Matera 2019 e la cultura social
Con un anno (il 2019) e un percorso (quello che ci ha condotti al 2019) straordinari alle spalle, la Fondazione Matera – Basilicata 2019 sta già lavorando al futuro. A causa dell'emergenza COVID-19, è vero, alcuni progetti hanno subito un rimando, altri sono in fase di elaborazione - alla luce anche della nuova percezione della realtà e del nostro modo di fruire della cultura che subiranno sicuramente dei cambiamenti - altri ancora stanno fiorendo proprio in questi giorni, per essere di supporto a coloro che si trovano in prima linea nell’attuale emergenza da Coronavirus.
Con Open Design School, il laboratorio sperimentale di design, progetto pilastro del programma e della legacy di Matera 2019, sono infatti stati messi a disposizione strumenti e professionisti per la creazione di 500 scudi facciali da destinare agli operatori sanitari che lavorano in strutture della Basilicata
Mediante il coinvolgimento di maker, professionisti, artigiani digitali e medici e su richiesta del 118 Basilicata e in coordinamento con la Protezione Civile Regionale per l’attività di distribuzione, questa attività, è inserita nel progetto di fabbricazione digitale diffusa sviluppato da Officine Mediterranee, rete di fab lab del Sud Italia, coordinata all’associazione Syskrack di Grassano (MT). E proprio quest'ultima ha lanciato una raccolta fondi per l’acquisto dei materiali necessari alla produzione di altri 500 scudi facciali costruiti con materiali fino ad ora recuperati dagli stessi maker: supporti in plastica creati con stampante 3d, elastici, supporti in gomma, fogli in PVC/PET.
Inoltre, per la terapia intensiva dell'Ospedale “Madonna delle Grazie di Matera”, Open Design School ha invece prodotto, in collaborazione con maker locali, una teca in plexiglass che permette di ridurre la contaminazione dell’operatore sanitario nelle manovre di intubazione ed altre manovre a rischio con le vie aeree dei pazienti Covid19, fornendo un ulteriore sistema di protezione. L’idea è nata da una sollecitazione del dott. Francesco Zuccaro, medico presso l'ospedale di Matera, nonchè appassionato di open data e open culture, che ha proposto al team ODS la realizzazione di un “aerosol box” ideato da un medico di Taiwan e validato in un articolo del “The New England Journal of Medicine” da un team di medici di Boston che ne ha testato l’efficacia protettiva attraverso simulazione. Dopo la riuscita di questo primo esperimento, il team di Open Design School realizzerà delle nuove teche da destinare ad altri ospedali lucani.
Infine, Open Design School fornirà il suo sostegno al laboratorio di sartoria della Silent Academy della Cooperativa Il Sicomoro, dove i ragazzi del progetto SPRAR e gli operatori hanno avviato una piccola produzione di mascherine realizzate con tessuti africani, con il comune obiettivo di rendersi utili in un momento così difficile per l’intera comunità.
Ma Matera 2019 è presente anche on line.
Produzioni collettive, collaborazione fra gli abitanti culturali, scambio tra diverse identità artistiche per mettere in piedi co-produzioni importanti e di spessore: cosa sarebbero gli spazi culturali senza i visitatori, gli spettatori, gli ascoltatori, i partecipanti o i semplici curiosi delle iniziative programmate? Ecco perché, da circa un mese a questa parte, con Matera 2019 abbiamo pienamente accolto l'appello del MiBACT a diffondere on line la bellezza del nostro patrimonio artistico e creativo, coinvolgendo e intrattenendo il più possibile il pubblico a casa.
Lo stiamo facendo sui nostri canali social sia ripercorrendo per tappe la bellezza di quello che è stato e rielaborando in diverse chiavi di lettura i contenuti raccolti in un immenso archivio di immagini, video e suoni, e sia raccogliendo iniziative eccellenti a livello nazionale ed internazionale, per raccontare quanto di bello – nonostante il momento – si stia diffondendo grazie al tam tam digitale, narrando quel piccolo miracolo di stupore che si sta compiendo sul web.
Che siano quelle promosse dai nostri partner o quelle di piccoli e grandi istituzioni culturali, ogni giorno abbiamo messo a disposizione i nostri spazi virtuali per condividere bellezza e quella meraviglia, mettendoci al servizio di chi in questo momento ci segue “da casa”, l'unico posto da dove oggi è possibile guardare al mondo. E lo faremo ancora. Continuate a seguirci e a farci compagnia nel pieno rispetto della regola principale: restare a casa!