Matera 2019, presentata la mostra “Abitografie Mobili-ovvero viaggi da un capo all’altro”
La mostra nasce da un laboratorio sul tema delle migrazioni realizzato dall'associazione "La luna al guinzaglio" e Matera 2019 in occasione della 80° Fiera del Levante
È stata presentata questo pomeriggio, presso la sala Levi di Palazzo Lanfranchi a Matera, la mostra “Abitografie Mobili-ovvero viaggi da un capo all’altro”, nata dal laboratorio intitolato “Atlanti Migranti” che l’associazione “La Luna al guinzaglio” tenne in occasione della 80° Fiera del Levante, quando la Fondazione Matera-Basilicata 2019 scelse di dedicare il proprio spazio ad uno dei temi più rilevanti del dossier: le migrazioni.
Come spiegato dal Direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Paolo Verri, nel laboratorio “Atlanti migranti”, rivolto a sensibilizzare le giovani generazioni sui temi delle migrazioni, della pace e del dialogo, «i visitatori sono stati invitati a costruire un pezzo di cielo, considerandolo uno spazio che non ha confini, da sempre un punto di riferimento per orientarsi, uno spazio che è di tutti o di nessuno. I partecipanti hanno tracciato costellazioni immaginarie visualizzando un oggetto da portare in viaggio, elaborando infine un acrostico con il nome di questo oggetto». L’iniziativa è stata estesa a tutte le scuole con un concorso aperto a Puglia e Basilicata, ma la partecipazione si è allargata inaspettatamente a tutta Italia. Fra i soggetti coinvolti, ci sono anche il Mula+ (Museo Latronico) con il Ceas il Cielo di Indra (Latronico), le Associazioni di Volontariato Optì Pobà e FRA-Frontiere e Relazioni da Attraversare, l’Istituto di Istruzione Superiore “L.Da Vinci” di Potenza.
Come spiegato nel corso del collegamento in videoconferenza, il Liceo linguistico potentino ha attivato un percorso di alternanza scuola lavoro intitolato “Aprire i cuori non solo le frontiere”, che ha visto gli studenti della classe IV D coinvolti nella realizzazione dell’area didattica della mostra.
In rappresentanza delle realtà che lavorano direttamente con i migranti, sono intervenute Marika Sabia (Optì Pobà) e Manuela Pugliese( Associazione Fra), mentre il benvenuto a Palazzo Lanfranchi, dove la mostra sarà allestita a partire dal 25 maggio, è stato portato dalla Direttrice del Polo museale della Basilicata Marta Ragozzino.
La mostra “Abitografie Mobili-ovvero viaggi da un capo all’altro” propone il tema del viaggio come possibilità di incontro ed esperienza dirompente - ha spiegato Rossana Cafarelli de “La Luna al guinzaglio”.
Gli oggetti che si offrono all'attraversamento dei visitatori sono abiti, dove sono ricamate costellazioni immaginarie ed immaginate da chi, quando è tempo di fare le valigie, è costretto a fare i conti con la cosa più importante da portare con sé e mettere nel proprio bagaglio. La mostra si snoda come un percorso di gioco, inteso come processo crescente di conoscenza dinamica interattiva. I visitatori sono invitati infatti a compiere un vero e proprio viaggio nel viaggio, attraversando fisicamente e simbolicamente quattro diversi spazi di azione denominati Arcipelaghi. Tappa cruciale è quella che permette di attraversare gli abiti potendoli com-prendere ovvero prendere con sé, indossarli fisicamente, per sperimentare il viaggiare come sinonimo di integrazione in sé dell'altro da sé. Grazie ad una applicazione sarà possibile inoltre utilizzare il proprio tablet o smartphone per inquadrare le costellazioni ricamate sugli abiti per attivare informazioni e contenuti ulteriori.
Nel corso dell’incontro sono stati annunciati anche i vincitori del concorso “Atlanti migranti”: la Scuola Primaria Istituto Comprensivo ex V Circolo - Matera I B e IC, l’Istitutto di Istruzione Superiore Guirati Ines, classe I A, ITC Antonio Falce di Brienza (PZ), Roberta Polverino della Scuola Secondaria di Primo Grado (II A, Istituto Comprensivo Joseph Stella di Museo Lucano (PZ), Francesco Marasciulo II G - Scuola "Michelangelo" di Bari, Alessandra Businaro, CPIA 5 Milano - Classe FP. In premio per i vincitori, una visita guidata alla città di Matera e ai suoi paesaggi celesti.