Uno sguardo sulla città
Matera conta 55.000 abitanti, è ubicata a 401 metri sul livello del mare e dista 45 chilometri dal mare.
La città è fatta di zone che risalgono ad epoche diverse: quella più antica, i Sassi, sono congiunti dallo sperone della Civita con il Duomo; la parte medievale - rinascimentale si sviluppa lungo "il Piano", ai bordi dei Sassi; c’è poi la città nuova, con rioni eleganti realizzati dai più noti architetti italiani.
Matera è una città molto vivace, creativa, una città dei nostri tempi, portatrice di una cultura che vive di fatti contemporanei e di storia antichissima. Moltissime sono le chiese materane edificate fra il XIII e il XIX secolo, con un gruppo più nutrito che riecheggia influenze barocche. S. Giovanni, S. Domenico e il Duomo sono le più antiche, con forti influssi di cultura romanica e pugliese. Ciò dimostra che mentre esistevano le laure e le grotte, parallela si sviluppava una vita già cittadina e aperta ai rapporti con popolazioni vicine.
Storia
Matera è città antichissima e la sua origine si perde nella preistoria. Per il substrato abitativo consistente in grotte scavate nel masso tufaceo è nota come la "città sotterranea" e per la continuità di vita dal paleolitico ai giorni nostri è ritenuta una delle più antiche del mondo. Ai primi popoli nomadi affacciatisi sulla Murgia ne seguirono altri dediti alla pastorizia i quali si fissarono intorno al provvido serbatoio d'acqua chiamato lurio, e principalmente sulla Murgia Timone, sulla Murgecchia e sul colle della "Civita", occupando grotte e organizzandosi in villaggi trincerati.
Proprio l'insediamento della Civita viene considerato il primo nucleo della futura città di Matera. Importante è lo studio col quale l’archeologo Domenico Ridola ha dimostrato l'antichità e la continuità di vita della città: nel preparare le fondamenta di un edificio presso la cattedrale si misero in evidenza, strato dopo strato, i vari periodi della storia di Matera. A sei metri si rinvenne la città risorta dalle rovine di incursioni barbariche e saracene e sepolcri cristiani scavati nel tufo; più giù, frammenti di statue, di capitelli, di colonne testimonianti le precedenti distruzioni e monete attestanti il dominio bizantino; in uno strato inferiore, l'insediamento antico scavato nel tufo e cocci di ceramica greca e romana; nell'ultimo strato, a dieci metri, frammenti di ceramica attribuita alla prima età del ferro, simile a quella di Murgia Timone, della Murgecchia e di altre stazioni locali.
Oltre a questa eloquente documentazione stratigrafica, le vicende storiche di Matera sono evidenziate dalle abbondanti ed interessanti testimonianze raccolte nel Museo Nazionale di Matera, nel quale è possibile partire dai reperti del paleolitico inferiore e man mano giungere a quelli di epoca storica, greca e romana, anche se si rilevano lacune di notizie storiche prima del Mille. La città doveva aver raggiunto una sua fisionomia quando vi si insediarono le prime colonie greche e quindi con la dominazione romana. Nel 568 sono presenti i Longobardi, cacciati nel 612 con l'aiuto di Costanzio, Imperatore di Costantinopoli; nel 664 entra a far parte del ducato di Benevento.
Cade ancora nelle mani dei Longobardi che nell'867, molestati dai Saraceni, chiedono l'intervento dell'imperatore Ludovico II, il quale la mette a fuoco per poi riedificarla. Nel 938 subisce altre incursioni e spoliazioni dai Saraceni. Contesa dai Salernitani, conquistata da Ottone Il e quindi dai Beneventani, è riespugnata (978) dai Greci. Ricostruita nel 994 dopo un violento terremoto, è per lungo tempo assediata dai Saraceni e durante la strenua difesa si registrano avvenimenti di rilievo.
Sono in seguito i Normanni a tenere la Contea materana alla stregua di uno stato indipendente al centro di numerosi castelli e terre. Il primo conte nel 1043 è Guglielmo, poi si susseguono gli Altavilla: al comando di Roberto escono dal Castiglione i crociati materani per unirsi alle schiere di Boemondo. Fedele a Federico II, si adatta malvolentieri al dominio di casa d'Angiò e spera la tregua sotto gli Aragonesi. Gli Aragonesi promisero formalmente di mantenerla nella regia dipendenza, ma spesso vennero meno agli impegni presi: gravi conseguenze si ebbero dopo la sua vendita al conte Giancarlo Tramontano che, resosi inviso a tutta la popolazione, fu trucidato nel 1514.
Fra un alternarsi di libertà e di soggezione con varie vicende di riscatti e di vendite, Matera, che faceva parte della Terra d'Otranto, nel 1663 fu scelta a sede della Regia Udienza di Basilicata e, aggregata a questa regione, ne rimase capitale fino al 1806. Dal 1927 è stata nuovamente elevata a capoluogo di provincia, ora composta di 31 comuni.
Fonte
Sito web Comune di Matera