesco Munzi, Alice Rohrwacher, un’inchiesta collettiva che ha lo scopo di esplorare l’idea di futuro di ragazze e ragazzi tra i 15 e i 20 anni incontrati dai registi nel corso di un lungo viaggio attraverso l’Italia. Dal 7 al 26 maggio il comune dell'alta Val d’Agri ospiterà la residenza artistica del collettivo Post Disaster, interessato a sviluppare un progetto che mette in relazione il territorio della Val d’Agri con il golfo di Taranto. La residenza, che vedrà la collaborazione del biologo e musicista Donato Epiro, si chiuderà con una performance sonora in cui la sperimentazione elettronica post-industriale in corso nella città di Taranto incontra la tradizione musicale locale. Il 18 maggio alle 20:00, al Cineteatro Pino, ci sarà la proiezione e il talk con il regista Edoardo Morabito del film "L'Avamposto" (2023) con protagonista, Christopher Clark, un eco‐guerriero che alla spettacolare distruzione della foresta amazzonica oppone un evento altrettanto spettacolare: un concerto dei Pink Floyd dentro l’inferno verde, così da convincere il governo brasiliano a istituire una riserva.

A Matera sarà Piazza Cesare Firrao ad ospitare due appuntamenti del programma. Il 4 maggio alle 20:00 ci sarà la proiezione, seguita dal talk con la regista Elisa Flaminia Inno, di “Donne di terra” (2021) incentrato su un gruppo di donne che nel Sud Italia auto-produce cibo e risorse attraversando una trasformazione personale necessaria alla salvaguardia del pianeta. Il 5 giugno, nella Giornata mondiale dell’Ambiente, sarà proposto alle 20:00 il film “Il Buco” (2021) di Michelangelo Frammartino: un gruppo di speleologi scopre una delle grotte più profonde del mondo, l’Abisso del Bifurto dell’altopiano del Pollino, sotto lo sguardo di un vecchio pastore, unico testimone del territorio incontaminato.

Il 25 maggio alle 19:00 a Casa Cava si terrà la lectio magistralis “La natura, prossima ed estranea. Lezioni di democrazia” del prof. Piergiorgio Donatelli, docente di Filosofia morale presso la Sapienza di Roma, dove dal 2019 dirige il Dipartimento di Filosofia. Il 17 maggio alle 20:30 l’Ex Convento di SS Lucia e Agata alla Civita ospiterà “Eurybia”, la live performance della musicista e danzatrice Francesca Heart, che crea musica avventurosa ispirata alla mitologia del mare Mediterraneo e alle colonne sonore di film e videogiochi. Dall’1 al 15 giugno, Studio Andreco terrà un workshop per la co-creazione, nel quartiere di Serra Venerdì, di installazioni e infrastrutture verdi capaci di favorire i processi di rigenerazione ambientale e allo stesso tempo di allungare i tempi di permanenza e di interscambio tra gli esseri viventi e l’ecosistema.

Lo scenario naturale del Teatro dei Calanchi di Pisticci accoglierà, il 9 giugno alle 21:00, “Spira”, il concerto della musicista e cantautrice Daniela Pes che riporta ai suoni primordiali e profondi della terra per definire un nuovo archetipo di musica in cui radici ancestrali convivono con sonorità contemporanee, in una metamorfosi continua capace di restituire un paesaggio sonoro lunare, cosmico, futuribile.

A chiudere il programma, il 18 giugno alle 20:30 in Piazza San Giovanni a Matera, sarà lo spettacolo dei Deproducers “Botanica”, prodotto da Aboca, che mette in relazione musica e scienza per raccontare le meraviglie del mondo vegetale. La formazione live composta da Telmo Pievani - voce narrante, Vittorio Cosma - tastiere, Riccardo Sinigallia - voce e chitarra, Gianni Maroccolo - basso, Roberto Angelini - chitarra, Simone Filippi – batteria, condurrà in un paesaggio musicale inedito dove temi musicali e videoproiezioni originali racconteranno la magia del mondo vegetale e la sua importanza per la nostra stessa sopravvivenza.

L’ingresso agli appuntamenti del programma è gratuito e libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per il concerto di Daniela Pes del 9 giugno al Teatro dei Calanchi di Pisticci è necessaria la prenotazione, attiva a partire dal 13 maggio su Eventbrite. A supporto di tutti gli appuntamenti in programma ci sarà l’Associazione Volontari Open Culture 2019.

“Catastrofi ambientali, ecologiche, crisi politiche, sociali, economiche o migratorie sono diventate la lente con la quale leggiamo la contemporaneità, rendendo nebulosa ogni possibilità di futuro. Ma la crisi non è solo l’acme della malattia del mondo; è la forza trasformatrice che induce a prendere posizione dinanzi alla complessità del presente.
Movimenti ambientalisti, teorie filosofiche e pratiche di collettivi e artisti, ma anche la spinta propulsiva di gruppi informali di giovani individui, hanno intrapreso un percorso di comune presa di coscienza che vede nella rete, nella circolarità delle idee e delle azioni, l’unica strategia per mettere in pratica un altro modo di vedere, vivere, respirare insieme.
Studi scientifici hanno dimostrato che le uniche possibilità di sopravvivenza in ambienti estremi caratterizzati da scarsità di risorse risiedono nella piena e incondizionata collaborazione e nel mutuo appoggio tra individui della propria specie e con quelli di specie diverse (Fitopolis. La città vivente, Mancuso S., 2023).
Snodandosi attraverso una rete vivente capace di favorire il molteplice, la relazione e il decentramento e di resistere anche in condizioni ambientali avverse, il pensiero rizomatico invita a reimmaginare il presente ampliando la trama di relazioni ecosistemiche, celebrando attraverso l’arte e la cultura scenari inediti capaci di ispirare le scelte che l'umanità si troverà a fare nel prossimo futuro”.

Imma Tralli e Roberto Pontecorvo

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Come si struttura una serie podcast? Come si scrive per l’audio? Come si sceglie il suono ideale? La Fondazione Matera Basilicata 2019 con il supporto di Chora Media, in collaborazione con Fondazione Banco di Napoli e Fondazione Carical, intende finanziare e organizzare la prima Podcast Academy per il Sud Italia, un programma di formazione gratuito riservato a 40 partecipanti selezionati attraverso avviso pubblico. Nel percorso complesso di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, grande attenzione è stata riservata al tema della formazione, con un potenziamento costante delle competenze a livello sistemico destinato agli operatori culturali del territorio.

La Podcast Academy – South edition è strutturata in due appuntamenti in presenza a Matera (7-8 giugno e 6-7 settembre 2024), 10 lezioni on demand, 3 incontri online, tutoraggio continuo. Il percorso formativo si snoda dallo sviluppo di un’idea originale di podcast fino alla strategia di promozione e monetizzazione e sarà guidato da professionisti di Chora Media, i talenti della più importante podcast company italiana.

L’Academy si rivolge a tutti coloro che desiderano esplorare ed esprimere il proprio talento nel mondo del podcasting, o perfezionare le proprie conoscenze in materia. Tra i profili più ricercati dall’Academy ci sono autori, giornalisti, creator, narratori, sound designer e producer. Possono partecipare alla selezione tutti i cittadini e le cittadine maggiorenni residenti o domiciliati nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Molise, Abruzzo, Sicilia e Sardegna.

I 40 posti disponibili saranno ripartiti secondo un criterio territoriale, ovvero 15 riservati ai partecipanti provenienti dalla regione Basilicata, 5 ai partecipanti provenienti dalla regione Campania, 5 ai partecipanti provenienti dalla regione Calabria e i restanti 15 ai partecipanti dal resto delle regioni.

La Fondazione si riserva il diritto di ridefinire le graduatorie regionali, sulla base delle domande pervenute.

Si può partecipare in forma individuale o in rappresentanza di un’organizzazione o di una istituzione culturale (associazioni, musei, fondazioni, imprese culturali e creative).

La domanda di partecipazione potrà essere inviata entro e non oltre il 9 maggio p.v. compilando il form disponibile sul sito www.matera-basilicata2019.it.

I risultati della selezione saranno pubblicati sul sito della Fondazione Matera Basilicata 2019 a partire dal 20 maggio p.v. Tutte le informazioni relative alle modalità di partecipazione e alla procedura di selezione sono disponibili nell’avviso, pubblicato sul sito della Fondazione Matera Basilicata 2019 www.matera-basilicata2019.it Per richieste di chiarimenti è possibile scrivere a This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. con oggetto “Podcast Academy”.

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È stato presentato questa mattina alla Cte Matera il progetto "Airfare - Percorsi digitali per l'innovazione culturale", vincitore dell'Avviso pubblico TOCC (Transizione digitale organismi culturali e creativi) azione A1 della Direzione generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura, finanziato dall'Unione europea - NextGenerationEU, presentato dalla rete BAD (Basilicata Digital Academy) composta da Fondazione Matera Basilicata 2019 (capofila), Comune di Matera, Confapi Matera, CNA Matera, Fondazione ITS Academy di Basilicata.


“Airfare - Percorsi digitali per l’innovazione culturale” è il progetto vincitore dell’Avviso pubblico TOCC (Transizione digitale organismi culturali e creativi) azione A1 della Direzione generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura, finanziato dall'Unione europea - NextGenerationEU, presentato dalla rete BAD (Basilicata Digital Academy) composta da Fondazione Matera Basilicata 2019 (capofila), Comune di Matera, Confapi Matera, CNA Matera, Fondazione ITS Academy di Basilicata.

Airfare mira a produrre innovazione a partire da un concetto dinamico di “patrimonio culturale”, inteso come strumento partecipativo e generativo di nuovi prodotti culturali attraverso l’uso del digitale. Airfare si rivolge all’intera filiera delle industrie culturali e creative (ICC), al fine di creare un hub univoco della produzione culturale del territorio e, attraverso processi di design thinking e co-design, rafforzare le competenze degli operatori, incoraggiare la cooperazione e lo scambio di esperienze, facilitare l’aggiornamento professionale e la riqualificazione, migliorando l’intero eco-sistema. I soggetti proponenti rappresentano i vari ambiti delle ICC - produttori culturali e artisti (Fondazione Matera Basilicata 2019), piccole e medie imprese (Confapi), artigiani (CNA) - e offrono strumenti e laboratori all’avanguardia per lo sviluppo di soluzioni digitali come la Cte Matera (Comune di Matera), Open Design School (Fondazione Matera Basilicata 2019) e Fondazione ITS Academy di Basilicata.
Il progetto Airfare si svolgerà in un arco temporale di 24 mesi, beneficiando di un finanziamento di 288.000,00 €, a cui si aggiunge la quota di cofinanziamento di 72.000,00 €, per un valore totale di 360.000,00 €.

Azioni


MEDIA DIGITAL LIBRARY (24 mesi, da marzo 2024 a febbraio 2026): Sviluppo di una piattaforma integrata di accesso alle risorse culturali digitali che consenta la navigazione nell'enorme contesto informativo del patrimonio culturale, costantemente arricchito dalle attività di digitalizzazione.


CATALOGO CULTURALE DIGITALE (12 mesi, maggio 2024 - maggio 2025): Laboratori di co-creazione e produzione culturale digitale (manufatto artistico/artigianale, installazione, evento, etc.) finalizzata alla realizzazione di produzioni multimediali in grado di integrare differenti tecniche di espressione digitale (es. realtà aumentata).


CURATELA ARTISTICA DIGITALE (9 mesi, novembre 2024 - giugno 2025): Un percorso di informazione/educazione non formale sulla curatela artistica digitale, finalizzato alla formazione di una nuova figura professionale (curatore digitale), che possa confrontarsi con l’arte digitale, con le opere generate tramite l’intelligenza artificiale e con il patrimonio culturale, materiale e immateriale, digitalizzato e manipolato da artisti e creativi. Individuazione di profili professionali nuovi che possano giocare un ruolo chiave nei processi di innovazione delle ICC.


FABBRICAZIONE ARTIGIANALE (6 mesi, da settembre 2024 a febbraio 2025):
FABLAB IN PILLOLE: Una serie di incontri informali, aperti ad un pubblico eterogeneo e multidisciplinare (studenti, designer, architetti, imprenditori, artigiani) finalizzati alla conoscenza degli strumenti e delle tecniche di fabbricazione digitale. Temi: stampa 3D, Solidworks, Inkscape, Laser cutter, Robot line follower, Arduino.


RESIDENZE ARTIGI@NE: Residenze creative nelle botteghe artigiane. Selezione di designer, tramite bando, che “andranno a bottega” in residenza per un mese. Un processo di empowerment reciproco, ibridazione e scambio di competenze finalizzato all’innovazione dei processi e dei prodotti artigianali.


FABBRICAZIONE DIGITALE INCLUSIVA: Una serie di workshop (challenge-based) per designer, maker e artigiani in collaborazione con le aziende, per lo sviluppo di soluzioni orientate al design-for-all e alla silver economy. Durante gli hackathons saranno selezionate le sfide lanciate dai diversi target group (care giver, anziani, persone disabili) che indicheranno i fabbisogni da soddisfare e valideranno le soluzioni prototipate.

Seminari informativi: 3- 10 -17- 24 maggio, CNA Matera - Via Degli Aragonesi, 26/A 18:00 - 19:30

www.basilicatadigitalacademy.eu
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I numeri del progetto:


70 organizzazioni
15 seminari divulgativi
10 prototipi
30 archivi e collezioni digitali
50 open badge
30 laboratori
5 schede per la catalogazione dei prodotti digitali
16 artigiani/pmi
40 beneficiari individuali
16 designer
5 progetti di mostre digitali
4 sfide sulla disabilità
4 soluzioni per l’inclusività
6 residenze multidisciplinari
1 summer school
1 vademecum per la fabbricazione digitale
1 hackathon
1 media digital library

Dichiarazioni dei partner di progetto:


Giovanni Padula, direttore Fondazione Matera Basilicata 2019: «Per la Fondazione investire risorse in progetti come il TOCC Airfare significa spingere l’ecosistema delle industrie culturali e creative della Basilicata verso i livelli che vediamo in Europa dove questo settore contribuisce oggi a circa il 4% dell’occupazione totale. Ciò richiede uno sforzo delle imprese creative verso l’innovazione in campo digitale, che noi vogliamo sostenere in modo che una quota crescente del fatturato di queste imprese possa venire da nuovi prodotti a cui è stato applicato un cambiamento. I percorsi di formazione del TOCC Airfare mirano proprio ad incoraggiare creativi, artisti, artigiani a sviluppare nuove produzioni. E a questi operatori il TOCC Airfare offre anche una piattaforma digitale che accoglierà, catalogherà e farà conoscere questi prodotti: un grande archivio culturale in cui troverà posto il patrimonio culturale della regione, sia quello tradizionale ereditato dal passato, sia quello contemporaneo sviluppato dal nostro ecosistema delle ICC».

Rita Orlando, project manager, responsabile progettazione culturale Fondazione Matera Basilicata 2019: «Il progetto Airfare è un’occasione importantissima per avviare una collaborazione solida, a livello locale, per l’innovazione del settore culturale e creativo e fare sintesi delle migliori esperienze territoriali. Grazie all’offerta formativa che copre diversi ambiti, dalla curatela digitale alla fabbricazione artigianale, il progetto offrirà strumenti diversificati per l’aggiornamento delle competenze degli operatori a seconda dei sub-settori di interesse: dall’arte all’artigianato, dallo sviluppo di software alla catalogazione dei prodotti nativi digitali, fino ad arrivare alla sperimentazione di residenze artistiche nelle botteghe artigiane o allo sviluppo di prototipi per la disabilità. Airfare è il primo prodotto della rete BAD (Basilicata Digital Academy) che vuole essere un aggregatore di esperienze e supportare l’innovazione delle aziende e dei professionisti del settore culturale e creativo, per favorire la transizione digitale facendo leva su creatività e innovazione culturale. Grazie alla media digital library, BAD metterà disposizione una piattaforma generativa di nuovi contenuti culturali, progettualità e sviluppo di applicazioni digitali in campo culturale a disposizione di professionisti, creativi, artisti, aziende e istituzioni locali».

Angelo Cotugno, assessore ai lavori pubblici e innovazione del Comune di Matera: «La Cte Matera ha l’obiettivo di trasformare Matera in un centro di riferimento internazionale per l’applicazione, in ambito urbano, delle cosiddette Tecnologie Emergenti: Intelligenza Artificiale (AI), Blockchain, Internet delle Cose (IoT) e 5G. Tra i vari ambiti di innovazione in capo alla Cte Matera, la filiera delle industrie culturali e creative e gestione del patrimonio culturale rivestono un ruolo importante. Il progetto Airfare si inserisce nel solco di queste attività e andrà a rafforzare il sistema di open innovation al servizio delle imprese, dei cittadini, del mondo della ricerca, delle istituzioni. La Cte Matera, con i suoi laboratori e le sue expertise, offrirà strumenti all’avanguardia per l’innovazione e la transizione digitale e ospiterà le attività pratiche di progetto, per consentire ad imprese e creativi di sviluppare applicazioni concrete».

Giuseppe Paternò, presidente dell'ITS Academy di Basilicata: «L'ITS Academy di Basilicata è l'unica Fondazione ITS in Basilicata. Nasciamo nel 2018 nell'area dell'efficienza energetica e da dicembre 2023 abbiamo esteso le nostre attività anche nel settore della meccatronica. La partecipazione al bando TOCC ha consolidato la partnership strategica con Confapi Matera e CNA Matera, già socie della Fondazione, ed ha avviato importanti rapporti e opportunità con la Fondazione Matera Basilicata 2019. Nel progetto organizzeremo dei workshop per trasferire ai partecipanti le infinite possibilità della creatività e della manifattura digitale così da orientare alle nuove professioni richieste dal mondo del lavoro. Il fabbisogno formativo è infatti emerso dal confronto continuo con i partner; dal tessuto produttivo rappresentato da Confapi Matera e CNA Matera, con il sapiente coordinamento della Fondazione Matera Basilicata 2019. Trasferiremo il contenuto di innovazione che è oggi richiesto dalle aziende, assecondando la spinta tecnologica e l'investimento in competitività e competenza che significa, per i beneficiari del progetto, creare opportunità di occupabilità in grado di arginare la fuga dei cervelli dalla Basilicata. I workshop saranno il primo tassello di un percorso che consentirà di sperimentare i nuovi processi produttivi, di scoprire talenti e vocazioni, di cucire il vestito migliore per l'inserimento in azienda dei nostri giovani lucani perché è per loro che nasce il progetto».

Leo Montemurro, presidente CNA Basilicata: «Siamo molto felici di aver preso parte a questo progetto come CNA in quanto ci consente di riprendere la collaborazione con l’Open Design School sul tema della fabbricazione digitale applicata principalmente agli artigiani del comparto artistico e tradizionale ma non solo. Siamo, altresì, convinti che dalla partecipazione nostra e delle nostre imprese a questo progetto ci saranno veramente tanti risvolti positivi che consentiranno di guardare con rinnovata fiducia al Futuro produttivo del comparto dell’artigianato sempre più ad un bivio: o si intraprende, senza più incertezza alcuna, la strada dell’innovazione oppure tutti avranno sempre più problemi a stare sul mercato. Questo progetto è una straordinaria occasione non solo di percepire concretamente l’innovazione ma soprattutto anche di metterla in pratica».

Santino Lomurno, presidente sezione UNIMATICA - CONFAPI Matera : «Confapi Matera è orgogliosa di avere ottenuto questo importante risultato, il cui merito va condiviso con le imprese della Sezione UNIMATICA, che la pone in sinergia con importanti istituzioni del territorio quali la Fondazione Matera Basilicata 2019, la Cte Matera, ITS e CNA. Siamo certi che le nostre imprese potranno portare un valore aggiunto nel raggiungimento dell’obiettivo della transizione digitale degli organismi culturali e creativi, arrecando un triplice beneficio: a se stesse per il ruolo di supporto nella realizzazione delle attività, agli operatori del settore della cultura, che potranno beneficiare di soluzioni digitali avanzate, e all’ambiente per le azioni di sostenibilità che saranno avviate».

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La Fondazione Matera Basilicata 2019, con il patrocinio del Comune di Matera, del Comune di Potenza e di Potenza Città Italiana dei Giovani 2024, ha pubblicato sul sito www.matera-basilicata2019.it la Manifestazione d’interesse per la proposta di progetti di comunità da realizzare nella Giornata europea del vicinato (European neighbors’ day) che quest’anno cade venerdì 31 maggio 2024.

La festa è nata in Francia, a Parigi, nel 1999, con l'obiettivo di rafforzare i legami di quartiere, sviluppare un senso di appartenenza e contrastare l'isolamento e l'esclusione. Dal 2003, la festa è diventata una ricorrenza europea che coinvolge circa 35 paesi, inclusa l’Italia, celebrando le comunità e i vicinati, i rapporti e le relazioni, i valori di solidarietà e vicinanza.

Per la Giornata Europea del Vicinato 2024, la Fondazione Matera-Basilicata 2019 intende promuovere il protagonismo dei cittadini, la partecipazione democratica e la cittadinanza culturale, da sempre al centro della sua mission, attraverso azioni di animazione culturale dal basso. Mediante l’Avviso pubblico, saranno supportati progetti di comunità da realizzare a Matera e a Potenza per dare vita a una festa diffusa nelle due città, dove le comunità saranno invitate ad animare i quartieri, nell’intera giornata del 31 maggio.

Nello specifico, l’Avviso prevede l'assegnazione di un contributo a progetti di interesse collettivo e altre attività utili a favorire il senso di appartenenza alla comunità di quartiere, dal contenuto aggregativo, culturale, sociale, sportivo ed educativo. Si intende inoltre valorizzare il contributo dei giovani nei processi virtuosi di cittadinanza attiva, sostenendo iniziative presentate da associazioni giovanili o che prevedano il contributo dei giovani nell’ideazione e nella realizzazione delle progettualità.

Alle proposte ritenute idonee, fino ad un massimo di 10 per la città di Matera e 10 per la città di Potenza, sarà riconosciuto un contributo massimo pari ad Euro 1.500 lordi omnicomprensivi per la copertura delle spese relative alla realizzazione del progetto nell’arco temporale della sua organizzazione e produzione.

I progetti di comunità potranno essere presentati compilando la domanda di partecipazione al link riportato all’interno dell’Avviso entro le ore 23:59 del 18 aprile 2024. La lista dei progetti ammessi verrà pubblicata sul sito della Fondazione www.matera-basilicata2019.it, nella sezione “Amministrazione trasparente”, a partire dal 29 aprile 2024

Le informazioni sui requisiti di partecipazione, i valori che i progetti devono rappresentare, le modalità di invio delle candidature, la procedura di selezione e concessione del contributo sono contenute nell’Avviso.

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Si chiama AIRFARE, acronimo di “mediA dIgital libRary oF lucAnian cultuRE” (catalogo digitale della cultura lucana), il progetto vincitore dell’Avviso pubblico TOCC (Transizione digitale organismi culturali e creativi) azione A1 della Direzione generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura, finanziato dall'Unione europea - NextGenerationEU, vinto dalla rete BAD (Basilicata Digital Academy) composta da Fondazione Matera Basilicata 2019 (capofila), Comune di Matera, Confapi Matera, CNA Matera, Fondazione ITS Academy di Basilicata.

AIRFARE mira a produrre innovazione a partire da un concetto dinamico di “patrimonio culturale”, inteso come strumento partecipativo e generativo di nuovi prodotti culturali attraverso l’uso del digitale. AIRFARE si rivolge all’intera filiera delle industrie culturali e creative (ICC), al fine di creare un hub univoco della produzione culturale del territorio e, attraverso processi di design thinking e co-design, rafforzare le competenze degli operatori, incoraggiare la cooperazione e lo scambio di esperienze, facilitare l’aggiornamento professionale e la riqualificazione, migliorando l’intero eco-sistema. I soggetti proponenti rappresentano i vari ambiti delle ICC - produttori culturali e artisti (Fondazione Matera Basilicata 2019), piccole e medie imprese (Confapi), artigiani (CNA) - e offrono strumenti e laboratori all’avanguardia per lo sviluppo di soluzioni digitali come la Casa tecnologie emergenti (Comune di Matera), Open Design School (Fondazione Matera Basilicata 2019) e Fondazione ITS Academy di Basilicata.

Il progetto AIRFARE si svolgerà in un arco temporale di 24 mesi, beneficiando di un finanziamento di 288.000,00 €, a cui si aggiunge la quota di cofinanziamento di 72.000,00 €, per un valore totale di 360.000,00 €.

Il progetto è suddiviso in sei azioni: sviluppo di una piattaforma integrata di accesso alle risorse culturali digitali (Media digital library) che consenta la navigazione nell'enorme contesto informativo del patrimonio culturale, costantemente arricchito dalle attività di digitalizzazione; laboratori di produzione culturale digitale, finalizzati alla realizzazione di produzioni multimediali in grado di integrare tecniche di espressione digitale; atelier tematici, focus group e laboratori sulla curatela artistica digitale, per offrire competenze di base finalizzate alla formazione di una nuova figura professionale, il curatore digitale, che possa confrontarsi con l’arte digitale, con le opere generate tramite l’intelligenza artificiale e con il patrimonio culturale, materiale e immateriale, digitalizzato e manipolato da artisti e creativi; seminari divulgativi sulla fabbricazione artigianale (Fablab); programmi di residenza multidisciplinari per l’introduzione, nelle botteghe artigiane, degli strumenti di fabbricazione digitale, per favorire l’innovazione dei processi di produzione e lo sviluppo di nuovi prodotti; hackathon per utilizzare gli strumenti digitali per l’ideazione di prodotti personalizzati e rispondenti ai fabbisogni del consumatore/fruitore, lavorando sulle diverse abilità, in ottica di inclusione sociale e sostegno alla silver economy.

