Rafforzare le competenze di settore, Materahub e Matera 2019 animano il dialogo in Italia con Radio DeuS
Le competenze per il settore culturale e creativo sono state al centro, lo scorso 17 maggio, del primo evento satellite di ArtLAb, la piattaforma dedicata all'innovazione delle politiche e delle pratiche culturali promossa da Fondazione Fitzcarraldo. L’incontro, a cura di Materahub e Fondazione Matera-Basilicata 2019, è stato promosso in collaborazione con Radio Deus, la piattaforma di radio streaming sviluppata nell’ambito del progetto Erasmus + “DeuS- European Open Design School for regional sustainable development”, del quale i due soggetti sono stati capofila insieme ad altri 9 partner europei. Nei due anni di attività del progetto, concluso con una conferenza finale trasmessa proprio su Radio Deus lo scorso dicembre, DeuS ha sviluppato un format innovativo per la formazione professionale continua degli operatori delle industrie culturali e creative, che ha esportato in Europa la metodologia di Open Design School, il laboratorio di design partecipativo, progetto pilastro ed eredità di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
La speciale puntata di Radio DeuS, trasmessa dall’Officina Creativa di Materahub a Matera, ha visto protagonisti rappresentanti della Commissione Europea, relatori di università internazionali e operatori di settore che si sono confrontati sullo stato dell’arte del Pact for Skills, una delle più importanti iniziative europee per colmare il gap di competenze tra i Paesi degli Stati Membri e offrire una formazione costante e di qualità. Un focus specifico è stato inoltre dedicato alle necessità formative in Italia, a partire dai nodi critici di sempre - come il riconoscimento e la valorizzazione delle professioni culturali - per individuare alcune delle strade che il nostro paese dovrà affrontare per supportare questo percorso di innovazione, tra vecchie e nuove professionalità.
“Attraverso il progetto DeuS – ha evidenziato Rita Orlando, Senior Project Manager Open Design School per la Fondazione Matera-Basilicata 2019 - siamo stati i primi in Italia ad aprire il dibattito sul Pact for Skills per il settore culturale e creativo, partendo proprio dall’esperienza di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. In questo contesto abbiamo infatti realizzato dei percorsi specifici per il capacity building sia degli operatori del settore, chiamati a co-produrre il programma del 2019, sia di giovani makers e linkers che hanno fatto formazione sul campo, rafforzando la squadra operativa. Per la complessità di attori che ruota intorno a questo progetto, le Capitali Europee della Cultura possono essere dei modelli e terreno di sperimentazione sui nuovi approcci del capacity building, immaginando percorsi di formazione continua durante tutto l’anno Ecoc, e non solo all’inizio, e un bilancio di competenze finale. Su una scala più nazionale, un primo test potrebbe essere compiuto in questo senso sulle Capitali Italiane della Cultura. Su questa linea si sta infatti muovendo la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, che proprio in questi giorni ha avviato un percorso di capacity building per le città finaliste dell’edizione 2024 del titolo”.
”Dopo il settore dell’automotive, dell’aerospaziale, delle costruzioni e dell’agroalimentare, anche le industrie culturali e creative avranno il proprio Pact for Skills - Patto di settore sulle competenze – sottolinea Paolo Montemurro, Direttore di Materahub-. L’obiettivo della Commissione Europea, che di fatto l’ha inserito per la prima volta tra i 14 Ecosistemi strategici della Nuova Agenda Industriale della UE, è quello di innescare un processo di identificazione e analisi dei fabbisogni formativi del settore, sia su scala nazionale che europea, per permettere alle ICC di affermare la propria centralità nell'economia dell'Unione Europea e dei paesi membri. Si tratta di un momento chiave per le ICC e per il percorso di capacitazione e di senso che hanno compiuto negli ultimi dieci anni. In tal senso, è fondamentale che dal quadro europeo si passi a quello regionale, questo significa ragionare tenendo a mente la dimensione europea e agire sul piano locale, dove i cambiamenti possono essere realmente implementati, soprattutto in Italia in cui alle Regioni è affidata la responsabilità della formazione professionale”.