Materadio 2013, la seconda giornata
La seconda giornata di Materadio si apre con la musica. Sotto le mie finestre, i Quintorigo provano strumenti e voci, che fanno eco nei Sassi e disperdono i rondoni sulle tegole. E' una giornata magnifica, blu e dorata, ma dentro Casa Cava, insieme a Rossella Panarese di RadioTre Scienza, torniamo indietro nel tempo. E non di poco: di 85mila anni fa, quando centinaia di dinosauri pascolavano indisturbati nella Murgia, a pochi chilometri da dove siamo noi ora. La trasmissione si interroga - visto che parliamo di cultura - anche sulla fruibilitá di un bene comune cosí unico, e sui temi della conservazione / valorizzazione (parola molto esecrata, in questi giorni).
Con un salto enorme nel tempo, Rossella Panarese intervista poi Alberto Cottica, di Edgeryders, che racconta in breve in cosa consiste l'esperimento unMonastery che il comitato Matera 2019 sta concretamente realizzando. Ne abbiamo giá molto a lungo parlato, su queste pagine: trovate i resoconti qui e qui. La call per selezionare gli unMonasterians é ancora aperta, ricorda Alberto, e chiunque puó (ancora) partecipare.
Nel pomeriggio Marino Sinibaldi con Farenheit riprende il discorso con i direttori di alcune delle cittá candidate. C'é Taranto, la cui "feroce voglia di riscatto" potrebbe giocare un ruolo determinante nella assegnazione del titolo; ci sono ancora Ravenna, e Matera. Arriva il Ministro ai beni culturali, Massimo Bray: pacato e preciso, rivendica il suo "ascoltare la voce del Paese"(anche attraverso i social network) e la sua idea di una riscossa della valorizzazione dei beni culturali che si fondi sulle persone, sul neoartigianato, sul non campare di rendita sui beni del passato ma tornare a produrre cultura come elemento fondante di riscatto sociale.
Un momento di teatro: Ulderico Pesce incarna la madre di Rocco Scotellaro, all'annuncio della morte del figlio. Un classico del suo repertorio, giá ascoltato moltissime volte, ma che non smette mai di commuoverci.
Anche fuori, in piazza, il teatro: spettatori seduti a terra, arrampicati ovunque, seguono le Mitipretese, le vicende delle Troiane di Euripide, la cui straziante contemporaneitá ci dice di una civiltá che non ha ancora, dopo 2000 anni, sconfitto la guerra e la sua insensatezza.
E poi, arriva il momento di ballare: in piazza S. Giovanni il nutrito gruppo dei Funk Off, marching band italiana, ci scatena con coreografie di grande impatto visivo, e con il suo sound energico e grintoso, fatto di funk, soul, jazz e r&b.
E' notte su Matera.
Un'altra lunga giornata di Materadio 2013 puó essere archiviata.
foto: Nico Colucci