La musica di Alessandra Celletti per Matera 2019
Lei è brava, e bella, una cascata di ricci che la fanno somigliare alla sorella bionda di Fiorella Mannoia. Viaggerà con il pianoforte su un tir attraversando l’Italia da Nord a Sud e toccando 13 comuni italiani. E in ogni tappa promuoverà la candidatura di Matera a Capitale europea della Cultura con i loghi di Matera 2019 sistemati sul tir e diffondendo il materiale informativo e i gadget.
Si tratta della pianista Alessandra Celletti che è partita il 13 luglio da San Cesareo (Roma) con il suo “Piano piano tour”. Un tour originale per tanti versi. Intanto per il modo con il quale è stato finanziato: “Il sogno era caricare il pianoforte su un camion e girare l'Italia, ma come realizzarlo? Dopo mesi di riflessione attorno all’idea, l’incontro con la piattaforma di crowdfunding Musicraiser mi ha aperto uno spiraglio, e quella che inizialmente era solo un'idea folle si è concretizzata grazie al supporto di trecentotredici generosi "raisers" che con il loro contributo hanno reso possibile l’impresa.
Due mesi di tempo per raccogliere una somma appena sufficiente a coprire parte delle spese e un lavoro minuzioso di contatti. Mi ha travolto e sorpreso l'entusiasmo e l'affetto che ho ricevuto da tante e tanti, dai luoghi più vicini a quelli lontani, a volte lontanissimi, dalla Finlandia a Singapore”. Nel corso delle settimane l’itinerario ha preso forma e forse anche durante il viaggio si aggiungeranno altre tappe. Tra queste il 6 agosto il palcoscenico ambulante si fermerà a Matera, la cui candidatura a ECOC 2019 Alessandra Celletti è onorata di sostenere.
Ma il tour, oltre alla candidatura di Matera 2019, sostiene anche altri temi importanti: la sensibilizzazione al tema del degrado ambientale, e a quello della violenza contro le donne. In ogni tappa del viaggio, infatti, ci sarà una sedia vuota, simbolo di tutte le donne morte per mano di mariti, fidanzati: tutte le donne vittime incolpevoli di possesso e violenza. E quella sedia vuota deve "occupare" il pensiero e la memoria perché non ci siano più posti vuoti, in futuro.