Matera 2019, a Reggio Emilia un confronto su future collaborazioni in campo culturale
Individuare comuni elementi di lavoro e opportunità di scambio in campo culturale tra Reggio Emilia e Matera. È questo l'obiettivo dell'incontro che si è tenuto stamane in Municipio a cui hanno preso parte il sindaco di Reggio Luca Vecchi, l'assessore ai Sassi del Comune di Matera Paola D'Antonio e Paolo Verri, direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019. Presenti anche Davide Zanichelli, presidente della Fondazione Palazzo Magnani, Giordano Gasparini, direttore delle Biblioteche, e Donato Vena, presidente dell'associazione Lucani Reggio Emilia.
Al centro dell'incontro le diverse istituzioni culturali e le iniziative che caratterizzano ciascuna città e in particolare il programma elaborato da Matera, che nel 2019 sarà capitale europea della cultura e che, per questa ragione, è particolarmente interessata a generare nuove collaborazioni e scambi con altre realtà nazionali e internazionali. Tra le possibili ipotesi di lavoro individuate in questo primo incontro, cui seguiranno nelle prossime settimane momenti di approfondimento, vi sono l'ambito culturale e in particolare il settore della fotografia, i temi educativi e l'esperienza di Reggio Children, e la riflessione sui temi della rigenerazione urbana e del paesaggio che Reggio sta sviluppando nelle ex Officine reggiane, mentre Matera affronta rispetto alla valorizzazione e al riuso dei Sassi, un patrimonio storico oggi candidato – così come il Tecnopolo reggiano - a divenire luogo della creatività e dell'innovazione.
Oggi pomeriggio i rappresentanti della città di Matera e della Fondazione Matera Basilicata 2019 incontreranno presso Palazzo Magnani, sede dell'omonima Fondazione, i diversi soggetti che a Reggio operano in campo culturale.
"Un'altra dimostrazione dell'interesse che il programma di Matera 2019 desta a livello nazionale - così commenta il direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri - Ma anche, dopo le intese con la città di Ravenna e la città di Modena, la dimostrazione della straordinaria vitalità che l'Emilia Romagna mette in moto a livello sociale e culturale. Oggi, oltre ai momenti istituzionali, ho potuto visitare spazi come quelli della Polveriera, dove sono raggruppati gli operatori sociali della città, e dove è stato già sviluppato in particolare il progetto Kappa Lab: luoghi in cui bellezza e inclusione sociale si incontrano in maniera mirabile, e immaginare grandi collaborazione con il territorio, a partire dalle relazioni con i lucani di Reggio ma anche con gli imprenditori che hanno sviluppato nel corso degli anni forti relazioni economiche tra le nostre due città".