Aperto un cantiere di idee e progetti con il Giappone
A Matera il segretario generale del Comitato Eu Japan Fest, Shuji Kogi: “Pronti a mettere a disposizione di Matera risorse e progetti con l’esclusivo interesse di rendere migliore la vita dei cittadini con l’arte e la cultura”.
Scambi culturali fra artisti lucani e giapponesi, ma anche singoli progetti collegati al dossier come mostre di arte contemporanea e di fotografia. Tutto dipenderà dallo scambio di idee fra la Fondazione Matera – Basilicata2019 e il Comitato Eu Japan Fest che dal 1993 accompagna e sostiene specifici progetti delle capitali europee della cultura.
Per avviare il confronto sulle iniziative da realizzare per il 2019 oggi è arrivato a Matera Shuji Kogi, segretario generale del Comitato Eu Japan Fest, un ente non governativo di cui fanno parte gli ambasciatori giapponesi di tutti i Paesi europei e i rappresentanti di un centinaio fra le più grandi e significative industrie del Sol Levante, fra cui, solo per citarne alcune, Nec, Daikin, Sumitomo Mitsui Financial Group, INC., Hitachi, Ltd., Takeda Pharmaceutical Co. Ltd., Toyota Motor Corporation, Ana Holdings Inc. Aishin Seiki Co.,Ltd., etc.
“Il nostro ente – ha detto Kogi ai giornalisti – non ha fini di lucro e alle imprese che aderiscono non interessano ritorni economici. Il comitato è nato con l’unico scopo di promuovere la cultura e le arti attraverso il dialogo interculturale. E infatti il nostro obiettivo non è quello di esportare eventi giapponesi nelle capitali europee, ma di costruire insieme a loro progetti utili per il benessere delle comunità. Oggi grazie alla globalizzazione c’è un grande scambio di informazioni e i nostri ragazzi conoscono Matera e il resto del mondo, ma non hanno frequenti occasioni di approfondimento. In Giappone non c’è una grande tradizione di sostegno pubblico alla cultura, ma è molto determinante quello dei privati. Ecco perché ci siamo messi insieme. Molti si chiedono perché le industrie giapponesi seguono con interesse le capitali europee della cultura. E’ quello che in Europa si chiama responsabilità sociale delle imprese. Come sarebbe la qualità della vita se non ci fosse la cultura, se non ci fosse l’arte? In questi 23 anni abbiamo realizzato nelle capitali europee della cultura più di 800 attività. A Matera per il 2019 vogliamo fare a molto di più rispetto a quello che abbiamo fatto a Genova nel 2004, l’ultima capitale europea della cultura in Italia. In quella circostanza abbiamo sostenuto il progetto di un fotografo italiano, Mimmo Jodice, che è venuto a fare foto il Giappone per aiutarci a capire, con il suo sguardo, come viviamo. Ne è nata una splendida mostra che abbiamo proposto sia a Genova che a Lille, l’altra Ecoc del 2004. Inoltre abbiamo mandato 25 fotografi giapponesi in tutti i paesi europei per fotografarli e anche in questo caso abbiamo fatto una mostra nelle due ecoc. Con Matera2019 abbiamo solo aperto qualche ragionamento”.
All’incontro con la stampa ha partecipato il direttore della Fondazione, Paolo Verri. “Nel dossier di candidatura – ha detto Verri – c’è il cluster “Riflessioni e connessioni” che comprende anche il progetto “Breathing Earth” dell’artista giapponese Susumu Shingu. Si tratta di un artista di fama mondiale chiamato anche “scultore del vento, dell’acqua e della luce”. Con lui vorremmo realizzare una istallazione permanente nel Parco dei Monaci o in un’altra zona della Murgia. Il confronto è stato appena aperto e vede ovviamente anche il coinvolgimento dell’Ente Parco e del suo presidente, Pierfrancesco Pellecchia, che ha già dato la sua disponibilità. Insieme al sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, e all’artista cercheremo di capire dove realizzare questa istallazione. Con il Comitato Eu Japan Fest vorremmo anche realizzare uno scambio fra artisti giapponesi e lucani, e costruire iniziative fra le loro università e la Università degli studi della Basilicata. Nel dossier di candidatura abbiamo diversi temi che potremmo affrontare insieme come Radici e Percorsi o Utopie e Distopie, temi molto cari alla cultura giapponese.”
“Siamo molto aperti – ha concluso Kogi – a qualsiasi idea che abbia al centro la possibilità di far cresce le comunità. Il discorso è appena iniziato e sono certo che realizzeremo insieme qualcosa di molto utile per Matera e per l’Italia”.