Matera 2019 e Fondazione Nitti insieme per il Festival delle città narranti
A Villa Nitti ad Acquafredda di Maratea il 25 e il 26 ottobre
Prima edizione del Festival delle città narranti.
Oggetto del “numero zero” il racconto dell’esperienza di Matera 2019
Un progetto di Fondazione Francesco Saverio Nitti e Fondazione Matera Basilicata 2019
con Osservatorio Public branding Università IULM Milano e la collaborazione di Università della Basilicata
Venerdi 25 ottobre e sabato 26 ottobre si svolgerà a Villa Nitti a Maratea, la prima sperimentale edizione del “Festival delle Città Narranti”, progetto promosso dalla Fondazione Nitti di Melfi – nel quadro dello svolgimento degli eventi riguardanti il centenario del Governo Nitti – e dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, con il supporto dell’Università IULM di Milano (e del suo Osservatorio sul Public Branding) e dell’Università della Basilicata. Nella prima giornata la membership di questo progetto illustrerà le ragioni, le motivazioni, gli ambiti di coinvolgimento e le prospettive di una iniziativa che andrà a regime nel 2020.
Saranno il presidente della Fondazione Nitti Stefano Rolando (anche direttore scientifico dell’Osservatorio che si occupa di questa materia presso l’Università IULM di Milano) e gli esponenti di Fondazione Matera Basilicata 2019 – il presidente Salvatore Adduce e il direttore Paolo Verri – a tracciare le indicazioni per il 2020 che hanno già nella formula sintetica del Festival una efficace sintesi:
“Ogni città, ogni territorio, ogni luogo raccontano e fanno raccontare un grande patrimonio simbolico. Che muta. Ma anche si tramanda nel tempo. Esso forma identità e contribuisce alla attrattività. L’idea del Festival è mostrare questa complessità. Casi, modi, vicende, protagonisti. Quest’anno – “numero zero” – il caso di Matera 2019. A confronto con esperienze interessanti che, dal 2020, diventeranno una più ampia rassegna”.
Tra gli interventi istituzionali di apertura il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, il sindaco di Maratea Daniele Stoppelli, i rettori di IULM-Milano Gianni Canova e di Unibas Aurelia Sole, l’Assessore alla Cultura della città di Matera (e consigliere del Ministro del Beni Culturali Franceschini) Giampaolo D’Andrea.
Nel pomeriggio di venerdi 25 ottobre il modello stesso di futuro Festival si misurerà con operatori impegnati nel citytelling di alcune città che hanno svolto esperienze significative a ridosso di grandi eventi: Enric Truñó i Lagares (Barcellona), Radosław Michalski (Wroclaw), Marco Biazzetti (Petra). A conclusione Franz Cerami presenterà Lighting Flowers, installazioni digitali realizzate in alcune periferie nel mondo.
Sabato 26 ottobre al mattino il racconto dell’esperienza comunicativa e narrativa di Matera si aprirà con il team della Fondazione Matera Basilicata 2019 e in particolare con gli interventi di Rossella Tarantino, manager sviluppo e relazioni internazionali, Serafino Paternoster coordinatore dell’ufficio stampa, Raffaella Pontrandolfi, responsabile della comunicazione digitale. Nel pomeriggio il concerto per piano e violino di Riccardo Galimi e Riccardo Perrone e letture a cura di Antonio Fulfaro.
Dice Stefano Rolando: “Le città sono luoghi che raccontano. Sono telai di narrazioni corali, complesse e composite, tessute da società, istituzioni e identità. Le città sono luoghi di armonie e contraddizioni; spazi di luce e di ombra; di conflitto ma anche di ricomposizione sociale e politica, attraverso cui tendere ad obiettivi riconosciuti e riconoscibili. Tutto questo costruisce storia e patrimonio, materiale e simbolico, delle città”. E Paolo Verri completa questa riflessione: “Questo patrimonio è in continuo movimento che rende le città potenzialmente più riconoscibili, caratterizzandole per le loro architetture; per l'ambiente naturale e quello antropizzato; per il clima; le tradizioni; la capacità di ospitare e produrre cultura, oggetto delicato e possente allo stesso tempo”.
Il Festival delle Città Narranti, ha deciso di svolgere la sua anteprima autunnale sulle coste della Basilicata, per lanciare un luogo stabile che richiami esperienze e dibattiti. Un luogo affacciato sul suggestivo mare che avvolge la villa che fu di Francesco Saverio Nitti a Maratea nell’obiettivo di comprendere come questo patrimonio possa riunire in positiva sinergia istituzioni, soggetti creativi e d’arte, sistema mediatico, operatori del turismo e dei beni culturali. Nel 2020 l’edizione sarà più lunga e articolata. A Maratea si passerà dall’idea al progetto.