Citta sostenibili, città intelligenti, Europa2020 agli Open Days
Open Days: venerdì 25 novembre si comincia con Europa2020, abitare e crescita sostenibile.
Intervengono Gianni Pittella, Vice presidente lucano del Parlamento Europeo, Andrea Granelli di KANSO, Marina Wallace di Artakt, Rocco Colangelo, Presidente di SEL. Interventi prestigiosi e molto rilevanti, però chi scrive li percepisce però un po' slegati, tendenti all'autoreferenziale e quindi non "chiusi" sul tema centrale, ovvero l'abitare sostenibile.
L'on. Pittella inizia con un appello al Presidente della Commissione Cultura UE Doris Pack, che è a Matera e interverrà in seguito, perche' riporti l'atmosfera, quello che vede e sente, il clima vivace. E questo perchè è sua ferma convinzione che attorno alla sfida di Matera 2019 si gioca una sfida per l'intera Basilicata, e per l'intero Mezzogiorno d'Italia. Infatti, rileva, il problema dell'Europa è la crescita, non il debito (l'identico pensiero di Sacco, vero disseminatore di questi Open Days!!).
Andrea Granelli, esperto di costruzione di piani integrati di valorizzazione del territorio e di nuove filiere economiche, con particolare attenzione alle strategia di presenza digitale e multicanalità, sottolinea il ritorno della manualita' artigianale nell'economia urbana, singolarmente vicina alla cultura digitale, fatta, non a caso, da "smanettoni". E' suo parere che si stia facendo strada una "via italiana" alle citta' che tiene conto delle tecnologie innovative, e che più che città "intelligenti" forma città "astute" o "acute": e se funzionerà in Italia, puo' funzionare nel resto del mondo.
Marina Wallace, Direttrice di Artakt della University of the Arts di Londra ci spiega che il suo lavoro consiste nell'organizzare mostre nelle quali si mettano a confronto arte e scienza. E' una strada innovativa, quasi sovversiva, se è vero che essere sovversivi significa liberare la creativita' e consentire a molte porte nuove di aprirsi; in particolare, la forma di innovatività che lei ha sperimentato nelle sue mostre è stata quella di lavorare con elementi molto diversi, o addirittura opposti; e con risultati spettacolari, e perfettamente comprensibili dai visitatori! Naturalmente per farlo occorre essere persistenti e molto concreti, insomma non arrendersi mai, perche' si usano culture e linguaggi diversi: ed è questo il messaggio che lancia a Matera 2019.
Dopo Rocco Colangelo, presidente della Società Energetica Lucana, che racconta degli esperimenti in corso in Basilicata sull'ecosostenibilità dei centri per la creatività del progetto Visioni Urbane, la sessione si chiude con l'intervento di Pietro Laureano, patròn del processo che ha portato Matera ad ottenere il riconoscimento di patrimonio mondiale dell'umanità UNESCO. Il suo intervento, già per la verità più volte ascoltato da chi scrive, non è però per questo privo del consueto fascino: Matera citta' idrosostenibile da 4.000 anni, che aveva risolto il problema della raccolta e della conservazione dell'acqua in una zona arida già nel Neolitico, Matera città di scandalosa rivoluzionarieta' moderna per la sua storia millenaria, matera simbolo della cultura come forza che trasforma le cose.