
Basilicata e Mediterraneo: radici antiche e nuove connessioni culturali
La Basilicata, cuore del progetto Terre Immerse, è da sempre un ponte culturale tra il Mediterraneo e l’Europa. Questa terra racconta storie di contaminazioni, scambi e influenze che attraversano i secoli, dalla scuola pitagorica nel Metapontino alle Rabatane di Tursi e Pietrapertosa, simbolo dell’incontro tra culture diverse. Matera, con i suoi Sassi scavati nella calcarenite e il suo passato stratificato, incarna questa tradizione di dialogo, ponendosi al centro di un racconto più ampio che abbraccia l’intera regione.
Metaponto rappresenta uno dei luoghi più emblematici di questo legame mediterraneo. La città fondata dai greci nel VII secolo a.C. è stata un crocevia culturale e un centro di diffusione del pensiero filosofico e scientifico, grazie alla scuola di Pitagora, che qui ha trovato terreno fertile per il suo sapere. Le vestigia del tempio di Hera e le Tavole Palatine ci ricordano quanto la Basilicata fosse parte integrante del grande mondo mediterraneo dell’antichità.
Le Rabatane, come quelle di Tursi e Pietrapertosa, raccontano un altro capitolo di questa storia. Questi insediamenti, nati dall’incontro con la cultura araba, testimoniano un periodo di influenze architettoniche e linguistiche che hanno lasciato un’impronta indelebile nel paesaggio e nell’identità culturale lucana. La toponomastica e alcune tradizioni orali locali richiamano ancora oggi il legame con il mondo arabo.
Anche la cucina lucana riflette questa stratificazione culturale. Molti dei suoi piatti tradizionali portano tracce delle influenze mediterranee. Ingredienti come il grano duro, le spezie, l’olio d’oliva e i legumi raccontano di un dialogo gastronomico che attraversa le sponde del mare. Piatti come la "cialledda" – una zuppa di pane raffermo con verdure – ricordano la semplicità delle ricette arabe, mentre i dolci a base di mandorle e miele rievocano un’eredità culinaria condivisa con il Sud del Mediterraneo. Lo stesso baccalà alla lucana o le lagane e ceci raccontano una tradizione contadina profondamente segnata dalle influenze arabe, e che rispecchia il rispetto per la terra e la sua generosità.
La tradizione della transumanza, che ha modellato il paesaggio e lo stile di vita lucano, è un’altra pratica antichissima che unisce la Basilicata al Mediterraneo. Questo movimento stagionale di pastori e greggi, riconosciuto patrimonio immateriale dall’UNESCO, simboleggia il legame con la terra e la capacità di adattarsi ai cambiamenti, valori che il progetto Terre Immerse vuole rilanciare.
Non meno importante è il patrimonio culturale immateriale che si riflette nelle celebrazioni locali, come la festa della Madonna della Bruna a Matera, che mescola simbolismi cristiani e riti antichi legati alla fertilità e al rinnovamento, o le processioni dei carri votivi, un’espressione di devozione e comunità che trova paralleli in molte altre culture mediterranee.
La Basilicata, con la sua ricchezza di storie, tradizioni e legami con il Mediterraneo, è il terreno ideale per dar vita a Terre Immerse, un progetto che non guarda solo al passato, ma al futuro. Riconoscere queste connessioni profonde significa rendere la cultura non solo un patrimonio da conservare, ma un motore di dialogo, comprensione e innovazione.
Segui il nostro viaggio con Terre Immerse e scopri come la Basilicata racconta il Mediterraneo: una terra di incontri, contaminazioni e storie che continuano a ispirare.
Photo credits by Luca Paolucci