Matera 2019

"Mi sento immeritatamente invitato ad una festa straordinaria".

Con questo folgorante incipit Fabrizio Barca, ex Ministro della Coesione Territoriale oggi tornato a fare il funzionario pubblico, ha riscaldato la platea di materani, nel primo evento co-promosso dal Comitato Matera 2019 dopo la proclamazione a Capitale Europea della Cultura. A Matera, infatti, dal 23 al 26 Ottobre si è svolto Living On The Edge (LOTE) n. 4, il raduno annuale dei membri del gruppo Edgeryders. Il tema di LOTE4 del 2014 è stato la"stewardship", la custodia dei beni comuni. Posto che lo Stato ed in genere l'amministrazione pubblica sembra non essere più in grado di prendersi cura dei beni che le sono propri, i beni pubblici, possono i cittadini farlo in sua vece? e come, e con quali esiti?

Fabrizio Barca ha seguito i lavori, i workshop e gli incontri tematici. Venerdì pomeriggio, a Palazzo Lanfranchi, ha ascoltato alcune esperienze di cittadini che hanno provato a riempire vuoti e soddisfare bisogni collettivi, talvolta in assenza di iniziative pubbliche; talvolta, al contrario, a seguito di esse, come nel caso di Museo.con, il progetto di museo aperto pensato e realizzato dal MiBAC e dalla Soprintendente Marta Ragozzino, proprio a Palazzo Lanfranchi. E come nel caso palese di Matera, nella sua corsa al titolo di capitale Europea della Cultura per il 2019, conclusasi con una trionfale e non scontata vittoria.

"Siamo in una fase di crisi dello Stato" ci ha ricordato Fabrizio Barca - "Questo accade ovunque, ma in Italia si avverte in modo ancora più forte. Ciò che tiene bloccato il Paese intero è la mancanza di una trasformazione collettiva, che invece è ciò che è accaduto a Matera e che l'ha portata alla vittoria. Matera ha saputo segnalare che i cittadini hanno la competenza morale e cognitiva per occuparsi direttamente della cosa pubblica, con le idee e con l'azione. Matera può essere uno straordinario laboratorio per il Sud, per l'Italia e per l'intera Europa"

In conclusione, Barca ha tratto 5 lezioni forti tratte dalla esperienza Matera 2019 e dalle esperienza ascoltate, e ci ha regalato un prezioso consiglio:

  1. L'innovazione nasce dal conflitto di conoscenze, dalle quali occorre trarre una mediazione. Non esiste una conoscenza A migliore di conoscenza B, nè viceversa: occore mediare e trarre una conoscenza C, che prenda elementi dell'una e dell'altra;
  2. Ció che è stato costruito in modo open a Matera servirà per costruire l'agenda delle prioritá di domani, e quindi è un lavoro importantissimo che non deve essere disperso; 
  3. Quando l'amministrazione pubblica non ce la fa a costruire e mantenere un servizio per i cittadini, ha senso - ed è auspicable - che la comunitá provi ad indicare una strada;
  4. Pensare ai contenuti, prima che ai contenitori [quanto ci suonano familiari queste parole!!]
  5. Anche la pubblica amministrazione ogni tanto fa cose giuste! quindi demonizzare in toto non serve a nessuno. Serve piuttosto pensare in termini di filiere, di gruppi da convolgere nella progettazione e gestione delle politiche pubbliche.

Infine il consiglio, finale, preziosissimo, di Fabrizio Barca: è necessario tenere un diario di bordo di tutto quello che accadrà a Matera nei prossimi mesi ed anni. E' un lavoro di documentazione molto importante, che serve a capire gli errori, i passi indietro, le sconfitte, e ad evitare di ricadervi, per Matera 2019 e per qualunque altro progetto futuro.

 ph: Nicola Bisceglia (osservatorelucano.it)