AIRFARE è in linea con il progetto “Archivio Digitale della Memoria Lucana”, al cui sviluppo sta lavorando la Fondazione Matera Basilicata 2019, un archivio aperto, partecipato, in continua evoluzione, che vuole testimoniare la storia di un territorio complesso e affascinante, anche attraverso i documenti e i racconti della comunità lucana.

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“La Fondazione Matera Basilicata 2019 - sottolineano il Presidente Domenico Bennardi e il Direttore Giovanni Padula - si congratula con la città de L’Aquila per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2026 vinto grazie al dossier “L’Aquila. Città Multiverso” che mira a far rinascere le aree interne dell’Appennino, trasformandole in laboratori di innovazione tecnologica e sociale.

Come Fondazione siamo particolarmente felici che il coordinatore scientifico di questa candidatura sia il prof. Pierluigi Sacco, fra gli esperti che hanno prodotto, tra l’altro, gli studi valutativi su Matera Capitale Europea della Cultura 2019.

Alla città lucana di Maratea, arrivata fra le dieci finaliste nella competizione, va il nostro plauso per l’importante traguardo raggiunto attraverso un progetto condiviso con Moliterno che mirava a unire il territorio lucano mediante la cultura e che non potrà andare disperso”.

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Nelle giornate dell’1 e 2 marzo si è recata in visita a Matera, Capitale europea della cultura 2019, una delegazione del Comune di Viterbo composta dalla sindaca Chiara Frontini, dall'assessore al Turismo Silvio Franco e da Maria Chiara Giovannelli, dottoranda presso l'università di Viterbo e responsabile per le attività di coordinamento per il progetto di candidatura di Viterbo a Capitale Europea della Cultura 2033.

Ieri pomeriggio, la delegazione ha incontrato nella sede dell’Ex Convento di Santa Lucia il direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Padula, e alcuni membri suo team, per approfondire il percorso che ha portato Matera alla vittoria del titolo di Capitale Europea della Cultura 2019, con uno specifico riferimento agli aspetti tecnici del processo, alle caratteristiche del dossier di candidatura e alla nuova mission della Fondazione. Fra i temi oggetto di confronto, le azioni messe in campo per stimolare il sostegno della comunità locale e delle istituzioni locali e nazionali, la struttura di governance per la gestione del processo di candidatura, i punti di forza dei dossier delle città candidate a Capitali europee della cultura risultate poi vincitrici.

Al termine dell’incontro, la delegazione è stata guidata alla visita delle collezioni e mostre del Museo di Palazzo Lanfranchi, tra cui l’opera di Tomás Saraceno Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories esposta nella Chiesa del Carmine grazie alla collaborazione tra la Fondazione Matera Basilicata 2019 e il Museo nazionale di Matera. L’opera, inaugurata lo scorso novembre, rappresenta da un lato il completamento di uno dei progetti del dossier di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, dall’altro l’apertura di un focus sulla relazione fra arte e ambiente, uno dei temi al centro della nuova programmazione della Fondazione.

Stamattina, la delegazione di Viterbo è stata ricevuta presso gli uffici del Comune di Matera, dove ha incontrato il sindaco e presidente della Fondazione, Domenico Bennardi. «Matera e Viterbo sono due città in cui la storia trova molte similitudini -ha detto Bennardi- la scelta di perseguire l’obiettivo della Capitale europea della cultura può segnare un interessante motivo di collaborazione per la futura crescita delle due realtà». La sindaca è stata accolta in municipio anche dal presidente del consiglio comunale, Francesco Salvatore, per la firma del Libro d’onore e lo scambio di doni istituzionali. Quindi, dopo la colazione con Bennardi, Frontini ha fatto una passeggiata in città godendo della bella giornata e dell’incanto dei Sassi.

«L’obiettivo della missione – ha spiegato la sindaca Frontini - è stato di condividere esperienze per valorizzare i successi e fare tesoro dei percorsi già battuti da chi è riuscito nell’impresa. Dobbiamo riflettere insieme alla città sulla dimensione europea nella quale Viterbo si può proiettare grazie a questo processo che, come ci è stato ribadito qui, è più importante dell’esito stesso. Va costruito un vero e proprio patto di cittadinanza culturale dove la cura del bene comune sia al centro, e questo porta con sè una serie di impatti di lungo periodo, sia a livello economico che sociale. Si tratta solo di una prima tappa di questo scambio, abbiamo già in mente i prossimi passi e aspettiamo gli amministratori e partner materani a Viterbo, certi che il racconto diretto della loro esperienza possa ispirare decisori e cittadinanza verso un obiettivo sfidante e ambizioso, che deve renderci tutti orgogliosi e determinati nel volerlo perseguire».

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«La Fondazione Matera Basilicata 2019 -sottolineano il presidente Domenico Bennardi e il direttore Giovanni Padula- si congratula con la città di Potenza per il premio, ricevuto oggi a Napoli, di Città Italiana dei Giovani 2024, promosso dal Consiglio Nazionale dei Giovani in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con l’Agenzia italiana per la gioventù.

Ad essere premiato, nella competizione che ha visto la città di Potenza nella cinquina delle finaliste, è stato il dossier dal titolo “Connessioni attive”, frutto di un percorso di co-progettazione fra le realtà e i giovani del territorio, che ha puntato a valorizzare il coinvolgimento dei giovani e potenziarne le competenze e il senso civico.

Con il loro sguardo proiettato al domani, i giovani sono stati fra i primi e più attivi protagonisti del percorso di Matera Capitale europea della cultura 2019, e per questo il sostegno della Fondazione a Potenza Città Italiana dei Giovani 2024, formalizzato la scorsa estate, proseguirà nelle azioni che saranno messe in campo nei prossimi mesi, con l’idea condivisa di rendere sempre più i nostri territori luoghi in cui i giovani possano scommettere per il futuro».

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“L’arte contemporanea vale un viaggio?” è stato il tema dell’incontro curato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, svoltosi questa mattina a Milano nell’ambito del programma di appuntamenti organizzati dall’Apt Basilicata e dalla Direzione generale per le politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Basilicata alla BIT - Borsa internazionale del Turismo.

Al centro del dibattito, aperto dall’assessore alle Attività produttive della Regione Basilicata, Michele Casino, l’arte contemporanea come motivazione del viaggio, a partire dall’opera permanente per la città dei Sassi Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories dell’artista Tomás Saraceno, acquisita dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 nel 2023 ed esposta nella ex chiesa del Carmine di Palazzo Lanfranchi grazie alla collaborazione con il Museo nazionale di Matera. Uno spunto per allargare la riflessione alle diverse progettualità legate all’arte contemporanea nella città di Matera e nell’intera Basilicata, con un focus sull’opera d’arte come esperienza e sul dialogo fra arte pubblica e comunità, attraverso i contributi di Giovanni Padula, direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Tiziana d’Oppido, assessore alla Cultura del Comune di Matera, Fiorella Fiore, storica dell’arte PhD candidate DICEM - Università degli studi della Basilicata, Annamaria Mauro, direttore del Museo nazionale di Matera, Antonella Berruti e Francesca Pennone di Pink Summer Contemporary Art, Gabriele Sassone, docente NABA - Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.

«Con questo progetto - ha spiegato il direttore Giovanni Padula - poniamo alla comunità locale un tema, il rapporto della specie umana con la natura, e la sollecitiamo ad affrontarlo, chiedendo di familiarizzare con l’opera, di farla propria. Ci rivolgiamo inoltre alla comunità degli appassionati d’arte contemporanea, in Italia e nel mondo, per far scoprire la presenza di un'opera di Saraceno a Matera. A questa comunità chiediamo di mescolarsi con quella locale e prendere parte ad un confronto sul tema dell’ambiente attraverso l’arte».

«Partecipiamo anche quest'anno con entusiasmo alla BIT - ha sottolineato l’assessore Tiziana d’Oppido -, appuntamento imprescindibile per promuovere in Italia e nel mondo Matera, stringere nuove collaborazioni e rinsaldare quelle già avviate, lanciare le novità 2024 - fra le altre cose una guida turistica per bambini della collana delle Divertimappe, e un parco ludico-educativo per la valorizzazione della balena Giuliana, il cui restauro è prossimo al completamento - raccontando una Matera da vivere e una città attrattiva dodici mesi all'anno. Se si pensa a Matera si immaginano i Sassi, il centro storico e le chiese rupestri non all’arte contemporanea, che esiste in città e può permettere di creare percorsi turistici alternativi, mettendo in relazione due mondi opposti. Si pensi a percorsi che vadano dal centro storico ai quartieri, con la street art dei murales da nord a sud. Poi ci sono installazioni permanenti come quella di Saraceno, ma anche temporanee come quella tutt’ora in corso di “Andrea Roggi”, o quella appena conclusa di Salvador Dalì. Un’altra permanente è la Goccia di Azuma dal 2010, ci sono i musei che si occupano di arte contemporanea e stiamo cercando di chiudere un protocollo d’intesa, per avviare il progetto “Matera contemporanea” con nuovi artisti in mostre e percorsi inediti».

«Esattamente 20 anni fa veniva pubblicato il volume “Sensi Contemporanei in Basilicata. Analisi e Prospettive di un Progetto di Arte Sviluppo”, che registrava quanto fatto alla data del 2004 in merito a uno dei progetti più emblematici condotti in Lucania sul contemporaneo - ha spiegato Fiorella Fiore -. Nel suo testo, Dario Pinton si domandava quanto fosse ancora lontano il Sud da Venezia, analizzando chiaramente la distanza non solo chilometrica, ma anche culturale, tra due realtà molto diverse tra loro. A distanza di 20 anni ho cercato di fotografare la situazione attuale attraverso quattro concetti chiave: comunità, inaspettato, futuro remoto, genius loci, illustrando best practices che mi portano ad affermare che sì, la Basilicata è ancora distante da Venezia; ma, forse, è proprio la sua natura di regione ai “confini dell’impero” a renderla un possibile palcoscenico di innovazione per le pratiche artistiche contemporanee, come dimostrano molti dei casi presentati durante la BIT».

«Il Museo nazionale di Matera - ha evidenziato il direttore Annamaria Mauro - è da sempre uno dei centri di promotori dell’arte contemporanea, istituendo attraverso di essa un dialogo continuo e fluido per valorizzare i reperti e le opere esposte. Un racconto che dal pleistocene ai giorni nostri diventa “circolare” in cui il presente può coniugarsi con elementi di ogni tempo. L’arte contemporanea è per il Museo un’occasione per sperimentare nuovi linguaggi e rendere il patrimonio culturale accessibile e “sempre nuovo” attraverso cui comunicare il passato, il presente e il futuro. Per queste ragioni il Museo nazionale di Matera ha deciso di aprire i suoi percorsi espositivi e le sue indagini altamente scientifiche alle pratiche contemporanee, un ambito che permette di riflettere e fare ricerca sul tempo presente e capire quali sono le dinamiche internazionali dell’arte oggi. In questo modo il museo può lavorare proponendo esposizioni selettive di opere d’arte contemporanea, che indichino i fondamentali contributi originali, creativi, alla formulazione delle espressioni del nostro tempo e su testimonianza criticamente motivata e ordinata, delle proposte più significative della ricerca artistica in corso. Tutto ciò permette al museo di proporsi come spazio flessibile, come luogo di dibattito e di relazione con l’attualità, come centro la cui funzione educativa si verifica nella comprensione, nel confronto e nell’indagine sulla realtà».

«Le installazioni di Tomàs Saraceno, tutte, compreso il confessionale di Matera - ha spiegato Antonella Berruti - tendono a far sperimentare, oltre a ogni parola, che la società non è separata dalla natura e il concetto di società per diventare ecologico, ambientale, pacifico, deve diventare il più inclusivo possibile, improntato non solo sul dialogo delle culture, sulla comunicazione globale che rispetta le comunità locali di ogni specie. Le installazioni di Saraceno sono un esperimento di cosmopolitica e, per dirla con Bruno Latour, di eterotarchia, un concetto che pur implicando l’ordine e la leggibilità rifiuta ogni gerarchia”. “La commissione pubblica di un’opera d’arte contemporanea come quella di Saraceno - ha completato Francesca Pennone - va a innestarsi inoltre nel tessuto cittadino, aprendo spazi di dialogo e di confronto nella comunità».

«Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories di Tomàs Saraceno, al pari di altri celebri esempi della storia dell’arte recente, dimostra quanto un’opera praticabile sia in grado di valicare i confini dell’estetica e della tecnica per accedere alla dimensione dell’esperienza - ha concluso Gabriele Sassone -. Un’esperienza non soltanto fisica, di contatto, bensì interiore. Un’esperienza che invita a mettere in discussione i propri meccanismi percettivi, nonché la relazione con sé e con l’altro, ma soprattutto con il mondo naturale».

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«Il 2023 è stato un anno importante per la Fondazione Matera Basilicata 2019, perché dopo lo stop imposto dalla pandemia è stato possibile riprendere le attività con rinnovato impulso e vigore, e con il nuovo management rappresentato dal direttore Giovanni Padula, l’organico della Fondazione ha potuto lavorare a pieno ritmo, rilanciando la macchina organizzativa di questa importante istituzione». Così il presidente e sindaco di Matera, Domenico Bennardi, traccia il bilancio dell’anno appena trascorso per la Fondazione nata dall’investitura a Capitale europea della cultura (Ecoc). «Con i soci della Fondazione è stata condivisa una sfida importante -prosegue Bennardi- ovvero continuare a valorizzare l’ambìto riconoscimento di Capitale europea della cultura a favore non solo della città di Matera, ma di tutte le bellissime aree interne della regione, le quali possono rappresentare una grande opportunità turistica e culturale per un territorio che ancora oggi è “Capitale europea”. Da presidente, ritengo che noi abbiamo un debito di gratitudine e riconoscenza nei confronti di tutti i Comuni lucani, che con le loro bellezze naturali, paesaggistiche e culturali, oggi più che mai rappresentano la forza e la prospettiva futura per l’intera Basilicata. Matera, come porta di accesso del turismo e polo culturale, intende mettere la propria reputazione al servizio di tutta la regione, per connettere ulteriormente le diverse aree del territorio ed innalzarne l’attrattività. Con questo fine, grazie all’operato del nuovo management e di tutto il suo staff, e grazie all’approvazione in agosto del nuovo Piano strategico, l’attività della Fondazione si è concentrata su due tipi di progettazioni: quelle più visibili attraverso eventi e iniziative sul territorio e quelle, altrettanto importanti, che hanno richiesto un lavoro dietro le quinte per partecipare a bandi e Avvisi pubblici con l’obiettivo di intercettare ulteriori preziose risorse.

Fra le attività di animazione culturale, spicca la seconda edizione del progetto “Creative communities”: sei settimane di residenza di co-creazione, trascorse in Basilicata da cinque giovani professionisti, esperti in progettazione culturale e innovazione sociale, e due imprese culturali lucane, selezionati attraverso avviso pubblico, per individuare bisogni e raccogliere proposte in termini di infrastrutture culturali, ovvero co-progettare un modello di presidio culturale che includa anche la biblioteca ma offra un ampio ventaglio di servizi. Un’iniziativa dedicata alla memoria di David Sassoli, promossa in collaborazione con il Polo bibliotecario di Potenza, il supporto di “Lo Stato dei Luoghi” e “Patto per la lettura” del Lagonegrese, patrocinata dei Comuni Balvano, Filiano, Latronico, Miglionico. Nell’anno da Capitale europea della cultura -prosegue Bennardi- Matera è stata un esempio di come città medio-piccole collocate in aree marginali, possano promuovere e dar luogo a nuovi modelli di cultura fortemente partecipata, dimostrando che molto spesso i vincoli sono un’occasione, per ripensare e riprogettare i modi di produrre e abitare la cultura. Sono stati coinvolti comuni importanti e belli, anche se non noti nei circuiti turistici nazionali. Naturalmente -rimarca il presidente Bennardi- una connessione territoriale non può prescindere dalle infrastrutture di trasporto, dalle trasversali viabili lucane e dai servizi di accoglienza e integrazione turistica, anche per arginare lo spopolamento dei piccoli comuni. Su questi temi sono convinto che la politica regionale e tutto il Consiglio di amministrazione (Cda) vorrà cogliere la sfida. Quindi la parola chiave della Fondazione resta “partecipazione”, con l’obiettivo di portarla nelle aree interne. La partecipazione è alla base di un percorso di coinvolgimento ma anche di consapevolezza, fondamentale per i residenti lucani e soprattutto per i giovani che dobbiamo sforzarci di trattenere».

Nel 2023 il tema dell’ambiente ha avuto come caposaldo per la Fondazione un progetto internazionale: l’opera “Life(s) of web. Arachnophobias, arachnophilias, and other stories” di Tomás Saraceno", un’installazione permanente, acquisita dalla Fondazione con fondi ministeriali, dopo un’attenta valutazione sulla congruità dei costi e sui benefici attesi, e inaugurata a novembre nella chiesa della Madonna del Carmine a Palazzo Lanfranchi, grazie alla collaborazione con il Museo nazionale di Matera. «Un luogo intimo -prosegue il presidente Bennardi- rappresentato da un confessionale, dove si vuole alimentare il dialogo con la natura e l’appello ecologista all’Umanità. Saraceno è uno degli artisti contemporanei più noti nel mondo, e questa installazione potrà diventare un altro attrattore turistico-culturale per la nostra città.

Per la 634esima edizione della festa della Bruna, la Fondazione ha rinnovato la sua storica collaborazione con l’associazione Maria SS della Bruna attraverso lo spettacolo “Tableaux Vivants da Caravaggio”, regia di Dora De Maio, cui hanno preso parte attori professionisti della Compagnia “Ludovica Rambelli” e comuni cittadini, coinvolti attraverso una chiamata pubblica, in un laboratorio teatrale organizzato a giugno per lavorare insieme alla ricostruzione umana delle tele del Caravaggio.

In occasione dei cento anni dalla nascita e i settant’anni dalla morte di Rocco Scotellaro, la Fondazione ha scelto di raccontare l’eredità e attualità del sindaco poeta di Tricarico, utilizzando uno dei linguaggi più diffusi di oggi. È nato così “Un filo d’erba”, podcast sulla vita e le opere di Rocco Scotellaro, prodotto da Chora Media, scritto e narrato da Franco Arminio, presentato a Matera a ottobre insieme al giornalista Mario Calabresi e allo stesso Arminio.

"Sassi e Memoria” è stato, invece, l’incontro promosso con il Dipartimento delle culture europee e del Mediterraneo – DiCEM dell’Università degli Studi della Basilicata a ottobre, dedicato alla restituzione degli esiti della ricerca universitaria effettuata tra il 2018 e il 2020 da alcuni antropologi e antropologhe dell’Ateneo lucano sulla memoria degli ex abitanti dei Sassi, nell’ambito delle attività sviluppate per il progetto I-Dea di Matera Capitale europea della cultura 2019. Grazie all’ascolto e alla registrazione di molteplici voci e testimonianze dirette, la ricerca ha preso in esame la “frattura” provocata dallo svuotamento progressivo dei rioni Sassi e dal contestuale trasferimento di gran parte degli abitanti nei nuovi quartieri periferici cittadini e nei villaggi rurali costruiti nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento.

Sempre sul fronte dell’animazione culturale, nell’ambito dell’accordo sottoscritto con la Regione Basilicata, la Fondazione ha pubblicato a settembre l’Avviso pubblico per l’erogazione di contributi finalizzati alla realizzazione di attività ed eventi culturali, finalizzato a sostenere l’attività degli organismi che operano nell’ambito storico-culturale, musicale, cinematografico e delle arti creative. Grazie alla dotazione finanziaria di 975mila euro assicurata dalla Regione, sono stati assegnati contributi per la realizzazione di progetti culturali in grado di potenziare la produzione e le opportunità di fruizione culturale nella Regione, entrambi fattori di crescita e di coesione sociale per il territorio lucano.

La Fondazione ha collaborato anche direttamente con il Comune di Matera sul bando degli eventi culturali, fornendo la propria esperienza nella selezione e orientamento dei progetti. Importante nel corso del 2023 è stato il lavoro della Fondazione per la partecipazione a bandi nazionali e internazionali. Su questo fronte, gli sforzi hanno portato all'aggiudicazione dell’Avviso pubblico Tocc A1 della Direzione generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura (con risorse in arrivo nel prossimo biennio per €280.000) per progetti di capacity building, che vedrà impegnata la Fondazione, insieme ad altri partner locali, per il rafforzamento delle competenze del settore culturale e creativo, con un’attenzione particolare alla creazione di nuove figure professionali e alla transizione digitale delle imprese artigiane.

Insieme alla città di Bourges, che a dicembre è stata nominata Capitale europea della cultura 2028, è stato sviluppato il progetto “Mobile Democracy” per rispondere alla call internazionale della European Cultural Foundation: la proposta promuove il dibattito informato tra cittadini sui temi caldi in Europa - a partire dallo spopolamento dei piccoli centri. Grazie alla designazione di Bourges a ECoC 2028 una parte di questo progetto sarà realizzata nel 2024 insieme alla città francese».

Nel corso dell’anno la Fondazione ha lavorato, inoltre, alla stesura di due progetti su scala regionale da candidare ai fondi Fsc: un progetto per la realizzazione di biblioteche e presidi culturali nelle aree interne (con il supporto delle biblioteche di Potenza e Matera) ed un progetto per la realizzazione di un archivio digitale del patrimonio culturale della Basilicata.

Numerose le occasioni di scambio e mobilità con Capitali europee ed italiane della cultura, città candidate a questi titoli, festival nazionali e internazionali, cui è stato raccontato il percorso e l’eredità di Matera 2019. È proseguita anche l’attività di networking che sostiene l’associazione Volontari Open Culture 2019, nata proprio dal percorso ECoC 2019.

Per l’attività di progettazione la Fondazione ha potuto contare su un finanziamento regionale complessivo pari a circa 2,2 milioni, di cui una parte saranno destinati alle attività del 2024, e risorse ministeriali per circa 500mila euro. Il Comune ha contribuito con proprie risorse e con la messa a disposizione della Fondazione della sede di via La Vista, la cui concessione in comodato gratuito si rinnova ormai da molti anni.

«Infine, nel Piano attività 2024 della Fondazione approvato dal Cda nel corso dell’ultima seduta di dicembre -conclude Bennardi- ho chiesto di inserire, tra le attività a supporto dei soci, un intervento della Fondazione in relazione alla biblioteca provinciale “Stigliani” al fine di favorire il suo auspicato rilancio, e di scongiurare la sua chiusura - aggiunge Bennardi. Nella stessa direzione va la richiesta di un aggiornamento del Piano economico e finanziario del MuDEAm, il museo demoetnoantropologico di prossima attivazione in città, facendo leva anche in tal caso sull’esperienza e competenza della Fondazione in questo ambito».

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La Fondazione Matera Basilicata 2019 esprime grande soddisfazione per la designazione della città francese di Bourges a Capitale Europea della Cultura 2028, avvenuta ieri, e si congratula con tutto il team della città per il successo ottenuto. “Un risultato – sottolinea il Direttore Giovanni Padula - che ci rende fieri della stretta collaborazione sviluppata nell’ultimo anno”.

Proprio ieri, per una felice coincidenza, è arrivata anche la notizia di Maratea entrata tra le dieci città finaliste per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2026. “Un grande in bocca al lupo al team per l’audizione finale in marzo" – aggiunge Padula.

Nel corso di poco più di un anno si è sviluppata una sintonia profonda tra il progetto di Capitale Europea della Cultura 2028 di Bourges e la strategia della Fondazione Matera Basilicata 2019. Diverse sono state le visite scambiate tra Matera e Bourges con il sindaco della città Yan Galut e il direttore della candidatura Pascal Keiser. Nel dossier di candidatura di Bourges 2028, intitolato “Territoires d’Avenir” (territori per il futuro), Matera 2019 è tra i partner europei del progetto “La Matrice”, una nuova rete globale di città a misura d'uomo, per facilitare il consolidamento di progetti, idee e lasciti di Bourges 2028, nonché le interazioni con gli attori nazionali nel campo della mobilità e dello sviluppo sostenibile, agevolando gli scambi degli artisti e la democrazia nomade.

“Insieme – spiega Padula - abbiamo sviluppato inoltre il progetto “Mobile Democracy” per rispondere alla call internazionale della European Cultural Foundation: la proposta promuove il dibattito informato tra cittadini sui temi caldi in Europa - a partire dallo spopolamento dei piccoli centri - e grazie alla designazione di Bourges una parte di questo progetto sarà ora realizzata insieme. La questione delle piccole e medie città è un altro dei cavalli di battaglia di Bourges ereditato proprio dal dossier di Matera Capitale Europea della Cultura. Siamo fieri di questa collaborazione che porterà nei prossimi mesi e nei prossimi anni ad una ancora più stretta sintonia tra le due città sui temi della creatività e della cultura in Europa”.

Al successo di questo partner europeo, si aggiunge la soddisfazione per una realtà della Basilicata all’interno della competizione nazionale dedicata alla cultura. Il progetto presentato da Maratea, che ha puntato sulla compattezza del territorio lucano unendo il Mediterraneo con l’Appennino attraverso l’alleanza con Moliterno, continua infatti il suo percorso verso il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2026. “Un traguardo – conclude il direttore - che ci riempie di orgoglio, anche perchè la candidatura ha voluto ispirarsi all’eredità di Matera Capitale Europea della Cultura 2019”.

