La rivoluzione culturale dello sport e delle arti di strada
Lo sport e le arti urbane si fondono per animare e trasformare gli spazi cittadini, allargando la fruizione della città oltre il centro storico. È questo lo spirito che guida Open Playful Space, il progetto coprodotto dal Comitato Uisp Basilicata che ha trovato il momento di massima espressione nel festival conclusivo della scorsa settimana.
Un’operazione di rigenerazione urbana che elabora con il gioco, lo sport e le arti urbane una nuova chiave di lettura per la scoperta e la riqualificazione di spazi da vivere come luoghi culturali e accessibili.
Dal 29 maggio al 2 giugno, con un’anteprima nel weekend del 25 e 26 maggio, abbiamo coinvolto tantissimi cittadini per dare nuova luce ad aree pubbliche e restituirle all’intera comunità valorizzando l’invisibile.
Nella preview del festival sono state presentate una serie di iniziative di gioco e arti circensi attirando la curiosità di bambini e famiglie. A chiusura dell’anteprima un torneo di Calcio a 5 ha riunito ragazzi di Matera, volontari europei e migranti in un clima di amicizia e solidarietà.
Dal 29 maggio il Festival ha invaso le strade, le piazze e i parchi della città con laboratori di prova aperti a tutti e workshop di livello avanzato per un pubblico più esperto. Due i luoghi simboli del progetto, piazza Cesare Firrao e piazza degli Olmi, già oggetto di interventi di riqualificazione con opere di street art che hanno coinvolto gli alunni dell’Istituto Comprensivo Bramante e l’associazione dei Condomini di Piazza degli Olmi.
Nei giorni del Festival la Street Art ha trovato nuova linfa con due interventi artistici coordinati da Momart Gallery. Sui gradoni della pista di pattinaggio del Parco Papa Giovanni Paolo II è nata un’opera inedita studiata e realizzata appositamente per lo spazio da Giorgio Bartocci, street artist che esplora il complesso rapporto tra l’uomo e il territorio in cui abita. Bartocci ha valorizzato con segni e simboli in oro, argento e rame quell’architettura urbana che ricorda il dorso di una barca rovesciata.
Per il secondo intervento il designer e muralista Skolp ha continuato con un’opera verticale le azioni già eseguite nei mesi precedenti in piazza degli Olmi dando seguito alle attività di rigenerazione di uno spazio pubblico abitato da una comunità già protagonista delle attività di Matera 2019. L’artista barese ha firmato la sua opera con forme geometriche e regole compositive caratteristiche del suo linguaggio mentre gli alunni della Scuola Bramante hanno "adottato" le colonne della piazza intervenendo con vernici e colori.
Tutte le attività laboratoriali del Festival sono state guidate e coordinate da coaches di livello internazionale. I workshop di Art Du Deplacement, la disciplina artistica-sportiva che abbina la libertà di movimento alla libertà di pensiero, sono stati coordinati da Laurent Piemontesi, uno dei fondatori della disciplina nata in Francia negli anni ‘80, insieme a Muvt ASD. Numerosi appassionati e curiosi hanno potuto misurarsi con l’ADD imparando a superare ostacoli, camminando e correndo lungo percorsi urbani tra sensazionali acrobazie, salti, arrampicate e scalate.
Anche i laboratori di arti circensi, giocoleria e capoeira hanno coinvolto artisti professionisti di lunga esperienza come la giovane famiglia anglo-francese dei The Sprockets, la compagnia Pachamama e il brasiliano mestre Aranha del centro Sao Salomao.
Nelle serate dell’1 e 2 giugno, a chiusura del Festival, è andato in scena nel Parco Giovanni Paolo II e nel Parco del Castello Tramontano lo spettacolo multidisciplinare TransformAction diretto da Pino Di Buduo, fondatore del Teatro Potlach, una delle più importanti e longeve compagnie di teatro contemporaneo italiano.
Il concept di TransformAction nasce in relazione al territorio nel quale viene presentato. I prati, le aiuole e le radure diventano palcoscenico naturale della rappresentazione che si snoda in un percorso artistico lungo mezzo chilometro. Gli spettatori diventano viaggiatori alla scoperta delle performance seminate in punti diversi dei due parchi completamente trasformati dalle luci, dalle scenografie e dalle proiezioni sul maschio centrale e sulle torri laterali del Castello Tramontano.
Passaggi di giocoleria e danze acrobatiche, trampoli e arti circensi si sono alternati a ritmo di percussioni, musica dal vivo e canti brasiliani. Nei giorni precedenti una carovana pacifica e colorata ha attraversato le strade del centro tra l’incredulità e lo stupore dei cittadini sorpresi con invasioni di campo a suon musica ed acrobazie.
Con Open Playful Space vogliamo lanciare insieme al Comitato Uisp Basilicata e tutti i partner coinvolti un messaggio chiaro: i veri protagonisti del cambiamento possono essere tutti i cittadini, a cominciare dai giovani, capaci di rigenerare spazi urbani e relazioni attraverso la pratica sportiva e le arti di strada. Si tratta di un grande fenomeno sociale che parte dal territorio ed è motore di una rivoluzione culturale, che migliora gli stili di vita e la salute, una opportunità e un diritto di tutti.
Il progetto è realizzato con la collaborazione dei partner: ISCA, Uisp, Teatro Potlach, ADD Umbria Academy, Muvt ASD, Momart Gallery, Lacaposciuc ASD, TeatroPAT, Associazione Giallo Sassi, Associazione Joven, Basilicata Board e ASD Sk8ong Team.
Credits photo: Pierfrancesco Lafratta