Lavello, Capitale per un giorno - Lucania infinita
Lo spettacolo “Lucania Infinita”, coprodotto dal Comune di Lavello con Fondazione Matera Basilicata 2019 per Capitale per un Giorno, parte dall’idea primordiale di unire l’infinito al finito, l’universale al particolare, partendo dall’idea dell’immensita’ dell’universo che ci circonda per arrivare alla realta’ della vita vera. la natura di questo spettacolo ruota intorno all’allegoria della nostra visione duale del tutto, ma sfocata. Due, come i nostri occhi. Quello che diamo per scontato essere doppio, eventualmente, si trasforma poi in un grande senso di unita’. Lo spettatore, da subito, ha la percezione di essere catapultato in un “viaggio” emozionale che lo porta a sperimentare in poco tempo quanto ogni piccolo elemento della propria vita, della quotidianita’, della realta’ sia profondamente legato ad altre piccole realta’ che insieme creano un unicum. E questa sensazione, questa velocita’ di percezione solo la musica riesce a trasmetterla. Perche’ l’evento che l’Amministrazione Comunale di Lavello grazie al talento del direttore artistico, Michele Ranauro, ha deciso di realizzare, non e’ un concerto, bensi’ un’occasione che vuole utilizzare il riconoscimento di Matera - Capitale della Cultura 2019, come un reale contenitore e veicolo di cultura nella poliedricita’ delle sue forme artistiche, il tutto poggiato sulle fondamenta della musica. Indubbiamente, lo spettacolo mira ad esaltare la lucanita’ e, nello specifico, la lavellesita’; ma vuole essere uno stimolo a rafforzare e a ricostruire il legame con la terra d’origine.
Questo messaggio e’ veicolato dalla musica del pianoforte del maestro Michele Ranauro che si esibira’ nella storica e centrale Piazza Matteotti.
La piazza e' espressione della storia urbana e architettonica del ventennio fascista a Lavello. Nella piazza si erge il “grande edificio scolastico”, inaugurato nel 1936, composto da tre corpi di fabbrica: il primo, sede della sezione maschile delle scuole; il corpo centrale, con la direzione; il terzo corpo e' la sede della sezione femminile. All'edificio si accede dall'esterno per mezzo di ampie scale in marmo di Trani. In effetti, l'imponente mole in mattoni della costruzione, con le lunghe ali laterali e con la grande facciata a tre padiglioni simmetrici prospettante sulla piazza Giacomo Matteotti (che allora si chiamava XX Settembre), acquista rapidamente egemonia primaria nella struttura e nella fisionomia cittadina. L'esterno della struttura e' circondato da un largo marciapiede su cui verra' posizionato il palco. Il palazzo dell'edificio scolastico, durante l’esibizione del maestro Ranauro, verra’ illuminato da luci architetturali che daranno un effetto “magico” alla location.
Come si e’ gia’ detto, non siamo di fronte ad un semplice concerto, ma ad emozioni musicali che si uniscono al linguaggio coreografico della danza ed a quello visivo delle immagini e delle luci per raccontare e reinterpretare, mediante questa commistione delle diverse espressioni artistiche, i valori culturali, tradizionali ed il bagaglio antropologico delle comunita’, con l’obiettivo di innescare un processo creativo ibridato dalle tecnologie digitali del futuro.
Ad esempio “Ravel”, vestito in modo marcatamente glamour, diventa colonna sonora del nostro territorio. La chiave di lettura e’ di matrice surrealistica. Le radici sono da ricercarsi nell’esperienza di Michele, scelto, tra le altre cose, per suonare davanti ai quadri di Salvador Dali’ nel 2015.
“Blu Rain”, pezzo originale e inedito del direttore artistico, nato da un’idea scritta a quattro mani con Arisa, diventa la colonna sonora dei nostri paesaggi. Paesaggi leggermente variati da elementi di contaminazione digitale.
La musica diventa elemento di collegamento tra passato e moderno; elemento fondamentale del discorso interculturale; mezzo di avvicinamento tra popoli e singoli individui della stessa comunita’.
Lo spettacolo e’, metaforicamente parlando, un lungo ponte i cui tralicci partono dal medioevo e sbucano nel 2019. E su questo ponte “si avventurano” le espressioni delle generazioni del nostro tempo, una rappresentanza delle quali viene coinvolta dal direttore Ranauro. Nella scena, giovani e vecchi, intonati e scanzonati, sembrano all’inizio su un piano di antagonismo; ma stanno parlando esattamente della stessa cosa: del vissuto del loro presente. Per questo lo spettacolo appare fruibile per tutte le fasce di eta’ a partire dai bambini fino ad arrivare agli anziani perche’ concepito come emozionale: lo spettatore si trovera’ di fronte ad emozioni pure, suscitate dal coro dei bambini sulle note di brani classici che inneggiano all’amore ed alla fratellanza; ad assaporare i disagi ed i contrasti adolescenziali delle nuove generazioni a confronto con la sicurezza delle tradizioni. Questo porta inevitabilmente a sperimentare e proporre diversi generi musicali a seconda del messaggio che si vuole mandare: dal classico, al tradizionale, al contemporaneo, al ballo dance moderno. Anche questa scelta mira a sottolineare l’importanza del contatto tra le diverse generazioni affinche’ si ripristini il flusso dei valori da tramandare.
Michele ama molto Beethoven e Bach; li rilegge per noi, facendoci notare quanto la musica sia di fatto lo specchio del proprio tempo.
Nella parte finale dello spettacolo emergera’ con chiarezza il messaggio di speranza che si vuole diffondere: “non perdersi”. La scelta della conclusione, legata al percorso lungo il quale si snoda e sviluppa lo spettacolo, risponde al quadro logico del tema del dossier Matera 2019, in cui si colloca “Lucania Infinita” , ovvero “riflessioni e connessioni”, che si ispira al motto latino “festina lente” (affrettati lentamente), secondo cui e’ necessario riscoprire il valore del tempo e della lentezza e fare un passo indietro rispetto al ritmo accelerato che scandisce la vita del XXI secolo.
Il direttore artistico, aiutato da Lorenza Veronica Romanoff, ci accompagna in questo viaggio, con il supporto ed il coinvolgimento di talentuosi performer locali.
Per esigenze di copyright e di effetto scenico, non si puo’ descrivere tutta la scaletta prima della messa in onda. Si puo’ dire che ci saranno due parti speculari della realta’ di oggi.
I pezzi sono interamente prodotti e scritti da Michele Ranauro.
Si invita a prendere visione del contenuto di “Lucania Infinita” e a valutarne la replicabilita’.