Teatro dei Sassi Go&See
29 agosto: Matera
Si raggiunge Napoli perché domani si parte da Capodichino per raggiungere Stefano Faravelli a Torino.
30 agosto: Torino.
Incontriamo Faravelli. La sua casa ci ispira soluzioni per la 'camera secretissima de lo core'. Stefano ascolta con molta attenzione, poi ci mostra qualcuna delle sue mappe emozionali. Concordiamo tutto, prendiamo nota anche delle criticità. Ci salutiamo con tre delle sue mappe tra le mani come a dire che abbiamo già iniziato a lavorare insieme.
31 agosto: Berlino
Partiamo da Bergamo e in un’ora e mezza siamo a Berlino. Andrea, la nostra anima buona, viene a prenderci all'aeroporto e ci porta a casa sua. Il pomeriggio stesso ci rechiamo al Radialsystem V, sede della Compagnia di Sasha Walz, per incontrare il suo direttore artistico nonché marito Jochen Sandig. Per prima cosa ci ha tenuto a mostrarci il loro spazio di lavoro: semplicemente fantastico. Al termine della lunga e interessante visita nel loro spazio, Jochen ci ha condotto all'aperto dove, intorno ad un tavolino abbiamo iniziato a raccontare il nostro progetto. Appena nominata Matera, Jochen ha preteso con garbo una lunga divagazione sulla citta, sui sassi, collegandosi via cell ad internet, come a sincerarsi se davvero ciò che stavamo descrivendo corrispondesse a verità. ... Un gran divagatore Jochen, ma molto interessato al progetto, ha mostrato subito di averlo compreso. Ha preso appunti su tutto ed ha chiesto di conoscere al più presto le date possibili di impegno. Ci informa di voler subito comunicare a Sasha Walz i contenuti del nostro incontro e si impegna ad inviarci entro il 15 settembre una loro adesione con allegata proposta economica di massima, una ipotesi di co-finanziamento ed anche un periodo per loro ideale di partecipazione. Gli abbiamo proposto una partecipazione che preveda: 1 - un paio di workshop nel 2018 condotti da Sasha Walz rivolto non a danzatori professionisti ma a semplici persone, portandosi però con sé almeno 4 danzatori/trici della sua compagnia; 2 - di realizzare nel 2018 con suoi danzatori e con i partecipanti ai suoi workshop un numero minimo di cinque racconti da narrare con la danza in altrettanti luoghi della città di Matera; 3 - di essere presente al crash test previsto nel 2018; 4 - di rappresentare le 5 storie con 5 mini coreografie per due settimane consecutive nell'anno 2019.
Ci lasciamo non prima di ricordarci che ci saremmo rivisti la sera stessa per assistere allo spettacolo 'Women' di Sasha waltz all'interno del festival Tanz Im August, e la mattina successiva per incontrare di persona Sasha Walz dopo essere stati testimoni di un esperimento di realtà virtuale proprio sullo spettacolo Women.
1 settembre: Berlino
Ore 13.30, appuntamento con Alessio Trevisani davanti al ristorante Oxymoron, Rosenthaler Str. 40-41, strada bellissima pieni di palazzi ristrutturati dopo la caduta del muro. Noi siamo puntualissimi ma lui è già lì. Ci accomodiamo dentro ed iniziamo un pranzo di lavoro. Alessio si presenta subito come una persona gentile, a proposito di idee per il nostro Atlante ci parla di angeli e del suo desiderio di far danzare gli autori delle storie. Anche lui intorno al 15 settembre ci invierà proposta progettuale e finanziaria. Chiederà al suo teatro a Lipsia di cofinanziare in qualche modo.
1 settembre, Berlino: Incontro con Heike Hennig, coreografa di Lipsia.
Nel pomeriggio dell'1 settembre abbiamo appuntamento con Heike Hennig in un bar. Lei viene da Lipsia ed è in ritardo di una mezz'ora: in un messaggio ci descrive un gran traffico inatteso. Quando arriva ci fa un gran sorriso e si scusa tanto. E' accompagnata da suo marito, un omone che si rivela essere timido e simpatico. Entriamo subito nel vivo e le raccontiamo il progetto, Andrea Villanis, la nostra anima buona di Berlino, traduce ogni sua frase tedesca. Lei annuisce spesso, e ci mostra mentre parliamo alcune foto e brochure che ha portato con sé, come a voler ribadire che il nostro progetto racconta di persone, modalità e idee che le appartengono. In effetti sembra essere proprio così e ci sembra di aver trovato una possibile grande compagna di lavoro. Alla fine, prima di salutarci, tira fuori una scatola di cioccolatini e ce la regala. Ci salutiamo ricordandole gli impegni reciproci, ma con grandi abbracci e sorrisi.
1 settembre, Berlino: "Women" di Sasha Walz
21:00 St. Elisabeth-Kirche, una chiesa sconsacrata, assistiamo allo spettacolo 'Women' di Sasha Walz. Al termine la coreografa si intrattiene con noi per salutarci e chiederci alcuni chiarimenti sul nostro progetto.
2 settembre, Berlino: Virtual Women.
