A Matera il primo unMonastery
La città di Matera ha iniziato una collaborazione con il gruppo unMonastery per realizzare tra i Sassi il primo prototipo al mondo del "non-monastero" immaginato dal gruppo.
Il progetto unMonastery, che fa parte delle iniziative sostenute dal Comitato Matera 2019 per la candidatura della città lucana a Capitale Europea della Cultura, consiste nel creare un nuovo tipo di spazio sociale che sia la versione moderna (totalmente laica) dei monasteri medievali: un luogo dove si vive insieme, e insieme si lavora al servizio della comunità in cui il luogo è inserito. Vivere insieme serve a ridurre i costi della vita, riposizionando le energie dei non-monaci e delle non-monache dalla necessità di guadagnare alla possibilità di occuparsi dei problemi collettivi che hanno a cuore; e lavorare insieme serve a facilitare la circolazione delle idee, e quindi la capacità innovativa del territorio.
"L'unMonastery è al servizio della comunità locale che lo ospita" – dice Ben Vickers, londinese di 27 anni, responsabile di UnMonastery (il non-abate?)
"Le persone che scelgono di fare questa esperienza sono motivate dall'idea di lavorare fianco a fianco della comunità, sui problemi che sono importanti in quel luogo. L'idea è proprio quella di creare gruppi composti sia da persone del luogo che da hackers e innovatori che vengono da fuori: la diversità di approccio e di esperienza, crediamo, porterà a concepire e realizzare soluzioni nuove". Ma non chiamatelo incubatore: "Vediamo problemi gravissimi in Europa: ciò che ci motiva è avere il tempo e la pace mentale per risolverli. Non siamo contrari a fare denaro o a costruire aziende intorno a un'idea innovativa, ma questo semmai verrà dopo. Vogliamo partire dall'aggredire un problema, non dal fare business plan. Per questo, ci concentriamo su soluzioni open source e a costo basso o zero".
unMonastery è un progetto nato nell'ambito di Edgeryders, una rete creata dal Consiglio d'Europa per fare proposte su come facilitare ai giovani europei la transizione all'età adulta al tempo della crisi. Il gruppo fondatore è composto da attivisti e hackers in Gran Bretagna, Norvegia, Polonia, Belgio, Francia e Svezia. Sono stati proposti diversi luoghi per realizzare il primo prototipo di unMonastery (tra questi Bruxelles, Leipzig e la Polonia orientale), ma pare proprio che l'esperimento di Matera sarà il primo.
"Saremmo contentissimi di iniziare proprio da Matera!" – dice Vickers – "Il posto è meraviglioso, la comunità locale piena di gente interessante con idee innovative. In più, i nostri amici in Basilicata ci riferiscono che ci sono alcuni problemi veramente interessanti, a cominciare da quello della raccolta dei rifiuti e dell'igiene urbana, che si possono provare a risolvere con strategie basate su sistemi fortemente decentrati."
I non-monaci verranno selezionati attraverso un bando aperto che dovrebbe essere pronto a Marzo 2013: avranno a loro disposizione vitto e alloggio e uno spazio di lavoro gratuiti in un edificio nei Sassi, e il Comitato Matera 2019 si occuperà di metterli in contatto con le comunità di innovatori e attivisti di Matera e della Basilicata. Ben e altri rappresentanti del gruppo UnMonastery verranno a Matera a presentare il progetto alla città il 22-23 marzo.
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Info: Ilaria D'Auria Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.