Matera 2019

Anche questo appuntamento di co-creazione con i 31 project leader selezionati per realizzare, insieme alla Fondazione, 20 progetti del programma culturale del 2019, è stato seguito da uno dei volontari digitali del web team di Matera 2019. Eccovi il resoconto di Fabio Rizzi.

Il 17 ed il 18 luglio scorsi si è svolto il terzo workshop di co-creazione dei progetti di Matera 2019; tali incontri ricadono in un vero e proprio percorso formativo (definito in campo culturale build up) a cui sono soggetti i 31 project leaders, ovvero le reti di associazioni locali giuridicamente riconosciute, selezionate in un bando lanciato dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019.

Dopo essersi soffermati la settimana precedente sulla dimensione artistica, questa volta i temi principali sono stati lo sviluppo della dimensione partenariale ed i luoghi e le location di Matera 2019; il workshop è stato condotto dalla manager culturale della Fondazione Ariane Bieou e dal consulente esperto in politiche culturali Agostino Riitano.

Sviluppo della dimensione partenariale (Lunedì 17 Luglio).

Sono state analizzate le opportunità a livello europeo ed interregionale fornite dalle relazioni con i partner culturali; Ariane Bieou si è occupata di spiegare ai project leaders le opportunità presenti a livello comunitario, tra cui si menzionano:

  • Creative Europe 2014/2020, nell’ambito della quale sono nate le platform, ovvero delle piattaforme culturali che sostengono (attraverso un finanziamento di 500.000 euro) gli artisti emergenti e la collaborazione tra i vari paesi dell’Unione Europea;
  • Culture Desk Italia;
  • On The Move, il portale che incentiva la mobilità degli artisti ed operatori culturali.

Concretamente, i project leaders sono chiamati a tessere relazioni nell’ambito di queste realtà, come ad esempio la platform britannica Aerowaves che ha stipulato un accordo con le varie ECOC per ospitare in queste un loro festival.

Agostino Riitano, invece, ha delineato ai project leaders le opportunità a livello interregionale, incentrandosi prevalentemente sulle regioni Puglia e Campania (che, per la loro grandezza sia in termini fisici che di abitanti, messe insieme investono in cultura 5 volte il budget di Matera 2019). Tendenzialmente, oggi la Puglia esprime volumi interessanti nel campo della musica, mentre la Campania presenta un elevato fermento culturale nel teatro e nell’arte contemporanea (ed in misura minore nel cinema). Analizzando le due regioni in dettaglio, si nota come la Campania sia la regione del Sud che presenta il più alto numero di soggetti attivi nel campo culturale (circa 33.000), mentre la Puglia è stata una delle regioni più attive in Italia con il bando “Bollenti spiriti”, che ha portato molti pugliesi a reinvestire nella regione natia.

A seguito delle lezioni frontali, si è passati ad una plenaria in cui si è dibattuto su quanto detto riguardo il partenariato interregionale ed europeo.

Luoghi e location di Matera 2019 (Martedì 18 Luglio).

La seconda giornata di workshop è stata dedicata ad una definizione preliminare dei luoghi e delle location dove far avvenire gli eventi ricadenti nei progetti di Matera 2019. Per avere contezza degli obiettivi della Fondazione Matera-Basilicata 2019 riguardo questo argomento, la mattinata si è aperta con gli interventi di due componenti della Fondazione stessa:

  • Rossella Tarantino, manager sviluppo e networking, la quale ha affermato che le ristrutturazioni a cui è soggetto il Complesso del Casale nel Sasso Barisano sono finalizzate, oltre che a realizzare una sede per l’Open Design School, anche a fornire ai project leaders una base operativa attraverso uffici a loro dedicati;
  • Rita Orlando, responsabile del progetto dell’Open Design School, lo “strumento” preposto alla progettazione e realizzazione di infrastrutture culturali per Matera 2019, la quale ha affermato che l’ODS sta avviando un lavoro di ricerca di luoghi a Matera ed in Basilicata dove i progetti legati alla Capitale Europea della Cultura prenderanno vita, cercando di delineare gli (eventuali) interventi da attuare affinché le location possano essere usufruite.

A questo punto, i vari project leaders sono stati suddivisi in 2 macro-gruppi con l’obiettivo di stilare un elenco dei luoghi (spazi “in movimento”, come un fiume) e delle location (luoghi specifici in cui c’è una restituzione al pubblico) necessarie per i loro progetti e di delinearne i punti di forza e le criticità. Dai 2 gruppi di lavoro sono emersi spunti interessantissimi: dal lido confiscato alla mafia (Onda Libera, ubicato a Scanzano Jonico), al torrente Gravina di Matera come luogo dove installare delle stazioni di monitoraggio artistiche, fino alla “nave” in calcestruzzo presente in zona “Serpentone” a Potenza. Non solo, gli operatori culturali lucani hanno proposto anche il Castello di Venosa, Montescaglioso, il MuLa di Latronico, le campagne di Palazzo San Gervasio, Martina Franca, Bari… Il tutto a testimoniare la valenza interregionale (per non dire nazionale) del progetto Matera 2019.

Dopo la pausa pranzo, la seduta pomeridiana è iniziata con una Skype call con Francesco “Piersoft” Paolicelli, già componente del web team in fase di candidatura, ma anche Open Data Manager presso Comune Matera fino a Dicembre 2013 e Formatore OpenData presso Formez PA. L’obiettivo è stato quello di rendere partecipi i project leaders riguardo la piattaforma Open Street Map, molto utile per rappresentare dei database numerici. Open Street Map, inoltre, è un mezzo utilissimo in caso di disastri umanitari (es. terremoti) in quanto si può mappare in tempo reale un luogo per facilitare le operazioni, ad esempio, della Protezione Civile.

Piersoft ha fornito delle informazioni di base sull’utilizzo della piattaforma che i project leaders, riunitisi nuovamente in 2 macro-gruppi, hanno utilizzato per mappare i luoghi e le location definiti nei lavori mattutini, e per assegnare a questi alcuni criteri, quali la collocazione outdoor/indoor, la destinazione d’uso attuale, la possibilità di spazi di co-working, la capienza teorica, ecc.

Alla fine dei lavori si è passati ad un’ultima sessione plenaria, nella quale si è stabilita la proroga della presentazione della bozza dei progetti esecutivi (inizialmente prevista per il 30 agosto) al 19-20 Settembre, per permettere ai project leaders di tessere relazioni internazionali anche servendosi dei 2.019 euro forniti dalla Fondazione per il go&see.

Resoconto di Fabio Rizzi, volontario digitale del webteam Matera 2019


Le altre fasi della co-creazione:

1° workshop 26-27 giugno 2017
2° workshop 10-11 luglio 2017
3° workshop 17-18 luglio 2017
Il camp
4° workshop 25 e 26 settembre 2017