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La Fondazione Matera Basilicata 2019 ha pubblicato sul proprio sito ufficiale www.matera-basilicata2019.it, nella sezione “Amministrazione trasparente”, la graduatoria finale delle proposte relative all’“Avviso pubblico per l’erogazione di contributi finalizzati alla realizzazione di attività ed eventi culturali” per l’anno 2023, in grado di potenziare la produzione e coordinare le opportunità di fruizione culturale in Basilicata.

L’Avviso, destinato agli organismi che operano nei settori storico-culturale, musicale, cinematografico e delle arti creative, si colloca nell’ambito dell’Accordo stipulato dalla Fondazione con la Regione Basilicata per la cooperazione sullo sviluppo dell’offerta culturale e creativa in Basilicata.

Le risorse complessive messe a disposizione dell’Avviso ammontano a 975.000,00 Euro, mentre le proposte progettuali pervenute sono state 97 (con due rinunce).

La graduatoria, divisa per le quattro Macroare oggetto dell’Avviso, contiene l’elenco dei progetti ammessi e finanziati (51), ammessi e non finanziati per esaurimento dei fondi disponibili (18), nonché l’elenco dei progetti non ammessi (26) per aver ottenuto una valutazione di merito con punteggio inferiore alle soglie minime indicate nell’Avviso e/o per documentazione sprovvista degli elementi necessari a regolarizzarla, tali da rendere improcedibile l’istruttoria.

Come previsto dall’Avviso, i contributi saranno liquidati subordinatamente alla presentazione di regolare rendicontazione delle spese sostenute, corredata dalla documentazione di spesa valida ai fini contabili e fiscali. In caso di rinuncia da parte di uno o più soggetti beneficiari, la graduatoria sarà soggetta a scorrimento, previa verifica della documentazione.

Link diretto alla graduatoria

 

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La Fondazione Matera Basilicata 2019 ha pubblicato sul proprio sito web il documento che raccoglie gli esiti delle sei settimane di residenza di co-creazione svolta in Basilicata nell’ambito della seconda edizione del progetto “Creative communities” in memoria di David Sassoli promosso dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e Open Design School in collaborazione con il Polo Bibliotecario di Potenza, con il supporto de Lo Stato dei Luoghi e il Patto per la Lettura del Lagonegrese e con il patrocinio dei Comuni Balvano, Filiano, Latronico, Miglionico.

Durante la residenza, il team di lavoro selezionato con bando pubblico, composto da cinque professionisti e due imprese culturali lucane, ha vissuto tra le comunità di Balvano, Filiano, Latronico e Miglionico per individuare bisogni e raccogliere proposte in termini di infrastrutture culturali, ovvero co-progettare un modello di presidio culturale che includa anche la biblioteca ma offra un ampio ventaglio di servizi.

Per fare questo, è stata condotta un'indagine attraverso incontri con scuole, amministrazioni, gruppi di cittadini, interrogandosi sui bisogni e i servizi che ci si aspetta di trovare in una biblioteca. La raccolta dei feedback è avvenuta anche attraverso la distribuzione di cartoline che i cittadini hanno potuto compilare e un form online.

Il documento prodotto come esito della residenza rappresenta un tool-kit, una sorta di “cassetta degli attrezzi” da poter mettere a disposizione dei policy maker regionali e delle singole comunità locali per definire policies locali stabili e replicabili. Il lavoro avviato durante le residenze proseguirà con un policy lab in programma il 17 febbraio 2024 : uno spazio per facilitare la collaborazione tra stakeholder e progettare le azioni future partendo dallo studio fatto nei quattro comuni pilota e allargandolo ad una dimensione regionale. Il policy lab è pensato per amministratori locali e regionali, personale che opera nelle biblioteche e progettisti culturali.

 

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Un filo d’erba
La vita e le opere di Rocco Scotellaro raccontate dal poeta Franco Arminio

Dal 9 novembre sulle principali piattaforme audio

 

- Il poeta Franco Arminio esplora la vita di Rocco Scotellaro, rivelandone la profondità e le molteplici sfide che ha affrontato

- Un podcast in due episodi per scoprire e riscoprire il poeta lucano e immergersi nell'animo di un uomo che ha lottato per la giustizia e l’uguaglianza, senza mai smettere di ispirare le generazioni future

- Il progetto rientra nell'ambito delle celebrazioni per i cento anni dalla nascita di Scotellaro ed è una produzione di Chora Media per Fondazione Matera Basilicata 2019

 

Milano, 9 novembre 2023 – Poeta, politico, intellettuale: Rocco Scotellaro ha vissuto una vita straordinaria, anche se breve, caratterizzata da coraggio, passione e desiderio di cambiamento.

Nell'ambito delle celebrazioni per i cento anni dalla nascita di Scotellaro, Chora Media e Fondazione Matera Basilicata 2019 presentano il podcast Un filo d’erba, una profonda esplorazione della vita e delle opere del poeta lucano, scritta e raccontata da Franco Arminio.

Nel corso di due episodi di circa 30 minuti, il podcast guida l’ascoltatore attraverso le molteplici vite di Scotellaro: dagli umili inizi agli studi nelle città del nord Italia così differenti dalla sua terra natale; dall'attività letteraria all’amicizia con intellettuali illustri come Carlo Levi; dall’elezione a sindaco di Tricarico all’ingiusta esperienza carceraria, fino alla morte, arrivata improvvisamente a soli trent’anni.

Franco Arminio, poeta, paesologo e autore di numerosi libri acclamati dalla critica, porta la sua esperienza e la profonda comprensione del territorio italiano in questo podcast. Arminio offre così, con il suo stile coinvolgente e appassionato, una prospettiva unica sulla vita di Scotellaro, cercando di illuminarne anche gli aspetti meno conosciuti.

“Rocco Scotellaro è un uomo che ha lottato per il riscatto della sua gente. Un uomo che ha scritto poesie ed è stato anche sindaco del suo paese. E questo intreccio di poesia e impegno civile rende la sua vita interessante e necessaria da raccontare”, racconta nel podcast Franco Arminio. “È importante far conoscere quello che ha fatto un uomo che si è speso senza riserve, che ha lottato per mettere al mondo una lingua nuova, che potesse raccontare il mondo in cui viveva e nello stesso tempo ha lottato per cambiarlo, quel mondo. Passione, impegno civile e utopia. Studio e calore, generosità e grande visione. C'è tanto per portarlo all'attenzione di questo tempo sfiduciato e mesto”.

Un filo d'erba è disponibile a partire dal 9 novembre su tutte le principali piattaforme gratuite (Spotify, Apple Podcast, Spreaker e Google Podcasts).

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Sinossi generale e dei singoli episodi
Poeta, politico, intellettuale. Quella di Rocco Scotellaro è stata una vita straordinaria, per quanto brevissima, interrotta a soli trent’anni. Una vita vissuta intensamente, con coraggio e voglia di cambiare lo status quo. Parlare di una sola vita forse non è abbastanza per raccontare la vastità delle sue esperienze: gli umili natali; gli studi nelle città del nord Italia, così diverse dalla sua Tricarico; l'attività letteraria e l'amicizia con grandi intellettuali come Carlo Levi; l'elezione a sindaco di Tricarico e l'esperienza del carcere. Mille vite racchiuse nell'esistenza di un idealista coraggioso chiamato Rocco Scotellaro.

Ep. 1 - Poeta di lotta
L’impegno politico di Scotellaro è stato il filo rosso della sua vita: le idee condivise con i grandi intellettuali dell’epoca, l’impegno per la comunità contadina, l’incarico a sindaco di Tricarico, fino all’arresto perché la sua denuncia sociale risultava scomoda. Raccontare la sua storia oggi significa tramandare la sua straordinaria passione civile alle nuove generazioni.

Ep.2 - Poeta d’amore
Nelle opere di Rocco Scotellaro emergono vividi i volti delle persone attorno a lui. E il suo legame con i compaesani, con la madre e la poetessa Amelia Rosselli è forte quanto quello con la sua terra e le sue radici. Raccontiamo la sua vita personale e le passioni che hanno infiammato la sua breve esistenza.

Credits
Un filo d'erba è un podcast di Fondazione Matera Basilicata 2019 prodotto da Chora Media.
Scritto e narrato da Franco Arminio.
Cura editoriale: Marco Villa.
Redazione e editing: Francesca Abruzzese.
Executive producer: Ilaria Celeghin.
Supervisione suono e musiche: Luca Micheli.
Post-produzione e montaggio: Guido Bertolotti, Cosma Castellucci, Mattia Liciotti.
Fonico di presa diretta: Livio Arminio.
Post Producer: Matteo Scelsa.
Si ringraziano per Fondazione Matera Basilicata 2019: Giovanni Padula, Rita Orlando, Rosa Carbone, Rita Scalcione.

Bio di Franco Arminio
Franco Arminio è nato nel 1960 a Bisaccia, in Irpinia d’Oriente, dove vive tuttora. Ha pubblicato una trentina di libri, che hanno raggiunto decine di migliaia di lettori. Tra i tanti: Viaggio nel cratere (Sironi), Vento forte tra Lacedonia e Candela (Laterza), Terracarne (Mondadori), Cartoline dai morti (Nottetempo), Geografia commossa dell’Italia interna (Bruno Mondadori), Cedi la strada agli alberi (Chiarelettere), La cura dello sguardo (Bompiani), Lettera a chi non c’era (Bompiani), Studi sull’amore (Einaudi), Sacro minore (Einaudi).
Come “paesologo” ha ideato nel 2012 il festival La luna e i calanchi, evento di cui è direttore artistico e che si svolge ogni anno ad Aliano (MT), con migliaia di partecipanti da tutta Italia. Nel 2014 ha creato e tuttora porta avanti la Casa della Paesologia a Bisaccia. Ha collaborato e collabora con vari giornali, tra cui Il Corriere della Sera, L’Espresso, Il Fatto Quotidiano e Il Mattino. Sul suo lavoro Rai 3 ha realizzato due puntate del programma Che ci faccio qui di Domenico Iannacone.
Ha vinto vari premi, tra cui il Premio Dedalus e il premio Gorky con Cartoline dai morti, il premio Volponi e Carlo Levi con Terracarne, il Premio Brancati con Cedi la strada agli alberi. Nel 2021 ha vinto il Premio Napoli alla cultura. Come osservatore di luoghi collabora con il Touring Club e con National Geographic.
Si occupa anche di documentari e fotografia. Tra i vari lavori, ha realizzato con Davide Ferrario Nuovo Cinema Paralitico (uscito nel 2020).

Chora Media
Chora Media è la podcast company italiana fondata nel 2020 da Guido Maria Brera, Mario Gianani, Roberto Zanco e Mario Calabresi che la dirige. Racconta storie autentiche, nuove prospettive e punti di vista, dando voce a talenti consolidati e scoprendone di nuovi, sempre in un’ottica di multiformat e multipiattaforma. Al suo attivo ha più di 175 serie pubblicate e più di 2.500 episodi, con ascolti medi mensili che si attestano intorno ai 3,3 milioni (con più picchi di 4,2 milioni di ascolti). Nel 2022 è stata fondata la Chora Academy, scuola per diventare podcaster, insieme alla Business Edition, dedicata ad aziende e professionisti che vogliono approfondire il valore strategico dei podcast. Nel 2023 nasce Chora Studio, la linea editoriale dedicata ai progetti podcast su commissione da parte di aziende, istituzioni culturali e realtà del terzo settore. Su questo fronte, inaugura anche la divisione Chora Agency, che mette a disposizione dei clienti il supporto tecnico e produttivo per realizzare serie podcast partendo da idee interamente proposte dal committente. Per maggiori informazioni: www.choramedia.com

Ufficio Stampa Chora Media
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Fondazione Matera Basilicata 2019
La Fondazione Matera Basilicata 2019 è nata nel 2014 per attuare le linee di azione delineate nel dossier di candidatura di Matera a Capitale e Cultura Europea 2019, al fine di consolidare il posizionamento acquisito da Matera e dalla Basilicata a livello europeo e di diventare una piattaforma culturale per il Sud Europa. Nel 2023, dopo aver completato il piano di attività per Matera e la Basilicata come Capitale Europea della Cultura e averne assicurato l'eredità, gli obiettivi e la durata della Fondazione sono stati estesi fino al 2035 per continuare a operare nel campo della creatività e della cultura con l'obiettivo di: promuovere e sostenere lo sviluppo di attività creative, artistiche e culturali nella città di Matera e a livello regionale in sintonia con le strategie degli enti locali e in collaborazione con il mondo dell'università, della ricerca e dell'impresa; consolidare e rafforzare la posizione nazionale e internazionale della Basilicata e di Matera come piattaforma di innovazione culturale che crea relazioni, scambi, progetti in Europa e nel mondo; favorire l'inclusione sociale attraverso l'arte e la cultura.

Ufficio stampa Fondazione Matera Basilicata 2019
Caterina Venece | This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. | Cell. +39 346.4901528

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In occasione dell'inaugurazione dell’opera di Tomás Saraceno Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories, visitabile dal 25 novembre 2023 nella chiesa della Madonna del Carmine di Palazzo Lanfranchi grazie alla collaborazione con il Museo nazionale di Matera, la Fondazione Matera Basilicata 2019 ha organizzato un programma pubblico alla presenza dell’artista che comincia nelle giornate del 24 e 25 novembre a Matera per proseguire fino alla primavera del 2024.

Il 24 novembre alle ore 18:00 a Casa Cava ci sarà un incontro pubblico incentrato sulla relazione tra l’opera e le sfide legate alla salvaguardia dell’ambiente e al rapporto tra l’uomo e le altre specie viventi. Tomás Saraceno dialogherà con il filologo, traduttore e drammaturgo Gianni Garrera, la sociosemiologa e curatrice Claudia Attimonelli e l’antropologo e ricercatore Salvatore Bevilacqua. L’accesso è libero fino ad esaurimento posti.

Nella mattinata del 25 novembre al Cine-teatro “G. Guerrieri”, gli studenti degli Istituti superiori di Matera, con i quali è stato avviato un percorso di approfondimento sul pensiero e l’opera di Saraceno, parteciperanno alla proiezione del suo film Fly with Pacha, into the Aerocene (2017-2023 in corso) e al talk con l’artista.

Le iniziative di queste due giornate segnano l’avvio di una ricerca collaborativa all’interno del progetto di Saraceno sull’Arachnophilia che culminerà nella presentazione di un libro d’artista nella primavera del 2024. Il volume raccoglierà una rete eterogenea di materiali di filosofi, artisti, scrittori e aracnologi.

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Il rilancio dell'interesse verso la ricerca intellettuale e politica di Rocco Scotellaro, per proiettarla nel dibattito attuale sullo sviluppo del Mezzogiorno, sarà al centro dell’incontro “Un filo d’erba. Cantiere Scotellaro” promosso dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 in collaborazione con Chora Media, in programma giovedì 9 novembre alle 18:00 a Matera nella sala conferenze di Basilicata Open Space, in piazza Vittorio Veneto.

In occasione dei cento anni dalla nascita e i settant’anni dalla morte del giovane poeta, intellettuale e politico di Tricarico, la Fondazione Matera Basilicata 2019 ha scelto di raccontarne l’eredità e attualità, utilizzando uno dei linguaggi più diffusi di oggi, quello del podcast. Nasce così “Un filo d’erba”, podcast sulla vita e le opere di Rocco Scotellaro, prodotto da Chora Media per Fondazione Matera Basilicata 2019, scritto e narrato da Franco Arminio, che sarà presentato nel corso dell’incontro.

Dopo i saluti del Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Padula, si aprirà un dialogo fra il poeta, scrittore e paesologo Franco Arminio e il giornalista e direttore di Chora Media, Mario Calabresi, con la partecipazione di Rita Orlando, responsabile del team di progettazione culturale della Fondazione, e di Francesca Abruzzese, che ha seguito la produzione del podcast per Chora Media.

L’iniziativa non intende avere un carattere meramente celebrativo, ma punta a dare un contributo alle riflessioni sulle questioni legate alla crescita del Sud Italia, dallo spopolamento all’esodo dei giovani, ripartendo proprio dal pensiero e l’azione di Scotellaro. Il suo impegno è rimasto a un bivio perché interrotto bruscamente dalla sua prematura scomparsa: Rocco Scotellaro diventa oggi un cantiere all’interno del quale lavorare per costruire il futuro di questi territori.

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Nelle prossime settimane, i professionisti selezionati saranno in residenza in quattro comuni delle aree interne della Basilicata per l’ideazione di presidi culturali

Ha preso il via lunedì 23 ottobre a Matera negli spazi di Eco Verticale, con l’incontro di presentazione dei professionisti e delle imprese culturali e creative selezionati, la seconda edizione del programma di residenze di co-creazione “Creative communities” in memoria di David Sassoli promosso dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e Open Design School in collaborazione con il Polo Bibliotecario di Potenza, con il supporto de Lo Stato dei Luoghi e il Patto per la Lettura del Lagonegrese e con il patrocinio dei Comuni Balvano, Filiano, Latronico, Miglionico.

Durante l’incontro, i professionisti Gabriella Mastrangelo, Marica Girardi, Liviano Mariella, Kedy Claudia Cellamare, Barbara Vecchione e le imprese culturali lucane, Torretta Srl e l’associazione Artepollino, selezionati tramite bando pubblico, hanno approfondito le caratteristiche dei quattro comuni lucani delle aree interne scelti per la residenza, che mira a sviluppare un modello di presidio culturale, a scala regionale, con al centro una biblioteca, attraverso un processo di co-creazione con le comunità ospitanti.

Quattro realtà che si caratterizzano per esperienze molte diverse fra loro sul tema dei presidi bibliotecari: Balvano non dispone di una biblioteca, Miglionico sta lavorando all’apertura di una biblioteca all’interno di uno spazio polivalente che già offre diversi servizi alla comunità. A Latronico la biblioteca comunale è ospitata negli spazi del museo Mula+. A Filiano, come raccontato direttamente dal sindaco Francesco Santoro, dall’assessore all’istruzione Carmela Monaco e dalla presidente della Pro-loco Maria Santarsiero che hanno preso parte all’incontro, la biblioteca è un punto di riferimento importante per la comunità, grazie all’impegno della Pro-loco che mette a disposizione servizi differenti per cittadini e visitatori.

Nel corso di questa prima settimana di residenza a Matera, il team di lavoro parteciperà a dei workshop sulla progettazione culturale e sulle tematiche riguardanti presidi culturali e biblioteche nei territori tenuti da esperti del settore quali Luigi Catalani (Direttore Polo bibliotecario di Potenza), Gabriele Sassone (scrittore in residenza per Ca’Mon, Centro per l’arte e l’artigianato della montagna), Alessandro Bollo (Officine della Scrittura), Chiara Faggiolani (Università La Sapienza), Emmanuele Curti (Lo Stato dei luoghi), compagnia Gommalacca teatro, Biblioteca OgniBene di Lecce.

Nelle quattro settimane successive, il team sarà poi in residenza nei comuni lucani secondo il seguente calendario: 28 ottobre - 04 novembre Latronico (PZ), 04-11 novembre Filiano (PZ), 11-18 novembre Balvano (PZ), 18-26 novembre Miglionico (MT), per poi lavorare, nell’ultima settimana di residenza a Matera, alla sintesi ed elaborazione del toolkit.

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La Fondazione Matera Basilicata, nell’ambito dell’Accordo stipulato con la Regione Basilicata per la cooperazione sullo sviluppo dell’offerta culturale e creativa in Basilicata, ha pubblicato nella sezione dedicata “Amministrazione trasparente” del proprio sito ufficiale www.matera-basilicata2019.it l’“Avviso pubblico per l’erogazione di contributi finalizzati alla realizzazione di attività ed eventi culturali”.

L’Avviso intende sostenere l’attività degli organismi che operano nell’ambito storico-culturale, musicale, cinematografico e delle arti creative, nonché di carattere interdisciplinare, attraverso l’assegnazione di contributi per la realizzazione di progetti culturali in Basilicata in grado di potenziare la produzione e coordinare le opportunità di fruizione culturale nella Regione, come fattori di crescita e di coesione sociale.

Possono essere presentati e finanziati a valere sull’Avviso, i progetti rientranti in una delle tipologie denominate macroaree: Azione A Macroarea Grandi produzioni musicali (nuove produzioni discografiche che diffondano la cultura musicale lucana; circuitazione delle produzioni discografiche e musicali ovvero diffusione a livello regionale e nazionale); Azione B Macroarea Residenze artistiche ; Azione C Macroarea Festival e rassegne cinematografiche (festival cinematografici, rassegne cinematografiche); Azione D Macroarea Festival, rassegne culturali e iniziative convegnistiche di grande interesse (festival, rassegne, convegni di grande interesse).

Le risorse finanziarie disponibili per l’anno 2023 per l’attuazione dell’Avviso trovano copertura con DGR n. 480 del 10.8.2023 nel limite massimo complessivo di 975.000,00 Euro, di cui 300.000 € per l’Azione A, 100.000€ per l’Azione B, 350.000€ per l’Azione C, 225.000€ per l’Azione D.

I requisiti dei soggetti che potranno partecipare, le tipologie dei progetti ammissibili, i criteri di valutazione dei progetti e di quantificazione dei contributi, le modalità e le condizioni di erogazione, le modalità e i termini della rendicontazione nonché i casi di riduzione o revoca dei contributi stessi sono indicati nell’Avviso.

L’invio della Proposta progettuale, corredata di tutta la documentazione prevista dall’Avviso, dovrà avvenire esclusivamente mediante Posta Elettronica Certificata (PEC) del soggetto richiedente all’indirizzo This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. entro le ore 23:59 del 26 ottobre 2023.

Sarà possibile inviare eventuali richieste di chiarimento, scrivendo all’indirizzo e-mail This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.. Le risposte ai quesiti richiesti verranno pubblicate sul sito della Fondazione www.matera-basilicata2019.it.

Link diretto all'Avviso

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La Fondazione Matera Basilicata 2019 ha pubblicato sul proprio sito ufficiale www.matera-basilicata2019.it gli esiti della selezione dei professionisti e delle imprese culturali e creative candidati per la seconda edizione del progetto “Comunità Creative. Programma di residenze di co-creazione” in memoria di David Sassoli, realizzato in collaborazione con il Polo Bibliotecario di Potenza, con il supporto de Lo Stato dei Luoghi e il Patto per la Lettura del Lagonegrese e con il patrocinio dei Comuni Balvano, Filiano, Latronico, Miglionico.

Per il profilo giovani professionisti under 40, esperti in progettazione culturale, community management, experience design, progettazione partecipativa, design thinking per la cultura, social design, social innovation, sono stati selezionati Marica Girardi, Liviano Mariella, Kedy Claudia Cellamare, Barbara Vecchione.

Per il profilo industrie culturali e creative lucane, la selezione è stata superata da due realtà attive sul territorio, la società Torretta Srl di Matera e l’associazione Artepollino di Latronico (PZ).

A partire dal 22 ottobre, i selezionati svolgeranno una residenza creativa di sei settimane in Basilicata durante la quale lavoreranno insieme per la creazione di un modello di biblioteca/presidio culturale, inteso come spazio ibrido, spostandosi a rotazione in uno dei quattro comuni lucani scelti per lo studio pilota del progetto sulla base delle loro diverse caratteristiche: Balvano (PZ), Filiano (PZ), Latronico (PZ), Miglionico (MT). Al progetto prenderanno parte anche le comunità ospitanti, ovvero le associazioni dei comuni coinvolti nella residenza.

Nella prima settimana di residenza, che si terrà a Matera, il team lavorerà alla co-progettazione attraverso una ricerca sperimentale e multidisciplinare, partecipando anche a dei workshop tenuti da professionisti provenienti da tutta Europa sulla progettazione culturale e sulle tematiche riguardanti presidi culturali e biblioteche nei territori. Le quattro settimane centrali della residenza saranno dedicate al lavoro nei quattro comuni lucani, dove saranno raccolti dati sul campo (analisi degli spazi, fabbisogni, risorse disponibili) ed avviate le attività e i laboratori di co-creazione con le comunità. L’ultima settimana sarà dedicata alla sintesi e alla preparazione del toolkit, ovvero alla definizione di strumenti, azioni e modalità possibili per la realizzazione di presidi culturali nelle aree interne della Basilicata. La residenza si concluderà il 2 dicembre con una presentazione finale dei risultati, che saranno integrati in un progetto strutturale a scala regionale della Fondazione sui presidi culturali, sviluppato insieme al Polo Bibliotecario di Potenza.

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"Sassi e Memoria” è il titolo dell’incontro promosso Dipartimento delle Culture europee e del Mediterraneo – DiCEM dell’Università degli Studi della Basilicata e dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 in programma lunedì 9 ottobre alle 17.45 nell’Aula Magna del Campus Universitario di Matera (Via Lanera, 20), dedicato alla restituzione degli esiti della ricerca universitaria effettuata tra il 2018 e il 2020 da alcuni antropologi e antropologhe dell’Ateneo lucano sulla memoria degli ex abitanti dei Sassi, nell’ambito delle attività sviluppate per il progetto I-DEA di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.

