Inaugurata la mostra “Attraverso la città – La via del Sole” dell'ODS
Coinvolti tre spazi della città: il complesso rupestre di San Nicola dei Greci, il quartiere Piccianello e la Cava del Sole. In programma da dicembre a febbraio laboratori didattici con i cittadini e con le scuole, spettacoli, convegni.
Si è inaugurata questa mattina presso il complesso rupestre di San Nicola dei Greci, a Matera, la mostra “Attraverso la città – La via del Sole” che restituisce alla città i risultati conseguiti nell’ambito del primo workshop dell’Open Design School, svoltosi dal 1 settembre al 21 ottobre 2016. L’esposizione apre un ricco programma di attività fra laboratori, passeggiate, simposi e spettacoli che accompagneranno il visitatore dal Sasso Barisano fino alla Cava del Sole, passando per il quartiere Piccianello.
Intervenendo all’inaugurazione, il Direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Paolo Verri, ha spiegato che “il primo workshop dell’Open Design School, all’interno del quale è nato il percorso espositivo, rappresenta una prima tappa nella progettazione della città futura. Il congiungimento fra il Sasso Barisano, dove la scuola avrà sede, e la Cava del Sole, lo spazio che ospiterà le iniziative di Matera 2019, traccia una connessione fra il passato e il futuro della città, allargandone i suoi confini. Grazie all’Open Design School, che diventerà operativa a partire dal marzo 2017, Matera mira a diventare un centro di riferimento nell’ambito della progettazione di nuove soluzioni urbane, al servizio sia dell’Italia che del resto d’Europa”.
Il Sindaco di Matera, Raffaello De Ruggeri, ha ricordato la storia del complesso di San Nicola dei Greci e della Chiesa della Madonna delle Virtù: "L’allestimento della mostra dell’Open Design School all’interno di questi spazi indica che Matera è una città capace di produrre sempre nuova storia, costruendo il futuro grazie alla forza del suo passato. Il percorso di creatività e innovazione cui l’Open Design School ha dato inizio non dove essere un momento accidentale, ma un modello culturale permanente da cui anche i territori circostanti possono attingere”.
Il coordinatore scientifico del workshop ODS , Paolo Cascone, dopo aver ringraziato i 15 partecipanti che hanno lavorato insieme fino all’allestimento della mostra, ha sottolineato l’importanza dei risultati conseguiti nelle sei settimane di attività: “Partendo dallo studio del territorio, abbiamo costruito delle proposte progettuali lavorando sulle relazioni con le aziende locali ed esperti internazionali, sulle buone pratiche, sull’integrazione con la popolazione locale, sul dialogo con le Istituzioni, sulla collaborazione con le scuole. Si tratta di un enorme patrimonio a disposizione della città e che può essere replicabile oltre la città stessa”.
L’architetto Tonio Acito, che ha affiancato tutte le attività del workshop, ha illustrato le caratteristiche del percorso espositivo all’interno del complesso rupestre: “La mostra parte dai modelli storici da cui l’Open Design School attinge, rispondendo ad una serie di quesiti sulle sue attività future. All’interno delle sale sono proposte alcune dimostrazioni pratiche su cui si è lavorato durante il workshop, dall’arredamento in legno alle lampade fatte con materiale di recupero, dai fili che attraverso sensori di movimento producono melodie ai tufi suonanti con il tocco della mano. L’esposizione del modello del concept per la ristrutturazione della Cava del Sole conduce infine il visitatore ad esplorare i luoghi della produzione, i laboratori dove i professionisti hannolavorato giorno e notte”.
Antonio Nicoletti, delegato dell’amministrazione comunale sul progetto ODS, ha sottolineato come il lavoro dell’Open Design School sulla Cava del Sole e nel rione Piccianello si integri con il piano comunale di rigenerazione delle periferie e riqualificazione urbana, sostenuto attraverso finanziamenti sia pubblici che privati.
In chiusura, Rita Orlando della Fondazione Matera-Basilicata 2019, ha illustrato il programma delle attività che si aprono con la mostra e che dureranno fino a febbraio 2016: passeggiate sul percorso dei cavamonti, laboratori di autocostruzione, mentalmapping, applicazioni di sistemi Arduino e installazioni interattive, recupero e trasformazione, wooden open structure, spettacoli teatrali e una festa di quartiere nel rione Piccianello.