Qualcuno che ne carpisca il segreto
Il 27 settembre 2019 ricorre il centenario della nascita di Maria Lai (Ulassai, 27 settembre 1919), una delle artiste italiane del secondo '900 più note al mondo. Negli spazi del MUSMA sono presenti tre sculture dell’artista sarda e due cancellate da lei progettate e realizzate da maestranze artigiane locali.
L'idea è di allestire una grande opera collettiva che coinvolga i cittadini, prendendo spunto dai numerosi interventi di arte pubblica organizzati e allestiti da Maria Lai nella sua carriera in collaborazione con diverse comunità della Sardegna e del territorio nazionale.
Il legame tra artista scelto per il progetto e comunità sarà rappresentato dalla tecnica artigianale della sartoria. La sartoria come metafora del tenere insieme rapporti consolidati dal tempo e ricucire legami interrotti.
Raffinatissime tecniche di tessitura sono conservate nei paesi della provincia lucana in cui sono state più continuative le commistioni con popolazioni provenienti dall’Oriente. Il progetto trae linfa dalla straordinaria continuità storica delle tradizioni che si sono succedute nel territorio e mette a confronto generazioni diverse: leggende e miti antichi, ancora nella memoria dei cittadini più anziani che li ricordano e raccontano in dialetto, diventano fonte di ispirazione dell’arte contemporanea.
Si prenderà inoltre spunto dalle tradizioni e dalle tecniche sartoriali dei cittadini immigrati, completando in questo modo il confronto tra artista e comunità.
Le opere d’arte collettiva consentono uno scambio di conoscenze, competenze e stati d’animo: l’artista rende lo spettatore partecipe del suo mondo e questi, a sua volta, nella veste di artigiano, lo rende partecipe della sua professionalità e competenza e, nella veste di fruitore dell’opera, mette a disposizione dell’artista sensibilità e desiderio di confronto.
“Qualcuno che ne carpisca il segreto” prevede il coinvolgimento di un artista contemporaneo che sappia utilizzare diversi linguaggi, dalla scultura alla pittura, dalla performance alla video-arte. Questo consentirà l’engagement dei cittadini nella produzione di un’opera di Arte pubblica vicina al proprio sentire di uomini contemporanei ma, nel contempo, ispirata alle leggende e ai miti del passato con cui essi hanno maggiore familiarità.
Organizzato da
Soc. Coop. Synchronos
Il Sicomoro
Sandra Hauser