Tale ricerca, condotta con rigoroso metodo etnografico, ha avuto come principale focus la “frattura” provocata dallo svuotamento progressivo dei rioni Sassi di Matera e dal contestuale trasferimento di gran parte degli abitanti nei nuovi quartieri periferici cittadini e nei villaggi rurali costruiti nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento. Un contributo, sul piano documentario, alla vicenda storica e umana dei Sassi, grazie all’ascolto e alla registrazione di molteplici voci e testimonianze dirette di tali vicende in una narrazione polifonica e condivisa di quella che si potrebbe definire una comunità di memoria. La ricerca è confluita nel volume “Sassi e memoria. Etnografia per un archivio delle voci” curato dal prof. Ferdinando Mirizzi e dalla dott.ssa Vita Santoro in cui sono raccolte le interviste fatte ai cittadini ex abitanti dei Sassi, archiviate su due piattaforme online che saranno presentate al pubblico.

L’incontro, coordinato dalla dott.ssa Vita Santoro del DiCEM- Università della Basilicata, sarà aperto dai saluti del direttore del DiCEM- Università della Basilicata, prof. Aldo Corcella. Seguiranno, per la Fondazione Matera Basilicata 2019, gli interventi del direttore generale Giovanni Padula e della responsabile del team di progettazione culturale Rita Orlando, e quelli di alcuni dei componenti del Comitato Scientifico del progetto I-DEA, la dott.ssa Véronique Ginouvès, archivista a Aix-en-Provence (CNRS/Aix-Marseille Université) e il prof. Pietro Clemente, Presidente Onorario di SIMBDEA - Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici. A questi si aggiungeranno gli interventi di Katia Ballacchino del DiSPS - Università di Salerno e Francesco Marano del DiCEM - Università della Basilicata. Le conclusioni saranno affidate al prof. Ferdinando Mirizzi del DiCEM- Università della Basilicata e responsabile del progetto di ricerca. Alla discussione seguirà la proiezione del documento audiovisivo di sintesi delle testimonianze sulla vita nei Sassi raccolte dal DiCEM, realizzato dalla società RVM, e il dibattito con il pubblico.

I-DEA è stato uno dei due progetti pilastro del programma di Matera 2019, dedicato all’esplorazione degli archivi e le collezioni della Basilicata da un punto di vista artistico. Un esperimento che ha visto gli archivi e le collezioni come organismi viventi per interpretare le complessità stratificate della storia della regione, attraverso la pratica di cinque artisti e designer, invitati nel 2019 a curare cinque mostre consecutive utilizzando gli archivi come punto di partenza. Le fondamenta di I-DEA sono state costruite partendo da uno studio e una mappatura degli archivi e collezioni lucane effettuato dall’Università della Basilicata.

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La Fondazione Matera Basilicata 2019 rende noto che sul sito ufficiale, nella sezione Amministrazione Trasparente, è disponibile il Piano strategico che contiene il Programma di indirizzo strategico e il Piano delle attività 2023 approvati nella riunione del Consiglio di Amministrazione del 10 agosto scorso.

Il Programma di indirizzo della Fondazione individua tre linee strategiche principali: riduzione dei divari strutturali in Basilicata nel settore delle infrastrutture, delle tecnologie e dei servizi culturali, anche per contrastare lo spopolamento, un fenomeno molto pronunciato nei centri più piccoli; sviluppo dell’animazione culturale come occasione di incontro tra scena creativa e pubblico e terreno di sperimentazione delle innovazioni nei settori dell’arte e della cultura; sviluppo delle relazioni nazionali e internazionali come occasione di proiezione globale della Basilicata attraverso l’arte, la cultura e le industrie creative e come ponte tra Europa e bacino di Mediterraneo.

«Questi otto mesi - sottolinea il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Padula - sono stati molto intensi in quanto sono serviti per pianificare la seconda parte del 2023 e a creare una solida base su cui si può programmare l'attività per gli anni successivi, in particolare il 2024 e il 2025. In questi mesi abbiamo avuto continue interlocuzioni con tutti i soci della Fondazione e in particolare con la Regione Basilicata, socio di maggioranza della Fondazione. Grazie al continuo dialogo con i soci, la Fondazione ha acquisito nel corso dell’anno le risorse necessarie sia per il funzionamento che per la progettazione. Con l’approvazione ad agosto da parte della Giunta regionale della delibera che affida alla Fondazione delle risorse importanti da parte della Regione, la strada che vediamo davanti a noi è chiara: una dotazione di 2,2 milioni di euro, di cui circa un milione destinati alla scena creativa locale, attraverso avvisi pubblici che la Fondazione pubblicherà tra fine settembre e primi di ottobre; bandi legati a quattro macro settori (musicale, festival cinematografici, convegni e rassegne culturali, residenze artistiche). L’obiettivo è quello di impegnare risorse per progetti selezionando proposte con una elevata qualità progettuale.

In questa seconda parte dell’anno la Fondazione torna a ricoprire un ruolo propulsivo anche sul fronte delle iniziative culturali portando a compimento l’acquisizione di un’opera permanente dell’artista Tomas Saraceno che sarà legata ad uno dei temi di attualità su cui la Fondazione intende lavorare, come quello dei cambiamenti climatici, con un ricco programma pubblico che si dispiega da ottobre a dicembre. Altri progetti di animazione culturale che vedranno impegnata la Fondazione nei prossimi mesi sono il bando Creative Communities, le celebrazioni legate al centenario di Rocco Scotellaro, l’iniziativa Matera Cielo Stellato.

Oltre a ricevere per la propria progettazione i contributi in arrivo dai soci, la Fondazione dovrà impegnarsi a “conquistare” ulteriori risorse, candidando propri progetti ai fondi di sviluppo e coesione e ai bandi europei, puntando in particolare sui temi di interesse come quello delle aree rurali e piccoli borghi che vivono il problema dello spopolamento e la fuga dei cervelli, o della relazione fra arte e democrazia, con l’obiettivo di creare un sempre maggiore dialogo fra la scena creativa locale e quella europea, a beneficio della crescita del territorio».

A proposito delle aree tematiche di interesse, la Fondazione, coerentemente con le nuove finalità indicate dal nuovo Statuto approvato alla fine del 2022, ha individuato cinque grandi aree che fanno da cornice ai contenuti dei progetti da costruire e realizzare: democrazia e partecipazione pubblica; sostenibilità ambientale e cambiamento climatico; benessere e riduzione delle disparità sociali; innovazione culturale e digitalizzazione; sviluppo delle imprese creative e vita culturale. Le aree tematiche incrociano le impostazioni strategiche alla base dei Fondi europei per la politica di coesione con i suoi obiettivi strategici (Europa più intelligente; più verde; più connessa; più sociale e inclusiva; più vicina ai cittadini), attuati in Italia attraverso i Programmi Regionali, compreso quello della Regione Basilicata approvato nel dicembre 2022.

La Fondazione opera soprattutto come “fondazione di progettazione culturale": la dotazione di risorse, in arrivo dai soci e da altre fonti, serve a sostenere un’attività interna di progettazione il cui scopo principale è l’ideazione e lo sviluppo di iniziative e interventi nel settore creativo e culturale che possono essere realizzati dalla Fondazione, affidati ad imprese, artisti e operatori del settore o prodotti insieme a loro. Un'ulteriore possibile area di lavoro è data dalla progettazione e dalla gestione da parte della Fondazione di specifiche infrastrutture culturali, in particolare i contenitori culturali la cui proprietà è in capo ai soci della Fondazione e in generale agli enti locali della Basilicata.

Link diretto al documento: https://amministrazionetrasparente.matera-basilicata2019.it/download/del13-2023_all1_piano-strategico-indirizzo-strategico-650c4ed39f95c.pdf

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Il Polo Bibliotecario di Potenza, la Fondazione Matera Basilicata 2019 e l’Istituto comprensivo di Bella, in collaborazione con AIB - Associazione Italiana Biblioteche Sezione Basilicata, organizzano il 25 e 26 settembre prossimi un doppio appuntamento fra Potenza e Matera dedicato al ruolo delle biblioteche nell’infrastruttura sociale, attraverso l’incontro con Antonella Agnoli, autrice del volume “La casa di tutti. Città e biblioteche” (Editori Laterza, 2023).

Grazie alla presenza di Antonella Agnoli, profonda conoscitrice dei luoghi della conoscenza condivisa e acuta interprete delle dinamiche che legano le biblioteche e le città, i due incontri saranno l’occasione per confrontarsi con amministratori, bibliotecari, lettori, animatori culturali e sociali e cittadini sul futuro dei nostri centri, che passa anche da una rinnovata visione dei presidi bibliotecari in essi presenti.

Il 25 settembre alle ore 16:00, nella sede del Polo Bibliotecario di Potenza (Via don Minozzi), l’autrice dialogherà con Luigi Catalani, il direttore del Polo, Mario Priore, docente dell’Istituto comprensivo di Bella, Fedele Congedo, progettista di processi partecipativi, Giovanni Padula, Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019. Porgeranno i saluti Dina Sileo, Presidente della quarta commissione del Consiglio regionale della Basilicata con delega alla Cultura, e Alessandra Sagarese, assessore alla pubblica istruzione del Comune di Potenza. L’incontro si inserisce nell’ambito della collaborazione tra il Polo Bibliotecario di Potenza e l’Istituto Comprensivo di Bella, Scuola Polo per la promozione della lettura e delle biblioteche scolastiche per la Basilicata.  

Il 26 settembre l’appuntamento si sposta a Matera, nello spazio di Ecoverticale alle 18:30 (via d’Addozio, 141), dove in dialogo con Antonella Agnoli ci saranno Rita Orlando, project manager della Fondazione Matera Basilicata 2019, Emmanuele Curti, Lo Stato dei Luoghi, il direttore Luigi Catalani. Porterà i saluti l’Assessore alla cultura del Comune di Matera, Tiziana D’Oppido. L'incontro materano nasce dalla collaborazione avviata tra il Polo Bibliotecario di Potenza e la Fondazione Matera Basilicata 2019 su due iniziative: un progetto sui presidi culturali nelle aree interne, candidabile ai fondi sviluppo e coesione e il programma di residenze creative nelle aree interne della Basilicata "Creative Communities" che mira a ideare un nuovo modello di presidio culturale, a scala regionale, con al centro una biblioteca.

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Dopo il successo dello scorso anno, la Fondazione Matera Basilicata 2019 e Open Design School lanciano due nuovi bandi per la seconda edizione del progetto “Comunità Creative. Programma di residenze di co-creazione” in memoria di David Sassoli.

Il progetto, realizzato in collaborazione con il Polo Bibliotecario di Potenza, con il supporto de Lo Stato dei Luoghi e il Patto per la Lettura del Lagonegrese e con il patrocinio dei Comuni Balvano, Filiano, Latronico, Miglionico, intende promuovere un programma di residenze creative nelle aree interne della Basilicata, finalizzato ad ideare un nuovo modello di presidio culturale, a scala regionale, con al centro una biblioteca.

Durante l’anno da Capitale Europea della Cultura, Matera è stata un esempio di come città medio-piccole, collocate in aree marginali, possano promuovere e dar luogo a nuovi modelli di cultura fortemente partecipata, dimostrando come molto spesso i vincoli sono un’occasione per ripensare e riprogettare i modi di produrre e abitare la cultura.

Da qui la volontà di disegnare un modello per la creazione di presidi culturali territoriali, che possano svolgere un duplice ruolo di spazio educativo e di aggregazione insieme all’erogazione di servizi di base, con l’obiettivo di favorire, nei contesti maggiormente caratterizzati da povertà economica e relazionale, l’accesso alla cultura, alla socialità e all’educazione, creando occasioni di partecipazione e cambiamento sociale ed offrendo servizi di welfare di prossimità e servizi per i visitatori.

Le biblioteche hanno la caratteristica di essere distribuite capillarmente sul territorio, sono presidi di democrazia e di parità tra i cittadini e promuovono la coesione sociale e il benessere delle comunità locali attraverso la cultura. La sfida del nostro tempo è quella di sostenere l'attività e la centralità delle biblioteche rendendole luoghi sempre più sostenibili, attrattivi, accessibili, inclusivi e in grado di rispondere ai bisogni delle persone nei diversi territori di riferimento.

I due avvisi pubblici sono destinati a individuare rispettivamente quattro giovani professionisti, esperti in progettazione culturale, community management, experience design, progettazione partecipativa, design thinking per la cultura, social design, social innovation, e quattro imprese culturali e creative operanti in Basilicata, chiamati a realizzare una residenza creativa della durata complessiva di sei settimane tra ottobre e dicembre 2023.

I soggetti selezionati lavoreranno insieme per la creazione di un modello di biblioteca/presidio culturale, inteso come spazio ibrido, spostandosi a rotazione in uno dei quattro comuni lucani scelti per lo studio pilota del progetto, sulla base delle loro diverse caratteristiche: Balvano (PZ), Filiano (PZ), Latronico (PZ), Miglionico (MT). Il team di lavoro sarà affiancato anche dai rappresentanti di quattro associazioni locali dei comuni coinvolti nella residenza e da un coordinatore, individuati dalla Fondazione.

I requisiti di accesso, la procedura di selezione, il programma della residenza e le informazioni sulle modalità di partecipazione sono indicati nei due avvisi (Esperti e Imprese Culturali e Creative), disponibili sul sito ufficiale www.matera-basilicata2019.it. Le candidature dovranno pervenire entro e non oltre le ore 23.59 del 17 settembre 2023.

In allegato foto della residenza di co-creazione svolta nel 2022 nel comune di Forenza (PZ).

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La Fondazione Matera Basilicata 2019 esprime il suo profondo cordoglio per la prematura scomparsa, dovuta ad una malattia contro cui combatteva da tempo, dell'artista, designer relazionale e progettista culturale Anna Cellamare. Attiva in Puglia, fra Trani e Bisceglie, Anna è stata una delle giovani professioniste che hanno preso parte al progetto di Matera 2019 Open Design School. Una straordinaria compagna di viaggio, della cui intelligenza generosa abbiamo avuto il privilegio di poter godere, sempre aperta alla meraviglia e a guardare al futuro.

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Comporre e scomporre un’opera d’arte frutto del lavoro corale e appassionato di un gruppo di persone è l’elemento che accomuna la tecnica settecentesca dei Tableaux Vivants e la lunga tradizione del carro trionfale della Madonna della Bruna. Nell’ambito delle celebrazioni della 634° edizione della Festa della Bruna, la Fondazione Matera Basilicata 2019 e l’Associazione Maria SS della Bruna, in collaborazione con il Museo nazionale di Matera, presentano lo spettacolo “Tableaux Vivants da Caravaggio” che andrà in scena sabato 8 luglio alle 21:00 nel cortile dell’Ex Ospedale di San Rocco, per la regia di Dora De Maio, in collaborazione con Mauro Milanese.

Lo spettacolo rappresenta l’esito del laboratorio teatrale “L’ombra e la grazia. Ricreare quadri per abitare corpi” realizzato nel mese di giugno dalla Compagnia Ludovica Rambelli, cui hanno preso parte 14 cittadini che hanno risposto alla chiamata pubblica lanciata dalla Fondazione e dall’Associazione. Un gruppo eterogeneo, composto da persone giovani e meno giovani fra lavoratori, studenti, pensionati, provenienti da Matera e della provincia di Bari, alcuni già protagonisti, altri alla prima esperienza nelle progettualità di partecipazione attiva durante Matera 2019, si è messo in gioco a livello fisico e mentale, per entrare in relazione profonda con l’altro e lavorare insieme alla ricostruzione umana delle tele del Caravaggio. 

Durante lo spettacolo, il pubblico potrà assistere alla composizione dal vivo di 26 fra i più celebri quadri dell’artista, fra cui la Deposizione, la Morte della Vergine, la Madonna dei Pellegrini, il martirio di Santa Lucia, realizzati sia dai cittadini coinvolti nel laboratorio, sia dagli attori professionisti della Compagnia Ludovica Rambelli, famosa per la tecnica dei Tableaux Vivants. Sulle note dei più celebri compositori di musica classica come Mozart e Bach, arte pittorica e arte teatrale si sovrapporranno gradatamente fino a coincidere in maniera perfetta.

«La forza di questo lavoro – spiega la regista Dora De Maio che ha coordinato il laboratorio con i cittadini a Matera -  è data dal fatto che è al contempo lavoro su se stessi e lavoro corale: imparare una nuova forma di relazione, in cui l’altro viene prima di me e in cui non posso fare senza di lui e viceversa; saper camminare insieme, seguendo lo stesso ritmo, la stessa direzione ed essere capaci per un istante di fermare il tempo e restituire agli occhi dello spettatore la meraviglia, un breve stato di grazia in cui il quadro si manifesta, ma non per mia volontà, solo grazie all’incontro di corpi, che senza darsi alcun segnale, decidono di fermarsi, passando dall’ombra alla luce, rinunciano insieme alla propria individualità e danno vita a Madonne, Santi e poveri Cristi. Proprio seguendo le orme di Caravaggio, diventiamo modelli da dipingere, dopo aver preso il divertimento di creare un costume con pochi drappi e una scena con semplici oggetti. La nostra ricerca non mira a una bellezza estetizzante e vuota, bensì a una bellezza sublime, data dall’unicità di ogni essere umano».

L’ingresso allo spettacolo “Tableaux Vivants da Caravaggio” è gratuito e libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

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Matera 2019 continua ad essere un modello da studiare per le città che si candidano al titolo di Capitale Europea della Cultura. Nelle giornate del 15 e 16 giugno, una delegazione del Ministero della Cultura e del Patrimonio nazionale polacco, dopo aver fatto tappa a Roma presso il Ministero della Cultura, è stata in visita a Matera per approfondire il percorso della Capitale europea della Cultura in vista del 2029, quando a celebrare questo titolo sarà una città polacca.

La visita della delegazione ha fatto seguito all’incontro svoltosi a Varsavia lo scorso gennaio, dedicato alle città polacche interessate a candidarsi al titolo Ecoc, cui ha preso parte il Direttore della Fondazione Basilicata 2019, Giovanni Padula, chiamato a raccontare l’esperienza di Matera 2019 e le nuove sfide che attendono la Fondazione.

Nella due giorni materana, la delegazione composta da Monika Smoleń-Bromska, Direttore del Dipartimento per gli Affari Europei e i Fondi, Monika Krzyżanowska-Piróg, Capo della Divisione progetti di investimento, Joanna Gęziak-Kusio, Capo specialista del team di promozione, Tomasz Skorupski, Capo specialista della Divisione progetti di investimento, Andrzej Podściański, Capo specialista della Divisione progetti internazionali e affari europei, ha incontrato alcuni dei project leader della scena creativa lucana che hanno coprodotto i progetti di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 e che ancora oggi lavorano sull’eredità di queste progettualità.

In particolare, il gruppo ha potuto sperimentare il progetto “Silent City experience”, un tour tra creatività e fantasia, dedicato alla città di Matera, alla sua storia e ai suoi abitanti, nato dal progetto di community opera “Silent City” della Compagnia Teatrale l’Albero, e fare la visita emozionale del percorso “La Secretissima Camera de Lo Core” prodotta dal Teatro dei Sassi che racconta la città attraverso le emozioni dei suoi cittadini. La delegazione ha altresì visitato le sedi Ridola e Lanfranchi del Museo nazionale di Matera, che nel 2019 hanno ospitato le grandi mostre della Capitale Europea della Cultura. Un momento di confronto sui temi del coinvolgimento delle comunità e del rafforzamento delle competenze dei creativi nel percorso di Matera 2019 si è svolto con i team dell’associazione Casa Netural e dello IAC – Centro arti integrate. L’incontro con il fondatore della testata Ecocnews, Serafino Paternoster, è stato funzionale per conoscere questa progettualità dedicata alle Capitali europee e nazionali della Cultura, nata proprio dall’esperienza di comunicazione di Matera 2019.

A chiudere le giornate è stato l’incontro con il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Padula, e la responsabile della progettazione culturale e networking, Rita Orlando, durante il quale sono stati approfonditi il ruolo strategico che svolge il Ministero della Cultura nel processo Ecoc, la necessità di lavorare alla legacy ben prima della fine dell’anno del titolo nonché di raccogliere i relativi dati in itinere per un efficace monitoraggio, i limiti della burocrazia e al contempo l’importanza della formazione dei funzionari pubblici per gestire questo complesso processo.

“La delegazione – sottolinea il direttore Giovanni Padula - ha apprezzato l’investimento in competenze fatto durante il percorso di Matera 2019, trasferito dalla voce diretta dei project leader lucani, ed ha toccato con mano il processo di co-creazione messo in campo per la Capitale europea della cultura, insieme agli effetti che tale processo di innovazione culturale può produrre. Alla delegazione abbiamo trasferito anche le lezioni che stiamo imparando per affrontare il passaggio dalla fase di gestione del titolo alla fase di gestione dell’eredità in cui è cruciale la ricerca di nuovi finanziamenti e lo sviluppo di nuovi progetti”.

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Partecipazione dei cittadini e valorizzazione della tradizione attraverso le arti e la sperimentazione sono gli elementi caratterizzanti il nuovo progetto della Fondazione Matera Basilicata 2019 e l'associazione Maria SS della Bruna, che anche quest'anno rinnovano la loro lunga collaborazione per la festa della Madonna della Bruna.

Cittadini permanenti e temporanei sono chiamati a prendere parte, nel mese di giugno, al laboratorio teatrale intensivo "L'ombra e la grazia. Ricreare quadri per abitare corpi" guidati dalla Compagnia Ludovica Rampelli Teatro per la realizzazione dello spettacolo Tableaux Vivants da Caravaggio che andrà in scena l'8 luglio in piazza San Pietro Caveoso alle ore 21:00 per la regia di Dora De Maio.

Lo spettacolo dei tableaux vivants raccoglie al suo interno sia la componente artistica sia quella religiosa: nei quadri plastici si fondono infatti pittura, fotografia, teatro, musica e linguaggio del corpo, restituendo nelle immagini rappresentante sul palco le scene ispirate al Vangelo e alla Bibbia. Obiettivo condiviso della Fondazione e dell'Associazione è infatti la valorizzazione della Festa della Bruna con l'allargamento del programma culturale ad essa connesso, facendo emergere la dimensione comunitaria, religiosa e artistica, partecipata e inclusiva, creando al contempo un'offerta turistico-culturale.

Al laboratorio potranno prendere parte 15 cittadini fra i 16 e i 65 anni. Non è richiesto nessun tipo di esperienza precedente, né di danza né di teatro, ma solo un ottimo stato di salute fisica e un'attitudine al lavoro corporeo.

Il laboratorio è strutturato in due fasi: la prima prevede un training fisico utile a sviluppare il ritmo, la gestualità, l'uso degli equilibri, la relazione con lo spazio, l'autocontrollo e la relazione armonica all'interno del gruppo di lavoro. Nella seconda sono previste elaborazioni di partiture di improvvisazioni, e la costruzione di tableaux vivants su Caravaggio.

L'impegno richiesto è di 6 ore al giorno nel fine settimana, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 17:00, secondo il seguente calendario: venerdì 2 e sabato 3 giugno, venerdì 9 e sabato 10 giugno, sabato 17 e domenica 18 giugno, sabato 24 e domenica 25 giugno.

Il laboratorio si svolgerà nell'auditorium della parrocchia di Cristo Re (Via Antonio Gramsci, 11). Per partecipare è necessario inviare una mail all'indirizzo This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. entro lunedì 29 maggio ore 12:00, specificando nome, cognome, data di nascita e contatto telefonico (per i minori dovrà provvedere il genitore). Le adesioni saranno accolte in ordine di arrivo. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito web istituzionale www.matera-basilicata2019.it (link diretto http://bit.ly/tableauxvivants_2023 ).

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Il Direttore e tutto il team della Fondazione Matera Basilicata 2019 esprimono il loro cordoglio per l’improvvisa scomparsa dell’amico e collega, l’architetto Tonio Acito, unendosi all’immenso dolore che ha colpito la moglie Silvia, i figli Mauro e Laura, il fratello Gigi e la famiglia tutta.
Tonio Acito è stato una figura centrale per la città di Matera e nel suo percorso di Capitale Europea della Cultura 2019, che ha incoraggiato, sostenuto e facilitato sin dalla fase di candidatura. A lui si deve, nel 2017, la progettazione del nuovo allestimento della Cava del Sole in vista del 2019, che puntava a valorizzare, con grande rispetto per l’ambiente, il sistema delle Cave materane, di cui Tonio era uno dei massimi esperti.
La sua morte è una perdita immensa per il mondo dell’architettura, per la comunità materana e per noi che con lui abbiamo condiviso tantissimi momenti, lavorando al comune obiettivo di rendere Matera un città europea attraverso la cultura. La sua creatività ci lascia esempi e insegnamenti di cui continueremo a fare tesoro.

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Con la cultura si viaggia: e le sinergie tra Matera e le aree interne della Basilicata sono lo strumento fondamentale per far arrivare il turista culturale dalla Capitale europea della Cultura al resto della regione. È stato questo il focus al centro dell’incontro promosso ieri da Fondazione Matera Basilicata 2019, Regione Basilicata e Comune di Matera alla Bit di Milano all’interno dello spazio espositivo di Apt Basilicata e moderato dal direttore della Fondazione, Giovanni Padula.

Ad aprire l’incontro il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, che ha sottolineato quanto le aree interne possano essere una risorsa per la città di Matera per aumentare la permanenza del visitatore, evidenziando altresì le progettualità cui l’amministrazione comunale sta lavorando, come la collaborazione con il Museo nazionale di Matera per creare un nuovo attrattore intorno alla Balena Giuliana, il bando biennale degli eventi per promuovere una programmazione più ampia, la sinergia con il mondo del cinema per far sì che la città non sia solo un set diffuso, ma un luogo in cui formare talenti e competenze di settore.

