Matera 2019, aperto il dialogo con l’Eu Japan Fest
L’incontro con il Segretario Generale Shuji Kogi è stato incentrato sulle possibilità di collaborazione con la scena creativa giapponese nell’ambito di Matera 2019
Si è svolto ieri presso il centro per la creatività di Casa Cava, a Matera, l’incontro pubblico con il Segretario Generale dell’Eu Japan Fest, Shuji Kogi, organizzato dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 per far conoscere le opportunità di cooperazione con la scena creativa giapponese che possono nascere nell’ambito di Matera 2019. Dal 1993 infatti, l’EU Japan Fest supporta alcune iniziative inserite nei programmi delle Capitali Europee della Cultura legate ai temi della multiculturalità e dello sviluppo sostenibile del benessere economico delle comunità, mettendo in relazione la cultura giapponese con quella della Capitale designata.
Nel corso dell’incontro, coordinato da Rossella Tarantino, Manager Sviluppo e relazioni della Fondazione Matera-Basilicata 2019 e da Massimiliano E. Burgi, Responsabile dell’animazione territoriale, il Segretario Generale Kogi ha illustrato alcune delle iniziative sostenute dall’ Eu Japan Fest in ben 40 città di 26 diversi Paesi, legate ad architettura, musica, fotografia, cinema, arte, teatro, letteratura, gaming, arti marziali. Molti degli interventi realizzati nelle Capitali della Cultura, come il ponte contro la paura di Tallin nel 2011 o il workshop sul bonsai come filosofia di vita a Vilnius nel 2009, utilizzano l’arte con una finalità sociale ed educativa, intrecciandosi profondamente con la storia e le problematiche delle popolazioni locali.
«Per effetto della globalizzazione – ha detto Kogi – anche la cultura giapponese ha aperto le proprie porte, cominciando a contaminarsi con i costumi di altri popoli. Non avendo mai subito una dominazione straniera, il Giappone è stato libero di accettare qualunque influenza proveniente dall’esterno, in particolare dall’America e dall’Europa, ma allo stesso tempo ha continuato a preservare la propria cultura tradizionale, anche grazie ai tanti stranieri che apprezzano la cultura giapponese e la portano in giro per il mondo. Matera 2019 sarà una nuova opportunità per raggiungere il cuore della Basilicata e dell’Italia intera, con l’auspicio che le interazioni fra le nostre culture possano non limitarsi all’anno da Capitale della Cultura, ma continuare oltre e allargarsi».
Il secondo momento dell’incontro con Kogi è stato dedicato alle proposte di alcuni operatori culturali locali su possibili progettualità da realizzare insieme all’Eu Japan Fest durante il percorso verso Matera 2019, come scambi culturali ed enograstronomici con le associazioni nipponiche presenti sul territorio, manifestazione sportive per bambini, concorsi musicali, festival di cinema e letteratura, videogames, metodologie specifiche per ragazzi con disagi, turismo sostenibile legato al tema della cura, anche in senso artistico. Altro aspetto emerso fra il pubblico presente, è stato l’interesse ad approfondire la cultura tradizionale giapponese nella sua autenticità, oltre gli stereotipi proposti dal turismo di massa.
«Siamo molto grati a Mr. Kogi per l’attenzione riservata dall’Eu Japan Fest al progetto Matera 2019 e l’interesse a costruire delle relazioni con le scena creativa locale – ha sottolineato in chiusura Rossella Tarantino - . Le proposte emerse nel corso dell’incontro potranno collegarsi alla programmazione che la Fondazione Matera-Basilicata 2019 metterà in campo per attivare una collaborazione con l’Eu Japan Fest. In particolare, le azioni potranno orientarsi lungo tre specifiche direttrici indicate nel programma culturale di Matera 2019: i progetti del dossier, fra cui il progetto “Breathing Earth” che coinvolge la figura dell’artista giapponese Susumu Shingu, l’attivazione di scambi culturali con il Giappone attraverso programmi di residenze artistiche e coproduzioni, la riflessione sul turismo di comunità, con particolare attenzione alla relazione fra cittadini temporanei e permanenti e alle diverse declinazioni del tema della cura».