Tadeusz Kantor in mostra a Matera
"La fotografia uccide gli uomini, non è un mezzo per essere fedeli alla realtà, ma per costruire quella che io chiamo illusione, il doppio delle cose.… Io ho molto interesse per la fotografia, è la forma più perfetta di illusione. La foto ha qualcosa a che fare con la morte, i personaggi sono presi dentro come topi nella pece, sono miserabili, senza avvenire e senza passato"
Inaugurata a Matera Sabato 17 marzo 2012 la mostra "Omaggio a Tadeusz Kantor". Due le sedi espositive: nelle sale del MUSMA - Museo della Scultura Contemporanea, e a Palazzo Lanfranchi, sede del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata. Dipinti, sculture, disegni, immagini e documenti (lettere, cartoline, fotografie, manifesti, cataloghi, impaginati originali, libri, riviste) dal 1955 al 1977 allestiti al MUSMA (insieme alle fotografie di Romano Martinis relative a La poule d'eau 1969, Le bellocce e i cercopitechi 1974, La classe morta 1975) e dal 1978 al 2010 esposti a Palazzo Lanfranchi (insieme alle fotografie di Romano Martinis relative a Où sont les neiges dantan 1978, Wielopole-Wielopole 1980, Q'ont crevent les artistes 1985, Qui non ci torno più 1988, Oggi è il mio compleanno 1990], ricostruiscono la storia di Kantor e i rapporti con l’Italia, soprattutto con Achille Perilli la cui amicizia fu fondamentale per l’affermazione di un teatro nutrito alla fonte dei movimenti avanguardistici del XX secolo.
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