L’assessore alla Cultura del Comune di Matera, Tiziana D’Oppido, ha spiegato come nel 2023 la programmazione delle iniziative in città sarà legata ad importanti anniversari, quali i trent'anni della nomina di Matera a patrimonio Unesco, il centenario della nascita di Rocco Scotellaro, gli ottant'anni dall’eccidio di Matera, i settant' anni del Borgo La Martella. Oltre alle iniziative legate alla 634° edizione della Festa della Bruna, si punta inoltre a storicizzare alcune manifestazioni ben consolidate, in particolare quelle di carattere musicale. In parallelo si sta lavorando ai contenitori culturali come le Fabbriche del sapere, la Casa del cinema, la Casa tecnologie emergenti, il teatro Quaroni, gli spazi nelle periferie come quello inaugurato a Spine Bianche, Palazzo Acito con il progetto nato da Matera 2019 “La secretissima camera de lo core”, che racconta la città attraverso le emozioni dei suoi cittadini.

Il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Padula, ha illustrato i temi e le progettualità su cui la Fondazione intende lavorare in questo suo nuovo corso, creando connessioni fra Matera e il resto della regione: il cambiamento climatico e la sostenibilità ambientale, anche in relazione alla fragilità dei nostri territori; l’innovazione e la digitalizzazione, attraverso la creazione di un grande archivio di memorie di quanti sono andata via dalla Basilicata; le residenze artistiche come attivatori di processi di co-creazione nelle aree interne e al contempo come strumento di ingaggio del visitatore.

Sul binomio arte e aree interne, due delle realtà virtuose attive in Basilicata presentate alla Bit sono state l’associazione Artepollino, che lavora nel Parco nazionale del Pollino, e il festival di arte pubblica AppARTEngo a Stigliano (MT). A rappresentare la prima è stato il presidente Gaetano Lofrano, che ha spiegato come l'inserimento di opere d’arte all’interno di un’area protetta quale quella del Parco ha consentito di attrarre un nuovo pubblico, dando la possibilità agli artisti coinvolti di andare alla scoperta del territorio e reinterpretarlo con uno sguardo differente. Pietro Micucci, ideatore di AppARTEngo, ha invece raccontato il festival come un manifesto del senso di appartenenza, capace di mostrare la Basilicata più accogliente e creativa. Attraverso lo sguardo di artisti nazionali e internazionali, si è puntato a ricostruire un’identità locale che si era ormai smarrita, riuscendo a reinterpretare le proprie radici.

A chiusura dell’incontro, sono intervenuti anche il Direttore di Apt Basilicata Antonio Nicoletti, il sindaco di Maratea, Daniele Stoppelli, il sindaco di Pisticci, Domenico Albano, l’esperta di turismo delle radici Sonia Ferrari dell’Università della Calabria.

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Educare alle creatività e al rispetto dell’ambiente attraverso il coinvolgimento attivo della comunità è il miglior metodo per salvaguardare i nostri luoghi e riempirli di bellezza. È questo l’insegnamento che gli alunni dell’Istituto comprensivo di Miglionico si portano dall’esperienza di realizzazione dell’orto giardino di comunità, inaugurato ieri nello spazio verde del Centro Polivalente “D’Amoroso Foco” del comune della collina materana.

Nato dalla collaborazione avviata lo scorso dicembre tra Fondazione Matera Basilicata 2019, Comune e Istituto comprensivo di Miglionico, il progetto ha coinvolto gli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado che hanno dapprima appreso in classe e poi sperimentato sul campo le tecniche di giardinaggio e messa a dimora delle piante, ma anche l’ibridazione fra natura e arte. Due sono stati infatti i laboratori che li hanno visti protagonisti e i cui esiti sono stati esposti in mostra per l’inaugurazione: uno sulla conoscenza delle piante attraverso la tecnica del frottage, l’altro sulla progettazione di gruppo mediante il disegno dell’orto ideale su carta con tecnica mista. Nelle attività di giardinaggio, i ragazzi sono stati affiancati anche dai cittadini-giardinieri dell’associazione “Giardino Evolutivo”, nata dal percorso di Matera 2019, che si prende cura del giardino di comunità realizzato negli spazi esterni del Casino Padula di Matera.

«La realizzazione di questo orto giardino – ha sottolineato l’Assessore alla Cultura del Comune di Miglionico, Giulio Traietta - è stata l’occasione per rafforzare la nostra collaborazione con enti quali la Fondazione Matera Basilicata 2019, che deve avere sempre più questo ruolo di contaminazione per i comuni lucani, e la scuola, dove si formano i nostri concittadini di domani. Il messaggio che come amministratori vogliamo lanciare è che gli spazi pubblici sono a disposizione di tutti, ma responsabilizzarsi nei confronti di questi spazi significa far crescere una comunità e stimolarla alla cura del bene comune. Iniziare questo percorso dalla più tenera età ci aiuta a costruire un cittadino molto più consapevole degli spazi che abita, ma anche dei propri diritti e doveri».

«I temi dell'ambiente, dell'agroecologia, delle relazioni sociali e dei beni comuni, di grande attualità per i nostri tempi, sono tutti racchiusi nella dimensione degli orti urbani e dei giardini di comunità – ha evidenziato Massimiliano Burgi, responsabile Dimensione città e cittadini della Fondazione e coordinatore del progetto -. L'esperienza della Fondazione su questi temi, sviluppata in particolare attraverso il progetto “Gardentopia”, è ampia ma ogni volta la realizzazione di un orto giardino è un'avventura avvincente e coinvolgente, in particolare con le comunità delle aree interne. Anche per il giardino di Miglionico abbiamo sperimentato da subito una bella sinergia con l’Amministrazione comunale e l’Istituto comprensivo, coinvolgendo cittadini di ogni età a partire dagli alunni della scuola, invitati a ripensare i propri luoghi e riempirli di bellezza, attraverso la fusione fra creatività e ambiente».

«Siamo davvero lieti – ha spiegato la Dirigente dell’Istituto comprensivo di Miglionico, Alma Tigre - di aver potuto avviare questa collaborazione con la Fondazione Matera Basilicata 2019 e il Comune nell’ambito dei “Patti educativi di comunità”, una preziosa opportunità per creare sinergie e fare aprire le scuole al territorio, consentendo al contempo ai ragazzi di realizzare attività che vanno ad arricchire il loro percorso scolastico tradizionale, come nel caso della costruzione di un orto giardino. La risposta entusiasta dei nostri studenti al progetto ci dice quanto sia importante sensibilizzare le giovani generazioni sui temi della cittadinanza attiva, stimolandoli alla cura del territorio e attivando processi virtuosi, che aprano a progetti di futuro da realizzare qui, dove si è nati e cresciuti. Processi che da loro si estendano anche alle famiglie e all’intera comunità»

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“Con la cultura si viaggia. Creatività e accoglienza a Matera e in Basilicata” è il titolo dell’incontro a cura di Fondazione Matera Basilicata 2019, Regione Basilicata e Comune di Matera per la Bit- Borsa internazionale del turismo di Milano, in programma il 12 febbraio alle 16:00 nello spazio espositivo dell’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata (Pad. 3 - Stand C57 C59 D56 D58).

I temi al centro dell’incontro saranno l’impatto che l'esperienza di Matera, Capitale europea della cultura nel 2019, ha avuto sul turismo e sull'economia in generale, la relazione che lega la cultura al turismo, le prospettive per la città di Matera e la regione Basilicata dopo l'anno di Capitale europea della cultura. Saranno altresì anticipate alcune delle progettualità che vedranno la collaborazione tra Fondazione Matera Basilicata 2019 e Apt Basilicata legate al turismo delle radici e alle celebrazioni in onore di Rocco Scotellaro.

All’incontro prenderanno parte il direttore generale della Fondazione Matera - Basilicata 2019, Giovanni Padula, l’assessore all'Ambiente ed Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, l’assessore alla Cultura del Comune di Matera, Tiziana D’Oppido, Gaetano Lofrano dell’associazione ArtePollino che lavora sulle connessioni fra ambiente e cultura nell’area del Parco del Pollino, Pietro Micucci organizzatore del Festival Internazionale di arte pubblica “AppARTengo” a Stigliano (MT). Le due realtà lucane, attive nelle aree più interne della Basilicata, rappresentano delle best practice sul territorio per la loro capacità di attrarre visitatori da ogni parte del mondo, grazie alla loro proposta creativa e di accoglienza. Un modello su cui la Fondazione Matera Basilicata 2019 intende lavorare nel suo nuovo mandato, attivando delle relazioni sempre più strette fra la città di Matera, porta di accesso per scoprire la Basilicata dopo l’esperienza del 2019, e le aree più periferiche della regione.

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Dopo le attività preparatorie del mese di dicembre, si inaugura venerdì 13 gennaio alle ore 12:00, nello spazio verde del Centro Polivalente “D’Amoroso Foco”, il primo orto giardino di comunità di Miglionico (MT), frutto della collaborazione tra la Fondazione Matera Basilicata 2019, il Comune e l’Istituto Comprensivo di Miglionico.

Questa progettualità nasce dalla sinergia avviata a ottobre 2020 tra la Fondazione Matera Basilicata 2019 e il Comune di Miglionico per la creazione di allestimenti, da parte di Open Design School, per lo spazio dedicato ad attività performative all’interno del centro “D’Amoroso Foco” nell’ambito del bando “Ultimo miglio”. Nel 2022 la collaborazione si è ampliata alla valorizzazione dello spazio verde del centro, in continuità con il progetto “Gardentopia” di Matera 2019 dedicato alla cittadinanza attiva e la cura del verde urbano. Grazie al coinvolgimento dell’Istituto comprensivo di Miglionico, con cui il Comune è in procinto di sottoscrivere i “Patti educativi di comunità”, si è così avviata la creazione di un orto giardino con l’obiettivo di dare nuova vita ad uno spazio verde del comune, rendendolo anche luogo di aggregazione in cui generazioni diverse condividono il tema della sostenibilità ambientale, dell’agricoltura ecologica e del Bene comune.

Protagonisti del progetto sono stati nel mese scorso gli alunni di alcune classi dell’Istituto Comprensivo di Miglionico. Per cominciare, i ragazzi hanno svolto delle attività laboratoriali all’interno della scuola, guidati da Massimiliano Burgi, responsabile Dimensione città e cittadini della Fondazione, per apprendere le prime nozioni di giardinaggio e scelta delle piante, selezionando quelle autoctone e i frutti minori, che risultano compatibili con il paesaggio miglionichese. Durante i laboratori i ragazzi hanno lavorato anche sulle connessioni fra natura e arte grazie al supporto dell’artista Marica Montemurro, dando vita a delle creazioni che saranno esposte in mostra. In una seconda fase i ragazzi, aiutati anche dalle loro famiglie, sono invece passati alle attività di giardinaggio sul campo, con la preparazione del terreno e la messa a dimora di piante e alberi, guidati dall’agronomo Andrea Camassa e dai cittadini-giardinieri dell’Associazione “Giardino Evolutivo” di Matera, costituita nel novembre 2022 per dare continuità all’esperienza informale sviluppata a partire dal 2019 nel giardino di comunità di Casino Padula, dove la Fondazione ha avviato un percorso di cura degli orti urbani, insieme all’artista Luigi Coppola.

All’inaugurazione dell’orto giardino di Miglionico saranno presenti i rappresentanti del Comune, della scuola e della Fondazione, insieme a tutta la comunità che ha collaborato alla realizzazione dello spazio verde. La cittadinanza è invitata a partecipare.

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«A un anno dalla scomparsa di David Sassoli, la Fondazione Matera-Basilicata 2019 intende mettere al centro della propria attività, con convinzione, le tematiche a lui più care, quei valori e quelle urgenze che Sassoli da Presidente del Parlamento Europeo ha più volte scandito durante la sua azione – sottolinea il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Padula -.
David Sassoli ha stabilito un legame particolare e profondo con l’intera Basilicata: è stato lui a chiudere a Matera, il 20 dicembre 2019, l’anno della Capitale Europea della Cultura, con un discorso di grande respiro europeista che in questi giorni ritroviamo pubblicato all’interno del volume “La saggezza e l’audacia. Discorsi per l’Italia e per l’Europa”. Oggi, ancora di più, le sue parole di quella importante giornata risuonano chiare: “Non ci vuole coraggio ad alzare i muri, ci vuole coraggio a scavalcarli”.
La cultura aiuta a superare i muri e le divisioni. Aiuta a modificare i comportamenti, a diffondere i principi e i valori democratici, a portare a galla le urgenze: dal clima, alle disuguaglianze. Sassoli è stato sempre lucido nel trovare i legami tra le sfide che abbiamo davanti: richiamandosi alle idee del professor Giorgio La Pira e dello storico Fernand Braudel ha parlato del nostro continente come di un “pluriverso di popoli”. Ci ha costantemente ricordato che non riusciremo a salvare la Terra se allo stesso tempo non risolviamo i conflitti e le ingiustizie. Nell’anno della Presidenza italiana del G20, Sassoli tenne a Bologna un discorso per il Forum Interfaith che riunisce le organizzazioni interreligiose e interculturali. Vogliamo ritornare su un suo pensiero:
"In un periodo in cui si cerca riparo, consolazione nella riscoperta della piccola dimensione o delle piccole patrie, è importante ribadire che oggi tutto si lega, “tutto è connesso”, che la risposta non è chiudersi in se stessi ma agire insieme, “prendersi cura” l’uno dell’altro, e affrontare con spirito di concordia e fraternità le emergenze del nostro tempo che vanno dal cambiamento climatico alle migrazioni, dalle sfide tecnologiche alle disuguaglianze economiche e finanziarie, al forte “scarto” tra ricchi e privilegiati ed enormi masse di povertà".
Attraverso la programmazione culturale della Fondazione intendiamo rimanere fedeli a questi principi e a questa chiamata all’azione. Nel 2022 lo abbiamo fatto, insieme alla sua famiglia, lanciando da una gremita Cava del Sole a lui da poco intitolata, un bando di residenze di co-creazione per giovani artisti dell’area euromediterranea che abbiamo portato nei comuni delle aree interne della Basilicata per lavorare con le comunità e i creativi locali. Nei prossimi mesi continueremo a farlo mettendo al centro della nostra attività l’accesso universale alla cultura e la sensibilizzazione verso il tema del cambiamento climatico che non può prescindere dal tema delle acute disuguaglianze. Lo faremo partendo dalla nostra regione e dallo spazio privilegiato del Mediterraneo come luogo di incontro di culture che crea dialogo e opportunità. Se l’Europa è assente in questo spazio culturale aumentano i conflitti, ha ammonito Sassoli. Seguendo il suo esempio, in questo grande spazio in cui lui ha vissuto con saggezza e con audacia, noi ci saremo».

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Si è svolta questo pomeriggio in teleconferenza, l’annunciata riunione del Consiglio di amministrazione della Fondazione Matera Basilicata 2019. Il Cda ha ratificato le deliberazioni sulle modifiche statutarie della Fondazione, così come approvate dal Consiglio di indirizzo. In relazione ai nuovi obiettivi da perseguire, sia nel contesto regionale che in quello nazionale e internazionale, il direttore generale, Giovanni Padula, ha illustrato il Piano delle attività che si potranno mettere in campo a partire dal nuovo anno, avendo un orizzonte temporale di azione molto lungo, quale quello del 2035. La Fondazione lavorerà prioritariamente sulla progettazione, valutando anche la possibilità della gestione di contenitori culturali. Insieme al contributo dei soci, si è stabilito che le attività della Fondazione potranno essere sostenute attraverso affidamenti e convenzioni con gli stessi soci, fondi ministeriali o rivenienti da autorità di gestione, bandi nazionali ed europei, a cui la Fondazione potrà candidarsi anche sulla base delle esperienze pregresse e di network già consolidate, oltre ad eventuali partner privati e co-finanziamenti. Il Consiglio ha anche ratificato il bilancio di previsione 2022 e approvato il differimento per quello 2023, in attesa della formalizzazione dei contributi da parte di soci. Infine, in linea con quanto previsto dall’Avviso pubblico per il conferimento dell’incarico di direttore della Fondazione, è stato prorogato di altri 12 mesi il contratto a Padula. All’incontro hanno preso parte il presidente della Fondazione e sindaco di Matera, Domenico Bennardi, il vice presidente e presidente della Camera di commercio della Basilicata, Michele Somma; il capo Gabinetto Michele Busciolano, su delega del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, il professor Ferdinando Mirizzi, su delega del rettore dell’università degli studi della Basilicata, Ignazio Marcello Mancini, il dg Padula, i revisori dei conti Stefano Bitetti, Silvana Mecca e Caterina Garofalo.

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“Nud (Niente) - Dai luoghi comuni ai luoghi di comunità, attraverso un racconto diffuso per il paese”, “The last things. Polifonia per Rionero”, “Basilicata calling. People of Tursi”, “We are Here -Celebrazione delle ricette e della vita della comunità locale attraverso installazioni d'arte pubblica” sono gli esiti finali delle residenze creative nei comuni lucani di Forenza, Rionero in Vulture, Tursi e Stigliano, presentati nel corso del fine settimana a chiusura del programma “Creative Communities” in memoria di David Sassoli, promosso dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e Open Design School insieme a diversi partner nazionali ed europei.

Se il maltempo non ha consentito lo svolgimento delle iniziative programmate all’aperto, non è stato invece fermato il desiderio delle comunità di ritrovarsi tutti insieme a conclusione delle tre settimane di residenza, durante le quali i quattro creativi selezionati, il collettivo Happy Place per Tursi, il duo Anne Fehres e Luke Conroy per Stigliano, gli artisti Marco Piscopo per Forenza e Anna Serlenga per Rionero in Vulture, hanno sviluppato un percorso di co-creazione con i cittadini, supportati rispettivamente da quattro associazione del territorio, Tursi Digital Nomads , festival AppARTEngo, pro loco di Forenza, Vulcanica, e quattro realtà creative lucane, Casa Netural, Artepollino, Gommalacca, Allelammie.

Una grande rete che ha messo in relazione tante persone diverse, ognuna delle quali ha dato il suo speciale contributo per provare ad abilitare attraverso l’arte e la cultura, i comuni delle nostre aree interne. Esito del processo compiuto sono stati una serie di prodotti su cui le comunità e le amministrazioni potranno continuare a lavorare. A Tursi sono state realizzate delle videochiamate fra la comunità e alcuni nomadi digitali di Berlino, per la condivisione del reciproco patrimonio materiale e immateriale. A Stigliano, insieme ai murales ispirati alle ricette locali condivise con gli artisti in residenza, è stata creata una mappa digitale delle opere di arte pubblica realizzate nel comune nel corso degli anni. A Forenza è stata creata una campagna di comunicazione basata su fotografie e ricordi dei cittadini che attraverso l’ironia fa emergere la ricchezza custodita in un piccolo paese, oltre gli stereotipi. A Rionero è stata prodotta una mappa interattiva con una inedita lettura della città, mediante le voci dei cittadini che qui sono nati, fra anziani e bambini, o che qui sono venuti a vivere come i migranti.

“La scelta di far lavorare insieme soggetti differenti è stata a nostro avviso una formula vincente per la buona riuscita del progetto – sottolinea Rita Orlando, responsabile progettazione culturale e networking della Fondazione Matera Basilicata 2019- . Si è voluto infatti non solo portare gli artisti da fuori a lavorare con le comunità, ma dare anche a queste un ruolo centrale, riconoscendo alle associazioni locali una capacità di progettazione e di azione accanto all’artista, che le ha rese parte attiva del processo. I creativi lucani convolti hanno avuto invece la possibilità di trasferire le loro competenze sulla co-creazione, sviluppate nel lungo percorso di Matera 2019, ma anche fare formazione essi stessi attraverso l’affiancamento al progetto che l’artista aveva in mente. Le amministrazioni locali hanno infine riconosciuto e attestato l’importanza di questo tipo di pratiche di creazione artistica per portare nuove prospettive nelle loro comunità. Da un lato infatti la cittadinanza temporanea può diventare un meccanismo virtuoso per accrescere il numero di persone che vive nei luoghi, trasformarli e abilitarli all’esterno. Dall’altro, la creatività e l’arte, al di là della bellezza dell’esperienza di creazione in sé, possono diventare utili strumenti per generare delle economie”.

Sul sito ufficiale www.matera-basilicata2019.it è disponibile una sezione dedicata al programma “Creative Communities” con focus sulle quattro residenze creative, cui seguiranno una serie di pubblicazioni di raccolta e restituzione relative a processi e metodologie del progetto.

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Dopo tre settimane di lavoro dei creativi nelle comunità di Forenza, Rionero in Vulture, Stigliano e Tursi, si avvia a conclusione il programma euro-mediterraneo di residenza di co-creazione in memoria di David Sassoli “Creative Communities” promosso dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e Open Design School in partnership con GO!2025 (Nova Gorica-Gorizia), la Capitale Europea dei Giovani Tirana EYC 2022 e con il patrocinio delle Capitali Europee della cultura 2022 Esch (Lussemburgo), Kaunas (Lituania) e Novi Sad (Serbia). Dal 25 al 27 novembre, si terranno infatti gli esiti finali dei percorsi sviluppati con le comunità dai quattro giovani creativi selezionati, in collaborazione con le associazioni dei quattro comuni e le realtà della scena creativa lucana coinvolte nel progetto.

Si comincia venerdì 25 novembre a Tursi (MT) alle 18:00 nel Palazzo Monumentale fratelli Bruno (ex Municipio) dove ci sarà la mostra finale del progetto “Basilicata Calling - Un legame personale con l’Italia rurale” realizzato dal collettivo italo-tedesco Happy Place in collaborazione con Tursi Digital Nomads e Casa Netural. La mostra prevede il racconto foto-documentario del viaggio degli artisti nella comunità ospitante, una sezione di ritratti e un'installazione digitale chiamata #PeopleOfTursi, un'opera d'arte basata su immagini della comunità di Tursi condivise su Instagram. Saranno inoltre proiettate le registrazioni delle videochiamate attraverso cui la comunità di Tursi è stata messa in contatto con tre nomadi digitali di Berlino.

Sabato 26 novembre alle 10:30 a Stigliano (MT) ci sarà una passeggiata partecipativa e radioguidata per le vie del paese con partenza dall’ Hotel Mariano. Si andrà alla scoperta delle installazioni artistiche del progetto "We Are Here" realizzate nel corso della residenza artistica dal duo olandese Anne Fehres & Luke Conroy utilizzando il cibo come elemento di co-creazione, ma anche delle opere d’arte urbana realizzate da artisti internazionali nell’ambito del festival AppARTengo, tutte mappate grazie alla collaborazione con Artepollino. La passeggiata esplorativa si arricchirà dei racconti soggettivi ed emotivi da parte della comunità locale che ne fruisce quotidianamente o con la quale gli artisti si sono relazionati durante le residenze. In caso di maltempo (pioggia forte) l’evento si terrà presso lo spazio “Residenza d’artista” dove verranno presentati i risultati del progetto di residenza.

Domenica 27 novembre alle 11:00 a Forenza (PZ) l’artista Marco Piscopo, in collaborazione con la pro-loco di Forenza e la compagnia teatrale Gommalacca, invita ad un percorso tra i vicoli del paese, con partenza da Piazza Regina Margherita, per conoscere spazi dimenticati, attraverso la raccolta di fotografie e testimonianze di un paese che ha avuto il coraggio di raccontarsi, ascoltare storie di chi resiste e scoprire come dei luoghi comuni possano trasformarsi in luoghi di comunità. In caso di maltempo l'evento si terrà presso il Circolo ricreativo dove verranno presentati i risultati del progetto di residenza.

Nella stessa giornata, a Rionero in Vulture (PZ), l’artista Anna Serlenga, in collaborazione con le associazioni Vulcanica e Allelammie, organizza una passeggiata performativa in cuffie per le vie del paese, con partenza dal Piazzale della stazione alle 12:00, alle 15:00 e alle 16:00. Obiettivo è quello di restituire in maniera rituale la ricerca compiuta intorno alla Storia e alle trasformazioni del paese, mettendo in relazione un anziano over 80 di Rionero e un giovane del Mali di 20 anni, attraverso la creazione di una rete. Questo lavoro resterà impresso su una mappa della città attraverso disegni dei bambini delle scuole elementare e QRCodes. Il racconto del percorso, che sarà trasmesso in live streaming anche dalla radio locale, Radio Vulture, verrà condiviso anche attraverso una presentazione pubblica alle 17.30 nel Centro Anziani - Centro sociale “P.Sacco”. In caso di maltempo ci sarà solo quest’ultimo appuntamento, anticipato da una diretta su Radio Vulture a partire dalle 15:30.

Nel corso degli appuntamenti delle tre giornate continuerà il progetto artistico di narrazione digitale dei giovani creativi del TAM – Tower Art Museum di Matera che hanno seguito i progetti di residenza nei quattro comuni, raccontandolo in maniera originale sui canali social “Volevo solo aprire un museo”.

Le informazioni dettagliate sui singoli appuntamenti in programma e le modalità di partecipazione sono disponibili sul sito ufficiale https://www.matera-basilicata2019.it/it/news/2898-creative-communities-2022.html 

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Forenza, Rionero in Vulture, Stigliano e Tursi sono i quattro comuni lucani che ospiteranno il programma euro-mediterraneo di residenza di co-creazione “Comunità Creative” in memoria di David Sassoli realizzato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e Open Design School in partnership con GO!2025 (Nova Gorica-Gorizia), la Capitale Europea dei Giovani Tirana EYC 2022 e con il patrocinio delle Capitali Europee della cultura 2022 Esch (Lussemburgo), Kaunas (Lituania) e Novi Sad (Serbia).

