Mata a Sofia per rappresentare Matera
Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
"Un bagaglio a testa, un biglietto aereo ed una partenza segnata per il 24 novembre scorso, è stato il tutto necessario che ha accompagnato me, Riccardo Dirella, il mio collega d’università Vito Porcari e Emmanuele Curti, professore presso la facoltà di Beni Culturali, nel viaggio per la città bulgara di Sofia che, come Matera, è impegnata nella candidatura a capitale europea della cultura nel 2019. Noi due, con anche Egidio Ferrara, Maurizio Natale e Antonella Pucci, rappresentiamo attualmente Mata, gruppo flessibile di giovani studenti del dipartimento d’architettura a Matera coordinato dalla professoressa Ina Macaione, che in occasione della Sofia Architecture Week (SAW), in seguito alla proposta avanzata da Matera2019, ha presentato la mostra “Ex.0_cambiamenti di stato”, già allestita al Palazzo Lanfranchi di Matera per gentile concessione della sovrintendente ai beni storici, artistici e etno-antropologici Marta Ragozzino nel febbraio 2012.
Quella bulgara è una realtà ben diversa dalla nostra, che lascia percepire la grande voglia di rinascere dopo gli anni bui della dittatura sovietica. La cosa più sorprendente è la serenità con la quale questa gente sta riconquistando la propria posizione nel mondo ed i loro rapporti con questo. Immersi in questa dimensione abbiamo trovato felice accoglienza ed approvazione da parte dei tanti giovani che fanno capo all’evento della SAW: sono loro infatti che qui hanno preso in mano la bandiera della cultura consapevoli della forza rigeneratrice che questa possiede. La nostra mostra, che si fonda sul concetto che a partire da un oggetto di rifiuto si può generare qualcosa di nuovo ed inaspettato come uno spazio architettonico, si è inserita perfettamente in un contesto in cui la ricerca di una nuova vita costituisce il motore propulsore. Tra i tanti fattori che accomunano Mata e lo spirito dei giovani di Sofia, vi è, primo tra tutti, l’importante partecipazione dei bambini, cha saranno gli adolescenti del prossimo 2019, ed eredi della nostra attuale e giovane intenzione di rinascita!"