Matera 2019

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During 2019, around 20,000 citizens of various origins and representatives of different abilities were actively involved in the cultural productions of Matera 2019, bringing Matera to Europe's attention as a place for co-creation through new cultural models that break down the barriers between artists and public.

This model is based on the idea, present since the candidacy dossier, of the "cultural inhabitant", for whom enjoying culture means direct involvement, relating to others, creative expression and practising a new way of learning and feeling like true citizens.

With Matera 2019, citizens have become actors in theatrical and cinematographic productions, dancers, emotion mappers, creators of operas, singers, artisans, tailors, gardeners, cooks, urban games players, community designers, volunteers, and they have even welcomed artists and hosted shows inside their homes.

Those citizens that took on a more active role in this journey met on 19 December, on the eve of the closing ceremony of Matera European Capital of Culture 2019, to present to the city a "poetic-artistic manifesto", written and agreed collectively. To guide them, two maestros who in 2019 created some of the most exciting productions for spectators and participants: the film and theatre director Giorgio Barberio Corsetti, architect of the staging in the natural theatre of the Sassi stone districts for the opera 'Cavalleria Rusticana', and for his special 'Prologue on the Sassi', part of the project 'Inhabiting the Opera'; and the choreographer Virgilio Sieni who, with  the dance route 'Thauma. Atlas of Gesture', part of the I-DEA project dedicated to the enrichment of the archives and public and private collections of Basilicata, collected the ritual gestures and objects of the community to transform them into choreographic installations.

The result was a public restitution in performance mode, with a procession that started in the central and crowded Piazza Vittorio Veneto and finally arrived in Piazza San Francesco, replicating some of the dances from 'Thauma. Atlas of Gesture' and popular songs from the 'Prologue on the Sassi'. A secular procession that has become a political and democratic act to continue to make and participate in culture, even after the experience of Matera 2019 has ended. Through the Manifesto, the citizens wanted to actively imagine together new practices and paths of creation to raise community awareness of participatory art.

pdf 16x16 Matera 2020 citizens' manifesto

 

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Nella circostanza si chiederà ai cittadini di esprimere opinioni sull’anno da capitale europea della cultura e sul futuro della città

E’ iniziata oggi, nella cupola “Open Dome” allestita dall’Open Design School in piazza San Francesco, la distribuzione delle bandiere di Matera2019.
Le bandiere saranno distribuite fino al 19 dicembre ogni giorno dalle ore 12 alle ore 18.30.
Al momento del ritiro il team di Matera Factory raccoglierà, sempre all’interno dell’Open Dome, le testimonianze dei cittadini e degli operatori culturali per condividere la loro riflessione sulle attività culturali, le opinioni su come la città è cambiata e qual è stata l’esperienza di tutti i suoi protagonisti. Ma anche per raccogliere la loro visione e immaginare insieme gli scenari futuri. Saranno incontri individuali e, sulla base della disponibilità dei cittadini, saranno organizzati tavoli di lavoro per approfondire questi temi.
“L’obiettivo – spiega il direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri – è quello di arrivare alla stesura di un documento riguardante la percezione dei cittadini e il futuro di Matera dopo questo anno speciale di capitale europea della cultura. Il documento verrà consegnato il 20 dicembre al presidente del Parlamento europeo, David Sassoli”.
Matera Factory è il team di lavoro che si occupa della raccolta di informazioni e della redazione del documento. Il team è guidato da Stefano Mirti, esperto in comunicazione digitale e titolare del corso di design all’Università Bocconi.

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Le residenze oggi rappresentano uno degli strumenti principali di indagine, studio e produzione artistica. Una costellazione di realtà che offre un quadro della scena creativa contemporanea molto effervescente e saldamente radicata sui territori; un lavoro che svolge un ruolo importante nella rigenerazione dei territori e nell’accessibilità al mondo dell’arte contemporanea. All’interno del programma di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, largo spazio è stato dedicato ai progetti di residenza artistica: l’Avviso Pubblico Residenze Matera Basilicata 2019 rivolto a operatori culturali con sede operativa e legale in Basilicata (9 progetti selezionati e finanziati); il progetto AltoFest Matera Basilicata 2019, che dal 4 novembre all’8 dicembre porta artisti nazionali e internazionali nelle abitazioni dei lucani; le residenze artistiche nei comuni lucani coinvolti nel progetto Gardentopia, dedicato alla cultura del verde e alla cittadinanza attiva; il progetto Pulverturm, creato con l’obiettivo di stringere una relazione fra artisti lucani e la città austriaca di Feldkirch, candidata al titolo di Capitale Europea della Cultura per il 2024; il Passport Program promosso con Eu Japan Fest per offrire agli artisti lucani l’opportunità di confrontarsi con artisti e professionisti della cultura giapponesi attraverso un Programma Congiunto di Scambi Culturali.