Questa mattina, nello spazio Hubout di Matera, si è svolto l’incontro di presentazione fra i giovani creativi selezionati per il programma, i sindaci e le associazioni dei comuni ospitanti, le realtà della scena creativa lucana che favoriranno il processo di co-creazione con le comunità. La scelta dei comuni e dei creativi è stata fatta dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, in accordo con la Commissione di valutazione, sulla base delle connessioni fra queste realtà e i progetti selezionati dal bando.

Forenza (PZ), esempio di piccolo comune interno della Basilicata, ospiterà il progetto “[R]existenzminimum - Resistere allo spopolamento, decolonizzare gli immaginari e reclamare una narrazione” dell’artista italiano Marco Piscopo, che sarà affiancato dalla compagnia teatrale Gommalacca, già molto attiva in questa comunità, e dalla Pro Loco.

A Rionero in Vulture (PZ), protagonista dell’eccidio nazifascista del settembre 1943, è stato abbinato il progetto dell’artista italiana Anna Serlenga “Last Things” sulla memoria storica. Ad accompagnarla nel suo lavoro di documentazione audio/video sarà l’associazione Allelammie, specializzata sulla produzione cinematografica, insieme all’associazione culturale Vulcanica, attiva sul territorio del Vulture.

L’esperienza dell’arte pubblica sviluppata a Stigliano (MT) dall’associazione organizzatrice del Festival appARTEngo si intreccerà infine al progetto che unisce cibo e arte del duo olandese Anne Fehres & Luke Conroy. Sempre a Stigliano, l’associazione Artepollino realizzerà la mappatura e la cartografia narrante delle opere d’arte murali già presenti nel paese, realizzate negli anni da appARTEngo, e delle grandi istallazioni artistiche che prenderanno vita nel corso della residenza.

Tursi (MT) accoglierà il collettivo italo-tedesco Happy Place con il suo progetto “Basilicata Calling – Un legame personale con l'Italia rurale”, con il supporto dell’associazione Tursi Digital Nomads, che qui ha avviato un progetto di accoglienza per nomadi digitali, e dell’associazione Casa Netural, che da anni lavora su progetti di innovazione sociale nelle aree rurali.

Il racconto dei quattro percorsi di residenza, che definiscono una geografia diversa della regione dettata dall’arte e dalla creatività, sarà infine raccontato attraverso i social media dai giovani creativi del “TAM – Tower Art Museum” di Matera, un museo finalmente in via di apertura dopo rocambolesche vicissitudini, narrate in modo originale attraverso la campagna “Volevo solo aprire un museo”.

Dopo questo primo incontro conoscitivo, i creativi selezionati raggiungeranno i luoghi delle residenze dove lavoreranno in co-creazione con le comunità e gli artisti lucani per tre settimane, organizzando periodicamente dei momenti di condivisione pubblica. Gli esiti di questi percorsi saranno presentati al pubblico fra il 25 e il 27 novembre nei quattro comuni.

“La Fondazione Matera Basilicata 2019 - sottolinea il Direttore Giovanni Padula - continua a lavorare su una dimensione territoriale ampia, registrando come nei comuni delle aree interne ci sia sempre più fermento e capacità di innovazione. La creatività al servizio di questa reattività e voglia di fare ha l’obiettivo proprio di generare ricadute positive su questi territori. Con la localizzazione dei quattro comuni scelti per il progetto copriamo un’area vasta della regione, facendo in modo che i creativi locali associati agli artisti in residenza si debbano spostare da un luogo all’altro, a favore di quel nomadismo interno che non può che arricchire reciprocamente. Aree interne e Mediterraneo sono asset su cui si stanno costruendo gli scenari contemporanei, e su questi temi la Basilicata può diventare terreno di sperimentazione”.

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Dal 7 al 27 novembre i quattro creativi lavoreranno in altrettante comunità lucane, insieme ai professionisti locali

La capacità degli artisti di attivare le comunità e lasciare un segno sul territorio sono stati gli elementi che hanno portato alla scelta dei quattro giovani creativi selezionati per il bando “Comunità Creative. Programma di residenza di co-creazione euromediterranea - In memoria di David Sassoli” promosso dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e Open Design School in partnership con GO!2025 (Nova Gorica-Gorizia), la Capitale Europea dei Giovani Tirana EYC 2022 e con il patrocinio delle Capitali Europee della cultura 2022 Esch (Lussemburgo), Kaunas (Lituania) e Novi Sad (Serbia).

I creativi selezionati e i loro progetti sono stati presentati questa mattina al Museo Ridola di Matera in un incontro dal titolo "Creative communities. Pratiche di co-creazione tra Europa e Mediterraneo" organizzato dalla Fondazione in collaborazione con il Museo Nazionale di Matera, cui ha preso parte la Commissione di valutazione, tutta al femminile, che ha selezionato le oltre 70 candidature giunte da ben 20 Paesi dell’area euro-mediterranea.

In apertura, il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Padula, ha sottolineato quanto l’arte a livello europeo sia sempre più uno strumento fondamentale per il cambiamento di percezione delle aree rurali, nonché la centralità che nella progettazione culturale devono assumere i benefici sociali prodotti. Giovanni Oliva, Segretario generale della Fondazione, ha ricordato la genesi del progetto di residenza, lanciato in occasione dell’omaggio al Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, lo scorso 26 giugno, con l’obiettivo di raccogliere l’eredità del messaggio da lui lanciato nel discorso per la cerimonia di chiusura di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, lavorando su una realtà che è stata sempre centrale nel percorso di Matera 2019, ovvero quella delle aree interne.

Un ringraziamento speciale per quella giornata di ricordo e per l’idea del programma di residenza, che rappresenta una eredità del percorso di Matera 2019, è stato portato da Alessandra Vittorini - Sassoli, Direttrice della Fondazione Scuola dei Beni e delle Attività Culturali, supporto fondamentale per la stesura del bando e poi membro della commissione di valutazione. Insieme a lei, Irena Topalli, Manager Relazioni internazionali di Tirana Capitale Europea dei giovani 2022, che ha spiegato come le progettualità proposte dai creativi per il bando residenze mostrano quanto la cultura possa fare per trasformare un territorio, proprio quello che sta succedendo alla capitale albanese, dove sono stati i giovani ad innescare questo processo.

A rappresentare la scena creativa lucana in commissione è stata invece Vania Cauzillo, regista, co-fondatrice della Compagnia Teatrale L'Albero, vicepresidente di RESEO, che si è soffermata sul ruolo centrale che la co-creazione ha avuto nel percorso fatto proprio dai creativi lucani per Matera 2019, tanto da essere ormai diventata una pratica imprescindibile, e sull’opportunità che gli artisti selezionati per le residenze avranno ora di condividere tale pratica, mettendosi in ascolto di ciò che le comunità vorranno dire e dare. Al ruolo dell’artista nella relazione con la comunità è stato dedicato il messaggio inviato da Sendi Mango, co-founder di BridA art collective, partner di Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della cultura 2025 (Go!2025). Francesca Bertoglio, project manager di Bergamo-Brescia 2023 Capitale italiana della cultura, nonché presidente della commissione, ha parlato di Matera 2019 come “laboratorio di avanguardia”, “culla fertile” e “patrimonio da esplodere” rispetto alla capacità di innestare le pratiche nei processi, azione che si vuole portare avanti anche nell’area vasta coinvolta per la candidatura di Bergamo e Brescia, dove si sta lavorando affinchè realtà come le aziende, gli ospedali, le carceri si riscoprano produttori culturali.

Con questi molteplici approcci, ci si è posti di fronte alle candidature arrivate per il bando di residenze che, come spiegato da Rita Orlando, responsabile della progettazione culturale e networking della Fondazione Matera Basilicata 2019, rappresenta un primo esperimento attraverso cui mettere a frutto le pratiche sviluppate nel percorso di Matera 2019. Collegati da remoto, sono intervenuti i quattro giovani creativi selezionati, per illustrare i loro progetti: Anna Serlenga e Marco Piscopo dall’Italia, il duo Anne Fehres & Luke Conroy dall’Olanda ed il collettivo italo-tedesco Happy Place. Dal 7 al 27 novembre, ciascuno di loro lavorerà con una comunità della Basilicata e insieme a una realtà della scena creativa locale, prevedendo dei momenti pubblici di restituzione ma anche delle occasioni di incontro fra i comuni, per attivare connessioni di persone e progetti.

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Continuano e si rafforzano le attività di scambio dell’Associazione Volontari Open Culture 2019, nata dal percorso di Matera Capitale Europea della Cultura, che si afferma sempre più come best practice del volontariato culturale anche a dimensione europea.

Dopo le esperienze fatte a Procida Capitale Italiana della Cultura 2022 e alla Stazione dei Rulli Frulli a Finale Emilia, l’associazione, insieme alla Fondazione Matera Basilicata 2019, ha accolto dal 3 al 6 ottobre a Matera una delegazione del team volontari di Kaunas Capitale Europea della Cultura 2022. Il gemellaggio è parte delle attività del Piano di networking messo in campo dalla Fondazione per accompagnare l’associazione nelle attività di scambio e mobilità in contesti culturali nazionali e internazionali.

“Le associazioni dei volontari si stanno rivelando un tassello sempre più importante nel supporto alla produzione di attività culturali in Europa – sottolinea il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Padula-. A tutti gli effetti queste associazioni fanno parte della filiera creativa, hanno un beneficio sulla comunità locale e sui singoli cittadini coinvolti”.

La visita a Matera è nata in particolare dall’interesse per l’Associazione Volontari Open Culture 2019 come eredità della Capitale Europea della Cultura, un modello che si vorrebbe provare a riproporre nella città lituana alla fine del 2022.

Durante le giornate a Matera, la delegazione, composta da tre membri del team di Kaunas 2022 e tre volontari, ha avuto modo di approfondire il percorso dell’Associazione sin dal progetto volontari di Matera 2019, nonché la sua attività sul territorio. Per fare questo, insieme alla Fondazione è stato costruito un programma di incontri con alcune delle realtà locali che in questi anni si sono avvalse del supporto dell’Associazione o che la hanno sostenuta, come l’associazione Komen Basilicata, l’Onyx Jazz Club, il Matera Film Festival, B-link, il Comune di Matera, il Gruppo Maffei.

“Incontrare ragazzi interessati alla raccolta di informazioni sul volontariato culturale utili da riportare nel proprio gruppo è sempre un piacere – sottolinea il Presidente dell’Associazione Volontari Open Culture 2019, Ferdinando Trotta-. Questo è accaduto anche con la delegazione dei giovani volontari di Kaunas 2022 che ha trascorso con noi delle giornate intense e sperimentato la calda ospitalità dei nostri volontari, scoprendo ciò che maggiormente caratterizza i componenti dell’Associazione VOC 2019, cioè il sorriso, l’accoglienza e lo stare bene insieme. A loro abbiamo trasferito le nostre singolari competenze, illustrando le peculiarità della figura del volontario culturale oltre l’anno da Capitale. Dal nostro incontro i ragazzi hanno appreso come un gruppo eterogeneo per età e professionalità possa essere compatto ed interessato a collaborare, mosso dall’amore per la propria città e per il proprio territorio”.

“La visita di Matera è stata appagante, arricchente e più di quanto ci aspettassimo in tutti i modi – spiega Vitalija Lyska-Accossato, Coordinatrice del programma volontari di Kaunas 2022- . Abbiamo avuto modo di incontrare i volontari, che sono il cuore e il volto della città. Oltre alla magia, abbiamo visto negli occhi e nelle azioni dei volontari la grande cura e il fare bene per la città in cui vivono. È stato un bel momento insieme. I pranzi con le famiglie dei volontari sono stati per noi molto speciali. Il team della Fondazione ha reso la nostra visita assolutamente straordinaria accogliendoci nella loro sede e rendendo proficua questa collaborazione. Matera è una città magnifica con la sua bellezza indimenticabile e le persone cordiali che ci hanno fatto desiderare di tornare. Ringraziamo tutti per ogni pensiero e passo fatto verso di noi”.

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L’8 ottobre l’incontro pubblico per presentare i quattro progetti

La Fondazione Matera Basilicata 2019 ha pubblicato sul sito ufficiale www.matera-basilicata2019.it i nomi dei quattro giovani creativi selezionati, fra le oltre 70 candidature pervenute, per il bando “Comunità Creative. Programma di residenza di co-creazione euromediterranea - In memoria di David Sassoli” che si svolgerà in Basilicata nel mese di novembre.

Due sono i creativi candidati in forma singola, Anna Serlenga e Marco Piscopo, e due i collettivi, Anne Fehres & Luke Conroy ed Happy Place, scelti dalla Commissione di valutazione, composta da Alessandra Vittorini-Sassoli, Direttrice della Fondazione Scuola dei Beni e delle Attività Culturali, Francesca Bertoglio, project manager di Bergamo-Brescia 2023, Capitale italiana della cultura, Irena Topalli, Manager Relazioni internazionali di Tirana 2022, Capitale Europea dei giovani (TEYC 2022), Sendi Mango, co-founder di BridA art collective, partner di Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della cultura 2025 (Go!2025), Vania Cauzillo, regista, co-fondatrice della Compagnia Teatrale L'Albero, vicepresidente di RESEO.

Visto l’alto valore delle progettualità presentate, la Commissione ha deciso di assegnare delle speciali menzioni ad altri quattro candidati che saranno ammessi a partecipare al progetto in caso di rinuncia dei selezionati: Annalisa Zegna, Maria Luisa Miraglia, Hypen Duo, Plam Creative Studio.

I quattro creativi selezionati e i rispettivi progetti saranno presentati in un incontro pubblico organizzato dalla Fondazione, in collaborazione con il Museo Nazionale di Matera, dal titolo “Creative communities. Pratiche di co-creazione tra Europa e Mediterraneo” in programma sabato 8 ottobre, alle 10:30 nella sala conferenze del Museo Ridola di Matera, cui prenderanno parte anche i membri della Commissione.

Il bando “Comunità Creative. Programma di residenza di co-creazione euromediterranea” è realizzato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e Open Design School in partnership con GO!2025 (Nova Gorica-Gorizia), la Capitale Europea dei Giovani Tirana EYC 2022 e con il patrocinio delle Capitali Europee della cultura 2022 Esch (Lussemburgo), Kaunas (Lituania) e Novi Sad (Serbia). Nell’Anno Europeo dei Giovani, punta a raccogliere l’eredità del messaggio pronunciato dal Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli durante la cerimonia di chiusura di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.

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“Creative communities. Pratiche di co-creazione tra Europa e Mediterraneo” è il titolo dell’incontro che la Fondazione Matera- Basilicata 2019, in collaborazione con il Museo Nazionale di Matera, organizza sabato 8 ottobre, a partire dalle 10:30 nella Sala conferenze del Museo Ridola di Matera, per presentare i quattro progetti selezionati nell’ambito del bando “Programma euro-mediterraneo di residenza di co-creazione (in memoria di David Sassoli)” in Basilicata.

Il bando, che nell’Anno Europeo dei Giovani punta a raccogliere l’eredità del messaggio pronunciato dal Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli durante la cerimonia di chiusura di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, è realizzato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e Open Design School in partnership con GO!2025 (Nova Gorica-Gorizia), la Capitale Europea dei Giovani Tirana EYC 2022 e con il patrocinio delle Capitali Europee della cultura 2022 Esch (Lussemburgo), Kaunas (Lituania) e Novi Sad (Serbia).

All’incontro saranno presenti le componenti della Commissione, professioniste del settore culturale e creativo italiano ed europeo, che sta valutando le oltre 70 candidature arrivate da 20 Paesi dell’area euro-mediterranea: Alessandra Vittorini-Sassoli, Direttrice della Fondazione Scuola dei Beni e delle Attività Culturali; Francesca Bertoglio, project manager di Bergamo-Brescia 2023, Capitale italiana della cultura; Irena Topalli, Manager Relazioni internazionali di Tirana 2022, Capitale Europea dei giovani (TEYC 2022); Sendi Mango, co-founder di BridA art collective, partner di Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della cultura 2025 (Go!2025); Vania Cauzillo, regista, co-fondatrice della Compagnia Teatrale L'Albero, vicepresidente di RESEO.

Come previsto dal bando, i nomi dei creativi selezionati saranno annunciati il prossimo 3 ottobre.

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Sono più di 70 le candidature presentate per il bando “Comunità Creative. Programma di residenza di co-creazione euromediterranea” che la Fondazione Matera Basilicata 2019 e Open Design School hanno lanciato lo scorso 26 giugno, in occasione dell’iniziativa di omaggio a David Sassoli. Il bando, che nell’Anno Europeo dei Giovani punta a raccogliere l’eredità del messaggio pronunciato dal Presidente del Parlamento Europeo durante la cerimonia di chiusura di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, è realizzato in partnership con Gorizia Nova Gorica Capitale Europea della Cultura 2025, Tirana Capitale Europea della Gioventù 2022 e con il patrocinio delle Capitali Europee della Cultura 2022 Esch (Lussemburgo), Kaunas (Lituania) e Novi Sad (Serbia).

Le proposte arrivano da Italia, Giordania, Marocco, Algeria, Tunisia, Ucraina, Polonia, Olanda, Repubblica Ceca, Irlanda, Croazia, Grecia, Albania, Germania, Serbia, Spagna, Slovenia, Francia, Ungheria, Cipro. L’età dei creativi va dai 20 ai 40 anni (limite massimo previsto dal bando) e, fra questi, 15 sono i collettivi artistici.

A valutare la candidature sarà una Commissione composta da professioniste del settore culturale e creativo italiano ed europeo e da rappresentanti del partenariato: Alessandra Vittorini-Sassoli, Direttrice della Fondazione Scuola dei Beni e delle Attività Culturali; Francesca Bertoglio, project manager di Bergamo-Brescia 2023, Capitale italiana della cultura; Irena Topalli, Manager Relazioni internazionali di Tirana 2022, Capitale Europea dei giovani (TEYC 2022); Sendi Mango, co-founder di BridA art collective, partner di Nova Gorica -Gorizia Capitale europea della cultura 2025 (Go!2025); Vania Cauzillo, regista, co-founder Compagnia Teatrale L'Albero, vicepresidente di RESEO, in rappresentanza della scena creativa lucana che sarà chiamata a collaborare sui territori con i creativi selezionati.

Come previsto dal bando, i risultati della selezione saranno resi noti il 3 ottobre prossimo.

Le quattro proposte selezionate saranno realizzate nel corso di una residenza artistica di tre settimane, dal 6 al 27 novembre 2022, in Basilicata, attraverso un processo di co-creazione con la comunità e le imprese creative e culturali locali.

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La Fondazione Matera Basilicata 2019 esprime profondo cordoglio per la scomparsa del divulgatore scientifico nonché grande uomo di cultura, Piero Angela. Nel 2019 fu tra i principali ospiti di Matera Capitale Europea della Cultura in occasione dell’inaugurazione della grande mostra “La poetica dei numeri primi. Da Pitagora agli algoritmi” coprodotta da Fondazione Matera Basilicata 2019 e Polo Museale della Basilicata, con la direzione scientifica di Piergiorgio Odifreddi, allestita nel Museo Archeologico di Metaponto per riflettere sul rapporto fra arte e matematica. La sera del 22 giugno, un nutrito pubblico affollò il Parco Archeologico per ascoltarlo durante la conferenza “Scienza e tecnologia nella società moderna" con la conduzione dello stesso Odifreddi. In quella occasione, Piero Angela mise in rilievo come Matera, con la storia dei suoi Sassi e il lavoro di ricerca del Centro di Geodesia Spaziale, rappresentasse la giusta unione di passato e futuro, un binomio che è stato anche la cifra distintiva della sua lunga carriera al servizio della divulgazione della conoscenza. Per questo impegno, portato avanti con una attenzione speciale alle questioni etiche che la scienza è chiamata a porsi, intere generazioni gli saranno sempre grate e debitrici.

La videointervista di Piero Angela per Matera 2019

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C’è tempo fino al 2 settembre per candidarsi al bando “Comunità Creative. Programma di residenza di co-creazione euro-mediterranea” che la Fondazione Matera Basilicata 2019 ha lanciato lo scorso 26 giugno, durante la serata di omaggio a David Sassoli.

Il 20 dicembre 2019 in occasione della cerimonia di chiusura di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, il Presidente del Parlamento Europeo invitò l'Europa a diventare un presidio di pace, libertà e democrazia facendo leva sulla partecipazione culturale. Raccogliendo il suo messaggio, la Fondazione Matera-Basilicata 2019 e Open Design School, in partnership con Gorizia Nova Gorica Capitale Europea della Cultura 2025, Tirana Capitale Europea della Gioventù 2022 e con il patrocinio delle Capitali Europee della Cultura 2022 Esch (Lussemburgo), Kaunas (Lituania) e Novi Sad (Serbia), invita i giovani creativi europei e mediterranei a produrre quattro residenze artistiche in Basilicata, incentrate sui suddetti principi, attraverso la co-creazione con le comunità locali.

Nell’Anno Europeo dei Giovani, la chiamata di Matera 2019 si rivolge proprio ai giovani creativi per indagare una nuova idea di Europa che abbraccia l'area mediterranea come un luogo chiave per plasmare il suo futuro, continuando a inviare messaggi di uguaglianza, coesione sociale e benessere dalle aree remote del Sud. I quattro giovani creativi europei e mediterranei, individui e collettivi di età inferiore ai 40 anni che saranno selezionati, realizzeranno una residenza artistica di tre settimane in un piccolo paese della Basilicata da svolgersi nel mese di novembre 2022, sviluppando la loro proposta attraverso un processo di co-creazione con la comunità locale e le imprese creative e culturali locale. Nel 2019 Matera ha rappresentato non solo la ricchezza e la diversità culturale dell'intera regione Basilicata, ma ha anche attivato un movimento inverso, che ha portato il flusso culturale da Matera 2019 nelle aree remote, innescando processi virtuosi. Nonostante la loro fragilità geografica e socio-economica, le aree rurali della Basilicata rappresentano un ricco patrimonio immateriale in cui il passato incontra il futuro, l'arcaico si sovrappone al contemporaneo, una terra di frontiera per gli artisti che possono stabilire un contatto più vero con il territorio, la comunità e il paesaggio.

Il bando e tutte le informazioni sulla documentazione richiesta per la candidatura sono disponibili esclusivamente in inglese al seguente link

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La Murgia materana punteggiata da oltre cinquecento lumi a led e la voce raffinata di Malika Ayane diffusa in tutto il Sasso Caveoso nella notte di San Lorenzo sono state l’emozionante cornice di “Matera cielo stellato. A riveder le stelle”. Un evento diffuso organizzato per il secondo anno dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 con il patrocinio del Comune di Matera per sensibilizzare sui temi dell’inquinamento luminoso, della valorizzazione del cielo notturno e del risparmio energetico.

La cantautrice milanese si è esibita sul palco naturale della rupe dell’Idris, da dove ha regalato una selezione dei suoi brani più celebri come “Controvento”, “E se poi”, “Sogni tra i capelli”, “Senza fare sul serio”, “Feeling better”, “Come foglie”, accompagnata da Stefano Brandoni alla chitarra e Raffaele Trapasso al contrabbasso.

A fare da sfondo alla sua performance, il Parco della Murgia trasformato in un cielo stellato grazie all’abilità e al lavoro di ricerca di Francesco Foschino, Saverio Tarasco e Vito Cappuccio, ideatori del progetto “Matera cielo stellato”, sperimentato già nel 2013, nel 2019 e nel 2021, attraverso la riscoperta di un’antica tradizione di cui si trova traccia negli scritti del Cinquecento. A loro il compito di posizionare i lumi a led, scelti per il loro basso impatto ambientale, in un’area di 500 metri di larghezza e 100 di profondità, collegati da fili per un totale di oltre 3 chilometri.

Calorosi e forti gli applausi del pubblico, che ha potuto godere dello spettacolo di luci e musica dalla platea a cielo aperto del Sasso Caveoso, dove è stata parzialmente spenta la pubblica illuminazione. L’iniziativa è stata seguita non solo dai cittadini permanenti e temporanei che hanno scelto Matera in questa notte di agosto, ma anche dal pubblico in rete grazie alla diretta streaming e ai racconti per immagini e video realizzati dalla community IgersItalia e da quelle regionali di Puglia, Campania, Calabria e Basilicata.

«La Fondazione Matera Basilicata 2019 – sottolinea il sindaco di Matera e Presidente della Fondazione, Domenico Bennardi - conferma con l'evento “Matera cielo stellato” la capacità di mantenere alta la percezione della Capitale europea della cultura, con il coinvolgimento di un'artista di altissimo livello. Sublime l'accostamento della dolce musicalità di Malika Ayane con un palcoscenico diffuso e millenario, illuminato solo dai lumini di un progetto che ha molteplici obiettivi, tra i quali quello di farci riflettere sui problemi dell'inquinamento luminoso. La sfida è ora far diventare “Matera cielo stelato” un appuntamento annuale sempre più importante, in grado di crescere e attirare artisti e musicisti di livello internazionale. Mi pare ci siano tutte le condizioni».

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Sarà la voce inconfondibile di Malika Ayane a risuonare nei Sassi di Matera il 10 agosto per “Matera Cielo Stellato. A riveder le stelle”, evento diffuso organizzato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 con il patrocinio del Comune di Matera nella notte di San Lorenzo per sensibilizzare ai temi dell’inquinamento luminoso, del risparmio energetico, della protezione e valorizzazione del cielo notturno.