Come promesso, la mattina del 2 settembre raggiungiamo nuovamente la chiesa dove la sera prima abbiamo assistito allo spettacolo Women di Sasha Walz per partecipare alla visione di una mezz'ora dello stesso spettacolo in versione virtuale. Alle 12 in punto insieme ad una ventina di persone, il personale dello staff tecnico ci invita ad indossare degli occhiali che al posto delle lenti hanno un cellulare. La scena che vediamo è quella delle donne che sono sedute intorno a quattro tavoli disposti a quadrato. La prospettiva di visione è quella centrale: noi nel mezzo e le danzatrici sedute intorno a noi che compiono azioni e danze. Ci invitano anche ad alzarci e a muoverci nello spazio. La visione è a 365 gradi per cui spostando la testa o voltandoci vediamo esattamente cosa accade alle nostre spalle. Al termine riflettiamo sulle sensazioni ricevute e concordiamo che la realtà aumentata che immaginiamo per il nostro progetto non corrisponde esattamente a ciò che abbiamo visto e provato stamattina.
2 settembre, Berlino: incontriamo i Grapeshade
L'ultimo incontro prima di lasciare a malincuore Berlino lo abbiamo con un esponente dei Grapeshade, gruppo di danzatori 'tosti' della nuova scena berlinese. Ci erano piaciuti su youtube durante una lunga escursione telematica alla ricerca di nuove tendenze di danza europee. Il rappresentante del gruppo ascolta la traduzione di una ormai distrutta Andrea-anima buona e prende continuamente appunti. Quando parliamo di co-finanziamento ci racconta che da qualche tempo anche a Berlino il Ministero della cultura chiede agli artisti un cofinanziamento del 20% su ogni progetto proposto. Realtà come la loro -ci spiega - non riescono così più a lavorare con gli enti locali, proprio perché non riescono a sostenere quel 20%. In ogni caso ci sembra interessato al nostro progetto, ma, dice, deve parlarne con gli altri del gruppo. In ogni caso ci scriveranno entro il termine stabilito. Con loro si chiudono per noi gli incontri con gli artisti tedeschi. Domani si parte per Verona alla volta di Padova e poi BIENNALE ARTE a Venezia!
3 settembre: Rovereto, al Festival Oriente Occidente
Salutiamo Berlino ed Andrea per raggiungere Verona in volo e poi Rovereto in treno. Nel primo pomeriggio incontriamo Paolo Manfrini, uno dei due direttori artistici del festival. Sono interessati a partecipare al nostro progetto e ci propongono di andare a vedere al Mart la mostra di Salvo Lombardi, performer e coreografo, che per l'occasione ha utilizzato la realtà aumentata. Qualora il suo lavoro dovesse interessarci, ci dice Manfrini, il festival potrebbe considerare la sua presenza a Matera come una forma di co-finanziamento. Chiedono anche eventualmente di realizzare una 'tappa' successiva al 2019 a Rovereto. Andiamo dunque a visionare la mostra allestita da Lombardi che ci sembra interessante ma non riusciamo ad immaginarne una versione per il nostro progetto. Alle 18.00 vediamo sulle terrazze del Mart lo spettacolo: OSCYL VARIATION, della compagnia francese di Héla Fattoumi e Éric Lamoureux. La sera andiamo a teatro a vedere Lutz Forster e rimaniamo incantati e commossi.
4 settembre: Padova, verso la BIENNALE ARTE
Raggiungiamo a Padova Marco che ci ospita a casa sua durante i due giorni di visita programmati a Venezia per la BIENNALE ARTE. La nostra anima buona padovana ci mostra la città e cura la nostra stanchezza.
5 settembre: Venezia, Biennale Arsenale
Dedichiamo due giorni alla Biennale Arte a Venezia, iniziando dall'Arsenale: troviamo molti spunti per il nostro progetto. Ringraziamo Ariane per averci consigliato questa visita. Quanti libri, quante mappe!
6 settembre: Venezia, Biennale Giardini
Anche questa sezione ci è sembrata in larga parte molto interessante. I padiglioni di Russia e Giappone ci hanno particolarmente colpiti, ma molti altri meritano davvero di essere visitati.
7 settembre, Torino: incontro con Alessandro Baricco alla scuola Holden
Raggiungiamo nuovamente Torino, questa volta per incontrare Alessandro Baricco e i responsabili della Scuola Holden. Rimaniamo impressionati dalla bellezza dell'edificio. Alessandro ci viene incontro nel lungo corridoio del primo piano insieme a Marta, la sua assistente. La sua cordialità ci rilassa subito. Intorno ad un tavolo Luciana spiega bene il nostro progetto che piace davvero tanto sia ad Alessandro che al direttore della scuola Holden. Alessandro si propone di supervisionare il lavoro di tre-quattro diplomati molto bravi della scuola tra cui alcuni provenienti dal mezzogiorno che verrebbero a Matera per due tre settimane per analizzare storie conoscere autori delle mappe e magari aiutarci addirittura a raccogliere storie insieme a noi per entrare meglio nelle persone e nella città. Alessandro ci comunica di dover chiudere il suo ultimo libro entro maggio per cui potrebbe essere operativo da giugno, ma promette che sarà con noi a Matera una settimana nel mese di marzo, una volta ultimata la raccolta delle mappe. Gli chiediamo di elaborare anche un idea complessiva di drammaturgia narrativa. Entro il 15 settembre la scuola formulerà una proposta come da noi richiesto specificando se è quale cofinanziamento intendono adottare. Si conclude così il nostro go&see. Siamo stanchissimi ma molto soddisfatti.