In tale contesto, la Fondazione Matera Basilicata 2019 organizza il 15 e 16 novembre a Matera presso il Complesso Le Monacelle a partire dalle ore 10:00, “MAT-A.I.R. 2019. Come & Seed: coltivare nuovi modelli di residenza” (ingresso gratuito fino ad esaurimento posti). La due giorni vuole offrire un momento di presentazione, dialogo, confronto, approfondimento sui modelli e modalità di gestione dei progetti di residenze in Basilicata, in Italia e in Europa. E, in un anno così importante per la cultura, da Matera e dal Sud Italia avviare, con operatori del settore, artisti, istituzioni pubbliche e private, una discussione sul ruolo e l'importanza culturale, sociale e artistica delle residenze, spesso non riconosciuto e adeguatamente supportato. La due giorni sarà anticipata da un’anteprima il 14 novembre a Venosa, in programma alle ore 19:00 presso l’Auditorium dei Padri Trinitari, dove sarà possibile partecipare all’Assemblea a porte aperte organizzata nell’ambito di AltoFest Matera Basilicata 2019, che prende il via proprio nell’area del Vulture. Un’occasione di confronti e idee con le comunità ospitanti e residenti coinvolte nel progetto.

Le giornate materane saranno caratterizzate da discussioni aperte nell’ambito di tre tavoli di lavoro sul suolo delle residenze, rispettivamente come strumento di rigenerazione territoriale, di engagement e di creazione e produzione artistica. Per ciascun tavolo saranno presentate le testimonianze di progetti di residenza sperimentati a livello locale nell’ambito delle Residenze di Matera 2019 (Basilicata Link, Gardentopia, Associazione Terrarossa, MaterAlberga) e a livello nazionale (Progetto Diogene / Piemonte, Guilmi Art Project / Abruzzo, Fare e network AIR-artinresidence.it / Lombardia, Viaindustriae / Marche, The Blank / Lombardia). Per ogni tavolo tematico, sarà infine presentata l’esperienza di un network che lavora sulle residenze artistiche a livello internazionale: Res Artis (modelli in Europa), On the move (sostegno alla mobilità), In Situ (strumento di produzione artistica). I tavoli di lavoro saranno coordinati da esperti del settore come Aria Spinelli, curatrice Indipendente e Research Associate MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, la giornalista di Artribune Desirée Maida, e Matteo Innocenti, curatore e giornalista.

Nel pomeriggio di sabato, ci sarà il momento di restituzione delle discussioni agli stakeholder locali e nazionali, fra cui rappresentanti del Ministero dei Beni Culturali e della Direzione Creatività contemporanea e rigenerazione urbana, delle Regioni Piemonte, Basilicata, Lombardia, Puglia, della Fondazione Matera Basilicata 2019, della SIAE - Per Chi Crea, e di Aziende e Fondazioni. Obiettivo è restituire una bozza di “Carta di Matera” che impegni le istituzioni pubbliche e private a riconoscere le residenze come luogo dell’avanguardia artistica, da non limitare al pubblico spettacolo ma da allargare ad ogni forma di espressione artistica possibile.

Parteciperanno alla discussione le associazioni coinvolte nei progetti di residenza di Matera 2019 come Plus Hub Pisticci, Supertramp, Terre Joniche Magna Grecia, Basilicata Link, Centro Carlo Levi, Synchronos – Musma, Arci Basilicata, Associazione Al Parco Onlus, Associazione Terrarossa, insieme a esperienze di realtà nazionali e internazionali come Guilmi Art Project, Progetto Diogene, Associazione Ramdom, The Blank, Viaindustriae, Fare Network, Vis A Vis, Regione Lombardia, Regione Piemonte, Fondazione Enrico Mattei, Res Artis, Maxxi, Air - Artist In Residence, On The Move, In Situ, Gardentopia, Materalberga.

 

In allegato la foto di una delle residenze artistiche di Matera 2019 (Esto También pasarà - Taccone, ciudad efímera” dell’Associazione Basilicata Link)

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Campo aggiuntivo 5:

Decalogue of the temporary citizen
1. I commit to being a responsible temporary citizen
2. I will take care of the spaces inhabited by nature and humans
3. I will read the stories and memories of this place, through the eyes of those who experienced them
4. I will listen to the sounds of what I see, through the words of those who live here
5. I will look and search for the the soul of this place, its community
6. I will be nourished by the dialogues generated together
7. I will share the knowledge that this land teaches me
8. I will take part in its future, conscious of its past
9. I entrust, that which I have to offer, to this place
10. I will take with me the citizen I have become

The Passport is proof of your citizenship and makes everyone feel part of the great workshop that is Matera 2019.

It is closely associated with the concept of temporary citizenship, so that your experiences this year in Matera and Basilicata make you feel you are contributing to a new idea of community and that the focus is no longer on the place but on the community that re-energises the place (this is also the aim of projects like People Places and Purposes that radically alter the idea of centre and periphery).

This is why we have written a decalogue, ten positive rules, on the meaning and on a new way of inhabiting places through their communities, so that everyone becomes an active part of a regeneration process of towns, cities and the local area.

This is a new way of looking at tourism (often seen as an increasingly invasive and gentrifying element) as a model for new social relations, based on the ability to take a more pro-active approach to the continuous migrations that life imposes on us.

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