Accompagnata da chitarra e violoncello, Malika Ayane omaggerà la città con una performance inedita, che farà da sottofondo allo spettacolo della Murgia illuminata da centinaia di lumi a led. Dalla rupe della Chiesa di Santa Maria de Idris, la sua voce dal timbro caratteristico e raffinato si diffonderà in tutto il Sasso Caveoso fra le 21:30 e le 22:15, dove all’imbrunire verrà spenta parzialmente la pubblica illuminazione.

Trattandosi di un evento diffuso, “Matera Cielo Stellato. A riveder le stelle” sarà fruibile dai diversi affacci del Sasso Caveoso. In concomitanza con l’evento, il Museo nazionale di Matera ha programmato l’apertura serale di valorizzazione di Palazzo Lanfranchi, con ingresso gratuito dalle ore 20:00 alle ore 23:00, per consentire la visita del Museo e mettere a disposizione la terrazza fra i luoghi da cui poter ammirare la magia del cielo stellato. Il Museo, nel caso di raggiungimento massimo della capienza della terrazza, provvederà a formare dei gruppi e a contingentare l’accesso.

Per l’occasione, saranno inoltre in visita a Matera due delegazioni europee: quella lussemburghese, costituita dal Presidente del Parco naturale Our nonché Membro del Parlamento e Sindaco di Clervaux, Emile Eicher, e dal Direttore del Parco naturale Our, Christian Kayser, ente che è stato partner del progetto Interreg Europe “Night Light” insieme alla Fondazione Matera Basilicata 2019 e la Regione Basilicata; quella francese costituita dal sindaco di Bourges, Yann Galut, città candidata al titolo di Capitale Europea della Cultura per il 2028.

“Matera Cielo Stellato” ® è un marchio registrato di F. Foschino, S. Tarasco e V. Cappuccio.

Informazioni di servizio

Per questioni logistiche, dalle 20:00 alle 23:00 resterà chiuso al traffico il tratto compreso fra l’inizio di Via Buozzi e Porta Pistola, inclusa l’area di pertinenza di Piazza San Pietro Caveoso, mentre dalle ore 17:00 sarà interdetto l’accesso all’area circostante la Chiesa di Santa Maria de Idris, che resterà chiusa al pubblico.

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Dopo l’edizione molto partecipata dello scorso anno, torna a Matera il 10 agosto, nella notte di San Lorenzo dedicata all’osservazione degli astri, “Matera Cielo Stellato. A riveder le stelle”, evento diffuso organizzato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, con il patrocinio del Comune di Matera. Con questa iniziativa, che nasce dalla riattualizzazione di un’antica tradizione ad opera di Francesco Foschino, Saverio Tarasco e Vito Cappuccio, la Fondazione mira a sensibilizzare sui temi dell’inquinamento luminoso, del risparmio energetico, della protezione e valorizzazione del cielo notturno anche con proposte di ecoturismo, come l’astroturismo.

A trasformarsi in un cielo capovolto, grazie a centinaia di lumi a led a basso impatto ambientale, sarà ancora una volta l’area della Murgia materana visibile dai diversi affacci del Sasso Caveoso. All’imbrunire verrà spenta la pubblica illuminazione in una parte di questa area, per poter godere al meglio lo spettacolo della Murgia e della volta celeste punteggiate di tanti piccoli bagliori.

Anche quest’anno la Chiesa di Santa Maria de Idris sarà il palcoscenico dell’evento dalle ore 21:30 alle ore 22:15. Special guest a sorpresa della serata una cantautrice dalla grande classe ed eleganza che, con la sua voce dal timbro caratteristico e raffinato, si esibirà nel cuore di Matera omaggiando la città con una performance inedita in una location del tutto suggestiva, rendendo l'atmosfera della notte di San Lorenzo ancora più magica. Tutto il resto è un'esperienza da vivere.

L'evento vedrà la collaborazione con la community IgersItalia e la presenza delle community regionali del Sud Italia (Igers Puglia, Igers Campania, Igers Calabria, oltre che Igers Basilicata) che ne promuoveranno e valorizzeranno il fascino su Instagram. All’Associazione Volontari Open Culture 2019 è affidata invece l’azione di sensibilizzazione degli abitanti e dei commercianti del Sasso Caveoso sullo spegnimento delle luci di abitazioni ed esercizi commerciali.

L’invito a cittadini permanenti e temporanei è dunque ad alzare lo sguardo, oggi sempre troppo distratto, e riappropriarsi del contatto con la magia del cielo notturno, sullo sfondo di una città capace di trasformarsi, oggi come un tempo, in un vero e proprio cielo stellato.

Informazioni di servizio

L'evento è diffuso e sarà fruibile dai diversi affacci del Sasso Caveoso. Per questioni logistiche, dalle 20:00 alle 23:00 resterà chiuso al traffico il tratto compreso fra l’inizio di Via Buozzi e Porta Pistola, inclusa l’area di pertinenza di Piazza San Pietro Caveoso, mentre dalle ore 17:00 sarà interdetto l’accesso all’area circostante la Chiesa di Santa Maria de Idris, che resterà chiusa al pubblico.

Accrediti foto/video

Gli operatori foto/video potranno fare richiesta di accredito per l’accesso all’area dell’Idris inviando una mail all’ufficio stampa della Fondazione This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. entro le ore 12:00 del 9 agosto 2022.

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La Fondazione Matera Basilicata 2019 esprime il proprio cordoglio per la scomparsa del designer, ingegnere robotico, artista e hacker Salvatore Iaconesi, avvenuta a causa di una malattia contro cui combatteva da oltre dieci anni e che da lui era stata trasformata in un progetto artistico aperto dal nome emblematico “La Cura”. Iaconesi è stato protagonista in diverse occasioni del percorso di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 insieme alla sua compagna di vita e di lavoro, la scrittrice Oriana Persico. Nel 2016 idearono, tra le attività collaterali del programma di Materadio, il progetto -U-Topia, un laboratorio pubblico per reinventare le utopie contemporanee, e furono tra gli ospiti dei talk organizzati per il primo workshop dell’Open Design School, parlando di didattica e comunicazione Open Source, mentre nel 2017, sono stati tra gli esperti che hanno guidato i workshop di co-creazione con i project leader della scena creativa lucana. Nel 2020, Iaconesi ha firmato uno dei contributi del manuale “So Far So Close. Pratiche di vicinanza infra-pandemiche” sviluppato dall’Open Design School come esito della ricerca per il Festival di arti performative “So Far So close. Esercizi di vicinanza”. In questo contributo, dal titolo “Un Nuovo Abitare, dopo il COVID” dedicato all’esperimento dalla “Data Meditation” che durante il lockdown ha usato i dati per entrare in contatto empatico con i fenomeni complessi del nostro mondo, è sintetizzata la sua abilità nel mettere costantemente in dialogo tecnica e creatività e di lavorare per una cultura aperta e partecipata. Ed è proprio in questo modo che vogliamo ricordarlo, certi che i semi piantati nei suoi innumerevoli progetti continueranno a generare occasioni di ricerca e riflessione condivisa.

Link al contributo integrale disponibile sul sito di Open Design School: https://ods.matera-basilicata2019.it/esercizi-di-vicinanza/6048-un-nuovo-abitare-dopo-il-covid-salvatore-iaconesi

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Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Matera Basilicata 2019, riunito nella seduta di ieri, martedì 5 luglio, ha proceduto alla nomina del direttore generale della Fondazione in ottemperanza all’Avviso pubblico per l’acquisizione di manifestazioni di interesse per il conferimento di tale incarico. Sulla base della valutazione dei curricula pervenuti e a seguito dell’interlocuzione fra il sindaco di Matera e il presidente della Regione Basilicata, si è proceduto ad assegnare l’incarico al dott. Giovanni Padula, riconosciuto come profilo più idoneo per il rilancio della Fondazione, in virtù della importante esperienza da lui maturata. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre eletto come presidente della Fondazione il sindaco di Matera, Domenico Bennardi.

«Ricoprire il ruolo di presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019 è per me prima di tutto un grande onore – sottolinea il sindaco Bennardi -. Una Fondazione che ha contribuito in modo fondamentale a far comprendere al mondo come l’essere diventati città Capitale Europea della Cultura non sia stato solo un semplice riconoscimento ma il frutto di un grande lavoro di partecipazione e coinvolgimento, anche dei comuni interni alla regione con il progetto Capitale per un giorno, con quel laboratorio partecipato di progettazione e sperimentazione, pilastro del dossier di candidatura che è l’Open Design School, diventato una best practice a livello internazionale, l’ostinata volontà di portare eventi e musica tra le comunità colpite dalla pandemia, come fossero una cura. Per tutto questo ringrazio i presidenti che si sono avvicendati, i direttori e tutto il personale che ha lavorato e che tutt’oggi lavora in Fondazione. Non tutto è andato sempre per il meglio, ma dagli errori si è creata esperienza, diventata oggi un ulteriore valore che, unito alle importanti relazioni e ad una obiettiva reputazione a livello internazionale, insieme alle importanti professionalità che ancora vi operano, fanno della Fondazione un ente con ancora molte potenzialità per un rilancio culturale di Matera e dell’intero territorio regionale, ma direi di un intero Sud che attende ancora un completo riscatto, come è stato possibile per Matera. Ho accettato questo incarico, che ricordo è privo di retribuzione, perché credo in un rilancio culturale di Matera e attraverso la città di tutta la regione, attraverso l’esperienza del 2019. L’unica condizione posta è che in prima battuta sia condivisa l’idea di una cultura come principale industria capace di generare crescita sociale e sviluppo per l’intero territorio regionale e, in secondo luogo, che tutti i soci della Fondazione ci credano davvero, oltre al Comune che oggi non si sottrae di assumerne la presidenza e responsabilità, anche la Regione, la Provincia, l’Università, la Camera di Commercio. Con convinzione, offrendo spazi, risorse, persone e tempo, per ricostruire insieme un ruolo e una mission, attualizzandole rispetto al periodo di candidatura».

«E’ un bel momento per me – evidenzia il direttore Giovanni Padula - perchè posso fondere diverse esperienze della mia vita professionale in un progetto che ha la cultura e i suoi benefici per la società come cuore pulsante. E perchè posso farlo nella regione dove sono nato e a cui devo tanto».

Nota biografica

Giovanni Padula è un economista urbano, direttore e fondatore di CityO. È docente a contratto presso l'Università Carlo Cattaneo di Castellanza (LIUC) con un corso sull'economia delle città e sull'analisi economico finanziaria dei progetti di investimento. Ha sviluppato numerosi progetti nel campo dell’analisi territoriale e degli studi di fattibilità economico finanziaria. Conduce regolarmente studi di impatto economico, analisi delle industrie creative e culturali, piani strategici di città; applica gli strumenti di valutazione e controllo finanziario alle organizzazioni del settore culturale e creativo e ai progetti di sviluppo economico locale.

Ha seguito come consulente della Fondazione Matera-Basilicata 2019 l’intero percorso di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 - con analisi sul turismo, le infrastrutture, il sistema creativo e culturale, gli impatti economici. Tra gli studi di fattibilità economico finanziaria più recenti figura quello sul nuovo teatro di Rho e il Programma di valorizzazione del teatro Politeama di Viareggio e della rete di teatri e infrastrutture culturali della città.

In passato è stato direttore e socio fondatore di Creativity Group Europe Srl insieme a Richard Florida e Irene Tinagli. Creativity Group Europe ha operato come laboratorio di ricerca sull’economia creativa e ha prodotto, tra gli altri, i rapporti “L’Italia nell’era creativa” e “Sweden in the Creative Age”. Tra il 2000 e il 2001 è stato dirigente di Seat Pagine Gialle Spa e socio e amministratore delegato della internet start-up Polix Spa (controllata da Seat PG), una delle prime società europee a sviluppare tecnologie per i sondaggi online. Dal 1991 e il 2000 ha lavorato a New York, prima come corrispondente economico nella redazione del Sole 24 Ore, quindi come corrispondente USA del settimanale Il Mondo.

È laureato in Discipline Economiche e Sociali (DES) presso l’Università Luigi Bocconi di Milano.

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La centrale Piazza Vittorio Veneto di Matera, ancora tutta illuminata per i festeggiamenti della Madonna della Bruna del 2 luglio, ha risuonato ieri sera dei ritmi della tradizione lucana, araba e del sound della musica elettronica, intrecciati nella performance “Open Sound Matera Session”, frutto della collaborazione tra l’Associazione Maria SS della Bruna e la Fondazione Matera Basilicata 2019.

Un progetto sperimentale, prodotto dall’associazione culturale Multietnica, che ha messo insieme gli strumenti della tradizione lucana come la zampogna, la lira, il cucù, la cupa cupa, suonati dai musicisti Alberico Larato e Rino Locantore, la voce della cantante di origini algerine Badrya Razem, e i campionamenti del producer della scena musicale elettronica italiana go-Dratta (Gaetano Dragotta). Un’occasione per rileggere la tradizione in chiave contemporanea, anche nella scelta del palco su cui gli artisti si sono esibiti, la cassa armonica delle bande, elemento simbolo delle feste patronali. Accanto all’architettura in legno, un maxi schermo proiettava le immagini di alcuni dei riti più suggestivi della Basilicata, fra cui proprio la Festa della Bruna, riuscendo ad attirare un pubblico di ogni età, grazie alla contaminazione fra linguaggi differenti.

Ad aprire la performance è stato lo spoken dj set "Road to OSA" di Alioscia Bisceglia, nella doppia veste di dj selecter e Ambassador del progetto, nato per Matera Capitale Europea della Cultura 2019 grazie all’associazione Multietnica con l’obiettivo di creare un ponte tra la produzione musicale elettronica contemporanea e le pratiche sonore legate ai rituali più rappresentativi della tradizione lucana, raccolte e campionate in un repertorio open source, la Open Sound Library. Un viaggio sonoro che è proseguito fra il 2020 e il 2021 e che è arrivato anche all’Expo 2020 Dubai dove, in occasione della Giornata delle Capitali Europee della Cultura, ha incontrato i suoni della tradizione araba, grazie alla collaborazione con il musicista Imad Kawala.

Questo incontro fra culture è stato nuovamente al centro della performance ideata per la Festa della Bruna, dedicata nell’edizione numero 633 proprio al tema dell’accoglienza. Un tema che ha sempre accompagnato il percorso di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, e che quest’anno ha avuto una declinazione ancora più speciale nella sera del 2 luglio, quando un gruppo di anziani della residenza “Brancaccio” di Matera ha potuto seguire i momenti principali della festa, dal passaggio del carro al suo strazzo, affacciati dalle finestre della sede della Fondazione Matera Basilicata 2019, in Piazza Vittorio Veneto. Un momento di grande emozione per chi non partecipava da tempo ai festeggiamenti, ma anche una occasione per riannodare i fili della memoria, visto che alcuni di loro avevano ricoperto ruoli di primo piano nelle celebrazioni del passato.

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I suoni della tradizione lucana, araba e nordafricana si incontrano e si fondono con la musica elettronica contemporanea

L’accoglienza e il dialogo fra popoli è il tema al centro della collaborazione per la Festa della Bruna 2022 tra l’Associazione Maria SS della Bruna, la Diocesi di Matera-Irsina e la Fondazione Matera Basilicata 2019, che nel loro lungo percorso insieme hanno sempre voluto dare una lettura contemporanea e sperimentale di questo evento, affidando alle Arti la valorizzazione di elementi religiosi e antropologici.

Il 3 luglio alle 22:00 in Piazza Vittorio Veneto, la cassa armonica che tradizionalmente ospita i concerti delle bande e che rappresenta un elemento simbolico per la Festa, si trasforma in una architettura generativa per accogliere la performance “Open Sound Matera Session”, frutto dell’originale incontro fra stili musicali e artisti diversi. Ideato nel 2019 dall’impresa culturale lucana Multietnica per il programma di Matera Capitale Europea della Cultura e riproposto in una nuova forma durante la Giornata delle Capitali Europee della Cultura ad Expo 2020 Dubai a ottobre 2021, il progetto pensato per la Festa della Bruna si arricchisce di nuove contaminazioni, configurandosi come un dialogo sonoro a più voci.

Da un lato andrà a creare un ponte tra la produzione musicale elettronica contemporanea e le pratiche sonore legate ai rituali più rappresentativi della tradizione lucana; dall’altro farà esibire insieme, come esito di un lavoro di co-creazione artistica e ibridazione culturale, un producer della scena musicale elettronica italiana, Gaetano Dragotta, in arte go-Dratta, i suonatori tradizionali della Basilicata Alberico Larato (zampogna, cucù e lira) e Rino Locantore (percussioni e cupa cupa), il musicista arabo Imad Kawala (caval), la cantante di origini algerine Badrya Razem (voce). In apertura, lo spoken dj set "Road to OSA" di Alioscia aka BBDai che racconta tra musica e parole della genesi di "OSA" -progetto del format Open Sound- di cui Alioscia Bisceglia cura la supervisione artistica. Il viaggio parte dall'Open Sound Library, repertorio open source in cui sono stati raccolti e catalogati campionamenti di suoni della tradizione lucana, per prosegue attraverso ricerca, scoperta e costruzione, fra sperimentazione, elettronica, strumenti tradizionali e interazione con i musicisti del territorio. Così, nella doppia veste di dj selecter e Ambassador del progetto, Alioscia racconta la strada che ha portato alle composizioni e performance inedite nate da questo percorso tra il 2019 e il 2021.

“Lo slancio con cui Matera è stata proiettata verso il futuro è stato il frutto, in gran parte, del meraviglioso lavoro svolto dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 che, ancora oggi, promuove questo splendido territorio – sottolinea il Presidente dell’Associazione Maria SS. della Bruna, Bruno Caiella. La Festa della Bruna, da sempre, rappresenta per Matera il momento più solenne: attraverso i suoi riti, tra sacro e profano, rinnova tra la gente quel senso di comunità, di devozione e di appartenenza alla nostra Città. La collaborazione e l'amicizia che unisce la Fondazione e l'Associazione è dunque naturale, sincera e proficua. Sono felice, dopo la positiva esperienza dell'anno passato, in cui si è realizzato l'evento della Poster Art, di aver stretto, anche quest'anno, questa meravigliosa partnership! La Città tornerà, infatti, a rivivere la splendida performance di Open Sound Matera Session con l'augurio che il linguaggio universale della musica ci continui a riunire, sempre, anche oltre la Festa”.

“In questo anno speciale che segna la ripartenza della Festa più importante per Matera, torniamo a collaborare con l’Associazione della Bruna attraverso un progetto musicale che rielabora artisticamente diversi elementi della festa stessa – spiega il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Oliva -. La musica, elemento imprescindibile della Festa della Bruna, diventa in tal modo occasione di incontro fra tradizione e innovazione ma anche abbraccio fra culture, continuando a diffondere il messaggio dell’Open Future lanciato da Matera Capitale Europea della Cultura 2019”.

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Solidarietà, libertà, diritti, democrazia, cultura, Europa, sono le parole che hanno risuonato domenica sera, insieme alla musica, nella Cava del Sole di Matera, tornata a riempirsi per rendere omaggio a colui che dal palco di quella stesso luogo, il 20 dicembre 2019, salutò la chiusura dell’anno di Matera Capitale Europea della Cultura: il compianto Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli.

La serata, organizzata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo e moderata dalla giornalista Beatrice Volpe, ha preso il via proprio dal video del discorso pronunciato in quella occasione da Sassoli, ripetutamente applaudito dal numeroso pubblico in platea, proprio come avvenne allora. A illustrare la genesi dell’iniziativa è stato il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Oliva, accompagnato dalla responsabile Relazioni istituzionali Claudia Di Perna, che ha portato il suo saluto e ringraziamento alle autorità locali presenti, fra cui oltre settanta sindaci arrivati da tutta la Basilicata, nonché alla moglie di Sassoli, Alessandra Vittorini, e i loro figli, Giulio e Livia, seduti fra il pubblico.

Il ricordo di Sassoli è stato affidato ad alcune personalità che lo hanno conosciuto direttamente come uomo delle istituzioni europee e giornalista. Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo, ha sottolineato l’azione rifondativa che la presidenza Sassoli ha avuto quando sul futuro dell’Europa soffiava il vento del nazionalismo. Giampaolo D’Andrea, consigliere del ministro della Cultura, ha evidenziato quanto Sassoli avrebbe oggi apprezzato l’istituzione della Capitale della cultura del Mediterraneo, iniziativa che il ministro Franceschini ha proposto anche sull’onda del grande successo di Matera Capitale Europea della Cultura. Gianni Pittella, senatore e consigliere del ministro della Difesa per le Politiche europee, già vicepresidente del Parlamento europeo, ha rilanciato alcuni dei temi al centro dell’impegno di Sassoli in Europa come l’azzeramento del debito da Covid, il tetto allo spread, il ruolo negoziale dell’Europa nei conflitti, la risposta da dare alle disuguaglianze del mondo globalizzato. Marco Tarquinio, direttore del quotidiano Avvenire, ha ricordato il rigore e lo spirito di servizio con sui Sassoli svolgeva il suo lavoro di giornalista e che gli ha dato credibilità nel momento in cui ha deciso di impegnarsi in politica, senza uscire mai dalla strada intrapresa. Nel suo video messaggio, Monica Maggioni, direttrice del Tg1, ha riflettuto su quanto le parole dei Sassoli siano una guida oggi che la guerra ha messo in crisi una certa idea di Europa ma anche il lavoro di chi cerca ogni giorno di spiegare il pericolo che corrono i valori su cui si fondano le nostre società democratiche. Intenso il contributo video arrivato dalla Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, che ha parlato di Sassoli come paladino della democrazia, invitando, sul suo esempio, a continuare a difendere quelle libertà democratiche di cui l’Europa è baluardo.

Proprio per raccogliere questa grande eredità lasciata dal Presidente Sassoli, la Fondazione Matera Basilicata 2019 ha lanciato un bando, illustrato da Rita Orlando, responsabile dei progetti internazionali e Open Design School, aperto ai giovani creativi dell’Europa e dell’area mediterranea proprio in occasione dell’Anno Europeo dei Giovani. Realizzato in partnership con Gorizia Nova Gorica Capitale Europea della Cultura 2025, Tirana Capitale Europea della Gioventù 2022 e con il patrocinio delle Capitali Europee della Cultura 2022 Esch, Kaunas, Novi Sad, il bando promuove quattro residenze creative nelle aree interne della Basilicata, da sviluppare nel mese di novembre 2022 attraverso un processo di co-creazione con la comunità e le imprese creative e culturali locali (tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.matera-basilicata2019.it ).

Come accaduto nel 2019, il pubblico della Cava del Sole ha infine reso omaggio al Presidente Sassoli, sventolando le bandiere dell’Europa sulle note dell’Inno alla gioia, mentre sui grandi schermi campeggiava la scritta “Grazie David”, in ricordo del “Grazie Matera” con cui lui aveva chiuso il suo discorso nel 2019. La platea si è così preparata ad accogliere il concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta dal maestro John Axelrod, nella quarta tappa della sua Tournee fra le città del Mezzogiorno, trasmesso in diretta su Rai Radio 3. Nel teatro naturale della Cava del Sole, sono risuonate le note di Mendelssohn, Bellini, Verdi, Rossini, Puccini, per chiudere, nel bis fuori programma, con l’Intermezzo dalla “Cavalleria rusticana” di Mascagni, che ha riportato alla memoria la medesima esecuzione fatta nel 2019 nei Sassi di Matera.

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È stato sottoscritto questa mattina a Matera il protocollo d’intesa tra la Fondazione Matera Basilicata 2019 di Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, e la Fondazione Rossini Opera Festival di Pesaro, Città creativa UNESCO per la musica nel 2017 nonché Capitale italiana della Cultura 2024.

Con questa intesa si avvia una collaborazione fra le due realtà nell’ambito del percorso di avvicinamento all’anno di Capitale italiana della cultura di Pesaro nel 2024, attraverso la realizzazione di produzioni e coproduzioni, l’attivazione di corsi di formazione riconosciuti per le professionalità operanti nel teatro, la realizzazione di recital rossiniani e concerti lirici con cantanti dell'Accademia Rossiniana “Alberto Zedda” della Fondazione Rossini Opera Festival.

Alla firma erano presenti il direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Oliva, il vicesindaco di Pesaro e presidente del Rossini Opera Festival, Daniele Vimini, il direttore generale del Rossini Opera Festival, Cristian Della Chiara, l'assessore alla Cultura del Comune di Matera, Tiziana D'Oppido.

“Il legame con Matera è saldo e nasce dalla condivisione di un cammino comune verso uno scenario internazionale fatto di cultura, bellezza e cooperazione – spiega Daniele Vimini -. Nel 2018 le due città hanno siglato un protocollo d’intesa. Pesaro ha acquisito una nuova consapevolezza di sé, e sono così arrivati il riconoscimento di Città Creativa UNESCO per la Musica, il riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura 2024 e la candidatura a Capitale Europea della Cultura 2033 assieme ad Urbino. In questo progetto, il Rossini Opera Festival è la punta di diamante”.

“Siamo davvero felici di aver potuto concretizzare quella sinergia con il Rossini Opera Festival che avevamo immaginato non appena la città è stata nominata Capitale Italiana della Cultura 2024 – sottolinea Giovanni Oliva-. Questa collaborazione intende proseguire il percorso già avviato nel 2019, quando a Matera ospitammo la presentazione della candidatura di Pesaro e Urbino a Capitale Europea della Cultura per il 2033 attraverso due produzioni dell’Orchestra Sinfonica Rossini e dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”. Proprio su questo solco continueremo a lavorare insieme”.

