Futuro remoto
Dalla scaletta dell’Apollo 11 al suolo color fumo: il passo più grande compie 50 anni!
Era precisamente il 12 luglio 1969 quando tre astronauti americani firmarono una delle pagine più luminose della storia. E adesso, in occasione dell’iniziativa “Matera 2019 Capitale per un giorno”, 50 anni dopo, il comune di Sasso di Castalda vuole festeggiare attraverso la celebrazione di uno dei grandi protagonisti dell’avventura lunare: Rocco Petrone. Si tratta del direttore del lancio dell’Apollo 11, cresciuto nella Little Italy newyorkese da mamma Teresa e papà Antonio, originari proprio di Sasso di Castalda.
Immaginate che per qualche tempo il castello di Pirro del Balzo, i palazzi signorili di piazza Orazio, piazza Municipio con la sua maestosa cattedrale, L’Incompiuta, il sito ebraico delle catacombe e il sito paleolitico diventino enormi tele d’autore, schermi sconfinati in cui passano figure grandiose e sognanti dedicate ai passanti. Intanto l’orchestra suona una musica, un racconto sonoro che accosta voci narranti e brani muti. È un meraviglioso affresco storico partecipato, dove ogni pezzo, – le pietre inanimate custodi del tempo quanto i cittadini in carne ed ossa – fa la sua parte.
Natura Cultura Scienza e Tecnologia fra Futuro e Remoto. Quest’anno in Basilicata tutti i paesi potranno diventare protagonisti della cultura, grazie all’iniziativa “Matera 2019 capitale per un giorno”. Lo scopo del progetto è dunque quello di creare una rete che favorisca il dialogo tra i comuni che parteciperanno all’iniziativa, una piattaforma digitale dove mettere in circolo idee e condividere progetti.
C’è una figura, a Sant’Angelo Le Fratte, capace di unire Fede e Scienza. Il progetto, seguendo le sue orme, proverà ad allacciare il Passato al Presente tra le vie del paese. Si tratta di Juan Caramuel y Lobkowitz, vescovo e matematico che viaggiò per tutt’Europa lasciando una traccia indelebile anche in Basilicata. Figura emblematica del XVII secolo, è tutt’oggi il personaggio simbolo del comune, con tanto di murales che raccontano la sua vita tra le strade del centro.
Prima che gli smartphone rendessero possibile una documentazione costante e in tempo reale della nostra vita, farsi fotografare era un atto che richiedeva tempo e cura, un evento raro, a volte unico, che spingeva le famiglie a indossare i loro abiti migliori per posare composti davanti all’occhio del fotografo. Vestirsi a festa diventava un gesto dalla forte carica simbolica, espressione del desiderio di presentarsi nel miglior modo possibile.
Se c’è una cosa che caratterizza ogni essere umano è l’istinto di narrare. Ci nutriamo di pane e di storie, e con queste plasmiamo la nostra esistenza.
Storie che saranno protagoniste nel percorso “Paesaggio, identità e percorsi”, organizzato dalla città di Avigliano. La prima fase coinvolgerà le scuole, le associazioni e l’intera comunità, chiamate a rispondere su cosa vuol dire identità e come possiamo recuperarla.
Si dice che dietro a un grande uomo ci sia sempre una grande donna.
Non sappiamo se sia vero in tutti i casi, ma di sicuro vale per Pitagora: sua moglie, Theanò, fu la prima matematica della storia. La leggenda narra che alla morte del marito la donna si mise alla guida della scuola che lui aveva fondato e, nell’area montana che oggi fa parte del Parco Nazionale del Pollino, stabilì la sede estiva della Scuola Pitagorica di Metaponto.
Condividere informazioni fra reti pubbliche e private, fare acquisti e investimenti in modo sicuro e senza intermediari, tutelare la riservatezza dei dati, impedire la contraffazione.
La blockchain, una nuova tecnologia inizialmente collegata ai bitcoin e alle transazioni in valuta digitale, diventerà nel prossimo futuro un sistema diffuso, applicabile a moltissimi settori, e destinato a cambiare il concetto di rete, di accesso alle informazioni e sicurezza informatica?
Chi dice che non si può viaggiare nel tempo non è mai stato al castello di Moliterno.
Pensate a cosa potrebbe succedere unendo il Medioevo e le nuove tecnologie: vedere le stanze originali di un castello grazie a un’immagine ricostruita in 3D, inquadrare un QR code e finire catapultati tra mangiafuoco e giocolieri. Potrete scoprirlo al castello di Moliterno, quando per una giornata tornerà ad animarsi permettendo ai visitatori di immergersi nella sua atmosfera antica.