Un ponte tra Oriente ed Occidente: lungo le vie dei monaci bizantini
La regione Basilicata è un territorio dell’anima, che ispira al silenzio, al raccoglimento e alla spiritualità. Fin dall’anno mille vi si sono stabilite comunità religiose di cui restano ancora le tracce. A quei tempi dominava l’impero bizantino, e nell’intera area sud della Basilicata, si concentrò una grande presenza di monaci bizantini, alla ricerca di un riparo dalle guerre di confine e di una dimensione ideale per la vita eremitica.
Nelle zone più fertili vennero edificati monasteri e abbazie, e lì attorno nacquero paesi abitati. Questa è la storia di Carbone, piccolo borgo medievale nel cuore del parco del Pollino, per ottocento anni luogo di incontri e di passaggi, quasi un ponte fra Oriente e Occidente. Un posto che storia e tradizione hanno trasformato in museo diffuso di arte e spiritualità. Questo progetto disegna un collegamento sia geografico sia di affinità culturale fra Matera 2019 e Carbone, che diventa a sua volta capitale per un giorno offrendo ai visitatori visite guidate immersive, passeggiate negli antichi vicoli del borgo, laboratori di calligrafia, l’Angelus nella Chiesa dell’Annunziata, narrazioni intorno alla vita dei monaci bizantini, il raccontato della filologa britannica Robinson, che scoprì il borgo nel 1930. Alla sera, un percorso sensoriale attraverso i ruderi del parco monastico con musica, luci e drammatizzazione teatrale. Così da eleggere il piccolo e prezioso borgo lucano di Carbone, come accade a chi l’ha già incontrato, capitale del cuore.
Realizzato in coproduzione da
Comune di Carbone per Capitale per un Giorno