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È stata presentata questa mattina a Palazzo Malvinni Malvezzi a Matera l’iniziativa “Omaggio a David Sassoli”, organizzata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 sotto l'alto patrocinio del Parlamento europeo, in programma questa sera alle 20:00 nella Cava del Sole "David Sassoli".

La serata, condotta dalla giornalista Beatrice Volpe, sarà animata da alcune testimonianze istituzionali in ricordo della figura di David Sassoli, tra cui il video messaggio della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, e dal concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, che fa tappa a Matera per la sua Tournée al Sud.

Alla presentazione di questa mattina sono intervenuti il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Oliva, Rita Orlando, responsabile progetti internazionali e Open Design School per la Fondazione, Paolo Verri, consulente pro bono dell’evento, Gianluca Picciotti, Sovrintendente dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Giorgio Marino, regista della serata per Rai Radio 3, Alessandra Vittorini, moglie di Sassoli.

«Per me essere oggi qui a Matera ha il senso del ritorno – ha sottolineato la Vittorini - . Un ritorno particolare. Ero qui nel 2014, quando con la mostra dedicata a Pasolini e al suo "Vangelo" questo luogo si raccontava a partire dal suo passato e guardando al suo futuro. Pochi mesi dopo, ho seguito a distanza l'assegnazione del titolo di Capitale europea della cultura e ricordo l'urlo di gioia della piazza. Ero qui anche per la toccante cerimonia di chiusura del dicembre 2019. Oggi Matera riparte da lì, da quello spirito, dalle parole scelte da David quella sera, principi che hanno caratterizzato tutto il suo impegno in Europa. Un invito rivolto ai giovani europei e del Mediterraneo per lavorare sulla cultura come strumento di uguaglianza, benessere e coesione sociale. Una sfida importante lanciata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, che desidero ringraziare sentitamente, anche per l'omaggio di questa sera dedicato alla sua memoria».

Nel corso dell’incontro è stato altresì illustrato il bando che sarà lanciato questa sera, rivolto a giovani creativi dell’area euromediterranea, ispirato ai valori al centro del discorso del presidente Sassoli per Matera 2019 e di tutto il suo lavoro. Per tale ragione in sala erano presenti Blerta Tuci per Tirana Capitale Europea dei Giovani 2022, Sara Boskin e Neža Pavšič per Gorizia Nova Gorica Capitale europea della cultura 2025, le due capitali partner del bando, realizzato anche con il patrocinio delle Capitali Europee della Cultura 2022 Kaunas, Novi Sad ed Esch.

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Il team della Fondazione Matera Basilicata 2019 e tutti i colleghi dell’Open Design School si stringono intorno alla famiglia del giovane designer pugliese, Francesco Angelo Convertini (per tutti noi Ciulicchio), rimasto vittima di un tragico incidente ieri sera a Torino, dove viveva. Francesco è stato uno dei giovani professionisti che hanno lavorato all’Open Design School di Matera 2019, mettendo nel progetto tutto il suo entusiasmo e la sua competenza. Una perdita inspiegabile che riempie tutti noi, che lo abbiamo conosciuto e stimato, di immenso dolore.

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“Città e territori Unesco: Siena incontra Matera” è stato il titolo del convegno che si è tenuto nei giorni scorsi nel Complesso Monumentale Santa Maria della Scala a Siena. Organizzato dall’Assessorato all’Urbanistica del Comune di Siena in collaborazione con l’Associazione Lucani di Siena, l’evento è stato moderato dal Presidente onorario dell’Associazione Lucani di Siena Domenico Benevento.

Ai saluti del sindaco di Siena Luigi De Mossi e del Presidente del consiglio comunale Marco Falorni hanno fatto seguito gli interventi di Francesco Foschino (ricercatore di Storia del territorio), Paolo Giuliani (dirigente Urbanistica del Comune di Siena), Francesco Michelotti (assessore all’Urbanistica del Comune di Siena), Antonio Nicoletti (direttore Apt Basilicata), Giovanni Oliva (direttore Fondazione Matera Basilicata 2019) e Annateresa Rondinella (coordinatrice Commissione Relazioni istituzionali Cattedre Unesco Italiane).

Gli interventi, dopo aver messo in evidenza le trasformazioni urbanistiche della città dei Sassi dal dopoguerra ad oggi e gli effetti prodotti nel territorio lucano dalla vincita della candidatura a Capitale Europea della Cultura 2019, hanno dato risalto ad inediti punti di contatto tra le città di Matera e Siena ed alla comune volontà di intensificare sinergie e azioni tra le due città e le sue istituzioni in ambito culturale ed economico utilizzando anche importanti opportunità offerte dall’Unesco.

“Per noi è un grande orgoglio – ha evidenziato il Direttore Oliva - che una città del Sud possa essere chiamata a raccontare il suo percorso di sviluppo da una città prestigiosa come Siena. Negli anni scorsi le nostre città hanno condiviso l’appassionante candidatura per il titolo di Capitale Europea della Cultura 2019 e proprio dalla cultura vogliamo ora far ripartire la nostra collaborazione”.

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On 20 December 2019 at the closing ceremony of Matera European Capital of Culture 2019, the Cava del Sole was thronged with citizens waving European flags and the President of the European Parliament David Sassoli, who passed away prematurely on 11 January, delivered an impassioned and warmly applauded speech on the value of culture for the building of Europe. The Matera Basilicata 2019 Foundation wishes to take up the important legacy he left and has organized an event in Matera entitled 'Omaggio a David Sassoli' (Homage to David Sassoli), under the high patronage of the European Parliament. The event will take place at 8 p.m. on Sunday 26 June at the Cava del Sole, a symbolic place that the City of Matera recently chose to name after Sassoli because of his deep commitment to the city.
The event, which will be attended by Sassoli's wife Alessandra Vittorini and their children, will be opened by contributions from representatives of local, national and European institutions and people who knew and admired him to share and discuss the values which Mr Sassoli cherished. The speakers will include Pina Picierno, Vice-President of the European Parliament, Giampaolo D'Andrea, advisor to the Minister of Culture, Gianni Pittella, Senator, advisor to the Minister of Defence for European Policies and former President of the European Parliament, Monica Maggioni, director of Tg1, and Marco Tarquinio, director of Avvenire.
A call for young creatives from Europe and the Mediterranean area will then be presented. In the European Year of Youth 2022, the Matera-Basilicata 2019 Foundation invites young people to conceive a co-creation project with Lucanian communities and creatives during a residency in Basilicata. A new idea of Europe, inspired by the principles and values dear to Sassoli, where the Mediterranean area has a key place in shaping its future. By drawing on creativity and co-creation, Matera 2019 seeks to continue sending messages to Europe from the remote areas of the South, thereby promoting universal values and building bridges.
A concert by the Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, conducted by maestro John Axelrod, will be the closing event of the evening. Following the concert held during the Matera 2019 programme, the Orchestra has chosen to return to the city of the Sassi as part of their “Sud Italia 2022” Tour sponsored by the Ministry of Culture’s General Directorate for Entertainment. The concert will be broadcast live on Rai Radio 3 and on the EBU (European Broadcasting Union) circuit. Moreover, the Open Culture 2019 Volunteers Association, which is one of the most valuable legacies of the European Capital of Culture project, will certainly make its contribution during this important occasion.
In order to take part in the 'Omaggio a David Sassoli' event, booking is required on Eventbrite.it. A shuttle service to the Cava del Sole will be running from Piazza Matteotti from 6.30 p.m. Detailed information on transport and access is available on the booking form by clicking on the following link.
Through this initiative - as the director of the Matera Basilicata 2019 Foundation Giovanni Oliva points out - we intend to honour the great person President Sassoli was. His testimony gave prestige to the Matera 2019 European Capital of Culture road map, a city that is home to "the most authentic values of Europe", as he underlined in his memorable speech at the Cava del Sole. We want those same values in which he strongly believed and which were at the heart of his work – initially as a journalist and later as a member of European institutions – to foster actions and ideas capable of building courageous proposals for the future".

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Il tema dell’eredità delle Capitali Europee della Cultura sarà al centro della nuova puntata di Radio DeuS, la piattaforma di radio streaming sviluppata nell’ambito del progetto Erasmus + “DeuS- European Open Design School for regional sustainable development” dedicato allo sviluppo di competenze per il settore culturale e creativo, guidato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 insieme al Consorzio Materahub e altri otto partner europei.

Attraverso le testimonianze provenienti dalle Capitali Europee della Cultura Kosice 2013, Leeuwarden 2018, Matera 2019, Rijeka 2020, Kaunas 2022, Veszprem-Balaton, il 9 giugno dalle ore 16.30 la puntata di Radio DeuS si concentrerà proprio sul tema della legacy presente e futura. A moderare l’incontro saranno Rita Orlando, Senior Project Manager Open Design School per la Fondazione Matera-Basilicata 2019 e Paolo Montemurro, Direttore di Materahub. Le conclusioni saranno affidate a Sylvain Pasqua della Direzione generale Istruzione, gioventù, sport e cultura della Commissione europea. La riflessione proseguirà il 10 giugno a partire dalle ore 10 sui canali di Materahub e Matera 2019, con la presentazione di Cultourdata: il nuovo progetto europeo a trazione materana che ha l’obiettivo di promuovere l’utilizzo dei dati nell’ambito delle Capitali Europee della Cultura per la misurazione degli impatti.

L’appuntamento, ricco di ospiti europei, chiuderà la due giorni (9-10 giugno) dedicata alle considerazioni finali del progetto Interreg ECoC SME a cura di Materahub, incentrato proprio sulle opportunità che il programma Capitali Europee della Cultura offre allo sviluppo dei tessuti imprenditoriali dei territori coinvolti.

Attraverso un processo iterativo di apprendimento e co-creazione partecipativa interregionale, i partner del progetto europeo hanno esplorato il processo di cambiamento del tessuto imprenditoriale di alcune ECoC passate e presenti, da Leeuwarden, a Matera e Rijeka, da Timisoara a Kaunas, con la convinzione che il coinvolgimento delle PMI nell’evento, sin dalla fase preparatoria, sia capace di rafforzare e diversificare l'imprenditorialità locale incoraggiando la loro cooperazione creativa e intersettoriale "non convenzionale", nonché l’internazionalizzazione dei territori.

Sotto il coordinamento di un team di esperti dell'Università della Finlandia orientale e venti "Local Learning Labs", il partenariato composto da Inqubator Foundation (Finlandia), Materahub, (Italia), Municipality of Rijeka (Croazia), Municipality of Timisoara (Romania), Vytataus University of Kaunas (Lituania) ha dato vita a nuove pratiche di coordinamento delle politiche locali/regionali, ovvero i Programmi Operativi Regionali, per sviluppare nuovi piani di azione e orientare policy future.

Per rafforzare la virtuosa esperienza condivisa del progetto DeuS, la Fondazione Matera Basilicata 2019 e il Consorzio Materahub hanno sottoscritto nei giorni scorsi una convenzione finalizzata ad attuare forme di collaborazione sui temi della ricerca, formazione e orientamento nel settore artistico europeo, mettendo a valore in modo particolare l’esperienza dell’Open Design School.

Programma

Radio DeuS

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Le competenze per il settore culturale e creativo sono state al centro, lo scorso 17 maggio, del primo evento satellite di ArtLAb, la piattaforma dedicata all'innovazione delle politiche e delle pratiche culturali promossa da Fondazione Fitzcarraldo. L’incontro, a cura di Materahub e Fondazione Matera-Basilicata 2019, è stato promosso in collaborazione con Radio Deus, la piattaforma di radio streaming sviluppata nell’ambito del progetto Erasmus + “DeuS- European Open Design School for regional sustainable development”, del quale i due soggetti sono stati capofila insieme ad altri 9 partner europei. Nei due anni di attività del progetto, concluso con una conferenza finale trasmessa proprio su Radio Deus lo scorso dicembre, DeuS ha sviluppato un format innovativo per la formazione professionale continua degli operatori delle industrie culturali e creative, che ha esportato in Europa la metodologia di Open Design School, il laboratorio di design partecipativo, progetto pilastro ed eredità di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.

La speciale puntata di Radio DeuS, trasmessa dall’Officina Creativa di Materahub a Matera, ha visto protagonisti rappresentanti della Commissione Europea, relatori di università internazionali e operatori di settore che si sono confrontati sullo stato dell’arte del Pact for Skills, una delle più importanti iniziative europee per colmare il gap di competenze tra i Paesi degli Stati Membri e offrire una formazione costante e di qualità. Un focus specifico è stato inoltre dedicato alle necessità formative in Italia, a partire dai nodi critici di sempre - come il riconoscimento e la valorizzazione delle professioni culturali - per individuare alcune delle strade che il nostro paese dovrà affrontare per supportare questo percorso di innovazione, tra vecchie e nuove professionalità.

“Attraverso il progetto DeuS – ha evidenziato Rita Orlando, Senior Project Manager Open Design School per la Fondazione Matera-Basilicata 2019 - siamo stati i primi in Italia ad aprire il dibattito sul Pact for Skills per il settore culturale e creativo, partendo proprio dall’esperienza di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. In questo contesto abbiamo infatti realizzato dei percorsi specifici per il capacity building sia degli operatori del settore, chiamati a co-produrre il programma del 2019, sia di giovani makers e linkers che hanno fatto formazione sul campo, rafforzando la squadra operativa. Per la complessità di attori che ruota intorno a questo progetto, le Capitali Europee della Cultura possono essere dei modelli e terreno di sperimentazione sui nuovi approcci del capacity building, immaginando percorsi di formazione continua durante tutto l’anno Ecoc, e non solo all’inizio, e un bilancio di competenze finale. Su una scala più nazionale, un primo test potrebbe essere compiuto in questo senso sulle Capitali Italiane della Cultura. Su questa linea si sta infatti muovendo la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, che proprio in questi giorni ha avviato un percorso di capacity building per le città finaliste dell’edizione 2024 del titolo”.

”Dopo il settore dell’automotive, dell’aerospaziale, delle costruzioni e dell’agroalimentare, anche le industrie culturali e creative avranno il proprio Pact for Skills - Patto di settore sulle competenze – sottolinea Paolo Montemurro, Direttore di Materahub-. L’obiettivo della Commissione Europea, che di fatto l’ha inserito per la prima volta tra i 14 Ecosistemi strategici della Nuova Agenda Industriale della UE, è quello di innescare un processo di identificazione e analisi dei fabbisogni formativi del settore, sia su scala nazionale che europea, per permettere alle ICC di affermare la propria centralità nell'economia dell'Unione Europea e dei paesi membri. Si tratta di un momento chiave per le ICC e per il percorso di capacitazione e di senso che hanno compiuto negli ultimi dieci anni. In tal senso, è fondamentale che dal quadro europeo si passi a quello regionale, questo significa ragionare tenendo a mente la dimensione europea e agire sul piano locale, dove i cambiamenti possono essere realmente implementati, soprattutto in Italia in cui alle Regioni è affidata la responsabilità della formazione professionale”.

Puntata di Radio DeuS

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Dopo l’esperienza insieme ai volontari di Procida 2022 per la cerimonia inaugurale da Capitale Italiana della Cultura, arriva una nuova missione nazionale per l’Associazione Volontari Open Culture 2019, nata dal percorso di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. Una delegazione composta da venti volontari è in questi giorni a Finale Emilia per affiancare la Banda dei Rulli Frulli durante le iniziative legate all’inaugurazione della loro Stazione, spazio riqualificato per diventare un centro di aggregazione giovanile e inclusione educativa, lavorativa e sociale delle persone con disabilità.

Questa mattina un primo gruppo di volontari, accompagnati dal Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Oliva, e da Massimiliano E. Burgi, responsabile dimensione città e cittadini, ha preso parte alla cerimonia istituzionale del taglio del nastro della Stazione Rulli Frulli alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha visitato questo luogo in concomitanza con le celebrazioni per il decennale del terremoto dell’Emilia. Un evento che aveva privato la Banda Rulli Frulli della loro sede, senza però riuscire a scoraggiarli nel proseguire la loro missione.

Fino al 28 maggio, i Volontari Open Culture 2019 daranno il proprio supporto al ricco programma del “Festival generativo” messo in campo per festeggiare la Stazione Rulli Frulli come spazio rigenerato e messo al servizio dell’intera comunità. Nella giornata del 24 maggio, l’associazione VOC 2019 sarà inoltre protagonista di un talk, per raccontare, insieme alla Fondazione Matera Basilicata 2019, la propria storia e il proprio percorso come eredità di Matera 2019. Ad ospitare la delegazione materana saranno le famiglie di Finale Emilia, una modalità di accoglienza che i volontari hanno essi stessi sperimentato durante l’anno di Capitale Europea della Cultura.

La collaborazione tra i Volontari Open Culture 2019 e la Banda Rulli Frulli per l’inaugurazione della loro Stazione, che rinsalda una lunga amicizia fra queste realtà, si inserisce nel Piano di networking messo in campo dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 per accompagnare l’associazione nelle attività di scambio e mobilità con Capitali Europee della Cultura, Capitali Italiane della cultura e festival nazionali e internazionali.

La Banda dei Rulli Frulli è stata un pezzo importante nel percorso di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 come modello di aggregazione e inclusione nella diversità. Nel 2016 la marching band è stata protagonista del gran finale di Materadio, la festa di Rai Radio 3 nella città dei Sassi, portando il proprio messaggio al pubblico della città in cammino verso il titolo ECoC. Nel 2019 i Rulli Frulli sono tornati a Matera in occasione della festa dedicata ai volontari della Capitale Europea della Cultura, creando una grande sinergia con questa squadra, fatta anch’essa da persone di diverse età, genere e abilità. Dopo aver costruito insieme gli strumenti a percussione da suonare, le due formazioni hanno portato il loro entusiasmo e la loro musica in diversi luoghi della città, fino ai borghi periferici e alle corsie dell’ospedale, invadendo poi il centro storico con una sfilata e un concerto finale nel segno dell’unione e dell’amicizia. Questo sodalizio con i volontari è continuato nel 2020, quando il Direttore della Banda dei Rulli Frulli, Federico Alberghini, è stato uno dei “piloti di viaggio” delle “Lezioni di volo” destinate all’associazione Volontari Open Culture 2019 da poco costituita, approfondendo proprio il tema dell’essere squadra.

“Arrivando qui abbiamo sentito un grande calore nei confronti di Matera 2019 – sottolinea il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Oliva - . Tutti coloro che abbiamo incontrato, dai ragazzi della Banda Rulli Frulli alle loro famiglie e le istituzioni locali, ci hanno detto che la nostra città è stata una delle tappe più belle nei loro dodici anni di attività in giro per l’Italia e ci hanno manifestato il desiderio di volerci tornare al più presto per fare nuove cose insieme. Ci ha molto emozionato vedere poi nella Stazione Rulli Frulli appena inaugurata, le gigantografie del loro concerto a Matera in Piazza San Giovanni. Una relazione che si rafforza ancora di più oggi attraverso la presenza qui dei Volontari Open Culture 2019, che saranno per i Rulli Frulli un prezioso supporto in questa gioiosa iniziativa di ripartenza, a dieci anni dal sisma dell’Emilia”.

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Dopo aver spiccato il volo nel mondo del volontariato culturale regionale, l’associazione Volontari Open Culture 2019, nata nel febbraio 2021 dall’esperienza del progetto volontari di Matera 2019, è ora pronta per la sua prima missione fuori dalla Basilicata. Dal 6 a 10 aprile una delegazione dell’associazione composta da dieci volontari sarà a Procida Capitale Italiana della Cultura 2022 per dare, attraverso il loro entusiasmo e la grande energia, un supporto nelle attività legate alla cerimonia inaugurale del 9 aprile, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’appuntamento sarà la prima occasione di scambio fra i volontari delle due capitali culturali (europea e italiana), grazie a un accordo di collaborazione tra l’Associazione Volontari Open Culture 2019, la Fondazione Matera Basilicata 2019 e il Comune di Procida. Nelle scorse settimane, la Fondazione e l’Associazione sono state invitate a portare la propria testimonianza in uno degli incontri on line di formazione per i volontari di Procida 2022, trasferendo rispettivamente la realizzazione e conduzione del Progetto Volontari di Matera 2019 e il “know how” di volontari culturali sviluppato durante l’esperienza di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, poi convogliato nella costituzione dell’Associazione VOC 2019.

«L’Associazione Volontari Open Culture 2019 è una delle più preziose eredità di Matera 2019 sui temi della cittadinanza culturale ampia, aperta e diversificata e di promozione dell’accesso alla cultura – sottolinea il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Oliva-. La collaborazione con Procida 2022, per la quale ringraziamo fortemente il Sindaco Raimondo Ambrosino e il Direttore del Comitato Agostino Riitano, si colloca all’interno di un piano di scambi ampio, condiviso e sostenuto dalla Fondazione con azioni di mobilità e peer mentoring, che consentirà all’Associazione dei volontari di mettere le competenze acquisite nel percorso di Matera 2019 a disposizione di altre Capitali Europee e Italiane della Cultura nonché di festival nazionali e internazionali, allargando la loro rete anche fuori dai confini regionali, dove ormai sono diventati un punto di riferimento fondamentale».

«Per noi è un grandissimo onore essere stati chiamati a dare il nostro contributo al programma di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022, a partire proprio dalla cerimonia inaugurale – evidenzia a nome di tutta l’Associazione Volontari Open Culture 2019 il Presidente Ferdinando Trotta. – La collaborazione tra la nostra Associazione, il Comune di Procida e la Fondazione Matera Basilicata 2019, cui va il nostro grazie, dimostra come la cultura sia davvero un ponte per unire e arricchire comunità fisicamente distanti. Dopo gli anni difficili della pandemia, siamo felici di poter “contagiare” positivamente il team dei volontari di Procida 2022 con il nostro entusiasmo; allo stesso tempo siamo molto emozionati di poter mettere le nostre competenze a disposizione di un territorio diverso dal nostro».

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Un confronto a 360 gradi fra due Capitali europee della cultura: Matera, che lo è stata nel 2019, e "Nova Gorica- Gorizia", designata per il 2025. Nella due giorni conclusa oggi a cavallo del confine italo-sloveno, fra la delegazione della Fondazione Matera- Basilicata 2019 e i team di "Go!2025", del Gect (Gruppo europeo di cooperazione territoriale) e i Comuni di Gorizia e Nova Gorica si è parlato di tutto, dalle caratteristiche della struttura per la gestione dei progetti al marketing, dal coinvolgimento dei cittadini residenti alla necessità di attivare una formazione specifica per gli operatori economici nei vari ambiti. Nei vari incontri sono stati anche citati i numeri emersi dal monitoraggio e gli studi valutativi su Matera 2019, tutti a evidenziare come la Capitale europea della cultura possa diventare un volano economico straordinario.

"Da queste giornate a Gorizia e Nova Gorica, in cui eravamo chiamati ad ispirare, torniamo invece fortemente ispirati- evidenzia il Direttore della Fondazione, Giovanni Oliva-. Abbiamo potuto toccare con mano come questo sia un territorio denso di storia, dove si sente e si vive davvero il senso dell'Europa unita. Il confine qui non è un elemento che divide, ma al contrario unisce due stati, due città, due comunità. Un messaggio importantissimo, soprattutto in questo momento di conflitti nel cuore dell'Europa. Desideriamo esprimere il nostro grazie più sincero per la grande attenzione che è stata mostrata verso il percorso di Matera 2019 e per la qualità straordinaria delle persone che lavorano al progetto "Go!2025", cui saremo sempre lieti di poter dare il nostro supporto".

Nel corso dell’incontro di ieri dedicato agli operatori economici, aperto dai saluti dei due sindaci di Gorizia e Nova Gorica, Rodolfo Ziberna e Klemen Miklavic, e dall’Assessore alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Tiziana Gibelli, il team della Fondazione Matera Basilicata 2019 ha avuto modo di dialogare anche con il presidente del Gect, Paolo Petiziol, condividendo sia la certezza dell'arrivo di tanti turisti stranieri, sia l'opportunità di coinvolgere anche gli italiani emigrati all'estero, che in queste occasioni diventano i migliori testimonial nei paesi in cui sono ormai radicati. "Sono convinto che "Go!2025" avrà un afflato innanzitutto mitteleuropeo- ha evidenziato Petiziol- e che, quindi, avremo una partecipazione molto sentita in questo ambito ma c'è l'intenzione di allargare sicuramente la platea turistica e, come già accaduto per Matera, oltre alla promozione classica, anche noi stiamo prendendo contatto con le diverse associazioni di italiani all'estero, prontissime a collaborare perché ogni evento positivo che coinvolge il loro paese d'origine riempie d'orgoglio chi questo paese continua a portarlo nel cuore. La sfida della Capitale europea della cultura "Go!2025" avrà davvero uno spirito internazionale e da qui uscirà un forte messaggio di collaborazione e fratellanza fra i popoli".

"Confrontarsi con chi ha avuto esperienze analoghe è sempre estremamente positivo- sottolinea il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna a chiusura delle due giornate- e, in questo caso, ci ha permesso di capire che siamo sulla strada giusta e ci conferma che il grande lavoro che stiamo facendo potrà davvero portare risultati straordinari per questo territorio, con un grande salto di qualità in termini turistici e, più in generale, per tutta l'economia. Siamo attivi su più livelli e ci sarà un forte coinvolgimento sia delle associazioni e di tutta la cittadinanza perché ad essere protagonista della Capitale europea 2025 sarà in primis la gente. Grazie a Matera, quindi, per la disponibilità dimostrata, e a tutti coloro che sono impegnati con entusiasmo a rendere unico e indimenticabile l'appuntamento con "Go!2025".

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